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Arma collettiva di assalto a tiro curvo
Arma a tiro curvo, ad affusto ripiegabile, ha possibilità di tiro relativamente teso, specie alle
minori distanze. Di buona precisione. E' anche mobile e defilabile, capace del tiro curvo e di
quello relativamente teso. E' l'arma che prepara l'assalto, sconvolgendo e neutralizzando col
suo fuoco i nuclei di resistenza avversari non, o scarsamente, blindati. Agisce per
concentramenti di fuoco sullo stesso obiettivo.
E' munita di un congegno di regolazione dei gas. Utilizza con un'unica carica di lancio due
diverse velocità iniziali. La canna è ad anima liscia; il proietto è del tipo governale.
Trasportabile a soma, a spalla, a braccia. Semplice e rustica. Caricamento singolo per la
bomba, multiplo per le cartucce. Chiusura e sparo determinati dal movimento contemporaneo,
in senso opposto, della canna e dell'otturatore. Variazioni di gittata e curvatura della traiettoria
ottenute mediante la combinazione dell'inclinazione dell'arma con l'apertura o chiusura di una
valvola. Celerità di tiro : 25-30 colpi al minuto senza rettifica di puntamento; 8-10 colpi al
minuto con rettifica colpo per colpo. Gittata: minima m. 100, massima m. 500. Velocità: a
valvola aperta m/s 59; chiusa m/e 83. Calibro min. 45. Settore orizzontale: 200°°; verticale —
100°° + 1600°°. Peso della bomba: kg. 0,440 della carica di scoppio kg. 0,070.
Calibro mm. 45
Velocità iniziale m/s -
Gittata (max) mt. 500
Ginocchiello mm. 300
Raggio d'azione del
da 15 a 20 metri
proietto
distanza di sicurezza mt. 50 (in pace mt. 100)
Distanza di protezione mt. 100 (alla bocca)
Peso kg. 16,000
Lunghezza mm. -
di aggiustamento: 6-8 colpi al minuto
Velocità di tiro
di efficacia: 25 colpi al minuto
Nomenclatura.
Costituzione: arma e affusto.
Arma
anima liscia;
canna (di acciaio) fori di valvola;
perno per la biella per canna;
castello maschio ed appendice a crociera;
fori di valvola;
apertura caricamento e alloggiamento leva armamento e scatto;
apertura per il caricatore e camera per cartuccia;
aperture (anteriore e posteriore) di guida del perno per la biella per canna e
del perno per la biella per otturatore;
risalto per unione del tappo di culatta e della ghiera;
scatola del castello;
perno leva armamento e scatto;
molla di ritegno ghiera del castello;
mirino;
alidada di puntamento;
cartella alloggiamento congegno scatto;
perno per biella centrale e manovella manovra e sparo;
piolo elastico di ritegno della canna;
tappo forato per camera di cartuccia;
ghiera del castello;
bottone a vite congegno direziono;
tappo di culatta;
albero per vite senza fine e bottone di direzione:
vite senza fine;
espulsore.
intaglio per il dente posteriore della leva armamento;
appendice;
otturatore perno per biella per otturatore;
estrattore;
percussore e molla per percussore.
manovella di manovra e di sparo con impugnatura, ritegno, leva di
bloccaggio della manovella e bottone;
congegno di biella per canna con eccentrico (contrassegno A. e C.), occhio, bottone
alimentazione, elastico e scanalatura rettifica puntamento;
armamento e biella centrale con 1 alloggiamento, 1 occhio, 1 perno, 1 finestra e una
scatto scanalatura;
biella per otturatore con perno e manicotto;
leva di armamento e scatto con piolo a molla e 2 denti.
congegno di leva per chiavistello di sicurezza;
sicurezza chiavistello di sicurezza: parte piana e parte convessa.
Affusto
Munizioni
Scomposizione e ricomposizione.
Scomposizione.
1° togliere la ghiera (abbassare la molla di ritegno e girare la ghiera fino a che si può sfilare);
2° togliere il tappo di culatta (abbassare il ritegno a denti e girare il tappo fino a che si può
sfilare);
3° portare in avanti la manovella di manovra e di sparo (le chiavette dei perni devono risultare
in corrispondenza degli intagli dei rispettivi alloggiamenti delle bielle);
4° togliere la manovella di manovra e di sparo (premere sul ritegno del dente);
5° togliere la biella centrale e poscia quelle per canna e per otturatore;
6° sfilare la canna e l'otturatore;
7° togliere la leva di armamento e scatto (sfilare parzialmente la cartella, sollevare la leva
verticalmente e sfilare il perno della leva stessa);
8° togliere il castello dall'affustino (girare il bottone di direzione fino a che l'appendice del
castello esca dalla sua guida, quindi disimpegnare il maschio del castello dal suo
alloggiamento).
Per scomporre l'otturatore:
a) otturatore nella mano sinistra; chiave a forchetta nella destra. Introdurre i denti della
forchetta tra il corpo dell'otturatore e la testa del percussore;
b) tirare il percussore fino a che la chiave possa far ruotare il bottone per percussore;
e) impugnare con la mano destra la testa del percussore e il relativo bottone; farli girare fino a
che si disinnestino dall'otturatore (badare che il bottone del percussore non sfugga sotto la
spinta della molla);
d) sfilare il perno dell'estrattore (usare la punta del percussore) e togliere l'estrattore.
Ricomposizione.
Eseguire, in ordine inverso, le operazioni indicate per la scomposizione. Per ricomporre
l'otturatore occorre:
a) rimettere l'estrattore;
b) infilare la molla del percussore e preparare in posto il percussore e il suo bottone (si devono
trovare a squadra con l'appendice dell'otturatore);
c) premere il percussore e il suo bottone finché siano in grado di ruotare (usare la chiave dal
lato opposto della forchetta);
d) far girare il percussore e il suo bottone fino a che scattino al loro posto.
Manutenzione.
Nell'impiego dell'arma occorre:
Prima del tiro:
1° verificare che l'arma sia in perfetta efficienza, pulita e lubrificata, liberandola dagli eventuali
depositi di lubrificante indurito, specialmente nell'interno della canna;
2° assicurarsi che le bombe siano ben pulite e che abbiano il governale ben avvitato.
Durante il tiro:
1° maneggiare la manovella di manovra e sparo con energia e con movimenti risoluti, senza
però eccessiva forza per non variare il puntamento (3);
2° evitare - quando non è indispensabile - tiri eccessivamente celeri, che riscaldano l'arma e
favoriscono incrostazioni ed erosioni nella canna.
Dopo il tiro: procedere ad una accurata ispezione dell'arma e poscia alla sua pulitura ordinaria.
Nei tiri sotto pioggia occorre:
- impiegare bombe sempre asciutte;
- tenere aperte il minimo possibile le cassette portamunizioni;
- asciugare le bombe bagnate;
- eseguire celermente l'operazione di caricamento e, anche durante tale operazione,
proteggere la bomba il più possibile;
- evitare che l'anima e la canna si bagnino prima dell'impiego, usando la cuffia di protezione e
tenendo il mortaio con la canna chiusa;
- evitare il tiro al disopra di truppe amiche;
- iniziare il tiro con alzo sicuramente lungo;
- tenere conto della maggiore dispersione del tiro in relazione all'efficacia che si vuole ottenere.
Inconvenienti.
I principali sono:
1° Inceppamento della canna, dovuto ad imperfetta introduzione della bomba: riportare la
canna in avanti, assestare la bomba, assicurarsi che non sia stato provocato in precedenza
l'avanzamento di una cartuccia di lancio.
2° Scatto a vuoto, dovuto a:
a) mancata alimentazione della carica di lancio: dare un colpo col palmo della mano sulla parte
superiore del caricatore;
b) difetto della cassala della cartuccia: espellere la cartuccia di lancio;
c) difetto del percussore (ripetuti scatti a vuoto): cambiare il percussore.
3° Mancata espulsione del bossolo:
a) bossolo difettoso: toglierlo col cacciabossoli;
b) difetto dell'estrattore: cambiare l'estrattore;
4° Resistenza alla chiusura della canna: pulire la canna o farla raschiare dall'armaiuolo.
5° Indebolimento della molla del piolo di ritegno della canna: avvitare il dado superiore o far
cambiare la molla dall'armaiuolo.
6° Diminuzione di gittata: far sostituire dall'armaiuolo il tappo forato (logoro) per camera per
cartuccia di lancio.
NOTE
1) È in distribuzione a consumazione anche la bomba mod. 35. Allo scopo di evitare scoppi
prematuri alla partenza del colpo, la bomba mod. 39 differisce dalla precedente per la seguenti
modifiche:
- sistemazione di cassula su rondella di sugherina e tappetto a vite;
- sicurezza di cassula;
- fissaggio del detonatore al tubo guida massa battente;
- percussore di acciaio a punta piramidale, ramato e poi cromato.
2) Tenere presente che la bomba deve essere introdotta col dispositivo di percussione in avanti
e cioè verso la volata e con le alette del governale indietro e cioè verso la culatta.
3) I bruschi movimenti possono far impennare l'arma dando luogo, nel tiro curvo, a
raccorciamenti rilevantissimi di gittata.
Fonte:
F. Grandi, "Le armi e le artiglierie in servizio", Ed. fuori commercio, 1938.
Stato Maggiore del Regio Esercito, "Nozioni di armi, tiro e materiali vari per i Corsi Allievi
Ufficiali di complemento", Edizioni de «Le Forze Armate», Roma, 1942.