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reparto al comando del Maggiore Mario Bacich era dislocato a Sarzana -Luni in quanta

ato stabilmente alia scorta delia Squadra Navale da Battaglia di La Spezia. n giorno
giunse I'ordine da Superaereo di trasferimento a Littoria al completo di aerei e
onale. Si pensava che tale disposizione fosse in relazione alia ventilata battaglia navale che
tempo veniva menzionata nella previsione di uno sbarco alleato in Italia meridionale e con
convinzione il Gruppo si trasferi nel Lazio. In realta iI trasferimento mirava, come gia
isato, a rafforzare iI dispositivo aereo a disposizione del comando supremo in previsione
dar corso al momento stabilito ad un duplice risultato: appoggio tattico per la "Giant
"- se veniva attuata in collaborazione con gli alleati- supporto di forze potenziale per
re a rispetto i tedeschi al momento delia proclamazione dell'armistizio, anche se prevaleva
ipotesi quest'ultima eventualita considerando I'afflusso negli aeroporti del Lazio delia
i totalitA dei reparti da caccia efficienti dislocati tra I'Italia meridionale e la Sardegna.

ci sarebbe stata quindi una " battaglia navale decisiva " come proclamato pin volte da
rmarina poiche l'ammiraglio De Courten era al corrente assieme ai Capi di Stato
iore dell'Esercito e dell'Aeronautica delle trattative dell'armistizio, aveva collaborato a
ore mezzi navali e ufficiali di sua fiducia per prelevare a Ustica ufficiali alleati, aveva
o dal Capo di Stato Maggiore Generale, Gen. Ambrosio ,copia del "promemoria DICK"
cui venivano indicate rotte e mndalita da eseguire per iI trasferimento delia Squadra
le italiana, Ie bandiere da segnalazione da issare in segno di resa, i segnali da dipingere
I'identificazione da parte alleata. La rotta da seguire dopo la partenza da La Spezia
va a occidente delia Corsica e delia Sardegna e proseguiva con direzione a sud diretta
base di Bona in Algeria, per poi convergere ad est verso -Malta. L'unica battaglia che
e .sostenere De Courten, ad armistizio annunciato, fu la riluttanza dell'Ammiraglio
amini ad accettare gli ordini del Ministero delia Marina ed iI rifiuto iniziale a eseguirli.
resistenza opposta dall' Ammiraglio Bergamini e da altri ammiragli anch'essi riluttanti
eseguire I'ordine di trasferimento delle navi a Malta, creo gravi complicazioni al Comando
emo, al punta che la partenza delia Squadra Navale da Battaglia da La Spezia e la sua
° azione finale rappresentarono un'incognita che non potra mai pin essere svelata, poiche
ere inteazioni suI destino delle navi italiane conservate gelosamente dal valoroso
dante Bergamini, vennero trascinate tragicamente in fondo al mare delia Sardegna
affondamento delia n.b, Roma. In realta 10 schieramento dell'Ottavo Gruppo Caccia nel
. .faceva parte di quel vasto piano di emergenza per fronteggiare ogni eventualits che,
ntato nella sua fase iniziale, si sfaldo per mancanza di ordini e di capi responsabili nel
ento in cui doveva trovare pratica attuazione.

eparto del Maggiore Bacich giunse a Littoria nel primo pomeriggio


'otto settembre, forte di 24 Macchi 200, con due S 81 di cui uno
zzato come radio campale e due Ca 133 da supporto suddivisi tra Ie tre
driglie al comando rispettivamente: novantaduesima capitano
enzo Sansone novantatreesima tenente Gioacchino Russo
taquattresima capitano Orfeo Cecchet. A Sarzana erano rimasti
ue Macchi 200 di riserva mentre altri otto erano in riparazione a
tooNel pomeriggio ci fu un rapporto ai comandanti dei reparti caccia
rosiluranti presso la sede della terza Aerosquadra in via Piemonte dove
generale Ilari commento la situazione in atto riferendosi pero
lusivamente alI'aspetto militare e strategico degli avvenimenti, accenno
· posizioni da__ adottare .in talune.circostanze.parlo degli avvistamenti di
vogli alleati in navigazione nel basso Tirreno da diverse provenienze e
dico imminente uno sbarco in forze degli alleati presumibilmente nella
a tra Terracina e Salerno. Stabili 10 svolgimento di alcune missioni
rvate agli AS e, se necessario, l'intervento anche di cacciabombardieri
ll'Ottavo Gruppo non appena fosse stata precisata la localita di sbarco e
tita delle forze nemiche. Per la caccia vi furono solo alcune generiche
·cazioni senza pero tuttavia precisare impieghi e compiti specifici
iche il generale Ilari ,fra l'altro, al corrente delIa prevista operazione
t Two e combattuto fra la necessita di predisporre tempestivamente di
forza da caccia da utilizzare su indicazioni del comando supremo, e ,I

pegno morale nei confronti dell'aeronautica di continuare la lotta fino a


vo ordine battendosi contro gli alleati, decise di adottare una soluzione
non fosse in contrasto con le due sconcertanti prospettive, affidando il
ndo aspetto della soluzione di compromesso adottata agli
siluranti, con Ie azioni di attacco al naviglio alleato giunto ormai a
nza utile e compresa nel raggio d'autonomia dei velivoli. A tale scopo
.co il generale Sala di attuare tali ordini _~quest'ultimo affido parte
a missione ai reparti A. S. del Lazio impartendo al maggiore Casini -
andante del 132mo gruppo autonomo AS- disposizioni e modalita
l'impiego di aerosiluranti del suo reparto. Nel tardo pomeriggio, dopo
pporto alIa Terza Aerosquadra, venne captato a Littoria il messaggio . I

unziante l'armistizio e la notizia improvvisa e imprevista suscito


--..u·,u.enticontrastanti di dolore e di ingiustificato ottimismo, anche se il
nale rimase in maggioranza disciplinato e compatto in attesa di ordini
riori. La mattina del nove la Terza Squadra Aerea ordino il
erimento dell'Ottavo Gruppo dal campo di Littoria gia notevolmente
gestionato di velivoli, all'aeroporto di Guidonia, ed il movimento si
· co regolarmente nella mattinata mentre nella zona di Roma
iavano i combattimenti fra truppe italiane e tedesche. Non ci furono al
do incidenti di sorta e il reparto giunse compatto nella nuova sede
ntrandosi ai lati del campo. Il Maggiore Bacich ricevette nel
eriggio del nove un ulteriore ordine di spostamento dalla base di
idonia suI campo di Castiglione del Lago sul Trasimeno da attuare al
presto. Trasferitosi in tale sede l'Ottavo Gruppo .rimase in zona sino al
.omo 11, allorche, conc1usesi le trattative per la cessazione del fuoco tra
liani e tedeschi, il Comando della Terza Aerosquadra ritenne opportuno
yare il maggior numero possibile di velivoli opportunamente decentrati,
ottemperanza allo spirito del Promemoria nr.1 che per la parte riservata
'aeronautica, riguardava specificamente 10 spostamento di velivoli
liani in zone pill sicure 0 sotto il controllo degli alleati. In tal senso il
nerale Maceratini ordino quindi l'immediato trasferimento del reparto
campo di Decimomannu dopo aver ricevuto in extremis dal generale
ppi dell'aeronautica della Sardegna, la conferma che gli unici campi
. uri disponibili nell'isola erano Elmas, Monserrato, e Decimomannu.
n si avevano notizie certe sugli altri aeroporti dell'isola, parte dei quali
o ancora sotto il controllo tedesco e parte erano stati resi inutilizzabili
cariche esplosive. L'ordine del nuovo spostamento venne eseguito
olarmente e senza alcun incidente nella mattinata del giomo 11 ed il
ppo, compatto, fece rotta sud ovest diretto verso la Sardegna.

. to in prossimita della costa maremmana e subito dopo aver sorvolato


sseto, due velivoli abbandonarono senza apparenti motivi la
azione e si diressero verso l'entroterra: erano i Macchi 200 (matricola
57 e 8174 pilotati rispettivamente dal maresciallo Giuseppe Fucci della
vantaquattresima squadriglia, e del .sergente Elso Tarini della
antatreesima squadriglia. All'arrivo a Decimo, il reparto poteva ancora
tare su 22 Macchi efficienti e sui cinque velivoli di supporto.
'aeroporto sardo i velivoli venivano riforniti e controllati ma il giomo .
si incendiava per cause imprecisate il Ca 133 matricola 60231 che
va perduto assieme alla completa attrezzatura di squadriglia. II 13
enne da parte del Comando Aeronautica Sardegna l'ordine di eseguire
ulteriore trasferimento in zona controllata dagli alleati e il reparto ebbe
osizioni dal Generale Coppi di portarsi sul campo di Sciacca in Sicilia
. mente agli aerosiluranti del raggruppamento A.S., giunti nel
empo dal continente assieme ad un folto gruppo di SM 82 del S.A.S ..
1 pomeriggio verso le ore 1430, la formazione mista trasportil aero
anti, scortata dai Macchi 200, decollo da Decimo, sorvolo il tratto di
e tra Sardegna e Sicilia nord-occidentale e, giunta a circa 30 miglia da
o San Vito, venne intercettata da aerei Seafire partiti dalla portaerei
RMIDABLE i quali, dopo aver frazionato la formazione in tre
coni, costrinsero gli aerei da trasporto ad atterrare a Trapani, gli
siluranti vennero indirizzati a Castelvetrano e i caccia infine dirottati
iacca . Sull aeroporto siciliano atterravano quindi al completo i 22
hi ma non appena messo piede a terra i piloti dell'ottavo gruppo
no presi in consegna da agenti delIa Military Police e rinchiusi senza
i.u>ti·i+'cazionealcuna in indecorosi locali dove rimasero sorvegliati per tre
--o'LLL' giorni e altrettante notti soffrendo fame sete freddo e un
prensibile smarrimento morale.

iorno 16 i piloti italiani venivano lasciati liberi con l'ordine di portarsi


i loro aerei sulla strip di Realmente di Agrigento, di cui ignoravano la
enza in quanta costruita soltanto da qualche mese da genieri
'Usaaf.

ivano da Sciacca solo 20 Macchi 200 poiche due velivoli risultarono


fficienti. All'arrivo suI nuovo campo di Agrigento i piloti dell'Ottavo
ppo ritrovarono gli equipaggi degli aerosiluranti che a loro volta erano
. fatti ripartire il giorno 14 da Castelvetrano dal comando alleato. Ad
.gento il trattamento morale cui furono sottoposti gli italiani miglioro
po', anche se continuarono a persistere motivi di diffidenza e severi
trolli da parte del personale alleato. Nel pomeriggio dello stesso giorno
fu un nuovo trasferimento in Tunisia, suI campo di Korba Nord, situato
Ila penisola di Capo Bon. Decollarono per I'Africa solo 18 Macchi
.che altri due aerei rimasero ad Agrigento per inefficienza. Durante il
10 di trasferimento, i velivoli italiani raccolti in formazione stretta per
ine degli alleati, vennero " scortati e preceduti ", non certo per motivi
cerimoniale, da quattro Lightnings americani e l'arrivo del reparto
.ana a Korba coincise con una "americanata", poiche i velivoli italiani
" sotto scorta si arrendevano aIle invincibili armate aIleate ", vennero
ati in yolo e all'atterraggio da operatori e accolti da centinaia di G. I.
tanti per l'inatteso avvenimento inserito con abile regia hollywoodiana
11' Air Show organizzato dalla Psycological Warfare Branch nella
allida contrada tunisina. Lo spettacolo western pero non era ancora
'to, poiche, una volta a terra, i piloti vennero obbligati a consegnare Ie
ole individuali e furono sottoposti a stringenti e mortificanti
rrogatori da parte di ufficiali del M.I.S. alcuni dei quali maltesi. La
anenza coatta sui piccolo campo di Korba fu molto deprimente per
dizioni morali, ambientali, e di vettovagliamento e occorse una grande
a d'animo individuale ed una non indifferente capacita di reazione per
erare 10 choc psicologico che aveva colpito indistintamente e
lmente omini del pin disciplinato e compa 0
arto dell'Aeronautica Italiana. Non poteva certo considerarsi un
Dt1:amento giusto ne tantomeno un riconoscimento preferenziale quello
gli alleati riservarono per I'Ottavo Grul!Po da -Caccia, un
arto delia Re ia Aeronautica che in osse uio a Ii ordini
vuti aveva ciecamente obbedito con rofonda convinzione
isci Una in una forma esem lare e collettiva. II 28 settembre
. fu pero un'altra nuova sorpresa per gli uomini del Maggiore Bacich,
.che giunse improvviso l'ordine di eliminare i vecchi distintivi ufficiali
nazionalita e riconoscimento sabaudi dal timone, sostituendoli con sei
arde tricolori dipinte sui fianchi e nella parte superiore e inferiore
lIe ali. II primo ottobre il reparto riceveva finalmente l'ordine di rientrare
ltalia, percorrendo l'itinerario Capo Bon, Granicola,Gerbini, Crotone
fVeatterrava per rifomirsi ripartendo la stessa giornata per Ie Puglie e
rrando suI campo di Galatina di Leece dove prendevano terra 14
chi sui 24 che aveva disponibili il reparto al momento del suo
ferimento a Littoria poiche un MC 200 era rimasto a Korba e tre a
bini. I velivoli Macchi 200 erano stati in assegnazione ai seguenti
oti:

icola 4534 sottotenente Alberto Hesse


tricola 4557 maresciallo Bruno Batazzi
icola 4863 sottotenente Renato Gherardi
tricola 5126 sottotenente Serafino Tutino
icola 5294 sottotenente a Alessandro Beretta
tricola 5294 sergente di Giovanni Pistore
icola 5792 sergente Silvio Moressi
tricola 5830 capitano Orfeo Cecchet
icola 5856 maresciallo Giuseppe Fucci
tricola 5855 sottotenente Fulvio Andrei
icola 5870 sottotenente Corrado Saladini
tricola ci 6795 sottotenente Adelmo Rigoli
tricola 6815 sergente Mario Plodari
tricola 6819 tenente Costantino Petrosellini
tricola 7701 sergente felice Rossini
tricola 8152 sergente Camillo Stevani
tricola 8154 sottotenente in Gioacchino Bissoli
tricola 8174 sergente Elso Tarini
atricola 8171 sergente Arturo Montefameglio
atricola 8247 capitano Vincenzo Sansone
atricola 8338 sottotenente Aldo Allegra
atricola 9009 sottotenente Giuseppe Ramac-iotti
atricola 9009 tenente jd Gioacchino Russo

Maggiore Bacich aveva il Macchi 200 matr. 7707


..
velivoli da trasporto erano i seguenti :
133fT MM 61302 maresciallo Luigi Lodovico con a bordo gli
cialisti:
.ere scelto mot. CorradoPecoraro,
esciallo motorista Francesco Messina
gente motorista Mario Pelol
· 0 aviere motorista Sergio Trasciatti
.ere scelto motorista Francesco Battaglia
·ere scelto montatore Giorgio Scandroglio
esciallo montatore Giambattista Trevisan
iere scelto montatore Bellarmino Talin
gente armiere Francesco Mottola l\

• 0 aviere armiere Giovanni Battista Frassa I

·ere scelto marconista Tito Gentile

1333 matricola 60152 sergente Giuseppe Certi


gli specialisti
• 0 aviere motorista Armando Matteucci
ente maggiore motorista Luigi Pistilli,
I
ente motorista Remo Baracco, ·1
I

Av motorista Orlando Cicchetti, \1


I.

I

Av motorista Antonio Pulina, Ii

a viene motorista Filippo Leonardi,


· a viene montatore Gino Giladi,
re scelto montatore saverio Napoli,
· 0 aviere arm. Pino Turturo,
re allievo arm. Gino Malevolti,
iere scelto arm. Mario Nocerino, , !

iere scelto elettricista Bruno Vendemmiati


liT MM 60963-sottotenente Decio Ottenio con il
resciallo Enrico Crippa
enente di vascello osservatore Ferruccio Ferri,
.ere scelto motorist-a Tullio Morriconi,
• 0 aviere Marconista Amedeo Palmieri
v sc. Marc. Antonio Volpi.

8l1T MM 20210 con impianto R. T. campale per P. C. volante


otenente Aldo Saccone e
aresciallo Giovanni Moscara,
v Sc Mot Giovanni Nichelini
v Sc Marc Massimo Bonacci
iere allievo arm. Dante Pasqualini
gente maggiore motorista Maurizio Zucca,
°Av motorista Nino Burattini,
·ere scelto motorista Luigi Goni,
Mere scelto motorista Giuseppe Pagano,
iere scelto motorista Guido Benvenuti,
·ere scelto motorista Filippo Gusberti
viere scelto motorista Domenico Ceraso,
. 0 aviere montatore Romeo Rizzo,
• 0 aviere armiere Giuseppe Pretto,
·ere scelto elettricista angelo Allegro.

giorno successivo all'arrivo, i Macchi 200 vennero trasferiti nuovamente suI vicino campo di
erano dove i piloti del reparto ebbero la ventura di ritrovarsi, dopo cosi travagliate
ripezie, con i componenti delia sezione di protezione aeronavale distaccata dell'ottavo
ppo basata a Grottaglie al comando del tenente Giuseppe Pesce. La sosta suI campo di
erano fu di breve durata, poiche i Macchi 200 vennero giudicati non piiI idonei
nicamente ad intraprendere operazioni di guerra per superate caratteristiche del materiale
notevole usura dei velivoli e vennero conseguentemente declassati all'addestramento. In base
tale nuovo previsto impiego, il gruppo con 18 Macchi, fu trasferito il giorno due novembre
cora una volta sull'aeroporto di Catania poi a Chinisia ed infine il giorno 11 a
imomannu scortati dalla Sicilia in Sardegna da quattro Blenheim. Vennero infine
sferiti al campo di Capoterra, dov'era stata destinata in un primo periodo la costituenda
ola da caccia dell'U nitil Aerea di recente istituzione con una dotazione di 13 Macchi
,3 C.R42, , 1 G 50.
ei 18 Macchi partiti da Leverano, uno era rientrato subito dopo per danni
.scontrati, un altro, pilotato dal sergente maggiore Santucci era andato
.strutto durante un atterraggio di emergenza nei pressi di Messina, poiche
aereo aveva incappato in una mina sepolta sulla spiaggia ed era esploso
mentre iI pilota si salvava miracolosamente, altri 3 Saetta .
vemvano
abbandonati per inefficienza sui campi di Chinisia e Catania.

Avremo ancora occasione di riparlare nuovamente delvaloroso


eparto e dei suoi componenti nei capitoli seguenti.

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