I treni armati I principali elementi dei treni armati della Regia Marina
(g.c. Gruppo di Cultura Navale, Bologna - via “STORIA militare”)
Ciro Paoletti - Saggista
I
l treno armato era nato durante la
Guerra Civile americana e non era
necessariamente blindato. Il treno
blindato era composto da locomotiva e
carri blindati o corazzati, portava un re-
parto di fucilieri, a volte dotato di mitra-
gliatrici, a volte no, a volte con un can-
noncino a volte no.
Il treno armato invece era un sistema
d’arma composto da artiglierie di vario
calibro montate su affusti o adattate sta-
bilmente a carri ferroviari, la cui funzio-
ne era di sparare sul nemico da lontano.
Il treno armato, dunque, poteva anche La vulnerabilità dei treni blindati era sta- Forti di queste esperienze, i belligeranti
non essere blindato. ta manifestata in tutto il mondo da quan- della Grande Guerra si dotarono di treni
Ulteriore differenza fra i due era che il to era capitato nel 1900 in Sud Africa a armati, li corazzarono, ma non si azzar-
treno corazzato o blindato era destinato quello che portava una compagnia di fu- darono mai a farli avanzare troppo con-
ad operare in territorio conteso o in ter- cilieri e Winston Churchill, allora corri- tro il nemico e li tennero sempre a di-
ritorio nemico, quindi a portata delle ar- spondente di guerra. I Boeri avevano stanza di sicurezza.
mi leggere avversarie; il treno armato in- aspettato che passasse, gli avevano
vece se ne stava sul territorio amico e messo un’ostruzione sui binari alle spal-
da là sparava sull’avversario. Di conse- le e, quando era tornato, l’avevano bloc-
guenza il secondo poteva essere distrut- cato facendone deragliare alcuni vago- Ciro Paoletti
to o inabilitato solo dall’artiglieria nemi- ni. Solo la locomotiva per iniziativa di lasse 1962, laureato in Scienze Politi-
ca, al primo invece bastava mettere un Churchill era riuscita a salvarsi, portan- C che, per tre anni ufficiale di fanteria,
conta più di 300 tra saggi, recensioni, arti-
ostacolo sui binari in testa e in coda ed do via i feriti; ma tutti gli altri militari in-
era finito. glesi erano stati catturati. coli e comunicazioni a congressi, in Italia e
all’estero, inclusi 21 libri, dei quali uno in
America e uno in Francia. È Segretario ge- Gli Austriaci ne armarono sei, uno dei Si cominciò a vederne nel 1916, quando Allo scoppio della guerra la costa adria-
Ideati nel 1915 per contribuire all’apparentemente impossibile problema posto dalla difesa nerale della Commissione italiana di sto-
dell’immensa costa adriatica rispetto alle veloci azioni di bombardamento navale austro-ungarico quali cadde in mano agli Italiani intatto la Francia ne cedé alcuni con pezzi da tica era apparsa in tutta la sua vulnera-
ria militare e membro di quattro istituti e
effettuate all’alba dopo una rapida traversata notturna dell’Adriatico, i treni armati della Regia Marina società in Italia e di tre all’estero. Ha colla-
dopo la Strafexpedition del 1916 e gli Ita- 340 millimetri. bilità quando, all’alba del 24 maggio
non ottennero, durante la Grande guerra, dei successi materiali in termini di colpi a segno contro
borato con gli Uffici Storici dell’Esercito, liani ne usarono di due tipi. L’esempio fu seguito e, adoperando i die- 1915, sei squadre navali austriache l’a-
le navi avversarie, ma costrinsero, non di meno, il nemico a interrompere in più di un’occasione Il primo tipo fu il treno armato del Regio ci cannoni da 381/40 originariamente de- vevano bombardata da Rimini a Barletta.
i propri attacchi ai primi colpi grazie a un’eccellente organizzazione che permetteva loro della Marina e dell’Aeronautica.
di sopraggiungere tempestivamente e di essere pronti al tiro nel giro di pochissimi minuti Esercito. stinati alla corazzata Cristoforo Colom- Poiché i bombardamenti navali si ripete-
bo, si approntarono sette affusti ferro- rono durante l’estate e ci si avvide che le
viari speciali a doppio carrello per com- postazioni fisse avrebbero impegnato
porre dei treni armati. troppe risorse, in settembre si studiò la
In principio furono impiegati per la dife- possibilità di immettere sulla ferrovia
sa costiera dell’alto Adriatico e poi per adriatica dei treni armati di tre tipi, con
battere le postazioni nemiche verso Trie- cannoni di calibro compreso fra i 76 e i
ste, operando prevalentemente nel set- 152 millimetri, montati su normali carri
tore della 3ª Armata. ferroviari adattati. I veicoli furono ap-
Furono salvati con tutto il materiale rota- prontati nell’Arsenale di Spezia. Ogni tre-
bile al momento di Caporetto e messi a no armato doveva portare una batteria di
difendere il basso Piave e la laguna di quattro cannoni da 120 o da 152, più una
Venezia. sezione di due cannoni contraerei da 76,
L’altro tipo era il treno armato della Re- più i necessari carri di servizio. In linea di
gia Marina, antesignano di quelli più no- massima la composizione era: una loco-
ti che sarebbero stati impiegati sempre motiva Gruppo R 290 o una locotender
dalla Marina durante la Seconda Guer- Gruppo R 875 in testa, condotte da perso-
ra Mondiale sul fronte occidentale e lun- nale del Genio Ferrovieri, un carro co-
go le coste siciliane e tirreniche. mando e direzione del tiro, dotato d’una
per l’alloggio dei marinai e due carri F Esiste però almeno una fotografia di un
deposito munizioni. treno armato operativo che non corri-
Il 3° tipo – di cui esisté un solo treno adi- sponde a nessuno dei tre tipi qui menzio-
bito all’unico treno armato di 3° tipo – nati, per cui è probabile che la regola
era composto da un carro FI usato come abbia avuto numerosi adattamenti a se-
cucina e cambusa, un carro FF adibito a conda del periodo, delle necessità e del
deposito ricambi, officina e alloggio del materiale rotabile disponibile.
personale, una carrozza Cz centoporte Messi amministrativamente alle dipen-
mista di prima e seconda classe per al- denze della Direzione del Servizio dei
loggio ufficiali, sottufficiali e ferrovieri, Treni Armati creata ad Ancona alle di-
un bagagliaio per l’alloggio dei marinai e pendenze del Comando in Capo del Di-
due carri F deposito munizioni. partimento Marittimo dell’Alto Adriatico,
L’insieme operativo di treno armato e in un primo tempo, nell’autunno del 1915,
treno logistico del 1° tipo richiedeva tre i treni protessero il litorale da Ravenna a
locomotive, 15 tra carrozze e carri, un te- Termoli, ognuno coprendo un tratto di
nente di vascello, altri quattro ufficiali, 60-80 chilometri; poi si estesero fino a
14 sottufficiali e 70 marinai più i ferrovie- Brindisi, mantenendo i settori di compe-
ri necessari. tenza sempre della stessa lunghezza,
Per il 2° tipo occorrevano 13 carrozze e coll’eccezione del tratto Barletta-Mono-
carri, cinque ufficiali, dieci sottufficiali e poli, che era di 100 chilometri.
50 marinai; il terzo tipo, destinato ad azio- In linea di massima il treno armato e il tre-
ni contraeree, prendeva tre locomotive, no logistico passavano la notte sul binario