Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
t.i -l
i 4:
E
:r1ff_
-
—
7. --
-
B*’- -. -- ----- - —
- --
—.__I’ - - -
—• -— — . —-—- —
del Sol Levante tra il plare della classe “Sendai’. tutti gli sforzi si erano concentrati sull’incrociatore pesante, con
1938 e il 1944 l’eccezione dei qualtro ‘Mogami” armati con cannoni da 155 mm, peraltro presto sostituiti
con armi 203,2 mm (2).
Resta comunque da precisare che, al contrario, la Gran Bretagna, con le sue numerose basi
ERMANNO MARTINO oltremare e le necessità legate ad un tipo di commercio globale, identificava nell’incrociatore
di più contenuto dislocamento ed armato con pezzi di calibro inferiore il tipo di nave che
meglio corrispondeva alle proprie esigenze.
Sopra il 00k).
Autunno 1933: l’incrociatore
Voshiro, seconda unità della
classe “Aguno”, durante le prove
di macchina nell’imn,incnza
dell’entrala in Servizio con la
Marina Imperiale (colI. S. Fukui
via Mikaxa Memorial Museum.
Vokosuka).
ttJaiwo.
13 novembre 1939: l’anziano
incrociatore Jintsu fuori
Satanosak i • orma i utilizzato nel
ruolo di Flotilla cader. Si noti la
catapulta protetta da una
copertura in tela (colI. 5. Fukui,
Museo navale di Kure immagine
-
colorata elettronieamente).
34 1flJi4PI
Tuttavia, la scelta della Marina Imperiale di ritenere l’incrociatore leggero scarsamente Note
idoneo ad azioni di superficie insieme ad unità più grandi e potenti traeva le sue origini da
considerazioni di carattere dottrinale ed operativo. La prima affondava le sue radici nel con La costruzione di questo in
crociatorc, sebbene autorizzata
vincimento di non essere in grado di potersi contrappone al più che prevedibile, soverchiante
nel 1917. era stata via via pospo
potenziale di cui avrebbe disposto I’US Navy. Ne conseguiva pertanto che l’attacco silurante, sta sino aI 1922, essenzialmente
specie nottetempo, veniva ritenuto il mezzo più semplice ed economico per “indebolire” pre per ragioni Cinanziaric. Secondo
gti intendimenti del SUO progetti
ventivamente l’avversario prima di giungere allo scontro. Occorreva però, al fine di evitare la
sta, il celebre Y. H i ruga, si tratta
“confusione” che aveva caratterizzato questo tipo di attacco nel corso della guerra contro la va del tentativo di costruire un
Russia del 1904-1905, che queste azioni fossero guidate da una nave “conduttrice” che, a sua ineroeiatore leggero armato eo—
tnc gli altri eoevi. ma con un di
volta, avesse una velocità che potesse uniformarsi a quella dei cacciatorpediniere che, per l’ap slocamcnto in carico normale ri —
punto, doveva coordinare e dirigere. Sulla base di queste premesse, i sedici incrociatori leggeri dotto tncdiamentc di un terzo.
previsti dai Programmi costruttivi del quinquennio 1916/1920 (classi “Tenryu”, “Kuma”, costruito itt poco 1,ìù di un anno
(giugno t922llugtio 923) nel
“Nagara” e “Sendai”) erano infatti in grado di raggiungere velocità comprese tra i 33 e i 35,5 l’Arsenale dì Sascho. distoLava a
nodi, quindi compatibili con quelle dei caccia costruiti nello stesso periodo ed entrati in servi pieno carico circa 445t) t ed era
zio tra il 1916 e il 1922 (3). Inoltre, a riprova che queste unità erano state concepite come armato con sei pezzi da 140151)
Tipo 3 (due impianti hinati e due
“navi comando”, è il caso di rilevare che la loro cintura corazzata (di spessore variante tra i
singoli), un pczzts ant iaerei da
25.4 e i 38 mm) era stata concepita per resistere ai proietti dei cannoni da 102/50 che armava 76,2/4t) Tipo 3, due mitnigliere
no i contemporanei cacciatorpediniere americani classi “Tucker” e “Flush-Deck”, Lewis da 7.7 e duc eootplessi
taneiasituri hinati da 611) mm.
quesli ultimi nei loro diversi sottolipi. Un altro criterio che aveva sovrainteso alla progeitazio L’apparato motore, con dispost—
ne di questi incrociatori era stato l’adozione, rispetto all’ormai quasi generalizzato 152 mm, di Lione su ire assi, erogava una
un cannone di calibro inferiore (110 mm). ma con una superiore cadenza di tiro. Ciò indicava rxltettza di 102)11Ml cv che con-
senti’ a una veloci ti rnass ima di
l’intendimento di impiegarli non solo come FUnilla Leadei; ma anche. come d’altronde avve 34 noci i Mal grado il suo canitte -
nuto allo Jutland, in funzione esplorante a largo raggio. sempre però cercando di evitare il con re sritttentaie . lo )id,iui, sotto
fronto con forze superiori. posto nel tempo ad alcuni lavori
di miglioria, diede nel cotuplesso
Ad ogni buon conto, il dibattito su questo tipo di unità in grado di fungere da “nave
-
L’incrociatore Aganu in
navigazione muri Saselm
neII’ottohre 1942 (coli. 5. Fukui
via Mikasa Memorial Museum,
Yokosuka).
kg etintro 1824).
ragioni di peso, i due impianti trinati da 155 con tre binati da 152,4/50 Tipo 41; ridurre a quat
(7) Nell’aprile 1936, venne quin tro i pezzi da 76,2; diminuire l’autonomia di almeno 1.000 mg. In origine, la costruzione di
di stirato un Programma deccn
mite ripartito in due zraucht’s
clic, per il 1916, proponeva la
eoslru lione di oltre 2t)t) mli tù di
prima linea. La prima parte di
quc sto Programma. e (in o sci u a
come “Terzo Programma Co
stntttiso di Rimpiazzo’ (ih:ri,’
San). abbracciava il periodo
1977-1941: la seconda. codifica I’
la come ‘‘Quarto Programma
Cusi ru tti ‘o di Ri mp i aliti’’ (Ma—
‘i.— »,o). si riferiva al periodo
1939-1945.
questi incrociatori avrebbe dovuto essere inserita nel “Quinto Programma Costruttivo di
Rimpiazzo” del 1940 (Muro-Go), ma l’accelerazione che gli statunitensi stavano imprimendo
ai loro piani costruttivi portò ad anticiparne l’inserimento nel ‘Quarto Programma” del 1939
(A4aru— Thn).
Circa il numero delle unità previste, dapprima si pensò a costruirne cinque e due, rispetti
vamente destinate a fungere da navi comando per squadriglie di cacciatorpediniere e sommer
gibili. In seguito, però, anche perché la quasi totalità delle risorse finanziarie era destinata alla
terza e alla quarta “Yamato”, i primi vennero ridotti a quattro, mantenendo invece, almeno
nelle intenzioni, i due destinati ad operare con i sommergibili.
Gli “Agano”
Progettati dal reani diretto dal contrammiraglio del Genio Navale Keiji Fukada, subentrato
t%) Derivato dai pari calibro bri
tannico VicLcrs c adoualo nel
al parigrado Kikuo Fujimoto (giubilato dopo l’incidente della Tomozuru) alla direzione della
1912. il I 52,4/5t) Tipo 41, oltrc 4” Sezione (Costruzioni) del Dipartimento Tecnico Navale, gli• ‘Agano” vennero impostati tra
che sagli incrocialori leggeri dcl il 1940 e il 1942, non soltanto per questioni di disponibilità finanziaria, ma anche a causa del
periodo 1916/i 92t), costituiva
anche l’armamento secondario carico di lavoro dei cantieri, occupati non solo nelle nuove costruzioni ma anche nella ripara
dcl le navi da battaglia dcl le ci as zione delle navi danneggiate nel corso degli eventi bellici. A questo proposito, giova eviden
si ‘‘Kongo’’ c “Fu so’’. Per quanlo ziare che, almeno inizialmente, la loro costruzione era stata ripartita tra l’Arsenale di Kure
riguarda i pezzi dcgli’Agano”. è
prcsomihilc clic dodici provcnis
(Agano e Yahagi), l’Arsenale di Yokosuka (Noshiro) e i cantieri Mitsubishi di Nagasaki
5cm da qacslc anilà. dopo il loro (Sakaisa). Tuttavia, in seguito, proprio per le ragioni cui si è fatto cenno, solamente il Noshiro
altimo ammodernamento dcl venne costruito nel cantiere inizialmente previsto, mentre tutte le altre unità del tipo furono
1934/1937, mentre i restanti sa
rebbero state armi di riserva già
“dirottate” sull’Arsenale di Sasebo.
destinate alle medesime stcssc Contrariamente alle navi progettate dal duo Hiraga-Fujimoto, che si distinguevano per
unità. Queste le caratlcristichc l’ampiezza e la complessità delle sovrastrutture, gli “Agano” riflettevano le idee di Fukada,
dcli ‘arma: peso proietto 45,36
kg; vcloeilà iniziale 850 m/sec;
che aveva scelto la linea della razionalità e della semplicità.
gittala orizzontale (450) 21 .00t) Lo scafo, costruito in acciaio Ducol, era a ponte continuo (flush-deck) con accentuato
m; iangcnza 8(8)0 in; cadcnza di “cavallino” nella zona prodiera e con pochi oblò e aperture nella zona inferiore dell’opera
tiro (e tetti va) 6 colpi/minuto.
morta. Il torrione, dalla linea semplice e razionale, era seguito verso poppa nell’ordine da
- -
(9) lI canntine da 76,2/60 Tipo un piccolo albero a tripode, dall’unico fumaiolo, dalla catapulta, da una piccola tuga e dalla
98, progenalo neI 1938 aveva le torre poppiera da 152 mm. Come già accennato, l’armamento principale comprendeva sei
scgacnt i earatteristichc: peso
proietto 6 kg circa; velocità itii— pezzi da 152,4/50 Tipo 41 ripartiti in tre complessi binati (2 AV e I AD), armi comunque supe
ziale 90t) m/see; gillata orizzon— rate e a caricamento manuale (8). Completamente diversa la situazione dell’armamento antiae
lale max 13.600 m; tangenza rei principale che, al contrario, era incentrato su quattro pezzi da 76,2/60 Tipo 98 sistemati in
9.100 m; cadenza di tiro 25
colpi/minuto. Costruito in 28
impianti binati ai lati del torrione. Si trattava di un’arma, adottata nel 1938, concepita espres
esemplari, doveva equipaggiare, samente per queste unità, in considerazione del peso superiore che avrebbe comportato un
oltre agi i” Agano’, i a portaerei complesso doppio del coevo e ottimo 100/65 Tipo 98 (20.36 t rispetto a 14) (9). La difesa
Ibuki derivata dalla eonversitine
di un inerociatore pesante, non
antiaerei ravvicinata, tenuto conto delle diverse date di completamento delle singole unità, può
ché gli “Agano migliorati” ed esser così condensata: Agano e Noshim (2 x III da 25/60 Tipo 96 e 2 x Il da 13,2/76 Tipo 93);
altre unità in progetto. Yahagi (2 x III e 4 x Il da 25); Sakast’a (IO x III e 31 x I da 25). Successivamente, anche gli
ti 0) Dopo la disastrosa seon fitta
“Agano”, come d’altronde tutte le principali unità giapponesi, furono interessati ad un aumen
del Mar delle Filippine (giugnt, to del loro armamento secondario antiaerei da 25 mm che, sul finire dell’attività operativa
1944), venne ipolizzalo di tra delle singole unità, era il seguente: Aguno (4 x III e 2 x Il); Noshiro (IO) e Yahagi (IO x III e
siìirmarc il Nus/,iro in ineroeia
lore antiacrei, sbarcando i pezzi
IS xl; previste inoltre altre quattro armi da 25 in sistemazioni mobili); Sakait’a(lO xlll e 31 x
da 76,2/60 e sosutucndoii con I). La componente silurante contava su due complessi quadrinati da 610 mm dotati di disposi
quattro itnpianti binati da 00/ tivo per il caricamento rapido, collocati a centronave inferiormente alla catapulta e con una
65, integrati da 59 armi da 25
(17 xill e 8 xl). dotazione di sedici armi Tipo 93 (otto nei tubi ed altrettante di riserva). Era imbarcata una
catapulta, sistemata per l’appunto a centronave con il relativo bigo di carico, idonea per il lan-
38
—-
- —. - -. —
cio di due idroricognitori triposto, di norma Aichi EI3AI Tipo O (JaL-e). Così come l’arma- tiri .siIti.s!rcl.
menu antiaerei ravvicinato. anche la componente radaristica andò a riflettere i diversi momen Il Sa kawa in una mise giapponese.
ormai in mani, sùilunilense al
ti di completamento delle quattro unità della serie. Infatti. mentre l’Agano imbarcò solo un termine del conflitto: si noti che &
radar di scoperta aerea Tipo 21. le altre unità della classe poterono successivamente contare in corsi, Io sbarco di uno dei
anche su un radar di scoperta aerea Tipo 13 e su un Tipo 22 di scoperta di superficie. complessi lanciasiluri iiuactrupli
(a destra), I numeri I e 2
E anche interessante evidenziare che gli ‘Agano•. già dall’entrata in servizio, furono le indicano, rLspettiamente. le
prime grandi unità giapponesi ad essere attrezzate per la lotta antisom. con due scaricabombe -
antenne del radar di scoperta di
superflcie Tipo 22 e del radar di
sistemati uno per lato nella zona poppiera e una dotazione di IS cariche di prolòndità. Per la
-
— *‘ -
-
r
.
.
-?.‘‘t. -
bt” I — ——
41
‘‘•
‘I - . : ‘-
(12) Sulla scia di quanto posto in ci unità di questa categoria, così ripartite: quattro navi comando cacciatorpediniere (Tipo 8),
atto dalla Rosal Navv nel l93- tre navi comando sommergibili (Tipo C) e otto incrociatori a vocazione antiaerei (12). Circa le
1936 per diversi secchi incrocia caratteristiche iniziali previste, è opportuno sottolineare che, per quanto riguarda gli incrocia
tori classe “C”. tras Formati in
navi antiacrei con la sosiiluiionc tori Tipo 8. si era pensato ad una semplice ripetizione degli “Agano”. idea rientrata dopo la
dell’artiglieria principale con decisione di costruire il caccia Slzùnnkaze in grado di raggiungere una velocità di 39 nodi (13),
moderni i mpi mt i a tiro rapi do - che avrebbe dovuto essere seguito da altre sedici unità del tipo (costruzioni nn. 733-748), poi
anche la Marina giapponese ave
va iniziato a considerare questo annullate. Di conseguenza, dato che i 35 nodi di velocità degli “Agano” non erano più ritenuti
particolare aspetto della ruerra sufficienti, lo Stato maggiore della Marina Imperiale fu indotto a richiedere unità del tipo con
navale. Era Mata così valutata superiori caratteristiche in relazione all’armamento e alla velocità. Le unità Tipo C avrebbero
opportunità di convertire in
unitù antiaetci i ‘eechi incnwia dovuto invece ricalcare le linee generali dell’Ovodo. quantunque fosse stato anche ipotizzato -
bn classe Teoryu” e Kuma”, fermo restando il loro impiego come Fiori/fa Leade,- per flottiglie di sotnmergibili di modifi -
sharcandone l’tnnamenlo princi carne l’armamento principale con l’imbarco di dodici impianti binati controaerei da 100/65
pale e sostituendolo eoti I ‘onnai
collaudato cannone da 127/40 Mod. 98. al fine di potenziare uno specifico settore del quale la Marina Imperiale stava ormai
Tipo 89. riconoscendo la propria debolezza. Circa le unità antiaerei. che avrebbero dovuto assicurare la
protezione delle navi da battaglia tipo “Yamato” sia di quelle in servizio, sia di quelle di cui
-
Il Sakawa. gravemente
danneggiato dopn l’esplosione
della bomba atomica” Baker”,
ratto letonare il 6 luglio. sarebbe
poi aimndato il giorno successiso t_
-__.t
in seguito ai gravissimi danni ‘tI—
riportati t US Navy).
40 EIi!1i1!1i
25 aprile 1943: l’incrociatore
Oyodo poco mcm, di due mesi
dopo l’entrata in servizio
avvenuta il precedente 28
l’ehl,raio (ge. Museo navale di
Kure).
--
LI]
- (14) A partire daI 1936, la 5 Se
.
- - /-.
;‘f”C-
- : —: :.•>. - — - -. e zinnc (Apparati Motori) del Di—
- — . . pari i me 1110 Tcc nieo Navale ave
:
w’:-:. z—z’_ va iniz.ialo gli studi per nuovi tipi
— r:: t._rt:t.L -r.=aCzz-t di turbine, destinati ad equipag
- — • •,.t --‘ — -: -—-.
— . —.1.. •.
— —
- .•— giare le unitù previste dai nuovi
Piani di rallbrzamento. Lo scopo
sarebbe stata nettamente superiore a quella installata sullo Shimakaze (37500 cv/asse), sulle era quel lo di standardizzare al
massimo gli apparati motori de
portaerei classe “Shokaku” e sulla Thi/zo (40.000 cv/asse) e sulle navi da battaglia classe stinati alle varie categorie di na
“Yamato” (37.500 cv/asse). Probabilmente, le turbine sarebbero state del nuovo tipo ad azione viglio, al inc di faeilitarne la
(14) destinate alle nuove unità iscritte nel “Quinto” e nel “Sesto” Programma, per il cui fun produzione, la condotta e la ma
nutenzione.
zionamento il vapore necessario sarebbe stato fornito da un nuovo tipo di caldaia con una
pressione di esercizio di 40 kglcm e una temperatura del vapore di 400° C. (IS) Il secondo ‘‘Oyodo’’, la cui
costruzione venne via via pro
erastinata a partire dal novembre
Nave-Acrei-Sommergibili: l’Oyodo 1941, per poi essere deflnitiva
mente annullata, non ricevette
Autorizzato con il “Programma Maru-Yon” del 1939, l’Qyoc/o - cui avrebbe dovuto far alcun nome ufficiale, Il nome
Nivodo, pur riportato da alcune
seguito un’unità gemella (15) - obbediva a concetti completamente diversi da quelli degli bnl i, si gui Oca soltanto Ovodo a.
“Agano”. Sul finire degli anni Trenta, infatti, lo Stato Maggiore della Marina Imperiale, al fine
di diversificare le possibili opzioni operative, aveva messo a punto una nuova dottrina basata
(16) I piani iniziali prevedevano
sul trinomio “nave-aerei-sommergibili”. In breve, gli aerei imbarcati su questa unità avrebbero che i sommergibili che dovevano
avuto il compito di scoprire e monitorare il naviglio avversario, specie quello isolato o riunito operate di concerto con l’Ovodo
in piccoli gruppi, per consentirne l’attacco sia da parte dell’artiglieria della “nave madre” sia Ibssero i nuovi battelli, allora in
via di costruzione, delle classi
da parte dei sommergibili coordinati dalla stessa (16). ‘1-15” e ‘1-16”. I primi, che di
Secondo la previsioni iniziali, l’Oyodo doveva essere impostato a metà deI 1940, ma il slocavano 2.584/3.654i, vennero
carico di lavoro cui era sottoposto l’Arsenale di Kure (17) ritardò l’inizio della costruzione al completati in venti esemplari Ira
il 1930 e il 1943; oltre all’anna—
febbraio successivo. Progettato anch’esso da Fukada, ne rifletteva le idee in materia di sempli mento, imbarnavano un idrorico
cità e razionalità che già contraddistinguevano gli “Agano”, con scafo a ponte continuo e gnitore Yolwsuka EI 4Y I (Gioì).
accentuato cavallino nei settori prodieri. Tuttavia, allo scopo di assicurare una sufficiente resi Dei secondi, concepiti come bat
telli oceanici d’attacco, ne ven
stenza longitudinale, lo scafo (costruito in acciaio Ducol) presentava lamiere di spessore mag nero completati cinque nel bien
giorato rispetto a quelle dei precedenti “Agano”. Sempre rispetto a questi ultimi, l’Ovodo si n io 194(1/1941; di slocavano
distingueva per l’ampia aviorimessa che occupava un volume di circa 2.500 m, ubicata a pop 2.554/3.561 I cd erano armati,
oltre clic con un pezzo da 140
pavia del fumaiolo con le annesse sistemazioni aeronautiche, e per la disposizione “tutto avan mm e due da 25 mm, con 8 lls da
ti” riecheggiante quella dei “Tone” dell’armamento principale.
- - 533’
L’armamento balistico era composto da due torri trinate da 155/60 Tipo 3, provenienti
dagli incrociatori classe “Mogami” e sbarcate dopo la loro trasformazione in unità pesanti; il
peso complessivo di questi impianti, che avevano un arco di tiro di 150° su ambo i lati, incide
va complessivamente per 360,1 tonnellate. Sezione longitudinale degli
La difesa antiaerei principale era affidata a quattro impianti binati scudati da 100165 Tipo incrociatori classe “Oyodo”; la
98 sistemati, due per lato, immediatamente dietro il tonione e a poppavia del fumaiolo; la disposizione dell’apparato niotore
era del tutto simile a quella dei
difesa di punto contava invece sulle consuete mitragliere da 25/60, per le quali l’intendimento precedenti•”gnii”
iniziale era quello di imbarcare sei impianti binati; successivamente, però, dato il continuo (dis. di A. Nani).
41
60 60
L
aumento della minaccia aerea, si pensò di orientarsi su impianti tripli. con il risultato che la
nave entrò in servizio con un totale di IS armi.
Considerata la tipologia di missione per la quale era progettato, l’Oyodo si caratterizzava
per l’enfasi posta sulla componente aerea imbarcata. Dapprima, per assicurare l’operatività di
sei idrovolanti Kawanishi EI5KI Shiun (Nomi) (18), l’Ovodo disponeva di una speciale cata
pulta poppiera ad aria compressa lunga 44 m, in grado di lanciare un aereo del peso di 4,5 t a
80 nodi (5 t a 70 nodi), servita da due picchi di carico (uno per lato) sistemati posteriormente
allaviorimessa. Quattro aerei avrebbero potuto essere alloggiati, con le ali ripiegate. al suo
interno, e due su un sistema di feroguide collocato tra l’hangar e la catapulta.
La protezione, che avrebbe dovuto resistere all’impatto diretto di un colpo da 155 mm e
ad una bomba da 250 kg sganciata da un’altezza di 3.000 m, si basava su una cintura di
acciaio CNC da 60 mm alta 3,90 m (1,65 nella parte immersa) che, nel suo canto superiore, si
raccordava al ponte corazzato che aveva uno spessore centrale di 30 mm (28 mm nelle parti
(17) Non si dì ncnt ich i che in inclinate in prossimità della murata). I depositi munizioni, vista la disposizione “tutto avanti”
quel momento, a Kore. si trova dell’armamento principale, erano concentrati in una sorta di “ridotto corazzato”, che andava
vano in ‘ìa dì issiruzione non
sol tanto due Ya mai o’’ ( )hnouo dal ponte inlèriore al doppio fondo, protetto verticalmente da piastre di acciaio CNC spesse 75
e Volli), ma anche almeno una mm nella parte superiore e 40 mm in quella inferiore: la difesa orizzontale, invece, era assicu
decina di sommeraibili. rata da un ponte composto da piastre di acciaio CNC. collegate anch’esse al bordo superiore
(IS) Sui nniw degli anni Trenta. della corazza di cintura. Il tutto era poi racchiuso da traverse corazzate di acciaio CNC da 25-
su pressioni della Marina Impe 60 mm verso prora e da 10-16 mmdi acciaio Ducol verso poppa. La protezione della timone
nate, la Kawao ishi iniziò t a pro
ria era assicurata da piastre di acciaio, così ripartite: 40 mm di acciaio CNC frontalmente, 20
gettazione di un idrovolante Ca
tapullabile c con velocità eleva mm di acciaio Ducol lateralmente e posteriormente, 20 mm di acciaio CNC superiormente. Il
ta, ai nnc di un suo impiego an locale agghiaccio, a sua volta, era protetto da piastre di acciaio da 40 mm (lati), da 20 mm
che in condizioni di ofr xrIpcrìo’
div avversaria. TulIa ia-. la diffl
(verso prora) e da 25 mm (verso poppa).
Loltosa mcsa a pomo di un me! Contro le esplosioni subacquee. visto che anche in questo caso la limitata larghezza non
zo aereo dalle prestazioni fuori consentiva l’installazione di controcarene. era presente come sugli “Agano” un sistema di
-
-
E
o
o
e’,
L 1
01
c
Classe “Oyodo”
:‘:
Dislocamenlo a p.c.: 11.433
0 Dimensioni (m): lunghezza 192;
— t 4
larghezza 16.50; pescaggio 5.95
Apparato molore: 6 caldaie e 4 gruppi
turboriduttori; 110.000 cv; 4 assi
Velocità max: 35 nodi; combustibile 2.445
Autonomia (miglia/nodi): 8.700/18
ii
Protezione (mm): verticale 60;
orizzonlale 30; artiglierie 25 ?;
torrione 40
Armamento: 6-155/60; 8-I 00/65;
18-25/60; I catapulta; 6 aerei
Equipaggio: 776 uomini
-I
Do sinLvrn, la sistemazione dell’equipaggio e del personale addetto al Comando Squadra, nonché per poter
Kure, 19marzo 1915: il fumaiolo
delI’Oyodo danneggiato da bombe
disporre di maggior spazio per locali ausiliari; integrazione della componente radar originaria
sganciate, nel corso di (un apparato di scoperta aerea Tipo 21 installato nell’aprile 1943), con l’imbarco di due nuovi
un’incursione, da velivoli radar, uno Tipo 22 di scoperta di superficie e uno Tipo 13 di scoperta aerea.
statunitensi (ge. Musei, navale di
Kure). Da notare inoltre che, così come gli “Agano”. anche l’Ovudo disponeva di limitati mezzi
per la lotta antisom. consistenti in un apparato sonar Tipo 93 Mod. 3 e in due tramoge nella
31 luglio 1935: I’Ovmlo, zona poppiera (una per lato). con una dotazione complessiva di dodici armi, poi portata a
semialTon il:ìto e rortemente
ingavonato sul lato diii tu. dopo diciotto. L’Ovodo era inoltre dotato di cintura smagnettzzante e di paramine per il dragaggio
essere stato colpito da vcIi oli meccanico in corsa.
tielIdier delhi Tasti Forte 581123 Per quanto riguarda rattivitt bellica, particolare interesse anche perché poco nota rive
-
(US Navy). ste la sua missione verso sud (febbraio 1945) compiuta con la 4” Divisione (corazzate-portae
rei Ise e Hvugu (20), cacciatorpediniere Asashinro, Kaswni e Hatsushinio) al fine di”recupe—
,
rare” personale, specie quello specializzato in ricerche petrolifere, e materiale strategico indi
t20) Dopo il disastro di Lcytc il spensabile per lo sforzo bellico (21). Sull’Ovodo, giunto con le altre navi a Singapore il 7 feb
Comando in Capo della Flotta braio, vennero imbarcati 159 specialisti: 50 t dì caucciù: 120 di stagno; 40 di zinco: 70 di
Ct,mbinaa ave’ a deciso che le
due “I se” non do essero più tungsteno: 20 di mercurio e 70 di combustibile avio. Dal canto loro, le due ‘lse” imbarcarono
operare anche Come navi fxrnae non soltanto quasi mille specialisti, ma anche oltre 18.000 (tra combustibile avio e materiali
re i Pertanto. dopo aver sbarcati:
-
disastro delt’S magcìo 1932. - il 24 e il 28 luglio venne di nuovo pesantemente attaccato dagli Helldiver della Task Force
quando il st,mmercihi le statuni• 58. le cui bombe ne provocarono il semi-affondamento, con un angolo di 80°. sul lato dritto.
tense Grcnodkr (55—2 IO) a mm—
dò 21) mg a sud-o est di Kyu
-
Caduto in mano statunitense e radialo il 20 novembre 1945. il relitto dell’Ovodo venne poi
sIto il trasporto dell Esercito
— smantellato tra il gennaio e l’agosto del 1948.
fuso Afoni con a &,rdo un nii
glialo Ira tcettici, scienziati e in
gegneri. diretti a Giav:t e Soma- Gli incrociatori-scuola
tra, incaricati di riattivare i cani
pi petrolitòri di queste due loca Parallelamente agli importanti piani costruttivi che la Marina Imperiale stava accingendosi
li tà. Molti poterono essere salva
ti, ma è indubbio clic il fatto rap a porre in atto, la formazione del personale non poteva non essere ritenuta un’esigenza di asso
presentò un duro colpo per Io luto rilievo. Di conseguenza. occorrevano navi di moderna concezione che potessero rappre
sforzo bellico del Giappone.
sentare. visti i continui progressi della tecnica. una valida palestra. dato che questo compito
(22) Si trattava di na’ i ctstttp!cta non poteva più essere svolto da unitìt di vecchia e sorpassata concezione.
te tra il t 899 e il 190(1: -lima, e Bisogna infatti tener presente che. sin dai primi anni Venti, questa basilare l’unzione era
!I,ow di costruzione britannica
stata tlltdata a tre vecchi incrociatori corazzati (Aianza. Ist’atc. Yakumo) (22). con la breve
Armstrong. Elswiclt i e )k,ko,,m
parentesi della nave da battaglia Hici che smilitarizzata in seguito agli accordi stipulati con la
-
44 Ei!liii
Il relitti) dell’Oyodo, recuperato
neI 1946 e inizialmente immesso
in un bacino dell’Arsenale di
Nure (come mostra l’immagine),
veli ne i nfi ne demolito tra il
gennaio e l’agosto del 1948
(US Navyt.
r Convenzione Navale di Londra dal 1930 al 1936 aveva anch’essa svolto funzioni di nave
-
scuola. Questo stato di cose, comunque, aveva già dato vita al progetto dello Stato Maggiore
della Marina di destinare al ruolo di navi scuola tre incrociatori classe “Kuma” (Kun,u. Thom,
Kjtcjkcgnzj) che, sempre per quanto stabilito a Londra nel 1930. avrebbero dovuto essere smili
tarizzati una volta entrati in servizio il Kuniano e il Suzitva, ultime unità tipo ‘‘Mogami’’.
L’ipotesi poi rientrò, una volta che il Giappone a far tempo dal dicembre 1934 manifestò
- -
9
45
Da si,,isIrci. 7.50 alla fine del ponte di castello; la sovrastruttura prodiera era dotata di una vasta plancia
La torre sopraelevata prodiera da
152,4/50 deI Sakawa durante
comando.
I ‘allestimento dell ‘ti nità; si noti L’armamento, concepito essenzialmente in funzione addestrativa, comprendeva due
che le bocche da fuoco devono impianti binati da 140/50 Tipo 3 (AV e AD), un complesso binato scoperto antiaerei da 127/40
ancora essere installate
(g.c. Museo navale di Kure).
Tipo 89; due impianti doppi antiaerei da 25/60 Tipo 96 (quattro sul Kciwachi) e due complessi
Classe “Katori”
installato l’apparato motore che, per il suo peso ridotto (circa 375 t). rendeva necessario l’im A. .VV,. ‘ti! the world, fivlìti,ii,’
barco di 717 t di zavorra. L’apparato motore era di tipo misto e si anicolava su due gruppi tur .ships 1922-) 916, Londra, Con-
wav Maritiiiie PrL’ss. t 987
boriduttori Kanpon alimentati da tre caldaie Kanpon RO-GO (pressione di esercizio 20
kg/cm, temperatura del vapore 280° C: su due assi, inoltre, era possibile collegare ai medesi D 8 rcn n H’c,rsii ipx bss es
,
del Giappone riuscirono a compiere una crociera di addestramento: non cosi accadde per il
- 5 Fuliui ,\iluut Gss,iktui, ‘T’o—
Kashii, che venne completato meno di cinque mesi prima dell’attacco su Pearl Harbor. quando kvo. Shuppan Kvodo, t 957
ormai l’attività della Marina Imperiale era indirizzata ai preparativi di guerra. Assegnati alla G O io rge ri ‘i Gli in ,m io/i Sri
,
Flotta Combinata come navi sede comando, sui tre “Katori”. come d’altronde sulla quasi toin IebIi CCondEl UCrIU Oi(indUulL’,
.
della portaerei Enwrprixe (CV-6), nel corso di un ciclo di lavori all’Arsenale di Yokosuka (8- svhiffr 1869-1915, M nnaco,
18 agosto 1942) imbarcò due nuovi impianti da 25 mm, sbarcando però due dei pezzi di salu Lchmanns Verlag, 197t)
Do sia isua to. Di base a Truk dal maggio 1943, a febbraio deI 1944 fu nuovamente assegnata al Comando
17 febbraio 1944: il Katori in
alThndamento 40 nig a nord-ovest Generale di Scorta e, in questa veste, venne all’ondata il 17 febbraio 1944(40mg a nord-ovest
di fruk, dopo essere statc colpito di Truk) dal tiro degli incrociatori statunitensi Minneapolis (CA—36) e New Orleans (CA-32) e
dal tiri) degli incrociatori dei cacciatorpediniere Bradfin’d (DD-545) e Bstnss (DD-588).
Mbniea1wlis (CA—36) e New
Orleans (CA-32) e dei Dopo aver svolto funzioni di navi comando in diverse località del Pacifico, il Kashii e il
cacciat4lrpcdinicre ilradfòrd Kaslsissio vennero convertiti in grandi unità antisom. Ciò, vista la crisi in cui versava il
(DD-535) e Burn. (Dl)-5H8i tUS
Nn y National Mu,seom or Naval Giappone in questo specifico sellore. proprio quando sarebbe stato necessario fronleggiare una
Av iat iohi minaccia subacquea statunitense sempre più aggressiva. La prima unità così modificata fu il
Kashii, che nel marzo/aprile 1944. all’Arsenale di Kure. venne sottoposta ad uno specifico
12 gennaio 1945: il dramn,atico
momento dell’aftc.ndamento del ciclo di lavori che comporlarono lo sbarco dei due complessi lanciasiluri e la loro sostituzione
KasJzù’, irreparabilmente con altrettanti impianti binati antiaerei da 127/40 Tipo 89. Inoltre. furono imbarcati quattro
danneggiati. da velivoli del TG
311.3 decollati dalle portaerei impianti trinati da 25 mm (nel luglio successivo furono aggiunte dieci armi singole da 25 e
stattmitensi Essex (CV—9). otto. sempre singole. da 13.2/76 Tipo 93 e un radar Tipo 21 (sostituito nel luglio successivo
Ticonderoga (CV- 14), Langtey con uno Tipo 22), I compartimenti poppieri del ponte di batteria e del ponte inferiore, locali
tC’I.-27) e Sa,, Jarioto (CVl-3(l)
115 Navy). comando inclusi, furono trasformati in depositi, protetti con cemenlo armato, con una capacità
di 300 bombe di pmfondilà: furono inoltre imbarcati quattro lanciabombe e due scaricabombe,
(24) Rispcllo al Kashii, il Kuslo oltre ad apparati sonare idrofonici.
ma imbarcò da subito quattro Dopo aver svolto compiti di nave comando-scorta sino al gennaio 1945, il Kashii concluse
impianti tripli e dieci singoli da la sua vita operativa il giorno 12 dello stesso mese (al largo della costa indocinese), venendo
25 mm, nonché un radar Tipo
3 affondato dagli aerei del TG 38.3 (ammiraglio F.C. Sherman). composto dalle portaerei Ess&v
(CV—9), Ticonderoga (CV— 14), Langlev (CVL—27) e San .larù sto (CVL—30).
Classe “Agano”
Am,o Ars.Sasebo lkVI.1910 22.X1941 31Xl942
“.05/suo Ars. \okosuka 4.lX.194 I 19Vll.l 942 30.Vl.l933
kshagi Ars.Sasebo ll.Xl.1941 25.X.1942 29.Xll.1943
Saka un Ars. Sasebo 21 .Xl.1912 94.1944 30.Xl.1943
Classe “Oyodo”
Ovodo Ars. Kurc 14.11.1941 . 2.1V1942 ‘ 28.2.1943
No. 137 Ar,. Rare = = =
Classe “Katori”
Karori Mitsubishi,Yokohama 24.VllI.1938 l7.Vl.1939 20.lV.194()
Kashima Mitsubishi. Yokohama 6.X.1938 25.XI.1939 31 .V.l940
Kashii Mitsubishi,Yokohama 4X.1939 l5.X.1940 15.VIIl941
Ks/siuara Mitsubishi, Yokohama 23.Vl 11.1941 = . =
48
Inline, non può essere assolutamente trascurato il flutto che, al momento di iniziare tutte fle risalestii all I,tk’guei’ra. (‘lì
sjslego quindi la pn(lua gc’w
queste costruzioni, il Giappone era ormai alilitto da una forte mancanza di materie prime, le ,sosuuciabne,ae tieni c’Ie,ara,
come chiaramente dimostrato dall’impiego di acciaio di qualità inferiore, come appunto il e-/te contraddistingue bo,ist,,
Ducol, per lo scafo dei suoi ultimi incrociatori (25). ,a’se e/ed/e i”t’itOt,’ìiiì (/- (eitn’
i/ jtresertie •sttigio
E. Martino
I “Dossier” arretrati (costo Euro 13,00) e i “Briefing” arretrati (costo Euro 12,00) possono essere richiesti effettuando
un versamento sul dc intestato EDIZIONI STORIA MILITARE SrI (IBAN: IT 801 03332 01400 000000947741)
e inviando copia della ricevuta a:
arretrati@edizionistoriamilitare.it oppure direttamente do NONSOLOSTORIA