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IL GOMMONE
“IN GRIGIOVERDE”
È verosimile che esistano pochi esempi così evidenti del concetto di galleggiamento come Evoluzione dei battelli
quello rappresentato dai battelli pneumatici, comunemente denominati anche “gommoni”. pneumatici per
Queste imbarcazioni sono caratterizzate da una struttura costituita da diverse camere d’aria impieghi militari
(compartimenti) sagomate, realizzate in tessuto gommato e oggi collegate tra di loro con proce
dimenti di incollaggio o termosaldatura dei tessuti. L’aria trattenuta dalle camere grazie a spe
-

ciali valvole di gonfiaggio garantisce così il massimo galleggiamento al battello.


-
STEFANO BAGNASCO
La caratteristica più importante derivante da questa struttura è sicuramente quella della
facilità di trasporto e del ridotto ingomhro del battello, una volta sgonfio. E evidente quanto
questa specifica caratteristica abbia sempre reso questo tipo di imbarcazioni molto interessanti
Note
anche per impieghi nel settore militare; principalmente, in quest’ultimo ambito, i campi di
applicazione della formula sono stati tre: il trasporto, il salvataggio e quella serie di impieghi (1)11 termine utility” idcntitka
che mutuando un termine aeronautico potremmo definire come Liti/lt)’ (1).
- -
oggi I’ impiego soprattutto di

clicottcri e mezzi da sbarco per


Questo articolo si propone di ripercorrere l’evoluzione dei battelli pneumatici soprattutto
-

compiti logistici generici quali il


come “mezzi di trasporto” nell’ambito delle operazioni militari e, in particolare, in quelle relati trasporto/trasbordo di personale
ve allo sbarco (tecnicamente definito pi-esci cli terra) ed all’incursione dal mare, rimandando ad o di carichi vari, oltre all’adde
stramento (eccetto quello al pile—
altri eventuali studi la disamina per gli altri impieghi. taggio), ai quali per una piccola
-

imbarcazione è necessario ag
-

Le origini e la storia dei battelli pneumatici giungere tutti i compiti di servi


zio prettamente marinareschi o
di manovra dello unità maggiori
In diverse raffigurazioni risalenti anche a ben prima dell’era cristiana compaiono uomini e l’assistenza ai sommozzatori
operanti in acqua con ‘sacche” costitute da interiora di animali riempite d’aria’ per molto tempo
,

si è discusso cercando di capire se si trattasse di sistemi di galleggiamento odi rudimentali ser


batoi d’aria finalizzati all’immersione subacquea, ma l’indubbia difficoltà nel far immergere tali
apparati vincendo l’inevitabile spinta al galleggiamento ha sempre fatto pensare che si trattasse Soj’ra il raoh
invece di elementi realizzati per un primo, rudimentale tentativo di trasporto di cose e persone. Una pattuglia da ricognizione
in realtà, però, per poter parlare di veri e propri battelli pneumatici occorrerà attendere mista statunitense Esercito.
Marina-Marines (Scout kaiders)
molto tempo ancora e soprattutto la messa a punto del processo di vulcanizzazione della
- -

si addestra all’impiego del


gomma (1838) (2): è infatti a questa data che risalgono notizie sulle prime “imbarcazioni” rea battello pneumatici) sulla spiaggia
lizzate con l’impiego di tessuti gommati riempiti d’aria. Già nel 1840 lo scienziato inglese della base di Fort Pierce, in
Florida, il IO dicembre 1943
Thomas Hancock sottopose all’attenzione del Duca di Wellington un “pontone galleggiante per (g.c. National Navy UDT-SEAI.
il trasporto” realizzato con un pianale in legno fissato ad alcuni cilindri in tessuto gommato Museum).
5

i,
w

Da .sini.voa riempiti d’aria. Pochi anni dopo, neI 1845 e sempre in Grati Bretagna, fu sottoposto
Litografia d ‘epoca det battei lo all’Ammiragliato il progetto del cosiddetto Hak*eit Boat (battello Halckett, dal nome del suo
progettato dal tenente di vascello
Hulckett della Royal Navy net inventore, il tenente di vascello Peter Halckett della Royal Navy) che, per concezione e dise
t845. gno, può sicuramente essere considerato il primo battello pneumatico della storia.
Un primo progetto di Halckett prevedeva la realizzazione di un manufatto dalla doppia fun
Una stampa raffigurante il
battello prodotto neI 1855 dalla zione: sgonfio era uno (scomodo e pesante...) mantello impermeabile individuale, ma, una volta
Tbomas Ilancock Company; nella gonfiato con un rudimentale quanto ingegnoso mantice smontabile, si trasformava in un’imbar
vista superiore il battello è dotato
di remi e soprattutto di timone.
cazione per il trasporto di due uomini. Un secondo progetto, ancora più vicino alle esigenze

militari, prevedeva un’imbarcazione simile che, una volta sgonflata. poteva essere trasportata da
un solo uomo a mo’ di zaino. Inoltre, i progetti di Halckett proponevano anche un’innovazione
nell’ambito della propulsione: ai tradizionali remi a pagaia (“scoperti” peraltro durante le esplo
razioni nel Pacifico. in Africa e nelle acque interne del Nord-America) si aggiungeva un sistema
pieghevole che costituiva una sorta di albero armato con una vela da montare sul battello.
Tuttavia, in modo piuttosto miope, l’Ammiragliato di Sua Maestà Britannica (nel maggio 1845)
declinò la proposta di Halckett adducendo la motivazione che “[..J per quanto geniale e sicura
Sono, da sinistra. mente funzionale alle esplorazioni in genere. non se ne intravedeva la possibilità d’impiego in
Una zatleru di salvataggi.i navale ambito navale” (!). Pochi anni dopo, nel 1848, fu invece l’Esercito degli Stati Uniti a muovere i
— “Cnrley”; questi sistemi di primi passi in questo ambito; il generale del genio George Cullum concepì e fece produrre un
salvataggio collettivi furono molto
diffusi su un gran numero di pontone da trasporto su galleggianli cilindrici in tessuto gommato gonfiati d’aria, simile a quello
unitù e li loro impiego si protrasse progettato da Hancock nel 1840. Questa imbarcazione ebbe maggior ibriuna della precedente e
per niolti decenni. fece in tempo ad essere utilizzata durante il conlìitto contro il Messico (1846-1848) e, in segui
tI l’ru tto dell’al ben, del Kapok: to, probabilmente anche durante la Guerra civile del 1861-1865.
con la sua leggerissima rbra, tien Fu soprattutto sull’onda dell’interesse dimostrato per questi primi “battelli” dalla marineria
visibile nell’immagine, o con mercantile e dagli esploratori e topografi all’epoca intenti ad organizzare spedizioni ed esplo
-

legno di balsa, venivano riempiti i


compartimenti delle zattere razioni geografiche che, a partire dal 1855, comparvero sul mercato (quasi contemporanea
-

“Carley” (roto autore). mente negli Stati Uniti ed in Gran Bretagna) i primi battelli costruiti, rispettivamente, dalla
6

In un’immagine di propaganda
deI 1942, membri dell’equipaggio
di un velivolo PIIY Catalina
deII’US Navy prendono
confidenza con una zattera
autogonliabile di produzione
Goodyear (US. Navy).

(2) La vulcanizzazione della


gomma è il processo di lavora
zione che ne permette la trastòr
mazione da materia prima ad
una mescola lavorabi le con u te—
non processi industriali. Al la
gomma vengono aggiunti zoltò,
uil elasioincro e ulteriori addilivi
eh im ici secondo le specifiche
necessità di consistenza ed ela
Goodyear e dalla Thomas Hancock Company. Se la tecnologia della vulcanizzazione pareva sticità. La vulcanizzazione è sI:,
ormai poter garantire la produzione di compartimenti relativamente affidabili ed impermeabili, La ideata negli Stati Uniti da
Charles Goodye:tr nel I 538. clic
il tallone d’Achille di tutti questi progetti restava sicuramente la conservazione della pressione si avvalse però della collabora
interna nell’arco del tempo, soprattutto in relazione alla tenuta delle valvole di gonfiaggio che -
zione dello scienziato inglese
all’epoca erano davvero rudimentali e sicuramente poco efficienti (3), il che comportava un
-
Thomas Hancok
pressoché costante impegno degli equipaggi nel mantenere la pressione necessaria al galleggia (3) Sebbene, infatti, fosse già
mento ed alla navigazione. Inoltre, anche la difficoltà ad unire e mantenere solidali tra di loro stata individuata la strada dcli’ u —

diversi compartimenti era lontana dall’essere superata efficacemente. Li li zzo di orni membrana gomma
ta interna al la valvola di gonfi ag—
Sarebbe stato lo sviluppo dettato dalla necessità di dotare le navi di questo tipo di imbarca gio (ancora oggi iii usci) annessa
zioni con finalità di salvataggio a dare il via negli anni tra la fine del secolo XIX e le prime
-
al mantice che spinta dalla
-

decadi di quello successivo allo sviluppo delle tecniche di incollaggio e/o termosaldatura dei
-
pressione verso l’esterno potes

se garantire la temtta della came


tessuti gommati e di miglioramento della tenuta delle valvole. Sulle navi di ogni genere, infatti,
ra, la tecnologia di produzione
dell’epoca non consentiv:t anco
ra di ottenere sistemi atrtdahili e
durevoli.

1940: soldati tedesclu si


imbarcano su un battello
pneumatico Continental per
attraversare la Mosa, durante
l’invasione della Francia.
L’immagine rende l’idea della
resistenza richiesta ai materiali
dei battelli per gli impieglu di
questo genere, al fine di resistere
all,, srregamento con calzature,
armi ed equipaggiamenti.
7

Militari delle Wafl’en SS tedesche


in navigazione su un battello
pneumatico su un corso v
d’acqua, probabilmente
nell’Europa orientale.

(4) Lc zone re di sal ataggio col—


Ietti ltanno sempre avuto liir—
ma quadrata o rettangolare con
bordi arrotondati, oppure elissoi—
dale: orma dettata per Io più
datla taciticù di collocazione e
sti vaggio a bordo dette ml’ i, cnr—
relata alta necessilfi di arantirc
la magizior capienza possibile in
relazione anche alla spinta di
— gaI egg i ante rito del sistema

in aggiunta alle tradizionali lance in legno avevano fatto la loro comparsa “zattere’ galleggianti
di diversa forma (4) come sistemi collettivi di salvataggio che si erano rivelati abbastanza fan-
zionali; le prime di questo tipo, note come “Carley” (dal nome del loro inventore Horace
Carley), erano però realitzate con una struttura a fondo mobile, ricoperta in tessuto cerato!
gommato e talvolta riempita di una fibra vegelale pressata di origine africana o sudamericana

Alcuni grossi battelli pneumatici


Continental in dotazione ad
un’unitù corazzata esplorante
tedesca, in secco e in attesa cli
essere impiegati per
l’attraversamento del liurne Don,
in Unione Sovietica. Sullo sfindo,
al centro, un veicolo Sd.Kl’z.251!3.
8

Fronte russo: soldati tedeschi si


imbtircano su un grosso battello
pneumatico, unico mezzo
utilizzabile per attraversare un
flume dopo la distruzione del
p00 le stilli) sflrndo dell’in’ niagi ne.

Novembre 1941: al comando di


urnciali britannici, soldati cinesi
dell’ Hong Kong Chinese
Regiment (unità del Royal Army
formata da chiesi uriginari della
zona di Hong Kong) si
addestrano all’uso di battelli
pneumatici su un corso d’acqua
(Pinterest).

Una palloglia di un’unità di


ricognizione avanzata
dell’Armata Rossa sul fiume Don.
u bordo di un battello pneumatico
di produzione nazionale.
L’immagine è stata scattata nel
corso della prima battaglia di
Vontnezb, a giugno del 1942.
9

Militari sovietici in
addestramento a bordo di un
piccolo battello pneumatico.
apparentemente al limite della
sua capacitù di carico.

detta “Kapok”, il tutto attorno ad una camera d’aria realizzata in lamierino di rame saldato. La
fibra di Kapok, per quanto leggera, rendeva però le strutture piuttosto fragili e non durevoli per
l’azione dell’umidità nel tempo e in caso di utilizzo non garantiva un buon galleggiamento
- -

oltre un certo numero di ore di permanenza in acqua.


Se, da un lato, l’introduzione a bordo di zattere “gonfiabili” pareva quindi risolvere questo
tipo di problemi, dall’altro, non potendo ancora garantire il mantenimento della pressione per
lunghi periodi, le zattere stesse vennero sempre imbarcate in parallelo ad altri mezzi di salva
taggio ed in numero limitato, in proporzione alle complessive necessità della nave. Inoltre, la
peculiarità di essere per l’appunto gonfiabili al momento pur facilitandone ovviamente lo sti
-

vaggio a bordo comportava la necessità di avere il tempo utile per farlo, in caso di necessità...
-

Fu proprio per queste necessità che l’azienda statunitense Goodyear, negli anni successivi
alla Grande Guerra, evidenziò in occasione di diversi affondamenti la necessità di disporre di
sistemi di salvataggio collettivi in numero sufficiente per gli equipaggi ed i passeggeri, metten
do a punto valvole e tecniche d’incollaggio che le consentirono di proporre per la prima volta al
mondo zattere di salvataggio gonfiabili in grado di mantenere la pressione nel tempo. Si trattava
di zattere di forma quadrata, ottenuta incollando quattro compartimenti tubolari fra loro e al
centro dei quali era fissato, con una tramatura in corda, un pagliolato flottante in legno.
Sull’esempio della strada tracciata dalla Goodyear fecero la loro comparsa in Europa due
nuovi importanti protagonisti del settore: la britannica RFD e successivamente la francese
- -

Zodiac, al cui nome è sicuramente collegata la vera e propria “icona” del moderno battello
pneumatico. Subito dopo la fine della prima guerra mondiale, Reginald Foster Dagnall (proget


a

i..

Evacuazione di Marines lèriti


dLlrante la battaglia di Tarawa,
nel novembre 1943, a bordo di un
—.——--—
grosso battello pneumatico
(USMC).
lo

tista e fondatore dell’azienda la cui denominazione era ricavata dall’acronimo delle sue inizia DCI sItiIiIitI.
1943: personale tlell’US Navy in
li), dopo una solida esperienza nell’utilizzo dei tessuti gommati per la costruzione di dirigibili addesl rarnento su un haltello tipo
intuì i possibili sviluppi commerciali per questi materiali in ambiente marino e propose all’Air l.CRS nelle acque antLstanti Fori
Ministry (il Ministero dell’Aria Britannico) una serie di battelli gonfiabili di salvataggio. Pierce. in Florida; il marinaio in
primo piano a sinistra è intcnl.i a
riscuotendo un certo successo sotto Forma di alcuni ordinativi. scandagliare il fondale, attività
Nel 1934 che la Zodiac lanciò sul mercato una prima imbarcazione da dipono definibile rondamentale durante
come “gommone-catamarano” (5). progettata da Philippe Debroutelle. Seppur strutturata in l’avvicinamento alla riva nelle ore
notturne (ge. National Navy
modo ancora lontano dai successivi battelli pneumatici del marchio francese. questa prima UDT-SFAL Museuni).
imbarcazione per le caratteristiche di idrodinamica, tenuta della pressione e resistenza genera
-

le dei suoi compartimenti può essere considerata come il primo battello pneumatico moderno.
-
Un’unità da ricognizione dei
Marines degli Stati Uniti in
Relativamente superati. quindi, i problemi dovuti ai compartimenti gonfiabili dei battelli, si addestramento con un battello
poneva adesso una nuova sfida: quella di dotare questo tipo di nuove imbarcazioni di un siste pneumatico negli anni Cinquanta.
ma propulsivo efficiente. Si noti clic il battello ha il
tu bolure di sinistra ‘I uasi
completamente sgomiflo:
La seconda guerra mondiale trattandosi di un avaria probabile
in combattimento, la condotta del
battello in queste condizioni era
Il susseguirsi degli eventi politici che determinarono lo scoppio del secondo conflitto mon prevista dall’addestramento.
diale costitifi un volano per molti seltori produttivi e, ancor più. per quelli che sarebbero stati
presumibilmente coinvolti in modo diretto nello sforzo bellico.
Se, da un lato, la necessità di assicurare la salvezza agli equipaggi delle navi e degli aerei
costretti a sopravvivere in mare fece ancor più incrementare le attività di ricerca tecnologica e
di produzione delle zattere, dall’altro si iniziò ad intravedere un futuro più ‘offensivo” per i bat
telli pneumatici.

MEZZI DA SBARCO IN GOMMA (LANDING CRAFT RUBBER)

-s fr1
‘---

LCR(S) LCR(L)
(Smali) (brge)

lunghezza 3,75 m 4,8 m


larghezza 1,8 m 2,4 m (5) La contigurazioncacaiama—
peso a vuoto 95,2 kg 180 kg rano prcvcdc due scafi identici
peso con motore 125 kg 215 kg parat teli, mii ti da uil ponte di cii—
pena superiore; t’tirignie di que
velocità 4 n (c/motore 6 hp) 4 n (e/motore 9,5 hp) sto tipi) di i tnbareazinne asiat i -

un equipaggio addestrato pagaiando riusciva a mantenere una velocità ca c risate a migtiaia di anni or
velocità a remi sono. I vantaggi derivanti da
media di 15,5/2 n su distanze massime di 3/4km questa configurazione rispetto ad
possibilità di montare un Ltn ‘imbarcazione tradiz innale so
no sopraiiunn rikribiti atta velo
armamento supporto per mitragliatrice cità c atta stabilità, in condizioni
M1919 calibro .30-06 di mare “mancugevote”.
11

Le caratteristiche originali di scarso ingombro (sgonfio) e facilità di trasporto, unitamente


(6) lI lcIo-carnna, come suegeri
sec la seconda parte det nome, è al buon livello di affidabilità e resistenza raggiunto, resero questi mezzi interessanti per una
la parte inferiore det battello che, serie di compiti, prevalentemente nell’ambito delle operazioni speciali ma, più generalmente,
in quelli di tipo più moderno, anche per brevi navigazioni soprattutto in acque interne, come qnelle possibili ad esempio
- -

comprende anche il comparii


mento pneumatico detta “chi in missioni di ricognizione o per l’attraversamento di corsi d’acjua da parte di reparti di fante
glia” o nel caso di quelli con
-
ria. Tuttavia, un battello destinato ad essere utilizzato da soldati equipaggiati in condizioni
chiglia rigida (in Iena, o in allu
ambientali spesso difficili (quando non estreme), doveva essere concepito con tutta una serie
minio) iemme teso ad assuniere
-

la classica forma tganicntc a di accorgimenti specifici, quali ad esempio dei “rinforzi” sul “telo-carena” (6) e sui i tubolari
‘V” dall’elemento stesso della nei punti più soggetti allo sfregamento sia con il fondale (in fase di partenza ed arrivo), sia con
chiglia. Si tramia comunque di
le calzature e gli equipaggiamenti degli uomini trasportati, oltre ad essere dotato di robuste
uno dei componenti più delicati
del battello. maniglie per il trasporto e di golfari (agganci) per il rimorchio o il “rizzaggio” (fissaggio) di
armi e maleria]i.
Se. negli Stati Uniti, la Goodyear rispose immediatamente alle esigenze delle Forte arma
te mettendosi a disposizione per sviluppare qualsiasi battello necessario, anche sul fronte
opposto un nome ormai famoso nel mondo della gomma mosse i primi passi nella medesima
Da .sùti.vIra i,’ alto i,’ •w,tso orario. direzione: si trattava dell’azienda tedesca Continental AG.
Sequenza di imntagini che ritrae
l’addestramento al “recupero in La Continental. nata nel 1871 per la trasformazione della gomma soprattutto nell’ambito
velocità” cti un operatore UDT dei pneumatici, aveva tuttavia avuto uno sviluppo simile alle altre aziende del settore dando
dell’US Navy. L’unitù di vita ad un notevole impegno in ambito aeronautico, prima del 1900 per i tessuti per dirigibili e
rttllpero. con arnancato un
battello tipo LCRS, nuviga versi, successivamente, sin dal 1909. per quelli destinati a rivestire le ali dei primi aeroplani,tra cui i
l’operatore; un assistente, da rinomati Blériot francesi. Sondato rinteresse dell’Esercito e della Marina tedeschi e intravi
-

trnrdi, dell’LCRS. protende un sta la possibilità di sviluppare questo nuovo settore di forniture militari l’azienda aveva quin
-

anelli) in gomnin e l’operatore ‘i


infila un braccio per essere poi di dato avvio alla ricerca e allo sviluppo delle prime imbarcazioni in gomma già verso la fine
esiratli, dall’acqua e recuperato a degli anni Trenta, arrivando ad offrire un buon prodotto in tempo per le necessità dell’ormai
l,ordo; la funzii,ne del batlello imminente secondo conflitto mondiale, Oltre che nell’ambito delle zattere gonfiabili per
afliancalo era quella duplice di
‘‘abbassare” il bordo di recupero impiego aeronautico e navale, la Continental si mosse concretamente nella produzione di bat
e - soprattutto - lenere l,en telli gonfiabili destinati ai sommergibili (per impieghi di carattere marinaresco e per operazio
lontano dalle eliche l’operatore, ni di salvataggio), alle unità minori ed ai reparti pionieri del Genio che, nella Wehrmacht,
in caso di mancato recupero
(g.e. National Navy erano preposti alle operazioni anl’ibie. La qualità dei prodotti tedeschi in questo campo fu sicu
UDT-SEAL MuseLin,). ramente di ottimo livello e superiore alla media delle dotazioni militari nazionali.

h,c --- -g-=- - —


12

Operatori UDT dell’US Navy in


addestramento in condizioni
climatiche estreme nel pieno
dell’inverno 1950. Nell’occasione,
il freddo intenso avrù
niitevol nwn le influ ito sulla
pressione di gonliaggio del
battello (del tipo LCRS)
tg.c. National Navy
UtYI’-SEAI. Muscom).

Una squadra UDT dell’US Navy


al rientro sulla spiaggia coreana
di Wonsan dopo aver bonificato
un campo minuto nord-coreano, il
.-—;.--.._ .rn-—---—-- 26 ottol,re 1951) (ge. National
-t .—: -.-_- -a,.
-

Navy UDT-SFAL Museum).


•“--- .

- i.

I4zr (7) L’Ohsevcr Group era un’o


nilà niista Marines-Esercito co
stituita sul finire dcl 1941 allo
scopo di compiere ricognizioni
— -I--—’ avan’ate e sabotaggi in territorio
ostile. E considerata I embrione
delle unità da ricognizione del
Como dei Marines ma anche di
buona pane delle frze speciali
4. degli Stati Uniti, proprio per la
IL_ -
natura interI orze che ebbe mi
— zialmente.
-4.
-I- (8) I. Underwater Deniolition
Teatn (UDI’), reparto speciale di
Tuttavia, una vera e propria industrializzazione della produzione si ebbe soltanlo negli Stati sotatuozzatori della Marina degli
Uniti, ove la Goodyear realizzò diversi stabilimenti destinati alla produzione su vasta scala di Stati Uniti, fu creato nel 1942
questo tipo di imbarcazioni. Per quanto riguarda l’impiego nell’ambito delle operazioni antibìe per rispondere principalmente al
le esigenze di ricognizione avan
e di quelle speciali, la produzione fu standardizzata principalmente su due modelli: gli LCRS zata e demolizione degli ostacoli
(Landing Craft Rubber SmalI, letteralmente mezzo da sbarco in gomma piccolo) e gli LCRL
- an tishareo nell’ambito delle
,

(Landing Craft Rubber Large, mezzo da sbarco in gomma grande), rispettivamente in grado di
-
operazioni anfibie. Il primo nu
cleo addestrato UDI ftt costitui
imbarcare sette e dieci uomini equipaggiati; entrambe le imbarcazioni erano dotate di motore to in tempi molto ridotti da pa
fuoribordo, installato su un &tpposito supporto poppiero in legno. A questo ultimo proposito, lombari e sommozzalori, som
però, occorre specificare che nella maggior parte dei casi l’utilizzo del motore risultò precluso mariamente formati anche nel
maneggio degli esplosivi e nelle
dalla necessità di nascondere al nemico l’avvicinamento del mezzo; ancora per molti anni, tecniche d’incursione dal mare.
infatti, l’industria non sarebbe stata in grado di fornire un fuoribordo “silenziato” che non Dopo molte missioni compiute
rischiasse di svelare la presenza dei battelli in avvicinamento al loro obiettivo. su molti fronti nell ‘arco delta se
conda guerra mondiale, nel la
La Goodyear arrivò a consegnare ben 10.125 LCRL e 8.150 LCRS nell’arco del conflitto, guerra di Corea ed in quella del
ma il progetto iniziale di questi battelli fu modificato secondo le indicazioni del tenente
13

dell’U.S. Army Lloyd E. Peddieord, un giovane ufficiale dell’ “Observer Group” (7) a cui va il
Vietnam, nel 1983 le squadre
UDT confluirono nei reparti merito di aver analizzato per primo, negli Stati Uniti, molti degli aspetti delle moderne opera
SEAL (SEa Air Land, letteral zioni anfibie, con particolare attenzione alla ricognizione ed all’intelligcizce tattica. Peddicord,
mente mare, cielo e terra) nel corso dell’addestramento anfibio, aveva studiato le modiflch da apportare agli LCRS per
delI’US Navy. corrispondenti ai
moderni incursori dcl COMSU migliorarli e renderli più funzionali nell’ambito di incursioni e ricognizioni. Tra i reparti statu
BIN (COMando SUBacquei nitensi che utilizzarono maggiormente queste imbarcazioni ci sono sicuramente le unità UDT
I Neursori) della nostra Marina
Militare.
(Undewater Demolition Team, letteralmente “Squadra demolitori subacquei”, corrispondenti ai
nostri incursori e precursori dei “Navy Seals” (8) della Marina), le cui squadre operative erano
t9) Nell ‘ottica del miglior rap— costituite ciascuna da sei uomini: un ufficiale comandante, un sottufficiale e quattro marinai,
porto peso/resi stenzti, pag liol at i
furono dapprima prodotti esclu
tutti sommozzatori addestrati nell’impiego di esplosivi e nelle tecniche di ricognizione avanza
sivamente in compensato ntarino ta; dalla sua adozione, l’LCRS fu il loro principale “cavallo” in battaglia.
verniciato ma successivamente, Analogamente, gli LCRL furono impiegati soprattutto dalle unità di Ricognizione (Marine
verso gli anni Settanta, si passò
all’alluminio e in seguito alla fi
Recon) e di incursione (Marine Raiders) del Corpo dei Marines, dai reparti dei Rangers e della
bra composita. In ogni caso si cavalleria esplorante dell’US Army, essendo in grado di trasportare un’intera squadra di fanteria
trattò sempre di strutture scnm— equipaggiata.
ponihili in più pani, per garantir
La caratteristica principale di ambedue i battelli era sicuramente la loro resistenza comples
ne tramite lo smontaggio uti
- -

più agevole trasporto. siva. Inoltre, prevedendo la possibilità che accidentalmente (o per attacco nemico) il battello
subisse la perdita di uno o più compartimenti pneumatici, le specifiche militari richiedevano
(IO) Si tratta. ì n sostanza, di un
piano verticale solidale a’.zli

che la galleggiabilità fosse garantita anche con la metà dei compartimenti efficienti. I maggiori
estremi con i due tttbolari laterali
— che chiude verso poppa il “poz
zetto” tla zona vivibile) del bat
tello. Anche in questo caso ven
nero utilizzati gli stessi materiali
del pagliolato. secondo la tnede
sima logica. Sullo speeehits di
poppa v ìene fissttto il motore (o i
motori) tramite de i tuorsetti

(Il) Semplilkando al massimo:


con l’allungamento del galleg
giamento di un ‘imbarcazione
senza che se ne modifichi il di
sloeatnento (peso), si ottiene un
tnitgg i or e fletto dell a sp i nt a di

Un’immagine storico: personale


UIYI’ delI’US Navy intento al
recupero dell’equipaggio della
missione lunare Apollo 11,11 cui
modulo di comando animarò, al
termine dell’operazione,
nell’Oceano Pacilico a est
dell’isola di Wake il 24 luglio
1969. Il mezzo utilizzati) per
l’avvicinamento allo capsula,
anche in questo caso, fu un
piccoli) battello pneumatico
(ge. National Navy
UDT-SEAL Museam).

Operatori SEAL in
addestramento con un battello
pneumatico su una spiaggia della
Florida al l’epoca del conflitto
vietnamita, come si evince anche
dal rucile aLitomatico Col t M I 6A I
imbracciato dal mili tare in pri ma
piano (roti, g.e. National Navy
UDT-SEAL Museum).
14

eventi bellici che videro impiegati gli LCRL statunitensi furono soprattutto alcune operazioni Di .si,tLsrr,.
Una squadra UDT in
sulle isole del Pacifico. tra le quali il raH dei Marines sullisola di Makin (oggi Btttaritari. nel
;iddestrantento su un t,attel Io
Parcipelago delle Gilbert) il 17-18 agosto 1942 e lo sbarco del 112° Reggimento di cavalleria I.CRS tgx. Natiottal Navy
durante la conquista di Arawe (penisola della Nuova Britannia, in Nuova Guinea) a dicembre UIYl.SE.L Museum).
del 1943. durante il quale una consistente aliquota del reparto prese terra a bordo dci battelli Un battello pneuniatico delI’US
pneumatici. Nuvy con il motore fuoribordo
Ma se come si è detto in Europa anche i tedeschi utilizzarono ampliamente i battelli
- -
flss,tto sullo speccluo di poppa e it
serbatoio det carburante, verso la
pneumatici come mezzi di trasporto e da sbarco e per la ricognizione avanzata c le unità della fine degti anni degti unni
Wermacht ne fecero largo impiego soprattutto nel corso dell’invasione della Francia (1940) e Cinquanta (gr. Natiunat Nasv
poi sul fronte orientale per l’attraversamento di corsi d’acqua. laghi e paludi. anche l’Armata UUT.SEAt. \tuseuin).
Rossa sovietica riusci ad impostare una produzione nazionale di questo tipo di imbarcazioni per
un utilizzo analogo a quello tatto dal suo principale avversario. Purtroppo. sebbene siano dispo
nibili diverse immagini di questi mezzi, le informazioni tecniche a disposizione sui battelli
pneumatici sovietici dell’epoca sono molto scarse e non consentono particolari approfondimen gallcggtatr.ento sutto sealii e. di
conseguenza, un minnr attrito
ti. anche se un’attenta analisi della documentazione fotografica esistente fa pensare a modelli quindi una tuaggiore velocità,
sicuramente ispirati a quelli di produzione statunitense.
(12) La ‘MoNte Riverine l’or
Un atteggiamento sensibilmente diverso fu, invece, quello tenuto da parte britannica.
ce’, nata nel t ‘67 e familiar
Seppur tra i primi a sviluppare, produrre ed impiegare imbarcazioni di questo tipo (quali zattere mente definita Ris’cròte, era il
di salvataggio in ambito sia aeronautico sia navale), le Forze Armate di Sua Maestà non utilizza complesso dei piccolì mezzi na
rono battelli pneumatici su larga scala nel corso di operazioni speciali e di sbarco: la loro prefe vali statunitensi destinati ad ope
rare nelle acque interne del Vict
renza andò ad imbarcazioni più “tradizionali” o, comunque, a soluzioni differenti che non preve nam, principalmente nel vasto
devano l’impiego di compartimenti pneumatici (come ad esempio le imbarcazioni ‘pieghevoli” delta del fiume Mekong. Com
posta principalmente da imbar—
del Genio in legno e tela cerata oppure le canoe). Parte della spiegazione di questa scelta può
eazion, ed equipaggi delt’US
essere ricondotta al fatto che i britannici si trovarono nella necessità di condurre l’addestramento Navy, la Rò’eròw aveva però in
e poi le incursioni in ambienti caratterizzati, perlopiù, da coste contraddistinte da scogliere e non forza anche militari dell’ Eserci
sabbiose, dove, quindi, l’impiego di questo tipo di imbarcazioni avrebbe comportato rischi mag to. Netta sua attività, la Ritenne
si avvalse di molte imbarcazioni
giori. A conforto di questa ipotesi, le uniche testimonianze di utilizzo da parte britannica di bat di vario genere e di differenti
telli pneumatici riguardano operazioni nelle acque interne dell’area del sud-est asiatico. origini, ma anche di navi appog
Le particolari vicende della Francia, a partire dalla sua occupazione nel 1940, determinaro gio e di elicotteri. L’esperienza
matu rata in questo ambito portò
no l’impossibilità di utilizzare, le capacità produttive della Zodiac a favore delle sue forze arma a sconsigliare I’ itnpiego di bat
te per tutta la durata della gu&rra. telli pneumatici tradizionali, so
Infine, per quanto riguarda l’italia, la produzione nazionale di battelli pneumatici (delegata prattutto per la fragilità del loro
scafo nella navigazione in acque
alla Pirelli di Milano) fu limitata alla produzione di zattere di salvataggio per l’ambito aeronau intertte in presenza di tronchi e
tico e a qualche esperienza portata avanti nell’ambito dei battelli per il trasporto e io sbarco di residui di ogni genere e per la lo-
tu vulnerabilità al tiro delle armi
truppe, con taluni prototipi realizzati per la Forza Navale Speciale in vista della pianificata (ma
da Cuoco in uti cntileslo di guer
poi non attuata) invasione di Malta e con alcuni piccoli battelli realizzati per la valutazione da riglia.
parte delle unità di nuotatori d’assalto “Gamma” della Decima Flottiglia Mas.
15

Da tinhuw. Il secondo dopoguerra


Un moderno battello dcll’SItS
tSpitial Iloal Servire, il reparto
anfibio corrispondenle ai SASi Alla conclusione del secondo conflitto mondiale lo sviluppo tecnologico dei battelli pneu
dci Rosal Nlarines britannici in matici militari era ancora lontano da consentire il raggiungimento di un valido punto d’arrivo.
itaviga Lione diurna. Il motore
ruorihordo è dotalo tti una
Se nel corso della Guerra di Corea (1950-1953) i battelli utilizzati da parte statunitense
calandra mimetinsta e act alto furono sostanzialmente i medesimi prodotti dalla Goodyear durante la seconda guerra mondia
conienimento acustico nientre il le, proprio verso la metà degli anni Cinquanta sarebbe stata la francese Zodiac ad acquisire pre
hall elIo per la sola attività di
minenza in questo settore. dando il via alla produzione di una lunga e iònunata serie di battelli

addestramento monta a poppa


-

un fanale di coronamento destinati inizialmente alla nautica da dipono ed all’assistenza alle attività subacquee sportive.
su un’asta. da cui, perù. derivarono numerosi modelli “da lavoro” particolarmente indicati anche per gli
ltrftitivi della 3’ compagnia dcl 2°
impieghi militari. La ripresa del settore venne sicuramente sostenuta dai progressi fatti sia nella
Reggimento Paracadutisti della produzione di tessuti gommati sia nelle tecnoloL’ie di lavorazione (come gli incollaggi). sia
lxgiiine Straniera nel corsi) di ancora nell’ambito della meccanica delle valvole, ormai sempre più indipendenti dalle pompe
uno sbarco addestrativo stilla
spiaggia di Calvi, in Corsica, negli
(mantici) di gonflaggio. Infatti. con l’avvento della produzione di pompe a mano ed a pedale di
anni Nmanta: la compagnia è buona qualità e la sempre maggior disponibilità di compressori a bordo delle unità navali, i bat
spccialinata nelle operazioni telli di nuova generazione non prevedevano più da tempo il mantice incorporato al tubolare, se
:tiiflhiie e. a partire dalla sua
riiirganhznzioiic negli anni
non per alcuni esemplari da salvataggio di piccole dimensioni.
Sessanta, ha scitipre utilizzato Di pari passo con il progresso tecnologico in questo settore, anche dal punto di vista milita
ampliamcnte i battelli Zodiac re l’evoluzione dei conflitti a minor intensità contribuì a creare sempre maggiori occasioni per
(g.c. “Nepi Blanc”t.
l’impiego di forze speciali provenienti anche dal mare e la richiesta per questo tipo di imbarca
zioni andò quindi aumentando. Inoltre, il progresso nell’ambito dci motori marini fuoribordo
consentì finalmente, a partire dagli anni Sessanta. di disporre di propulsori potenti e relativa
mente silenziosi (o silenziati). tali da garantire la possibilità ai battelli pneumatici di vedere
aumentato anche loro raggio d’azione: da poche migliaia di metri da percorrere pagaiando. a
diverse miglia percorribili in tempo limitato ed anche in condizioni di mare non ottimali.

‘liittico di un gommone della serie


“Laros’’ prodotti) in Italia dalla Pirelli a
partire dagli anni Sessanta. Si notino le
linee essenziali di un battello pneumatico
dell’epoca, dotato, in questo caso, di
chiglia in legno per aumentarne la rigidità
nel corso della navigazii.ne(da: A. Fulvi,
In groppa al filare manuale del gomnmone,

iip. cit. in hit,liogralia).


16

Per quanio riguarda gli aspetti strutturali, i moderni battelli nati nel secondo dopoguerra Dei Motori;.
Un odierni, batlello Zodioc da
videro l’introduzione graduale di alcuni semplici ma sostanziali elementi innovativi: in primo 1,70 melri nel quale si possono
luogo, per aumentare la resistenza complessiva dell’imbarcazione, compartimenti pneumatici notare il serbatoio il cI co rbura n le
in tessuti. gommato collocalo a
furono a loro volta ricoperti da un telo unico di lessuto gommato che li accorpa in un ‘tubolare”
prora (per migliorare l’assetto
continuo, che risulta in tal modo anche più rigido. In secondo luogo. per garanlire una maggior anche a ballello poco carico), il
funzionalità fu introdotto il “pagliolato”, ossia una sorta di pavimento interno (compotiibile), motore Lvinrodc da 55 cv
concepito per lo specifico inipiegii
che garantisce all’equipaggio una maggior sicurezza e protegge il telo-carena dall’azione delle militare, il pagliolato in fibra
calzature degli uomini imbarcati (9). Quindi, sempre per restare nella zona inferiore del mezzo, coniposita e i numerosi e robusti
venne introdotta la chiglia pneumatica (si veda la nota 6). concepita per dare alla carena una goirari metallici e “tientibene” in
cima presenti sul battello
sezione che garantisce maggiore stabilità di rotta, limitando lo scarroccio esercitato dal vento, (g.c. ZodiacI.
Inoltre, si iniziò ad utilizzare lo specchio di poppa. destinato ad accogliere e sostenere il motore
Un altro moderno battello
fuoribordo (10). Le maggiori dilThrenze si ebbero soprattutto nel disegno generale dei battelli, pneumatico militare: il pic4le dcl
che subì sostanziali modifiche conseguenti a precisi studi di idrodinamica, divenuti indispensa motore fuorilitirdo è dotato di
bili per un ottimale sfmttamenio dei motori: i battelli assunsero mano a mano la tradizionale gabbia di protezione per l’elica, la
cui duplice runzione è proteggere
pianta ad ‘11”, con una prua sempre più sagomala a cuspide. in grado di fendere l’acqua anche a l’elica dal contatto accidentale
velocità sostenute e una sezione che vista in combinazione con quella assunta dalla carena con
-
con corpi estranei e con il rondale
e proteggere gli operatori in
chiglia promuoveva ulteriormente la velocità, permettendo la “planata” e assicurando una
-

movimento nell’acqua in
migliore tenuta al mare. Inoltre, fecero la loro comparsa i “coni” di poppa: terminali per l’ap
-
rossi mitù del t,attello.

punto di forma conica dei compartimenti laterali posteriori, sviluppati per allungare la linea di
-

galleggiamento del battello senza incrementarne il peso complessivo (11). Bibliograna


Un’ulteriore implemeniazione dei moderni battelli pneumatici è costituita dalla possibilità AA.VV. (US Navyh ,Wlie,I fitti
di utilizzare sistemi di gonfiaggio ‘automatici”. costituiti molto semplicemente da una bombola cfing eri)) a[ ttarhl tii,r Tiro
d’aria compressa assicurala all’interno del battello e in grado di fornire la pressione sufficiente Londra, Arms & Armoor Press.
985
a gonfiare “da zero” il battello in pochi secondi, nonché a mantenere la pressione nel tempo. Il
A. 13 uehncr, Lii futuri-la lt-bn-a
sistema non è in realtà così moderno, e venne adottato già durante la seconda guerra mondiale IIL’f/ci ir,o,itfit s’oerru mondiali-.
per i battelli di salvataggio destinati soprattutto all’impiego aeronautico. il cui gonfiaggio dove Qeno’a. tialia Storica. 2t)t (i
va essere pressoché immediato. La possibilità di estendere questo vantaggio ai grossi battelli I’. Do Fao r, 2 REI’, A i mio” I,,,—
pneumatici moderni ha garantito maggiori funzionalità per il loro impiego nell’ambito di opera inedia;,’. Panazot. Lavaozcltc.
I 994
zioni speciali e. in modo particolare. per il rilascio da parte di sommergili (in aWioramento) e
per I’aviolancio in mare, con paracadute da carico, A. FoI In gn;ppii iii io’ in
,

nurile del ,‘onoiioiu-. Pisa, Nisiri—


Lischi editori. 218)1
Presente e futuro dei gommoni militari Halherstadt. US Mar SEALS
in ne/bit,, Osecola (‘.Vl). Motar
Negli ultimi decenni, infine, anche grazie all’importante esperienza acquisita dagli Stati Boc,ks 1ml., 1995
Uniti nel corso del conflitto del Vietnam con i mezzi navali della “Mobile Riverine Force” (12), i Me s ko Riii ‘ooe: a pie/aria!
- ,

bR-tini- i,) dir ha,,,’,, in/cr ,‘‘cir


la struttura dei battelli pneumatici militari si è orientata sempre più verso la soluzione “ibrida”, iii Yiei,,cu,, . Carrolton (TX)
rappresentata dall’acronimo MB (Rigid Intiatable Boat, letteralmente “battello gonflabile rigi Sqt,actron/Sigtu,t . (985
do”), In buona sostanza, si tratta di un grosso battello pneumatico dotato però di carena rigi
- -
L. Tt,ornpson, US Elite fl,rees -

da in vetroresina, identica a quella di un motoscafo, alla quale vengono incollati perimetralmen Vietnam, Caro I io n (TN), Squa—
dron/Signal, 1985
te i compartimenti pneumatici che compongono il tubolare. Tutti gli innegabili vantaggi di que
sta soluzione (come la maggr tenuta al mare, la superiore velocità raggiungibile, l’incremento Mensile “Il Gommnnc’’, articoli
vari, Mi ano, Kostcr Puht i sIi ing,
della capacità di trasporto a parità di dimensioni e la minor fragilità della carena nell’ambito 1987-2017
delle prese di terra) pregiudicano però, definitivamente, l’importante peculiarità originaria dei Risorse internet
battelli pneumatici di poter occupare poco spazio e di essere quindi facilmente trasportati con ,ro-o’,narvseabo,,xeion .org t sito
web del National Navy UDT
ogni mezzo, tanto da garantire, perlomeno, ancora per un po’ di tempo in futuro, il “posto di SEAL Mosconi)
lavoro” al gommone tradizionale nell’ambito dei reparti speciali di tutto il mondo. it’Wii’.Ztidiatitiilj)ra tOni (sia
web Zodiac, divisione inilitarn)
5. Bagnasco

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