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Ilari
PIANIFICAZIONE
E SPESE MILITARI
DEL REGNO ITALICO E DEL REGNO MURATTIANO
Capitoli tratti dalle opere Storia Militare del Regno Italico (USSME, Roma, 2004) e
Storia Militare del Regno Murattiano (in corso di pubblicazione)
Da V. Ilari, P. Crociani e C. Paoletti, “Storia Militare del Regno Italico”, Roma,
USSME, 2004, I, I, pp. 41-66
3. LO SFORZO MILITARE
C. La spesa militare
Il “burden-sharing” transalpino
Nel maggio 1799, essendo cessata la sovranità cisalpina a seguito
dell’occupazione austro-russa, le truppe italiane passarono al soldo
francese, tornando a carico delle finanze nazionali il 20 giugno 1800. Il
23 settembre si aggiunse la 1a Legione polacca, forte di 6.500 uomini.
L’onere fu ereditato dalla Repubblica italiana: Melzi scrisse che la
legione era un “cattivo regalo”, ma con decreto del 29 aprile 1802, pur
cessando di far parte dell’Armata italiana, fu ammessa “al soldo della
Repubblica italiana”.
In compenso Melzi ottenne il divieto di arruolamento di militari
stranieri (sancito con altro decreto del 29 aprile) e la liquidazione dei
crediti maturati dai militari cisalpini nei tredici mesi al servizio francese.
Il pagamento avvenne però mediante cessione allo stato italiano dei
crediti francesi per tributi di guerra imposti nel 1800 ai possidenti dei
dipartimenti situati sulla destra del Po, onde si dovette spedire a
riscuoterli il commissario Zanoli con tre ufficiali.
Le truppe polacche, malviste dalla popolazione, rimasero però poco
nel territorio del Regno: nel gennaio 1803 la 2a Mezza Brigata fu
imbarcata a Genova per Santo Domingo, passando al soldo francese,
mentre la 1a e gli ulani furono di lì a poco trasferiti in Puglia. Nel giugno
1805 la legione giurò fedeltà a Napoleone in qualità di re d’Italia, ma nel
luglio 1806 fu trasferita al soldo napoletano.
In base al principio di reciprocità, ai 5.000 ausiliari italiani inviati nel
1804-05 sulle coste della Manica fu applicato lo stesso trattamento dei
25.000 “ausiliari” francesi in Italia. A carico del tesoro italiano rimase
solo il soldo, mentre indennità, masse, vestiario, armamento, utensili
d’accampamento, viveri, foraggio, combustibili, casermaggio e trasporti
erano a carico del tesoro francese. Le altre Divisioni spedite all’estero, a
cominciare da quella inviata in Puglia, erano però a carico del paese
occupato o conquistato. Le truppe in Veneto passarono a carico del
tesoro italiano il 16 febbraio 1806 e a partire da marzo le truppe francesi
in Italia cessarono la posizione di “ausiliarie”. Pertanto la contribuzione
di 19.2 milioni fu sostituita dalla “corresponsione” sessennale di 30, con
la finzione giuridica (ribadita da Napoleone ad Eugenio con lettera del
20 giugno) di imputarla non direttamente al tesoro italiano bensì alle
“risorse del Veneto”.
Essendo la Dalmazia territorio italiano, nel 1807 il ministero della
guerra francese reclamò da quello italiano il rimborso delle spese fatte
dall’Armée de Dalmatie per le fortificazioni permanenti e per il
contingente italiano (2.000 uomini). Gli italiani tergiversarono,
eccependo che la contabilità era irregolare e facendo insinuazioni più
gravi. Il 7 marzo 1808 il ministro della guerra francese, generale Clarke,
invitò Marmont a giustificarsi e lo stesso Napoleone gli scrisse due aspre
lettere l’8 e il 16 maggio. La denuncia italiana fu dunque, almeno
inizialmente, presa sul serio: ma, tanto per dare un segnale, il costo del
personale (soldo e masse) della Divisione italiana in Spagna fu posto a
carico del tesoro italiano e il ministero francese chiese il rimborso degli
anticipi fatti dall’inizio dell’anno. Il 5 maggio il viceré scrisse che il
fondo di riserva bastava a coprire solo metà della somma e chiese un
aumento degli stanziamenti per far fronte alla richiesta. Il 20 giugno il
principio fu esteso alle truppe francesi e italiane di stanza nell’ex-stato
romano: soldo, viveri e vestiario erano a carico delle rispettive
amministrazioni nazionali; casermaggio, legna e lume gravavano invece
sul paese occupato.
4. LA PIANIFICAZIONE MILITARE
(1806-15)
Tab. 215B – Ripartizione delle spese per l’Armata napoletana per funzioni
Anni Guardia Paghe Servizi Materiale Rimonta Territoriali
Reale Amm. Art. Genio Civici Altri
1809 13.4 34.5 38.4 4.5 4.5 1.3 – 3.4
1810 15.0 45.0 28.0 4.2 3.8 0.6 – 3.4
1811 18.0 39.4 33.3 3.3 2.0 0.1 3.1 0.8
1812 18.0 48.7 19.4 4.3 2.0 0.06 6.6 0.6
1813 13.8 47.6 24.4 4.9 2.5 – 5.9 0.5
1814 14.5 55.9 15.0 7.2 2.4 – 4.5 0.5
MEDIA 15.5 45.1 26.4 4.7 2.8 0.3 3.3 1.5
Da V. Ilari, P. Crociani e G. Boeri, “Storia Militare del Regno Murattiano”, Tomo III,
pp. 245-255