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LEROS - 14 novembre 1943

Dopo l’8 settembre 1943 - approfittando degli indugi dei tedeschi nell’area del Dodecaneso - gli
inglesi si accordarono per un supporto agli italiani in caso di attacchi tedeschi; gli italiani della
guarnigione di Leros, composta dai riservisti del 10° Reggimento “della Regina” agli ordini del
Contrammiraglio Mascherpa, avevano infatti rifiutato la proposta di resa da parte degli ex alleati.
Così tra il 16 e il 20 settembre sbarcarono sull’isola un migliaio di soldati britannici.
Dal 25 settembre cominciarono ad arrivare notizie della resa di Cefalonia e dei massacri che ne
seguirono.
Il 26 settembre i tedeschi iniziarono i bombardamenti aerei dell’isola.
Ai primi di novembre arrivarono sull’isola altri rinforzi inglesi.
Solo il 12 novembre, dopo settimane di accaniti bombardamenti aerei (180 incursioni in 35 giorni), i
tedeschi sbarcarono in forze sull’sola.
Il 14 novembre 1943 si verificarono gli scontri più duri, con attacchi e contrattacchi da entrambe le
parti.
Il 16 novembre - quando ormai quasi tutta l’isola era in mano tedesca - alle 12.30 fu di nuovo
offerta la resa a Mascherpa, che rifiutò; alle 18.30, solo dopo la resa degli inglesi, anche gli italiani
capitolarono, per andare incontro al triste destino delle nostre truppe catturate dai tedeschi nel
Dodecaneso.

14 novembre 1943 - Area di Monte Clidi, nord-est di Leros.


Sul Monte Clidi era situata la batteria navale “Ciano” (4 cannoni da 152mm), presidiata dagli italiani
e durante i primi combattimenti conquistata e poi di nuovo perduta da alcune compagnie del 2°
battaglione del 65° Grenadier Regiment tedesco.
Più a sud, dalle posizioni difensive approntate sulla linea Monte Clidi - S. Quirico - Kamara, i
“Buffs” del 4° Royal East Kents (234a Infantry Brigade), supportati dal 2° plotone del 1° Battaglione
Anticarro (Royal Artillery) e dai distaccamenti di sostegno “T1” e “T2” del LRDG (Long Range
Desert Group), fianco a fianco con gli italiani, ingaggiarono furiosi combattimenti con i tedeschi,
cercando di impedire la riconquista della batteria e il ricongiungimento dei nemici con le truppe
sbarcate a sud dell’isola.
I reparti coinvolti:
Italiani
1a Compagnia - 10° Reggimento - Divisione di Fanteria “Regina” (poco addestrati) -
Guarnigione della Batteria “Ciano”
2 Cannoni navali (inglesi) da 152mm
Mortai leggeri
Mezzi vari
Dislocazione: Monte Clidi

Inglesi
Compagnie B (incompleta) e C - 4° Royal East Kents (“Buffs”) - 234a Infantry Brigade
(addestrati)
Mortai e mitragliatrici
Bren Carrier
Dislocazione: Monte Clidi (B - incompleta) - Monastero di S. Quirico – Kamara (C)

2° plotone - 1° Battaglione Anticarro - Royal Artillery (addestrati)


Cannoni anticarro + camionette
Dislocazione: tra Kamara e Monte Clidi

Pattuglie T1 e T2 - Long Range Desert Group (LRDG) (molto addestrati)


Mortai leggeri
Jeep
Dislocazione: Monastero di San Quirico, pendici del Monte Clidi

Tedeschi
7a Compagnia, 8a Compagnia Armi Pesanti e distaccamenti della 14a Compagnia Appoggio
Anticarro - 2° Battaglione - 65° Grenadier Regiment (addestrati) -
Mortai pesanti e mitragliatrici
Cannoni anticarro
Mezzi vari
Dislocazione: tra Monte Clidi e Kamara
Note:
Terreno molto accidentato.
I tedeschi, grazie al fatto di essere stati sull’isola per molto tempo a fianco degli italiani, e
grazie all’efficiente servizio informativo e alla supremazia aerea, conoscevano bene la
dislocazione degli avversari.

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