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Ipotensione

Consiste nell'abbassamento della pressione arteriosa sotto i livelli considerati fisiologici,


che sono di 110mm/Hg per la sistolica e di 70mm/Hg per la diastolica.

L'omeopatia consiglia per il trattamento dell'ipotensione:

I granuli vanno assunti lontano dai pasti (10-15 minuti prima o 2-3 ore dopo),
da lasciar sciogliere in bocca dato che l'assorbimento sublinguale è
fondamentale per l'efficacia del rimedio.
Veratrum: ha un'azione elettiva nei confronti del sistema circolatorio che lo rende un
rimedio particolarmente utile negli accessi ipertensivi con minaccia di accidente vasculo-
cerebrale. Segni caratteristici concomitanti sono polso lento e debole.
Veratrum 5 CH 2-3 granuli da02 a 6 volte al dì
Camphora: indicato in caso di collasso vasomotorio con sudorazione fredda, pallore,
cianosi. Polso piccolo e filiforme.
Camphora D5 10-15 gtt prima dei tre pasti principali
Carbo vegetabilis: sensazione urente nel torace, associata ad astenia, cardiopalmo,
dispnea e stato ansioso.
Carbo vegetabilis D30 10-15 gtt prima dei tre pasti principali
Acidum Hydrocyanicum: indicato in caso di collasso cardiaco con sudorazione acida,
arresto respiratorio imminente, crisi di apnea e sincope.
Acidum Hydrocyanicum D 6 10-15 gtt prima dei tre pasti principali

L'alimentazione consigliata
La dieta dovrebbe contenere quantità sufficienti di tutti gli elementi nutritivi soprattutto
l'acido pantotenico (uova,cereali integrali). La carenza di questo ultimo causa
un'eliminazione eccessiva di sale, bisogna quindi reintegrarlo mangiando cibi salati
quotidianamente sino a quando la pressione sia tornata a livelli normali.
Magnesio (cavolo, prezzemolo, aglio,carni, frutti di mare) e potassio prezzemolo, spinaci,
broccoli, cavolo, carote, banane) sono i minerali che devono essere integrati nella dieta
per favorire un innalzamento pressorio a valori fisiologici.

LA PRESSIONE ARTERIOSA E LE SUE ALTERAZIONI: IPERTENSIONE E IPOTENSIONE


Questo mese vorrei affrontare l'importante argomento della
pressione arteriosa e delle sue alterazioni, poiché ricevo
tantissime richieste di chiarimenti su questa materia, visto che
il problema dell'ipertensione è molto diffuso. Inizialmente non
ero molto propensa a trattarlo per una sorta di prudenza, per
non generare cioè false speranze negli ipertesi cronici, che
necessitano di terapia farmacologica quotidiana. In questi casi
infatti la fitoterapia non è sufficiente a contrastare il problema
in modo adeguato, soprattutto perché l'effetto sulla pressione
alterata deve coprire le 24 ore, e i rischi che si corrono
sospendendo i farmaci anti-ipertensivi per intraprendere un
trattamento a base di sostanze naturali sono notevoli.

Esistono tuttavia dei casi (definiti border-line) di lieve ipertensione, per i quali il medico
non ritiene opportuno, o non ancora opportuno, prescrivere una terapia, per cui è
possibile intervenire con alcune piante che possono aiutare a regolare i valori pressori,
rimandando talvolta anche di molto l'inizio della terapia farmacologica.

Ma vediamo prima qualche breve cenno sul sistema circolatorio del sangue, per cercare di
capire che cosa è la pressione arteriosa e per quali cause essa si può alterare.

Tutti sappiamo che il sangue circola all'interno dei vasi sanguigni: le arterie che
trasportano il sangue dal cuore alla periferia del nostro corpo, le vene che lo riportano al
cuore (anche se nella circolazione cuore-polmoni la denominazione è diversa, ma non
addentriamoci in troppi particolari che potrebbero confondere).

Lo scopo di questo trasporto del sangue è quello di far arrivare a tutti i tessuti del nostro
corpo i nutrienti provenienti dall'intestino, l'ossigeno assorbito a livello polmonare, di
eliminare l'anidride carbonica di cui il sangue stesso si carica circolando, di scaricare
attraverso i reni i prodotti di scarto del metabolismo, e ancora di distribuire gli ormoni e le
altre sostanze che regolano le funzioni cellulari; il sangue inoltre, circolando nel corpo,
interviene nella sua termoregolazione (mantenimento della temperatura corporea ad un
livello costante).

Il motore di questo movimento è il cuore, che costituisce la "pompa" che spinge il sangue
sia verso la periferia che verso i polmoni, mentre il movimento inverso di ritorno avviene
per la forza residua dovuta all'azione cardiaca, ma anche per una sorta di forza aspirante
dovuta agli atti respiratori: i polmoni infatti durante la respirazione all'interno delle
membrane pleuriche, esercitano una sorta di risucchio a causa della loro elasticità che
tende a riportarli allo stato iniziale, dopo l'estensione provocata dall'espandersi della cassa
toracica. Il movimento di ritorno del sangue dalla periferia verso il cuore è aiutato anche
dalle valvole presenti nelle vene degli arti inferiori, dette valvole a nido di rondine per la
loro forma, che impedisce al sangue di tornare indietro; il tutto accompagnato dalla
contrazione muscolare della gamba e del piede, sotto il quale è presente una specie di
spugna venosa, che viene "spremuta" ad ogni passo, ciò che imprime al sangue
un'ulteriore spinta. Ecco perché è utile camminare per migliorare la circolazione del
sangue, e perché viceversa stare in piedi fermi, a lungo, può causare problemi, così come
l'uso di calzature dai tacchi troppo alti, che impediscono il corretto movimento del piede
durante la deambulazione.

Poiché il trasporto delle sostanze deputate alla nutrizione e alla regolazione di tutto il
nostro corpo è ovviamente di vitale importanza, il sistema circolatorio deve essere sempre
in condizioni ottimali, perché sia efficiente e assolva il compito al quale è destinato. Le
patologie alle quali esso può andare incontro possono mettere a rischio, a volte anche
grave, la nostra salute.

Ma in che cosa consiste effettivamente la


pressione arteriosa e che cosa stanno ad
indicare i suoi valori? Tutti abbiamo sentito
parlare di "pressione massima" e "pressione
minima": la prima indica la pressione presente
nelle arterie, originata dalla forza espulsiva del
cuore e regolata dall'azione attiva delle arterie
che, essendo elastiche, si adattano in modo da
trasformare gli impulsi cardiaci intermittenti in
una forza continua e costante, la pressione
massima, appunto.

Il valore della pressione minima indica invece la resistenza che il sangue incontra nelle
arteriole periferiche, COSA SONO? ed è quindi un indicatore delle cosiddette resistenze
periferiche.

Fra le patologie che possono interessare l'apparato cardiocircolatorio vi è l'ipertensione


arteriosa, che consiste in un aumento dei valori considerati normali dalla scienza medica.
In passato questi valori erano tollerati più alti, nel senso che si riteneva che fosse normale
avere un aumento della pressione con l'aumentare dell'età.

Oggi si è visto invece che, per prevenire alterazioni a carico dell'apparato cardiovascolare,
la pressione va mantenuta il più possibile bassa, compatibilmente col benessere
dell'individuo. Oggi è considerato normale un valore pressorio massimo compreso fra 110
e 140 mm di mercurio, mentre per la pressione minima i valori considerati normali vanno
da 70 a meno di 90, valore che è considerato già al limite, quindi da tenere sotto controllo.
Naturalmente i valori normali sono sempre assolutamente individuali, ed è sempre bene
controllare con regolarità la propria pressione, specie dopo i 40 anni, riferendo al proprio
medico qualunque variazione anomala rispetto alla propria "normalità".

I motivi dell'ipertensione sono naturalmente molteplici: un cuore che pompa con forza
eccessiva, a causa di stress emotivi, o perché stimolato da farmaci o da alterazioni della
tiroide, o perché la sua muscolatura è ipertrofica e quindi troppo potente; ma anche le
arterie ispessite e indurite dall'età, o ridotte di calibro per la presenza di placche di
colesterolo, o il sovrappeso, contribuiscono ad aumentare lo sforzo che il sangue deve fare
per scorrere, con conseguente aumento della pressione massima; un'alimentazione troppo
ricca in sale, aumentando il volume dei liquidi circolanti può essere una causa di
ipertensione, così come un consumo eccessivo di Liquirizia.

Naturalmente, in presenza di alterazioni il primo intervento da effettuare sarà sullo stile di


vita, e soprattutto sull'alimentazione. Sarà consigliabile fare più movimento, meglio se uno
sport non competitivo all'aria aperta quando possibile, adottando un'alimentazione sana e
variata, povera in sale, utilizzando magari sale integrale, che a parità di quantità contiene
meno sodio e una maggior dose di altri importanti sali minerali; aumentare la frutta e la
verdura e diminuire i grassi, soprattutto quelli animali, dando la preferenza all'olio
extravergine di Oliva spremuto a freddo; andrà anche ridotto l'uso di eccitanti quali tè,
caffè, cacao.

La misurazione della pressione deve essere fatta in condizioni di tranquillità, quando


l'organismo è a riposo; è consigliabile effettuarla due o tre volte di seguito, perché talvolta
la nostra emotività fa salire il valore durante la prima misurazione.

Quando ci accorgiamo che la nostra pressione


supera i livelli che il medico ha definito normali
per il nostro organismo, naturalmente
dobbiamo sottoporci a visite specialistiche,
anche per escludere eventuali patologie di
vario tipo, come ad esempio un'alterazione
renale. Una volta effettuati tutti i controlli del
caso e adottato uno stile di vita più sano, se
l'alterazione della pressione, seppur lieve,
permane e il cardiologo non ritiene di doverci
prescrivere una terapia, possiamo cercare di intervenire con alcune piante, come ad
esempio la Gramigna, il Biancospino, l'Aglio e l'Olivo.

La Gramigna ha un'azione diuretica, quindi riduce il volume dei liquidi circolanti, mentre il
Biancospino è una pianta sedativa del cuore e del sistema nervoso centrale, il cui effetto
ipotensivo si manifesta calmando il ritmo cardiaco e limitando lo stress che può essere
causa di lieve ipertensione. Il Biancospino è indicato anche in caso di palpitazioni
cardiache non patologiche, il cosiddetto "cuore in gola", che contribuisce a calmare, specie
se associato al Magnesio.

L'Olivo svolge un'azione ipotensiva per vasodilatazione periferica, così come l'Aglio, che
ha anche un'azione ipocoagulante e antiarteriosclerotica se consumato crudo, anche se in
genere non è molto gradito.

In generale l'associazione di più piante ha un'azione più efficace, poiché interviene a


diversi livelli, quindi è da preferirsi.
Naturalmente, così come le terapie farmacologiche anti-
ipertensive, anche i trattamenti fitoterapici vanno effettuati di
continuo, senza interruzioni, per non incorrere nuovamente in
un innalzamento della pressione, posto che a tutt'oggi è
impossibile rimuoverne le cause a tempo indefinito.

Vediamo invece com'è possibile intervenire sull'ipotensione, cioè sulla pressione


eccessivamente bassa, che è caratterizzata da senso di spossatezza, affaticabilità, talvolta
vertigini o calo della vista quando si passa dalla posizione distesa a quella eretta, senso di
testa vuota. Può essere frequente d'estate, specie nelle giovani donne, a causa della
vasodilatazione periferica dovuta al caldo. Quando l'ipotensione è di modesta entità e non
è associata a gravi patologie organiche, può essere contrastata con l'uso di piante
adattogene, quali il Ginseng, l'Eleuterococco e il Guaranà, che in genere producono
risultati apprezzabili in breve tempo, eliminando il senso di spossatezza tipico di questo
problema. La Liquirizia, il cui consumo eccessivo è controindicato per gli ipertesi, in caso
di pressione bassa può essere invece consigliata, purché non se ne abusi e non se ne
faccia un uso abbondante per troppo tempo.

Dott.ssa Marina Multineddu

Acido pantotenico

l'acido pantotenico (uova,cereali integrali). La carenza di questo ultimo causa


un'eliminazione eccessiva di sale, bisogna quindi reintegrarlo mangiando cibi salati
quotidianamente sino a quando la pressione sia tornata a livelli normali.

Aglio
Aglio estratto oleoso 1:10 in olio di semi di girasole.
Le sostanze funzionali contenute nei bulbilli dell’Aglio sono principalmente rappresentate
dall’allicina e dai suoi derivati, a cui si attribuiscono proprietà utili per coadiuvare la
fisiologica funzionalità della circolazione sanguigna.
Ipotensivo, antisettico polmonare e intestinale, vermifugo, batteriostatico e battericida a
livello polmonare e cutaneo, ipoglicemizzante, fluidificante del sangue,
ipocolesterolemizzante.
Per la sua proprietà ipotensiva, che induce la vasodilatazione delle arteriole e dei
capillari, può essere utile anche in caso di geloni, per migliorare la circolazione periferica.
Il metodo di preparazione mediante macerazione con olio di Girasole consente di estrarre
selettivamente le sostanze caratteristiche solubili in olio presenti nei bulbi dell'Aglio
La droga é costituita dal bulbo dell' Allium sativum L. (fam. Liliaceae), pianta bulbosa
perenne, originaria dell'oriente (India o Asia centrale). É coltivato nel mondo intero
soprattutto per uso culinario.
Tempo balsamico
I bulbi si raccolgono in estate (luglio), quando la porzione aerea della pianta é
completamente seccata.
Proprietá
Ipotensivo; antisettico del tubo gastroenterico; batteriostatico e battericida;
diuretico
eliminatore dell'acido urico; vermifugo; antisettico polmonare; espettorante e
fluidificante dell'espettorato. La proprietá ipotensiva, per vasodilatazione delle arteriole
e dei capillari, e quella antisettica sono quelle piú largamente provate sperimentalmente.
Indicazioni
Ipertensione arteriosa; diarrea, dissenteria; parassiti intestinali (ascaridi, ossiuri, tenia);
affezioni dell'apparato respiratorio. Bisogna evitare il riscaldamento dei preparati di aglio,
perché questo determina la perdita dei principi attivi. Si usa preferibilmente in perle o
capsule, dato il cattivo sapore dell'aglio crudo. Si raccomanda di seguire scrupolosamente i
dosaggi prescritti dal produttore.
Disponibile in
Perle.
Controindicazioni
I preparati a base di aglio non sono adatti ai soggetti affetti da dermatosi squamose,
irritazioni allo stomaco o all'intestino, né alle nutrici perché altera il sapore del latte e
provoca coliche ai neonati.

AGLIO CAPSULE

Aglio capsule

Aglio estratto oleoso 1:10 in olio di semi di girasole. Le


sostanze funzionali contenute nei bulbilli dell’Aglio sono
principalmente rappresentate dall’allicina e dai suoi derivati,
a cui si attribuiscono proprietà utili per coadiuvare la
fisiologica funzionalità della circolazione sanguigna.
Ipotensivo, antisettico polmonare e intestinale, vermifugo,
batteriostatico e battericida a livello polmonare e cutaneo,
ipoglicemizzante, fluidificante del sangue,
ipocolesterolemizzante.

Per la sua proprietà ipotensiva, che induce la


vasodilatazione delle arteriole e dei capillari, può essere
utile anche in caso di geloni, per migliorare la circolazione
periferica. Il metodo di preparazione mediante macerazione
con olio di Girasole consente di estrarre selettivamente le
sostanze caratteristiche solubili in olio presenti nei bulbi
dell'Aglio.

Modalità d'uso: si consiglia l'assunzione di 3 cps al giorno. Si


consiglia di assumere il prodotto per almeno 2 mesi.

Avvertenze: sconsigliato durante la gravidanza e


l'allattamento, nella prima infanzia (sotto i 3 anni), e
durante terapie anticoagulanti.

Biancospino
Estratto di Biancospino, utile come rilassante del sistema nervoso centrale e come
calmante del cuore, in caso di tachicardia e palpitazioni ("cuore in gola"). Indicato anche
in caso di lieve ipertensione arteriosa, soprattutto se causata dall'ansia o da un ritmo
cardiaco troppo elevato, se non patologico. Se necessario, e solo dopo parere medico, può
affiancare una terapia farmacologica anti-ipertensiva in atto, ma non può assolutamente
sostituirla.

Estratto idroalcolico + estratto liofilizzato di Biancospino. Agisce come rilassante del


sistema nervoso centrale e come calmante del cuore, in caso di tachicardia e palpitazioni
("cuore in gola"). Utile anche in caso di lieve ipertensione arteriosa, soprattutto se causata
dall'ansia o da un ritmo cardiaco troppo elevato, se non patologico. Se necessario, e solo
dopo parere medico, può affiancare una terapia farmacologica anti-ipertensiva in atto, ma
non può assolutamente sostituirlaIl Biancospino, nelle due specie officinali Crataegus
monogyna e Crataegus oxyacantha, è un arbusto con rami spinosi appartenente alla
famiglia delle Rosaceae, che nelle piante più adulte può assumere l'aspetto di un albero
alto anche fino a 12 metri, molto ramificato, con rami che si allargano a formare larghi
palchi. Le due specie, molto diffuse nei nostri boschi, si differenziano solo per minimi
particolari riguardanti soprattutto il fiore, e sono distinguibili solo ad una attenta
ossservazione, ma dal punto di vista medicinale hanno entrambe la stessa valenza. La
pianta fiorisce fra maggio e giugno con piccoli fiori bianchi riuniti in ombrelle, molto
profumati e delicati; i frutti maturano in piena estate e assumono un bel colore rosso
brillante che invecchiando vira fino al granato scuro, e formano gradevoli macchie di
colore fra la vegetazione estiva. La droga è rappresentata soprattutto dai fiori, e in minor
misura dalle foglie; le infiorescenze si raccolgono in marzo-aprile, quando sono in boccio.
Il Biancospino contiene flavonoidi, come iperoside, rutina, e procianidine.
Proprietá
I principi attivi contenuti nel Biancospino hanno un'azione coronaro-dilatatrice che
contribuisce ad aumentare il flusso ematico coronarico; un'azione sedativa del cuore che
aiuta a ridurre la frequenza cardiaca; una ipotensiva per vasodilatazione periferica; il
Biancospino è anche cardiotonico, sedativo del sistema nervoso centrale,
antispasmodico.
Indicazioni
Tachicardia, aritmia cardiaca specie di natura ansiosa, palpitazioni, insonnia nervosa
(il Biancospino è definito la "Valeriana del cuore"), ansia, angoscia.
Controindicazioni
Poiché potenzia, seppure con diversi meccanismi, l'azione digitalica, il Biancospino non va
somministrato a cardiopatici in terapia con Digitale.
Infuso
5 gr. in 200 ml di acqua bollente, infusione 15 min. Una tazza pro dose 2/3 volte al giorno.
Il Biancospino agisce come rilassante del sistema nervoso centrale e come calmante del
cuore, in caso di battito accelerato (tachicardia), quindi può essere utile anche in caso di
lieve ipertensione arteriosa, soprattutto se causata dall'ansia o da un ritmo cardiaco troppo
elevato, se non patologico. Se necessario, e solo dopo parere medico, può affiancare una
terapia farmacologica anti-ipertensiva in atto, ma non può assolutamente sostituirla

BIANCOSPINO
Nome botanico latino. Crataegus oxyacantha.

Famiglia botanica. Rosacee.

Significato del nome. Dal greco krataigos (kratos = forza e àigon = delle capre; nel
senso dell’allusione ai giovani germogli brucati con avidità dalle capre).

Nomi internazionali. It.: Biancospino. Fr.: Aubépine, Epine blanche, Bois-de-mai. Ingl.:
Whitethorn, Haw thorn. Ted.: Veissdorn. Sp.: Espino albar, Espino tordellino.

Nomi dialettali e sinonimi. Acanta da siepi, azzaruolo selvatico, spino alba, pruno
bianco, russulidda, spinazzo, cerasedda, pignatine, pom d’la Madona, spinapolice,
calavrign, russuliddu, brissulin, prisset, cagaboi, azarolo selvatico, spin giancu, beccabò,
glog, bagaboi, spinapedice, boce, bucciu, bruzzulino, ciprauno, brusciolino, pettaro,
calavughe, brussarina, spinapùlici, pappa de volp, spinapuci, paroliner, spin blanc.

Descrizione botanica. Arbusto spinoso piuttosto grande della famiglia delle Rosacee con
foglie coriacee sparse con 3-5 lobi dentati. Alto da 2 a 10 m. Fiori bianchi, odorosi riuniti in
grappoli a infiorescenze a forma di corimbo. I suoi frutti sono carnosi rotondeggianti di
color rosso corallo. Cresce a cespugli allo stato selvaggio, nei boschi, scarpate, macchie,
dal piano alle zone montane.

Dove si trova. Dal piano alle zone montane dell’Europa, Asia Minore, America
settentrionale, Canadà. Da noi cresce a cespugli nelle macchie, scarpate, boschi, sempre
allo stato selvaggio. Viene pure coltivato e potato a piccoli alberi dalle forme strane per
farne siepi.

Parti usate. Fiori e sommità fiorite. Frutti, scorza del legno.

Fioritura. Aprile-maggio.

Tempo balsamico. Le foglie e i fiori si raccolgono in aprile prima della massima fioritura.
Si fanno essiccare all’ombra con rapidità.

Corrispondenze astrologiche. Gemelli, Leone, Marte, Urano, Giove, Sole.

Composizione chimica. Quercitrina e quercitina (sono dei derivati flavonici della


trementilamina), un glucoside, olio etereo, amigdalina, cratagus-lattone, acidi crategolico e
crategico.

Azione farmacodinamica. Cardiotonica, ipotensiva, narcotico-sedativa,


parasimpaticolitica, vasodilatatrice. Il frutto e la scorza del legno sono astringenti,
diuretiche, litontritiche e nefrovescicali.

Applicazioni terapeutiche. Agripnia, angina pectoris, arteriosclerosi, eretismo cardiaco,


eccitabilità, insonnia nervosa, ipertensione e sue conseguenze da arteriosclerosi,
ipertensione da tachicardia, ronzii, vampe da ipertensione, vertigini.

Preparazioni e dosi. Riassunto.

Infuso di fiori, grammi 3 per 100 grammi d’acqua bollente: 2-3-5 tazzine al giorno. Riposo
18 minuti.

Polvere: 2-5 grammi in ostia.

Estratto fluido: da 3 a 5 gocce, 4 o 5 volte al giorno (1 grammo = 42 gocce).

Tintura: 20 gr. d’estratto fluido in 80 gr. d’alcool a 20°: somministrare 20-40 gocce per
volta, 3 volte nella giornata.

Sciroppo: 5 gr. d’estratto fluido in 95 gr. di sciroppo di zucchero: 5-10 cucchiaini.

Cura delle malattie.

Infuso

Pressione alta e sue spiacevoli conseguenze - ipereccitabilità - vampate di calore - ronzii


alle orecchie - ansia - palpitazioni di cuore - disturbi nervosi.

Grammi 3 e se non basta, gr. 5 di fiori freschi (o secchi) di biancospino, per 100 grammi di
acqua bollente. Lasciare a riposo, in una tazza coperta per 20 minuti. Filtrare e bere una
tazza ben zuccherata, durante la giornata.

Tintura.

Pressione alta del sangue - insonnia - vertigini.

Gr. 1 di fiori di biancospino, gr. 50 di alcool. Prendere 20 gocce prima del pranzo e della
cena, insistendo per 3 settimane ininterrotte al mese per abbassare la pressione. Contro
l’insonnia, basta aumentare le gocce a 40-50 prendendole in poca acqua prima di coricarsi.
Per vincere le vertigini (causate dalla pressione alta) si devono prendere 30 gocce di
tintura al giorno, in due dita d’acqua zuccherata.

Decotto.

Contro la pressione alta, arteriosclerosi, angina pectoris, nefriti croniche o coadiuvante.

Gr. 80 di fiori di biancospino, gr. 60 di foglie di vischio, gr. 20 di foglie d’ortica. Tenere le
tre erbe tritate in un barattolo di vetro. Dieci grammi di questa miscela in due bicchieri
d’acqua, fino a quando il liquido per ebollizione sarà ridotto a metà. Questo decotto si beve
la sera lontano dai pasti, oppure il mattino a digiuno. La cura si fa ogni giorno per un mese
di seguito, ripetendola, se necessario, dopo due settimane di riposo.

Nota bene: la tintura per la pressione sanguigna può essere presa anche sino a 60 gocce,
tre volte al giorno, per 15 sino a 40 giorni, secondo la necessità. L’effetto si fa sentire sino
a 12-20 giorni dopo la somministrazione; e la pressione deve diminuire di 20-110 mm. di
mercurio. Il paziente può farne uso a lungo, perché è un medicamento che non dà
accumulo.

Tratto Grande Erbario Medicinale

di Tommaso Palamidessi 
Erba dalle tante proprietà e che consente usi diversi, la si trova in tutta la penisola italiana,
in particolare nelle zone boschive e nella macchia. Arbusto cespuglioso e spinoso, i cui fiori
profumati, dal delicato colore bianco o leggermente rosato, fiorisce in aprile-maggio. Viene
usata quasi tutta la pianta. I fiori e le foglie contengono crategina, acido clorogenico,
sapogenine, flavonoidi. I fiori vanno colti ancora in boccio, le foglie dopo la fioritura, i frutti
durante la gemmazione ed anche la corteccia ha un suo utilizzo: è sprovvisto di qualsiasi
tossicità.

Proprietà:
sedativo cardiaco, ipotensivo per vasodilatazione periferica, sedativo del sistema nervoso
centrale, antispasmodico, febbrifugo, antiossidante. Irritabilità insonnia vertigini acufeni
(ronzii auricolari)

Riduce le palpitazioni in quanto aumenta la contrazione cardiaca e riduce la frequenza.


Per uso esterno ha azione astringente cutanea.
Contiene: il glucoside cretargina o crategina, trimetilammina, manganese, acidi organici.
Indicazioni: tachicardia, aritmia, spasmi vascolari, palpitazioni, insonnia, distonie
neurovegetative, ipertensione, riduce il colesterolo.
Avvertenze:
evitare l'uso in persone con bassa frequenza cardiaca, in gravidanza e al di sotto di 12
anni. Potenzia l'azione dei betabloccanti.E' priva di effetti collaterali, si puo’ò somministrare
per lunghi periodi.
I frutti sono ricchi di vit. C e P, utili come diuretici e contro le diarree.

Ricette
CONTRO L’IPERTENSIONE
Biancospino fiori e foglie 50 gr, Vischio foglie 10 gr, Olivo foglie 20 gr ,Fiori d’Arancio 30
gr.
Una tazza sera e mattina utilizzando un cucchiaio di erba in 250 ml di acqua bollente,
lasciare infusione 10 minuti, filtrare e bere dolcificando leggermente con miele di tiglio.
Infuso: un pizzico di fiori per 1 tazza, bere 2-3 tazze al dì.
Può essere anche usato per fare sciacqui nelle infiammazioni della bocca.

ANTIANSIA
Utilizzare la tintura madre di Biancospino in dosi di 20 gocce la sera prima di coricarsi e 10
gocce ogni volta che si manifesta l’ansia, anche più volte al giorno. In caso di tachicardia
5/10 gocce ogni 15 minuti sino a normalizzazione del battito cardiaco.
Tintura: gr.20 a macerare in gr.100 di alcole 70° per 7 giorni. 20 gocce in un po' d'acqua,
2-3 volte al giorno. Come sedativo e prima del sonno 40 gocce.

Uso Magico:
pianta conosciuta sin dai Romani che la dedicarono alla Dea Maia della castità che regnava
in maggio, mese di purificazione.
Assieme al Frassino ed alla Quercia, sono considerate piante sacre alle fate; là dove
crescono la leggenda dice che noi possiamo vederle!
Pianta legata alla luna, alla terra, a venere e nettuno.
I suoi metalli sono l’argento, lo stagno ed il piombo, e le pietre sono Il quarzo ialino, la
sardonice, il carbone, corniola, quarzo rosa, opale, occhio di gatto.
Il biancospino si usa per preparare miscele di incensi purificatorie e propoziatorie alla
fertilità e scongiuro di malattie all’apparato riproduttivo femminile.

Per Purificare pestate nel mortaio in parti uguali, Biancospino, issopo, Basilico, 1/5 aloe,
lavanda, verbena, artemisia ed un mezzo cucchiaino di polvere di mirra. Polverizzate il
preparato e conservatelo in un sacchettino di lino bianco sul quale disegnerete un
pentacolo inscritto in un cerchio, e le parole “ liberanos – adveniat – pax. Esporre il
sacchettino alle prime luci dell’alba e lasciarlo al sole sino a quando non si fa intenso.
Ripetere per 3 giorni, poi aggiungerete un quarzo rosa al composto che riporrete in luogo
scuro. Bruciate su carboncini.

Per la fertitlità, tritate il Biancospino con un po’ di lavanda, mughetto, citronella, benzoino,
verbena, camomilla: polverizzate e conservate in un recipiente di terra cotta con
coperchio. Esponete per 7 noti alla luna crescente e mentre fate questo accendete una
candela bianca alla Dea. Se vorrete, potrete aggiungere una sardonice all’interno della
terra cotta.

Per scongiurare eventuali problemi legati all’apparato genitale femminile, polverizzate


Biancospino, capelvenere, un pochino di benzoino, issopo e incenso, che raccoglierete in
un sacchettino di cotone o lino bianco, che chiuderete con un cordoncino rosso senza fare
nessun nodo. Esponete 1 notte al plenilunio ed una mattina (non quella seguente la notte)
all’alba, lasciando che solo "quei" raggi del sole influiscano sulla polvere. Bruciate sui
carboncini e usate candele bianche e rosa.

Un rametto di biancospino appeso in casa scaccia gli spettri e le energie negative.


Essendo il biancospino caro al popolo invisibile, chiedete sempre il permesso prima di
appropriarvi di una sua parte. Potreste veder scomparire tutti i poteri legati a questa
pianta.

realizzato da Elfo)O( e chamo

Il biancospino è indicato per:

- insufficienza cardiaca: (Debolezza del cuore),

- aritmie (Irregolarità del ritmo cardiaco): extrasistole (Palpitazioni), tachicardia,


fibrillazione auricolare o blocchi.

- angina pectoris

il biancospino normalizza la pressione arteriosa, facendola, scendere nelle persone che di


norma ce l'hanno alta e facendola salire in chi soffre di ipotensione. la sua azione
regolatrice dell'ipertensione è rapida ed evidente e con risultati più duraturi rispetto ad
altri preparati sintetici, può essere utile in quelle persone che soffrono di nervosismo e
delle conseguenti sensazioni di oppressione al cuore, tachicardia, difficoltà respiratoria,
ansia o insonnia

Modalità d'uso:
si consiglia l'assunzione di 30/40 gocce due volte al giorno

Cardo Mariano

Cardo Mariano

Siliybum marianum
parti usate: il frutto
Non vi è epatologo che non abbia prescritta ad un ammalato la silimarina. La silimarina,
una miscela di silibina, silicristina e silidiasi nel rapporto 3:1:1 è il principio attivo a
maggiore concentrazione del cardo mariano.
Il cardo ha spiccate attività epatoprotettive: agisce sulle membrane degli epatociti
restaurandone le strutture alterate riconducendo alla normalità le loro funzioni specifiche.
Il cardo mariano è indicato nelle condizioni di sofferenza organica e funzionale indotta
dalle epatiti acute ed infettive, e può essere usato con successo nelle epatiti da cause
tossiche, nella cirosi epatica e nelle epatoterapie croniche. ei grassi (abbondanti fritture,
pasti troppo conditi, ecc.).

Cardo Mariano è un coadiuvante tradizionale per:

Epatopatie
Degenerazione grassa del fegato, le
Epatiti di origine virale
Alcolismo e le intossicazioni epatiche di diversa origine
Aumento dei trigliceridi

Eleuterococco
EleuterococcoE.S.  titolato in eleuteroside min 0.5% 200-400mg/die da assumere in due
somministrazioni

Concentrato totale di Eleuterococco, per una valida azione tonificante che aumenta la
resistenza dell'organismo allo stress fisico e mentale e alle malattie, poiché stimola le
difese immunitarie. Può inoltre influire positivamente sulla pressione bassa
La droga è costituita dalla radice di Eleutherococcus senticosus Maxim. (fam. Araliaceae),
arbusto spinoso della stessa faimiglia del ginseng, viene anche chiamato "Ginseng
siberiano" nei paesi della ex Unione Sovietica, dove è stato maggiormente studiato e
sperimentato. Cresce in Cina, in Siberia e nel sud-est asiatico.
Proprietà
Attività adattogena; aumento del rendimento fisico e mentale; stimolazione delle funzioni
immunitarie.
Indicazioni
Tonico energetico e corroborante in caso di intensa attività fisica e mentale, stress con
ansia e affaticamento, depressione con astenia psicofisica; trattamento di sostegno per
convalescenze e patologie influenzali e da raffreddamento; profilassi delle patologie
infettive (utile in caso di facile tendenza ad ammalarsi); allenamento sportivo. Veniva
usato dagli atleti olimpici sovietici per migliorare le prestazioni, soprattutto negli sport di
resistenza; sempre in Unione Sovietica veniva somministrato agli astronauti, per
aumentarne il vigore e la resistenza fisica. L'assunzione è raccomandata al mattino o al
primo pomeriggio, in cicli periodici di circa un mese, con intervalli temporanei del
trattamento. Sconsigliato l'uso al di sotto dei 13-14 anni.
Trovate ulteriori informazioni e articoli di approfondimento sull'Eleuterococco su:
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Eleuterococco
Eleutherococcus senticosus
parti usate: radice
L'arbusto appartiene alla famiglia delle Araliacee come il ginseng e l'edera rampicante ed è
diffusissimo nella Cina del nord, in Siberia ed in Mongolia.
Le sue proprietà antistress e adattogene sono state sperimentate in doppio cieco su vari
gruppi di sportivi. I risultati dimostrano che l'euterococco, durante l'esercizio muscolare fa
diminuire la frequenza cardiaca e migliora la capacità di prelevare ossigeno dall'ambiente.
Molto studiato anche in Russia e diffusamente somministrato agli anziani per ritardare gli
effetti dell'invecchiamento, l'eleuterococco aumenta la resistenza agli sforzi, ed è
assolutamente privo di tossicità: il suo effetto è farmacologicamente attribuibile ai vari
ginsenosidi ed eleuterosidi contenuti in esso.

Eleuterococco è un coadiuvante tradizionale per:

Depressione nervosa

Ipotensione arteriosa

Convalescenza

Stress fisico e mentale

Ottimo per gli studenti nella concentrazione mentale

 
Liquirizia

Liquirizia
Glycyrrhiza glabra
Parti usate: radice

Nella liquirizia sono identificate quattro differenti categorie di composti:


a) composti triterpenici e loro derivati (acido glicirizinico);
b) flavonoidi;
c) zuccheri;
d) aromi volatili.
la tradizione popolare annette alla radice di liquirizia diverse proprietà larmacologiche:
attività digestiva, antinfiammatoria, antispastica, antiulcera, bechica, emolliente,
leggermente lassativa, rinfrescante, espettorante, diuretica, corticostimolante ed
antiflogistica.
Costello e Lynn nel 1950 hanno isolato nella liquirizia un composto steroideo che
armonizza la increzione ormonale, inibendo l'eccessiva produzione di estrogeni. o osseo
dai danni delle radiazioni e delle sostanze chimiche tossiche, compresi i farmaci
antitumorali. E'anche un antibatterico, antimicotico ed antivirale per cui è adatto anche per
il trattamento delle malattie infettive. E' importante non confondere questa droga naturale
con l'Liquirizia descitta nella FU IX, che proviene dall'essudato della parte esterna delle
foglie e che ha effetto lassativo.

Liquirizia è un coadiuvante tradizionale per:

Forme irritative dell'apparato respiratorio (afonia, raucedine, tosse)

Forme irritative dell'apparato digerente (coliche addominali e gastrite)

Ginseng
Ginseng E.S. titolato in ginsenosidi 1,5% 200-400mg/die al mattino e nel primo
pomeriggio

Ottenuto da radici di Ginseng accuratamente selezionate, questo prodotto è altamente


concentrato ed è specifico per coloro che necessitano di una "sferzata di energia". Può
influire positivamente sulla pressione bassa
Concentrato totale di Ginseng, ottenuto da radici di Ginseng accuratamente selezionate,
questo prodotto è altamente concentrato ed è specifico per coloro che necessitano di una
"sferzata di energia". Può influire positivamente sulla pressione bassa
La droga è costituita dalla radice del Panax ginseng C.A. Meyer (fam. Araliaceae), pianta
erbacea perenne, con radice a fittone di colore giallo chiaro-bianco, la cui forma ricorda il
corpo umano (il nome deriva dal cinese Jen-sen = "pianta uomo"). Il Ginseng è tipico delle
zone montuose della Corea e della Cina, dove cresce in una fascia limitata fra 30 e 48
gradi di latitudine nord. Il ginseng coreano é considerato il migliore del mondo per la sua
ricchezza in principi attivi. Le ricerche chimiche hanno permesso di isolare i ginsenosidi,
che sono i costituenti della pianta, farmacologicamente attivi.
Tempo balsamico
La radice raggiunge la maturazione completa a partire dal 6° anno, epoca dalla quale si
puó iniziare la raccolta. Il terreno utilizzato per una piantagione di ginseng non puó essere
impiegato per una seconda coltivazione prima di 10-15 anni.
Proprietá
Stimolante del sistema nervoso centrale (conferisce una maggiore resistenza alla fatica
fisica e mentale, stimola la memoria ed accresce la capacitá di concentrazione mentale);
adattogeno; afrodisiaco. L'azione afrodisiaca del ginseng sembra debba essere
attribuita alla presenza di ormoni sessuali vegetali, attivi nei casi di impotenza di origine
endocrina o psichica, in soggetti psicoastenici e neuroastenici. É un energico attivatore
del metabolismo organico.
Indicazioni
Impotenza; affaticamento fisico e psichico; senescenza; ipotensione (ottimo anche in
caso di pressione bassa dovuta al clima torrido); allenamento sportivo.

 
Ginseng contro l'ipotensione

L'estate oltre alle belle giornata, alla voglia di


vacanza e relax spesso porta con sè molti
disturbi legati al caldo e alle alte temperature.
Tra questi l'ipotensione arteriosa.
Che colpisce soprattutto le giovani donne e si
manifesta con debolezza e vertigini.

I cali di pressione possono essere anche


combattuti con la fitoterapia. I preparati
fitoterapici, ricavati dalle piante, si possono
assumere sotto forma di decotti, di tinture
alcoliche, gocce disciolte nell’acqua o sciroppi.
Talvolta la fitoterapia è associata al trattamento
tradizionale.

I prodotti naturali con azione energizzante sono


numerosi. Vediamo quali sono.
 Eleuterococco . 30-40 gocce di TM, al
mattino appena svegli, diliute in poca acqua. Ha
un'azione tonica, è il fitocomplesso più usato per
combattere l'ipotensione.
 Ginseng.E'consigliato nei casi più gravi sotto
forma di tintura madre.Aiuta a contrastare i
fattori di stress facilitando l'adattamento alle
situazioni più stressanti, migliora la performance
psicofisica.Dosi consigliate:200-400 mg al giorno
di estratto secco tittolato, da assumere in due
dosi, al mattino appena alzati e nel primo
pomeriggio, fino al completo
recupero.Attenzione, l'assunzione non deve mai
superare i 45 gg consecutivi
 Liquirizia. Aumenta le difese immunitarie. La
dose ideale è mezzo grammo al giorno di
estratto secco titolato da prendere al mattino al
risveglio e nel primo pomeriggio,i tempi di
somministrazione non vanno mai oltre i due
mesi. Una assunzione eccessiva può provocare
dannosi effetti collaterali, come perdita di
potassio, ipertensione arteriosa.
 Aglio . Efficacissimo nella cura
dell'ipotensione, la quantità da assuemre non
deve mai superare i 500-600 mg al giorno di
estratto secco titolato.Rispetto agli altri
preparati ha un tempo di somministrazione più
lungo, superiore al mese, ma sempre sotto
controllo del medico o del farmacista.
 

Gramigna
Ha un'azione diuretica che può essere utile in caso di ritenzione idrica, specie se in
presenza di lieve ipertensione arteriosa che non richieda ancora terapia farmacologica, o
per affiancarla per rinforzarne gli effetti, se necessario
La droga è costituita dal rizoma di Agropyrum repens P.B. (fam. Graminaceae), pianta
erbacea perenne, considerata infestante, che cresce in Europa un po' dovunque,
spontaneamente e in tutti i terreni. Le sue proprietà medicinali vengono ricercate anche
dai cani e dai gatti, che l'assumono per depurarsi.
Tempo balsamico
Il rizoma viene raccolto in primavera o in autunno e, dopo essere stato lavato, viene
mondato dalle radichette, tagliato e fatto essiccare rapidamente.
Proprietà
Diuretica, depurativa, antinfiammatoria, ipotensiva (questa proprietà è da collegare
all'azione diuretica).
Indicazioni
Drenante in caso di artrosi, artrite, iperuricemia; drenante epato-biliare e renale nei
trattamenti disintossicanti; coadiuvante nell'ipertensione e nelle infiammazioni delle vie
urinarie; indicata in caso di edemi di natura cardiaca o renale.
Decotto
4 gr di droga in 200 ml di acqua, bollire 15 min; infusione 20 min. Una tazza pro dose 2-3
volte al giorno, tra i pasti.

Guaranà

Guaranà E.S. titolato in caffeina min 3% 150-300mg/die al mattino e nel primo pomeriggio
Contiene semi di Guaranà micronizzati; tonico generale, stimola le funzioni cognitive,
aumenta la termogenesi favorendo l'utilizzazione dei grassi di riserva. Può influire
positivamente sulla pressione bassa
La droga è costituita dai semi della Paullinia sorbilis Mat. (sinonimo Paullinia cupana H. B.
K., fam. Sapindaceae), grande liana della foresta Amazzonica , già conosciuta come pianta
medicinale in Europa molto prima che i botanici Humboldt, Bonpland e Kunth
descrivessero la pianta all'inizio dell'ottocento. Il nome Paullinia deriva da quello di un
dotto naturalista del '600, tal Paulli, cui lo stesso Linneo dedicò un intero genere al quale,
attualmente, si attribuiscono circa 140 specie, in grandissima parte proprie della flora
spontanea dei paesi dell'America tropicale.
Tempo balsamico
I semi si raccolgono a maturazione e vengono estratti da un arillo che costituisce il frutto
della pianta.
Proprietà
Stimolante delle funzioni cognitive (attenzione e memoria), tonico generale;
cardiotonico; astringente; aumenta la termogenesi favorendo l'utilizzazione dei grassi
di riserva. Contenendo caffeina, il guaranà produce un'azione simile a quella del caffè, ma
con importanti differenze , dovute agli altri componenti del fitocomplesso, tra cui i tannini,
per cui varia la farmacocinetica del principio attivo; ciò si traduce in un effetto
stimolante più prolungato e di entità superiore a quello della caffeina isolata. Ciò
rappresenta un valido esempio del fatto che l'azione di un fitocomplesso, non può essere
sostituita da quella di un unico principio attivo.
Indicazioni
È specialmente utile per intensa attività fisica e mentale; per condizioni di astenia e di
stress; nell'attività sportiva. In caso di diete dimagranti facilita il calo ponderale, poichè
favorisce l'utilizzo (lipolisi) dei grassi di riserva depositati nelle cellule adipose. Per il suo
contenuto in tannini può esercitare un'azione astringente a livello intestinale.
È sconsigliato l'uso in caso di ulcera peptica, poichè stimola la secrezione gastrica. Se ne
sconsiglia inoltre l'uso al di sotto dei 13-14 anni di età.
L'assunzione è raccomandata al mattino o al primo pomeriggio, effettuando cicli periodici
di trattamento di 15-20 giorni, intervallati da una sospensione temporanea.

Liquirizia
Frammenti di puro succo di Liquirizia, dal sapore intenso e gradevole. Utile per facilitare
la digestione, contro l'acidità di stomaco, la pressione bassa, la tosse. La Liquirizia, infatti,
è tradizionalmente usata per le sue proprietà antinfiammatorie, lenitive, digestive. Può
essere utilizzata anche per aromatizzare liquori
La droga é costituita dalla radice di Glycyrrhiza glabra L. (fam. Papilionaceae), pianta
erbacea perenne, con un grosso rizoma da cui si sviluppano lunghi stoloni, gialli all'interno,
e radici. La liquirizia, originaria dell'Italia, Spagna ed Iran, é spontanea in Italia soprattutto
nelle regioni costiere ed in quelle meridionali.
Tempo balsamico
Le radici si raccolgono in autunno (settembre-novembre) da piante di almeno 3 anni; si
lavano, si tagliano in pezzi di 10-20 cm e si essiccano al sole. Si conservano in sacchetti di
carta, o in vasi di vetro, perché la droga é igroscopica, ed assorbe facilmente l'umiditá
ambientale. Il suo principale principio attivo, la glicirrizina, ha un potere dolcificante 50-70
volte superiore a quello del saccarosio.
Proprietá
Antinfiammatorio e cicatrizzante (anti ulcera); antistaminico; antispasmodico del
tubo gastroenterico; depurativo. L'azione antiinfiammatoria e cicatrizzante della liquirizia
é largamente documentata sia dal punto di vista soggettivo, con la remissione della
sintomatologia, che da quello oggettivo, con gli esami diagnostici.
Indicazioni
Gastrite e gastro-duodenite; ulcera gastrica e duodenale; spasmi dolorosi del tubo
gastroenterico.
Decotto
5 gr di radici sminuzzate in 200 ml di acqua; bollire 5 minuti, infusione altri 20 minuti.
Dosi: ad libitum. Succo puro: ad libitum. Bisogna peró tenere presente che un consumo
eccessivo di liquirizia puó innalzare la pressione, anche in maniera notevole; quindi é
sconsigliata agli ipertesi. La liquirizia puó anche provocare perdita della libido e
amenorrea (il fenomeno é reversibile: basta sospenderne l'assunzione), conseguente ad
un innalzamento della prolattina nel sangue (studi effettuati dal Dr. Sigbritt Werner del
Dipartimento di Endocrinologia del Karolinska Sjukuset di Stoccolma).

Magnesio

cuore aritmie cardiache angina pectoris infarto arterie coronariche calcoli urine
Vi sono molti dati a sostegno della tesi secondo cui questo il magnesio può aumentare la
possibilità di sopravvivenza di coloro che sono stati colpiti da infarto. Si sta imponendo per
il suo buon potenziale terapeutico ed è particolarmente utile nella cura di molte aritmie
cardiache e di certe forme di angina pectoris.
Fonti
Alga kelp, crusca di grano, germe di grano, mandorle, lievito di birra, grano saraceno,
alghe dulse, nocciole, arachidi, miglio, grano in chicchi, segale, tofu, polpa di soia, riso
integrale, fichi secchi, cavolo, gamberetti.
Effetti
Il magnesio è fondamentale nella prevenzione degli attacchi di cuore e delle trombosi
coronariche; la mancanza di ossigeno del muscolo cardiaco causata da spasmi o
restringimenti e intasamenti delle arterie coronarie che causano ischemie cardiache
possono essere prevenute da adeguate integrazioni di magnesio.
Si è rilevato efficace nel trattamento di disturbi neuromuscolari, nervosismo, scoppi d'ira,
sensibilità al rumore, depressione e tremori alle mani. La sindrome pre-mestruale viene
alleviata dal magnesio.
Aiuta a prevenire l'accumulo di depositi di calcio nel tratto urinario, rende solubili nelle
urine il calcio e il fosforo impedendone la trasformazione in calcoli duri.
Il magnesio aiuta a controllare vertigini, debolezza e spasmi muscolari, cardiopatie e
ipertensione, diarrea, vomito, nervosismo; controlla le convulsioni delle donne incinte e in
pazienti epilettici.
Agisce come antiacido ed è responsabile della formazione di quello smalto dei denti che
resiste alle carie.
Sintomi da carenza
Si ritiene che la carenza di magnesio sia legata alle malattie cardiocoronariche, tra le quali
la necrosi miocardica. Un'assunzione insufficiente può portare alla formazione di grumi nel
sistema circolatorio e nel cervello e può facilitare depositi di calcio nei reni, nei vasi
sanguigni e nel cuore.
La sitomatologia carenziale comprende: disturbi gastrointestinali, mancanza di
coordinazione, debolezza, cambiamenti di personalità, apprensione, spasmi muscolari,
tremori, confusione, ritmo cardiaco irregolare, depressione, irritabilità e disorientamento.
Posologia
Fabbisogni giornalieri raccomandati (RDA): valori giornalieri raccomandati dal Food
and Nutrition Board of the National Research Council, 1989.

Età
RDA
Maschi
RDA
Femmine
RDA
0-6 mesi
40 mg
11-14 anni
270 mg
11-14 anni
280 mg
6-12 mesi
60 mg
15-18 anni
400 mg
15-18 anni
300 mg
1-3 anni
80 mg
19-24 anni
350 mg
19-50+ anni
280 mg
4-6 anni
120 mg
25-50 anni
350 mg
Gravidanza
320 mg
7-10 anni
170 mg
51+
350 mg
Allattamento
340-355 mg
Sintomi da sovradosaggio
La tossicità è minima grazie all'abilità dei reni di eliminare il magnesio in eccesso.
L'intossicazione da magnesio è rara ma può manifestarsi in diverse circostanze: quando la
funzione urinaria è anormalmente diminuita, quando sono state assunte alte quantità del
minerale o qualche volta dopo iniezioni intramuscolari. La sintomatologia comprende: gravi
episodi di nausea e vomito, forte abbassamento della pressione sanguigna, eccessiva
debolezza muscolare, difficoltà respiratoria, aritmie cardiache.
Effetti collaterali e avvertenze
Nausea, vomito, stanchezza e debolezza, disturbi urinari, alterazioni dell'umore, battito
cardiaco irregolare, dolori addominali.
Interazioni
 Ketoconazolo: riduce l'assorbimento del ketoconazolo. Fare assumere le due
sostanze ad una distanza di almeno un'ora dall'altra.
 Tetraciclina: diminuisce l'assorbimento della tetraciclina.
 Vitamina D: può condurre a livelli di magnesio troppo alti.
 Vitamine liposolubili (A, E, K): diminuisce l'assorbimento del minerale.

Multivitaminico

Multivitaminico
Se un tempo le carenze vitaminiche dipendevano, soprattutto, dallo scarso apporto di cibo,
nonché dalla ridotta varietà oggigiorno il rischio di una carenza è più legato ai lunghi
processi di conservazione a cui vengono sottoposti molti ortaggi, ai processi di
maturazione artificiale di ortaggi ed agrumi; inoltre, le numerose lavorazioni di raffinazione
che subiscono i cibi conservati ed il largo uso di additivi per la loro conservazione, sono
pure essi, responsabili di fenomeni dovuti a carenze vitaminiche.
Un equilibrato apporto di vitamine permette di contrastare fenomeni incontrollabili come
l'azione negativa dei radicali liberi e completare il bilancio giornaliero delle vitamine
essenziali.

Multivitaminico è un integratore nutrizionale coadiuvante per:

Profilassi e l'integrazione delle carenze vitaminiche

Terapie antibiotiche

Convalescenza da malattie infettive

Gravidanza

Allattamento

Armonico sviluppo somatico dei bambini e dei ragazzi


Olivo
Per la sua azione vasodilatatrice periferica può essere utile per contrastare una pressione
arteriosa leggermente elevata, sia massima che minima, se non vi sia però necessità di
terapia farmacologica, che quando viene prescritta dal medico non va mai sospesa.
Soluzione idroglicerica di gemme di Olivo, utile per contrastare la pressione arteriosa
elevata, per la sua azione vasodilatatrice che si manifesta soprattutto a livello dei vasi
periferici, quindi agisce anche sulla pressione minima. Il suo utilizzo è consigliabile in quei
casi in cui l'ipertensione è di modesta entità e non richiede ancora trattamento
farmacologico, oppure per rinforzare l'azione del farmaco.
La droga è costituita dalle foglie dell'Olea europea L. (fam. Oleaceae), albero che può
raggiungere i 10 m. di altezza, molto longevo (secolare). È spontaneo nelle regioni
mediterranee, soprattutto al centro-sud, dove è anche ampiamente coltivato per estrarre
l'olio dal suo frutto.
Tempo balsamico
Le foglie si possono raccogliere tutto l'anno.
Proprietà
Ipotensore per vasodilatazione periferica; diuretico; antidiabetico - ipoglicemizzante;
febbrifugo.
Indicazioni
Ipertensione lieve e suoi disturbi (è molto utile associarlo al biancospino); diabete;
angina pectoris (uso prolungato).
Infuso
5 gr. in 200 ml. di acqua, portare a ebollizione e spegnere; tenere in infusione 10 min.
Una tazza pro dose 3 volte al giorno, prima dei pasti.

Potassio

 
Vitamina B5

Acido pantotenico pantetina prestazioni sportive atleti stitichezza gas


intestinali capelli unghie rughe pelle
E' stato finalmente dimostrato, con più di un esperimento, che l'acido pantotenico o
vitamina B5 può migliorare la resistenza e le prestazioni sportive. Gode inoltre della
caratteristica azione preventiva nei confronti dell'invecchiamento dei capelli e del loro
ingrigimento.
Fonti
Lievito di birra, fegato di vitello, arachidi, funghi, farina di soia, piselli secchi, fagioli di
soia, farina di grano saraceno, lenticchie, semi di girasole, broccoli, ceci, avocado, farina di
grano integrale nocciole, peperoncini rossi piccanti, riso integrale, cavolfiori, cavolo.
Effetti
L'acido pantotenico aiuta ad eliminare la stitichezza e i gas intestinali post operatori
stimolando la peristalsi intestinale.
Aumenta l'energia, migliora i risultati atletici, accelera la cicatrizzazione delle ferite,
previene la caduta dei capelli, ritarda l'invecchiamento (previene così la formazione delle
rughe e delle macchie scure su mani e viso) e aiuta a controllare lo stress, fattore
importante per i cardiopatici.
L'acido pantotenico è importante nella prevenzione dell'artrite, accelera la rimarginazione
delle ferite ed alcuni studi mostrano che dosi quotidiane di pantetina tra i 600 e i 1200mg
per qualche settimana abbassano il colesterolo.
E' stato condotto uno studio da cui risulta che la pantetina accelera l'eliminazione
dell'acetaldeide dal nostro organismo, la cui concentrazione sale dopo il consumo di alcol.
E' un risultato senza dubbio interessante perché l'acetaldeide contribuisce in misura
rilevante a produrre quello stato di intossicazione generale che accompagna il frequente e
prolungato abuso di alcol.
Sintomi da carenza
Sintomi di carenza possono essere vomito, irrequietezza, dolori addominali, bruciori ai
piedi, crampi muscolari, sensibilità all'insulina, diminuzione della formazione degli anticorpi
alle prime vie respiratorie.
Una carenza può manifestarsi con problemi di pelle, ulcere duodenali, depressione fisica e
mentale, secrezione insufficiente dell'acido cloridrico nello stomaco e a disturbi dei nervi
motori.
Poiché il cervello contiene la più alta concentrazione di acido pantotenico, sintomi
carenziali mentali sono insonnia, affaticamento e depressione.
Posologia
Età
RDA
Maschi
RDA
Femmine
RDA
0-6 mesi
2 mg
11-14 anni
7 mg
11-14 anni
7 mg
6-12 mesi
3 mg
15-18 anni
7 mg
15-18 anni
7 mg
1-3 anni
3 mg
19-24 anni
7 mg
19-50 anni
7 mg
4-6 anni
4 mg
25-50 anni
7 mg
51+
7 mg
7-10 anni
5 mg
51+
7 mg
Gravidanza
7 mg
Fabbisogni giornalieri raccomandati (RDA): valori giornalieri raccomandati dal Food
and Nutrition Board of the National Research Council, 1989.
Sintomi da sovradosaggio
Diarrea e ritenzione di acqua in seguito a ingestione di megadosi(da 10 a 20 g/dì). Tale
dose non è rischiosa per la vita.
Effetti collaterali e avvertenze
Nessuno specifico con una regolare assunzione.
Interazioni
 Levodopa:anche modeste quantità di acido pantotenico annullano l'effetto del
levodopa. La combinazione di levodopa e carbidopa non è intaccata da questa
interazione.

 Il fumo diminuisce l'assorbimento della vitamina B5. I fumatori possono


richiederne un'integrazione.

OLIVIS
50 ML

Olivis 50 ml

Specifico per il trattamento dell'ipertensione lieve, che non necessita ancora, a giudizio del
medico, di trattamento farmacologico. Contiene Olivo e Biancospino, utili per
contrastare sia le lievi alterazioni della pressione massima, che della minima. Essendo in
gocce è di facile dosaggio, e va assunto in modo continuativo e senza interruzioni.
Modalità d'uso: da 10 fino a 40- 50 gocce, a seconda dei valori pressori, una o due volte al
giorno, in modo continuativo e senza interruzioni.

Avvertenze: la fitoterapia può essere utilizzata per contrastare l'ipertensione solo nel caso in cui
l'alterazione della pressione sia lieve e non richieda terapia farmacologica. In caso di terapia in atto,
NON interromperla senza l’autorizzazione del medico, per evitare possibili danni vascolari.
Confezione da 50 ml
16.00 Non disponibile.

Questo prodotto è presente nelle sezioni:

Prodotti per le alterazioni della pressione: ipertensione e ipotensione


TISANA ANTI-IPERTENSIVA

Tisana anti-ipertensiva

Immagine
non Utile per combattere la pressione alta. Indicata in caso di
disponibil ipertensione iniziale, quando non sia ancora richiesta terapia
e farmacologica, o come supporto alla terapia stessa.

Modalità d'uso: una tazza al mattino, e se necessario un'altra nel


pomeriggio.

Avvertenze: la fitoterapia può essere utilizzata per contrastare


l'ipertensione solo nel caso in cui l'alterazione della pressione sia
lieve e non richieda terapia farmacologica. In caso di terapia in
atto, NON interromperla senza l’autorizzazione del medico, per
evitare possibili danni vascolari.

100 grammi
4.50 Aggiungi al cestino

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Prodotti per le alterazioni della pressione: ipertensione e ipotensione

Tisane

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