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Donatella Daccolti
DEFINIZIONE
Si intende la capacit dell' organismo di garantire un costante apporto di sangue ai tessuti (perfusione). Questa funzione vitale consente il trasporto di sostanze nutritive e ossigeno alle singole cellule del corpo umano in base alle loro sempre diverse necessit, assicurando un adeguato flusso ematico ai tessuti che ne hanno pi bisogno e sottraendolo ai distretti del corpo meno attivi.
Gli organi e la fisiologia dell' apparato cardiocircolatorio cambiano nel corso della vita
Ci riscontrabile nelle modificazioni
della pressione arteriosa, della frequenza cardiaca e della temperatura corporea
Parametri vitali
Temperatura Polso Pressione arteriosa [Respiro (12/18 atti/min) e saturimetria] Dolore (!!!!!)
Per interpretare correttamente i parametri vitali rilevati, l'infermiere dovr anche considerare l'eventuale terapia assunta dalla persona in quanto alcuni farmaci possono interferire sui valori della
pressione arteriosa (diuretici, antipertensivi, vasodilatatori, corticosteroidi), della frequenza e del ritmo cardiaci (digitale, betabloccanti, antiaritmici) e della temperatura corporea (stimolatori/inibitori dell'attivit tiroidea, antipiretici, antibiotici, FANS).
Alterazioni della FC
Un aumento della temperatura del sangue o una stimolazione dei recettori cutanei del calore porta a un incremento della frequenza cardiaca, mentre una diminuzione della temperatura sanguigna o la stimolazione dei recettori cutanei del freddo porta a un suo rallentamento. Improvvise e intense stimolazioni dei recettori dolorifici di alcuni organi viscerali quali cistifellea, ureteri o intestino, possono invece provocare un rallentamento della frequenza cardiaca fino allo svenimento
Alterazioni della TC
I neonati hanno solitamente una temperatura corporea instabile dovuta a immaturit dei meccanismi di termoregolazione che perdura sino all'adolescenza. Gli anziani invece sono soggetti a cali della temperatura corporea per una difficolt nel mantenere un sufficiente equilibrio termico. Nelle donne in et fertile riscontrabile un ciclo mensile della temperatura corporea con valori pi elevati di circa 0,5 C nella seconda met del ciclo mestruale, dopo l'ovulazione. Anche il punto, e quindi la sede di rilevazione della temperatura corporea, porta a differenze fra i dati misurati: pi ci si spinge all'interno dell'organismo, pi la temperatura risulta maggiore rispetto a quella della superficie cutanea.
Stress
Sono in parte determinati da scorrette abitudini di vita e sono quindi modificabili.
E importante che i fattori di rischio vengano riconosciuti come tali e che ognuno sia consapevole che, almeno su alcuni di essi possibile intervenire modificando abitudini comportamentali e assumendo terapie corrette
Sulla possibilit di modificare alcuni dei fattori di rischio stato sviluppato il concetto di vita prudente per il cuore, cuore che consiste: nelladottare uno stile di vita sano e attivo con regolare esercizio fisico; fisico; nel verificare la presenza di eventuali fattori di rischio (ad es. controllando la pressione arteriosa, controllando la glicemia, controllando il peso e le calorie); nel ridurre, trattare e tenere sotto controllo i fattori di rischio presenti.
Alcuni fattori, tra i quali l'ansia, la paura e la collera, influenzano la frequenza cardiaca provocando un'accelerazione del battito cardiaco, mentre il dolore tende a rallentarlo. In un evento grave quale un infarto miocardico acuto, la depressione un indicatore avverso di sopravvivenza. Essa considerata un fattore di rischio pari ad altri, quali il diabete mellito, l'insufficienza ventricolare sinistra, l'et avanzata o la presenza di aritmie ventricolari. Tale fenomeno parrebbe legato al fatto che una persona depressa generalmente non accetta le terapie mediche consigliate e tende a non modificare eventuali comportamenti errati
noto che lo stress contribuisce al rischio di sviluppare patologie a carico del sistema cardiovascolare, ma non ci sono studi che affermano che esso pu essere considerato un fattore indipendente di rischio. Lo stress pu invece influire su altri fattori di rischio o comportamenti, quali la pressione arteriosa, il livello di colesterolo, il fumo, l'inattivit.
Esiste una correlazione fra patologie cardiovascolari e determinate professioni e occupazioni sia in relazione ai turni che ad altre caratteristiche, quali l'eccessivo coinvolgimento del lavoratore e il livello di stress. Per esempio, sembra che il non poter esercitare un elevato grado di controllo sul proprio lavoro porti a valori pi elevati di pressione sistolica e diastolica suggerendo che questo fattore giochi un ruolo importante nel modulare le risposte cardiovascolari nel corso della giornata lavorativa
Un ultimo cenno merita la correlazione tra il fatto di essere sposati o avere una compagna/o e l'aumento del rischio di patologie in genere e di malattie cardiovascolari in particolare. Le persone socialmente isolate presentano un rischio da due a quattro volte maggiore per tutte le cause di morte rispetto a chi ha legami familiari, con amici o integrato nella comunit (Erg et al., 2002). I risultati di ricerche condotte su entrambi i sessi confermano che non essere soli per gli uomini o avere una positiva relazione coniugale, pi che per le donne, sono fattori protettivi per le patologie cardiovascolari.
Definizione e scopo
Con questo atto si intende istruire la persona sulla sede e sulla modalit di rilevazione della temperatura corporea pi consona alla sua situazione. Gli scopi principali di tale rilevazione sono:
il monitoraggio della temperatura corporea in caso di febbre o ipotermia, la valutazione delle oscillazioni in relazione al ciclo circadiano o al metabolismo, il monitoraggio del ciclo ovulatorio nella donna.
Produzione di calore
Origina dal metabolismo degli alimenti e dal lavoro muscolare, a cui si associa il calore acquisito dall'ambiente attraverso l'irradiazione e la conduzione.
IRRADIAZIONE
CONDUZIONE
CONVEZIONE
EVAPORAZIONE
FEBBRE
La febbre determina un aumento della frequenza cardiaca di circa 8-10 pulsazioni/min per ogni grado centigrado di temperatura. La febbre, che per anni stata considerata una risposta patologica alle infezioni, viene oggi ritenuta una normale risposta di difesa dell' organismo in quanto sia le tossine batteriche che altri agenti patogeni stimolano il rilascio di sostanze chimiche, chiamate pirogeni, che inducono il rialzo della temperatura corporea. Non ancora chiaro il significato adattativo della febbre, ma sembra che essa rinforzi l'attivit dei globuli bianchi coinvolti nelle risposte di difesa
Tipi di febbre
Remittente: oscilla di 1 senza raggiungere i valori normali. Intermittente: oscilla tra valori normali e patologici. Febbricola: oscilla di decimi di grado, ma non mai normale
IPOTERMIA
la diminuzione della temperatura corporea con valori uguali o inferiori a 35C causata da una esposizione artificiale o accidentale a basse temperature:
Pu infatti essere indotta artificialmente per ragioni terapeutiche, per esempio durante gli interventi cardiaci e neurochirurgici, oppure verificarsi per la prolungata permanenza in ambienti freddi.
CLASSIFICAZIONE CLINICA 1. IPOTERMIA LIEVE : T = 32-35 C Sintomi : confusione mentale, stato di agitazione con brividi, amnesia, perdita della coordinazione motoria, pu esservi tachipnea e tachicardia (fase di resistenza con meccanismi protettivi) 2. IPOTERMIA MODERATA : T = 29-32 C Sintomi : confusione, sonnolenza, iporeflessia, cessano i brividi, bradipnea e bradiaritmia, ipotensione, rigidit muscolare (stato di falso benessere) 3. IPOTERMIA SEVERA : T < 29 C Sintomi : perdita di coscienza, marcata rigidit, funzioni vitali estremamente rallentate 4. MORTE APPARENTE : T < 24 C, > 14 C Sintomi : paziente incosciente, midriasi fissa, arresto cardiorespiratorio (FV, asistolia)
IPOTERMIA INVOLONTARIA
(TEMPERATURA CENTRALE SOTTO I 36 )
In fase perioperatoria
Postoperatorio
Prolungamento della durata di azione dei farmaci; Disturbi della coagulazione; > sensibilit alle infezioni della ferita chirurgica; Brivido.
Digitale!!!!
Si sente spesso utilizzare l'aggettivo per vari tipi di termometro. Il termine digitale si riferisce alla modalit con cui vengono visualizzate le informazioni derivate elettronicamente.
Virtualmente tutti i termometri che utilizzano l'elettronica per la determinazione della temperatura corporea sono digitali; vengono comunemente detti termometri digitali quelli che mostrano il risultato della lettura tramite un sensore elettronico.
Termometri elettronici
Si fa riferimento a strumenti in grado di predire la temperatura in base al suo iniziale incremento. Questo tipo di termometri generalmente costituito da una sonda sensoriale fissata da un cavo a un dispositivo elettronico, dotato di schermo, alimentato da una batteria ricaricabile. La sonda coperta da un cappuccio monouso che viene cambiato a ogni rilevazione. Il dispositivo principale costituito dallo schermo, sul quale vengono visualizzate le letture della temperatura e i messaggi. La maggior parte di questi apparecchi ha un interruttore che consente a chi lo utilizza di scegliere se usare la rilevazione predittiva o la lettura diretta. Nel primo caso, il termometro applica un algoritmo ai dati rilevati nei primi secondi e predice qual la temperatura in quella sede. Nel secondo caso il termometro resta in sito fino a che i valori della temperatura non smettono di cambiare. Questo secondo tipo di rilevazione pi lunga rispetto alla lettura predittiva, ma comunque pi veloce di quella effettuata con il termometro a mercurio. Per evitare che il termometro diventi un importante veicolo di infezioni ospedaliere necessario cambiare i cappucci copri sonda tra un paziente e l'altro, eliminarli in modo corretto ed effettuare il lavaggio delle mani
Il dispositivo principale costituito dallo schermo, sul quale vengono visualizzate le letture della temperatura e i messaggi. La maggior parte di questi apparecchi ha un interruttore che consente a chi lo utilizza di scegliere se usare la rilevazione predittiva o la lettura diretta. Nel primo caso, il termometro applica un algoritmo ai dati rilevati nei primi secondi e predice qual la temperatura in quella sede. Nel secondo caso il termometro resta in sito fino a che i valori della temperatura non smettono di cambiare. Questo secondo tipo di rilevazione pi lunga rispetto alla lettura predittiva, ma comunque pi veloce di quella effettuata con il termometro a mercurio. Per evitare che il termometro diventi un importante veicolo di infezioni ospedaliere necessario cambiare i cappucci copri sonda tra un paziente e l'altro, eliminarli in modo corretto ed effettuare il lavaggio delle mani.
I termometri chimici
Sono costituiti da strisce in materiale plastico o cerotti adesivi sulla cui superficie sono disposti dei cristalli liquidi in grado di modificare il proprio colore in rapporto al calore del corpo con cui entrano in contatto.
Sedi
Scopo
Con questo atto si intende scegliere e posizionare presidi che favoriscono il mantenimento della temperatura corporea entro i livelli di normalit allo scopo di garantire le reazioni biochimiche necessarie per la sopravvivenza.
Nel caso in cui la persona, per vari motivi, si trovi in situazioni di rialzo termico o di ipotermia, l'infermiere deve intervenire con azioni di sostituzione al fine di ripristinare la condizione fisiologica. Tali azioni si esplicitano nella scelta e nel posizionamento del presidio pi idoneo per contrastare le alterazioni della temperatura. Per diminuire la temperatura corporea vengono comunemente applicati sui grossi vasi (carotideo e femorale) la borsa del ghiaccio e/o il ghiaccio chimico istantaneo, pur non essendoci in letteratura prove di efficacia che sostengano la validit di tale intervento. L'esecuzione di spugnature tiepide, finora suggerita, viene sconsigliata in quanto crea una momentanea riduzione della temperatura seguita poi da un suo rapido rialzo.
Anche se le coperte metalliche isotermiche sono largamente utilizzate per isolare la persona e ridurre la dispersione termica per convezione e irradiazione, non esistono prove di efficacia a loro favore nel trattamento dell'ipotermia. Questo presidio pu invece risultare utile nella sua prevenzione. Metodi attivi
Bambini
IRRADIAZIONE
Quindi si agisce sui fattori che determinano la perdita di calore
Effettuare il trasporto del bambino avvolgendolo in un lenzuolo isolante; Utilizzare culla termica.
aumentare la temperatura della sala operatoria a 26 26 C e porre il bambino su un piano riscaldato (riscaldamento attivo).
Evaporazione:
Riscaldamento dei gas erogati incide per il 10 %
Definizione e scopo
Questo atto consiste nel conteggio del numero di pulsazioni in un minuto, provocate dall' onda sfigmica e rilevate attraverso la palpazione di un' arteria superficiale o l'auscultazione di altra sede idonea denominata polso. Rilevare la frequenza cardiaca ha lo scopo di valutare la funzione cardiocircolatoria della persona evidenziando eventuali modificazioni rispetto alla norma.
La frequenza delle contrazioni cardiache determinata da diversi elementi. Uno dei pi importanti la natura degli impulsi condotti dai sistemi simpatico e parasimpatico. Altri fattori come l'ansia, la paura, la fame possono accelerare il battito cardiaco, mentre il dolore tende a rallentarlo. La frequenza cardiaca, cos come altri parametri vitali, rallentata o ridotta durante il riposo e il sonno. La frequenza del polso influenzata inoltre dal sesso, dall' et e dall'attivit fisica.
Identificare la persona. Informare la persona relativamente all'atto infermieristico. Invitare o aiutare la persona ad assumere la posizione pi idonea e comoda in base alle sue condizioni. Lavare le mani.
Pressioni arteriose:
Sistolica, generata durante la contrazione cardiaca (informazioni su forza di contrazione, quantit di sangue) Diastolica, durante la fase di riposo (informazioni sulle resistenze periferiche governate dal sistema nervoso autonomo ed elasticit dei vasi che spingono il sangue in avanti durante la diastole cardiaca) Differenziale definita come la differenza tra pressione sistolica e pressione diastolica e fornisce informazioni importanti sull' attivit del sistema cardiocircolatorio. Per esempio, la pressione sistolica aumenta maggiormente di quella diastolica in caso di arteriosclerosi; nell' insufficienza della valvola aortica aumenta la sistolica e diminuisce la pressione diastolica.
Strumenti:
Fonendoscopio
Sfigmomanometro
Sfigmomanometro
costituito da un bracciale o manicotto e da un manometro. Il bracciale contiene una camera d'aria in gomma ed rivestito da una guaina esterna in tessuto lavabile. Alla camera d'aria connessa, mediante un tubo in gomma, una pompetta o pera di gonfiaggio collegata al manometro. Una valvola posta in prossimit della peretta di gonfiaggio permette di regolare l'afflusso e il deflusso dell'aria nel manicotto.
Il bracciale deve essere della misura adeguata alla circonferenza del braccio e che sia ben adeso e mantenuto in sede mediante velcro o altri tipi di fissaggio
Lo sfigmomanometro a mercurio
(non pi utilizzabili in ambiente ospedaliero)
caratterizzato dalla presenza di una colonnina graduata in cui si trova il mercurio e consente una misurazione molto precisa della pressione. La sua affidabilit porta per all' erronea convinzione che mantenga la sua efficienza nel tempo: purtroppo sono ancora pochi gli ospedali con un piano di manutenzione regolare di tali apparecchiature. Gli sfigmomanometri a mercurio devono essere puliti e controllati almeno ogni sei mesi se utilizzati in ambito ospedaliero, ogni anno se per l'uso domiciliare; le componenti degli sfigmomanometri a mercurio (tubi in gomma, valvole) devono essere mantenute in buone condizioni facendo particolare attenzione al mercurio per la sua tossicit (Guidelines Committee, 2003; O'Brien et al., 2003).
Lo sfigmomanometro aneroide
senz'altro pi pratico e diffuso, ma meno affidabile a causa della sua pi complessa metodica di registrazione della pressione. Le scosse e gli urti che lo sfigmomanometro riceve nell'uso quotidiano ne diminuiscono la precisione nel tempo portando alla lettura di false basse pressioni con conseguente sottostima dei valori di pressione arteriosa. Gli sfigmomanometri aneroidi dovrebbero essere controllati ogni sei mesi confrontandoli con uno sfigmomanometro preciso (calibrato e validato) per l'intera gamma di valori.
Il fonendoscopio o stetoscopio
lo strumento necessario per la rilevazione della pressione con il metodo auscultatorio. Esso costituito da un tubo in gomma connesso a un raccordo a Y in metallo alle cui estremit sono presenti due auricolari (od ogive) da inserire nei condotti uditivi. All'altra estremit si trova un dispositivo metallico (testina) che ha una faccia munita di membrana, mentre quella opposta a campana.
Attraverso questi reperimenti si ridotta la mortalit cardiovascolare e si migliorata la qualit di vita dei pazienti. Quello che si evidenzia in entrambe le classificazioni che basta il rilievo di 1 millimetro di mercurio in pi per etichettare un paziente come iperteso. Ci significa che la misurazione deve essere estremamente accurata.
La misurazione della P.A. la base per la diagnosi, la gestione, il trattamento, lepidemiologia e la ricerca. Le decisioni sono influenzate dallaccuratezza della misurazione. La misurazione della P.A. soggetta a problemi ed errori che riguardano:
alterazioni dellosservatore tecnica di misurazione errore legato allapparecchiatura
Identificare la persona Informare la persona relativamente all'atto infermieristico, verificare che sia tranquilla e che l'ambiente sia poco rumoroso. Invitare o aiutare la persona ad assumere la posizione pi idonea e comoda in base alle sue condizioni e valutare il tempo trascorso Lavare le mani
Procedura
Lavarsi le mani. Identificare il paziente e spiegargli la procedura.
Spiegazione: Assicura la sicurezza del paziente e aumenta la sua adesione.
Posizionare il paziente supino, con la testa del letto bassa per 10 minuti. Spiegazione: Permette al sangue accumulato nelle estremit di rientrare in circolo. Controllare e registrare la pressione e il polso in posizione supina. Mantenere la cuffia per la pressione sul braccio. Spiegazione: Avere informazioni
di base con cui confrontare i risultati dopo il cambio di posizione. La frequenza del polso accertata per aiutare a differenziare le cause dell'ipotensione posturale. Durante i cambiamenti di posizione, se la frequenza del polso aumenta per cadute della pressione secondarie a stimolazione simpatica, la causa pu essere una diminuzione del volume. Se il polso non aumenta quando la pressione diminuisce, la causa pu essere correlata a mancanza della risposta simpatica.
Aiutare il paziente a mettersi in posizione seduta, con le gambe a penzoloni da un lato del letto. Aspettare 2 minuti e controllare la pressione e il polso. Spiegazione: In una persona
normale 2 minuti sono un tempo adeguato per permettere al sistema nervoso autonomo di compensare di riflesso il calo di volume.
Aiutare il paziente a mettersi in piedi. Aspettare 2 minuti e controllare la pressione e il polso. Prestare attenzione a segni e sintomi di vertigini. Spiegazione: Se la pressione cala significativamente, il paziente pu avere dei capogiri e pu aver bisogno di tornare a letto prima che il test sia finito. Aiutare il paziente a ritornare in una posizione confortevole.
Registrare la misurazione e ogni sintomo che si sia verificato durante il cambio posturale. Nota: Un calo di 25 mmHg nella pressione sistolica, o di 10 mmHg nella pressione diastolica, dovrebbe essere riferito. Spiegazione: si tratta di una registrazione
legale e permette la comunicazione con gli altri membri del team.
Diagnosi infermieristiche
Definizione e scopo
Per massaggio cardiaco esterno si intende la compressione ritmica e intermittente del torace (frequenza di 100c/min) che, iniziata immediatamente dopo la scomparsa del polso, ha lo scopo di garantire la perfusione cerebrale e coronarica fino alla ripresa della circolazione spontanea.
IL POLSO CAROTIDEO
Per valutare il polso carotideo:
Mantenere la testa iperestesa Individuare il pomo di Adamo Fare scorrere le dita per circa 3 cm a lato del pomo dAdamo Premere delicatamente
Polso femorale
Abdurre le cosce del lattante. Cercare il polso subito sotto la piega inguinale, al centro del legamento inguinale.
Se il polso assente occorre provvedere alla circolazione artificiale mediante Massaggio Cardiaco Esterno (MCE)
Localizzato il punto dove comprimere(al centro del torace), la seconda mano viene appoggiata sopra la prima, mantenendo le dita sollevate affinch non tocchino il torace.
Durante lesecuzione delle compressioni la posizione corretta quella che permette a braccia e spalle di essere sulla stessa linea, in verticale rispetto allarea di compressione. In questo modo il peso della parte superiore del corpo del soccorritore viene sfruttato per aumentare la forza delle compressioni, migliorando lefficacia del massaggio e riducendo la fatica.
Nelladulto per ottenere un massaggio cardiaco efficace, necessario garantire labbassamento dello sterno di 4-5 cm e comprimere il torace ad una frequenza di 80-100 compressioni al minuto. E importante che le fasi di compressioni e di rilasciamento abbiano la stessa durata. Un buon massaggio cardiaco permette di rilevare il polso carotideo ad ogni compressione toracica.
Una compressione toracica ben eseguita genera una gittata cardiaca equivalente, al massimo, ad un quarto della gittata cardiaca fisiologica a riposo. quindi necessario tenere la persona in posizione orizzontale, per garantire la massima ossigenazione cerebrale possibile
C.
1cm
C. M.C.E. nellinfante
La grande maggioranza degli interventi di rianimazione di base viene eseguita per malattie cardiovascolari: infarto miocardio, aritmie (asistolia o fibrillazione ventricolare), ictus cerebrali.
Solo un numero limitato di interventi viene eseguito per traumi accidentali, incidenti della strada o altro.
E opportuno ricordare che, secondo le statistiche, la maggior parte delle persone in arresto cardiaco determinato da infarto o aritmie muore prima di raggiungere lospedale.
Larresto cardiaco in un soggetto con cardiopatia ischemica generalmente determinato da un infarto miocardio acuto o da una aritmia grave.
La cardiopatia ischemica.
Laterosclerosi la causa pi importante della cardiopatia ischemica. La cardiopatia ischemica pu manifestarsi in diversi modi, tra i quali:
E fondamentale il pronto riconoscimento di un infarto miocardio (il cosiddetto attacco cardiaco) e limmediata richiesta di soccorsi. Lincidenza di morte aritmica nella prima ora altissima. Inoltre lefficacia delle terapie massima se queste vengono iniziate entro due ore dallinsorgenza dei sintomi.
E molto importante non sottovalutare mai i sintomi di un possibile infarto: meglio chiamare i soccorsi per un falso allarme, piuttosto che perdere tempo prezioso!
ARITMIE CARDIACHE
I ritmi responsabili nell'85% dei casi di AC sono la fibrillazione ventricolare (FV) e la tachicardia ventricolare (TV) senza polso.
Solo nel 15-20% dei casi riscontrabile l'Asistolia o la Dissociazione elettromeccanica (DEM).
La FV/TV vengono definiti come "ritmi della salvezza" in quanto, se trattate prontamente con la defibrillazione elettrica, possono essere interrotte.
La FV il completo sovvertimento dell'attivit Nella TV, che peraltro spesso si elettrica cardiaca, con perdita della funzione di pompa ed assenza di polso periferico. trasforma rapidamente in FV, il ritmo regolare ma estremamente rapido tanto da non consentire una contrazione cardiaca efficace con deterioramento emodinamico sino allassenza di circolo.
In entrambe le situazioni l'unico trattamento efficace costituito dalla defibrillazione che consiste nel far attraversare il cuore da un flusso di corrente continua in pochi millisecondi. Il passaggio dell'energia determina una sorta di blocco di tutta la caotica attivit cardiaca, dando la possibilit al cuore di ristabilire la corretta sequenza dell'attivazione elettrica, con ripresa del circolo.
Il DAE un dispositivo semiautomatico che guida l'operatore nella eventuale erogazione dello shock elettrico. L'innovazione principale del DAE rispetto al defibrillatore manuale costituita dal fatto che il dispositivo solleva completamente il soccorritore dall'onere del riconoscimento del ritmo cardiaco. Una volta collegato al torace della vittima mediante una coppia di elettrodi adesivi, il DAE analizza il ritmo e solo nel caso riconosca la FV/TV indica "shock consigliato", carica il condensatore al valore di energia gi preimpostato e ordina all'operatore di premere il pulsante di shock.
LUOGHI:
sulle ambulanze ed altri mezzi di soccorso (polizia, carabinieri, vigili del fuoco, volontari) in luoghi pubblici particolarmente affollati (stadi, stazioni, aeroporti, centri commerciali, condomini ... ) in luoghi dove si praticano attivit sportive (palestre, piscine, circoli sportivi ...) nelle abitazioni di pazienti selezionati, non candidabili al defibrillatore impiantabile (es. recente infarto miocardico) in piccole comunit poste in luoghi isolati, o in zone urbane non raggiungibili in tempi brevi dal 118 (viabilit-traffico).
Un'efficiente rete di defibrillatori potr avere successo solo se disponibile un adeguato e preparato numero di soccorritori, che agiscono nell'ambito della Catena della Sopravvivenza ed in stretta collaborazione con il Servizio 118
Va ricordato che la FV/TV evolve in breve tempo - se non trattata - verso l'asistolia, ritmo non defibrillabile e generalmente non suscettibile di alcuna terapia, il che dimostra ancora una volta l'importanza della precocit della defibrillazione.
(Airway)Apertura delle vie aeree (Breathing) Valuta respirazione e circolo (Circulation) Assicura circolazione (MCE) (Defibrillation)Defibrillazione
Dal momento che l'operatore non deve porre l'indicazione allo shock ed in considerazione della legge 120/2001, che consente l'utilizzo del DAE anche a personale non sanitario addestrato, addestrato, l'uso di tali dispositivi sta divenendo sempre pi diffuso. Nell'utilizzo del DAE fondamentale il rispetto delle norme di sicurezza che devono essere sempre osservate: durante le fasi di analisi ed erogazione dello shock nessuno, operatore compreso, deve essere a contatto con il corpo della vittima.
Infatti, mentre in corso di analisi eventuali movimenti potrebbero interferire e ritardare l'analisi stessa, durante la fase di shock il contatto con il paziente comporterebbe il passaggio di corrente all'operatore e/o agli osservatori, con elevato rischio per la loro incolumit.
Una piastra a destra dello sterno in posizione sottoclaveare e una a sinistra sulla linea ascellare media a livello dell'apice cardiaco.
Stessa posizione. Una placca posta sull'apice anteriormente (posizione standard) e l'altra placca applicata posteriormente, nella parte superiore del torace, a destra o a sinistra Una placca posta sul precordio di sinistra anteriormente e l'altra in modo speculare posteriormente, medialmente alla scapola sinistra
Una placca posta sulla linea ascellare media sinistra e l'altra sulla linea ascellare media destra.
5) SEGUIRE LA SEQUENZA
Il DAE programmato per analizzare per tre volte il ritmo cardiaco e per tre volte pu consigliare lo shock se persiste l'aritmia. In caso di cambiamento del ritmo (ripristino di ritmo elettricamente corretto o evoluzione in asistolia), il DAE indica "shock non consigliato".
Edemi
Un sovraccarico di liquidi pu determinarsi in individui con scompenso cardiaco congestizio o con insufficienza renale, e pu essere provocato dall'infusione endovenosa di un eccessivo volume di liquidi. In presenza di un sovraccarico di liquidi, il cuore dovr lavorare pi intensamente per pompare l'eccesso di volume. L'eccessivo volume ematico e la pressione generata portano a un sovraccarico dei capillari, provocando edemi. Nei tessuti periferici il sovraccarico di liquidi causa gonfiore e riduce la perfusione.
Elastocompressione