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Lucidi del corso di

Fluidodinamica e Macchine

Fondamenti Combustione in TG
Prof. F. Martelli – Ing. A. Cappelletti, PhD

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– Testi di Riferimento:

A.H. Lefebvre
“Gas Turbine Combustion”

J.Warnatz, U. Maas, R.W. Dibble


“Combustion: Physical And Chemical Fundamentals,
Modeling And Simulation”

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Definizione di combustione
La combustione è una antica tecnologia, che però provvede circa al
90% di tutto il supporto energetico alle attività umane.

Da un punto di visto chimico-fisico la combustione è una reazione di


ossidazione fortemente esotermica

Nei processi di interesse tecnico, la combustione si realizza con tempi


caratteristici dell’ordine dei ms ed è accompagnata da emissioni nel
campo del visibile (fiamme).
– Regime di deflagrazione (velocità inferiori alla velocità del suono)
– Velocità di propagazione della fiamma dell’ordine dei m/s

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Parametri di interesse TG
Rapporto stechiometrico aria/combustibile S, (AFRst)
– massa di ossigeno necessaria e sufficiente alla completa combustione
di 1kg di combustibile:
 m  
 S   air    x  y   1  3.76 WAir
 mC H   4 WCx H y
 x y S
– Per il metano (CH4) in aria si ha S=17.23 per H2 : S=34.2

Si introduce un rapporto di equivalenza , così definito


 m 
 air  •>1 miscele ricche
 mC H 


x y 
S
 S •=1 miscele stechiometriche
 m  
 air 
 mC H  •<1 miscele magre
 x y
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Parametri di interesse TG
Potere calorifico

Costituisce l’energia sottoforma chimica contenuta in un kg di combustibile


Unità di misura kJ/kg e/o kJ/Nm3

A causa della presenza nei fumi di combustione di acqua è necessario


distinguere fra
P.C. Superiore (HHV, P.C.S) considera l’energia ottenuta riportando i fumi
fino alla temperatura di riferimento 0 o 15°C quindi recuperando il calore
latente di vaporizzazione dell’acqua.
P.C. Inferiore (P.C.I, LCV, HCI) considera l’acqua rilasciata allo stato di
vapore P.C. Superiore > P.C. Inferiore

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Parametri di interesse TG
Potere calorifico
Calcolo del P.C.S per via analitica dall’analisi elementare del combustibile secondo la
formula di Dulong
P.C.s.=33,9 ·C+ 144,4 ·[H-(O/8)]+10,5 ·S (MJ/kg) C,H,O,S frazioni in massa
P.C.i.= P.C.s.-2,5 ·(U+9H) [MJ/kg]
La differenza fra P.c.i. e P.c.s. sta nell’entalpia (energia) di vaporizzazione dell’acqua che a p
atm vale circa 2500 kJ/kg.

Calcolo del P.C. per sperimentalmente usa la bomba calorimetrica

Valori Tipici di P.C.i (kJ/kg): H2 =120.000, CH4 =50.000, Gas Naturale = 47.000

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Parametri di interesse TG
Temperatura adiabatica di fiamma
È la temperatura che raggiungono i fumi se la combustione avvenisse in
assenza di scambio termico con l’esterno (adiabaticità)
– Tad è funzione del rapporto di equivalenza , della temp. iniziale e
della pressione
– Tad non tiene conto del reale meccanismo di reazione, ed è
pertanto una grandezza “ideale”

LHV
t ad  t0 
 st
cp(  1)
 K

Temp. adiabatica di fiamma per alcune miscele in CH4/Air 2222


condizioni stechiometriche da cond. standard H2/Air 2380
C2H2/Air 2523

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Parametri di interesse TG
Limiti di Infiammabilità

Identifica il limite superiore e inferiore di concentrazione


di combustibile in una miscela tale che sia possibile la
combustione
fondamentale in sistemi premiscelati

Limiti [% vol]

H2 4.0 - 75
CH4 5.0 - 15

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Combustibili
I combustibili tradizionali TG sono:
Gas Naturale
Olio combustibile / Gasolio
Cherosene (Avio)
Combustibili alternativi:
Biocombustibili (etanolo, bio-olio),
H2
Syngas
molto importante conoscere la composizione del combustibile soprattutto il
tenore di sostanze contaminanti:
Influenza sull’esercizio: depositi o corrosione
Impatto ambientale

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Combustibili
Liquidi Gassosi
Olio combustibile (riserva) Gas Naturale
Cherosene (Avio)  H2
Biocombustibili (etanolo, bio-olio) Syngas
Gas poveri

Fase di Evaporazione

Combustione
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Combustibili Gassosi in TG

Classificazione
– combustibili gassosi naturali
• GAS NATURALE: miscela di Metano, etano, propano, butano,
azoto.
– P.C.I. convenzionale = 47.7 MJ /kg (CH4=50.0 MJ)

– combustibili gassosi artificiali


• sono ottenuti dai processi gassificazione di combustibili liquidi o
solidi (olii combustibili, carbone) o come sottoprodotto di altre
lavorazioni (gas di coke o d’altoforno); hanno come componenti
principali H2 e CO

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Combustibili Gassosi in TG

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Combustibili Liquidi
Sono ottenuti prevalentemente dalla lavorazione del
petrolio greggio
– garantiscono generalmente combustioni estremamente efficienti
– facilità di stoccaggio e trasporto
– le caratteristiche di pulizia e l’impatto ambientale sono
fortemente dipendenti dal tipo di combustibile

Parametri di classificazione: densità, distillazione, punto di


infiammabilità e viscosità
– Cherosene
– Gasolio
– Oli combustibili
– Bio oli

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Fiamme
La reazione di combustione può svilupparsi solo in presenza di una
miscelazione a livello molecolare dei reagenti:
– è possibile classificare le fiamme in base alle modalità con cui aria e
combustibile sono preparati all’evento reattivo
• ulteriore suddivisione in base al regime di moto (laminare o turbolento)
Fiamme premiscelate
– fiamme che si sviluppano a partire da miscele omogenee aria
combustibile
• sono realizzabili solo con combustibili gassosi o liquidi (con preventiva
evaporazione)
Fiamme non premiscelate (o diffusive)
– aria e combustibile vengono immessi nell’ambiente di reazione in correnti
distinte
Fiamme parzialmente premiscelate (o ibride)
– la fiamma si sviluppa solo parzialmente a partire da miscele omogenee
aria combustibile

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Campi di applicazione

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Fiamme premiscelate
•fronte di fiamma
Fronte di fiamma: idealmente è la superficie che •miscela fresca •gas combusti
delimita la miscela fresca dai gas combusti

• la velocità con cui il fronte di fiamma tende a •SF


risalire verso la miscela fresca è detta velocità •Vref
di propagazione della fiamma SF

• il valore di SF dipende dal regime di moto ed Regime laminare SF<2 m/s


è influenzato dalle caratteristiche termochimiche
della fiamma (composizione comb, Regime turbolento SF=5-15 m/s
concentrazione, temperatura, pressione)

– Per avere una fiamma stabile occorre garantire


l’equilibrio fra la velocità della miscela fresca e la
velocità di fiamma
• la realizzazione di una combustione stabile è
l’aspetto più critico delle fiamme premiscelate

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•Fiamme premiscelate - Struttura

•miscela fresca •gas combusti

•Vref •SF

•fronte di fiamma

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Fiamme diffusive
Non si individua un fronte di fiamma
distinto
– la reazione di combustione si realizza
contestualmente al processo di
miscelazione dei reagenti
• diversamente dalle fiamme premiscelate
la reazione è interessata da un vasto
range di composizioni e temperature
• la forma della fiamma è descritta dal
luogo dei punti che presentano
composizione stechiometrica (=1)
– Le fiamme diffusive presentano
generalmente migliori doti di stabilità
rispetto alle fiamme premiscelate

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Fiamme diffusive
Andamento della temperatura
e delle composizioni delle
principali specie

 struttura di una fiamma


diffusiva turbolenta
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Emissioni inquinanti
Sostanze Incombuste
– prevalentemente CO ed UHC (Unburned Hydro Carbons)
– comuni a tutti i dispositivi di combustione
– emissioni generalmente contenute nei dispositivi ad alta efficienza
Ossidi d’azoto, NOx (NO, NO2)
– nascono principalmente per ossidazione dell’azoto atmosferico ad
alte temperature
– comuni a tutti i dispositivi di combustione con aria

Ossidi di Zolfo (limitati ai combustibili solforati)


Particolato solido (di forte rilievo per i combustibili solidi e
liquidi)

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Sostanze incombuste
Nel processo di combustione degli idrocarburi, le reazioni più lente sono
quelle di ossidazione da CO a CO2
– Nelle prime fasi della reazione si forma rapidamente una grande quantità di
CO che poi progressivamente si ossida a CO2
• le emissioni di CO sono generalmente inferiori alle 100-200 ppm
– Le emissioni di UHC sono generalmente molto contenute e solitamente
limitate alle fasi di fuori progetto dei dispositivi
5 5
10 10
T0=300 K

CO [ppmvd@ 15% O2 ]
CO [ ppmvd@15% O2 ]

T0=550 K 4
10
4 T0=800 K
10 3
10

2
3
10 p=1 [bar]
10
p=10 [bar]
1
10 p=20 [bar]
p=30 [bar]
2 0
10 10
0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1,0 1,1 1,2 1,3 0,4 0,6 0,8 1,0 1,2 1,4
rapporto di equivalenza -  rapporto di equivalenza - 

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Ossidi d’azoto – Meccanismi di formazione
Meccanismo di Zeldovich-Thermal NO •O2=2O
 processo prevalentemente endotermico
•N2+O=NO+N
 prevalente per T>1850÷1900 K
 presentano una dipendenza esponenziale dalla temperatura •N+O2=NO+O
 sono caratterizzati da una cinetica di formazione molto lenta
•N+OH=NO+H
(meccanismo di formazione tipico delle fiamme diffusive,
strettamente dipendente dal tempo di residenza)
Prompt NO: N2+CH=HCN+N
– meccanismo prevalente in condizioni di temperatura relativamente bassa e caratteristico delle regioni iniziali
della fiamma (radicali idrocarburici)
– la caratteristica peculiare è la elevata velocità delle reazioni
Fuel NO Si tratta di NO formato per ossidazione di azoto eventualmente contenuto nel combustibile (sia come azoto
molecolare sia legato in composti diversi)
– In presenza di fiamme diffusive la conversione è prossima al 90%
– Il meccanismo di formazione è per certi aspetti simile a quello dei Prompt NOx
Nitrous Oxide Mechanism N2O
– Si tratta di NO formato per ossidazione di azoto iniziato dalla reazione:
N2+O=N2O N2O+O=NO+NO

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Ossidi d’azoto – Meccanismi di formazione
2600 10000
800
temperatura di fiamma [K]

2400 NOx T0=300 K

NO [ppmvd@ 15%O2]
T 700
1000 NOx T0=550 K
2200 NO
600

NOx [ ppmvd@15% O2 ]
NOx T0=800 K
2000 500 100
400
1800
300 10
1600
200
1
1400 100
1200 0 0,1
0,4 0,6 0,8 1,0 1,2 1,4 1600 1700 1800 1900 2000 2100 2200 2300 2400 2500
rapporto di equivalenza -  temperatura di fiamma [K]

1000
500
25 NO p=1 bar
450
NO calcolato NO p=10 bar
exponential fit  = 0.65 400 NO p=20 bar

NO [ ppmvd@15%O2 ]
100 20
350 NO p=30 bar
NO [ ppmvd@15%O2 ]

300
15
NO [ ppm ]

10 250
10 200
0.60
1 150
5 100
0.55
0.50
0,1 0.45
50
1400 1600 1800 2000 2200 2400 0
0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 3,5 0
temperatura di fiamma [K] 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1,0 1,1 1,2 1,3 1,4
tempo di residenza [ms]
rapporto di equivalenza - 
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•Similitude Theory in Combustion Process :
lu
Re  •Numero di Reynolds, rapporto tra gli effetti inerziali del moto (l2u2) e quelli viscosi (lu)

u •Numero di Mach, rapporto tra gli effetti inerziali del moto (l2u2) e quelli di comprimibilità (l2a 2)
Ma 
RT1
c p
Pr  •Numero di Prandtl, rapporto tra la diffusività molecolare della quantità di moto (/) e della temperatura (k/cp)
k
hc  L
Nu  •Numero di Nusselt, rapporto tra energia cinetica e termica (per unità di massa)
k

l T23 •Numero di Stefan, rapporto tra la potenza termica scambiata per irraggiamento (T24) e conduzione (kT2/l) (per unità
Sf 
k di area

Sc 
D •Numero di Schmidt, rapporto tra la diffusività molecolare della quantità di moto (/) e di massa (D)
lr
Da1 
u •Numero di Damköhler 1°, rapporto tra il tempo di residenza (l/u) e quello tipico della reazione di combustione
considerata (1/r)
H i lr
Da 3 
uc pT1
•Numero di Damköhler 3°, rapporto tra la potenza termica sviluppabile dalla reazione (Hir) e a una potenza di
riferimento (ucpT1/l) (per unità di massa)
T2
T1
•Rapporto di temperatura di fine combustione e quella di riferimento

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•Similitude Theory in Combustion Process :

•Talvolta la situazione fisica può richiedere di analizzare ulteriori fenomeni spesso trascurabili o addirittura assenti. In
particolare possono avere importanza:
•1) effetti di instabilità dovuti a flusso oscillatorio.
•2) effetti di galleggiamento.
•I primi si misurano nel caso di condizioni di fiamma instabile, di oscillazioni di pressione (fiamme premiscelate) o di
forzanti esterne (vibrazioni della macchina), i secondi nel caso di notevoli dimensioni del sistema. Le grandezze e i
gruppi adimensionali interessati sono:

•f = frequenza del fenomeno oscillatorio, g = accelerazione di gravità.


fl
St  •Numero di Strouhal, rapporto tra il tempo di residenza (l/u) e il periodo del fenomeno oscillatorio presente (1/f)
u

Fr 
u •Numero di Froude, rapporto tra gli effetti inerziali del moto (l2u2) e quelli gravitazionali (l3g)
lg

T2
g (Re, Ma, Pr, Nu, Sf , Sc, Da1 , Da3 , , St , Fr,  ,  )  0
T1

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