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Cicli combinati

Sviluppi principali
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Flessibilit carico variabile


Minimo tecnico spostare sempre pi in basso il punto di minimo carico dellimpianto (in
questi casi il problema principale non sono le performance, ma contenere le emissioni)

Schema di funzionamento del mercato degli impianti per lenergia


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Utility: chi utilizza e gestisce limpianto (Enel)


EPC
o Engineering: progettazione dellimpianto
o Procurement & Construction: ricerca dei componenti necessari e realizzazione
dellimpianto
OEM (Original Equipment Manufacturing): costruzione dei pezzi necessari (General Electrics,
Ansaldo, Siemens, Rolls-Royce)

Il Ciclo Combinato costituito da un turbogas ed un impianto a vapore disposti in serie.


Il rendimento perci sar dato dal rapporto tra il lavoro prodotto da entrambe le turbine ed il calore
immesso nel turbogas. Questo rendimento ovviamente pi alto di quello dei due impianti separati.
Problemi termodinamici
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Recuperare nel modo pi efficiente il calore disponibile nei gas di scarico del Turbogas, la cui
temperatura decresce quando si estrae calore
Cedere il calore non convertito ad un pozzo di calore a temperatura costante (ambiente)

Un ciclo adatto a tali scopi dovrebbe ricevere calore a temperatura variabile e cederlo allambiente a
temperatura costante. Questo ciclo avrebbe quindi una forma TRIANGOLARE.
Purtroppo molto difficile realizzare un ciclo di questo tipo perch non esiste un fluido in grado di
comportarsi come Gas nella fase di assorbimento del calore a T variabile e come Vapore Condensante nella
fase di rilascio di calore a temperatura costante.
Si pu provare a vedere cosa succede se si utilizza un ciclo di Carnot.
Il ciclo di Carnot tuttavia ha un rendimento di molto inferiore a causa delle irreversibilit provocate da lo
scambio a deltaT finiti e dal mancato raffreddamento fino a Tamb dei gas di scarico.
Questo problema pu essere migliorato mettendo due cicli di Carnot in serie in modo da approssimare
meglio lisobara di raffreddamento. Aumentando allinfinito il numero di cicli di Carnot in serie, il
rendimento tende a quello ideale.
Rendimento ideale
Il rendimento del ciclo ideale dato dal rapporto tra il lavoro idealmente estraibile ed il calore disponibile.
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Lavoro ideale: si pu calcolare in due modi


o Exergia
o Area sottesa al grafico

Indicativamente il rendimento ideale si aggira intorno a 0.5.


Ciclo reale
Per passare dal ciclo ideale a quello reale bisogna affrontare due aspetti:
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Il recupero del calore


La scelta del fluido

Recupero del calore


Il calore recuperabile in realt leggermente minore rispetto a quello contenuto nei gas di scarico. Infatti
sono presenti diverse perdite:
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Dispersione termica
Calore assorbito dallolio di raffreddamento dei cuscinetti (abbassa il rendimento meccanico)
Perdite allalternatore (rendimento elettrico)

Perci si pu definire una grandezza CSI che tiene conto di questi effetti e moltiplicata per il calore in uscita
d il valore del calore disponibile al ciclo bottoming.
Tuttavia questo calore non tutto recuperabile, infatti bisogna tenere conto anche del rendimento della
Caldaia a Recupero (GVR o HRSG). Perci una parte di questo calore verr rilasciata allambiente dal
camino.
Infine bisogna tenere conto del rendimento della Turbina a Vapore.
Scelta del fluido
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GAS: per approssimare una compressione isoterma occorrerebbe realizzare una serie di
interrefrigerazioni. Questo sarebbe complicato dal punto di vista impiantistico e non
porterebbe grandi vantaggi.
VAPORE: rispetta i presupposti del ciclo di Carnot, con il vantaggio di avere una fase di
preriscaldamento del liquido che permette di diminuire la temperatura di scarico dei gas ed una
fase di surriscaldamento del vapore che permette di aumentare il livello termico di
introduzione del calore.

Caldaia a recupero (GVR o HRSG)


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Riscaldamento dellacqua liquida (ECO)


Evaporazione dellacqua (EVA)
Surriscaldamento del vapore (SH)

Perch in controcorrente?
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Per surriscaldare il vapore a beneficio del rendimento del ciclo


Per sfruttare la fase di preriscaldamento, utilizzando unulteriore parte del calore che verrebbe
disperso nellambiente

La rigenerazione utile?

No, perch con gli spillamenti tolgo potenza alla turbina senza ottenere risparmio di combustibile e non
sfrutto il calore gratuito dei gas di scarico che quindi escono a temperature pi elevate.
Valori importanti
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T Pinch-Point: minima differenza di temperatura nellevaporazione. Allaumentare di questa:


o Aumenta la temperatura dei gas di scarico
o Diminuisce il recupero termico
o La portata di vapore prodotta => la potenza del ciclo a vapore
T Approach-Point: differenza tra la temperatura dei gas di scarico in uscita dalla turbina e
quella massima a cui arriva il vapore surriscaldato. Se aumenta:
o Diminuisce la temperatura in ingresso alla turbina a vapore => diminuisce il rendimento
T Sub-Cooling: non ha funzione prestazionale, ma cautelativa. Serve per evitare che si abbia
evaporazione nei tubi delleconomizzatore, la quale potrebbe formare una bolla di vapore che
blocca la portata nei tubi

Ridurre al minimo queste differenze di temperatura permette di migliorare le prestazioni, ma bisogna


tenere conto del fatto che aumentano notevolmente le superfici necessarie allo scambio termico.
Valori tipici
T Pinchpoint = 5 15 C
T subcooling = 5 10 C
T approachpoint = 20 30 C
TOT = 550 650 C
ECONOMIZZATORE
Analizzando lo scambio termico nelleconomizzatore, possiamo definire tre resistenze termiche:
1. Resistenza convettiva del gas (1/(hgas*Aest))
2. Resistenza conduttiva del tubo (s/(K*Aint)) trascurabile
3. Resistenza convettiva dellacqua (1/(hw*Aint))
Il coefficiente convettivo varia molto passando da liquido a gas:
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Gas
Water
Boiling water

50-100
400-1000
>10000

Queste differenze possono creare uno stress termico localizzato che, oltre ad essere nocivo, difficile da
trovare.
Per evitare stress termico devo fare due cose:
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Bilanciare le resistenze convettive, aumentando la superficie di scambio esterna grazie


allalettatura

Evitare lebollizione grazie ad un subcooling

EVAPORATORE
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Circolazione Naturale ( possibile solo se lHRSG in orizzontale)


Circolazione Assistita
Circolazione Forzata
Once-through (BENSON): non c pi il corpo cilindrico
o Svantaggi:
Critica tecnologicamente (ebollizione in pi punti sconosciuti)
Instabile (pendolante)
o Vantaggi:
Minima capacit termica
Rapidit di cambio regime
Flessibilit (ormai quasi tutti gli impianti ne hanno almeno una)

DEGASATORE
Il degasatore ha il compito di rimuovere i gas incondensabili .
Pu essere a cascatella o a doccia.
Il vapore necessario al degasaggio non pu essere preso, come nel ciclo a vapore classico, con uno
spillamento perch sarebbe controproducente per il ciclo. Per questo motivo, parte del liquido degastao
viene fatto ricircolare allinterno della caldaia e con una pompa mandato di nuovo nel degasatore.
Il degasatore viene messo in mezzo a due economizzatori e causa un ulteriore pianerottolo.

Prima di andare la secondo ECO bisogna aumentare la pressione e perci si utilizza una pompa.

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