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MOTORI ALTERNATIVI A
COMBUSTIONE INTERNA
CICLO IDEALE
Il pi generale ciclo ideale , adatto ad essere realizzato nei motori termici volumetrici, il ciclo Sabath, e ad esso possono essere ricondotti
sia il ciclo Otto sia quello Diesel.
Con riferimento ai simboli della figura, il rendimento del ciclo ideale
Sabath pu essere cos espresso
Q
cv ( T4 T1 )
id = 1 -----2- = 1 ---------------------------------------------------------------Q1
c v ( T 3 T 2 ) ) + c p ( T 3' T 3 )
Per ottenere unespressione pi significativa opportuno definire,
v
innanzitutto, oltre al rapporto volumetrico di compressione = ----1 , i
v2
due parametri
T
T
= ----3- e ' = -----3'T2
T3
i quali sono detti rapporti di combustione, rispettivamente a volume
costante e a pressione costante. Esprimendo poi tutte le temperature in
funzione di T 1 e dei parametri , e ' , tramite lequazione
delladiabatica Tv 1 = cos t
T2 = T1 1
T 3 = T 2 = T 1 1
T 3' = 'T 3 = T 1 ' 1
v 1
' 1
= T 1 ' 1 ---
= T 1 '
T 4 = T 3' ----3'-
v4
{
v 3'
v 3' v 3 T 3' v 3
1
----- = ----- ---- = ------ ---- = ' --
v4
v 3 v4 T3 v4
1
1 + ( ' 1 )
1
SISTEMI ENERGETICI
137
1
T
2
Implicazioni di ordine pratico portano a modificare questa conclusione.
Il ciclo Otto rappresenta il ciclo di riferimento per i motori ad accensione comandata nei quali viene compressa una miscela omogenea di
aria + combustibile e alla quale viene comunicata laccensione
nellistante voluto (punto 2). Per ragioni legate alle caratteristiche dei
combustibili (potere indetonante misurato dal numero di ottano) si
limita la pressione di fine compressione per evitare combustioni incontrollate o anomale (detonazione) che possono portare alla distruzione
del motore. Il limite odierno 10 .
Il ciclo Diesel rappresenta il ciclo di riferimento dei motori ad accensione per compressione nei quali viene compressa solo aria in seno alla
quale si inietta, nellistante voluto (punto 2), il combustibile. Mancando il problema della detonazione la pressione di fine compressione
(che anche la massima del ciclo) sar solo limitata dalla resistenza
meccanica del motore. I valori usuali di sono circa doppi rispetto al
motore ad accensione comandata.
Tenendo conto di questi limiti il rendimento ideale dei due cicli
allincirca lo stesso.
0.8
0.7
12
16
24
4
2
2
20
Ciclo limite
s
30
30
138
Ciclo di lavoro
1
combustibile, per cui il rendimento diminuisce ( = 1 ---------- );
1
-
cp ( cv )
4 4
2
1
s
3 0 30 4 0
Ciclo di lavoro
Il ciclo si pu pensare realizzato in una macchina alternativa costituita
da un cilindro allinterno del quale scorre a tenuta uno stantuffo. Il
moto alterno dello stantuffo viene usualmente convertito in moto rotatorio mediante un meccanismo biella-manovella.
La cilindrata unitaria il volume spazzato dallo stantuffo durante la
corsa c (differenza tra V max e V min ).
d 2
V = --------- c
4
Lo spazio morto V m il volume residuo quando lo stantuffo al PMS.
Il rapporto volumetrico di compressione il rapporto tra il volume
massimo e il volume minimo
V + Vm
= ---------------Vm
La velocit media dello stantuffo
s 2c
u = - = ------ = 2cn
t 1
--n
Distribuzione
Poich la combustione interna alla macchina necessario effettuare il
ricambio del fluido ad ogni ciclo della macchina.
Idealmente, si pu aprire una luce sul cilindro in corrispondenza del
punto 4 onde far avvenire lo scarico spontaneo verso lesterno dei gas
combusti fino al punto 5. Dopodicch si hanno due possibilit:
SISTEMI ENERGETICI
139
Ciclo indicato
E il ciclo compiuto da un fluido reale in una macchina reale. Le principali fonti di perdita sono:
1. combustione imperfetta
2. scambio di calore con le pareti
3. fughe di fluido motore
4. laminazioni nel ricambio del fluido motore.
Combustione imperfetta
La combustione imperfetta per due motivi: i) perch non istantanea
e ii) perch incompleta.
Le reazioni di combustione richiedono un certo tempo per svolgersi
cosicch lintroduzione di calore non avviene tutta al PMS ma si prolunga oltre. Per contrastare questo inconveniente si anticipa laccensione, nei motori ad accensione comandata, e liniezione nei motori ad
accensione per compressione. La perdita permane, attenuata, perch
parte del calore viene uintrodotto gi in fase di compressione e poi
oltre in fase di espansione.
Dati i brevissimi tempi a disposizione la combustione risulta incompleta per il congelamento delle reazioni chimiche in fase di espansione.
Inoltre, allinterno della camera di combustione la distribuzione del
combustibile non uniforme. Il danno, oltre che essere sul rendimento,
anche nella formazione degli inquinanti.
140
Lavoro utile
Lavoro utile
Il lavoro perduto per attriti meccanici e quello necessario per il
comando degli accessori riducono il lavoro indicato. Indicando con L v
la somma di questi lavori il lavoro utile ottenuto al ciclo pertanto
L u = L ind L v
Dividendo per la cilindrata unitaria si ottiene
p me = p mi p v
in cui p me la pressione media effettiva e p v la pressione media di
attrito o pressione di marcia a vuoto.
Si definisce rendimento organico il rapporto
Lu
pv
o = --------- = 1 ------L ind
p mi
s
i D ( mm )
in cui i il numero dei cilindri e D lalesaggio, si pu giustificare, in
via qualitativa, landamento del rendimento organico in funzione del
carico e del numero di giri in un dato motore.
SISTEMI ENERGETICI
141
142
ma
m a = v V
per cui
H
p me = u v -----i
--m
b
mb
Hi
m
1
= -----------q b = ------ = --------------------- = -----------Pu
n u Q1 u Hi
L u i ---m
che una funzione inversa del rendimento.
SISTEMI ENERGETICI
143
Caratteristica meccanica
Otto
Se limpiego del motore a giri variabili (per esempio nella trazione)
risulta comodo rappresentare le prestazioni del motore in funzione del
numero di giri. Poich le prestazioni (per es. la potenza) dipendono
dalla quantit di combustibile introdotto necessario precisare che gli
organi di regolazione siano bloccati (per es. acceleratore tuuto premuto). La variazione dei giri viene allora ottenuta variando il carico
resistente.
Rendimento - Al crescere di n aumentano le predite per attrito
u
Dalla curva di
1
iVn
iV
---- p me --------- = p me ----------
m
2m
p me (o di coppia) si passa alla curva di potenza moltipli-
Diesel
La differenza sta nel diverso modo di regolare il motore. Con regolatore bloccato significa con m b = cos t . Poich
Q1
mb H i
p me = u ------ = u -----------V
V
landamenti di p me sar analogo a quello di u .
144
SISTEMI ENERGETICI
145
parit di n e di p mi non risultano influenzate da , gli stessi andamenti restano validi per p me
e u .
146
Combustioni anormali
La combustione normale comincia allistante voluto e si sviluppa gradualmente.
Producono una combustione anomala i seguenti fenomeni.
Preaccensione: quando laccensione, provocata da punti caldi nella
camera di combustione, avviene prima dello scoccare della scintilla.
Lintroduzione di calore risulta troppo anticipata nel ciclo. Si ha una
diminuzione del rendimento e un aumento delle sollecitazioni per le
elevate pressioni che si raggiungono.
Autoaccensione: quando durante la compressione viene raggiunta la
temperatura di accensione. Il danno dipende dalla frazione di carica sul
totale che brucia in questo modo perch la combustione procede con
elevata celerit. Gli inconvenienti della preaccensione risultano aggravati.
Detonazione: fenomeno analogo allautoaccensione ma che avviene
dopo linizio della combustione normale. La maggior parte della
miscela brucia regolarmente e solo lultima parte, quella che per ultima
viene raggiunta dal fronte di fiamma, si accende quasi istantaneamente
dando luogo a violente onde di pressione, che si propagano allinterno
della camera di combustione producendo un rumore caratteristico chiamato battito in testa.
Le frazioni ultime a bruciare possono autoaacendersi, se il combustibile non ha le caratteristiche indetonanti richieste, perch vengono
compresse e riscaldate dalle porzioni bruciate in precedenza.
Modesta e, al limite, trascurabile la diminuzione di rendimento conseguente alla detonazione; gravi possono invece essere i danni alle
parti del motore che si affacciano in camera di combustione (in particolare lo stantuffo). Le onde di pressione prodotte dalla detonazione
asportano infatti lo straterello di gas (strato di spegnimento) aderente
alle pareti della camera di combustione dove, in condizioni normali, il
fronte di fiamma non riesce a propagarsi dal momento che la velocit
vicino alla parete si abbassa fino ad annullarsi (effetto di strato limite)
e le reazioni di ossidazione del combustibile si arrestano perch la
parete fredd rispetto ai gas di combustione. Lo strato di spegnimento
va considerato come uno strato isolante che protegge le pareti della
camera dalle elevatissime temperature di fiamma; venendo a mancare
questo strato, si determina il surriscaldamento dei materiali che circondano la camera di combustione. Si verificano allora danni consistenti
quali lerosione iniziale dello stantuffo seguita dalla foratura per
fusione.
I parametri motoristici pi importanti per evitare linsorgere della detonazione sono lanticipo allaccensione e il rapporto di compressione;
ambedue questi parametri condizionano pressione e temepratura a cui
vengono sottoposti i gas in camera di combustione.
SISTEMI ENERGETICI
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148
SISTEMI ENERGETICI
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Nei motori ad accensione per compressione l'accensione non pu propagarsi secondo un fronte di fiamma perch il combustibile non omogeneamente miscelato con l'aria. Anche se iniettato ad elevata
pressione, verso la fine della compressione, nella camera di combustione il combustibile si presenta sotto forma di goccioline pi o meno
grandi e maggiormente addensate all'interno del cono di efflusso.
Nel nucleo dello spray avremo quindi = 0 mentre all'esterno sar
presente tutta aria ( = ). Nelle zone intermedie la dosatura varier
tra questi due estremi. Tuttavia perch la reazione di combustione
possa innescarsi necessario, come nei motori a benzina, che la dosatura e la temperatura siano opportune. L'alto rapporto di compressione
e la qualit del combustibile fanno s che la temperatura di autoaccensione sia raggiunta. Riguardo alla concentrazione solo in alcuni punti
dello spray essa sar prossima al valore stechiometrico e qui potr
quindi svilupparsi la reazione. Perch la combustione possa estendersi
in altri punti necessario che le goccioline evaporino e trovino l'ossigeno necessario, cio necessario che il combustibile diffonda nel
comburente. Essenziale a che il processo si svolga correttamente che
l'aria sia dotata di turbolenza, perch favorisce l'incontro del combustibile, e che l'iniezione avvenga con il giusto compromesso tra polverizzazione e penetrazione.
Da quanto precede emerge che il massimo rendimento si otterr con
miscele alquanto magre perch solo in questo caso tutto il combustibile
trova l'ossigeno necessario affinch la combustione sia completa.
L'eccesso d'aria corrispondente sar maggiore per i motori lenti e
minore per quelli veloci e a precamera per la grande influenza esercitata dalla turbolenza dell'aria nel processo di diffusione.
La pme aumenter all'aumentare della quantit di combustibile fino in
prossimit dell' st oltre il quale non ha senso andare perch si raggiunge il cosiddetto limite del fumo. Tale soglia limita la pme massima
raggiungibile in un motore diesel in confronto con un motore ad accensione comandata di pari cilindrata.
La scarsa ripidezza delle curve nel campo delle miscele povere rende
comunque possibile la regolazione del motore agendo solo sulla quantit di combustibile lasciando immutata la quantit d'aria. Infatti l'introduzione anche di piccole quantit di combustibile in seno alla massa
d'aria dar luogo a una combustione completa, pur ostacolata dallo
scambio di calore e dalle minori temperature raggiunte, indipendentemente dal fatto che poi prosegua l'iniezione di combustibile o no.
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