INDICE
COMPRESSORI DI GAS
2
......................
TURBOCOMPRESSORI
2.1 Generalit
2. 2 Lavoro richiesto per la compressione
2.3 Lavoro minimo di compressione
2.4 Calore introdotto durante la compressione
2.5 Compressione frazionata inter-refrigerata
.....,
....
...............
4
5
...............
1
2
2
2
4
5
7
9
9
10
13
13
15
16
20
22
22
23
24
25
25
27
33
36
38
46
46
47
48
49
49
51
COMPRESSORE ASSIALE
5.1 Costituzione della macchina
5.2 Funzionamento di uno stadio singolo
5.3 Progetto
5.4 Compressori polistadio
5.5 Compressore supersonico
5 .6 Compressore transonico
5.7 Applicazioni
5 .8 Caratteristica di funzionamento
5.9 Regolazione
5.10 Avviamento
...
56
56
57
59
59
60
61
61
62
64
64
COMPRESSORI DI GAS
Introduzione
I compressori di gas sono macchine operatrici che trasferiscono al gas trattato
Venergia necessaria per un cambiamento della sua velocit e/o della sua
pressione.
Essi sono in genere classificati in base al modo in cui la macchina comunica
Penergia al gas, e si parla quindi di turbocompressori e di compressori
volumetrici.
Nei turbocompressori il lavoro sul fluido viene compiuto dalle forze aerodinamiche
che opportune superfici (pale o palette) in moto relativo rispetto al gas
esercitano su di questo.
Nei compressori volumetrici la compressione ottenuta riducendo il volume di
una capacit contenente il gas da comprimere. Se la variazione del volume
della capacit ottenuta mediante il moto di uno stantuffo entro un cilindro
si parla di compressori volumetrici alternativi; se invece essa ottenuta con
sistemi diversi (capsulismi) si parla di compressori volumetrici rotativi.
TURBOCOMPRESSORI
21 Generalit
Ogni stadio di compressore costituito da un organo mobile, girante o
rotore, munito delle palette che compiono lavoro sul gas e da un organo
fisso, diffusore, che raccoglie il gas scaricato dalla girante e converte in
ci p
[1
dove L indica il lavoro delle resistenze passive incontrate dal gas nel suo
percorso. La [li esprime anche la legge di conservazione dellenergia
meccanica.
Se si tratta di un vero compressore, non di un semplice ventilatore, il
termine che esprime la variazione dellenergia cinetica pu essere trascurato,
e la [1] diventa:
L,=J
[2j
1Jdp+L,
O e il lavoro interno
J3J
P
1
(
I)
P2
__isoterma (T
cost)
cost)
dalle
dipende
eventuali
Fig. i
[li
(J(::_:)
t:
O, si ha:
[6j
L=C(T, 7)Q
Nei compressori usuale assumere che, per gli elevati numeri di Reynolds
e le relativamente modeste temperature della corrente, non ci siano scambi
di calore tra il fluido e le pareti della macchina, a meno che il compressore
non sia munito di refrigeratori. Dalla [6] si ottiene quindi, in genere:
[6b1
L equivale cio al calore
Il lavoro 1
introdotto in una trasformazione isobara
dalla temperatura del punto i a quella
del punto 2.
Nel diagramma T , S quindi, il lavoro
speso in un compressore termicamente
/1
dipendere
che
dalle
O, non
ii
resistenze
Fig. 2
passive.
r/p
=cost.
(I))
?i(
_)
P2
=
i? T In B
1I
IS
Q,.
110
calore introdotta nel corpo equivale allarea della figura compresa tra le
ordinate estreme, lasse delle ascisse e la llnea di trasformazione, ossia,
nellesempio delle Figg. 3 e 4 allarea tratteggiata 1 1 2 2.
7-
TI
2
/
2
l,
l,
Fig. 4
Fig. 3
Q.
Dalla equazione [6] si ricava che per avere una compressione isoterma
necessario cedere allesterno una quantit di calore equivalente al lavoro
1 delle pressioni, che a sua volta, per la [2], la somma della somma
L
dellisoterma reversibile (L;t) e del lavoro delle resistenze passive L.
Nel diagramma T , S una compressione isoterma rappresentata da linee come
la 1 1 della Fig. 3. Se si trascurano le resistenze passive, larea 1 1 1
10 rappresenta il calore Q,. sottratto dallesterno, e quindi anche il lavoro
.
L
,
di compressione isotermo ideale 1
Per avere una compressione isoentropica, in presenza di resistenze passive,
necessario sottrarre una qantit di calore equivalente al solo lavoro di
L).
questultime (infatti per la [10] dovr essere Q.
Finalmente, se la compressione una politropica di esponente m, il calore
politropico equivalente Q = f T ti S dato dal prodotto della differenza di
T per la capacit termica massica C tipica della politropica,
capacit termica legata allesponente k ed alla capacit termica massica a
volume costante C, dalla relazione:
2
temperatura T
m
I
[tu
sicch:
ntk
7_T
2
Q=_C(
)
ii-[
RT
,
i)
3
zj
-
1121
t.=(ia))J
=(I
(Y)
In
(IcJp
R/j
L
I)
, il
1
- /p
1
Per rendere minimo L basta rendere tale la somma dei rapporti p
cui prodolto pari ai rapporto manometrico di compressione complessivo 13,
E noto che ci si verifica quando i rapporti son tutti
ed quindi costante
uguali:
J),
f)
P2
Pi
Le Fgg.
.1
.5t2Chb
3
Fig. 6
Fig. 5
c
2
P
D-.
)//
Fig. 7
-
Fig. 8
della girante;
-
dalle pareti dei condotti mobili (pale rotanti) al fluido che li attraversa con
continuit subendo un incremento di energia cinetica e di pressione;
-
\J
-
//1\
j ;i
.-
..
..
,..
..
Fig. 9
I seguenti indici ed apici saranno usati per caratterizzare le propriet del
fluido nelle diverse sezioni della macchina, includendo lambiente di aspi
razione e quello di scarico o mandata:
i
lo
tratto A B
Il
della caratteristica
teoricamente instabile; il punto B noto
--
utilizzabile.
--
----
.__
EjEEE
a
Fig. 10
P2
m\j A I
A
P
pi R F
nd
RT
(IRT
:1
f(j
JR 1
in cui :
la portata in massa del compressore;
a
P2
1
T
01
Pi 0
2
--
Fig. 11
11
---r,
ni
..
:1
(in
IIj
ii
[)
I)
(nzq
((
Pi
coebiciente
3 Trascurare gli effetti del nuineLo di keynolds corrisponue considerare indipeudence da esso il
ella velocita
di resistenza A, di proporzionalit fra le perdite per resiscenze passive, Lw, e il quadrato
circolare mostrano
w dei fluido relativa al condotto, in regime iurbolento. Klsultatl perimentali per un tuno
cacLucw poi elejaii valori cli que.vco.
1
che X varia poco ol numero di Renods .u
-
12
4,-) r
J3
--
//1\wo
*_
99
/,
i!
;/VTh.
2,5-
2,0
(/;
\__/
090
,,
\,__
25
30
40
35
/10
p/po
Fig. 12
monostadio
3.3.1 Lavoro di compressione
Dallequazione
l1
L=
c,,(r- T)
Se (c c) / 2 trascurabile rispetto a
i,
2 C.,
dove T la temperatura statica rilevabile con un termometro che viaggia con la corrente,
j 16j
P2
t1
H___R1
PI.
momento
del
Lequazione
/c
LI
li
C11
in
[15]
Dalla
CI
12
.0
I
Fig. 13
si ha:
=
C (i
i 18]
CL1
(LI
ti
(I
Lt
14
.0
11
CIL
mac china.
Si riportano di seguito alcuni parametri adimensionati fondamentali che
vengono utilizzati per caratterizzare il funzionamento di un turbocom
pressore, oltre a quelli gi citati e normalmente usati in quanto com
prendono grandezze pi direttamente misurabili:
coefficiente di perdita
C,
numero di Crocco
.15
_______________
1 =2(1 uoLJ3
)-
Cosa
-
ti
2(1
4 (o
[3
[19)
V
/3< 900
900
p>
un
angolo
cinematico
900
che
O
Fig. 14
5 Si intende reversibile quella macchina ideale che opera una trasformazione del gas reversibilmente,
113
roico:
z:
i.
:m:::
//fl?
4
2
Ai
\j +
AE
Fig. 15
essendo:
=
2
C
2
Se,
(,-
\+ L\/
(+
1
C
= At
AL
trascurabile
Ai
lIs
0,, (
2
r
1201
Rendimento politropico:
Immaginiamo un compressore reversibile che comprima il fluido dallo stesso
stato iniziale allo stesso stato finale della compressione reale. Dato che
si ha un aumento di entropia durante la trasformazione irreversibile deve
esserci un calore
ceduto al fluido nella trasformazione reversibile
dato da:
r2
IdS
17
Il lavoro di compressione, i.
L po1
-c1
2
=,i
rldS
udp si ha:
ci ,
f
u
2
dP
=
=
i,=
dp+
risulta:
L
L,
e quindi:
- t
1
L
J)Q(
si ottiene:
22j
111,1
[231
12
poi
R /
[H
---I-.
13
18
La [24] mostra che, a meno che il valore di m non cambi con il rapporto
di compressione, il rendimento politropico indipendente dal rapporto
di compressione.
Ti
rendimento politropico
di uno
/
/
/
1 I
un
processo
dallarea 4567.
i
Fig. 16
Quindi:
area 234/
1
L,= L
i. 11)01
>
TIS
and 1
La differenza fra i,
wea I 23I
>
ed L
cupero.
Al tendere a zero del rapporto di compressione, larea 172 tende a zero
pi rapidamente dellarea 1234 e quindi L
tende al valore di L
per
cui il rendimento politropico spesso considerato come il rendimento
,,
per un
19
s.
jj4/
2
I,,
Y//
Fig. 17
//Ji/7P
4i
Z
.5
Fig. 18
20
1
pii
ttodinesso.1
Non si ha trasferimento di energia al fluido, n di calore per cui Ventalpia
totale resta costante:
2
i.
e
i
Girante
r
i
2_
2
..
-O
-O
Diffusore ( )
Lentalpia totale resta costante:
I
+=(
21
I.(/2
i i
il
[26j
22
2
P
Fg. 19
Fig. 20
24
3 6 i Fluido incomprimibile
Entro limiti ristretti di compressione si possono trascurare gli effetti
della comprimibilit del fluido. Pertanto due turbocompressori geome
tricamente simili funzioneranno in condizioni di similitudine fluidodinamica,
realizzando lo stesso rapporto di compressone, con lo stesso coefficiente
di pressione V e lo stesso rendimento idraulico (o politropico) , se
funzionano con lo stesso coefficiente di portata cP e lo stesso numero di
. In pratica difficilmente questultima condizione si realizza,
m
Reynolds
ma gli effetti del numero di Reynolds sono in genere trascurabili.
dei numeri
j
di Mach
nei due
stadi
assumendo flusso
6 Se il numero di Reynolds
lo stesso nei due compressori sar lo stesso anche il fattore di proporzionalit
fra il lavoro delle resistenze passive e il quadrato della velocit del fluido, in regime turbolento, e quindi
il coefficiente di perdita
risulter proporzionale a I
,
25
[j(
ci
s)B
;ip
in cui e
;ip?
128 i
ngresso: c
all
la velocit del suono nelle condizioni 1
/ nd
4 nd
vRT),(
8
JRT)
[291
C IC
curve 8=
j)/J)
ed
flI
in funzione di
p/p ed
ij
in funzione di
e
lj
26
i valori di
iitJI
piu complessa.
per attrito nel distributore, nella girante e nel diffusore, ed con buona
27
Il valore di
Fig. 21
Per determinare landamento della caratteristica del compressore riscriv
iamo
il principio di conservazione dellenergia, applicato al compressore tra le
sezioni I e 2, considerando levoluzione del fluido nella macchina:
uclp+ 1 L,
E+ L
L:=
L=
(_
)+ L
dividendo lespressione di L
1 determinata per il termine
a scrivere:
ti 2/2,
si giunge
([-})+=
da cui si ricava:
(V
Cr
.
2
,
[311
(Fig. 22) tra i coefficienti del lavoro speso e del lavoro delle resistenze
passive, tenendo conto del numero di Crocco, cio della temperatura
del
gas allingresso e della velocit periferica della girante. Al variare
del
numero di Crocco si ottiene la famiglia di curve rappresentate in Fig. 23.
Fig.22
Fig. 23
mv
1 u.
e nellipotesi fatte, v
29
CP,
la portata volumetrica
4)
(I
(i p[
o
Fig. 24
Per macchine con rapporti di compressione tali da non consentire lipotesi
di incompressibifit, considerando levoluzione del gas come una poiltropica
di esponente m, dalle [17] e [23] si ha:
e dividendo per u
[i
(V
/ 2 si ottiene:
[32)
) C/.
dipendono da 4), C,
..
4) per cui W
= ,
30
C,.
,
2
,)
1 33]
1111
$,
\
11
(I
11
(I
si ha:
m R T,
j, ti
[34)
(i
J)
li
li
(1.
da cui:
LI
J=x(-,
I,
r,j
Quindi, poich
[i
L
xc
x.
7
fl(l
1J7
TI
fRT
r,
ud.
31
pu concludere che:
flt
B=B
1
T
2
[__.
i,i
R T
1
ci
1
p
[3j
1
JRr
ud
i.
Le [35]
d
1
p
1
JRT
)I
[36j
per tutta una famiglia di compressori simili e per gas con lo stesso k. E
opportuno ricordare per che la teoria a cui si ricorsi unidimensionale
e trascura linfluenza del numero di Reynolds e del numero di Mach sulle
prestazioni. Inoltre, a rigore, la dipendenza del coefficiente di perdita
dal solo coefficiente 4 vale in condizioni di fluido incompressibile.
I risultati ottenuti mediante le [35], [36] perdono quindi la generalit che
si presumeva di poter loro assegnare; tuttavia mantengono la loro validit
per quanto riguarda la caratteristica di un assegnato compressore, che
sempre espressa da relazioni del tipo:
n
[!iI/RTI
Pi
[37j
1
JRT
1
uiiRT
I1s
--
J
RT,
32
io
..--...>
.. I
.
-
-.. -
...
---
--..-..
::-.,
--
--
--
Fig.25
compressore,
pu
anche
essere
concretata
in una curva
portate-resistenze, che chiameremo caratteristica esterna. Sovrapponendo
la caratteristica del compressore (caratteristica interna) con la caratteristica
del circuito esterno lo stato di regime individuato dalla loro intersezione
(Fig. 26).
o
Fig. 26
34
La stailo si
verifica quando, per una eccessiva incidenza della velocit relativa rispetto
al profilo della pala, la vena fluida si distacca dal dorso della pala e quindi
non viene pi ad occupare completamente il vano tra le due pale. In linea
teorica, quando una pala cade in stallo, anche le altre dovrebbero cadervi
poich lincidenza uguale, teoricamente, per tutte le pale; di fatto, per
differenze costruttive o non uniformit della corrente, ci sar una pala che
cade in stallo per prima.
Una volta innescato lo stallo su una pala, lo stallo si propaga alla pala
contigua, mentre la pala che caduta in stallo per prima esce di stailo e
cos di seguito; lo stallo cio ruota da una pala allaltra e per tale ragione
dicesi stallo rotante.
LW
CAB
Fig 27
La rotazione dello stallo si spiega cos (Fig. 27): il vano tra la pala caduta
in stallo (A) e quella contigua (B) parzialmente inutilizzabile ai fini di
smaltire la portata a causa del distacco di vena verificatosi; la portata che
non pu passare attraverso tale vano viene deviata nei due vani contigui;
in tal modo si riduce lincidenza della pala C, mentre aumenta quella sulla
pala B, che per tale ragione cade in stallo.
Il flusso che non pu passare nel vano tra B e D riduce lincidenza sulla
pala A, che cos esce dallo stallo, e lo aumenta sulla pala D che cos cade
in stallo; in tal modo lo stallo passa da una pala allaltra.
Lessere o meno in stallo corrisponde a differenti distribuzioni di pressioni
sulla pala, quindi a forze, agenti sulla pala, diverse nei due casi; per tale
ragione lo stallo rotante causa di carichi aerodinamici variabili sulle pale
35
non conseguenze che possono essere gravi per lintegrit del compressore.
Generalmente lo stallo rotante si manifesta nella zona di funzionamento del
/i
i i
1),
I1
36
L.
(V
=
2
h
Iii
Fissato 4, la grandezza h
2 assume un ben preciso valore; tra i possibili
scegliamo il valore
,
Nella pratica si preferisce ricorrere al parametro fattore di carico ,
,
pari
alla radice quadrata di 112 divisa per un coefficiente numerico (espresso
dalla radice quarta di 2
); si ha quindi:
=
(2L
3
)
1
1
,?,z j
itri
/p
P i
Nella Fg. 28 riportato un diagramma che pone in relazione il fattore di
carico 1 (di cui le ascisse danno i logaritmi) col rendimento idraulico
,
portato come ordinata. Nel diagramma (che del resto ha valore solo statistico,
,,
0,9
assiale
,.
rnonosladio
mr
centril ugo
0,L
0,
0,3
j, j
0,6
10
2 4U
Fig. 28
Possiamo constatare dalla Fig. 28 che per piccoli k (cio grandi portate e
piccole prevalenze) appaiono preferibili i tipi assiali, mentre per ? grandi
(cio piccole portate e grandi prevalenze) appaiono preferibili i volumetrici.
Si vede pure che nelle condizioni considerate nel diagramma, che corri
spondono a casi medi normali, i rendimenti idraulici massimi vanno scemando
nel passaggio dalluno allaltro dei tipi suddetti anche se ciascuno impiegato
per il
pi favorevole.
pressione W
(I 2.5)
velocit periferica u:
=
RT
(k
1)/A
38
a)
metro
Ti
u.
(i
(1
(i
(i
=-
31
che d:
31
(P
(11
i
/
(i
1
i
LI
c;
In I)
I)
31
CO
1: a
coI: /3
/
31
riti;
lana
(I
39
Fig. 29
da cui
c
z)
40
[391
rccosa
/r c
:;ii
[10]
v /rc :;ina
c/
--
41
dr
i ci O
la ii a
e integrando:
che lequazione di una spirale loga
ritmica
velocit
La
varierebbe
in
ragione
rdQ
dO
100 d O
3600.
Fig. 30
Per rendere pi rapida la diffusione si munisce il diffusore di palette, la
cui curvatura dovr naturalmente essere minore di quella della spirale ora
considerata. Occorre controllare che la divergenza delle pareti di ciascuno
dei canali lasciati fra le due palette sia contenuta nei limiti ammissibili,
costruendo il diagramma che ha per
ascisse il percorso del gas misurato
lungo lasse del condotto compreso
tra due pale consecutive, e per
ordinate le larghezze del condotto
medesimo (Fig.31).
La determinazione pu basarsi sul
noto artificio di tracciare una serie
di
circonferenze
tangenti
che
risultino
contemporaneamente
Fig.31
allestradosso di una pala ed
allintradosso della successiva; le distanze tra i centri di queste circonferenze
danno le variazioni di ascissa, i raggi le ordinate.
La larghezza suddetta per anche data, con approssimazione tanto maggiore
quanto pi grande il numero delle pale, dallespressione:
42
,-
31
r sn a.
n d
sui a
ds
Fig. 33
Fig. 32
d(rsina)
ds
2it
cis
essendo s larco di traettoria del gas, ossia larco di profilo della pala.
costante, si rileva dalla Fig. 32 che:
Adottando pale piane, sempre con
s
r sitia r
S1(I(X
siceh:
(IS
(I(r
dii
2u
SUI Y)
e:
43
Se invece le pale del diffusore sono curve si rileva dalla Fig. 33:
d (r si ti a
ds
i?
cos a
secondo che la
dove R il raggio di curvatura, e valgono i segni + o
pala volge in avanti la convessit o la concavit.
A parit di a e d dh ds dunque, il numero i risulta maggiore per le pale
-
44
L=( J1
sezione
AA
:..
Fig. 36
Fig. 35
E naturalmente anche possibile dare alle pale profili concavi allinizio, per
raccogliere la portata in un numero relativamente piccolo di canali, e convesso
poi, per avviare rapidamente il gas ai tubi di erogazione.
Con dispositivi di questo genere recentemente sono stati ottenuti da
compressori centrifughi rendimenti molto alti, anche nel caso in cui occorrono
rapporti di compressione tanto elevati da obbligare a sorpassare con la c
la velocit del suono: basta in tal caso profilare il singolo canale del diffusore
a pareti convergenti-divergenti, e adottare i provvedimenti indicati dalla
gas dinamica per evitare le eccessive perdite dovute alle onde durto
allingresso del diffusore.
Concludendo, tenuto conto di quanto si visto in altri paragrafi, possiamo
dire che i diffusori non palettati trovano utilit specialmente nel caso di
giranti con pale curvate allindietro (per le quali c ( u). Quando le pale
mobili sono radiali, i diffusori vengono palettati e generalmente con pale
concave comprese fra dischi a pareti parallele o solo leggermente divergenti.
Con pale radiali o curvate in avanti e velocit c maggiori di quella del
suono si trovano diffusori a condotti separati.
45
46
141
18
f:fz
6
0
r
20.
00
6-000
14o .s
o3
2Z
)i-
,
---
I,
-----,
\\
il
rniv7
4;?,
nfl,,
Fig. 37
3.11.2 Laminazione alla mandata.
Con riferimento alla Fig. 38 sia AB la caratteristica manometrica e MN
la caratteristica di potenza per un dato fluido e date condizioni allingresso
del compressore funzionante a velocit angolare costante;
caratteristica esterna.
IS
CD sia la
1.
1V
ti
rlH
lui
I
Fig. 38
Fig. 39
47
i
1
o
t,,
PI
Fig. 40
in cui rappresentata la caratteristica manometrica a velocit costante
AB e la caratteristica esterna CD nel caso in cui a valle del compressore
ci sia una capacit molto grande (teoricamente infinita) le condizioni di
regime siano rappresentate dal punto C. Se il compressore fosse laminato
alla mandata lavorerebbe nel punto E
9 A rigore bosognerebbe parlare di pressione e temperature totali ma nell ipotesi fatta che lenergia cinetica
all ingresso e
uscita del compressore sia trascurabile rispetto all entalpia qieste coincidono con pressione
e temperature statiche.
48
e ordinate
I)
Pertanto essendo
J)
-
->
--,
P;
itt
I, i
la
49
a) tribo!eaaleorientabili
Orientando opportunamente le pale del predistributore (Fig 41) possibile
fornire alla corrente daria allingresso della girante una componente
della velocit c
no
1,1
i_I
H
1,___<
s:
0.8_/__\%
0,4
\s-25
;4
-455
0,2
0,2
0,4
0,6
0,8
1,0
1,1
1,2
1,4
0
M/M
A, condizioni di progetto
H, N
0 = prevalenza e portata di progetto
I?ig. 41
Pig. 42
50
ed allora avremo
/;-:-s\
/1/
iI
FIC-II
ILA
ili1I
fxxxi
---i----
..
-
.-.-
IL(
1-
--
.-
- -
----
--
_.
-z:
[1 ID
p,,,;,
14);.
\
LI
Fig. 43
3.11 .6 Variazione del calettamento delle
pale
mobili.
51
L.J
o
tu
E:
PORTATA m
/3ec
3
52
!I
Fig. 44
Opportuni condotti di ritorno centripeti muniti di palette raddrizzatrici sono
interposti fra i vari stadi. Spesso fra uno stadio e laltro o fra gruppi di
stadi sono interposti dei refrigeratori. In alcuni casi lintera carcassa del
compressore
refrigerata mediante
circolazione
53
__________
il
i.
.4
/ j
I
:!
)7JIJL(ILt \\
U
LJ
0000
0000
Lz,wr
.
.: i :
.11
.-
0000
0000
0000
0000
Fig. 4
Fig. 46
Particolare attenzione occorre prestare alla possibilit che gli ultimi stadi del
compressore funzionino in un tratto della caratteristica prossima alla zona di
pompaggio, o addirittura nella zona instabile della caratteristica.
Consideriamo ad es. la caratteristica di Fig. 47. Sia A il punto di funzionamento
del primo stadio. Determiniamo il presumibile punto di funzionamento del
secondo stadio, nelle due ipotesi: compressore interrefrigerato e compressore
adiabatico.
Fig. 47
nel caso di refrigerazione intermedia poniamo per semplicit che la temperatura
di ingresso al 110 stadio sia uguale alla temperatura di ingresso del 1 stadio.
Se i due stadi sono in particolare uguali, la curva caratteristica di funzionamento
54
del 110 stadio coincider con quella del J0 (stesso valore del parametro
/
a parit del diametro d tra i due stadi). La portata corretta del 110 stadio
sar:
[mJ
in
I!?
JJ
PI
iI
i,B
allora la caratteristica del 11 stadio sar una delle curve inferiori a quella
del 1 stadio; la portata corretta sar:
!i_([_,
J)
J)
<
13
in quanto lesponente di 13 ) O.
Anche in questo caso il punto di funzionamento del JJ0 stadio sar pi prossim
o
alla zona di pompaggio di quanto non sia il punto A.
55
COMPRESSORE ASSIALE.
Fig. 48
La girante del primo stadio pu essere preceduta da una serie di palette
fisse (predistributore) qualora la velocit assoluta di ingresso del gas in
essa non debba avere direzione puramente assiale; il diffusore dellultimo
stadio pu essere seguito da una o pi palettature fisse (raddrizzatori)
aventi il compito di trasformare in energia di pressione lenergia cinetica
che il gas ancora possiede e di far s che la velocit assoluta del gas
alluscita dalla macchina abbia direzione assiale.
Laltezza delle palettature va generalmente decrescendo dal primo allultimo
stadio per poter mantenere sufficientemente elevata la componente assiale
della velocit del gas nonostante il suo volume massico vada via via
diminuendo.
Tale riduzione pu essere ottenuta mantenendo costante il diametro interno
delle palettature del rotore, il diametro medio di esse, il diametro interno
dello statore o con una combinazione di tali metodi.
56
Rotore
(Fig,
49): a tamburo o a
1
%ft
ai
dischi
con
turbine a vapore;
/ \ 3) I
LI \ \ \
Il I Ioj iti I
\ II kf
--
Sovente
portano
le
pale
tenute
b)
Fig. 49
i7
si dice periodico.
71
I,
I
/--//
//
1/
//
I,
//
,
7,4
I,
Il
Il
I
li
Il
/7
91
L
Z
vv
0,5
x1
Fig. 50
Nelle ipotesi della teoria unidimensionale il lavoro massico compiuto sul gas
in uno stadio , con riferimento alla Fig. 50:
[1 11
L,=u(ccosaccosa)
ha:
=
41
+ P(cot(
co(a)
[42j
(Fig.
50) per evitare il distacco dello strato limite sulle palette, distacco tanto
pi temibile quanto maggiore il gradiente di pressione positivo che la
corrente incontra nel senso del moto;
opportunit di non superare il numero di Mach critico dei profili delle
palette per non incorrere in eccessive perdite per fenomeni dovuti alla
compressibffit.
In pratica, il rapporto di compressione B ottenibile da uno stadio isolato
(con aria aspirata a temperatura ambiente) difficilmente supera 13
1,3-1,5,
3.
58
5 3 Progetto
Il progetto di uno stadio di compressore assiale deve essere condotto con
i metodi dellaeronautica delle schiere tenendo conto di tutti gli effetti dovuti
alla tridimensionalit del moto ed alla presenza di pareti.
Particolare importanza ha anche il ricoprimento (o solidit) delle palettature,
definito come il rapporto o
Fig. 51
Bassi valori di
59
deve quindi essere munito di un numero molto elevato di stadi (20 nel caso
di Fig. 49).
che,
pressione, diviene eccessiva per i primi stadi o troppo ridotta per gli ultimi.
Nel caso di forti rapporti di compressione si preferisce perci suddividere
la compressione
tra pi
corpi di compressore,
ognuno costituito
da un
_:A.:: ,_,
,.1
\_____
045
Ma=
i_____),____
ti)
giritiito
/7
Fig. 52
60
SiijiCICiiitICti.
1,6-1,8.
5.7 Applicazioni.
Il compressore assiale ha il pregio di funzionare con un elevato rendimento
(sino a 0,90 nei tipi non molto spinti), di prestarsi bene a comprimere
elevate portate in volume con piccoli ingombri, di poter realizzare elevati
rapporti di compressione (sino a 13
10
61
e 4)
4)
le perdite perch crescono quelle per attrito del gas contro le pareti dei
condotti (4)> 4 ) e perch lincidenza della corrente rispetto alle pale non
corrisponde pi a quella di minima resistenza.
Fig. 53
Il notevole incremento di
62
50
a)
08-
10-
7/
v,/I
0,6-
c-i
8-
osI,
0,2
0
7,
0:4
aIa lo 112
02 0:4 0:6
-/
:3
2
io
0
I)
in unit ar
a) ca tatteristica di un clircss ic assiale a 12 stadi (31
bitunie):
a ,ll, ,l,4 12 stati,,; DD, ve
AA, sIli,, lei 3 dadi,; BB, sii!,, [I 1 lo
,_dL
usi 12 stadia; EE, velo,!! 3 souin, nel 1 sL,djo ; L, linea di ponipuggio.
&) caratteristica adiincusioiiata dcl 1 stadio;
e) caratteristica adhuensionata dcl 12 stadio: si noti listeresi caratteristica
nella caduta in stidio.
sunica
Fig. 54
L la linea di pompaggio che delimita 11 campo, corrispondente ad instabilit
del compressore dovuta essenzialmente alla presenza di capacit finite a valle
del compressore.
Allaumentare del numero degli stadi le curve che forniscono 13 in funzione
della portata corretta tendono a diventare sempre pi ripide, come visibile
dalla Fig. 54.
La caratteristica del compressore pu
poi,
2(
,15
giri
\JTI
delle
corretto,
presentare
linee
1,10,,l,
ascisse,
corrispondenti
al
EEZEE
7
N
rag
compressore supersonico
Questo
(Fig.
..,
-0,5
55).
63
59 Regolazione
Si applicano le stesse procedure viste per i turbocompressori centrifugh.
5.10 Avviamento.
Nei compressori assiali con molti stadi e forti rapporti di compressione,
allatto dellavviamento del compressore si ha un volume massico del gas
pressoch costante dallingresso alluscita mentre le sezioni di passaggio
dei diversi stadi si vanno fortemente riducendo nel medesimo verso. Negli
ultimi stadi perci le componenti assiali della velocit tendono ad assumere
valori elevati mentre tendono ad assumere valori molto ridotti nei primi
stadi, che di conseguenza cadono in stallo.
Per evitare ci si ricorre a diversi espedienti:
una o pi valvole di spillamento verso lesterno in corrispondenza degli
stadi intermedi per consentire nei primi stadi il passaggio di una portata
maggiore che non negli ultimi; tali valvole possono anche essere a fun
zionamento automatico e richiudersi quando la pressione nellinterno del
compressore ha raggiunto un valore prestabilito;
statori ad incidenza variabile;
un ventilatore o compressore ausiliario per inviare aria ad elevata velocit
allingresso nel compressore da avviare;
a
64
6 BIBLIOGRAFIA
A.E. CATANIA
A. CAPETTI
W. TRAUPEL
E. PERUCCA
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C
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ornplernenti di Macchine
Compressori di gas
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Thermische Turbomaschinen
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Levrotto&Bella, Torino.
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Utet, Torino
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i