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ESERCITAZIONI DI CENTRALI
TURBOGAS E CICLI COMBINATI
Esercitazione 1
Miglioramento delle prestazioni di una turbina a gas
Esercitazione 2
Metodi per aumentare l’efficienza dei cicli combinati riducendo la temperatura
dell’aria aspirata dal turbogas
Esercitazione 3
Ciclo combinato con turbina a gas FIAT-Mitsubishi 701F
Esercitazione 4
Ciclo combinato con turbina a gas SIEMENS V94.3A
Esercitazione 5
Ciclo combinato multi-shaft con 2 turbine a gas GE MS9001FA
1
Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
2
Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
Esercitazione 1
1. Premessa
Le turbine a gas in ciclo semplice hanno oggi raggiunto prestazioni e rendimenti significativi.
Tuttavia ciò è stato ottenuto sulla spinta di un forte sviluppo tecnologico, senza intervenire sulla
qualità intrinsecamente modesta del ciclo termodinamico di base, che resta sempre caratterizzato da
uno scarico di calore all’ambiente ad alta temperatura e da un lavoro di compressione molto elevato
rispetto a quello di espansione.
Per ridurre l’impatto di queste caratteristiche non positive sono possibili alcuni interventi sul ciclo
termodinamico, anche se, attualmente, nelle applicazioni industriali si preferisce un ciclo semplice
ad alta tecnologia in luogo di un ciclo complesso con prestazioni più avanzate.
Una prima variante del ciclo della turbina a gas è la cosiddetta rigenerazione, ossia l’inserimento,
tra compressore e combustore, di uno scambiatore di calore (rigeneratore) che preriscalda l’aria
comburente prelevando calore dai gas di scarico prima di rilasciarli all’ambiente.
Se si considerasse il ciclo ideale rigenerativo (gas perfetto e rigeneratore ideale, ossia senza perdite
e con scambi di calore in ogni punto della trasformazione sotto differenze di temperatura
infinitesime), si avrebbe che T2=T6 e T4=T5. In tali condizioni il lavoro della turbina e del
compressore rimarrebbero inalterati, mentre verrebbe ridotto il calore entrante nel ciclo, poiché
sarebbe necessario passare da T5 a T3 anziché da T2 a T3: il rendimento del ciclo aumenterebbe.
Nel caso reale, a causa delle perdite e per la irreversibilità dello scambio nel rigeneratore, il
miglioramento di rendimento risulta ridotto.
Una seconda operazione atta a migliorare le prestazioni del ciclo a gas è la compressione
interrefrigerata. La compressione è realizzata in due fasi, intercalate da uno scambiatore di calore
(intercooler) che riduce la temperatura intermedia. L’interrefrigerazione è pratica comune nei
compressori industriali: lo scopo è quello di diminuire il lavoro di compressione necessario per
portare il gas da p1 a p2, operazione resa possibile dalla diminuzione del volume specifico del gas
per effetto dell’abbassamento di temperatura ottenuto nell’intercooler.
Una terza variante del ciclo a gas è la ricombustione, che consiste in un’espansione in turbina
frazionata e intercalata da un secondo processo di combustione.
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Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
4
Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
2. Applicazione pratica
Sulla base di quanto esposto in premessa, si vogliono migliorare le prestazioni di una turbina a gas
agendo semplicemente sul suo ciclo termodinamico.
Si suppone di intervenire sul compressore e sull’espansore del turbogas.
Si inietta nel compressore una certa quantità di acqua: essa, raggiunta la temperatura di saturazione,
vaporizza ed assorbe calore dall’aria circostante provocando di conseguenza un deciso
raffreddamento dell’aria elaborata dal compressore.
Agendo nello stesso modo, ma utilizzando combustibile iniettato in corrispondenza delle palettature
fisse di turbina, si provoca dopo ogni espansione nelle palettature rotanti un continuo
risurriscaldamento dei gas.
Si ottiene in questo modo un’efficace rigenerazione del fluido motore, sia in fase di compressione
che in fase di espansione.
Se con la modifica proposta si mantiene uguale la potenza utile del turbogas, la temperatura dei gas
all’ingresso in turbina sarà decisamente inferiore.
Sarà così possibile eliminare parzialmente o totalmente il sistema di raffreddamento delle parti
calde di turbina mediante aria spillata dal compressore; si otterrà in tal modo un notevole
miglioramento nelle prestazioni della macchina.
Poiché si hanno allo scarico turbina temperature dei gas ancora elevate, è assolutamente importante
recuperare tale calore con uno scambiatore R1 che provvederà a trasferirlo in buona parte all’aria
compressa in uscita dal compressore.
In impianti di cogenerazione è possibile recuperare ulteriormente il calore residuo dei gas tramite
uno scambiatore R3, migliorando ancora il rendimento globale dell’impianto.
E’ possibile vedere, con tabelle e grafici, l’effetto delle modifiche sopra descritte.
La turbina a gas presa in esame è una turbina da 125 MW, costruita da FIAT Avio negli anni ’90.
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Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
Turbina a gas
Potenza carico base / picco 128,3 / 138,4 MW
Velocità 3000 giri/min
Portata combustibile 8,32 kg/s
Numero combustori 18
Rendimento al carico di base 33,9%
Compressore
Numero stadi 19
Rapporto di compressione 14/1
Portata aria 443 kg/s
Temperatura aria uscita 379°C
Potenza assorbita 167 MW
Espansore
Numero stadi 4
Temp. ingresso carico base / picco 1162 / 1208°C
Portata gas allo scarico 453 kg/s
Temperatura gas allo scarico 495°C
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Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
ALLEGATO 1A
(A) (B) (C) (D) (E) (F) (G) (H) (I) (L) (M) (N)
N° bar °K °K kJ/kg°K °K °K kJ/kg°K kJ/kg kJ/kg kJ/kg kg/h
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Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
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Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
ALLEGATO 1B
(A) (B) (C) (D) (E) (F) (G) (H) (I) (L) (M) N)
N° bar °K °K kJ/kg°K °K °K kJ/kg°K kJ/kg kJ/kg kJ/kg kg/h
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Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
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Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
ALLEGATO 2A
(A) (B) (C) (D) (E) (F) (G) (H) (I) (L) (M)
N° bar °C kcal/kg°C kJ/kg °C kcal/kg°C kJ/kg kJ/kg kJ/kg kJ/Kg
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Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
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Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
ALLEGATO 2B
(A) (B) (C) (D) (E) (F) (G) (H) (I) (L) (M)
N° bar °C kcal/kg°C kJ/kg °C kcal/kg°C kJ/kg kJ/kg kJ/kg kJ/kg
1 7.09 943.6 7.15 1021.6 928.1 8.32 247.8 247.8 247.8 247.8
2 3.73 943.6 8.42 1021.6 928.1 9.59 247.8 495.7 247.8 495.7
3 1.96 943.6 9.69 1021.6 928.1 10.86 247.8 743.6 247.8 743.6
4 1.03 943.6 10.96 1021.6 928.1 247.8 991.5
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Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
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Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
ALLEGATO 3A
CALCOLI CON PORTATA COMPRESSORE DI 1620 t/h E ALLA TURBINA DI 1620 t/h
===================================================================
CALORE ORARIO DA DARE CON IL COMBUSTIBILE 1427776 MJ/h 341018 Mcal/h
CALORE ORARIO RECUPERABILE PER USI ESTERNI 0 MJ/h 0 Mcal/h
POTENZA RICHIESTA PER LA COMPRESSIONE 163 MW
POTENZA OTTENUTA CON L'ESPANSIONE IN TURBINA 340 MW
POTENZA DISPONIBILE CON PERD. MECC. DEL 2% 173 MW
CALORE ORARIO CORRISPONDENTE 626373 MJ/h 149606 Mcal/h
POTENZA UTILE CON PERDITE DA RAFFREDD. TURBINA 134 MW
CALORE ORARIO CORRISPONDENTE 483560 MJ/h 115496 Mcal/h
========================================================================
RENDIMENTO TERMICO GLOBALE SENZA PERDITE DA RAFFREDD. 43,8%
RENDIMENTO TERMICO GLOBALE CON PERDITE DA RAFFREDD. 33,8%
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Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
ALLEGATO 3B
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Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
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Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
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Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
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Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
Esercitazione 2
Indice
1 SOMMARIO
2 INTRODUZIONE
3 SISTEMA DI UMIDIFICAZIONE DELL’ARIA
3.1 Principio di funzionamento del sistema di umidificazione dell’aria e possibile soluzione
impiantistica
3.2 Calcolo delle prestazioni
3.3 Valutazione dei benefici economici
4 SISTEMA DI RAFFREDDAMENTO CON CICLO FRIGORIFERO
4.1 Calcolo delle prestazioni del sistema di refrigerazione dell’aria
4.2 Valutazione dei benefici economici
5 CONCLUSIONI
1. SOMMARIO
Questo documento presenta i risultati dell’analisi di applicabilità e di convenienza economica di due
sistemi di raffreddamento dell’aria in aspirazione ai compressori di gruppi turbogas.
In particolare vengono analizzati:
• un sistema di raffreddamento per umidificazione dell’aria
• un sistema di raffreddamento con frigoriferi ad assorbimento, che utilizzino vapore spillato
dalla sezione di bassa pressione del GVR di un ciclo combinato.
L’analisi dell’applicabilità dei due sistemi è riferita ad un modulo a ciclo combinato da 380 MWe
circa (1 turbogas da 256 MWe e ciclo a vapore da 130 MWe).
Sono state ipotizzate tre diverse situazioni meteorologiche rappresentative di altrettante condizioni
climatiche italiane: la pianura padana, una zona costiera del Nord ed una zona costiera del Sud.
Per ognuna delle due soluzioni vengono calcolati i valori di potenza e consumo specifico prima e
dopo la sua applicazione, affiancati da una valutazione dei possibili vantaggi economici ed essa
associati.
Per tutte e tre le tipologie climatiche, tale valutazione ha evidenziato una chiara convenienza del
sistema di umidificazione rispetto al raffreddamento con frigorifero. Quest’ultimo, infatti, pur
avendo un funzionamento svincolato dalle condizioni di umidità atmosferica, è contraddistinto dal
fatto di generare un incremento di produzione di energia, a fronte di un leggero aumento del
consumo specifico dell’impianto: nelle fasce di minore remunerazione dell’energia, questa
caratteristica è fortemente penalizzante, al punto da non renderne conveniente l’utilizzo per circa la
metà dei giorni di un anno.
1
Rapporto CESI – Ricerca di sistema
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Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
2. INTRODUZIONE
L’obiettivo del presente rapporto è quello di dimostrare la fattibilità di soluzioni in grado di
aumentare l’efficienza degli impianti esistenti.
In particolare, l’attività si è focalizzata su impianti a ciclo combinato, nei quali la potenza prodotta e
l’efficienza di una turbina a gas dipendono fortemente dalle condizioni ambientali in cui essa opera.
Le prestazioni dei turbogas vengono normalmente definite in condizioni ISO di riferimento,
corrispondenti ad una temperatura ambiente di 15°C e pressione di 1013 mbar.
Al di fuori delle condizioni di riferimento, la potenza ed il rendimento di un turbogas diminuiscono
con continuità all’aumentare della temperatura. Questa dipendenza è sostanzialmente legata alle
prestazioni del compressore, per il quale un aumento di temperatura determina la diminuzione della
densità (e, quindi, della portata in massa) dell’aria elaborata e la richiesta di un maggior lavoro di
compressione.
Risulta, quindi, chiaro che, un sistema in grado di ridurre la temperatura dell’aria in ingresso al
compressore, specialmente in aree in cui il clima sia molto caldo, possa, almeno in teoria, essere
vantaggioso per il sistema, sia dal punto di vista economico che ambientale. In particolare:
− l’aumento di potenza consente di produrre più energia, senza gravare troppo sui costi di
investimento, riducendo, quindi, la quota di costo fisso (ammortamento, O&M);
− un aumento di rendimento significa riduzione del consumo di combustibile (a pari energia
prodotta). Ciò produce non solo un vantaggio di tipo economico, facendo scendere il costo
variabile del kWh (legato al combustibile), ma anche ambientale, poiché consente di diminuire
le emissioni specifiche di CO2 ed NOx.
Ognuna delle due soluzioni presenta, a priori, una serie di vantaggi e svantaggi, che possono essere
così sintetizzati:
VANTAGGI SVANTAGGI
• Bassi costi di installazione • Efficienza del sistema legata alle
UMIDIFICAZIONE • Bassi costi di manutenzione condizioni ambientali
• Ridotte perdite di carico • Consumo di acqua demineralizzata
Per quantificare l’applicabilità e la convenienza economica dei due sistemi, si è fatto riferimento ad
un ciclo combinato con un turbogas da 255 MWe e ciclo a vapore da 130 MWe.
Sono state ipotizzate tre diverse situazioni meteorologiche rappresentative di altrettante condizioni
climatiche italiane: la pianura padana, una zona costiera del Nord ed una zona costiera del Sud.
I dati meteorologici di temperatura ed umidità relativa sono riferiti ad un intero anno, con frequenza
oraria.
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Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
Si è infine ipotizzato un coefficiente di utilizzo del gruppo pari all’80%, omogeneamente distribuito
su tutto l’anno.
2
Costo del gas naturale nel 2001, anno di riferimento della valutazione economica.
22
Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
L’esempio riportato nella figura successiva sul diagramma di Mollier illustra il processo di
umidificazione di aria (a pressione atmosferica), inizialmente a 30°C e con umidità relativa del 50%
(tipica condizione estiva) sino ad avere un’umidità relativa del 95%. Spostandosi dal punto iniziale
“A” lungo l’isoentalpica, sino a raggiungere la curva di umidità relativa pari al 95% (punto B), si
ottiene una diminuzione di temperatura fino a 22,5°C e, conseguentemente all’immissione di
acqua, un aumento dell’umidità assoluta (x) dell’aria. L’incremento di x in termini assoluti, nota la
portata di aria, fornisce l’indicazione della portata di acqua richiesta dall’umidificazione.
Naturalmente, quanto più le condizioni di umidità sono basse, e la temperatura ambiente è elevata
(posizioni in alto a sinistra del diagramma di Mollier), tanto più spinta è la diminuzione di
temperatura dell’aria aspirata.
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Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
Dal punto di vista realizzativo, una possibile soluzione potrebbe essere quella mostrata nella figura
successiva.
Poiché le portate di acqua richieste per l’umidificazione sono fortemente dipendenti dalla taglia
dell’impianto e dalle condizioni meteorologiche tipiche della zona di installazione, il sistema di
umidificazione dell’aria richiede un dimensionamento ad hoc per ogni applicazione.
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Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
In ognuna delle tre localizzazioni ipotizzate (Pianura Padana, costa del Nord, costa del Sud), per
effettuare un calcolo di massima delle prestazioni del sistema di umidificazione dell’aria, installato
su un ipotetico impianto a ciclo combinato da circa 400 MWe globali, sono state utilizzate curve
tipiche di potenza e consumo specifico in funzione della temperatura di ammissione e una serie di
dati meteo orari, disponibili per un intero anno, caratteristici della zona geografica.
I calcoli delle prestazioni sono stati ripetuti per ogni ora del giorno e per tutti i giorni dell’anno e
nell’ipotesi di non effettuare umidificazione qualora:
la T ingresso fosse ≤ 5 °C (temperature dell’aria in aspirazione inferiori a questa soglia non
sono generalmente desiderabili poiché possono comportare formazione di ghiaccio)
l’umidità relativa in ingresso fosse > del 95% (cioè superasse già il valore di soglia
raggiungibile dopo l’umidificazione)
la portata di acqua richiesta fosse inferiore al 5% della portata massima di dimensionamento del
sistema.
Inoltre, sempre per evitare la formazione di ghiaccio, è stata posta una soglia inferiore (5 °C) alla
temperatura dell’aria umidificata in ingresso al compressore: l’umidificazione ha luogo
completamente solo se la temperatura finale dell’aria si mantiene superiore a tale soglia. Quando
ciò non accade, si interrompe l’umidificazione al raggiungimento della soglia: in tal caso,
naturalmente, l’umidità relativa dell’aria aspirata non raggiunge il 95%.
Per le tre ipotesi di ubicazione dell’impianto sono stati ottenuti i seguenti risultati:
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Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
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Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
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Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
Dall’analisi dei dati forniti in letteratura sono state estrapolate le curve che legano la temperatura
ambiente alla potenza assorbita dal frigorifero, ed alla riduzione di temperatura in aspirazione (ΔT)
al compressore.
La curva della potenza assorbita è stata opportunamente scalata con la portata di aria in aspirazione
al turbogas, mentre la curva dei Delta di Temperatura è stata mantenuta invariata.
Per la valutazione delle prestazioni dell’impianto sono state utilizzate le medesime curve di potenza
e consumo specifico in funzione della temperatura di ammissione e le stesse serie di dati meteo
impiegati per il sistema di umidificazione.
Come nel caso precedente, i calcoli delle prestazioni sono stati ripetuti per ogni ora del giorno e per
tutti i giorni dell’anno e nell’ipotesi di non effettuare refrigerazione qualora la T ambiente fosse ≥ 5
°C.
Inoltre, si è imposto che la T aspirata dal compressore dopo la refrigerazione sia > 5 °C (per non
incappare nella formazione di ghiaccio): cioò comporta una parzializzazione del funzionamento del
frigorifero in tutti i casi in cui tale soglia dovesse essere superata. Quando entra in gioco tale
limitazione, la differenza di temperatura fornita dal sistema di refrigerazione è pari a “T_ambiente –
5 °C”, mentre la potenza assorbita dal frigorifero è calcolata come una frazione di quella assorbita
alla medesima temperatura ambiente, in assenza limitazione. Tale frazione è data dal rapporto tra
l’effettivo delta di temperatura e quello che si sarebbe ottenuto senza limitazione.
Per coerenza con le analisi effettuate sul sistema di umidificazione dell’aria, per le valutazioni
economiche, sono stati utilizzati gli stessi dati sui ricavi per la vendita di energia nelle diverse fasce
orarie, lo stesso valore del costo combustibile e lo stesso coefficiente di utilizzo del gruppo, pari
all’80%, omogeneamente distribuito durante tutto l’anno.
28
Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
Dall’analisi dei calcoli effettuati si è potuto osservare che, in questo caso, il raffreddamento
dell’aria produce un surplus di potenza ma associato ad un maggior consumo specifico dell’intero
ciclo.
A causa di ciò il bilancio tra il maggior ricavo per la vendita dell’energia prodotta e il maggior costo
per il combustibile bruciato, risulta positivo solo quando la remunerazione oraria si discosta da
quella della fascia più bassa: quindi, l’impiego di tale sistema di refrigerazione non è consigliabile
nella fascia oraria 4, poiché comporta sistematicamente una perdita anziché un guadagno.
Per le tre ipotesi di ubicazione dell’impianto sono stati ottenuti i seguenti risultati:
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Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
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Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
5. CONCLUSIONI
Sono state analizzate due diverse modalità di raffreddamento dell’aria in aspirazione ai compressori
di gruppi turbogas, finalizzate ad un aumento dell’efficienza dell’impianto.
• un sistema di raffreddamento per umidificazione dell’aria
• un sistema di raffreddamento con frigoriferi ad assorbimento, che utilizzino vapore spillato
dalla sezione di bassa pressione del GVR di un ciclo combinato.
L’analisi dell’applicabilità dei due sistemi è stata riferita ad un ipotetico gruppo con 1 turbogas da
256 MWe e ciclo a vapore da 130 MWe, installato in tre siti con caratteristiche meteorologiche
tipiche italiane: una zona costiera del Nord, la Pianura Padana ed una zona costiera del Sud.
Per questo motivo (che limita fortemente i guadagni annui) e per l’elevato investimento iniziale, da
un confronto tra le due soluzioni risulta chiaramente evidente come, in tutte le condizioni climatiche
analizzate, il sistema di abbassamento della temperatura per refrigerazione non riesca ad essere
concorrenziale con l’umidificazione dell’aria, caratterizzata da guadagni più elevati e da costi di
investimento iniziali e di manutenzione notevolmente inferiori.
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Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
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Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
Esercitazione 3
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Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
Turbogas e GVR
• all’aspirazione del compressore:
temperatura aria = 15°C
pressione aria = 1013 mbar
• alla mandata del compressore:
portata aria = 522,3 kg/s3
temperatura aria = 382,3°C
pressione aria = 1396 kPa
• all’ingresso della turbina a gas:
portata gas = 464,1 kg/s
temperatura gas = 1405°C
• all’uscita della turbina a gas – ingresso del GVR:
portata gas4 = 574,1 kg/s
temperatura gas = 615,6°C
• all’uscita del GVR –ingresso del camino:
temperatura gas = 99°C
Turbina a vapore
• vapore SH:
portata = 252,8 t/h
pressione =12,87 MPa
temperatura = 550°C
• vapore RH:
portata =292 t/h
pressione = 2,73 MPa
temperatura = 540°C
• vapore MP:
portata = 48,3 t/h
pressione = 2,86 MPa
temperatura = 332°C
• vapore BP:
portata = 24,9 t/h
pressione = 0,63 MPa
temperatura = 232°C
• vapore scaricato al condensatore:
pressione = 0,04 ata
Calcolare:
• la potenza assorbita dal compressore,
• la portata di gas naturale5 alla camera di combustione,
• la potenza generata dal turbogas,
• il rendimento del ciclo Brayton,
• la potenza assorbita dal GVR,
• la potenza generata dalla turbina a vapore,
• la potenza persa al camino,
• il rendimento del ciclo a vapore,
• il rendimento totale del ciclo combinato.
3
Comprende anche l’aria di raffreddamento delle parti rotoriche del turbogas
4
Comprende anche l’aria spillata dal compressore, pari a 37 kg/s, per raffreddare le parti statoriche del turbogas
5
Potere calorifico inferiore (pci) = 8250 kcal/Sm3
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Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
Risoluzione
L’aria ambiente aspirata viene compressa fino al raggiungimento della pressione di mandata
stabilita: 13,96 bar .
Assumendo che le perdite meccaniche e di trasformazione concorrano a dare un rendimento
complessivo del 97% , la potenza richiesta dal compressore vale:
kg J
522 ,3 ⋅ 1067 ⋅ 367 ,3 °K
m& air ⋅ Δh m& air ⋅ c p,air ⋅ (T2 − T1 ) s kg °K
Pcompr = = =
η η 0 ,97
Pcompr = 211 MW
Il calore specifico dei fumi a pressione costante si calcola con la formula seguente:
1,78
⎛ 1⎞ m& t,IN
c p,fumi = ⎜1 + ⎟ ⋅ c p,air essendo λ =
⎝ λ⎠ m& comb
35
Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
I dati di progetto assegnano la portata d’aria alla mandata del compressore m& air (che comprende
anche l’aria di raffreddamento delle parti rotoriche del turbogas) e la portata del gas all’uscita della
turbina m& t ,OUT (comprendente anche l’aria spillata dal compressore, pari a 37 kg/s, per raffreddare
le parti statoriche del turbogas).
Si determina dunque per differenza la portata del combustibile:
kg
m& comb = m& t,OUT − m& air − m spill = (574,1 − 522,3 − 37 )
kg
= 14,8
s s
Risulta quindi:
1,78
m& ⎛ 1⎞ J
λ = t,IN = 31,36 c p,fumi = ⎜1 + ⎟ ⋅ c p,air = 1288,1
m& comb ⎝ λ⎠ kg °K
Considerando per la turbina a gas un rendimento totale di 0,94 , la potenza sviluppata risulta:
PTG = 433,61 MW
36
Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
Q1 PTG
4
2
Pcompr
1 Q fumi
PTG − Pcompr
ηTG =
Q1
Il calore assorbito Q1 è funzione della portata del combustibile e del suo potere calorifico.
Essendo quest’ultimo espresso in kcal/Sm3 è necessario convertire il valore della portata di gas
naturale in Sm3/s.
Facendo riferimento a turbogas di questa taglia costruiti a fine anni ’90 (come è il caso di questo
Sm 3
impianto), si può assumere il consumo specifico nominale pari a 0,285 .
kWh
Sarà quindi:
q& comb = (PTG − Pcompr ) ⋅ 0,285
Sm 3 0,285 Sm 3 Sm 3
= 222.600 kW ⋅ = 17,62
kWh 3600 kW ⋅ s s
da cui:
Sm 3 kcal kJ
Q1 = q& comb ⋅ PCI = 17 ,62 ⋅ 8250 3
⋅ 4 ,186 Q1 = 608,5 MW
s Sm kcal
ηTG = 36,6 %
37
Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
La potenza associata ai gas scaricati dalla turbina ed entranti nel GVR, considerando trascurabili le
perdite di calore, sarà pari alla potenza termica Q1 diminuita della potenza utile della turbina a gas.
Nella tabella sottoriportata vengono raccolti i dati dell’impianto relativi al ciclo a vapore, completati
con i valori di entalpia calcolati.
DATI IPOTESI
PTV = 121,45 MW
I fumi scaricati dal camino ad una temperatura di 99 °C dissipano calore nell’ambiente disperdendo
una potenza pari a :
⋅ (99 − 15) °K
kg J
Qcamino = m& fumi ⋅ Δhcamino = m& fumi ⋅ c p,fumi ⋅ ΔTca min o = 574,1 ⋅ 1288,1
s kg °K
Qcamino = 62,12 MW
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Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
PTV 121,45 MW
ηTV = = = 0 ,315
QGVR 385,9 MW
ηTV = 31,5 %
Il rendimento del ciclo combinato è il rapporto tra la somma delle potenze nette (quella della turbina
a gas e quella della turbina a vapore) e la potenza termica Q1 fornita dalla combustione del
combustibile:
η = 56,5 %
Il flusso energetico di questo modulo a ciclo combinato può essere così rappresentato:
39
Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
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Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
Esercitazione 4
I dati progettuali della turbina a gas e del relativo ciclo a vapore sono i seguenti:
• all’aspirazione del compressore:
temperatura aria = 15°C
pressione aria = 1013 mbar
• potenza termica fornita dal combustibile in camera di combustione:
668.900,736 kJ/s
• all’uscita della turbina a gas – ingresso del GVR:
portata gas = 650,1 kg/s
temperatura gas = 581,5°C
• all’uscita del GVR –ingresso del camino:
temperatura gas = 94,15°C
41
Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
Calcolare:
• la potenza generata e il rendimento della turbina a gas,
• la potenza assorbita dal GVR,
• la potenza generata dalla turbina a vapore,
• la potenza persa al camino,
• il rendimento del ciclo Rankine,
• il rendimento totale del ciclo combinato.
42
Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
Risoluzione
Turbina a Gas
Dai dati rilevati sul ciclo combinato si conoscono i punti 1 (ingresso aria al compressore) e 4 (uscita
dalla turbina a gas e ingresso nel GVR) e la portata dei fumi allo scarico.
T1 = 15°C T4 = 581,5°C
p1 = 1,013 bar m& FUMI = 650 kg/s
kJ Q& 23 kg
Essendo PCI GN = 47.000 , la portata di gas naturale risulta: m& GN = = 14,23 .
kg PCI GN s
kg kJ
Q& 41 ≅ 650 ⋅ 1,124 ⋅ (581,5 − 15)° K = 413,9 MW
s kg ° K
1, 78
⎛ 1⎞
dove λ =
m ARIA
6
c pFUMI (T ) = (0,9378 + 2,054 ⋅ 10 − 4 T ) ⋅ ⎜1 + ⎟
⎝ λ⎠ mGN
43
Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
P 255
ηTG = = = 38,1%
Q23 668,9
Ciclo a Vapore
Il calore scaricato dalla turbina a gas entra nel generatore di vapore a recupero.
E’ quindi:
Q& 41 = Q& IN ,GVR = 413.900 kW
Nella tabella sono riportati i punti significativi del ciclo Rankine che permettono di calcolare la
potenza della turbina a vapore.
La potenza sviluppata da ognuno dei cilindri di alta, media e bassa pressione si ricava dal salto
entalpico per la portata di vapore:
Il grafico seguente mostra le portate di vapore elaborate da ciascun cilindro di turbina. Al contrario
di quanto avviene nelle turbine degli impianti tradizionali gli stadi di BP elaborano una portata
maggiore.
44
Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
Portata vapore
100,00 kg/s
80,00 kg/s
60,00 kg/s
40,00 kg/s
20,00 kg/s
0,00 kg/s
Turbina AP Turbina MP Turbina BP
Infine il grafico sottostante mostra il contributo di ciascun cilindro alla potenza totale:
Turbina AP
Turbina BP 25%
36%
Turbina MP
39%
I fumi escono dal camino alla temperatura di 94,15°C, pertanto la potenza persa al camino è:
T, amb
Nel generatore di vapore i fumi cedono calore attraverso gli scambiatori dei circuiti AP, MP e BP e
del risurriscaldatore.
AP MP RH BP Totale
(ECO, EVA, SH) (ECO, EVA, SH) (ECO, EVA, SH)
Portata 69,81 kg/s 17,18 kg/s 80,30 kg/s 8,80 kg/s
Salto entalpico 3.369,03 kJ/kg 2.939,70 kJ/kg 510,12 kJ/kg 2.834,31 kJ/kg
Potenza termica 235.192 kW 50.504 kW 40.963 kW 24.942 kW 351.601 kW
45
Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
Q& 351.601 kW
ηGVR = & IN ,CV = = 84,9%
QIN ,GVR 413.900 kW
PTV 127.690 kW
η CV = = = 36,3%
&
QIN ,CV 351.601 kW
PTV 127.690 kW
ηtot ,CV = & = = 30,85%
Q IN , GVR 413.900 kW
PTOT
ηciclo,combinato = = 57,2%
Q23
46
Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
47
Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
Esercitazione 5
Il modulo a ciclo combinato in esame è costituito da due turbine a gas GE MS9001FA, due GVR
uguali a tre livelli di pressione, una turbina a vapore.
48
Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
49
Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
Risoluzione
Ciclo a gas
Dai dati rilevati su ogni turbogas si conoscono i punti 1 (ingresso aria al compressore) e 4 (uscita
dalla turbina a gas e ingresso nel GVR) e la portata dei fumi allo scarico. Si conosce inoltre la
potenza termica fornita dal combustibile in camera di combustione.
T1 = 15°C T4 = 604,4°C
Q& IN = Q& 23 = 690,7 MW
p1 = 1,013 bar m& FUMI = 656,1 kgs
Q& 23 kg kJ
Si ricava la portata di combustibile m& GN = = 14,67 (essendo PCI GN = 47.073 ).
PCI GN s kg
T4
kg kJ
Q& 41 ≅ 656,1 ⋅ 1,124 ⋅ (604,4 − 15)°C = 434,6 MW
s kg °C
Si ottiene quindi la potenza utile all’albero della turbina a gas e il suo rendimento:
P
η TG = = 37,1%
Q& 23
Ciclo a vapore
Il calore scaricato dalla turbina a gas entra nel generatore di vapore a recupero.
Risulta quindi:
Nella tabella sono riportati i punti significativi del ciclo a vapore che permettono di calcolare la
potenza della turbina.
PTV =[566,4·(828-752)+617,8·(847-588)+92,4·(732-588)]kcal/h =
=218.794,2·103 kcal/h = 252,1 MW
I fumi escono dal camino alla temperatura di 100°C; pertanto la potenza Q’ persa al camino di ogni
GVR è pari a:
TOUT , GVR
kg kJ
Q' = m& FUMI ⋅ ∫ C (T ) dT ≅ 656,1 s ⋅ 1,065 kg °C ⋅ (100 − 15)°C = 59,4 MW
T1
p
Nel generatore di vapore i fumi cedono calore all’acqua/vapore attraverso gli scambiatori dei tre
circuiti AP, MP e BP e del risurriscaldatore.
La potenza termica disponibile per il ciclo Rankine è quella risultante dal bilancio dei calori entranti
e uscenti dai due GVR.
Per ogni GVR vale la tabella seguente:
La potenza termica totale disponibile è quindi quella derivante dai due GVR:
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Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
PTV 252,1 MW
η CV = = = 33,7%
&
QIN ,CV 747 MW
Si può calcolare il rendimento di ogni GVR facendo il rapporto tra la potenza termica trasferita ai
circuiti acqua-vapore e la potenza termica in entrata al GVR:
373,5 MW
η GVR = = 85,9%
434,6 MW
PTOT 764,3 MW
ηciclo combinato = = = 55,3%
Q23 2 ⋅ 690,7 MW
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Esercitazioni di Centrali Turbogas e Cicli Combinati
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