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FACOLT DI INGEGNERIA
EPANET:
USO E APPLICAZIONI
Relatore:
Biscotti Miriam
Cellina Francesca
Dazzi Elena
CAPITOLO 1 : Il
modello idraulico
Coefficiente di resistenza ( a )
Hazen-Williams
Darcy-Weisbach
Chezy-Manning
con : C =
=
f =
L=
1.85
Diamo qui anche la tabella dei coefficienti di rugosit , validi nel caso si
abbiano tubi nuovi (la rugosit un parametro che pu cambiare anche in
modo considerevole con let ) :
Materiale
Hazen-Williams
C
ghisa
130-140
calcestruzzo
120-140
ferro zincato
120
plastica
140-150
acciaio
140-150
argilla vetrificata 110
Darcy-Weisbach
, millipiedi
0.85
1.0-10
0.5
0.005
0.15
/
Chezy-Manning
n
0.012-0.015
0.012-0.017
0.015-0.017
0.011-0.015
0.015-0.017
0.013-0.015
hG = 8.81 Hp / q
dove :
nodi : necessario fornire per ciascuno di essi laltezza sul livello del
mare, affinch possa essere calcolato il contributo al valore della pressione
dovuto allaltitudine ; devono essere inoltre fornite al programma tutte le
(2)
(3)
(4)
(5)
(6)
allinterno della massa fluida. Tutta questa sequenza viene ripetuta ogni
volta che cambiano le condizioni idrauliche.
Gli intervalli di tempo di cui abbiamo parlato sono scelti in modo che
siano i pi estesi possibile senza tuttavia che si corra il rischio di
considerare volumi di fluido pi grandi del volume fisico del tubo stesso:
deduciamo quindi che gli intervalli scelti non possano essere pi lunghi del
pi breve intervallo di tempo utilizzato dallacqua per percorrere ogni
tubo , cio :
dtwq = Min ( Vij / qij )
dove V indica il volume del tubo .
Non avendo incluso pompe e valvole allinterno di questo discorso ( si
suppone che per esse il trasporto avvenga in modo istantaneo ) , otteniamo
allora che il numero di volumetti in cui dividere ogni tubo dato da
nij = INT
( Vij
/ ( qij dtwq )
(8)
cui
scorre la portata e le pareti
Sostanzialmente, il primo termine dellequazione riguarda le reazioni che
avvengono allinterno della portata, mentre il secondo rappresenta la
velocit con la quale la sostanza si muove per giungere sulle pareti dei tubi
; assumendo che anche questo tipo di scambio avvenga secondo una
cinetica del primo ordine e sempre con lo stesso ritmo man mano che
nuova sostanza trasportata alle pareti , riusciamo ad esprimere il bilancio
di massa
kf ( c- cw ) = kw cw
dove :
kw la costante di reazione con le pareti dei tubi.
Risolvendo secondo cw e sostituendo nella ( 8 ) si ottiene
(c)=-Kc
dove :
K una costante complessiva di reazione .
( Volendo prendere in esame la crescita di una sostanza piuttosto che il
suo decadimento, si deve togliere il segno - davanti a K : in questo caso
, il trasferimento di massa avverr in senso inverso , dalle pareti dei tubi al
centro della portata ) .
Risulta quindi evidente che si devono fornire ad EPANET tre diversi
coefficienti per descrivere le reazioni che avvengono lungo i tubi : kb e
kw devono essere determinati empiricamente , mentre kf viene calcolato
direttamente da EPANET tramite una serie di equazioni in cui compare il
numero adimensionale di Sherwood.
et delle acque : EPANET anche in grado di rappresentare il
cambiamento det dellacqua lungo tutta la rete di distribuzione ; per
realizzare ci , la variabile c dellequazione ( 6 ) viene considerata
come et dellacqua e il termine ( c ) viene fissato ad un valore costante
di 1.0 ; durante la simulazione, ad ogni nuova massa dacqua entrante
viene assegnata et nulla.
La valutazione dellet dellacqua fornisce unindicazione sulla qualit
globale dellacqua potabile distribuita dalla rete.
E anche possibile usare EPANET per conoscere quale percentuale della
portata che raggiunge ogni nodo proviene da un particolare nodo : per
ricavare questi dati il programma fa ancora riferimento allequazione ( 6 )
, nella quale per c rappresenta la parte di portata che giunge dal nodo
di riferimento ( che pu essere un nodo qualsiasi, anche un serbatoio ) e il
termine che da il grado di reazione posto a zero. Questa opzione pu
essere utile per capire come effettivamente si distribuisce la portata
quando si trova di fronte a pi rami tra cui scegliere e fino a che punto si
possano mescolare acque provenienti da sorgenti diverse e in che modo
questo fenomeno evolva nel tempo .
CAPITOLO 3 : Breve
guida utente
Per poter interagire con EPANET necessario che i dati raccolti vengano
espressi in un formato standard. Occorre creare un INPUT FILE che sia
comprensibile al programma : questo composto da diverse sezioni,
ciascuna delle quali comincia con una particolare parola-chiave in
parentesi quadre. In ogni sezione prendono posto i dati necessari per
ricostruire la rete di distribuzione e per risolverla idraulicamente come
descritto nel primo capitolo . Analizziamo ora brevemente le sezioni pi
significative, lasciando ad una lettura approfondita del manuale originale
del progetto riportato in appendice chiarimenti sulle applicazioni pi
specifiche che non sono state usate nel nostro case study. Le sezioni da
inserire necessariamente ai fini della determinazione della rete sono
contrassegnate con un asterisco.
node1
dove : id
node1
node1 node2 hp
id node1 node2
dove :
lo
h1 q1
( demand) ( pattern )
( se negativa )
pattern il numero identificativo del time-pattern che, nella
sezione [PATTERN] definisce come varia la domanda
al nodo
Per quanto riguarda i serbatoi e le cisterne, questi elementi vengono
definiti nella sezione
[TANKS]*
che ha formato:
id
dove : id
essere
elev ( initlevel
[QUALITY]
quality
[SOURCES]
conc
pattern
[REACTIONS]
Ulteriori possibilit
Una sezione molto importante quella delle
[OPTIONS]
che consente come gi accennato di selezionare alcune opzioni. Il formato
dei comandi pi interessanti :
UNITS
HEADLOSS
QUALITY
unitoption
headlossoption
qualityoption
MAP
dove :
i
filename
oltre)
La sezione
[CONTROLS]
permette di modificare loperativit delle pompe, valvole ed archi. E
possibile fare ci sia in corrispondenza di un determinato istante, sia
quando si verificano particolari condizioni. Il formato della sezione :
LINK linkid setting AT TIME tvalue
LINK linkid setting IF NODE nodeid BELOW value
LINK linkid setting IF NODE nodeid ABOVE value
dove : linkid il numero didentificazione di un tubo, una pompa o una
valvola
setting limpostazione che si vuole dare allarco in questione (
per un tubo o una valvola pu essere solo OPEN o
CLOSED, per una pompa pu essere anche un coefficiente che
ne varia la velocit (la aumenta se >1, la diminuisce se <1)
)
tvalue listante in cui si vuole che il comando sia eseguito
nodeid il numero identificativo del nodo assunto come controllo
value il valore limite a cui scatta il comando ( pu essere il
livello dellacqua se il nodo-controllo un serbatoio, o la
pressione dellacqua se il nodo-controllo una giunzione )
Come abbiamo visto, esiste la possibilit di variare nel tempo le
domande ai nodi (nella sezione [JUNCTIONS] ) o la concentrazione con
cui vengono immesse sostanze esterne (nella sezione [SOURCES] ) . Tutto
questo si fa utilizzando la sezione
[PATTERN]
il cui formato :
idpattern mult1 mult2
dove : idpattern il numero di identificazione del pattern ( indicato nelle
sezioni suddette )
multn il fattore moltiplicativo che si riferisce allistante n-esimo
In pratica sappiamo che la domanda dacqua, cos come la concentrazione
di sostanze immesse dallesterno, rimane costante per un intervallo pari
allHydraulic time-step (pari ad unora, ma modificabile nella sezione
[TIME ], vedi manuale ), ma pu variare da un intervallo a quello
successivo. Il valore della domanda /concentrazione allistante n-simo
pari al valore base di domanda /concentrazione
per il fattore
moltiplicativo indicato al posto n-simo del time pattern relativo alla
domanda/ concentrazione stessa.
Con la sezione
[REPORT]
anche possibile creare un file in cui vengano salvati i risultati della
simulazione relativi a tutta la rete o solo a porzioni (nodi o archi ) di essa.
Il formato della sezione :
FILE
NODES
filename
node1 (node2)
NONE
LINKS
link1 (link2)
NONE
variable BELOW value
variable ABOVE value
dove : filename il nome del file che ospita i dati
node1(node2) lintervallo dei nodi considerati nel report (con
NONE non viene considerato alcun nodo )
link1(link2) lintervallo degli archi considerati nel report (con
NONE non viene considerato alcun arco )
Con lultimo formato si includono nel report i nodi in cui una certa
variabile (che pu essere
la domanda DEMAND, la pressione
PRESSURE, la conc della sostanza studiata QUALITY ,etc) sotto/sopra
un certo valore.
[COORDINATES]
di formato :
nodeid Xcoord Ycoord
dove : nodeid il numero didentificazione del nodo da rappresentare
sulla mappa
Xcoord lascissa, rispetto ad un sistema di riferimento
qualunque del nodo in esame
Ycoord lordinata, rispetto ad un sistema di riferimento
qualunque del nodo in esame
La sezione
[LABELS]
permette di aggiungere scritte alla mappa. Il formato :
Xcoord Ycoord label (nodeid)
dove : Xcoord lascissa, rispetto al sistema di riferimento usato per
individuare i nodi della rete, dellangolo in alto a sinistra
della scritta
Ycoord lordinata, rispetto al sistema di riferimento usato per
individuare i nodi della rete, dellangolo in alto a sinistra
della scritta
label il testo che si intende riportare sulla mappa
nodeid il numero identificativo del nodo cui la scritta rimane
vincolata in caso di zoom sullimmagine
CAPITOLO 2 :
Dati necessari
Raccolta dati
Non ho incontrato serie difficolt a procurarmi i dati per questo progetto.
Mi sono rivolta allente preposto alla gestione dellacquedotto dei
Comuni di gran parte della Provincia di Milano : il Consorzio per
lAcqua Potabile dei comuni della Provincia, che ha sede a Milano in via
Rimini, 34.
Ho scritto allincaricato delle relazioni con il pubblico, lIngegner
Peterlongo, al quale ho chiesto tutti i dati elencati precedentemente. La
parte della ricerca che ha richiesto pi tempo stata lindividuazione di
un Comune la cui rete idrica avesse essenzialmente due requisiti :
-
il
Consorzio non possiede )
Un Comune che possiede entrambi i requisiti Liscate, che si trova a
Sud di Milano. Di questa rete lIngegner Peterlongo mi ha fornito :
Planimetria della rete di distribuzione in scala 1:1500, da cui
possibile ricavare le lunghezze, i diametri, e il materiale costituente i
tubi ( dal quale si risale al coefficiente di scabrezza, attraverso i manuali
), nonch le posizioni reciproche dei tubi per poter digitalizzare la mappa
dellacquedotto
Commento : - il Comune di Liscate ha una rete idrica piuttosto semplice,
in cui sono presenti due pozzi con relativi impianti di
sollevamento e un solo serbatoio
- tutti i tubi sono dacciaio (coefficiente di scabrezza usando
la relazione di Hazen-Williams pari a 140-150 )
- la lunghezza complessiva dei tubi di 13,039 km
Curve caratteristiche delle pompe che operano nella rete
Commento : - a Liscate operano due pompe : una che solleva lacqua nel
serbatoio, di cui la curva caratteristica stata fornita in
Ipotesi semplificative
Si proceduto a drastiche semplificazioni per sopperire alla mancanza di
informazioni complete.
La domanda ai nodi stata calcolata con un algoritmo molto
semplice. Si supposto che il prelievo ad un nodo fosse
proporzionale alla lunghezza dei tubi che confluivano al nodo stesso.
Si cos calcolata la portata specifica q, definita come il rapporto tra
la domanda totale media e la lunghezza complessiva delle tubazioni :
q = 40 L/s =
13039 m
0.00307 L/sm
Interagire con la
finestra di Epanet
CAPITOLO4 :
Allo stesso modo nella finestrella dedicata agli archi possibile avere
visione dei valori assunti dai seguenti parametri, relativi allarco
selezionato nello stesso modo :
-
DIAMETRO ( DIAMETER )
PORTATA ( FLOW )
VELOCITA( VELOCITY )
PERDITA DI CARICO per unit di lunghezza (
HEADLOSS )
ETA DELLACQUA ( WATER AGE )
Sezione REPORT
- Input Data : mostra lInput File relativo alla mappa con
modalit di sola lettura
- Output Summary : mostra lOutput Summary, che
uninteressante sintesi istante per istante delle condizioni dei
componenti del sistema
- Current Time : mostra il valore per ogni nodo/arco di tutti i
parametri considerati nella simulazione allistante selezionato
nel Browser
- Time Series : mostra il valore per ogni nodo/arco di tutti i
parametri lungo tutto larco della simulazione relativi al
nodo/arco selezionato nel Browser
Sezione GRAPH
Fornisce il grafico con landamento del parametro selezionato nel
Browser del nodo/arco selezionato; se larco una pompa pu
fornirne la curva caratteristica
Sezione EDIT
-
Sezione FILE
Permette di selezionare i file da aprire, salvare i risultati delle
simulazioni e stamparli.
: Studio di Caso :
lacquedotto di Liscate
CAPITOLO 5
di Mjriam Biscotti
Sommario
CAPITOLO 1
Il modello idraulico
CAPITOLO 2
Dati necessari
Raccolta dati
Ipotesi semplificative
CAPITOLO 3
Breve guida utente
CAPITOLO 4
Interagire con la finestra di EPANET
CAPITOLO 5
Studio di caso : il comune di Liscate
- primo esempio : funzionamento ordinario
Introduzione
Input Data
Output Summary
Report
Tavole
- secondo esempio : inquinante concentrato
Introduzione
Input Data
Report
Tavole
- terzo esempio : controllo dellinquinante
Introduzione
Input Data
Report
Tavole
- quarto esempio : linquinamento riguarda la zona
industriale
Introduzione
Input Data
Report
Tavole
- quinto esempio : malfunzionamento della pompa
Introduzione
Input Data
Output Summary
Report
Tavole
APPENDICE: il manuale originale del programma