sia per lo studio di situazioni di pericolo che per la difesa della popolazione, dei patrimoni
Le statistiche confermano che l’Italia è uno tra i Paesi della Comunità Europea con il
e modalità di installazione differenti; tutti gli strumenti però sono accomunati dalle seguenti
caratteristiche:
• durata;
• calibrazione speditivi;
• semplicità di installazione;
• risparmio economico.
essere caratterizzata da una o più proprietà tra quelle riportate. Gli strumenti svolgono un
deformazioni, ci si deve concentrare quindi sulla misura delle pressioni dell’acqua e sulla
spinta del terreno, perché se siamo in presenza di deformazioni, significa che il dissesto è
già in atto.
Meritano una particolare attenzione, oltre alle spese per l’acquisto e l’installazione degli
dati dovrebbe essere tempestiva in relazione alla velocità dei movimenti e dovrebbe
essere realizzata subito dopo l’acquisizione dei dati così da poter controllare il corretto
contro gli atti vandalici (ad esempio cabine, tombini con chiavistelli e lucchetti, cartelli,
recinzioni).
1. immagini fotografiche
2. sondaggi geognostici
3. inclinometri
4. piezometri
5. stazioni termo-pluviometriche
6. tiltmetri
7. estensimetri
l’evoluzione dei movimenti. Con le fotografie è possibile avviare una prima ricerca e
eventuali segnali premonitori, che consistono soprattutto in crepe e fessure sia nel
esaltando i dislivelli.
3. Gli inclinometri valutano gli spostamenti del terreno in profondità. Gli inclinometri
sono dei tubi scanalati che permettono lo scorrimento di una sonda munita di
Dalla misura dell’inclinazione nelle varie tratte del tubo si risale agli spostamenti
inferiore del tubo è infissa nel terreno saldo e la parte superiore in terreno in
movimento, la localizzazione del passaggio è evidenziata dall’accentuarsi della
ricava dall’elaborazione di dati di inclinazione rilevati per mezzo di una sonda che
scorre lungo due assi ortogonali in tubi inclinometrici verticali o orizzontali, situati
deformazione del terreno. Gli inclinometri sono costituiti da tubi cilindrici provvisti di
intersezione tra il tubo e due piani assiali ortogonali tra loro, che permettono di
Fig. 1: Sezione di tubo inclinometrico e numerazione guide (a sinistra); tubi con manicotti (a destra)
generalmente compreso tra 60 e 80 mm. Questi pezzi sono uniti tra loro tramite dei
manicotti congiunti con rivetti, sigillati con mastice siliconico e nastro adesivo. In
Dopo aver realizzato il foro nel terreno, i tubi vengono assemblati in sito e calati fino
a rivestire l’intera parete interna del sondaggio; viene quindi immessa a bassa
una sonda testimone; quindi viene applicato un chiusino e un pozzetto per evitare
atti vandalici.
Le sonde inclinometriche sono dei corpi cilindrici in acciaio, muniti di una coppia di
elettromeccanica).
tenuta stagna che permette l’utilizzo in ambienti umidi o subacquei; dei cilindri di
una label alfanumerica; ognuno di questi files può a sua volta essere suddiviso in
records, ognuno contenente fino a 255 dati per ciascuna delle 4 direzioni
Il piano assiale nel quale giacciono le rotelle è definito piano A, quello ortogonale
Le rotelle di riferimento sono quelle inclinate verso il basso e definite dalla rotazione
nel loro verso con valori negativi del canale A. Come si vede in figura 3, inclinando
negativi.
tubi, risulta essere quello con misure più stabili e meno disturbate.
orario, si associa alla guida 1 quella con azimut minore rispetto alla direzione del
Nord magnetico.
La prima profilatura è eseguita con una sonda testimone, identica nella meccanica
alla sonda di misura, e serve per verificare potenziali rotture del tubo e per una
preventiva pulitura delle guide di misura. Quindi si inserisce la sonda fino a fondo
non corrispondono dopo l’equilibrio termico, si riposiziona (dal basso verso l’alto) la
sonda nel punto iniziale di misura. Data l’alta sensibilità strumentale si rilevano
l’acquisizione.
Ad intervalli di 50 cm si ritira la sonda mobile lungo il foro e si acquisiscono i valori
dei due canali. Si impiega una carrucola con fermacavo e prolunga calibrata per
carico a mano.
Ogni misura prevede un controllo del dato visibile sul display della centralina: il dato
Effettuate le misure lungo le guide 1-3, la sonda viene estratta dal tubo, ruotata di
180° e riposizionata a fondo pozzo, pronta per effettuare il profilo 3-1 dal basso
verso l’alto (fig. 4). Questa procedura permette di compensare gli off-set strumentali
Il dato che viene visualizzato sullo schermo corrisponde a 20.000 volte il seno delle
legge sul display del datalogger un valore pari a 10.000, che corrisponde al fondo
misura, chiamata lettura zero, effettuata su tutte le quattro guide, la quale servirà da
deformazione.
All’atto del trasferimento, i dati vengono visualizzati per verificare l’idoneità e la loro
accettazione. Impostati dei valori caratteristici del sito oggetto di studio (tipologia di
misura, coordinate, quota, azimut, giorno, ora,) si importano i dati acquisiti nel
• differenziale locale
• diagramma polare
• diagramma cumulativo.
misura viene determinato il differenziale rispetto alla lettura zero, che permette di
deformazione.
Con il differenziale integrale dall’alto si presuppone che la bocca pozzo sia stabile,
Il differenziale integrale dal basso presuppone che il piede del pozzo sia vincolato
positive e negative sono esposte come sommatoria dal basso. I diagrammi che si
orizzontale, il verso e la direzione della deformazione del tubo nel tempo (fig. 5).
d’attrito che impediscono ai pendii di scivolare. Nei pozzi dei sondaggi geognostici
molto spesso si installano dei piezometri in cui è presente anche un data logger
destra).
In terreni molto argillosi i piezometri hanno bisogno di qualche settimana per entrare
in equilibrio con le condizioni piezometriche circostanti.
5. Le stazioni termo-pluviometriche permettono di eseguire misure termo-
precipitazioni atmosferiche (fig. 7). I dati, rilevati da appositi sensori, sono registrati
con un acquisitore-elaboratore.
Il pluviometro è uno strumento che misura la quantità di pioggia caduta ossia indica
di acqua caduta con la pioggia è definita come la quantità di acqua che attraversa la
riferito all'
unità di superficie, ciò significa che se è piovuto un millimetro di pioggia
equivale a dire che su ogni metro quadro di terreno è caduto un litro di acqua.
alcuni secondi prima della misura per limitare i consumi d’energia. Naturalmente ciò
viene azzerato.
attraverso uno scarico giornaliero dei dati mediante modem GSM, così da effettuare
programmati per effettuare una misura ogni ora, in modo tale che i dati acquisiti
livello internazionale.
6. I tiltmetri, dal termine inglese tilt che significa inclinazione o pendenza, sono
I sensori tiltmetrici sono costituiti da pendoli senza contatti del tipo magneto-
Tale misura può essere rappresentata in un diagramma polare (fig. 9). Si assume
che il piano che si desidera monitorare tagli una semisfera passando per il centro, il
vettore perpendicolare al piano può essere proiettato sulla superficie circolare della
semisfera, che rappresenta il diagramma polare. Si può quindi determinare l’angolo
variazione temporale della giacitura del piano che si sta monitorando. La proiezione
magnetico).
7. Gli estensimetri sono strumenti che misurano degli allungamenti e/o degli
accorciamenti valutando gli spostamenti nelle fessure. Sono strumenti a cui può
allarme.
nelle costruzioni.
9. I misuratori di sforzi o strain gauges sono celle di carico idrauliche o con resistenze
elettriche impiegate per misurare tensioni litostatiche, sforzi applicati dal terreno su
parti di strutture o sforzi applicati sul terreno. Le celle sono flessibili a liquido o
10. I metodi geodetici sono caratterizzati da misure di distanze e dislivelli ripetute nel
nelle zone di corona delle frane. Le triangolazioni con basi misurate, fuori dalla
zona in movimento, sono utili per lo studio dei corpi di frana in movimento lento.
la differenza di quota o dislivello fra due o più punti della superficie fisica della terra.
In particolare tale metodo trova una sua ideale applicazione nella determinazione di
variazioni di quota di capisaldi posti in aree suscettibili di assestamenti del suolo
Per determinare il dislivello fra due punti A e B si ricorre al livello, uno strumento
capace di leggere le quote relative di due stadie graduate con codice a barre
AB = LB - LA
espressione:
AB = 1 + 2 + 3 + ……… n
Per verificare la bontà dei dati acquisiti si esegue la livellazione con misure in
andata e ritorno, ossia si esegue la livellazione lungo un percorso che si richiude sul
necessaria, verificando che la somma dei dislivelli misurati sia nulla o in generale
utilizzato.
Precision, che indica la bontà del dato acquisito in posizione (lat/lon). Queste
misure danno un contributo nel tempo infatti, definita una banca dati, permettono di
ricostruire il campo di deformazione della rete geodetica ubicata nei pressi di una
frana.
nell’infrarosso che invia impulsi di luce ad una frequenza prefissata (fig. 12).
Gli impulsi laser vengono diretti verso uno specchio oscillante che riflette gli stessi
sistema è alloggiato.
La scansione del terreno deriva dalla combinazione dei due movimenti, quello di
Il raggio laser una volta colpito il suolo viene riflesso e parte dell’energia incidente
riflessione al suolo.
determinata mediante GPS. Il calcolo della traiettoria del sistema avviene mediante
dispone di un punto noto all’incirca ogni 35 metri. A questo punto i dati di posizione
sono integrati con quelli inerziali che sono acquisiti ad una frequenza di 200 Hz. Alla
ogni 50 millisecondi (all’incirca ogni 0.17 m). Integrando tutti questi dati con quelli di
posizione istantanea dello specchio si determina la posizione nello spazio dei punti
che hanno riflesso il raggio laser e che saranno riferiti al sistema geodetico in cui
opera il GPS ovvero il WGS84. L’errore associato alla misura effettuata dall’IMU
sistema inerziale ed uno GPS. L’impiego del sistema inerziale, costituito da tre
dell'
inerziale che è funzione del tempo. Il dato GPS permette inoltre di fissare in
rossa).
reale poiché permette di ottenere una migliore risoluzione nella direzione di azimut,
ossia lungo la traiettoria di volo dell’aereo o del satellite su cui è montata l’antenna
radar.
da un’antenna e ricevuto dalla stessa (radar monostatico), dopo che questo è stato
Per generare un’immagine radar sono trasmessi circa 1.500 impulsi per secondo
per 15 secondi verso un obiettivo, con una durata di ciascun impulso di 10−50
di costo, deve per forza essere di dimensioni limitate. Mentre il satellite si muove
lungo l’orbita l’antenna radar illumina lo stesso punto al suolo da più angolazioni e si
può dimostrare che il contributo di energia riflessa dal punto si distribuisce lungo
si chiama focalizzazione.
Dopo la focalizzazione l’insieme dei segnali riflessi costituisce un’immagine SAR;
ogni elemento dalla matrice così ottenuta rappresenta l’ampiezza del segnale
retrodiffuso dal terreno per unità d’area. Convenzionalmente l’ampiezza del segnale
proprietà dielettriche).
La retrodiffusione di una certa area dipende quindi dalle dimensioni e dalle proprietà
dielettriche degli oggetti che riflettono l’energia in essa contenuti, varia inoltre con la
mentre oggetti più piccoli della lunghezza d’onda appariranno più scuri. Superfici
scabre risultano più luminose mentre superfici piatte, che riflettono poco o per
maggior parte delle lunghezze d’onda radar, apparirà di un colore grigio o grigio
chiaro. Strade e autostrade sono superfici piatte ed appaiono scure. Edifici che non
grigio chiaro, come superfici molto scabre. Oggetti umidi appariranno luminosi ed
rispetto a superfici che hanno una pendenza opposta e tenderanno ad apparire più
luminose nell’immagine. Alcune aree non illuminate dal radar, come il pendio
modulo e fase. Il modulo è quella porzione di segnale che è legata alla ampiezza
del segnale retrodiffuso, la fase è legata prevalentemente alla distanza del percorso
Comparando la fase dell’impulso radar retroriflesso dal terreno fra due immagini
derivare dei modelli digitali del terreno per via interferometrica (fig. 14).
leggermente differenti.
Si possono così controllare vaste aree e misurare variazioni nella loro morfologia
metodologia:
• la baseline normale: l’interferometria si basa sul fatto che ogni singolo punto
della scena viene visto dal satellite da un punto di vista leggermente diverso.
Poiché l’orbita del satellite non può essere mantenuta con un livello di
• gli artefatti meteorologici: il segnale inviato dal radar percorre una distanza di
segnale avviene per un lungo tratto nello spazio dove si propaga nel vuoto,
fase. Se si confrontano le fasi del segnale di due scene in cui lo stato della
grigio;
di base (il rosso, il verde e il blu) per rappresentare in modo efficace tre diversi
elementi: le abitazioni e i terreni con scarsa vegetazione, le foreste, le tavole