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IDROGEOLOGIA

RICOSTRUZIONE DI UNA SEZIONE IDROGEOLOGICA

In un’area di pianura, vi sono 3 pozzi per acqua (A, B, C), ad una distanza di 300 m tra A e B e 450 m tra B
e C.
La quota è, rispettivamente, 150, 155 e 140
In tutti e tre sono stati rilevati livelli stratigrafici simili:

• Per il primo ghiaia fino a 10 m, argilla limosa fino a 25 m, sabbia fino a 50 m sabbia;
• Nel secondo ghiaia fino a 20 m, argilla limosa a 30 m e sabbia fino a 55 m;
• Nel terzo ghiaia 10 m, argilla fino a 15 m e sabbia fino a 40 m.

Al di sotto, tutti i pozzi attraversano uno strato di argilla. 


Il primo pozzo è fenestrato da 30 a 50 m, il secondo da 5 a 20 m, il terzo da 20 a 40 m. 
Il livello della falda è rispettivamente –1, -5 e –2 m da p.c.. 
Due prove di portata hanno rilevato un valore di conducibilità K = 0.0003 m/s per la sabbia e K = 0.002
m/s per la ghiaia.
Si chiede di:

1. Ricostruire la sezione idrogeologica in scala.

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2. Descrivere la situazione idrogeologica dell’area.

La situazione idrogeologica comprende due acquiferi, delimitati da un strato.


Il primo acquifero è un acquifero libero, limitato solo inferiormente, con ricarica dal alto e parte dal
piano campagna da 0 a fino a 20m, è composto da ghiaia con coefficiente di permeabilità (K) di 0.002
m/s, questo acquifero è perforato da tre pozzi distinti A, B, C, dei quali solo B capta acqua e il Water
table si trova a 5m di profondità dal piano campagna.

Dopo di questo acquifero è presente un strato tra il pozzo A e B chiamato acquitardo (argilla limosa),
che per definizione sappiamo che rallenta il percorso dell’acqua non la chiude completamente quindi
permette un passaggio lento, come si mostra nella struttura rispetto al pozzo B e C si può vedere che lo
strato non ha una continuità quindi c’è una eterogeneità, perché da un certo punto l’acquitardo (argilla
limosa) cambia a un acquiclude (argilla fino), e per definizione si sa che questo strato tende chiudere el
passaggio dell’acqua, è molto impermeabile.

Il secondo acquifero è un acquifero confinato, chiamato acquifero in presione, l’acquifero è confinato


tra due strati, limitato sia al tetto che al letto e la ricarica di questo acquifero normalmente viene da
zone molto lontane dove questo emerge o per lento drenaggio. L’acquifero va da 25 a 50m di
profondità, composto sa sabbia con K 0.0003 m/s.
Questo acquifero è perforato dai pozzi A e C che attingono acqua che risale dalla falda fino a
raggiungere la superfici potenziometrica che si trova nel pozzo A a un 1m di profondità dal piano
campagna e nel pozzo C a 2m dal piano campagna.

La struttura idrogeologica in considerazione alla La curva di Hjulström, che mette in relazione la velocità
di un corso d'acqua con il diametro dei clasti.

- nello strato superficiale ghiaioso l’acqua aveva una velocità elevata tra 10 e 60 cm/s, situazione che si
verifica vicino a corsi acqua.
- lo strato argilla l’acqua aveva una velocità bassa sotto lo 0,1cm/s, data la minuscola granulometria.
- nello strato più profondo sabbioso l’acqua aveva una velocità media compresa tra 0,2 e 9 cm/s.

Vedi diagramma.

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3. Calcolare le quote piezometriche e lo spessore della falda/e.

Per calcolare la quota piezometrica è fondamentale avere un piano di riferimento in questo caso
sarebbe il piano campagna e il livello della falda, solo con questi dati possiamo calcolare la quota
piezometrica.

Come detto precedentemente le falde in questione sono due, una libera e l’altra confinata.

Nell’acquifero libero il pozzo B ha una superficie freatica a 5m di profondità e non sappiamo


esattamente come è l’andamento di questa superficie dal momento che solo questo pozzo analizza il
primo acquifero, però possiamo affermare che la falda ha uno spessore di 15m, lo spessore del
acquifero libero cambia e dipende di dove lo prendo, quindi spessore non è costante in un acquifero
libero.

Nel secondo acquifero, sappiamo che lo spessore del acquifero confinato coincide con lo spessore
saturo dell’acquifero confinato e sappiamo che è costante. Lo spessore dell’acquifero confinato si
analizza rispetto al pozzo A e C. Lo spessore dell’acquifero confinato è di 25m.

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4. Calcolare il gradiente ove possibile.

Il gradiente si calcola tra due pozzi che attingono dalla stessa falda, in qesto esercizio solo i pozzi A e C
sono fenestrati a livello di una stessa falda cioè nel secondo acquifero, quindi il gradiente (i) è la caduta
di presione (perdita di carico idraulico) per unita di lunghezza della falda, e si può calcolare come il
rapporto tra la differenza di altezza della superficie potenziometrica nel punto A e C (dH) e la distanza
tra i due pozzi.

5. Valutare se un fenomeno di drenanza è possibile e, in tal caso, commentarlo.

Quando parliamo di drenanza dobbiamo parlare de superficie piezometrica, perché per sapere si c’è
un scambi fra acquiferi sovrapposti, dobbiamo conoscere le quote delle superficie piezometriche, in
questo caso in specifico come si mostra nella struttura sappiamo che c’è una passaggio ma soltanto sul
pozzo B, perché la quota della superficie piezometrica di B e maggiore a quella della superficie
potenziometrica, quindi esiste un passaggio respeto al pozzo B dall’alto verso el basso.

Dal punto di vista ambientale questo passaggio non è buono perché l’acqua da una falda poco
profonda e soggetta a percolazione di inquinanti già sia dal suolo stesso o dall’uomo, quindi può arrivare
a contaminare l’acquifero confinato.

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