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DIDATTICA DELLA GEOGRAFIA

Il cambiamento climatico è diventato un fenomeno globale.

Individuiamo la rete di relazioni del fenomeno guerra in Ucraina

> scala nazionale: autonomia delle repubbliche lorusse, possibilità dell’entrata in Europa

> scala globale: allargamento della NATO a est, guerra economica USA - Cina

> scala regionale: guerra civile da 8 anni, il mancato sviluppo economico delle zone ad est
rispetto a quelle a ovest + ricche

> scala locale: paesaggio emozionale: sentimento lo russo contrapposto a un sentimento


loeuropeo (cultura, lingua, storia, religione, mercato)

Cosa signi ca educazione geogra ca?


- Tenere in considerazione le relazioni sociali e culturali e le relazioni tra l’uomo e l’ambiente

- Comprendere la variazione dei fenomeni nello spazio

- L’obbiettivo è considerare l’ambiente gli animali e le piante in una visione paritaria

- Capire qual è il ruolo del luogo, il paesaggio

Si parte dall’allenamento all’osservazione critica e conscia, si visualizza l’ambiente e tutte le reti di


sostrato del paesaggio.

> Esempio della carta presa dal motore di ricerca cinese.

A cosa serve? A posizionare degli spazi in cui il paesaggio viene sfruttato per la sua bellezza per
creare aree residenziali di lusso. Visualizzazione sulla carta di un fenomeno complesso.

Nella didattica della geogra a è importante sviluppare con gli studenti un progetto che porti a
escursioni.

> Esempio di uno scatto fatto con Google Earth del 2001 mostra la stessa area della carta di
prima ma non urbanizzata. Il geografo ha individuato una tendenza.

I fenomeni si possono studiare attraverso diverse scale: locale, nazionale, globale.

Quando si lavora con gli studenti si parte dal caso studio partendo dal piccolo e estendendosi poi
al più grande.

A scuola molto spesso si richiede uno studio mnemonico dei dati su numero di abitanti,
posizionamento dei luoghi principali, visione molto lineare senza che ci sia un dialogo critico sul
posizionamento dello stato. Bisogna passare da una visione astratta della geogra a a una visione
più concreta.

Cosa studia la geogra a?


Studi di localizzazione, rilevamento dei ussi stradali, interazione luogo ambiente, il geografo
saprà prevedere le tendenze (studi statistici), studi regionali che si dividono in:

- Regioni siche e formali ad esempio il Carso, presentano delle peculiarità in modo omogeneo
nella regione

- Regioni funzionali emergono in una carta perché i luoghi di questa regione sono legati tra loro
da interessi

Si possono anche fare studi sul luogo: si può studiare il paesaggio emozionale, cosa fa sì che le
persone che ci abitano possano de nirlo “casa” ci sono motivazioni siche ma anche
giusti cazioni simboliche che vanno ad accrescere il bagaglio emozionale. Lo si ritrova attraverso
la letteratura e la memoria. Non leggiamo più il luogo solo attraverso dati ma attraverso questo
bagaglio emozionale.

Studi sui movimenti: mobilità di persone, beni, cose, idee; accessibilità e collegamenti.

Pioniere della geogra a culturale —> Sauer

“Il paesaggio culturale è dato da forme sovrapposte a un paesaggio sico”


Oggi più che forme sovrapposte possiamo parlare di forme integrate dove l’uomo modi ca il
paesaggio e il paesaggio modi ca l’uomo.

> Immagine di una pubblicità che vuole incentivare la vendita di uno spazio residenziale sul lago

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Ci dà la percezione di una Cina non inquinata, vivibile. Sembra che le villette siano immerse in uno
spazio bucolico. Dal punto di vista culturale la foto si inserisce nell’idea dello shang-shuai abitare
in un posto fatto di montagne e acqua.

> Immagine con unità abitative, del verde, un furgone. Sono residenze per i ceti più bassi.

Quando si parla di paesaggi ci sono priorità

- controllo sul territorio

- uso del territorio per scopi economici

Quali sono gli strumenti e gli interessi del geografo? Il geografo parte da carte tematiche.

Le coordinate rilevano a la posizione assoluta del luogo.

La posizione relativa è quella che si dà a partire da un altro luogo o dalla mia posizione. Può
essere mentale o reale. Quando pensiamo a uno spazio non lo vediamo nella sua totalità ma nei
luoghi importanti per una persona che si imprimono nella nostra mente. Quando utilizziamo gli
strumenti di rilevazione del territorio attraverso il satellite ci sono dei vantaggi:

Possiamo visualizzare un’immagine spaziale dei cambiamenti.

L’interesse del geografo è scalare. La scala è un rapporto di distanza, è un’estensione locale di


un fenomeno: scala locale, scala regionale, scala nazionale, scala sovranazionale.

Esempi di fenomeni locali che hanno impatto sulla scala globale: disboscamento dell’Amazzonia,
rimaneggiamento dei ussi idrici.

Le regioni:

- sica formale (il Carso)

- funzionale (area metropolitana di Milano)

- percettive (sud Italia, bagaglio emozionale, culturale)

Movimenti, di usione di pratiche che modi cano il paesaggio:

- Di usione per contagio fattori rilevanti tempo e distanza con cui un fenomeno viaggia (es area
metro Milano il fenomeno impiega poco a di ondersi)

- Di usione per espansione vi è una gerarchia, non è di usione omogenea. Il fenomeno si sposta
a seconda dei territori nell’area circostante

- Di usione per stimolo (hamburger vegetariani in India si parte da uno stimolo e lo si va a


modi care secondo le esigenze locali)

- Di usione per rilocalizzazione

—> Caso covid, come si è di uso il virus in una realtà globalizzata?

1- di usione per rilocalizzazione (siamo stati in quarantena),

2- di usione per contagio

3- di usione per stimolo (il virus si adatta crea varianti per non estinguersi)

4- di usione per espansione se pensiamo alle zone con condizioni igieniche problematiche (si
di onde quindi a macchia di leopardo non in modo omogeneo).

La questione educativa

Normalmente il metodo delle insegnanti è la replica di ciò che è successo a loro quando stavano
dall’altra parte.

Educare all’orientamento: educazione spaziale da più punti di vista:

- Punto di vista sico: punti cardinali

- Punto di vista culturale: simboli, signi cati

Indicazioni per il curricolo

Costruire il senso tra locale e globale portare gli alunni a vivere lo spazio in modo critico.

È importante l’uscita sul campo, l’uso di carte geogra che, spazio emozionale, la scoperta. Lo
scopo è creare intenzionalità nello sguardo, l’osservazione critica.

Questione di habitus

Habitus—> Ambiente sia sico sia psicologico di cui facciamo parte. A volte può essere un
fardello ci limita nell’abbracciare nuovi orizzonti.

Una problematica è la visione dell’insegnamento incentrato sull’insegnante, è di cile


abbandonare l’idea che questa sia il pozzo di scienza che riversa il suo sapere sugli alunni.

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L’insegnamento tradizionale prevede un apprendimento passivo dello studente.

Perché è importante la teoria? È importante avere delle basi teoriche ma non nalizzate alla
ricreazione pedissequa ma alla rielaborazione critica. Contestualizzare, capire la natura della
scienza.

Perché la pratica? Apprendimento di una tecnica, non basta una sola attività ma è necessario un
percorso che abbia e etto cumulativo. Attivazione cognitiva (pre e post discussione).

Le performance all’interno della classe sono eterogenee, bisogna considerare anche la sensibilità
di genere ed essere il più inclusivi possibile.

Negli anni 60 si introduce lo Sca olding l’insegnante deve essere impalcatura fornire conoscenze
che stimolino l’alunno. Alla nascita non c’è nulla nel nostro cervello, attraverso gli stimoli avviene
l’attivazione cognitiva. Il pensiero si fa più complesso c’è bisogno di un intermediario di un tutor
che ci possa guidare per raggiungere livelli più alti di apprendimento.

Studio su studenti futuri insegnanti che porta a individuare quattro tipi di insegnanti:

Gruppo 1: Sostengono che gli esperimenti geogra ci sono da imparare come parte del
programma per avere un buon voto nale. Gli esperimenti danno l’impressione di non fare lezione,
ci si limita quindi a una considerazione super ciale di questo mezzo.

Gruppo 2: L’apprendimento è nalizzato all’applicazione la frase tipo è “Servono linee guida per
trasferire la teoria nella pratica”. Mancanza di autostima che porta a temere che le proprie
conoscenze non possano coprire tutti gli esperimenti. Essendo gli esiti vari si pongono
innumerevoli questioni che possono presentarsi mettendo in crisi l’insegnante.

Gruppo 3: L’insegnamento viene ancora visto come una pratica incentrata sull’insegnante e non
sullo studente. L’insegnante vuole imparare dalla tecnica pratica per essere creativo in classe e
sentirsi più competente nei confronti degli studenti una frase tipo è “gli esperimenti servono a far
lavorare i ragazzi da soli senza l’insegnante”. È più un percorso di auto realizzazione
dell’insegnante.

Gruppo 4: Lo studio viene percepito come idea di percorso “gli esperimenti non sono strumenti
validi di per sé bisogna fare attenzione agli esercizi che si sottopongono per arrivare a un
apprendimento profondo”. Ogni studente è responsabile del proprio apprendimento il ne è
arrivare a una conoscenza critica.

Prima della geogra a scienti ca: racconti di viaggio, diari di esplorazioni, “maraviglia” storie
fantastiche inventate (il Milione di Marco Polo). Uso dei testi come strumento mnemonico.

Si passa dalla necessità di domare le forze della natura alla volontà di comprenderle. Oggi si parla
di sostenibilità divisibile in

- forte è ciò che i loso e pensatori stanno cercando di portare avanti nel pensiero di ecologia
globale, senza l’ambiente non c’è economia

- debole

L’etimo di geogra a viene dal greco “disegno della terra”.

Scilla e Cariddi esempio di località mostruosa localizzabile geogra camente, monte del Circeo.
Ambivalenza tra creazione di una realtà mitica che ha il valore di unire conoscenze e ignoto.

Viaggio spirituale:

Discesa agli inferi: esperienza geogra ca.

La geogra a di Strabone e il geografo unito al losofo, conoscenze geogra che che sono utili
anche in altri ambiti.

La Geogra a sociale nasce in Francia nella seconda metà dell’800 grazie a

- Reclus

- Kropolkin

Si so ermano sul’’apertura dell’educazione ai ceti più bassi. Geogra a sapere che trasforma la
società. Reclus vuole creare un’opera enciclopedica.

Volontà di cambiare i testi

Il geografo russo o re il suo sapere sulla Russia Siberiana.

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Interesse politico e geogra co uniti in un connubio in un’opera di di usione di massa. L’obiettivo
era la geogra a per tutti. L’accordo prevedeva che non si parlasse di temi politici. Emerge la
capacità degli editori di cooperare spontaneamente. Da qui l’idea che il sapere dei ci lente nasce
da idee individuale. L’apporto delle relazioni umane è fondamentale.

L’apprendimento mnemonico che viene imposto nelle scuole

Interdipendenza tra paesaggio e esseri viventi.

Nel periodo illuminista una gura di spicco fu quella di Rousseau che coglie il valore educativo
che l’ambiente ha in sé. Il messaggio è andare oltre le regole matematiche che regolano la natura.
L’educazione mira alla crescita spirituale. La natura diventa guida per gli esseri viventi. Lo studio
della geogra a per R. deve essere fatto attraverso un allontanamento dei libri e un percorso
cognitivo personale. Nell’Emilio un capitolo s’intitola “Lezione attiva di geogra a” già da questo
capiamo la proiezione verso l’ambiente esterno. Il discente non è un contenitore da riempire ma
uno sviluppo della volontà personale che non deve essere forzato dall’insegnante. Avvicinamento
preromantico alla sfera delle sensazioni e dell’istinto “essere felici i mentre si impara”. Secondo
Rousseau l’impianto educativo basato sui libri creava una sovrastruttura voluta dall’uomo che
opprime la natura originaria che dobbiamo cercare di riscoprire attraverso

- osservazione del reale

- contatto diretto con la natura

L’Emilio è un Bildungsroman. L’apprendimento viene dalla volontà personale di studiare e


osservare la bellezza della natura —> elemento estetico che entra nel discorso pedagogico.
Curiosità di conoscere il mondo nasce nella fanciullezza e si sviluppa nell’adolescenza.

Sottolinea la contraddizione tra la visione dell’uomo in sé e la visione da cittadino: da una parte


tutta una serie di istinti che portano alla comprensione diretta della natura, dall’altra tutto un
apparato di leggi e strutture sociali che guidano nei rapporti sociali negando però il rapporto
uomo-natura che nell’ambiente urbano viene meno. Secondo R. diventa di cile formare
l’individuo come uomo e l’individuo come cittadino.

Nel percorso educativo risalta la gura della madre: dà amore in modo non individualistico
creando un ambiente di benessere necessario per lo sviluppo educativo.

Anche il ruolo padre viene valorizzato, è il primo dittatore impone delle regole, introduce il
fanciullo nell’ambiente sociale.

Rivoluzione nei libri di testo

Comenio introduce il primo libro illustrato per l’infanzia “Orbis sensualium pictus”, introduce il
principio della consequenzialità tra immagini e parole.

Kant è importante nell’ambito geogra co, tenne corsi di geogra a. Il suo percorso è geopolitico:
sapersi collocare in un’ottica nazionale in relazione alle altre nazioni. Secondo Kant gli esseri
umani sono predisposti alle relazioni con gli altri per la forma sferica del pianeta che ci spinge
all’incontro.

Precursori della geogra a contemporanea i geogra tedeschi del 1800:

- Herbolt

- Ritter

Usano metodi ancora oggi utilizzati compilazione diari da viaggio, acquerelli, studi sul campo,
interdisciplinarità della geogra a.

Altro esponente è Ratzel con lui parliamo di positivismo ambientalista. L’ambiente naturale agisce
sulla struttura sociale. Elabora il concetto di spazio vitale, formulato dopo una serie di analisi sulle
comunità d immigrati tedeschi in America. Individua una continuità negli usi, nell’architettura
nell’uso del linguaggio. Elabora un concetto di spazio vitale. Necessità di un popolo di avere
abbastanza spazio e di essere riconosciuto all’interno di un territorio. Questo discorso non è
volutamente aggressivo. Non parla di conquistare altre terre ma per via indiretta ci parla di
supremazie razziali. Discorso strumentalizzato da Hitler.

Esponente francese della rielaborazione del positivismo ambientalista in Francia è Vidal de la


Bache.

È l’ambiente che tempra le abilità umane.

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Psicologie, scelte di vita che si creano solamente dalla relazione storica del popolo nell’ambiente.
Processo deterministico di causa e etto.

L’impatto positivista è stato enorme anche in Italia: i libri di testo si basano su questa visione.

Es: le abitudini e scelte di vita dei beduini si spiegano per motivi ambientali.

Non abbiamo più un villaggio normale ma un villaggio circolare.

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