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- 1859 Legge Casati toglie l’esclusività educativa alla Chiesa. La pubblica istruzione si divide in:
scuola elementare (4 anni di cui i primi 2 obbligatori e gratuiti), istruzione classica, istruzione
tecnica, scuole normali (per la formazione dei maestri)
- 1877 Legge Coppino (scuola elementare gratuita per i 5 anni e obbligatoria sino al terzo)
Esperienze educative nella seconda metà dell’800: scuole salesiane, sorelle Agazzi, Maria
Montessori
- 1904 Legge Orlando istruzione obbligatoria fino a 12 anni
- 1911 Legge Daneo-Credaro le scuole elementari da comunali diventano statali
- 1923 Riforma Gentile istruzione obbligatoria sino ai 14 anni- Dopo le elementari (5 anni) si
poteva scegliere tra: ginnasio (che dava accesso al liceo), istituto tecnico (3 anni + liceo scientifico
o corso superiore tecnico) istituto magistrale, scuola complementare (poi chiamata scuola
professionale)
- 1929 Concordato Stato-Chiesa insegnamento della religione cattolica in tutte le scuole
- 1938 Provvedimenti di difesa della razza vietato l’insegnamento agli ebrei
- 1939 Carta della scuola (Bottai, Fascismo) obbligo scolastico di 8 anni, dopo le elementari
scuola media di 3 anni o 3 anni avviamento professionale. Istituzione della scuola materna
- 1948 Costituzione: Art. 2 (diritti inviolabili) – 3 (diritto allo studio) – 9 (sistema di istruzione)
– 30 (doveri genitori) – 31 (protezione maternità, infanzia e gioventù) – 33 (libertà di
insegnamento; scuole di ogni ordine e grado, con esami di Stato) – 34 (istruzione gratuita e
obbligatoria) – 117 (competenze Stato-regioni in materia di istruzione, parzialmente modificato
dalla Riforma Costituzionale del 2001 per l’attuazione delle Autonomie Scolastiche, in base al
PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETA’)
- L. 1859/1962 Fanfani scuola media unica e obbligatoria. Si confermano gli 8 anni di obbligo
scolastico.
- 1968: ordinamento Scuola materna statale, riforma esame di maturità, apertura università a tutti i
diplomati, abolizione degli esami di riparazione autunnali
- L.820/1971: normativa Scuola elementare statale, scuola a tempo pieno
- L. 1044/1971 asili nido
- 1974 Decreti Delegati in attuazione della L 477/1973. 416: istituzione degli organi
collegiali; 417 ridefinizione della funzione docente; 419 sperimentazione e ricerca
- L.517/1977 rinnovamento degli ordinamenti scolastici: abolizione degli esami di riparazione
nelle scuole elementare e media; introduzione dei giudizi al posto dei voti; sostituzione della pagella
con la scheda di valutazione; integrazione degli studenti con handicap nelle classi normali e
introduzione dell’insegnante di sostegno; introduzione delle attività integrative;
- 1987 Piano nazionale dell’informatica Falcucci
- 1988 Progetto Brocca Commissioni per la revisione dei programmi della scuola superiore
- L. 148/1990 abolizione del maestro unico, nascita del team docente
- L 97/1994 Legge della montagna Nascita degli Istituti Comprensivi
- DL 297/1994 Testo unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione
- L. 59/1997 Bassanini: Autonomia scolastica
- D.p.r. 249/1998: Statuto delle studentesse e degli studenti nella scuola secondaria
- D.p.r. 275/1999 regolamento di attuazione l59/97: autonomia scolastica con il POF
- L. 30/2000: Berlinguer (nascita I.C. riordino scuola di base)
- L.62/2000 Legge sulla parità, scuole private entrano nel sistema paritario
- L. 53/2003 Moratti attuata con Dlgs 59/2004 introduzione del PDP; rapporti scuola-lavoro,
riforma cicli di istruzione, obbligo di istruzione per 12 anni, sino al 18°anno, istituzione INVALSI
- L. 296/ 2006 Fioroni ripristina il tempo pieno nella scuola primaria, ripresa dello Statuto studenti
del 98 con sanzioni più gravi per il bullismo (L.71/2017). Istituzione delle sezioni primavera nelle
scuole materne
- D.M. 139/2007: espletamento obbligo scolastico a 16 anni introduzione degli assi culturali e
competenze di cittadinanza
- L. 133/2008 Gelmini, contenimento della spesa di istruzione
- L 169/2008 Gelmini ritorno alla votazione in decimi
- DPR 81/2009 Gelmini: prima lingua comunitaria Inglese, seconda lingua a scelta tra francese,
tedesco e spagnolo (secondaria 1° grado) che può avere altra destinazione; numero alunni per
classe
- L. 240/2010 riforma Gelmini scuole secondo grado (licei, istituti tecnici e FP), con
decreti attuativi (DPR 87-88-89) e successive LINEE GUIDA
- L. 111/2011: Costituzione obbligatoria I.C. nazionali (estensione legge della montagna)
- DPR 263/2012 riassetto organizzativo dei CPIA
- DL 179/2012 Agenda digitale italiana
- DPR 80/2013: istituzione SNV (INDIRE e Contingente Ispettivo MIUR, regolamentazione
funzione INVALSI)
- L. 107/2015: Buona Scuola PTOF, Alternanza S-L, assunzione docenti, Piano
Nazionale Scuola Digitale (Decreto MIUR 81/2015), poteri DS, valutazione docenti,
autovalutazione RAV “scuola in chiaro”, reti di scuole)
- L. 124/2015 Madia
DECRETI LEGISLATIVI IN ATTUAZIONE DELLA L.10/2015
- D. Lgs. 62/2017: Valutazione apprendimenti e certificazione competenze
- D. Lgs. 65/2017: Sistema 0-6 anni
- D. Lgs 59/2017 formazione iniziale e accesso all’insegnamento scuola secondaria
- D. Lgs. 61/2017 riordino percorsi di formazione professionale
- D. Lgs: 66/2017 inclusione scolastica per gli alunnicon disabilità
- D.M. 195/2017: Carta alternanza suola-lavoro (anche x i disabili)
LEGISLAZIONE SPECIALE
1) Esclusione
Medioevo, Illuminismo, etc…
2) Separazione fino al 1960
- scuola ortofrenica (M. Montessori)
- 1923 Gentile (obbligo scolastico x ciechi e sordomuti)
- 1928: istituzione Scuole speciali
- C.M. 1771/12 del 1953: istituzione classi differenziali
- 1959 Assemblea delle Nazioni Unite (Dichiarazione diritti fanciullo)
3) Medicalizzazione 1960-70
4) Inserimento 1971-1975
- L. 118/71: inserimento scuola dell’obbligo
- 1971 Dichiarazione Assemblea Generale ONU diritti dei disabili mentali
- 1975: documento Falcucci e CM 227/1975 (integrazione dell’allievo handicappato)
5) Integrazione 1977-1994
- L. 517/77: inserimento insegnante sostegno (scuola dell’obbligo, figura istituita nel ’75)
- L. 270/82: insegnante sostegno alla materna
- Sentenza Corte Costituzionale 215/1987: diritto dei disabili a frequentare il secondo grado
- Legge quadro 104/92: diritto degli handicappati a tutti i gradi dell’istruzione, compresa quella
universitaria; Diagnosi funzionale e Profilo dinamico funzionale per formazione del PEI, formulato
da GLHO; valutazione e prove d’esame degli alunni H
6) Inclusione (dal ’94 in poi)
- 1994 dichiarazione di Salamanca UNESCO (concetto di diversabilità)
- L.67/2006 a tutela dei disabili dalle discriminazioni
- 2006 Convenzione ONU disabili
- 2009 LINEE GUIDA per integrazione scolastica alunni disabili (istituzione GLIR)
- L. 170/2010 (DSA e disturbi dell’età evolutiva)
- Direttiva 27/12/2012: (BES, PAI, CTS)
- C.M. 8/2013: LINEE GUIDA per i BES, istituzione GLI
- D. Lgs. 62/2017: Valutazione BES agli Esami di Stato
- D. Lgs. 66/2017: inclusione degli alunni con disabilità ridefinizione gruppi di lavoro (GLIR,
GIT) e nascita Osservatorio permanente inclusione; certificazioni disabilità (PF)
Le principali modifiche
Tralasciando gli aggiustamenti di terminologia, si possono riassumere le principali novità introdotte dal nuovo
decreto nei seguenti punti:
Maggiore insistenza sul principio di accomodamento ragionevole come principio guida per l’utilizzo delle risorse
per il sostegno dei singoli PEI
Estensione dell’adozione dei criteri dell’ICF anche all’accertamento della condizione di disabilità
Modifica delle commissioni mediche per l’accertamento della disabilità e precisazione dei partecipanti alla stesura
dei documenti per l’Inclusione. La commissione medica per la redazione del Profilo di Funzionamento è stata
notevolmente ridimensionata. Ad essa si aggiunge la collaborazione dei genitori, la partecipazione dell’alunno
-“nella massima misura possibile”- e della scuola nella persona del dirigente scolastico o di un docente
specializzato in sostegno didattico.
Circoscrizione più puntuale del Piano Educativo Individualizzato. All’art. 6 del D.Lgs 96/2019 si specifica che il
documento deve essere redatto dal Gruppo di Lavoro Operativo per l’Inclusione e deve contenere una
quantificazione delle ore e delle risorse necessarie per il sostegno, nonché tutti gli strumenti, le strategie e gli
interventi educativi e didattici. Inoltre, sono stabilite scadenze per la sua redazione: il PEI “va redatto in via
provvisoria entro giugno e in via definitiva, di norma, non oltre il mese di ottobre”
Chiarificazione dei rapporti tra i differenti documenti per l’inclusione scolastica, con particolare riferimento al
Progetto Individuale: Il Piano Educativo Individualizzato è ora definito univocamente come “facente parte del
progetto individuale”
Coinvolgimento diretto dello studente con disabilità nel progetto di inclusione in virtù del suo diritto
all’autodeterminazione; il decreto, infatti, specifica che la “partecipazione attiva”di tali studenti deve essere
“assicurata” all’interno del Gruppo di Lavoro Operativo per l’Inclusione in sede di definizione del proprio progetto
educativo individuale.
Introduzione, a livello di singola istituzione scolastica, del Gruppo di Lavoro Operativo per la progettazione per
l’inclusione dei singoli alunni con accertata condizione di disabilità ai fini dell’inclusione scolastica (GLO); si tratta,
in altre parole, di una legittimazione del GLHO, fino ad oggi lasciato in ombra dalla legislazione e inserito
solo in sporadici riferimenti come operativo ma destinato ad essere sostituito dal GLI. In seguito alla
modifica del decreto si chiarisce il rapporto di sinergia e azione complementare ai fini dell’inclusione
scolastica tra GLO (a livello di singoli alunni) e GLI (a livello di intero istituto).
Riconoscimento e istituzionalizzazione della realtà dei Centri Territoriali di Supporto e delle Scuole Polo come
importante supporto per l’inclusione scolastica
Definizione più precisa dei ruoli del GIT: essi costituiscono da un lato la cinghia di trasmissione a livello di ambito
territoriale tra Istituzioni e Ufficio Scolastico Regionale e, dall’altro, sono un punto di riferimento e supporto per i
gruppi per l’inclusione delle singole Istituzioni scolastiche
Maggiore rilievo all’interistituzionalità del progetto inclusivo. La maggior parte dei documenti per l’inclusione
prevede la collaborazione, a diverso titolo, dei rappresentanti di almeno due delle diverse realtà territoriali (Sanità,
Scuola, Ente Locale).