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Tema:
Il q
quadro di riferimento
f normativo
Argomento di approfondimento:
Il corpo
p normativo vigente
per le infrastrutture stradali
Prof. Ing. Lorenzo Domenichini
Università di Firenze - Dipartimento di Ingegneria Civile
lornzo.domenichini@unifi.it
A - AUTOSTRADA:
strada extraurbana o urbana a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico
invalicabile, ciascuna con almeno due corsie di marcia, eventuale banchina pavimentata a
sinistra e corsia di emergenza o banchina pavimentata a destra, priva di intersezioni a raso e
di accessi privati, dotata di recinzione e di sistemi di assistenza all
all'utente
utente lungo ll'intero
intero
tracciato, riservata alla circolazione di talune categorie di veicoli a motore e contraddistinta
da appositi segnali di inizio e fine. Deve essere attrezzata con apposite aree di servizio ed
aree di pparcheggio,
gg , entrambe con accessi dotati di corsie di decelerazione e di
accelerazione.
F - STRADA LOCALE:
strada urbana od extraurbana opportunamente sistemata ai fini di cui al comma 1 non
facente parte degli altri tipi di strade.
1. Il Ministro dei lavori pubblici, sentiti il Consiglio superiore dei lavori pubblici ed il
Consiglio nazionale delle ricerche, emana entro un anno dalla entrata in vigore del
presente codice, sulla base della classificazione di cui all'art. 2, le norme funzionali e
geometriche
i h per la
l costruzione,
i il controllo
ll e il collaudo
ll d delle
d ll strade,
d dei
d i relativi
l i i impianti
i i i
e servizi ad eccezione di quelle di esclusivo uso militare. Le norme devono essere
improntate alla sicurezza della circolazione di tutti gli utenti della strada, alla riduzione
dell'inq inamento acustico
dell'inquinamento ac stico ed atmosferico per la salvaguardia
sal ag ardia degli occupanti
occ panti gli edifici
adiacenti le strade ed al rispetto dell'ambiente e di immobili di notevole pregio
architettonico o storico. Le norme che riguardano la riduzione dell'inquinamento acustico
ed atmosferico sono emanate nel rispetto delle direttive e degli atti di indirizzo del
Ministero dell'ambiente, che viene richiesto di specifico concerto nei casi previsti dalla
legge.
2 La deroga alle norme di cui al comma 1 è consentita solo per le strade esistenti
2.
allorquando particolari condizioni locali, ambientali, paesaggistiche, archeologiche ed
economiche non ne consentono l'adeguamento, sempre che sia assicurata la sicurezza
stradale e siano comunque evitati inquinamenti.
3. Le norme di cui al comma 1 sono aggiornate ogni tre anni.
4. Il Ministro dei lavori ppubblici,, entro due anni dalla entrata in vigore
g del ppresente codice,,
emana, con i criteri e le modalità di cui al comma 1, le norme per la classificazione delle strade
esistenti in base alle caratteristiche costruttive, tecniche e funzionali di cui all'articolo 2,
comma 2.
4-bis Le strade di nuova costruzione Classificate ai sensi delle lettere c) d) e) ed f) del comma 2
dell'articolo 2 devono avere per l'intero sviluppo la pista ciclabile adiacente purchè realizzata in
conformità ai programmi pluriennali degli enti locali, salvi comprovati problemi di sicurezza
(comma aggiunto dalla legge 19 ottobre 1998, n. 366)
5. Gli enti proprietari delle strade devono classificare la loro rete entro un anno dalla
emanazione delle norme di cui al comma 4. Gli stessi enti proprietari provvedono alla
d l ifi i
declassificazione delle
d ll straded di loro
l competenza, quandod le
l stesse non possiedono
i d più
iù le
l
caratteristiche costruttive, tecniche e funzionali di cui all'articolo 2, comma 2.
6. Gli enti proprietari delle strade sono obbligati ad istituire e tenere aggiornati la cartografia, il
catasto delle strade e le loro pertinen
pertinenzee secondo le modalità stabilite con apposito decreto che il
Ministro dei lavori pubblici emana sentiti il Consiglio superiore dei lavori pubblici e il
Consiglio
nazionale delle ricerche.
ricerche Nel catasto dovranno essere compresi anche gli impianti e i servizi
permanenti connessi alle esigenze della circolazione stradale.
7. Gli enti proprietari delle strade sono tenuti ad effettuare rilevazioni del traffico per
l'acquisizione
l acquisizione di dati che abbiano validità temporale riferita all
all'anno
anno nonché per adempiere agli
obblighi assunti dall'Italia in sede internazionale.
Il quadro di riferimento normativo: Il corpo normativo vigente L. Domenichini
Corso di FONDAMENTI DI INFRASTRUTTURE VIARIE E DI TRASPORTO
1. Fatto salvo quanto disposto nell'art. 10 e nei commi successivi del presente articolo, ogni
veicolo compreso il suo carico deve avere:
a)) larghezza
l h massima
i non eccedente
d t 2,55
2 55 m; nell computo t di tale
t l larghezza
l h non sono
comprese le sporgenze dovute ai retrovisori, purché mobili ;
b) altezza massima non eccedente 4 m; per gli autobus e i filobus destinati a servizi pubblici
di linea urbani esuburbani circolanti su itinerari prestabiliti è consentito che tale altezza sia
di 4,30 m;
c) lunghezza totale, compresi gli organi di traino, non eccedente 12 m, con l'esclusione dei
semirimorchi,
semirimorchi per i veicoli isolati.
isolati (…..
( Omissis …))
2. Gli autoarticolati e gli autosnodati non devono eccedere la lunghezza totale, compresi gli
organi di traino, di 16,50 m, sempre che siano rispettati gli altri limiti stabiliti nel
regolamento; gli autosnodati e filosnodati adibiti a servizio di linea per il trasporto di
persone destinati a percorrere itinerari prestabiliti possono raggiungere la lunghezza
massima di 18 m;; gli
g autotreni e filotreni non devono eccedere la lunghezza
g massima di
18,75 m in conformità alle prescrizioni tecniche stabilite dal Ministro dei trasporti e della
navigazione). (…. Omissis ….)
(segue art.
art 61)
5. Ai fini della inscrivibilità in curva dei veicoli e dei complessi di veicoli, il
regolamento stabilisce le condizioni da soddisfare e le modalità di controllo.
E' obbligo del conducente regolare la velocita' del veicolo in modo che avuto riguardo alle
caratteristiche allo stato ed al carico del veicolo stesso,
caratteristiche, stesso alle caratteristiche e alle
condizioni della strada e del traffico e ad ogni altra circostanza di qualsiasi natura, sia
evitato ogni pericolo per la sicurezza delle persone e delle cose ed ogni altra causa di
ddisordine
so d e per
pe laa circolazione
c co a o e .
( …. Omissis ….)
In particolare, il conducente deve regolare la velocita' nei tratti di strada a visibilita'
limitata,, nelle curve,, in pprossimita' delle intersezioni e delle scuole o di altri luoghi
g
frequentati da fanciulli indicati dagli appositi segnali, nelle forti discese, nei passaggi
stretti o ingombrati, nelle ore notturne, nei casi di insufficiente visibilita' per condizioni
atmosferiche o per altre cause, nell'attraversamento degli abitati o comunque nei tratti di
strada fiancheggiati da edifici.
Il conducente deve, altresi', ridurre la velocita' e, occorrendo, anche fermarsi quando
riesce malagevole l'incrocio con altri veicoli, in prossimita' degli attraversamenti pedonali
e, in ogni caso, quando i pedoni che si trovino sul percorso tardino a scansarsi o diano
segni di incertezza e quando, al suo avvicinarsi, gli animali che si trovino sulla strada
diano segni di spavento.
( …. OOmissis
i i ….))
Ai fini della sicurezza della circolazione e della tutela della vita umana la velocità
massima non può superare i 130 km/h per le autostrade, i 110 km/h per le strade
extraurbane
t b principali,
i i li i 90 km/h
k /h per le
l strade
t d extraurbane
t b secondarie
d i e per le
l strade
t d
extraurbane locali, ed i 50 km/h per le strade nei centri abitati, con la possibilità di
elevare tale limite fino ad un massimo di 70 km/h per le strade urbane le cui
caratteristiche costruttive e funzionali lo consentano,
consentano previa installazione degli appositi
segnali. Sulle autostrade a tre corsie più corsia di emergenza per ogni senso di marcia,
gli enti proprietari o concessionari possono elevare il limite massimo di velocità fino a
150 km/h sulla base delle caratteristiche progettuali ed effettive dei tracciato,
tracciato previa
installazione degli appositi segnali, semprechè lo consentano l'intensità del traffico, le
condizioni atmosferiche prevalenti ed i dati di incidentalità dell'ultimo quinquennio. In
caso di precipitazioni atmosferiche di qualsiasi natura,
natura la velocità massima non può
superare i 110 km/h per le autostrade ed i 90 km/h per le strade extraurbane principali.
Entro i limiti massimi suddetti, gli enti proprietari della strada possono fissare,
pprovvedendo
ovvede do aanche
c e alla
a a relativa
e at va segnalazione,
seg a a o e, limitit di
d velocita'
ve oc ta minimi e limitit di
d
velocita' massimi, diversi da quelli fissati al comma 1, in determinate strade e tratti di
strada quando l'applicazione al caso concreto dei criteri indicati nel comma 1 renda
opportuna
pp la determinazione di limiti diversi,, seguendo
g le direttive che saranno impartite
p
dal Ministro dei lavori pubblici.
Le
L norme sulle
ll proprietà
i tà dei
d i materiali
t i li
stradali e sui relativi metodi di prova
Le Norme Storiche
1970 - 1990
Sostenibilità del
trasporto stradale
White Paper
p
Il Nuovo Codice European
della Strada (1992) Transport Policy
for 2010 (2001)
Circolari
C co e Linee
ee
L norme cogenti
Le ti
Guida
((2001 ……)) ((2001 ……))
Il corpo normativo
ti ““storico”:
t i ”
CNR - CNR/UNI (1970 – 1990)
NORMATIVA IN CAMPO STRADALE
GR PP 1 :
GRUPPO Progettazione,
P Costruzione, Manutenzione
M
N° 8 NORME
t cuii (v.
tra ( nota
t 1):
Il corpo
p normativo “storico”: CNR - CNR/UNI ((1970 – 1990)) - segue
g
N° 72 NORME
Sugli argomenti (V. nota 1)
Geotecnica Stradale
Aggregati e Fillers
Leganti
g idrocarburici e miscele con aggregati
gg g
Leganti
Miscele
Leganti idraulici e miscele con aggregati
Leganti
Miscele
Sovrastrutture
Caratteristiche di portanza
p
Caratteristiche superficiali
Geotessili e geomembrane
Materiali per segnaletica
Materiali diversi
Terminologia
Il corpo
p normativo “storico”: CNR - CNR/UNI ((1970 – 1990)) - segue
g
GRUPPO 2 : Sovrastrutture
Caratteristiche superficiali
BU 94/83 Mi
Misura d
dell’altezza
ll’ lt iin sabbia
bbi
BU 105/85 Misura con apparecchio portatile a pendolo
BU 147/92 Misura con apparecchio S.C.R.I.M.
S C R I M
Norme cogenti
(che dovrebbero essere accompagnate da
Linee Guida di buona progettazione)
Dispositivi di ritenuta
• DM 18.2.1992 n. 223, “Regolamento recante istruzioni tecniche per
la progettazione, l’omologazione e l’impiego delle barriere stradali di
sicurezza
• DM 21.6.2004 Istruzioni tecniche per la progettazione,
l’omologazione
g e l’impiego
p g dei dispositivi
p di ritenuta nelle costruzioni
stradali
Gallerie
• D.L.vo 5.10.2006 n. 264 “Attuazione della direttiva 2004/54/CE in
materia di sicurezza per le gallerie della rete stradale transeuropea”
• D.M.
D M 5.06.2001
5 06 2001 “Si
“Sicurezza nelle
ll gallerie
ll i stradali”
t d li”
Utenze deboli
• D.M. 557/1999 Piste ciclabili)
Il quadro di riferimento normativo: Il corpo normativo vigente L. Domenichini
Corso di FONDAMENTI DI INFRASTRUTTURE VIARIE E DI TRASPORTO
LE NORME UNI
(volontarie)
SONO
ONO PRE
PRESENTI
ENT NORME SUI
U SEGUENTI
EGUENT ARGOMENTI:
RGOMENT
L’elenco
L elenco delle norme è riportato nel file di testo annesso
Normativa Europea
ATTREZZATURE STRADALI
(CEN TC 226) (V. Nota 1)
• Barriere di sicurezza
• Segnaletica orizzontale
• Segnaletica verticale
• Pali p
per illuminazione
m pubblica
p
Normativa Europea
MATERIALI STRADALI
(CEN TC 227 MATERIALI STRADALI - TC 336 LEGANTI BITUMINOSI E
IDRAULICI - TC 154 AGGREGATI - TC 189 - GEOTESSILI
(V. Nota 1)
• Bitumi
• Emulsioni bituminose
• Leganti idraulici
• A
Aggregati
ti
• Miscele bitumate
• Trattamenti superficiali
• Miscele non legate e legate con leganti idraulici
• Pavimentazioni in calcestruzzo
• Lastre di ppietra naturale per
p pavimentazioni
p esistenti
• Giunti e sigillanti per pavimentazioni in calcestruzzo
• Caratteristiche superficiali
• Geotessili
• Materiali per impermeabilizzazione
Il quadro di riferimento normativo: Il corpo normativo vigente L. Domenichini