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MAGGIO 1999
NORMA EUROPEA
DESCRITTORI
esterno, progetto, proprietà idraulica, computazione, ambiente, protezione
ambientale
SOMMARIO La norma stabilisce i principi che devono essere seguiti sia per la progetta-
zione idraulica che per le considerazioni legate all’impatto ambientale
delle connessioni di scarico e dei collettori di fognatura che funzionano
essenzialmente a gravità.
RELAZIONI NAZIONALI
RICONFERMA
Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione, per l’eventuale revisione della norma stessa.
PREMESSA 2
2 RIFERIMENTI NORMATIVI 3
3 DEFINIZIONI 3
8 VELOCITÀ DI AUTOPULIBILITÀ 5
9 CALCOLI IDRAULICI 5
APPENDICE E BIBLIOGRAFIA 27
(informativa)
SETTEMBRE 1997
ICS 13.060.30
CEN
COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE
European Committee for Standardization
Comité Européen de Normalisation
Europäisches Komitee für Normung
Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles
1997 CEN
Tutti i diritti di riproduzione, in ogni forma, con ogni mezzo e in tutti i Paesi, sono
riservati ai Membri nazionali del CEN.
2 RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni
contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati
del testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive
modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte
nella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non da-
tati vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento.
EN 752-1 Drain and sewer systems outside buildings - Generalities and
definitions [Connessioni di scarico e collettori di fognatura
all’esterno degli edifici - Generalità e definizioni]
3 DEFINIZIONI
Ai fini della presente norma si applicano le definizioni seguenti, unitamente a quelle della
EN 752-1:
3.4 domanda biochimica di ossigeno (BOD): Tenore in massa dell’ossigeno disciolto neces-
sario in determinate condizioni perché si produca l’ossidazione biologica dei materiali or-
ganici e inorganici presenti nell’acqua.
3.5 accumulo nelle depressioni: Precipitazioni trattenute all’interno di depressioni del terre-
no che non contribuiscono alle acque di scorrimento superficiale.
3.6 abbattimento del flusso: Riduzione della portata di punta mediante accumulo temporaneo.
3.7 scompenso idrobiologico: Effetto nocivo sulla flora e sulla fauna acquatica provocato
dall’eccessiva velocità del flusso e dall’azione di sollevamento del fondo dei sedimenti.
3.8 intensità delle precipitazioni piovose: Altezza di caduta di pioggia nell'unità di tempo,
ossia volume di pioggia caduta nell'unità di tempo e unità di superficie.
3.9 scabrezza: Resistenza di attrito della parete di una tubazione o di un condotto in cui scor-
re un liquido in regime turbolento.
3.12 flusso supercritico: Condizione del flusso in cui la velocità dell’acqua è superiore a quel-
la di propagazione di un’onda superficiale infinitamente piccola e nella quale sono possi-
bili violente fluttuazioni del livello dell’acqua.
3.13 tempo di corrivazione: Tempo impiegato dalle acque di scorrimento per raggiungere un
punto specifico della connessione di scarico o del collettore di fognatura partendo dal pun-
to dell’area di raccolta più distante dal punto di vista idraulico.
3.14 pozzetto a scivolo elicoidale: Pozzetto circolare all’interno del quale l’effluente può ca-
dere con forza entrando tangenzialmente e scendendo con movimento elicoidale.
8 VELOCITÀ DI AUTOPULIBILITÀ
L’accumulo di depositi solidi permanenti nelle connessioni di scarico e nei collettori di fo-
gnatura può aumentare significativamente i rischi di inondazione e di inquinamento. Le
connessioni di scarico e i collettori di fognatura devono essere progettati in modo da eser-
citare una sufficiente sollecitazione di taglio sui detriti allo scopo di limitare l’accumulo di
solidi suscettibili di aumentare significativamente tale rischio.
Per le connessioni di scarico e i collettori di fognatura di diametro ridotto (inferiore a DN 300),
l’autopulibilità può essere generalmente raggiunta garantendo o che venga raggiunta almeno
una volta al giorno la velocità minima di 0,7 m/s o che venga specificata una pendenza mini-
ma di 1:DN. Nel caso delle connessioni di scarico, è possibile che l’autorità competente pre-
scriva pendenze maggiori.
Qualora la velocità di autopulibilità non possa essere raggiunta, è necessario prevedere
disposizioni finalizzate ad adeguate attività di manutenzione.
Nel caso di connessioni di scarico e collettori di fognatura di diametro più ampio, può es-
sere necessario raggiungere velocità superiori, soprattutto se si prevede la presenza di
sedimenti relativamente grossi.
Indicazioni locali, sotto forma di prospetti o formule, possono essere fornite da documenti
di riferimento e, qualora esistano, devono essere rispettate.
9 CALCOLI IDRAULICI
9.1.1 Generalità
Due sono le formule raccomandate per il calcolo idraulico in regime turbolento delle con-
nessioni di scarico e dei collettori di fognatura: la formula di Colebrook e White e la formu-
la di Manning.
dove:
v è la velocità media del flusso nella sezione retta del condotto, in metri al secondo;
g è l'accelerazione di gravità, in metri al secondo al quadrato;
D è il diametro interno della tubazione, in metri;
11.1 Generalità
I sistemi di connessioni di scarico e collettori di fognatura per le acque di superficie di tipo
indipendente o misto sono concepiti per raccogliere e convogliare le acque di scorrimento
superficiale provenienti dall’area di raccolta durante le precipitazioni piovose, affinché
possano essere scaricate in tutta sicurezza in un corpo ricettore o in un impianto di tratta-
mento. I valori delle portate di punta dipendono dall’intensità e dalla durata delle precipi-
tazioni piovose, dalle dimensioni e dalle configurazioni delle aree impermeabili e dai prov-
vedimenti adottati per ridurre la quantità delle acque di superficie. Le previsioni sulle por-
tate provenienti da altre aree devono tenere conto della topografia, del tipo di suolo e del-
la sua permeabilità.
Per i sistemi più estesi, il dimensionamento deve mirare a limitare la frequenza degli epi-
sodi di messa in pressione utilizzando un modello di simulazione del flusso dei collettori
di fognatura riconosciuto dall'autorità competente in base al quale verificare che venga
garantito un adeguato livello di protezione contro l’inondazione nei luoghi maggiormente
a rischio. Le verifiche sono particolarmente importanti soprattutto in presenza di aree di
raccolta molto pendenti. Tutte le prescrizioni dell’autorità competente devono essere ri-
spettate, ma, in loro assenza, devono essere utilizzati i valori delle frequenze di inonda-
zione indicati nel prospetto 1.
11.3.1 Generalità
Per i sistemi indipendenti, le portate da considerare per il dimensionamento dei condotti
delle acque di superficie saranno essenzialmente quelle delle acque di scorrimento su-
perficiale. Non si deve tenere conto di alcuna altra acqua di scarico salvo di quelle prove-
nienti dagli impianti di spegnimento incendi.
Per i sistemi di connessioni di scarico e collettori di fognatura misti o parzialmente indi-
pendenti, la portata per il dimensionamento equivale a quella delle acque di scorrimento,
che rappresenta di gran lunga la componente predominante, aumentata di una certa por-
tata di acque usate. Il condotto delle acque di scorrimento deve quindi essere dimensio-
nato in base ai metodi illustrati in 11.3.2 o 11.3.3. Il condotto delle acque usate deve es-
sere dimensionato nel modo descritto in 10.2. Dal momento che le portate di acque usate
sono di solito notevolmente inferiori alle portate di calcolo, è necessario considerare con
particolare attenzione le velocità di autopulibilità in condizioni di tempo asciutto.
11.3.2 Metodi di calcolo delle acque di scorrimento superficiale provenienti da piccoli insediamenti
In assenza di un metodo specifico prescritto dall’autorità competente, può essere utilizza-
to un semplice metodo di valutazione della portata di punta delle acque di scorrimento su-
perficiale, applicabile alle aree fino a 200 ha o a durate di pioggia fino a 15 min, presup-
ponendo un coefficiente di intensità delle precipitazioni piovose costante. L’intensità delle
precipitazioni piovose adottata dipenderà da fattori quali la durata di pioggia nell’area di
provenienza e l’analisi dei dati relativi alle precipitazioni piovose locali. La portata massi-
ma è data dalla formula:
Q = Ψi A [5]
dove:
Q è la portata di punta, in litri al secondo;
Ψ è il coefficiente di raccolta (fra 0,0 e 1,0), adimensionale;
i è l’intensità delle precipitazioni piovose, in litri al secondo ettaro;
A è l’area su cui cadono le precipitazioni piovose (misurata orizzontalmente) in ettari.
I valori appropriati di Ψ sono riportati nel prospetto 2.
12.2.1 Generalità
Vi sono due tipi di approccio al controllo dell’inquinamento prodotto dalle connessioni di
scarico e dai collettori di fognatura:
- la definizione dei valori limite dei parametri delle acque di scarico, fissati dall’autorità
competente, applicabili ai vari tipi di scarico;
- la definizione dei valori limite dei parametri delle acque di scarico, fissati dall’autorità
competente per tipo di corpo ricettore, applicabili ai singoli punti di scarico, al fine di
soddisfare i requisiti di qualità stabiliti per il corpo ricettore.
In molti casi è richiesta una combinazione dei due tipi di approccio.
12.2.3 Valori limite dei parametri delle acque di scarico per tipo di corpo ricettore
L’autorità competente per l’emissione di regolamenti in materia ambientale può classifica-
re i corpi ricettori in base agli utilizzi o agli interessi presenti o futuri. Per esempio:
- prelievo di acqua potabile;
- zone di pesca e di allevamento;
- balneazione e altre attività nautiche;
- ecosistemi particolari.
I valori limite dei parametri delle acque di scarico possono essere stabiliti dall’autorità
competente utilizzando, se opportuno, modelli di simulazione.
Il tipo di approccio dei valori limite per tipo di corpo ricettore è sensibile non solo agli effetti
dei singoli scarichi ma anche agli effetti combinati della tipologia completa di scarichi nello
stesso corpo ricettore. Tali scarichi, compresi quelli provenienti dalle industrie e dagli im-
pianti di trattamento e quelli di origine diffusa, possono richiedere un approccio integrato
al fine di individuare le soluzioni.
La valutazione degli impatti deve tenere conto sia degli effetti a breve termine sia degli ef-
fetti combinati a lungo termine.
Gli effetti a breve termine comprendono il calo del tenore di ossigeno disciolto, valori ele-
vati di tossicità e lo scompenso idrobiologico. Gli effetti combinati a lungo termine com-
prendono l’accumulo, nella fauna e nella flora acquatiche così come nei sedimenti, di so-
stanze inquinanti persistenti quali metalli pesanti e determinati composti organici.
A.1 Austria
A.1.2 Associazione austriaca gestione acqua e scarichi - Codici di pratica (ÖWAV - Österreichischer
Wasser - und Abfallwirtschaftsverband - Regelblätter)
No. Titolo
Regelblatt 5 Richtlinien für die hydraulische Berechnung von
Abwasserkanälen*
Linee guida per il calcolo idraulico di tubature per evacua-
zione acque
Regelblatt 9 Richtlinien für die Anwendung der Entwässerungsverfahren*
Linee guida per l’uso di impianti di fognatura
Regelblatt 11 Richtlinien für die abwassertechnische Berechnung von
Schmutz-, Regen- und Mischwasserkanälen*
Linee guida per il calcolo termico delle acque di scarico,
delle acque atmosferiche e di impianti combinati
Regelblatt 19 Richtlinien für die Bemessung und Gestaltung von
Regenentlastungen in Mischwasserkanälen*
Linee guida per la progettazione dei troppopieni per acque
atmosferiche in impianti combinati
Regelblatt 21 Kanalkataster*
Documentazione degli impianti fognari
Regelblatt 22 Kanalwartung und Kanalerneuerung*
Manutenzione e rinnovo di impianti fognari
A.2 Danimarca
A.4 Francia
No. Titolo
Instruction technique relative aux réseaux d’assainissement
des agglomérations (1977)*:
Chapitre 1 Conception générale
Chapitre 2 Calcul des débits d’eaux pluviales
Chapitre 3 Calcul des débits d’eaux usées
Chapitre 4 Calcul des sections des ouvrages
Chapitre 5 Condition d’établissement des réseaux
Chapitre 6 Ouvrages annexes
Chapitre 7 Bassins de retenue d’eaux pluviales
Istruzioni tecniche relative agli impianti fognari e di drenag-
gio urbani (1977):
Capitolo 1 Dati generali per la progettazione
Capitolo 2 Calcolo della portata delle acque meteoriche
Capitolo 3 Calcolo della portata delle acque di scarico
Capitolo 4 Dimensionamento del diametro dei tubi
Capitolo 5 Condizioni per l’installazione degli impianti
Capitolo 6 Opere accessorie
Capitolo 7 Serbatoi di accumulo per acque meteoriche
Fascicule 70 Cahier des clauses techniques générales applicables aux
marchés publics de travaux (ouvrages d’essainissement)*:
Chapitre 1 Dispositions générales
Chapitre 2 Nature et qualité des matériaux
Chapitre 3 Règles de conception et de calcul des ouvrages
Chapitre 4 Prestations préalables
Chapitre 5 Exécution des travaux
Chapitre 6 Conditions de réception
Requisiti tecnici generali applicabili a contratti pubblici per
l’installazione di impianti di evacuazione acque
Capitolo 1 Requisiti generali
Capitolo 2 Natura e qualità dei materiali
Capitolo 3 Requisiti di progettazione compresa la
progettazione strutturale
Capitolo 4 Opere preliminari
Capitolo 5 Esecuzione dei lavori
Capitolo 6 Condizioni di accettazione
A.6 Irlanda
A.7 Italia
No. Titolo
UNI 9183 Edilizia - Sistemi di scarico delle acque usate - Criteri di pro-
gettazione, collaudo e gestione*
UNI 9184Edilizia - Sistemi di scarico delle acque meteori-
che - Criteri di progettazione, collaudo e gestione*
UNI ISO 7336*) Condotte di amianto-cemento - Direttive per il calcolo idrau-
lico*
*) Nota nazionale - La norma è stata ritirata nel 1995, a seguito della Legge 27 marzo 1992 n° 257 "Norme relative alla
cessazione dell’impiego di amianto"
A.10 Spagna
No. Titolo
NTE-ISA/1973 Norma tecnológica de la edificación. Instalaciones de
salubridad alcantarillado*
Norma tecnica per impianti fognari per edifici
Orden Ministerial Pliego de prescriptiones técnicas generales para tuberías
de 1986-09-15 de saneamiento de poblaciones*
Specifiche tecniche generali per tubazioni di fognature pub-
bliche
Q = k DU ⋅ ∑ DU [C.1]
dove:
Q è la portata di acque usate per il dimensionamento, in litri al secondo;
kDU è il coefficiente di frequenza, adimensionale;
DU è l'unità di scarico (un valore caratteristico della portata dell’efflusso di acque usa-
te da un apparecchio sanitario), adimensionale.
Nota Il risultato della formula [C.1] è adimensionale ed è moltiplicato per 1,00 l/s per essere trasformato in portata.
I valori di kDU e DU sono riportati rispettivamente nei prospetti C.1 e C.2.
prospetto C.1 Valori del coefficiente di frequenza (kDU)
Tipo di apparecchiatura DU
Lavabi, docce da 0,3 a 0,6
Orinatoi da 0,3 a 0,8
Bagni, lavelli da 0,8 a 1,3
Lavapiatti da 0,2 a 0,8
Lavatrici per uso privato da 0,5 a 0,8
Lavatrici per uso commerciale da 1,0 a 1,5
WC (cassetta da 4,0 l a 9,0 l) da 1,2 a 2,5
Pilette di scarico a pavimento (da DN 50 a DN 100) da 0,6 a 2,0
Nota - I valori dipendono dal tipo di sistema di scarico presente all’interno dell’edificio e dalla dimensione degli apparecchi.
Quando non sono disponibili informazioni specifiche, conviene utilizzare i valori più alti.
D.1 Generalità
Sono stati sviluppati numerosi metodi per facilitare la progettazione delle connessioni di
scarico e dei collettori di fognatura. In tutti i casi, il processo di caduta della pioggia è stato
semplificato per mettere in relazione i parametri di calcolo con i costi. La presente appen-
dice passa in rassegna la serie di metodi disponibili e fornisce indicazioni sulla loro appli-
cazione.
Applicazione Metodi
Milano (sede) Via Battistotti Sassi, 11B - 20133 Milano - Tel. 0270024200 - Fax 0270105992
Internet: www.unicei.it - Email: diffusione@uni.unicei.it
Roma Via delle Colonnelle, 18 - 00186 Roma - Tel. 0669923074 - Fax 066991604
Email: uni.roma@uni1.inet.it
UNI
Ente Nazionale Italiano La pubblicazione della presente norma avviene con la partecipazione volontaria dei Soci,
di Unificazione dell’Industria e dei Ministeri.
Via Battistotti Sassi, 11B Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 Nº 633 e successivi aggiornamenti.
20133 Milano, Italia