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NORMA ITALIANA Connessioni di scarico e collettori di fognatura UNI EN 752-4

all’esterno degli edifici


Progettazione idraulica e considerazioni legate all’ambiente

MAGGIO 1999

Drain and sewer systems outside buildings


Hydraulic design and environmental considerations

Bonifica, smaltimento acqua, fognatura, tubazione dell’acqua, edificio,

NORMA EUROPEA
DESCRITTORI
esterno, progetto, proprietà idraulica, computazione, ambiente, protezione
ambientale

CLASSIFICAZIONE ICS 13.060.30; 91.140.80

SOMMARIO La norma stabilisce i principi che devono essere seguiti sia per la progetta-
zione idraulica che per le considerazioni legate all’impatto ambientale
delle connessioni di scarico e dei collettori di fognatura che funzionano
essenzialmente a gravità.

RELAZIONI NAZIONALI

RELAZIONI INTERNAZIONALI = EN 752-4:1997


La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma
europea EN 752-4 (edizione settembre 1997).

ORGANO COMPETENTE Commissione "Edilizia"

RATIFICA Presidente dell’UNI, delibera del 22 aprile 1999

RICONFERMA

UNI  UNI - Milano 1999


Ente Nazionale Italiano Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento
di Unificazione può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza
Via Battistotti Sassi, 11B il consenso scritto dell’UNI.
20133 Milano, Italia

Gr. 9 Nº di riferimento UNI EN 752-4:1999 Pagina I di IV


PREMESSA NAZIONALE
La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, del-
la norma europea EN 752-4 (edizione settembre 1997), che assu-
me così lo status di norma nazionale italiana.
La traduzione è stata curata dall’UNI.
La Commissione "Edilizia" dell’UNI, che segue i lavori europei
sull’argomento, per delega della Commissione Centrale Tecnica, ha
approvato il progetto europeo il 7 luglio 1997 e la versione in lingua
italiana della norma il 25 marzo 1998.

Per agevolare gli utenti, viene di seguito indicata la corrispondenza


tra le norme citate al punto "Riferimenti normativi" e le norme italia-
ne vigenti:
EN 752-1 = UNI EN 752-1

Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove


edizioni o di aggiornamenti.
È importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in possesso
dell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.

Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione, per l’eventuale revisione della norma stessa.

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INDICE

PREMESSA 2

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 3

2 RIFERIMENTI NORMATIVI 3

3 DEFINIZIONI 3

4 FONTI DI ULTERIORE INFORMAZIONE 4

5 PROTEZIONE CONTRO LA MESSA IN PRESSIONE E L'INONDAZIONE 4

6 PROTEZIONE CONTRO L'INQUINAMENTO 4

7 PROTEZIONE CONTRO LA SETTICITÀ 4

8 VELOCITÀ DI AUTOPULIBILITÀ 5

9 CALCOLI IDRAULICI 5

10 PORTATA DI CALCOLO PER LE ACQUE USATE 7

11 PORTATE DI CALCOLO PER IL DIMENSIONAMENTO DI SISTEMI DI


CONNESSIONI DI SCARICO E COLLETTORI DI FOGNATURA PER
ACQUE DI SUPERFICIE E DI TIPO MISTO 8
prospetto 1 Frequenze raccomandate per il dimensionamento ........................................................................... 9
prospetto 2 Coefficienti di raccolta .............................................................................................................................. 10

12 CONSIDERAZIONI LEGATE ALL'AMBIENTE 10

APPENDICE A FONTI DI ULTERIORE INFORMAZIONE 13


(informativa)

APPENDICE B DATI PER LA PROGETTAZIONE IDRAULICA 24


(informativa)
prospetto B.1 Portate per le abitazioni ........................................................................................................................... 24
prospetto B.2 Portate di punta prevedibili per le abitazioni..................................................................................... 24

APPENDICE C CALCOLO DELLE PORTATE DI ACQUE USATE PER LE CONNESSIONI


(informativa) DI SCARICO 25
prospetto C.1 Valori del coefficiente di frequenza (kDU) .......................................................................................... 25
prospetto C.2 Valori delle unità di scarico DU ............................................................................................................. 25

APPENDICE D SCELTA DEL METODO DI SIMULAZIONE DEL FLUSSO 26


(informativa)
prospetto D.1 Applicabilità dei metodi di simulazione del flusso ........................................................................... 26

APPENDICE E BIBLIOGRAFIA 27
(informativa)

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NORMA EUROPEA Connessioni di scarico e collettori di fognatura EN 752-4
all’esterno degli edifici
Progettazione idraulica e considerazioni legate all’ambiente

SETTEMBRE 1997

EUROPEAN STANDARD Drain and sewer systems outside buildings


Hydraulic design and environmental considerations

NORME EUROPÉENNE Réseaux d’évacuation et d’assainissement à l’extérieur des


bâtiments
Conception hydraulique et considérations liées à l’environnement

EUROPÄISCHE NORM Entwässerungssysteme außerhalb von Gebäuden


Hydraulische Berechnung und Umweltschutzaspekte

DESCRITTORI Bonifica, smaltimento acqua, fognatura, tubazione dell’acqua, edificio, esterno,


progetto, proprietà idraulica, computazione, ambiente, protezione ambientale

ICS 13.060.30

La presente norma europea è stata approvata dal CEN il 23 agosto 1997.


I membri del CEN devono attenersi alle Regole Comuni del CEN/CENELEC
che definiscono le modalità secondo le quali deve essere attribuito lo status di
norma nazionale alla norma europea, senza apportarvi modifiche. Gli elenchi
aggiornati ed i riferimenti bibliografici relativi alle norme nazionali corrisponden-
ti possono essere ottenuti tramite richiesta alla Segreteria Centrale oppure ai
membri del CEN.
La presente norma europea esiste in tre versioni ufficiali (inglese, francese e
tedesca). Una traduzione nella lingua nazionale, fatta sotto la propria respon-
sabilità da un membro del CEN e notificata alla Segreteria Centrale, ha il me-
desimo status delle versioni ufficiali.
I membri del CEN sono gli Organismi nazionali di normazione di Austria,
Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda,
Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito,
Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.

CEN
COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE
European Committee for Standardization
Comité Européen de Normalisation
Europäisches Komitee für Normung
Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles

 1997 CEN
Tutti i diritti di riproduzione, in ogni forma, con ogni mezzo e in tutti i Paesi, sono
riservati ai Membri nazionali del CEN.

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PREMESSA
La presente norma europea è stata elaborata dal Comitato Tecnico CEN/TC 165 "Inge-
gneria delle acque di scarico", la cui segreteria è affidata al DIN.
La presente parte è la quarta di una serie relativa ai requisiti funzionali delle connessioni
di scarico e dei collettori di fognatura all’esterno degli edifici che funzionano essenzial-
mente a gravità.
Le parti saranno sette in tutto, come segue: "Drain and sewer systems outside buildings"
[Connessioni di scarico e collettori di fognatura all’esterno degli edifici]:
Parte 1: Generalities and definitions [Generalità e definizioni]
Parte 2: Performance requirements [Requisiti prestazionali]
Parte 3: Planning [Pianificazione]
Parte 4: Hydraulic design and environmental considerations [Progettazione idraulica e
considerazioni legate all’ambiente]
Parte 5: Rehabilitation [Risanamento]
Parte 6: Pumping installations [Stazioni di pompaggio]
Parte 7: Operations and maintenance [Manutenzione ed esercizio]
Nel redigere questa parte della presente norma europea si è tenuto conto degli altri pro-
getti di norma esistenti, in particolare della EN 476 "General requirements for components
used in discharge pipes, drains and sewers for gravity system" [Requisiti generali dei
componenti utilizzati nelle tubazioni di scarico, nelle connessioni di scarico e nei collettori
di fognatura per sistemi di scarico a gravità].
Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o me-
diante la pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro marzo
1998, e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro marzo 1998.
In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei se-
guenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimar-
ca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia,
Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.

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1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
La presente norma europea si applica alle connessioni di scarico ed ai collettori di fogna-
tura che funzionano essenzialmente a gravità, dal punto in cui l’effluente abbandona l’edi-
ficio o il sistema di drenaggio della copertura oppure entra in un pozzetto stradale sino al
punto in cui confluisce in un impianto di trattamento o in un corpo ricettore d’acqua.
Sono incluse anche le connessioni di scarico e i collettori di fognatura situati al di sotto de-
gli edifici, qualora non facciano parte del sistema di scarico interno.
La presente parte stabilisce i principi da adottare sia in fase di progettazione idraulica sia
in sede di valutazione dell’impatto ambientale delle connessioni di scarico e dei collettori
di fognatura che funzionano essenzialmente a gravità.

2 RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni
contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati
del testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive
modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte
nella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non da-
tati vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento.
EN 752-1 Drain and sewer systems outside buildings - Generalities and
definitions [Connessioni di scarico e collettori di fognatura
all’esterno degli edifici - Generalità e definizioni]

3 DEFINIZIONI
Ai fini della presente norma si applicano le definizioni seguenti, unitamente a quelle della
EN 752-1:

3.1 aerobica: Condizione in cui è presente ossigeno disciolto.

3.2 inquinamento visivo e olfattivo: Manifestazioni dell’inquinamento rilevate dalla vista o


dall’olfatto, quali materiali solidi galleggianti, sottili strati oleosi o immondizie abbandonate
lungo le rive.

3.3 anaerobica: Condizione in cui non è presente ossigeno libero.

3.4 domanda biochimica di ossigeno (BOD): Tenore in massa dell’ossigeno disciolto neces-
sario in determinate condizioni perché si produca l’ossidazione biologica dei materiali or-
ganici e inorganici presenti nell’acqua.

3.5 accumulo nelle depressioni: Precipitazioni trattenute all’interno di depressioni del terre-
no che non contribuiscono alle acque di scorrimento superficiale.

3.6 abbattimento del flusso: Riduzione della portata di punta mediante accumulo temporaneo.

3.7 scompenso idrobiologico: Effetto nocivo sulla flora e sulla fauna acquatica provocato
dall’eccessiva velocità del flusso e dall’azione di sollevamento del fondo dei sedimenti.

3.8 intensità delle precipitazioni piovose: Altezza di caduta di pioggia nell'unità di tempo,
ossia volume di pioggia caduta nell'unità di tempo e unità di superficie.

3.9 scabrezza: Resistenza di attrito della parete di una tubazione o di un condotto in cui scor-
re un liquido in regime turbolento.

3.10 autodepurazione: Capacità di un corpo ricettore di eliminare l’inquinamento mediante


processi naturali.

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3.11 flusso subcritico: Condizione del flusso in cui la velocità dell’acqua è inferiore a quella di
propagazione di un’onda superficiale infinitamente piccola e nella quale i livelli dell’acqua
tendono a rimanere stabili.

3.12 flusso supercritico: Condizione del flusso in cui la velocità dell’acqua è superiore a quel-
la di propagazione di un’onda superficiale infinitamente piccola e nella quale sono possi-
bili violente fluttuazioni del livello dell’acqua.

3.13 tempo di corrivazione: Tempo impiegato dalle acque di scorrimento per raggiungere un
punto specifico della connessione di scarico o del collettore di fognatura partendo dal pun-
to dell’area di raccolta più distante dal punto di vista idraulico.

3.14 pozzetto a scivolo elicoidale: Pozzetto circolare all’interno del quale l’effluente può ca-
dere con forza entrando tangenzialmente e scendendo con movimento elicoidale.

4 FONTI DI ULTERIORE INFORMAZIONE


La presente norma stabilisce i requisiti essenziali per lo svolgimento secondo le regole
dell’arte delle diverse attività di ingegneria in materia di pianificazione, progettazione ed
esercizio delle connessioni di scarico e dei collettori di fognatura. Per informazioni più det-
tagliate si deve fare riferimento ai documenti nazionali sino al momento in cui saranno di-
sponibili norme europee complete.
I documenti elencati nell’appendice A contengono informazioni dettagliate che possono
essere utilizzate nel quadro della presente parte della norma, con riserva di approvazione
da parte dell’autorità competente.

5 PROTEZIONE CONTRO LA MESSA IN PRESSIONE E L'INONDAZIONE


La progettazione deve prevedere un’adeguata protezione contro il rischio di inondazione
e di messa in pressione derivante da precipitazioni a carattere temporalesco di intensità e
frequenza predeterminate tenendo conto dei livelli di riflusso.
Nelle connessioni di scarico e nei collettori di fognatura delle acque usate la messa in
pressione deve essere evitata.

6 PROTEZIONE CONTRO L'INQUINAMENTO


La qualità, la quantità e la frequenza di qualsiasi efflusso verso un corpo ricettore da un
qualsiasi collettore di fognatura, inclusi i collettori di drenaggio delle acque di superficie, i
dispositivi di troppopieno dei sistemi misti, le stazioni di pompaggio e gli impianti di tratta-
mento, devono soddisfare le prescrizioni stabilite dall’autorità competente. La progetta-
zione deve prevedere che il corpo ricettore sia protetto dal rischio di superamento della
propria capacità di autodepurazione e deve tenere conto degli aspetti di ordine fisico, chi-
mico, biochimico, batteriologico, estetico e di qualunque altra considerazione pertinente.

7 PROTEZIONE CONTRO LA SETTICITÀ


La setticità all’interno delle connessioni di scarico e dei collettori di fognatura non è auspi-
cabile e deve pertanto essere ridotta al minimo. Essa influenza il trattamento degli effluen-
ti e può provocare la formazione di idrogeno solforato (H2S). L’idrogeno solforato è tos-
sico e potenzialmente letale. In base alla concentrazione in cui è presente, è nocivo,
maleodorante e, quando si combina in acido solforico, tende ad aggredire alcuni mate-
riali dei condotti, degli impianti di trattamento e delle stazioni di pompaggio. I parametri da
cui dipende la concentrazione di idrogeno solforato, dei quali è necessario tenere conto,
sono:
- temperatura;
- domanda biochimica di ossigeno (BOD);

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- presenza di solfati;
- tempo di permanenza dell’effluente nel sistema di collettori di fognatura;
- velocità e condizioni di turbolenza;
- pH;
- ventilazione dei collettori di fognatura;
- esistenza a monte del collettore di fognatura a gravità di condotti in pressione o di
scarichi specifici di effluenti industriali.
La formazione di solfuri nei collettori di fognatura a pressione e a gravità può essere
quantificata in via previsionale applicando alcune formule.
La produzione di solfuri può essere tenuta sotto controllo garantendo velocità di flusso
sufficientemente elevate, tempi di permanenza sufficientemente brevi e un’adeguata ven-
tilazione per garantire la condizione aerobica dell’effluente. Altre misure correttive posso-
no includere l’iniezione di aria, l’iniezione di ossigeno o l’aggiunta di sostanze chimiche
(quali il perossido di idrogeno, i nitrati, il solfato di ferro o altri sali metallici). La scelta delle
sostanze chimiche deve tenere conto del loro potenziale impatto ambientale.

8 VELOCITÀ DI AUTOPULIBILITÀ
L’accumulo di depositi solidi permanenti nelle connessioni di scarico e nei collettori di fo-
gnatura può aumentare significativamente i rischi di inondazione e di inquinamento. Le
connessioni di scarico e i collettori di fognatura devono essere progettati in modo da eser-
citare una sufficiente sollecitazione di taglio sui detriti allo scopo di limitare l’accumulo di
solidi suscettibili di aumentare significativamente tale rischio.
Per le connessioni di scarico e i collettori di fognatura di diametro ridotto (inferiore a DN 300),
l’autopulibilità può essere generalmente raggiunta garantendo o che venga raggiunta almeno
una volta al giorno la velocità minima di 0,7 m/s o che venga specificata una pendenza mini-
ma di 1:DN. Nel caso delle connessioni di scarico, è possibile che l’autorità competente pre-
scriva pendenze maggiori.
Qualora la velocità di autopulibilità non possa essere raggiunta, è necessario prevedere
disposizioni finalizzate ad adeguate attività di manutenzione.
Nel caso di connessioni di scarico e collettori di fognatura di diametro più ampio, può es-
sere necessario raggiungere velocità superiori, soprattutto se si prevede la presenza di
sedimenti relativamente grossi.
Indicazioni locali, sotto forma di prospetti o formule, possono essere fornite da documenti
di riferimento e, qualora esistano, devono essere rispettate.

9 CALCOLI IDRAULICI

9.1 Formule di velocità

9.1.1 Generalità
Due sono le formule raccomandate per il calcolo idraulico in regime turbolento delle con-
nessioni di scarico e dei collettori di fognatura: la formula di Colebrook e White e la formu-
la di Manning.

9.1.2 La formula di Colebrook e White


Per le tubazioni piene a sezione circolare, la velocità del flusso, v, è data dalla formula:
k 2 ,51 ν
v = – 2 ⋅ 2 gDJ E ⋅ log 10  ---------------- + ---------------------------  [1]
 3 ,71 D D 2 gDJ 
E

dove:
v è la velocità media del flusso nella sezione retta del condotto, in metri al secondo;
g è l'accelerazione di gravità, in metri al secondo al quadrato;
D è il diametro interno della tubazione, in metri;

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JE è il gradiente idraulico (perdita di energia per unità di lunghezza), adimensionale;
k è la scabrezza idraulica della tubazione, in metri;
ν è la viscosità cinematica del fluido, in metri quadrati al secondo.
Nel caso di tubazioni parzialmente piene o di tubazioni a sezione non circolare, la velocità
del flusso è data dalla formula [1] sostituendo D con 4Rh, dove Rh è il raggio idraulico (se-
zione bagnata divisa per il perimetro bagnato).

9.1.3 La formula di Manning


Nelle tubazioni a sezione sia circolare sia non circolare, piene o parzialmente piene, la ve-
locità del flusso è data dalla formula:
2 1
--- ---
3 2
v = K Rh J E [2]
dove:
K è il coefficiente di Manning, in metri alla potenza di un terzo per secondo;
Rh è il raggio idraulico, in metri;
JE è il gradiente idraulico, (perdita di energia per unità di lunghezza), adimensionale.

9.2 Perdite di carico

9.2.1 Perdite di carico nei condotti


La scabrezza idraulica dei condotti (k) tiene conto delle perdite di carico dovute al mate-
riale dei condotti, alle discontinuità in corrispondenza dei giunti e all’accumulo di fango
sulla superficie bagnata dei condotti.

9.2.2 Perdite di carico localizzate


Le perdite di carico, oltre a quelle descritte in 9.2.1, si verificano in corrispondenza dei rac-
cordi, dei cambiamenti di sezione trasversale, dei pozzetti, dei gomiti e di altri pezzi sparsi.
Qualora di debbano eseguire calcoli diretti, deve essere utilizzata la formula seguente:
2
k Lv
h L = -----------
- [3]
2g
dove:
hL è la perdita di carico localizzata, in metri;
kL è il coefficiente della perdita di carico, adimensionale;
v è la velocità del liquido, in metri al secondo;
g è l'accelerazione di gravità, in metri al secondo al quadrato.

9.2.3 Perdita di carico totale


I due metodi di calcolo della perdita di carico totale consistono:
- nel sommare le perdite di carico localizzate (9.2.2) alle perdite di carico nei condotti
(9.2.1);
- nel tenere conto delle perdite di carico localizzate ipotizzando un valore di scabrezza
idraulica più elevato di quello per il calcolo delle perdite di carico nei condotti.
Quando si utilizzano i valori di scabrezza idraulica raccomandati, è necessario verificare
che tali valori tengano conto oppure no delle perdite di carico localizzate. I valori attual-
mente impiegati sono compresi fra 0,03 mm e 3,0 mm per k e fra 70 m1/3 s-1 e 90 m1/3 s-1
per K. Indicazioni più dettagliate sono fornite nei documenti citati in 4 ed elencati nell’ap-
pendice A.
Nei casi in cui i depositi all’interno dei sifoni non possono essere evitati, nel calcolo delle
perdite di carico è necessario utilizzare la sezione ridotta della tubazione.
Confronti approssimativi dei valori di velocità ottenuti con le formule [1] e [2] possono es-
sere eseguiti utilizzando la seguente formula:

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1
---
3, 7 D
K = 4 ⋅ g ⋅  ------  ⋅ log 10  -------------- 
32 6
[4]
D k
dove:
K è il coefficiente di Manning, in metri alla potenza di un terzo al secondo;
g è l'accelerazione di gravità, in metri al secondo al quadrato;
D è il diametro interno della tubazione, in metri;
k è la scabrezza idraulica del condotto, in metri.

9.3 Collettori di fognatura a forte pendenza


Qualora siano necessari collettori di fognatura a forte pendenza, è necessario tenere con-
to delle conseguenze derivanti dalla velocità elevata degli effluenti, quali:
- possibile trascinamento d’aria e relativi effetti;
- possibile emissione di idrogeno solforato;
- possibile erosione;
- esigenza di adottare misure di conservazione dell’energia quando si passa dal flusso
supercritico al flusso subcritico;
- speciali misure di sicurezza per il personale addetto.
In un sistema di collettori di fognatura possono essere installati pozzetti di salto quota,
verticali o inclinati, o a scivolo elicoidale per dissipare in maniera controllata il carico idrau-
lico in eccesso, evitando in questo modo l’installazione di collettori di fognatura a forte
pendenza e rispettando i limiti di velocità imposti all’effluente.

10 PORTATA DI CALCOLO PER LE ACQUE USATE

10.1 Statistiche relative al consumo di acqua


Le statistiche esistenti sull’approvvigionamento idrico possono essere utili per prevedere
il consumo d’acqua futuro e, conseguentemente, la portata di acque usate da raccogliere.
È inoltre possibile definire modelli di consumi giornalieri indicando possibili variazioni per
i diversi tipi di insediamento. L’acqua utilizzata dai consumatori che non entra nelle con-
nessioni di scarico e nei collettori di fognatura come pure le perdite della rete di distribu-
zione sono di particolare importanza in sede di valutazione della portata di acque usate
da raccogliere.

10.2 Collettori di fognatura


I collettori di fognatura devono essere concepiti in modo da convogliare le acque usate
provenienti dagli edifici residenziali, commerciali e industriali fino al punto di trattamento
senza pregiudicare in alcun modo la salute e la sicurezza. È opportuno che il dimensio-
namento di queste reti tenga conto del possibile aumento futuro degli effluenti come pure
di scarichi estranei fino a valori di portata che ne giustificherebbero la ristrutturazione.
Per i collettori di acque usate provenienti dalle abitazioni, le portate solitamente si basano
o sulla popolazione e su un valore di portata per abitante oppure, per i nuovi insediamenti
i cui dati potrebbero non essere disponibili, sull’andamento demografico previsto o sul ti-
po e sul numero di alloggi. Per un sistema nuovo e per l'estensione di un sistema esisten-
te, le stime da utilizzare devono essere correlate alle prospettive di sviluppo programmate.
La portata per abitante può basarsi sulle statistiche di approvvigionamento idrico locale
che tengono conto del consumo che non si riversa nei collettori di fognatura e, qualora
non siano disponibili contatori adeguati, delle perdite della rete di distribuzione. Possono
essere utilizzati anche i valori relativi a insediamenti simili a quelli considerati. La portata
per abitante, compresa fra 120 l/d e 400 l/d, comunemente utilizzata in numerosi paesi, è
riportata nel prospetto B.1 dell’appendice B.
La portata di punta da considerare per il dimensionamento tiene conto della variazione
nel corso della giornata della portata di acque usate. Le portate di punta per le acque
di scarico delle abitazioni comunemente utilizzate nei diversi paesi sono riportate nel

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prospetto B.2 dell’appendice B. A queste portate di punta devono essere sommate le
portate di punta degli scarichi delle utenze commerciali e industriali e, se è il caso, le
portate d’infiltrazione.
Quando un progetto deve essere sviluppato in più fasi, è necessario tenere conto delle
portate presumibili nelle fasi iniziali dell'insediamento affinché le velocità di autopulibilità
vengano raggiunte almeno in corrispondenza delle portate di punta giornaliere; in caso
contrario, devono essere presi altri provvedimenti per la pulizia.

10.3 Connessioni di scarico


Il dimensionamento delle connessioni di scarico (e dei collettori di fognatura) destinati a ser-
vire singoli o piccoli gruppi di edifici i cui scarichi provenienti dai singoli apparecchi daranno
luogo a portate relativamente elevate di natura irregolare e intermittente deve tenere conto
della portata di punta calcolata in base al numero e al tipo degli apparecchi serviti.
Le portate provenienti dalle connessioni di scarico degli edifici o dei locali serviti devono
essere utilizzate per il dimensionamento dei sistemi di scarico a valle. Per il calcolo delle
portate si devono utilizzare di preferenza, laddove disponibili, le norme nazionali che tra-
spongono le norme europee.
Le portate relative ai singoli apparecchi e i coefficienti applicabili possono essere specifi-
cati dall’autorità competente.
In assenza di tali dati, di norme nazionali o di norme europee, è possibile adottare l’ap-
proccio empirico descritto nell’appendice C.
Le portate degli effluenti industriali devono essere calcolate separatamente.
Dopo aver ultimato il dimensionamento delle connessioni di scarico, è necessario verifi-
care la loro compatibilità con i collettori di fognatura.

11 PORTATE DI CALCOLO PER IL DIMENSIONAMENTO DI SISTEMI DI CONNESSIONI


DI SCARICO E COLLETTORI DI FOGNATURA PER ACQUE DI SUPERFICIE E DI TIPO
MISTO

11.1 Generalità
I sistemi di connessioni di scarico e collettori di fognatura per le acque di superficie di tipo
indipendente o misto sono concepiti per raccogliere e convogliare le acque di scorrimento
superficiale provenienti dall’area di raccolta durante le precipitazioni piovose, affinché
possano essere scaricate in tutta sicurezza in un corpo ricettore o in un impianto di tratta-
mento. I valori delle portate di punta dipendono dall’intensità e dalla durata delle precipi-
tazioni piovose, dalle dimensioni e dalle configurazioni delle aree impermeabili e dai prov-
vedimenti adottati per ridurre la quantità delle acque di superficie. Le previsioni sulle por-
tate provenienti da altre aree devono tenere conto della topografia, del tipo di suolo e del-
la sua permeabilità.

11.2 Precipitazioni piovose - Criteri di calcolo


Solitamente è impensabile evitare le inondazioni in caso di precipitazioni a carattere tem-
poralesco molto intense. Per questo motivo, è necessario trovare un equilibrio fra il costo
e il livello di protezione fornito. È necessario prestare attenzione ai criteri di calcolo relativi
alla protezione contro il rischio di messa in pressione e di inondazione qualora questi sia-
no specificati dall’autorità competente. Per i sistemi più piccoli, in assenza di indicazioni
specifiche da parte dell’autorità competente, si devono utilizzare i criteri della "frequenza
delle precipitazioni a carattere temporalesco per il dimensionamento" che evitano il ri-
schio di messa in pressione indicati nel prospetto 1.

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prospetto 1 Frequenze raccomandate per il dimensionamento

Frequenza delle precipitazioni a Luogo Frequenza di inondazione


carattere temporalesco*)
(1 ogni "n" anni) (1 ogni "n" anni)
1 all’anno Zone rurali 1 ogni 10 anni
1 ogni 2 anni Zone residenziali 1 ogni 20 anni
Centri abitati/zone industriali/commerciali:
1 ogni 2 anni - con verifica del rischio di inondazione; 1 ogni 30 anni
1 ogni 5 anni - senza verifica del rischio di inondazione. -
1 ogni 10 anni Ferrovia sotterranea/Sottopassaggi 1 ogni 50 anni
*) Per queste frequenze le tubazioni non devono mai andare in pressione.

Per i sistemi più estesi, il dimensionamento deve mirare a limitare la frequenza degli epi-
sodi di messa in pressione utilizzando un modello di simulazione del flusso dei collettori
di fognatura riconosciuto dall'autorità competente in base al quale verificare che venga
garantito un adeguato livello di protezione contro l’inondazione nei luoghi maggiormente
a rischio. Le verifiche sono particolarmente importanti soprattutto in presenza di aree di
raccolta molto pendenti. Tutte le prescrizioni dell’autorità competente devono essere ri-
spettate, ma, in loro assenza, devono essere utilizzati i valori delle frequenze di inonda-
zione indicati nel prospetto 1.

11.3 Portate per il dimensionamento

11.3.1 Generalità
Per i sistemi indipendenti, le portate da considerare per il dimensionamento dei condotti
delle acque di superficie saranno essenzialmente quelle delle acque di scorrimento su-
perficiale. Non si deve tenere conto di alcuna altra acqua di scarico salvo di quelle prove-
nienti dagli impianti di spegnimento incendi.
Per i sistemi di connessioni di scarico e collettori di fognatura misti o parzialmente indi-
pendenti, la portata per il dimensionamento equivale a quella delle acque di scorrimento,
che rappresenta di gran lunga la componente predominante, aumentata di una certa por-
tata di acque usate. Il condotto delle acque di scorrimento deve quindi essere dimensio-
nato in base ai metodi illustrati in 11.3.2 o 11.3.3. Il condotto delle acque usate deve es-
sere dimensionato nel modo descritto in 10.2. Dal momento che le portate di acque usate
sono di solito notevolmente inferiori alle portate di calcolo, è necessario considerare con
particolare attenzione le velocità di autopulibilità in condizioni di tempo asciutto.

11.3.2 Metodi di calcolo delle acque di scorrimento superficiale provenienti da piccoli insediamenti
In assenza di un metodo specifico prescritto dall’autorità competente, può essere utilizza-
to un semplice metodo di valutazione della portata di punta delle acque di scorrimento su-
perficiale, applicabile alle aree fino a 200 ha o a durate di pioggia fino a 15 min, presup-
ponendo un coefficiente di intensità delle precipitazioni piovose costante. L’intensità delle
precipitazioni piovose adottata dipenderà da fattori quali la durata di pioggia nell’area di
provenienza e l’analisi dei dati relativi alle precipitazioni piovose locali. La portata massi-
ma è data dalla formula:
Q = Ψi A [5]
dove:
Q è la portata di punta, in litri al secondo;
Ψ è il coefficiente di raccolta (fra 0,0 e 1,0), adimensionale;
i è l’intensità delle precipitazioni piovose, in litri al secondo ettaro;
A è l’area su cui cadono le precipitazioni piovose (misurata orizzontalmente) in ettari.
I valori appropriati di Ψ sono riportati nel prospetto 2.

UNI EN 752-4:1999 Pagina 9 di 28


prospetto 2 Coefficienti di raccolta

Natura dell’area servita Coefficiente di raccolta Ψ Osservazioni


Superfici impermeabili e coperture for- da 0,9 a 1,0 In relazione all’accumulo nelle zone di
temente inclinate*) depressione
Coperture piane di grandi dimensioni 0,5 Maggiori di 10 000 m2
Coperture piane di piccole dimensioni 1,0 Minori di 100 m2
Superfici permeabili da 0,0 a 0,3 In relazione alla pendenza del terreno
e al relativo rivestimento
*) Le aree impermeabili possono essere aumentate del 30% delle superfici verticali estese.

11.3.3 Metodi di simulazione delle portate


Per i sistemi più estesi e per i progetti che possono interferire con le prestazioni del siste-
ma di collettori di fognatura nel quale essi sboccano o del corpo ricettore, sono necessari
modelli di simulazione computerizzata delle portate e delle precipitazioni temporalesche
in funzione del tempo. Qualsiasi modello impiegato deve essere scelto in collaborazione
con l’autorità competente. Per qualsiasi applicazione è necessario selezionare un metodo
che consenta di raggiungere un adeguato equilibrio fra costo, complessità e precisione ri-
chiesta. Indicazioni sui casi in cui devono essere impiegati e sul tipo di metodo da sceglie-
re sono fornite nell’appendice D.

11.4 Riduzione delle portate di punta


Può essere necessario realizzare degli accumuli al fine di intercettare e trattenere tempo-
raneamente la portata di punta dovuta a precipitazioni di carattere temporalesco al fine di
evitare inondazioni. Gli effetti della riduzione della portata sugli impianti di trattamento de-
vono essere presi in considerazione. È inoltre necessario prendere accordi per provvede-
re alla manutenzione e garantire la sicurezza di tali strutture.

12 CONSIDERAZIONI LEGATE ALL'AMBIENTE

12.1 Impatto ambientale dei sistemi di connessioni di scarico e collettori di fognatura


I punti di impatto ambientale comprendono:
- sbocchi;
- dispositivi di troppopieno di collettori di fognatura misti;
- dispositivi di troppopieno di emergenza, per esempio dalle stazioni di pompaggio o
dai serbatoi di raccolta;
- fuoriuscite di effluenti verso la falda freatica;
- infiltrazioni dalla falda freatica;
- smaltimento dei rifiuti provenienti dalla pulizia dei collettori di fognatura.
Un opportuno controllo di questi punti deve permettere di limitare l’impatto ambientale a livelli
ritenuti accettabili dall’autorità competente (vedere EN 752-3, EN 752-5 e prEN 752-7, come
pure l’appendice E).
Per ridurre le acque di scorrimento che confluiscono nelle connessioni di scarico e nei col-
lettori di fognatura è necessario prendere in considerazione l’utilizzo di serbatoi e di accu-
muli e la riduzione dell’estensione delle aree impermeabili.
È inoltre necessario tenere conto del rischio di fuoriuscita di sostanze nocive nelle aree di
raccolta, soprattutto nel caso di sistemi di collettori di fognatura indipendenti. Qualora esi-
sta un rischio elevato di perdita o di scarico di notevoli quantità di acque provenienti dagli
impianti di spegnimento incendi contenenti sostanze pericolose, devono essere adottati
provvedimenti adeguati per evitare l’ingresso o l’uscita di queste sostanze dai sistemi di
collettori di fognatura prevedendo, per esempio, separatori di idrocarburi o serbatoi di rac-
colta.

UNI EN 752-4:1999 Pagina 10 di 28


12.2 Controllo dell'inquinamento

12.2.1 Generalità
Vi sono due tipi di approccio al controllo dell’inquinamento prodotto dalle connessioni di
scarico e dai collettori di fognatura:
- la definizione dei valori limite dei parametri delle acque di scarico, fissati dall’autorità
competente, applicabili ai vari tipi di scarico;
- la definizione dei valori limite dei parametri delle acque di scarico, fissati dall’autorità
competente per tipo di corpo ricettore, applicabili ai singoli punti di scarico, al fine di
soddisfare i requisiti di qualità stabiliti per il corpo ricettore.
In molti casi è richiesta una combinazione dei due tipi di approccio.

12.2.2 Valori limite dei parametri delle acque di scarico


I valori limite dei parametri delle acque di scarico vengono solitamente stabiliti in rapporto
a ciò che risulta tecnicamente fattibile per i diversi tipi di scarico. Essi rappresentano la
norma di base, ancora prima della determinazione dei valori limite per tipo di corpo ricet-
tore, per salvaguardarne la capacità di autodepurazione. È difficile che vengano applicati
laddove lo scarico avvenga in corpi ricettori particolarmente delicati quali aree ricreative,
fonti di approvvigionamento idrico o laghi. Generalmente, in questi casi, sono necessari
valori limite dei parametri più severi e specifici per tipo di corpo ricettore al fine di soddi-
sfare i requisiti di qualità richiesti.

12.2.3 Valori limite dei parametri delle acque di scarico per tipo di corpo ricettore
L’autorità competente per l’emissione di regolamenti in materia ambientale può classifica-
re i corpi ricettori in base agli utilizzi o agli interessi presenti o futuri. Per esempio:
- prelievo di acqua potabile;
- zone di pesca e di allevamento;
- balneazione e altre attività nautiche;
- ecosistemi particolari.
I valori limite dei parametri delle acque di scarico possono essere stabiliti dall’autorità
competente utilizzando, se opportuno, modelli di simulazione.
Il tipo di approccio dei valori limite per tipo di corpo ricettore è sensibile non solo agli effetti
dei singoli scarichi ma anche agli effetti combinati della tipologia completa di scarichi nello
stesso corpo ricettore. Tali scarichi, compresi quelli provenienti dalle industrie e dagli im-
pianti di trattamento e quelli di origine diffusa, possono richiedere un approccio integrato
al fine di individuare le soluzioni.
La valutazione degli impatti deve tenere conto sia degli effetti a breve termine sia degli ef-
fetti combinati a lungo termine.
Gli effetti a breve termine comprendono il calo del tenore di ossigeno disciolto, valori ele-
vati di tossicità e lo scompenso idrobiologico. Gli effetti combinati a lungo termine com-
prendono l’accumulo, nella fauna e nella flora acquatiche così come nei sedimenti, di so-
stanze inquinanti persistenti quali metalli pesanti e determinati composti organici.

12.3 Dispositivi di troppopieno di collettori di fognatura misti


Gli scarichi ammissibili e l’impatto dei dispositivi di troppopieno dei collettori di fognatura
misti sui corpi ricettori dipendono dalle condizioni locali. I requisiti vengono solitamente
forniti dall’autorità competente. La posizione dei dispositivi di troppopieno dei collettori di
fognatura misti, i carichi di inquinamento, la durata e la frequenza degli scarichi, le con-
centrazioni di inquinamento e gli scompensi idrobiologici sono fattori di cui tenere conto.
Gli effetti dei dispositivi di troppopieno dei collettori di fognatura sui corpi ricettori si produ-
cono solo per brevi periodi. Tuttavia, possono essere molto superiori all’impatto e ai cari-
chi inquinanti provenienti dagli impianti di trattamento. Il principale obiettivo della proget-
tazione dei dispositivi di troppopieno dei collettori di fognatura, quindi, deve essere di pro-
teggere il corpo ricettore senza provocare il sovraccarico idraulico dei collettori di fogna-
tura o la riduzione di rendimento degli impianti di trattamento ubicati a valle.
I modelli di simulazione dei flussi (vedere 11.3.3) sono necessari per valutare la conformi-
tà a molti dei valori limite stabiliti (vedere 12.2) per i parametri delle acque di scarico.

UNI EN 752-4:1999 Pagina 11 di 28


Esistono due tipi di approccio relativamente semplici. Un dispositivo di troppopieno per
collettori di fognatura può essere concepito in modo che il deflusso inizi solo dopo il rag-
giungimento di un’intensità di precipitazioni piovose definita critica, solitamente compresa
per le superfici impermeabili fra 10 l/s · ha e 30 l/s · ha, a seconda del grado di protezione
richiesto. In alternativa, quando la capacità di autodepurazione non è a rischio, è possibile
utilizzare un unico criterio per i valori limite dei parametri delle acque di scarico (general-
mente un tasso di diluizione pari a 5-8 volte la portata in condizioni di tempo asciutto pri-
ma del deflusso).
La presenza di un accumulo associato, per esempio un serbatoio di ritenzione, o il collet-
tore di fognatura che, per la sua lunghezza fa da serbatoio, può ridurre sensibilmente l’im-
patto ambientale dei dispositivi di troppopieno nel caso di precipitazioni a carattere tem-
poralesco. Un’ulteriore riduzione dell'impatto ambientale può essere ottenuta mediante
un trattamento parziale (per esempio decantazione).
Se il volume di acqua contenuto in un sistema misto supera la capacità dell’impianto di
trattamento, sarà necessario prevedere un accumulo o un parziale trattamento. Questa
operazione può essere effettuata presso l’impianto di trattamento o all’interno del sistema
di collettori di fognatura.
Nella progettazione dei dispositivi di troppopieno dei collettori di fognatura, si deve aver
cura di mantenere in livelli accettabili lo scarico di materiali solidi galleggianti e di altri ma-
teriali sgradevoli alla vista. Questo può richiedere la prescrizione di griglie o di altri mezzi
di controllo.

12.4 Requisiti per la progettazione degli sbocchi


Quando le acque di superficie devono essere scaricate in un fossato, in un corso d’acqua,
in un fiume, in un canale, in uno stagno o in un lago, il livello dell’acqua nello sbocco deve
essere maggiore del livello più elevato delle acque nel corpo ricettore al fine di garantire
lo scarico in ogni condizione. Quando non è possibile evitare i riflussi periodici, deve es-
sere installata una valvola di ritegno.
Lo sbocco deve essere concepito in modo da evitare, o da fornire protezione contro il ri-
schio di erosione localizzata. Può essere necessario fornire una protezione ulteriore
all’estremità dello sbocco per evitare danni o interferenze. Inoltre, deve essere preso in
considerazione l’impatto visivo dello sbocco.

12.5 Protezione della falda freatica


Al fine di proteggere la falda freatica, possono essere stabiliti severi requisiti prestazionali
e prove accurate nelle aree a rischio elevato, quali le zone in cui si estrae l’acqua potabile
o di protezione della falda freatica e nelle aree dove la falda freatica è alta. In tali zone,
l’autorità competente può definire livelli di protezione diversi in relazione al rischio.

12.6 Residui provenienti dalle attività di manutenzione


I residui provenienti dalle attività di manutenzione delle connessioni di scarico e dei col-
lettori di fognatura devono essere smaltiti in conformità alle prescrizioni dell’autorità com-
petente al fine di non provocare inquinamento. La progettazione dei sistemi deve fare in
modo che tali rifiuti siano mantenuti ai livelli minimi.

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APPENDICE A FONTI DI ULTERIORE INFORMAZIONE
(informativa)
I titoli dei documenti sono tradotti a titolo informativo. Solo i documenti il cui titolo è con-
trassegnato da un asterisco (*) sono disponibili nella lingua del titolo.

A.1 Austria

A.1.1 Norme austriache (ÖNORM)


No. Titolo
B 2500 Abwassertechnik, Entstehung und Entsorgung von Abwasser,
Begriffsbestimmungen und Zeichen*
Gestione delle acque reflue - Formazione e smaltimento delle
acque reflue - Definizioni e simboli
B 2501 Entwässerungsanlagen für Gebäude und Grundstücke;
Bestimmungen für Planung und Ausführung*
Impianti fognari per edifici e annessi - Regole per la proget-
tazione e installazione
B 2503 Ortskanalanlagen (Straßenkanäle); Richtlinien der Ausführung*
Impianti fognari - Codice di buona pratica
B 2504 Schächte für Entwässerungsanlagen*
Pozzetti di ispezione per fognature
B 5012
Teil 1 Statische Berechnungen erdverlegter Rohrleitungen im
Siedlungs- und Industriewasserbau, Grundlagen*
Calcoli statici di tubature interrate per adduzione e evacua-
zione acqua - Principi
B 5012
Teil 2 Statische Berechnungen erdverlegter Rohrleitungen im
Siedlungs- und Industriewasserbau, Lastannahmen, rech-
nerische Nachweise*
Calcoli statici di tubature interrate facenti parte di condotti
per adduzione e evacuazione acqua per abitazioni e indu-
strie - Ipotesi di carico, certificati di calcolo
B 5013
Teil 1 Oberflächenschutz mit organischen Schutzmaterialien im
Siedlungswasserbau;
Abschätzung der Korrosionswahrscheinlichkeit und Schutz
von unlegierten und niederlegierten Eisenwerkstoffen*
Protezione dalla corrosione tramite rivestimenti organici per
impianti di adduzione e evacuazione acque in aree residen-
ziali - Valutazione della probabilità di corrosione e protezio-
ne di materiali ferrosi non uniti in lega o debolmente uniti in
leghe
B 5013
Teil 2 Oberflächenschutz mit organischen Schutzmaterialien im
Siedlungswasserbau;
Abschätzung der Korrosionswahrscheinlichkeit und Schutz
von zementgebundenen Werkstoffen*
Protezione dalla corrosione tramite rivestimenti organici per
impianti di adduzione e evacuazione acque in aree residen-
ziali - Valutazione della probabilità di corrosione e protezio-
ne dei materiali legati con cemento
B 5016 Überprüfung von Erdarbeiten für Rohrleitungen des Siedlungs-
und Industriewasserbaues; Verdichtungsgrade*
Esame dei terrapieni per tubazioni di condotti di adduzione

UNI EN 752-4:1999 Pagina 13 di 28


e evacuazione acqua per abitazioni e industrie - Grado di
compattezza

A.1.2 Associazione austriaca gestione acqua e scarichi - Codici di pratica (ÖWAV - Österreichischer
Wasser - und Abfallwirtschaftsverband - Regelblätter)
No. Titolo
Regelblatt 5 Richtlinien für die hydraulische Berechnung von
Abwasserkanälen*
Linee guida per il calcolo idraulico di tubature per evacua-
zione acque
Regelblatt 9 Richtlinien für die Anwendung der Entwässerungsverfahren*
Linee guida per l’uso di impianti di fognatura
Regelblatt 11 Richtlinien für die abwassertechnische Berechnung von
Schmutz-, Regen- und Mischwasserkanälen*
Linee guida per il calcolo termico delle acque di scarico,
delle acque atmosferiche e di impianti combinati
Regelblatt 19 Richtlinien für die Bemessung und Gestaltung von
Regenentlastungen in Mischwasserkanälen*
Linee guida per la progettazione dei troppopieni per acque
atmosferiche in impianti combinati
Regelblatt 21 Kanalkataster*
Documentazione degli impianti fognari
Regelblatt 22 Kanalwartung und Kanalerneuerung*
Manutenzione e rinnovo di impianti fognari

A.1.3 Altre linee guida


No. Titolo
ZL. 57.030/3-V-6/84 Technische Richtlinien für die Errichtung, Erweiterung
und Verbesserung von mit Mitteln des Wasserwirtschaf-
tsfonds geförderten Wasserversorgungs- und
Abwasserbeseitigungsanlagen (Technische Richtlinien
des Wasserwirtschaftsfonds). Bundesministerium für
Umwelt, Jugend und Familie*
Linee guida tecniche per la costruzione, estensione e mi-
glioramento di impianti di adduzione ed evacuazione ac-
que, supportati finanziariamente dal fondo di gestione
delle acque (Linee guida tecniche del fondo di gestione
delle acque). Ministero federale dell’ambiente, della gio-
ventù e della famiglia

A.2 Danimarca

A.2.1 Associazione Norme Danesi (DS)


No. Titolo
DS 421 Norm for tætte fleksible samlinger i ledninger af beton mv*
Codice di pratica per giunti flessibili a tenuta d’acqua per tu-
bature cementizie ecc.
DS 430 Norm for lægning af fleksible ledninger af plast i jord*
Codice di pratica per impianti di drenaggio/evacuazione acque
DS 432 Norm for afløbsinstallationer*
Codice di pratica per impianti di evacuazione acqua
DS 436 Norm for dræning af bygværker*
Codice di pratica per il drenaggio delle acque sotterranee
negli edifici

UNI EN 752-4:1999 Pagina 14 di 28


DS 437 Norm for lægning af stive ledninger af beton mv i jord*
Codice di pratica per la posa in opera di tubazioni rigide sot-
terranee di cemento, ecc.
DS 440 Norm for mindre afløbsanlæg med nedsivning*
Codice di pratica per piccoli impianti di drenaggio e smalti-
mento per percolazione nel terreno
DS 455 Norm for tæthed af afløbssystemer i jord*
Codice di pratica per l’impenetrabilità di impianti fognari sot-
terranei

A.2.2 Comitato Nordico sui Regolamenti Edilizi


No. Titolo
NKB publ. No. 48 Retningslinier for bestemmelser vedrørende vand- og
afløbsinstallationer*
Linee guida per regolamenti edilizi su impianti di adduzione
e evacuazione acque

A.2.3 Comitato Danese Inquinamento Acqua


No. Titolo
Skrift nr. 18 Maksimalafstrømninger og bassinvoluminer fra historiske
regnserier*
Deflusso delle acque meteoriche urbane e serbatoi di accu-
mulo calcolati con serie di eventi storici
Skrift nr. 21 Recipientbelastning fra overløbssystemer*
Calcolo di troppopieni di impianti fognari combinati
Skrift nr. 22 Forurening af vandløb fra overløbsbygværker*
Impatto di troppopieni di impianti fognari combinati su flussi
leggeri
Skrift nr. 24 Standardiserede data for afløbssystemer*
Dati normalizzati per impianti fognari
ISBN 87-254-15-8 Huskelist for fornyelse af afløbssystemer*
Check list per la preparazione di piani di recupero di impian-
ti fognari

A.2.4 Agenzia Danese Protezione Ambientale


No. Titolo
SPVF nr. 6 Kvalitetsstyring af afløbsprojekter*
Controllo qualità di progetti di impianti fognari
SPVF nr. 13 Udarbejdelse af fornyelsesplaner for afløbssystemer*
Preparazione di progetti per il rinnovo di impianti fognari
SPVF nr. 22 Renovering af afløbssystemer; Belastning af PEH-rør ved
dynamisk rørsproengning*
Rinnovo di impianti fognari - Tubi di HDPE - Tensioni da
fessurazione dinamica delle tubazioni
SPVF nr. 33 Fornyelse af afløbssystemer; Behov og økonomi*
Ripristino di impianti fognari - Bisogni e aspetti finanziari
SPVF nr. 48 Uvedkommende vand i afløbssystemer*
Acque di intrusione in impianti fognari
Projekt nr. 137 Regulering af forurening fra afløbssystemer under regn*
Controllo dell’inquinamento dagli impianti fognari durante le
piogge

UNI EN 752-4:1999 Pagina 15 di 28


A.3 Finlandia

A.3.1 Comitato Nordico sui Regolamenti Edilizi


No. Titolo
NKB publ. No. 48 (Not available in Finnish language)
Linee guida per regolamenti edilizi per impianti di adduzio-
ne acque e di drenaggio

A.3.2 Ministero dell’ambiente


No. Titolo
ISBN 951-37-1134-X Kiinteistöjen vesi-ja viemärilaitteistot*
Impianti di adduzione acqua e di drenaggio negli edifici -
Raccomandazioni

A.4 Francia
No. Titolo
Instruction technique relative aux réseaux d’assainissement
des agglomérations (1977)*:
Chapitre 1 Conception générale
Chapitre 2 Calcul des débits d’eaux pluviales
Chapitre 3 Calcul des débits d’eaux usées
Chapitre 4 Calcul des sections des ouvrages
Chapitre 5 Condition d’établissement des réseaux
Chapitre 6 Ouvrages annexes
Chapitre 7 Bassins de retenue d’eaux pluviales
Istruzioni tecniche relative agli impianti fognari e di drenag-
gio urbani (1977):
Capitolo 1 Dati generali per la progettazione
Capitolo 2 Calcolo della portata delle acque meteoriche
Capitolo 3 Calcolo della portata delle acque di scarico
Capitolo 4 Dimensionamento del diametro dei tubi
Capitolo 5 Condizioni per l’installazione degli impianti
Capitolo 6 Opere accessorie
Capitolo 7 Serbatoi di accumulo per acque meteoriche
Fascicule 70 Cahier des clauses techniques générales applicables aux
marchés publics de travaux (ouvrages d’essainissement)*:
Chapitre 1 Dispositions générales
Chapitre 2 Nature et qualité des matériaux
Chapitre 3 Règles de conception et de calcul des ouvrages
Chapitre 4 Prestations préalables
Chapitre 5 Exécution des travaux
Chapitre 6 Conditions de réception
Requisiti tecnici generali applicabili a contratti pubblici per
l’installazione di impianti di evacuazione acque
Capitolo 1 Requisiti generali
Capitolo 2 Natura e qualità dei materiali
Capitolo 3 Requisiti di progettazione compresa la
progettazione strutturale
Capitolo 4 Opere preliminari
Capitolo 5 Esecuzione dei lavori
Capitolo 6 Condizioni di accettazione

UNI EN 752-4:1999 Pagina 16 di 28


A.5 Germania
No. Titolo
ATV-Merkblatt M 101 Planung von Entwässerungsanlagen, Neubau-, Sanierungs-
und Erneurungsmaßnahmen*
Pianificazione di impianti fognari e di drenaggio, nuove co-
struzioni, ripristino e sostituzione
ATV-Arbeitsblatt A 105 Hinweise für die Wahl des Entwässerungsverfahrens
(Mischverfahren/Trennverfahren)*
Note per la selezione di impianti fognari (impianti combinati/
impianti singoli)
ATV-Arbeitsblatt A 110 Richtlinien für die hydraulische Dimensionierung und den
Leistungsnachweis von Abwasserkanälen und -leitungen*
Norme per il dimensionamento idraulico e verifica delle pre-
stazioni di condotte di scarico
ATV-Arbeitsblatt A 111 Richtlinien für die hydraulische Dimensionierung und den
Leistungsnachweis von Regenwasser-Entlastungsanlagen
in Abwasserkanälen und -leitungen*
Norme per il dimensionamento idraulico e verifica delle pre-
stazioni di dispositivi di troppopieno per acque meteoriche in
impianti fognari e di scarico
ATV-Arbeitsblatt A 112 Richtlinie für die hydraulische Dimensionierung und den
Leistungsnachweis von Sonderbauwerken in
Abwasserkanälen und -leitungen*
Norme per il dimensionamento idraulico e verifica delle pre-
stazioni di strutture speciali in impianti fognari e di scarico
ATV-Arbeitsblatt A 116 Besondere Entwässerungsverfahren: Unterdruckentwässerung,
Druckentwässerung*
Impianti fognari speciali - Sistemi di scarico a depressione e
a pressione
ATV-Arbeitsblatt A 117 Richtlinien für die Bemessung, die Gestaltung und den
Betrieb von Regenrückhaltebecken*
Norme per il dimensionamento, progettazione e esercizio
di serbatoi di accumulo
ATV-Arbeitsblatt A 118 Richtlinien für die hydraulische Berechnung von Schmutz-,
Regen- und Mischwasserkanälen*
Norme per il calcolo idraulico degli impianti fognari, di smal-
timento acque meteoriche e impianti combinati
ATV-Arbeitsblatt A 119 Grundsätze für die Berechnung von Entwässerungsnetzen
mit elektronischen Datenverarbeitungsanlagen*
Norme per il calcolo di impianti fognari tramite elaborazione
dati
ATV-Arbeitsblatt A 127 Richtlinie für die statische Berechnung von
Entwässerungskanälen und -leitungen*
Norme per la calibrazione strutturale di impianti fognari e di
scarico
ATV-Arbeitsblatt A 128 Richtlinien für die Bemessung und Gestaltung von
Regenentlastungsanlagen in Mischwasserkanälen*
Norme per la progettazione e il dimensionamento di struttu-
re di smaltimento acque meteoriche in impianti fognari com-
binati
ATV-Arbeitsblatt A 138 Bau und Bemessung von Anlagen zur dezentralen
Versickerung von nicht schädlich verunreinigtem
Niederschlagswasser*
Costruzione e dimensionamento di attrezzature per perco-
lazione decentralizzata di acqua di superficie inqinata non
dannose

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ATV-Arbeitsblatt A 142 Abwasserkanäle und -leitungen in Wassergewinnungsgebieten*
Impianti fognari e di drenaggio in aree di raccolta acque
ATV-Arbeitsblatt A 161 Statische Berechnung von Vortriebsrohren*
Calcolo strutturale di tubi di perforazione
ATV-Arbeitsblatt A 241 Bauwerke in Entwässerungsanlagen*
Strutture di drenaggio in impianti di scarico
DIN 1986 Entwässerungsanlagen für Gebäude und Grundstücke*
Impianti di drenaggio su terreni privati
DIN 4045 Abwassertechnik - Begriffe*
Ingegneria delle acque reflue - Definizioni
DIN 19549 Schächte für erdverlegte Abwassrkanäle und -leitungen -
Allgemeine Anforderungen un Prüfungen*
Pozzetti per impianti fognari e di scarico interrati - Requisiti
generali e metodi di prova
DIN 19550 Allgemeine Anforderungen an Rohre und Formstücke für
erdverlegte Abwasserkanäle und -leitungen*
Requisiti generali per tubazioni e accessori di impianti fo-
gnari e di scarico interrati

A.6 Irlanda

A.6.1 Norme britanniche


No. Titolo
BS 6100: Section 2.7 Building and civil engineering terms. Part 2 civil engineering
Section 2.7 public health-environmental engineering*
Termini relativi alle costruzioni e all’ingegneria civile - Parte 2
Ingegneria civile - Sezione 2.7 salute pubblica - Ingegneria
ambientale
BS 8000: Part 14 Workmanship on building sites: Part 14 Code of practice for
below ground drainage*
Manodopera in cantieri edili Parte 14 Codice di pratica per
drenaggio sotterraneo
BS 8005: Part 0 Sewerage: Introduction and guide to data sources and
documentation*
Fognature - Introduzione e guida alle fonti di dati e docu-
mentazione
BS 8005: Part 1 Sewerage: Guide to new sewerage construction*
Fognature - Guida alla costruzione di nuove fognature
BS 8005: Part 2 Sewerage: Guide to Pumping Stations and Pumping Mains*
Fognature - Guida per le stazioni di pompaggio e condotti
BS 8005: Part 3 Sewerage: Guide to Planning and Construction of Sewers
in Tunnel*
Fognature - Guida alla pianificazione e costruzione di fo-
gnature in gallerie
BS 8005: Part 4 Sewerage: Guide to Design and Construction of Outfalls*
Fognature - Guida alla progettazione e costruzione degli
sbocchi
BS 8005: Part 5 Sewerage: Guide to Rehabilitation of Sewers*
Fognature - Guida per il ripristino di impianti fognari
BS 8301 Code of Practice for Building Drainage*
Codice di pratica per il drenaggio negli edifici

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A.6.2 Regolamenti edilizi
No. Titolo
Building Regulations 1991 - Department of Environment.
Available from Government Publications Office, Molesworth
Street, Dublin 2*
Regolamento edilizio 1991 - Dipartimento dell’ambiente di-
sponibile presso l’ufficio pubblicazioni del governo, Mole-
sworth Street, Dublin 2

A.7 Italia
No. Titolo
UNI 9183 Edilizia - Sistemi di scarico delle acque usate - Criteri di pro-
gettazione, collaudo e gestione*
UNI 9184Edilizia - Sistemi di scarico delle acque meteori-
che - Criteri di progettazione, collaudo e gestione*
UNI ISO 7336*) Condotte di amianto-cemento - Direttive per il calcolo idrau-
lico*

A.8 Paesi Bassi


No. Titolo
NPR 3218 Buitenriolering onder vrij verval - Aanleg en onderhoud*
Impianti fognari e di scarico, funzionanti a gravità, all’ester-
no degli edifici - Installazione e manutenzione
NEN 3219 (Ontwerp) Buitenriolering - Aanduiding op tekeningen*
Impianti fognari e di scarico - Simboli per il disegno
NEN 3220 Buitenriolering - Beheer*
Fognature all’esterno degli edifici - Gestione
NEN 3221 Buitenriolering onder over - en onderdruk - Ontwerp-
criteria, aanleg en onderhoud*
Impianti di drenaggio e fognari a depressione parziale e a
sovrapressione all’esterno degli edifici - Requisiti di proget-
tazione installazione e manutenzione
NEN 3300 (Ontwerp) Buitenriolering - Termen e definities*
Impianti fognari e di scarico all’esterno degli edifici - Termi-
nologia
NPR 3398 Buitenriolering - Inspectie en toestandbeoordeling van riolen*
Impianti fognari all’esterno degli edifici - Ispezione e valuta-
zione di fognature
NEN 3399 Buitenriolering - Classificatiesysteem bij visuele inspectie
van riolen*
Impianti fognari all’esterno degli edifici - Sistema di classifi-
cazione per ispezione visuale di fognature
NPR 7061 Aanleg van rioolpersleidingen van ongeplastificeerd PVC*
Installazione di tubature interrate di PVC non plasticizzato
di impianti fognari sotto pressione

*) Nota nazionale - La norma è stata ritirata nel 1995, a seguito della Legge 27 marzo 1992 n° 257 "Norme relative alla
cessazione dell’impiego di amianto"

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A.9 Portogallo

A.9.1 Regolamenti portoghesi


No. Titolo
Portaria No. 11 338 Regulamento Geral de Canalizações de Esgoto. Ministério
das Obras Públicas e Transportes, Lisboa, Imprensa Nacional
- Casa da Moeda
Projecto de Regulamento Geral de Distribuição de Água e de
Drenagem de Águas Residuais. Conselho Superior de Obra
Públicas, Lisboa*
Regolamento generale per fognature - Ministero dei Lavori
Pubblici e Trasporti, Lisbona Imprensa Nacional - Casa da
Moeda
Progetto di regolamento generale per la distribuzione dell’ac-
qua e per lo smaltimento delle acque di scarico. Comitato Su-
periore dei Lavori Pubblici, Lisbona

A.9.2 Norme portoghesi


No. Titolo
NP-676 Redes de Esgotos. Sarjetas, Tipos, características e
condições de emprego*
Impianti fognari - Aperture di entrata per acque meteoriche
- Tipi, caratteristiche e condizioni di utilizzo
NP-677 Redes de Esgotos. Sarjetas. Esaios de permeabilidade*
Impianti fognari - Aperture di entrata per acque meteoriche
- Prova di tenuta all’acqua
NP-881 Redes de Esgotos, Câmaras de visita. Características*
Impianti fognari - Pozzetti di ispezione - Caratteristiche
NP-882 Redes de Esgotos. Elementos pré-frabricados para câmara
de visita. Características e recepção*
Impianti fognari - Elementi prefabbricati per pozzetti di ispe-
zione - Caratteristiche e accettazione
NP-883 Redes de Esgotos, Degraus das câmaras, Características e
montagem*
Impianti fognari - Gradini di pozzetti di ispezione - Caratteri-
stiche e assemblaggio
NP-893 Redes de Esgotos, Construção e Conservação*
Impianti fognari - Costruzione e manutenzione
NP-894 Redes de Esgotos, Verificação de estanquidade*
Impianti fognari - Prove di tenuta all’acqua

A.10 Spagna
No. Titolo
NTE-ISA/1973 Norma tecnológica de la edificación. Instalaciones de
salubridad alcantarillado*
Norma tecnica per impianti fognari per edifici
Orden Ministerial Pliego de prescriptiones técnicas generales para tuberías
de 1986-09-15 de saneamiento de poblaciones*
Specifiche tecniche generali per tubazioni di fognature pub-
bliche

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A.11 Svezia

A.11.1 Comitato Nordico sui Regolamenti Edilizi


No. Titolo
NKB publ. No. 48 (Not available in Swedish language)
Linee guida per regolamenti edilizi per impianti di adduzio-
ne acqua e di evacuazione

A.11.2 Associazione Svedese Opere di Addizione e scarico acqua, VAV


No. Titolo
VAV P28 Anvisningar för berükning av allmänna avloppsledningar*
Norme per il dimensionamento idraulico di impianti fognari
VAV P31 Utjämningsmagasin i avloppsnät*
Norme per il dimensionamento idraulico e la progettazione
di serbatoi di accumulo acque meteoriche
VAV P39 Skötsel och underhåll av va-nät*
Norme per l’esercizio e la manutenzione di reti per adduzio-
ne e evacuazione acqua
VAV P45 Brunnar i avloppssystem*
Pozzetti e camere di ispezione in impianti fognari - Requisiti
funzionali
VAV P46 Lokalt omhändertagande av dagvatten - LOD*
Linee guida per l’infiltrazione e la percolazione di acque me-
teoriche
VAV P47 Avloppspumpinstallationer. Dimensionering, utformning
och drift*
Linee guida per stazioni di pompaggio - Pianificazione e
esercizio
VAV P49 Källaröversvämningar. Ansvar - Åtgärder - Ersättning*
Seminterrati allegati - Responsabilità - Azioni - Compensi
VAV P50 Anvisningar för provning i fält av avloppsledningar för sjfälvfall*
Codice di pratica per sottoporre a prova impianti fognari inter-
rati, funzionanti a gravità
VAV P59 Inre inspektion av avloppsledningar, Del 1 och 2,
Handbok och upphandlingsanvisningar*
Codice di pratica per ispezione interna di fognature Parti 1 e
2: Manuale
VAV P60 Inre inspektion av avloppsledningar. Del 3. Dokumentation
med fotomanual*
Codice di pratica per ispezione interna di fognature - Docu-
mentazione e manuale fotografico
VAV P65 Nederbördsdata vid dimensionering och analys av
avloppssystem*
Dati sulle precipitazioni per il dimensionamento idraulico e
l’analisi di impianti fognari
VAV P66 Renovering av avloppsledningar*
Ripristino di fognature
VAV P68 PRIVA II. Åtgärdsplanering för kommunala va-ledningsnät*
Estensione di impianti di adduzione e evacuazione acqua -
Linee guida generali per la pianificazione

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A.12 Svizzera
No. Titolo
SN 533190 Kanalisationen*
Canalisations*
Canalizzazioni*
SN 592000 Liegenschaftsentwässerung*
Evacuation des eaux des bien-fonds*
Smaltimento delle acque dei fondi*
SN 531205 Verlegung von unterirdischen Leitungen*
Pose de conduites souterraines*
VSA-Richtlinie Genereller Entwässerungsplan (GEP)*
Plan général d’évacuation des eaux (PGEE)*
Piano generale di smaltimento delle acque (PGS)*
VSA-Richtlinie Unterhalt von Kanalisationen*
Entretien des canalisations*
Manutenzione delle canalizzazioni*

A.13 Regno Unito

A.13.1 Norme britanniche


No. Titolo
BS 6100: Section 2.7 Building and civil engineering terms. Part 2 civil engineering.
Section 2.7 public health-environmental engineering*
Termini relativi alle costruzioni e all’ingegneria civile - Parte 2
ingegneria civile - Sezione 2.7 salute pubblica - Ingegneria
ambientale
BS 8000: Part 14 Workmanship on building sites: Part 14 Code of practice for
below ground drainage*
Manodopera in cantieri edili: Parte 14 Codice di pratica per
drenaggio sotterraneo
BS 8005: Part 0 Sewerage: Introduction and guide to data sources and
documentation*
Fognature - Introduzione e guida alle fonti di dati e docu-
mentazione
BS 8005: Part 1 Sewerage: Guide to new sewerage construction*
Fognature - Guida alla costruzione di nuove fognature
BS 8005: Part 2 Sewerage: Guide to Pumping Stations and Pumping Mains*
Fognature - Guida per le stazioni di pompaggio e condotti
BS 8005: Part 3 Sewerage: Guide to Planning and Construction of Sewers
in Tunnel*
Fognature - Guida alla pianificazione e costruzione di fo-
gnature in gallerie
BS 8005: Part 4 Sewerage: Guide to Design and Construction of Outfalls*
Fognature - Guida alla progettazione e costruzione degli
sbocchi
BS 8005: Part 5 Sewerage: Guide to Rehabilitation of Sewers*
Fognature - Guida per il ripristino di impianti fognari
BS 8301 Code of Practice for Building Drainage*
Codice di pratica per il drenaggio negli edifici

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A.13.2 Regolamenti edilizi
No. Titolo
ISBN 0 11 7522 02 3 Building Regulations - Drainage and waste disposal
approved document "H"*
Regolamenti edilizi - Documento approvato "H" sul drenag-
gio e smaltimento dei rifiuti
ISBN 0 11 495163 2 The Building Standards (Scotland) Regulations,
Technical Standards. Part M - Drainage and Sanitation*
Regolamenti edilizi (Scozia) - Norme tecniche - Parte M -
Drenaggio e fognature
ISBN 0 337 08225 1 The Building Regulations (Northern Ireland), Technical
Booklet N - Drainage*
Regolamenti edilizi (Irlanda del Nord) - Manuale tecnico "N"
- Drenaggio

A.13.3 Altri documenti


No. Titolo
ISBN 0 902156 91 8 Civil engineering specification for the water industry. Water
Services Association/WRc*
Specifiche di ingegneria civile per l’industria dell’acqua - As-
sociazione Servizi Idrici WRc
ISBN 0 902156 77 2 Sewers for adoption. Water Services Association/WRc*
Adozione di impianti fognari - Associazione Servizi Idrici
WRc
ISBN 0 902156 82 9 Standard specification for water and sewerage schemes.
Scottish Association of Directors of Water and Sewerage
Services /Department of the Environment (Northern
Ireland)/WRc*
Specifiche per impianti adduzione/evacuazione acque - Di-
partimento dell’ambiente (Irlanda del Nord)/WRc

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APPENDICE B DATI PER LA PROGETTAZIONE IDRAULICA
(informativa)

prospetto B.1 Portate per le abitazioni

Paese Portata per abitante Osservazioni


(l/abitante · giorno)
Austria da 200 a 400 I valori non tengono conto delle infiltra-
zioni
Danimarca da 150 a 250 È opportuno aumentare dal 50% al
100% per tenere conto delle infiltra-
zioni
Francia da 150 a 200
Germania da 150 a 300 In relazione allo stato e alla vetustà
della rete di scarico. I valori non ten-
gono conto delle infiltrazioni
Portogallo da 120 a 350
Svizzera da 170 a 200
Regno Unito da 150 a 300

prospetto B.2 Portate di punta prevedibili per le abitazioni

Paese Portate di punta prevedibili Osservazioni


Austria 8 l/s ogni 1 000 abitanti Compresi 3 l/s per le infiltrazioni.
I collettori di fognatura sono previsti
per funzionare pieni a metà (collettori
di fognatura > DN 500 pieni a tre quarti)
Danimarca da 4 a 6 l/s ogni 1 000 abitanti A seconda delle dimensioni delle aree
di raccolta, escluso l’aumento dal 50%
al 100% per tenere conto delle infiltra-
zioni
Francia (da 1,5 a 4,0) volte la portata normale Da 1,5 a 4,0 è il coefficiente di punta
dipendente dalla posizione dei collet-
tori di fognatura, dalla pendenza, dalle
loro sezioni e dalla dimensione della
città
Germania 5 l/s ogni 1 000 abitanti Per la progettazione di collettori di
fognatura si è tenuto conto delle infil-
trazioni e di altre immissioni estranee
4 l/s ogni 1 000 abitanti o Per la progettazione di impianti di trat-
200 l/s abitante al giorno tamento e per il trattamento di precipi-
tazioni a carattere temporalesco
Portogallo (da 2,0 a 5,0) volte la portata normale
Svizzera da 6 l/s a 7 l/s ogni 1 000 abitanti Da 8 l/s a 10 l/s ogni 1 000 abitanti
viene spesso utilizzato per tenere conto
anche delle portate provenienti dagli
edifici commerciali
Regno Unito fino a 6 volte la portata domestica A seconda dell’area di raccolta. Si è
tenuto conto delle infiltrazioni

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APPENDICE C CALCOLO DELLE PORTATE DI ACQUE USATE PER LE CONNESSIONI DI SCARICO
(informativa)
Al fine di valutare i coefficienti di utilizzo e le conseguenti portate di punta di una connes-
sione di scarico di acque usate, si deve tenere conto di:
- il numero e il tipo degli apparecchi collegati e possibile contemporaneità di scarico di
più apparecchi;
- la portata di scarico di ciascun apparecchio;
- la durata media dello scarico di ciascun apparecchio;
- il probabile intervallo di utilizzo di ciascun apparecchio.
Può essere applicata la seguente formula empirica:

Q = k DU ⋅ ∑ DU [C.1]
dove:
Q è la portata di acque usate per il dimensionamento, in litri al secondo;
kDU è il coefficiente di frequenza, adimensionale;
DU è l'unità di scarico (un valore caratteristico della portata dell’efflusso di acque usa-
te da un apparecchio sanitario), adimensionale.
Nota Il risultato della formula [C.1] è adimensionale ed è moltiplicato per 1,00 l/s per essere trasformato in portata.
I valori di kDU e DU sono riportati rispettivamente nei prospetti C.1 e C.2.
prospetto C.1 Valori del coefficiente di frequenza (kDU)

Tipo di edificio kDU


Abitazioni, pensioni, uffici (uso intermittente) 0,5
Ospedali, scuole, ristoranti, alberghi (uso frequente) 0,7
Servizi e/o docce a disposizione del pubblico 1,0
(uso molto frequente)
Laboratori (usi speciali) 1,2

prospetto C.2 Valori delle unità di scarico DU

Tipo di apparecchiatura DU
Lavabi, docce da 0,3 a 0,6
Orinatoi da 0,3 a 0,8
Bagni, lavelli da 0,8 a 1,3
Lavapiatti da 0,2 a 0,8
Lavatrici per uso privato da 0,5 a 0,8
Lavatrici per uso commerciale da 1,0 a 1,5
WC (cassetta da 4,0 l a 9,0 l) da 1,2 a 2,5
Pilette di scarico a pavimento (da DN 50 a DN 100) da 0,6 a 2,0
Nota - I valori dipendono dal tipo di sistema di scarico presente all’interno dell’edificio e dalla dimensione degli apparecchi.
Quando non sono disponibili informazioni specifiche, conviene utilizzare i valori più alti.

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APPENDICE D SCELTA DEL METODO DI SIMULAZIONE DEL FLUSSO
(informativa)

D.1 Generalità
Sono stati sviluppati numerosi metodi per facilitare la progettazione delle connessioni di
scarico e dei collettori di fognatura. In tutti i casi, il processo di caduta della pioggia è stato
semplificato per mettere in relazione i parametri di calcolo con i costi. La presente appen-
dice passa in rassegna la serie di metodi disponibili e fornisce indicazioni sulla loro appli-
cazione.

D.2 Metodi di simulazione del flusso


Tre sono i livelli di sofisticazione che si è soliti distinguere in materia di idrodinamica dei
flussi nelle tubazioni:
- Metodi semplici/empirici
Questi metodi considerano il flusso uniforme e costante. Per calcolare il tempo di cor-
rivazione può essere utilizzata la velocità in condizioni di pieno flusso. Vengono impie-
gati principalmente per i progetti di piccoli sistemi (vedere 11.3.2).
- Metodi dell’onda cinematica
Questi metodi consentono anche di simulare flussi permanenti instabili. Vengono pre-
si in considerazione il tempo di ritardo e l’accumulo nelle tubazioni. Questi metodi non
possono simulare flussi non permanenti. Sono efficaci per la fase preliminare della
progettazione di sistemi estesi, per il controllo di sistemi esistenti o per la simulazione
delle prestazioni di reti sottoposte a lunghe serie di precipitazioni a carattere tempo-
ralesco.
- Metodi dell’onda dinamica
Questi metodi consentono anche di simulare flussi non uniformi e instabili anche in
condizioni di messa in pressione e di riflusso. Possono essere utilizzati per controllare
le prestazioni dei sistemi in caso di inondazione.
Per ciascuno dei tre metodi, i processi idrologici che si verificano sopra la superficie del
suolo possono essere trattati in modo semplice o dettagliato (S o D del prospetto D.1).
Il prospetto D.1 fornisce indicazioni sull’applicabilità dei metodi. I metodi possono essere
combinati per le aree di raccolta parziale.
prospetto D.1 Applicabilità dei metodi di simulazione del flusso

Applicazione Metodi

Metodi semplici empirici Metodi dell’onda Metodi dell’onda


cinematica dinamica
Progettazione di piccoli sistemi S S *
Progettazione di sistemi estesi - S *
Verifica dei rischi di inondazione - - SoD
Verifica dei sistemi esistenti - SoD SoD
Progettazione di sbocchi/dispositivi di - SoD SoD
troppopieno
Impatto qualitativo sul corpo ricettore - S SoD
Impatto quantitativo sul corpo ricettore - S SoD
Controllo in tempo reale di un sistema - SoD *
Note:
S Processi idrologici trattati in modo semplice.
D Processi idrologici trattati in modo dettagliato.
- Non applicabile.
* Generalmente non raccomandato.

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APPENDICE E BIBLIOGRAFIA
(informativa)
EN 752-3 Drain and sewer systems outside buildings - Planning [Connessio-
ni di scarico e collettori di fognatura all’esterno degli edifici - Piani-
ficazione]
EN 752-5 Drain and sewer systems outside buildings - Rehabilitation [Con-
nessioni di scarico e collettori di fognatura all’esterno degli edifici -
Risanamento]
EN 752-7 Drain and sewer systems outside buildings - Maintenence and
operations [Connessioni di scarico e collettori di fognatura
all’esterno degli edifici - Manutenzione ed esercizio]

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PUNTI DI INFORMAZIONE E DIFFUSIONE UNI

Milano (sede) Via Battistotti Sassi, 11B - 20133 Milano - Tel. 0270024200 - Fax 0270105992
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Catania c/o C.F.T. SICILIA


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Genova c/o CLP Centro Ligure per la Produttività


Via Garibaldi, 6 - 16124 Genova - Tel. 0102476389 - Fax 0102704436

La Spezia c/o La Spezia Euroinformazione, Promozione e Sviluppo


Piazza Europa, 16 - 19124 La Spezia - Tel. 0187728225 - Fax 0187777961

Napoli c/o Consorzio Napoli Ricerche


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Pescara c/o Azienda Speciale Innovazione Promozione ASIP


Via Conte di Ruvo, 2 - 65127 Pescara - Tel. 08561207 - Fax 08561487

Reggio Calabria c/o IN.FORM.A. Azienda Speciale della Camera di Commercio


Via T. Campanella, 12 - 89125 Reggio Calabria - Tel. 096527769 - Fax 0965332373

Torino c/o Centro Estero Camere Commercio Piemontesi


Via Ventimiglia, 165 - 10127 Torino - Tel. 0116700511 - Fax 0116965456

Treviso c/o Treviso Tecnologia


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Udine c/o CATAS


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Vicenza c/o Associazione Industriali Provincia di Vicenza


Piazza Castello, 2/A - 36100 Vicenza - Tel. 0444232794 - Fax 0444545573

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20133 Milano, Italia

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