Meccanismo di generazione
Anche se la tensione macroscopica inferiore alla
resistenza del materiale, a scala microscopica la
tensione pu localmente raggiungere la resistenza.
Questo facilitato dalla presenza di tensioni residue e
irregolarit o intagli
Fattore di concentrazione
Il fattore di concentrazione delle tensioni (teorico)
definito come il rapporto tra la tensione di picco nel
vertice dellintaglio e la tensione nominale che si
ottiene trascurando leffetto del foro.
K
K
K
di
concentrazione
t
nom
t nom
t
si assume chepeak peak
delle deformazioni
Determinazione di K e K
O, pi in generale
Le curve S-N
riportano il
numero dei cicli
che portano a
rottura il
campione in
funzione
dellampiezza
del ciclo Sa
Trazione e compressione
Un altro modo di rappresentare questi dati offerto dal digramma di
Smith dove Smax ed Smin sono riportate in funzione della tensione media
Sm. Le due linee di Smax e Smin si riferiscono ad un particolare numero
di cicli, p.es. 107, in modo da rappresentare il limite di fatica.
Tre cicli di carico per diversi valori di Sm sono
indicati con A, B e C. Nel caso A Smax ed Smin
sono entrambe positive; nel caso B la
tensione media positiva ma Smin
negativa, anche se la maggior parte del ciclo
di segno positivo. Nel caso C la tensione
media negativa e la maggior parte del
ciclo avviene in compressione. Le fessure si
chiudono in compressione e ci si pu
attendere che la parte negativa del ciclo non
generi danno. Se vi una tensione media
negativa, lapertura delle fessure richiede
unampiezza maggiore del ciclo; in pratica la
rottura per fatica avviene raramente quando
Sensibilit allintaglio
a* ed A
costanti del
materiale
Oscillazioni non
simmetriche
In presenza di una tensione media non nulla, se il
materiale resta elastico si pu ancora applicare il
principio di similarit, scalando tutte le tensioni del
fattore Kt
Spettri di carico
La resistenza a fatica viene misurata con prove cicliche
di ampiezza costante. Generalmente le azioni
producono oscillazioni di ampiezza variabile; si deve
determinare un criterio di equivalenza.
In mancanza di dati statistici specifici, le norme
definiscono degli schemi di carico equivalenti la cui
azione determina la storia delle tensioni che si assume
ripetersi N volte.
Conteggio in forma
matriciale
Giustificazione teorica
In fig. mostrata una breve
sequenza di carico, che, con il
metodo di conteggio del flusso di
pioggia, porta a contare due
inversioni intermedie, come
mostrato in figura. Il
corrispondente comportamento
plastico indicato
schematicamente in fig. (b), che
si pu riferire alla plasticit locale
sulla superficie del materiale nel
periodo iniziale , o alla plasticit
alla punta della fessura, durante
il suo accrescimento. Le
inversioni intermedie, c1 e c2
causano cicli di isteresi allinterno
del ciclo maggiore tra A e B. Si
assume quindi che I cicli
intermedi non influenzino quello
maggiore. Questi ragionamenti
Normativa
Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici - Istruzioni per lapplicazione delle
Norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio 2008
Coefficienti di sicurezza
Poich lispezione, il monitoraggio e le riparazioni di una
struttura sensibile non sono agevoli, essa deve essere
progettata in fatica adottando dettagli costruttivi e livelli di
tensione tali da garantire il grado di affidabilit richiesto per le
altre verifiche allo stato limite ultimo per tutta la vita utile della
costruzione, anche in assenza di procedure specifiche di
ispezione e manutenzione. Questo approccio progettuale detto
anche safe life.
I valori dei coefficienti Mf da adottare nelle verifiche delle
strutture sensibili e poco sensibili sono riportati in Tabella
C4.2.XII, in funzione delle conseguenze delleventuale rottura
per fatica.
Curve S-N
Lequazione della curva S-N
Verifiche
Per carichi variabili si applica il metodo del serbatoio.
Verifica a vita illimitata
La verifica a vita illimitata si esegue controllando che
sia
oppure che
Verifica a danneggiamento
La verifica a danneggiamento si conduce mediante la
formula di Palmgren-Miner, controllando che risulti
Ponti stradali
Verifiche per vita illimitata
Le verifiche a fatica per vita illimitata potranno essere
condotte, per dettagli caratterizzati da limite di fatica
ad ampiezza costante, controllando che il massimo
delta di tensione max=(max-min) indotto nel dettaglio
stesso dallo spettro di carico significativo risulti minore
del limite di fatica del dettaglio stesso. Ai fini del
calcolo del max si possono impiegare, in alternativa, i
modelli di carico di fatica 1 e 2, disposti sul ponte nelle
due configurazioni che determinano la tensione
massima e minima, rispettivamente, nel dettaglio
considerato.
Carico di fatica 1
Il modello di carico di fatica 1 costituito dallo
schema di carico 1 con valore dei carichi concentrati
ridotti del 30% e valori dei carichi distribuiti ridotti
del 70% (vedi fig. 5.1.4).
Per verifiche locali si deve considerare, se pi
gravoso, il modello costituito dallasse singolo dello
schema di carico 2, considerato autonomamente, con
valore del carico ridotto del 30% (vedi fig.5.1.4).
Verifiche a danneggiamento
Le verifiche a danneggiamento consistono nel verificare
che nel dettaglio considerato lo spettro di carico produca
un danneggiamento D1.
Il danneggiamento D sar valutato mediante la legge di
Palmgren-Miner, considerando la curva S-N caratteristica
del dettaglio e la vita nominale dellopera.
Le verifiche saranno condotte considerando lo spettro di
tensione indotto nel dettaglio dal modello di fatica
semplificato n. 3, riportato in Fig. 5.1.5, costituito da un
veicolo di fatica simmetrico a 4 assi, ciascuno di peso 120
kN
Carico N.4
In alternativa, quando siano necessarie valutazioni
pi precise, si usa lo spettro di carico equivalente
costituente il modello di fatica n. 4, riportato in Tab.
5.1.VIII, ove rappresentata anche la percentuale
di veicoli da considerare, in funzione del traffico
interessante la strada servita dal ponte. I tipi di
pneumatico da considerare per i diversi veicoli e le
dimensioni delle relative impronte sono riportati
nella Tab. 5.1.IX.
In assenza di studi specifici, per verifiche di
danneggiamento, si considerer sulla corsia lenta il
flusso annuo di veicoli superiori a 100 kN, rilevanti
ai fini della verifica a fatica dedotto dalla Tabella
5.1.X.
Ponti ferroviari
5.2.3.3.3 Verifiche allo stato limite di fatica
Per strutture e elementi strutturali che presentano
dettagli sensibili a fenomeni di fatica vanno effettuate
opportune verifiche nei confronti di questo fenomeno.
Le verifiche saranno condotte considerando idonei
spettri di carico. La determinazione delleffettivo spettro
di carico da considerare nella verifica del ponte dovr
essere effettuata in base alle caratteristiche funzionali
e duso della infrastruttura ferroviaria cui lopera
appartiene.
Per approfondire