Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Camme
Camme
MECCANICA APPLICATA
ALLE MACCHINE LM
MECCANISMI
CON CAMME
Accoppiamenti di Forma
E’ un problema che si presenta raramente poiché ciò che si conosce è proprio la legge di
moto del cedente ed è in base a questa che si determina la forma della camma.
Vediamo comunque come sia possibile risolvere il problema assegnato.
Per l’analisi cinematica si può allora procedere con i metodi noti per i sistemi articolati
piani. Ovviamente occorre conoscere le posizioni del centro di curvatura del profilo
camma.
Trace Point
Punto di riferimento Punto teorico sul cedente; corrisponde al punto sul tagliente di una
punteria a coltello. Nel caso di punteria a rotella coincide con il
centro della rotella. Nel caso di punteria a piattello è l’intersezione
della superficie del piattello con la parallela all’asse della punteria
passante per il centro della camma. La sua traiettoria è il profilo
primitivo.
Pitch Curve
Profilo Primitivo La traiettoria del punto di riferimento nel moto del cedente rispetto
alla camma.
Cam Profile
Profilo della camma La superficie della camma a contatto con il cedente. Per la punteria
a coltello, il profilo della camma coincide con il profilo primitivo.
Base Circle
Cerchio di Base La più piccola circonferenza, con centro nell’asse di rotazione della
camma, tangente al profilo camma.
Pressure Angle
Angolo di Pressione L’angolo tra la normale al profilo primitivo e la direzione del moto
del cedente.
Punteria a Rotella Deviata 4.2 Determinazione del profilo camma e della traiettoria del
centro fresa con metodi analitici
Il problema della determinazione della traiettoria del centro fresa si riduce ad un caso
particolare del meccanismo a camma con punteria a rotella, si rimanda, quindi, alla
relativa trattazione.
Indicato con P il punto di tangenza tra rotella e profilo della camma, osserviamo che, in Applicando il teorema di Carnot al triangolo CPO, si ha:
generale, P non si trova sul segmento OC per cui è errato ottenere il profilo della camma
detraendo in senso radiale il raggio Rr della rotella dalla quantità OC=Rb+r+ s(θ)=R0+ s(θ)
(che rappresenta il profilo primitivo).
PO = Rr 2 + ( R0 + s) 2 − 2 Rr ( R0 + s ) cos(π − α ) = Rr 2 + ( R0 + s) 2 + 2 Rr ( R0 + s) cos(α )
Inoltre, posto: γ f =θ −ϕ f
OF
CF
ϕ f = θ − arcsin sin α
OF
Queste espressioni sono valide anche per il caso di punteria a coltello dove naturalmente,
essendo Rr=0, si ha: Dimensionamento piattello.
CF=Rf
Il piattello deve risultare lungo almeno: (CP)max − (CP)min = ( s' )max − ( s' )min
4.2.3 Camma a disco con punteria a piattello. Determinazione della traiettoria del centro fresa.
Determinazione del profilo camma. Dal triangolo OC’F risulta: OF = (OC ' ) 2 + (C ' F ) 2 .
Effettuata l’inversione cinematica, in una posizione generica la distanza tra l’asse O della
camma e il punto di riferimento C (C è l’intersezione tra la superficie del piattello e la dove: C ' F = CP = s ' e OC ' = Rb + R f + s(θ )
parallela al moto della punteria passante per O) vale: OC=Rb+ s(θ).
C' F s'
Il punto di contatto P in generale non coincide con il punto di riferimento. Inoltre si ha: tgγ f = = e, posto: ϕ f =θ +γ f
Le coordinate polari del profilo camma di possono trovare come segue:
OC ' Rb + R f + s(θ )
OF = [R b ]
+ R f + s(θ ) 2 + s '2
Dal triangolo OCP risulta: OP = OC 2 + CP 2
le coordinate del centro fresa sono: s'
ϕ f = θ + arctg
Rb + R f + s (θ )
Inoltre, possiamo osservare che la distanza CP è la medesima che si ha tra il centro della
camma O ed il centro di istantanea rotazione tra camma e punteria. Pertanto il segmento
CP rappresenta la velocità della punteria a meno della velocità angolare della camma,
ovvero:
sɺ Ωs'
CP = = = s'
Ω Ω
CP s'
Inoltre si ha: tgγ = = e, posto: ϕ =θ +γ
OC Rb + s (θ )
OP = [Rb + s(θ )]2 + s'2
il profilo camma risulta espresso dalle coordinate polari: s'
ϕ = θ + arctg
Rb + s(θ )
C d
Angolo di pressione.
L’angolo di pressione è per definizione l’angolo compreso tra la direzione della velocità di
G un punto del cedente e la normale al profilo primitivo. Facendo riferimento alla figura,
ϕC indicato con α l’angolo di pressione, lo stesso resta individuato tra la normale al segmento
αC O2C ed il segmento KC.
π π
αK θ β0 L’angolo di pressione è quindi determinato dalla: α= − β −γ = − [ β 0 + s(θ )] − γ
2 2
M
O1 O2 Determinazione del profilo camma.
K
ω O1P = PH 2 + O1H 2
L
γ Dal triangolo O1HP risultano le seguenti: PH
α P = arctg
O1H
PH = b sin β − Rr sin γ
Ovviamente in questo caso la s(θ) rappresenta le rotazioni del cedente; si ha che l’angolo Essendo:
che il bilanciere forma con il telaio è dato da:
O1H = d − b cos β − Rr cos γ
β = β0 + s(θ).
O2
Si ponga: O1O2 = d e O2C = b
b γ
O1C = CG 2 + O1G 2 β
CG = b sin β P'
d
Dal triangolo O1GC risulta: CG dove:
αC = arctg O1G = d − b cos β C
H'
O1G
P ϕP H
O1C = (b sin β ) + ( d − b cos β )
2 2 γ αP
Le coordinate polari del profilo primitivo sono: b sin β θ β0
ϕ C = θ + αC = θ + arctg
d − b cos β
O1 O2
K
Il punto L di figura è il centro di istantanea rotazione nel moto relativo camma-bilanciere, ω
pertanto risulta:
ds O1 L 1 ds dθ ds γ
ω O1L = O2 L da cui si ha: = = = s'
dt O2 L ω dθ dt dθ
Le coordinate polari del profilo camma interno sono date da: Pertanto le coordinate polari del centro fresa per tagliare il profilo interno sono:
O1P = (b sin β − Rr sin γ )2 + ( d − b cos β − Rr cos γ )2 O1F = [b sin β + ( R f − Rr ) sin γ ]2 + [d − b cos β + ( R f − Rr ) cos γ ]2
b sin β − Rr sin γ b sin β + ( R f − Rr ) sin γ
ϕ P = θ + α P = θ + arctg ϕ f = θ + arctg
d − b cos β − Rr cos γ d − b cos β + ( R f − Rr ) cos γ
Per il profilo camma esterno risulta invece: Analogamente si ricavano le coordinate polari del centro fresa per tagliare il profilo
esterno:
O1P' = (b sin β + Rr sin γ )2 + (d − b cos β + Rr cos γ )2
b sin β + Rr sin γ O1F ' = [b sin β − ( R f − Rr ) sin γ ]2 + [d − b cos β − ( R f − Rr ) cos γ ]2
ϕ P ' = θ + α P ' = θ + arctg
d − b cos β + Rr cos γ b sin β − ( R f − Rr ) sin γ
ϕ F ' = θ + arctg
d − b cos β − ( R f − Rr ) cos γ
Determinazione della traiettoria del centro fresa.
la derivata prima, rispetto al tempo, del Per definizione di raggio di curvatura, esso è pari al rapporto tra il quadrato del modulo
vettore (C – O) si può scrivere come: della velocità assoluta e la componente normale della accelerazione assoluta.
d 2 (C − O ) d 2 R dR dR
mentre la derivata seconda è: = 2 a+ Ω b+ Ω b+R Ωɺ b − R Ω2 a il raggio di curvatura risulta essere pari a:
dt 2 dt dt dt d (C − O )
2
ovvero:
d 2 (C − O ) d 2 R
= 2 a+2
dR
Ω b+R Ωɺ b − R Ω2 a . (4) ρ0 = 2
dt
=
( 3
Ω 3 s' 2 + R 2 2 ) =
s'2 + R 2 2
3
( )
dt 2 dt dt d (C − O )
( ) ( )
− s' ' Ω 2 + R Ω 2 RΩ + 2 s ' Ω 2 s' Ω − s ' ' R + 2 s ' 2 + R 2
dt 2
Nella (3) il primo termine è la velocità relativa vr , mentre il secondo è la componente di n
trascinamento vt . La velocità assoluta, che è perpendicolare a CK, è la somma vettoriale
In conclusione è: ρ0 =
[(R
+ s ) + s '2 2
0
2
]
3
Come osservato in precedenza (4.2.2), in questo caso il profilo camma differisce dal
profilo primitivo.
− Rr
d (C − O ) dR
2
( R0 + s) − ( R0 + s ) s' '+2 s'2
2
= vr 2 + vt 2 = + R 2Ω2 = Ω s'2 + R 2 (5)
dt dt
dove: R0=Rb+Rr
Si osservi che R0 è il raggio base della corrispondente camma con punteria a coltello,
mentre Rb il raggio base della camma con punteria centrata a rotella. Proiettando la precedente secondo la direzione del telaio e della sua normale si ottiene:
4.3.3 Camma a disco con punteria a piattello. I) O1K cos α K + ρ0 cos γ + b cos β − d = 0
II ) O1K sin α K + ρ0 sin γ − b sin β = 0
Posto uguale a γk l’angolo PKO, si ha:
Derivando la seconda equazione rispetto all’angolo camma θ, si ha:
OC = PK + OK cos(π − γ k ) = PK − OK cos γ k
CP = OK sin(π − γ k ) = OK sin γ k dα K dγ dβ
O1K cos α K + ρ0 cos γ − b cos β = 0
dθ dθ dθ
Derivando la seconda rispetto a θ risulta:
dα K
d (CP) d ( s' ) = −1
= = s' ' = OK cos γ k dθ
dθ dθ essendo:
dβ ds (vedi nota **)
= = s'
che, sostituita nella prima equazione, fornisce dθ dθ
il raggio di curvatura del profilo:
risulta: O1K cos α K = ρ0γ ' cos γ − bs' cos β
ρ = PK = OC + OK cos γ k = OC + s ' '
d − b cos β − ρ0γ ' cos γ + bs' cos β
che sostituita nella (I) fornisce: ρ0 =
4.3.4 Camma a disco e bilanciere con rotella. cos γ
Per calcolare il raggio di curvatura del profilo primitivo ρ0, si può scrivere la seguente d − b cos( β 0 + s )(1 − s' )
equazione (da intendersi vettoriale): ed infine: ρ0 = (vedi nota ***)
cos γ (1 + γ ' )
O1K + KC + CO2 + O2O1 = 0
Il raggio di curvatura del profilo camma interno vale: ρ = ρ 0 − Rr
O2
(**) Dal momento che K è il centro di curvatura, se il segmento O1O2 ruota dell’angolo
α infinitesimo dθ, il segmento O1K resta fisso e, pertanto, l’angolo αK diminuisce della
β+γ b γ quantità dθ. In definitiva si ha:
β dα K (α K − dθ ) − α K
= = −1
d dθ dθ
C
(***) I valori di γ’ e di cosγ da inserire nella formula per il calcolo del raggio di curvatura del
profilo, si ricavano in base alle seguenti:
con R0 = Rb + Rr K
( R0 + s) − ( R0 + s) s' '+2 s'2
2
O
si osserva, come del resto è abbastanza intuitivo, che a parità di altre circostanze (legge di
moto, raggio rotella), il pericolo di sottotaglio è tanto maggiore quanto minore è il raggio O
base della camma.
In figura è mostrato il caso in cui, a parità di raggio di curvatura del profilo primitivo si
aumenta il raggio del rullo (di conseguenza diminuisce il raggio base). Dimostriamo la relazione (1).
Nel caso (c) il profilo camma che darebbe luogo al profilo primitivo desiderato dovrebbe
presentare un cappio. Come è ovvio, durante il taglio con una fresa avente diametro pari a Con riferimento alla figura abbiamo:
quello del rullo, tale cappio viene distrutto; ne risulta che la camma così realizzata non è
atta a generare la legge di moto desiderata.
Profilo interno: ρ = ρ0 − Rr Profilo esterno: ρ = −( ρ 0 + Rr )
Condizione affinché non si verifichi sottotaglio è che la somma delle curvature di camma e
rotella (o fresa) sia positiva, cioè:
1 1
+ >0 (2)
ρ Rr
1 1
Per il profilo interno si ha quindi: + >0
ρ0 − Rr Rr
1 1 Rr + ρ 0 − Rr ρ0 ρ0
+ = = >0 >0
ρ0 − Rr Rr ( ρ0 − Rr ) Rr ( ρ0 − Rr ) Rr ( ρ 0 − Rr )
ρ0 > 0
Se ρ0 è positivo deve risultare: (3)
ρ 0 > Rr
Note sui segni dei raggi di curvatura
ρ0 < 0
Il raggio di curvatura ρ0 del profilo primitivo è positivo se il centro O della camma si trova Se ρ0 è negativo deve risultare: (4) (è sempre verificata)
dalla stessa parte del centro di curvatura K. In altre parole ρ0 è positivo se il profilo è ρ0 < Rr
convesso rispetto al centro della camma O.
Il raggio di curvatura ρ del profilo camma è positivo se il materiale si trova dalla stessa 1 1
Per il profilo esterno risulta invece: + >0
parte del centro di curvatura K. In altre parole ρ è positivo se il profilo è concavo rispetto al − ( ρ 0 + Rr ) Rr
centro di curvatura K.
1 1 R − ρ0 − Rr − ρ0 ρ0
+ = r = >0 >0 ρ <0
− ( ρ0 + Rr ) Rr − ( ρ0 + Rr ) Rr − ( ρ 0 + Rr ) Rr ( ρ 0 + Rr )
Se ρ è negativo deve risultare:
ρ < −R f
ρ0 > 0
Se ρ0 è positivo deve risultare: (5) (è sempre verificata) Possiamo concludere che anche in questo caso il sottotaglio può verificarsi quando il
ρ0 > − Rr profilo camma è concavo (il materiale non sta dalla parte del centro di curvatura K).
ρ0 < 0 Inoltre, qualora risulti Rf ≤ Rr, e non si abbia sottotaglio nei confronti del rullo, non si hanno
Se ρ0 è negativo deve risultare: (6)
ρ0 < − Rr problemi nemmeno durante il taglio con la fresa.
Se, al contrario, è Rf ≥ Rr, e si ha sottotaglio nei confronti del rullo, a maggior ragione si
incontrano problemi nel taglio con la fresa.
Dalla (3) e dalla (6) risulta in conclusione che deve essere: ρ 0 > Rr
Abbiamo quindi ottenuto la relazione (1).
4.4 Tracciamento del profilo camma con il Metodo Analitico
Possiamo anche osservare che quando il profilo primitivo è concavo (ρ0<0) non si hanno dell’Inviluppo
mai problemi per il profilo interno (vedi equazione (4)); è il profilo esterno che può essere
soggetto a sottotaglio.
Al contrario, quando il profilo primitivo è convesso (ρ0>0), è il profilo esterno che non ha 4.4.1 Inviluppo di una famiglia di curve
problemi di sottotaglio (vedi equazione (5)), mentre il profilo interno può esserne affetto.
Sia S{γc} una famiglia di curve su un piano (x,y) dipendenti dal parametro c. Una curva γ è
--------------------------- detta inviluppo della famiglia S se:
1) per ogni punto della curva γ è possibile trovare una curva γc della famiglia che sia
Se vogliamo ragionare in termini di profilo camma, dovendo valere la (2) deve essere:
tangente a γ nel punto;
2) per ogni curva γc della famiglia è possibile trovare un punto di γ nel quale la curva γc
1 1 ρ + Rr ρ + Rr sia tangente a γ;
+ = >0 >0
ρ Rr ρRr ρ 3) nessuna curva della famiglia ha un segmento in comune con la curva γ.
ρ >0 Teorema:
Se ρ è positivo deve risultare: (è sempre verificata) Siano le curve γc della famiglia S descritte dall’equazione F(x, y, c)=0, con F continua e
ρ > − Rr continuamente differenziabile per tutti i suoi argomenti in un intorno del punto (x0, y0, c0).
Se nel punto (x0, y0, c0) sono soddisfatte le seguenti condizioni:
ρ <0
Se ρ è negativo deve risultare: ∂F ∂F
ρ < − Rr F ( x0 , y0 , c0 ) = 0
∂x ∂y ∂2F
∂F ≠0 =0
Possiamo concludere che il sottotaglio può verificarsi quando il profilo camma è concavo ( x0 , y0 , c0 ) = 0 ∂2F ∂2F ∂c 2
(il materiale non sta dalla parte del centro di curvatura K). ∂c ∂c∂x ∂c∂y
---------------------------
Allora in un intorno del punto (x0, y0) e per valori di c appartenenti ad un intorno di c0,
Infine, per quanto riguarda il taglio con una fresa avente raggio Rf diverso da quello della esiste un inviluppo della famiglia di curve F(x, y, c)=0.
rotella, deve valere ancora la (2) in cui si sostituisce Rf a Rr: F ( x, y , c ) = 0
L’equazione dell’inviluppo è ottenibile dalle due seguenti equazioni: ∂F
1 1 1 1 ρ + Rf ρ + Rf ( x, y , c ) = 0
+ >0 ovvero: + = >0 >0 ∂c
ρ Rf ρ Rf ρR f ρ esprimendo x e y come funzioni del parametro c oppure esprimendo c come funzione delle
due variabili x, y e introducendo c nell’equazione: F ( x, y, c( x, y )) = 0
ρ >0
Se ρ è positivo deve risultare: (è sempre verificata)
ρ > −R f
Esempio Esempio
2 2
yc x
Si consideri la famiglia di rette espressa Si consideri la famiglia di ellissi di equazione: + −1 = 0
4 a bc
dall’equazione: y − cx − =0 rappresentata in figura (a=b=1, c=-1…1).
c
∂F y 2 x
La derivata rispetto al parametro c è:
La derivata rispetto al parametro c è: = 2c + 3 = 0
∂F 4 ∂c a c b
= −x + 2 = 0
∂c c
yxab − yxab
Ricavando c dalla seconda equazione e Che ha le seguenti soluzioni per il parametro c: c=± c=±
yb yb
introducendolo nella prima si ha: y = 16 x ,
2
rappresentata in figura.
∂F
La derivata rispetto al parametro c è: = ( y − c)[2 x 2 + 2( y − c) 2 + b 2 ] = 0
∂c
Le prime due sono curve 4.4.2 Determinazione delle coordinate del profilo camma
inviluppo della famiglia, mentre
non lo è la terza in quanto Una volta nota la legge di moto s=s(θ), le coordinate del profilo camma si possono
consiste nei punti di nodo delle ottenere applicando la teoria dell’inviluppo.
curve della famiglia.
Per meccanismi con cedente a rotella si otterranno due curve inviluppo: una interna ed
Nessuna altra curva inviluppo si una esterna. Quella interna sarà impiegata per le camme a disco, entrambe per le camme
ottiene per la soluzione y≠c a solco (con scanalatura).
Il coefficiente angolare mi della retta passante per il punto Pi e la sua intersezione bi con
l’asse y sono, rispettivamente:
π
mi = tg + θ i = −ctg (θ i )
R
bi =
2 sin θ i
Pertanto l’equazione della famiglia di rette che rappresentano tutte le posizioni occupate
dal piattello è data da:
R − x cosθ + R
y = m x + b = − x ctgθ + =
sin θ sin θ Applichiamo il metodo dell’inversione cinematica.
In corrispondenza del generico valore θi dell’angolo di rotazione della camma, l’asse della
F ( x, y,θ ) = y − m x − b = y sin θ + x cosθ − R = 0 (1) rotella va ad occupare la posizione Pi = (R, θi). L’equazione della circonferenza di raggio
pari a quello della rotella e centro in Pi è, in coordinate cartesiane, la seguente:
∂F ds Pertanto l’equazione della famiglia di curve che rappresentano tutte le posizioni occupate
= y cosθ − x sin θ − =0 (2) dalla rotella è:
∂θ dθ
F ( x, y,θ ) = ( x − R cosθ ) 2 + ( y − R sin θ )2 − r 2 = 0 (3)
Risolvendo le equazioni (1) e (2) si ottengono le coordinate del profilo camma:
Derivando rispetto a θ si ottiene:
∂F ds ds 5. Esempio
= 2( R sin θ − cosθ )( x − R cos θ ) − 2( R cos θ + sin θ )( y − R sin θ ) = 0 (4)
∂θ dθ dθ
Consideriamo una camma con punteria centrata a rotella.
In Figura 1 è rappresentata la legge di moto della punteria (in mm). E’ di tipo cicloidale e
presenta un tratto di salita e due di discesa; tra due tratti attivi è presente una sosta.
Risolvendo le equazioni (3) e (4) si ottengono le coordinate del profilo camma: La Figura 2 riporta gli andamenti di velocità e accelerazione geometriche, s’(θ) e s’’(θ).
0
0 100 200 300
0.15 1
0.1
0
0.05
0 -1
-0.05
-2
-0.1
0 100 200 300 0 100 200 300
Ricordiamo le espressioni della legge di moto cicloidale. Vediamo cosa succede al diminuire del raggio base: Figura 4.
Ora i valori di raggio base e raggio rotella sono i seguenti:
(θ − θ i ) 1 2π (θ − θ i ) dove:
s (θ ) = H i − sin Hi è l’alzata (positiva se di salita) Rb = 30 mm Rr = 5 mm
βi 2π βi θi è l’angolo di partenza della legge
βi è l’angolo di “apertura” della legge In queste condizioni si verifica sottotaglio nelle zona contraddistinte con A e B(vedi
ingrandimenti di Figura 5).
ds H i 2π (θ − θ i )
s ' (θ ) = = 1 − cos
dθ β i βi s
80
d 2 s 2πH i 2π (θ − θ i )
s ' ' (θ ) = = sin s’
dθ 2
βi 2
βi 60
40
s’’
A
20
0
La Figura 3 rappresenta la camma che si ottiene con i seguenti valori di raggio base e B
raggio rotella: -20
Rb = 70 mm Rr = 5 mm
-40
Profilo primitivo
100 -60 Profilo interno
Profilo esterno
-80
Profilo primitivo -50 0 50 100
50 Profilo interno
Profilo esterno
Figura 4
23.15 10
0
23.1
5
23.05
0
-50 23
-5
22.95
Profilo primitivo
Profilo interno
22.9 -10 BProfilo esterno
Figura 3 Figura 5
In Figura 6 è riportato l’andamento del raggio di curvatura del profilo primitivo (in valore
assoluto). Come si può notare dall’ingrandimento di Figura 7, esso scende al di sotto del
valore limite rappresentato dal raggio del rullo in corrispondenza di due zone.
100
50
0
0 100 200 300
Figura 6
0
0 5 10 15 20 25 30
Figura 7