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Centrato
1 - Introduzione
Il sistema manovella biella pistone tipico dei motori a combustione interna viene
definito dalla meccanica, come noto, Manovellismo ordinario centrato, e questo
in quanto la retta individuarta dal movimento del pistone passa per il centro di
rotazione della manovella.
Il sistema permette di trasformare il moto traslatorio alternato del pistone in
moto rotatorio continuo, necessario per poter essere sfruttato nell’autotrazione.
Dal punto di vista della modellistica meccanica, il sistema è quindi schematiz-
zabile mediante una catena cinematica chiusa costituita dalla manovella, dalla
biella, e dal segmento variabile delle dimensioni che rappresenta la distanza
presente tra centro di rotazione dell’albero motore e pistone.
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Sfruttando i numeri complessi, è possibile tradurre in termini matematici tale
catena cinematica in
Come si può notare, l’angolo γ risulta sempre essere nullo, per cui l’equazione,
essendo l’esponenziale di zero pari a uno, si riduce alla forma
cos cos
sin sin 0
A questo punto è importante notare che il manovellismo ordinario centrato
risulta essere un sistema meccanico ad un grado di libertà: questo significa che
ogni grandezza è esprimibile in funzione di una sola coordinata scelta
arbitrariamente. Convenzionalmente e per questioni pratiche, tale coordinata
risulta essere l’angolo α della manovella (e quindi dell’albero motore), per cui
tutto il moto del sistema è definito una volta nota la geometria ed il valore di tale
variabile.
È quindi necessario riuscire a trovare il valore del secondo angolo, β, in
funzione di α. Questo è possibile risolvendo la seconda equazione in funzione di
β
sin sin
cos 1 sin β
sin sin
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evolve in funzione di α, è possibile conoscere la posizione istantanea del
pistone, il tutto risolvendo la semplice equazione
cos 1 sin
2 - Velocità
Come noto, è possibile estrarre l’andamento della velocità del sistema
semplicemente derivando l’equazione di chiusura in termini di posizione rispetto
al tempo. Prendendo quindi il sistema nelle due direzioni parallela e
perpendicolare rispetto al moto del cilindro, si ottiene
sin sin
cos cos 0
Dove con i termini puntati si è indicato la derivata temporale.
Ancora una volta, dalla seconda equazione è possibile estrarre il valore della
derivata di β rispetto al tempo, ed inserirlo nella prima, per ottenere l’equazione
nella sola incognita c (velocità pistone) rispetto ad α (angolo di manovella). Si
giunge alla formulazione:
cos
cos
sin cos tan
Dove la derivata temporale di α risulta coincidere alla velocità angolare, e
quindi alla velocità di rotazione dell’albero motore in radianti al secondo
2
60
mentre si ha
sin sin
tan
cos
1 sin
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3 – Accelerazione
Per quanto riguarda l’accelerazione, questa risulta essere la derivata temporale
della velocità, oppure la derivata temporale seconda dello sposamento, per cui è
necessario semplicemente derivare la formulazione ottenuta per la velocità
ancora una volta, e risolvere in funzione della coordinata che individua lo
spostamento del pistone.
Il risultato finale è
cos
cos sin tan cos 1 tan
cos
Dove, naturalmente, si è adottato
cos 1 sin
sin sin
sin sin
tan
cos
1 sin
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