Sei sulla pagina 1di 6

Mathesis Roma -17-02-2016 Proposta di soluzione di Adriana Lanza

1. Il moto della sbarretta


(OLIMPIADI della FISICA 1991)
Obiettivi
 Determinare la f.e.m. indotta agli estremi di un conduttore rettilineo in moto in un campo
magnetico
 Applicare il secondo principio della dinamica in presenza di forze di meccaniche e magnetiche
 Determinare la velocità di regime
 Applicare l’equazione del circuito
 Applicare il bilancio energetico del circuito

Due fili conduttori, rettilinei e paralleli, sono connessi attraverso una resistenza R. Il piano dei fili è
orizzontale e la distanza tra questi è d.
Una sbarretta di materiale conduttore , avente massa m, è appoggiata sui due fili e può muoversi senza
attrito scorrendo sempre perpendicolarmente a questi. La sbarretta è legata nel suo punto medio ad un
peso di massa con un cavetto inestensibile e di massa trascurabile che passa su di una puleggia
(v. figura) ; anche il momento di inerzia della puleggia può essere trascurato.

E’ presente infine un campo di induzione magnetica uniforme e verticale.


Inizialmente la sbarretta è tenuta ferma; ad un certo istante viene lasciata libera, con velocità nulla.
a) Determinare , in funzione della velocità, l’accelerazione della sbarretta e la tensione del
cavetto.
b) Nell’ipotesi che i fili siano sufficientemente lunghi, determinare la velocità massima raggiunta
dalla sbarretta e l’intensità della corrente elettrica che fluisce nella resistenza, quando la
velocità della sbarretta è massima
c) Raggiunta la condizione di moto uniforme, il cavetto che tiene il peso viene tagliato e
contemporaneamente viene attivato- in serie con la resistenza R- un generatore che mantiene
la corrente al valore di regime , finché la sbarretta si ferma.
Determinare l’energia che il generatore deve erogare per frenare la sbarretta.
SOLUZIONE

a) La forza elettromotrice indotta


(cinetica)

Sollecitata dalla forza peso della massa m0 , la sbarretta acquista una


velocità di modulo diretta verso destra.

Gli elettroni di conduzione della barretta , in moto e in presenza del campo


magnetico, sono soggetti alla forza di Lorentz, di modulo ,
e si sposteranno verso un estremo, mentre nell’altro estremo comparirà
una carica positiva , come in figura a lato .
Mathesis Roma -17-02-2016 Proposta di soluzione di Adriana Lanza

Un campo elettrico, all’interno del conduttore, di intensità si oppone alla separazione delle cariche e
compie lavoro per unità di carica pari a , essendo la
lunghezza della barretta.

Pertanto si genera, fra l’estremo positivo e l’estremo negativo della


sbarretta, una differenza di potenziale pari a ( forza
elettromotrice indotta)

Si può verificare che i risultati sono coerenti con la legge di Faraday e


con la legge di Lenz

La forza magnetica

Nel circuito circola una corrente di intensità il cui verso è indicato nella figura a lato.

Nella stessa figura è rappresentata la forza che agisce sulla sbarretta, opposta alla tensione
della fune.

Sulla sbarretta agisce pertanto una forza deceleratrice di intensità

Il secondo Principio della Dinamica

Consideriamo come verso positivo del moto quello che va verso destra.

Detta l’accelerazione comune alla sbarretta e alla massa , applichiamo il secondo principio della
dinamica a ciascuna delle due masse e risolviamo il sistema così impostato

b)

La velocità di regime

La sbarretta , sotto azione delle due forze , si muove con accelerazione ,


inizialmente uguale a ovvero a quella che avrebbe acquistato in assenza di campo magnetico, e
poi decrescente,al crescere della velocità .
Mathesis Roma -17-02-2016 Proposta di soluzione di Adriana Lanza

Quando la velocità assume un valore limite o valore di regime in corrispondenza del quale
l’accelerazione è uguale a 0, il moto diviene uniforme , la velocità non varia e di conseguenza non varia
neanche la forza elettrica.

La risultante delle forze rimane pertanto nulla e il valore della velocità non può superare quello di
regime.

Il valore di per cui l’ accelerazione è nulla


Quando

 la f.e.m. indotta è
 la corrente che attraversa il circuito è

Considerazioni energetiche

Raggiunta la velocità di regime , in un intervallo di tempo si ha :

 Energia dissipata
 Lavoro della forza peso =

Energia dissipata in un certo intervallo di tempo Lavoro della forza peso

b)

Il generatore di corrente

Il generatore inserito mantiene costante il valore dell’intensità di corrente

ma non quello della velocità e della f.e.m. indotta

Infatti, a differenza del punto a, la risultante delle forze applicate alla sbarretta non è nulla ,in quanto resta
applicata la forza frenante di modulo costante

Poiché il verso della forza è opposto alla velocità il moto della sbarretta è uniformemente ritardato con
velocità iniziale di modulo e accelerazione di modulo

 Variazione temporale della velocità

 Tempo di frenata

 Variazione temporale della f.e.m. indotta

 Forza elettromotrice generata dal generatore per mantenere costante la corrente


Mathesis Roma -17-02-2016 Proposta di soluzione di Adriana Lanza

Considerazioni energetiche

Nell’intervallo di tempo ( intervallo di frenata) la forza frenante compie un lavoro

negativo pari a

La presenza del generatore è necessaria per mantenere costante il valore di F

La corrente che circola nel circuito dissipa una quantità di energia

Pertanto ,dall’equazione del bilancio energetico

si ottiene

= =

Allo stesso risultato si perviene per via diretta, in quanto il lavoro del generatore può essere calcolato
come

APPROFONDIMENTI

Andamento temporale della velocità della sbarretta (punto b)

Dall’equazione si ottiene la seguente equazione differenziale

con

ovvero

dove

ha le dimensioni di un’accelerazione
Mathesis Roma -17-02-2016 Proposta di soluzione di Adriana Lanza

ha le dimensioni dell’inverso di un tempo ha le dimensioni di un tempo

imponendo che si trova

Passando al limite per

velocità di regime o velocità limite

Il tempo di frenata (punto c)

Supponiamo che, come ne punto c, venga rimosso il collegamento con la massa , senza però inserire il
generatore .

L’equazione differenziale si riduce a


con

La velocità della sbarretta segue un andamento esponenziale con

e costante di tempo, uguale al tempo di frenata calcolato nel punto b).

ll tempo di frenata , se l’andamento della velocità fosse esponenziale, sarebbe teoricamente infinito, ma
in pratica corrisponde a circa . Si può verificare che

Inserendo il generatore, la velocità decresce linearmente . il tempo di frenata è minore e corrisponde


proprio a (sottotangente)

Si ha però maggior dispersione di energia per effetto Joule

Esempio

Modello esponenziale

tangente nel punto

sottotangente ( lunghezza del segmento OA)

Modello lineare
Mathesis Roma -17-02-2016 Proposta di soluzione di Adriana Lanza

Se la velocità, raggiunto il valore di regime, diminuisce linearmente, la barretta si ferma dopo


0,38 s, mentre se diminuisse esponenzialmente, si fermerebbe dopo circa 2 s.

Potrebbero piacerti anche