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ALGEBRA DEI LIMITI

Il seguente teorema fornisce le regole di calcolo per i limiti di funzioni ottenute operando algebrica-
mente su funzioni dai limiti noti.

TEOREMA: Sia lim → ( ) = ℓ e lim → ( )= allora:

1) lim → ( ) + ( ) = ℓ +

2) lim → ( ) ∙ ( ) = ℓ ∙

( ) ℓ
3) lim → ( )
= con m ≠ 0

( ) ( )
4) lim → =ℓ con ℓ e m non entrambi nulli

Ricordiamo dall'algebra classica che ℓ = 1 e ℓ = 0 con ℓ ≠ 0.


Se le operazioni precedenti non sono definite in ℝ occorre tenere conto delle seguenti convenzioni
algebriche, tenendo presente però che sono valide nell'ambito del calcolo dei limiti e non nell'algebra
classica. Con il simbolo ∞ si intende ±∞ e, salvo dove diversamente indicato, con ℓ si intende un
qualsiasi numero reale e con 0 si intende un infinitesimo (quantità che tende a 0). Il segno del risultato
di un'operazione contenente infiniti o infinitesimi può essere determinato mediante la classica regola
dei segni (grazie al teorema della permanenza del segno).

SOMME ALGEBRICHE:
1) +∞ + ℓ = +∞ 2) −∞ + ℓ = −∞ 3) +∞ + ∞ = +∞ 4) −∞ − ∞ = −∞

PRODOTTI:
1) ℓ ∙ ∞ = ∞ con ℓ ≠ 0 2) ∞ ∙ ∞ = ∞

RAPPORTI:
ℓ ℓ
1) = ∞ con ℓ ≠ 0 2)

=∞ 3) =0

POTENZE:
1) (+∞)ℓ = +∞ con ℓ > 0 2) (+∞)ℓ = 0 con ℓ < 0

3) (−∞)! = +∞ con n pari 4) (−∞)! = −∞ con n dispari

5) (+∞)" = +∞ 6) (+∞)# = 0 7) 0" = 0 8) 0# = +∞

Le regole precedenti possono essere facilmente comprese pensando all'infinito come ad un "numero
molto grande" e allo zero come ad un "numero molto piccolo".
Tuttavia nel calcolo dei limiti si possono presentare sette casi a cui non si può dare una risposta
univoca: le forme indeterminate.

1) +∞ − ∞ 2) 3) 4) 0∙∞

5) 0 6) 1 7) ∞

Le prime tre sono le più comuni. In generale se un limite presenta una forma indeterminata non signi-
fica che non possa essere calcolato ma che la risposta può essere diversa a seconda delle funzioni che
danno luogo a tale forma indeterminata.

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