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Tale relazione esprime leguaglianza dei componenti delle velocit di P ed M secondo la retta
PM.
Esempio: nel sistema biella manovella illustrato in figura sia nota la velocit vA del punto A e
si desideri determinare la velocit vB del punto B.
Poich il componente vA3 lungo la biella 3 della velocit nota vA deve essere uguale al
componente vB3 della velocit del punto B lungo la stessa direzione, conoscendo vB3 e la
direzione del moto di B, la velocit vB pu essere determinata tracciando, dallestremo del
vettore vB3, la perpendicolare al vettore stesso.
Metodo dei centri di istantanea rotazione o dei centri del moto relativo
Il centro di istantanea rotazione quel punto del piano che, pensato solidale al
corpo, ha velocit nulla.
Il centro del moto relativo tra 2 corpi quel punto del piano che, pensato solidale
alluno o allaltro dei 2 membri, ha sempre la stessa velocit (ovvero non vi velocit
relativa tra i due corpi).
Questo metodo si basa sulle seguenti propriet della cinematica dei sistemi rigidi:
1. il modulo della velocit di ogni punto di un membro rigido proporzionale alla
distanza del punto dal centro di istantanea rotazione (eventualmente nel moto relativo)
e la direzione di questa velocit perpendicolare alla linea che unisce il centro di
istantanea rotazione e il punto stesso.
2. il centro del moto relativo di un membro rispetto allaltro il punto nel quale non vi
moto relativo fra i due membri a contatto e quindi in tal punto i due membri hanno la
stessa velocit rispetto ad un terzo membro.
Esempio
Sia nota la velocit del punto A del quadrilatero articolato mostrato in figura: si desidera
calcolare la velocit del punto B.
Il centro del moto relativo tra i membri 2 e 4 si determina facilmente nel punto C24: poich il
punto C24 per definizione ha la stessa velocit se pensato appartenente al membro 2 oppure a
quello 4, esso consente di trasferire la velocit da unasta allaltra ed perci chiamato punto
di trasferimento.
Considerando C24 come punto dellasta 2, immediato calcolarne la velocit (assoluta) vC24:
infatti il centro di istantanea rotazione della manovella 2 la cerniera O1 e la velocit vA del
punto A assegnata. Ma C24 anche in moto con lasta 4, per cui di tale membro si conosce
ora la velocit di un punto, vC24, ed il centro di istantanea rotazione, cio la cerniera O2:
allora immediato calcolare la velocit del punto B.
Esempio
Calcolare il rapporto di trasmissione istantaneo tra le aste 2 e 4 del quadrilatero articolato
mostrato in figura.
Il rapporto tra le velocit angolari di due membri di un meccanismo viene chiamato rapporto
di trasmissione. Pertanto occorre determinare:
Per calcolare il rapporto tra le velocit angolari di 2 e 4 utile studiare il moto relativo di 4
rispetto a 2 (cio considerando 2 come telaio): in questo caso gli estremi B e O2 dellasta 4
compiono traiettorie circolari con centri di istantanea rotazione in A e O1. Pertanto il centro
del moto relativo C42 tra le aste 4 e 2 si trova sulle normali alle velocit dei punti B ed O2
(vedi teorema di Chasles) ovvero lungo il prolungamento delle aste 3 ed 1 rispettivamente.
In C42 nulla la velocit relativa delle aste 2 e 4 per cui:
Se sono presenti anche coppie prismatiche su membri in moto (glifi) occorre applicare il
teorema delle velocit relative:
Nel caso in cui nel meccanismo vi siano coppie prismatiche occorre ricordare che le velocit
relative dei due membri della coppia sono dirette secondo lasse della coppia stessa.
laccelerazione relativa
si pu
facilmente ricavare velocit ed accelerazione angolare , ricadendo nel caso
precedente.
facile calcolare laccelerazione angolare , e quindi si ricade ancora nel primo caso.
Come per lanalisi di velocit, se nel meccanismo sono presenti solo coppie rotoidali o coppie
prismatiche a telaio, utilizzando le coppie stesse come punti di trasferimento si pu risolvere
la cinematica del meccanismo tramite lapplicazione ripetuta del teorema di Rivals:
Se sono presenti anche coppie prismatiche su membri in moto (glifi) occorre applicare il
teorema delle accelerazioni relative:
Nelle coppie prismatiche le accelerazioni relative dei due membri della coppia sono dirette
secondo lasse della coppia stessa; inoltre si ricorda che laccelerazione complementare,
2
, sempre calcolabile previa analisi delle velocit.
Esempio
Nel meccanismo a glifo oscillante mostrato in figura, la manovella 2 ruoti, non accelerata, con
velocit angolare 2: eseguire graficamente lanalisi di velocit ed accelerazione per la sola
configurazione rappresentata.
per cui si traccia il primo vettore KB2 del poligono delle accelerazioni, a partire da un polo
arbitrario K.
Il poligono viene completato tenendo conto che aB3 = aB2 e che:
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