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Sono sistemi di trasformazione del moto in cui la camma lelemento motore (o movente) ed accoppiata per contatto allelemento condotto (cedente) definito punteria.
Entrambi gli elementi del meccanismo possiedono un grado di libert. Se garantito il contatto tra i
due elementi, il moto della camma determina in maniera univoca il moto della punteria.
In figura 1 sono riportati alcuni esempi.
Figura 1
Nel primo caso, il pi comune, una camma a disco compie un moto rotatorio continuo che viene
trasformato in un moto rettilineo alternato h della punteria. Nel secondo caso il moto della punteria
comandato dal moto traslatorio di una camma piana. Nel terzo caso la camma cilindrica e ruota
attorno ad un asse parallelo a quello di traslazione della punteria.
In ogni caso la relazione tra il moto della camma e quello della punteria dipende sia dal profilo della
camma sia dalla forma della punteria nella zona di contatto. In figura 2 sono mostrati i tipi pi comuni di estremit della punteria: rispettivamente a coltello, a rotella o a piattello.
Figura 2
Gli impieghi pi comuni dei meccanismi a camma sono:
comando di valvole ad otturatore (motori termici, pompe, ecc.);
comando di slitte in macchine utensili;
comando programmato di cicli in macchine automatiche.
Vantaggio: ripetizione precisa e rigorosa del ciclo di lavoro
Svantaggi: mancanza di flessibilit, usura delle parti a contatto
I problemi da affrontare nello sviluppo di un sistema a camme possono essere:
1. determinare il profilo della camma, essendo definite le caratteristiche del moto della punteria;
2. determinare la legge del moto della punteria essendo dato il profilo della camma.
1
cf 12
Figura 3
In figura 4 riportato a titolo di esempio un
possibile andamento dellaccelerazione (costante a tratti), da cui per integrazioni successive sono ricavati gli andamenti della velocit
e dellalzata.
I grafici possono essere riportati in funzione
del tempo oppure della posizione angolare
della camma.
I punti A B C D E rappresentano gli angoli o
gli istanti relativi agli stessi punti riportati
sulla camma.
Si noti che la punteria avr unaccelerazione
a0 positiva lungo larco A-B, a1 negativa lungo larco B-D e nuovamente a0 positiva lungo
D-E.
Il diagramma delle accelerazioni stato definito con forma simmetrica, per cui lo studio
pu essere limitato al solo tratto A-B-C.
a0
arco di
riposo
a1
hM
Figura 4
cf 12
Per definire il profilo della camma necessario determinare landamento dellalzata in funzione
dellangolo della camma. Le relazioni precedenti possono essere espresse in funzione di anzich
di t considerando costante la velocit angolare :
E inoltre necessario definire i valori di progetto del sistema, cio la velocit nominale , lalzata
massima hM, laccelerazione massima a0 e il tempo in cui si raggiunge lalzata massima tC o il corrispondente angolo C.
I valori delle costanti che definiscono landamento dellalzata nel tratto B-C possono essere calcolati nel modo seguente, volendo esprimere h in funzione del tempo oppure dellangolo di camma:
cf 12
Punteria a piattello.
a partire dal cerchio di riposo si riporta in direzione radiale un segmento pari a h();
dallestremit del segmento si traccia la retta ad
esso perpendicolare;
linviluppo delle rette produce il profilo della
camma.
cf 12
Nella parte destra della figura sono riportati in funzione dellangolo di camma gli andamenti della
FM e della Fi (rappresentata pari a
).
h, a
Fi
FM
FC
Figura 6
La zona tratteggiata indica la differenza tra le due forze, cio la forza di contatto.
Si vede che nellesempio considerato il punto pi critico il punto B (oppure il simmetrico D) in
cui si laccelerazione a1 ha un valore negativo.
Per garantire un contatto corretto si dovr avere:
cf 12
cf 12