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Meccanica delle Macchine (02IHSLZ)

Testi degli esercizi svolti in aula

Anno accademico 2018-19


Esercizio 1 ( ex Problema 3)

Un cavo f è avvolto su un rullo di diametro d, solidale a due dischi laterali di diametro D. Quando
l’estremo libero A del cavo viene tirato (verso destra nella figura) i dischi rotolano senza strisciare
sul piano di appoggio. Si conoscono D = 1,6 m, d = 0,6 m, VA = velocità di avanzamento del cavo =
0,3 m/s.
Determinare la velocità angolare del rullo e la velocità del suo centro O.

Esercizio 2
Esercizio 2a ( ex Problema 5)

In figura è illustrato il dispositivo di posizionamento dell’asta dell’antenna AC. La manovella OB


ruota con velocità angolare costante OB  0,6 rad/s in verso orario. Determinare la velocità angolare
CA e l'accelerazione angolare  CA dell’asta AC, quando la manovella si trova in posizione verticale
e tg  4/3, assumendo OB  120 mm, CA  200 mm, OC  120 mm.
Esercizio 3 ( ex Problema 6)

Nel cinematismo rappresentato in figura l’elemento 1, incernierato in O1, ruota alla velocità
angolare costante 1 = 15 rad/s nel verso indicato. Il suo estremo A scorre dentro una guida ricavata
all’interno dell’elemento 2 il quale, a sua volta, è incernierato in O2. Si conoscono le dimensioni a =
0,3 m, b = 0,8 m, c = 0,4 m.
Determinare, per l’istante in cui il meccanismo si trova nella posizione rappresentata in figura,
i valori della velocità angolare e dell’accelerazione angolare dell’elemento 2.

Esercizio 4 ( ex Problema 4)

Al termine della corsa di decollo, appena prima di staccarsi dal suolo, un velivolo ha velocità e
accelerazione rispetto alla pista, espresse in termini di moto del gruppo ruote C, pari rispettivamente
a VC  240 km/h e aC  2,5 m/s2 entrambe dirette orizzontalmente nel verso del moto. Inoltre il
velivolo sta cabrando con velocità angolare   10 °/s e accelerazione angolare   20 °/s2. Un
passeggero A sta spostandosi lungo l'asse della fusoliera verso la cabina di pilotaggio con velocità
rispetto al velivolo VREL  0,8 m/s costante. Assunti l'angolo di beccheggio   15° e le quote L  18
 
m e h  3 m, determinare le espressioni dei vettori velocità V A e accelerazione a A del passeggero
rispetto al suolo.
Esercizio 5 ( ex Problema 7)

Un missile è trasportato dal veicolo in figura. Il tubo di lancio e il missile, aventi complessivamente
massa m  6 t con baricentro G, sono posizionati mediante due martinetti idraulici. Determinare la
forza di compressione agente sugli steli di ciascuno martinetto per la posizione in cui l’asse AB dei
cilindri è perpendicolare all’asse longitudinale del tubo di lancio. Sono noti a  5 m, b  2,5 m, c  4,5
m, d  0,5 m, e  1,25 m.

Esercizio 6 ( ex Problema 9)

Il carrello d’atterraggio di un aereo è costituito dal cinematismo schematizzato in figura. L’asta


OB è incernierata in O sull’asse della ruota, in B all’estremo dell’asta BC e in A all’estremo dello stelo
del pistone di un martinetto idraulico solidale al velivolo. Mentre l’aereo si muove lungo la pista, la
ruota sopporta un carico verticale pari a P = 30 kN. Si conoscono le seguenti grandezze: a = 300 mm,
b = 800 mm,  = 30°, h (distanza fra il perno A e il centro del pistone D) = 600 mm.
Esercizio 7 ( ex Problema 12)

 
Agli estremi della leva in figura sono applicate due forze F A e FB , con direzione perpendicolare alla
leva. Note le lunghezze a  150 mm, b  350 mm, il raggio del perno della cerniera in O r  20 mm,
il coefficiente di attrito nel perno della cerniera in O f  0,4, determinare i valori dell’intensità della

forza FA per garantire la rotazione della leva a velocità costante in verso orario o antiorario, quando
FB  100 N.

Esercizio 8 ( ex Problema 11)

Nel dispositivo autobloccante per una fune rappresentato in figura, le due camme, aventi
raggio di curvatura r = 72 mm, sono incernierate nei punti O e O', distanti a = 15 mm dai rispettivi

centri di curvatura. La fune viene tirata verso sinistra con una forza F pari a 600 N.
Determinare quale deve essere il valore del coefficiente di aderenza fa tra fune e camme
affinché il dispositivo sia autobloccante. Determinare inoltre il valore delle reazioni vincolari nelle
due cerniere O e O’.
Esercizio 9 ( ex Problema 13)

Un Boeing 747 al decollo a pieno carico ha massa totale m  360 t e la portanza è pari al 60% del peso
alla velocità di 200 km/h. Complessivamente i carrelli del velivolo hanno 16 ruote con diametro d
 1194 mm, con coefficiente di attrito volvente fv  0,01+1,510-62, essendo  la velocità angolare
delle ruote espressa in rad/s. Calcolare la forza orizzontale all’asse di ogni ruota all’inizio del
decollo (velocità nulla) e alla velocità V  200 km/h.

Esercizio 10 ( ex Problema 14)

Un corpo scivola lungo un piano a rulli. I rulli hanno diametro D = 300 mm; il diametro dei perni
dei rulli è d = 50 mm ed il coefficiente di attrito nel perno è f = 0,08; il parametro di attrito volvente
è u = 1,25 mm. Determinare quale deve essere l’angolo di inclinazione del piano a rulli affinché il
corpo scivoli lungo di esso con moto uniforme.

Esercizio 11 ( ex Problema 16)

Un aviogetto commerciale atterra con una massa M = 65 t a una velocità V = 180 km/h.
L’atterraggio dell’aereo avviene sul treno di ruote principale (ossia con le ruote anteriori
leggermente sollevate dal suolo) e in condizioni tali che la portanza eguagli il 60% del peso del
velivolo. Ognuna delle due gambe del carrello principale porta quattro ruote uguali aventi le
seguenti caratteristiche: diametro del battistrada d = 1800 mm, raggio di inerzia di ogni ruota i =
630 mm, massa totale di ogni ruota m = 380 kg.
Supponendo per semplicità che il valore della resistenza aerodinamica nel breve intervallo di
tempo considerato sia costante e pari a R = 80000 N, e nella ipotesi che il coefficiente di attrito ruota-
terreno sia f = 0,25 e che il coefficiente di attrito volvente ruote-terreno sia fv = 0,025, determinare:
1) decelerazione iniziale dell’aereo all’atterraggio;
2) accelerazione angolare delle ruote del carrello;
3) tempo impiegato e spazio percorso dall’istante di contatto al suolo a quello in cui cessa lo
slittamento delle ruote;
4) numero di giri percorso dalle ruote durante lo slittamento.
Esercizio 12

Esercizio 13 ( ex Problema 15)

Dalla navicella spaziale in figura viene lanciato un satellite, avente massa mS  800 kg, secondo la
direzione z, perpendicolare alla baia di carico della navicella. Il sistema di lancio, solidale alla
navicella, agisce sul satellite per un intervallo di 4 s fornendogli una velocità finale di 0,3 m/s
rispetto alla navicella. La massa della navicella è mN  90 t. Determinare la componente di velocità
Vf della navicella secondo il verso negativo della direzione z conseguente al lancio e l’intensità media
della forza di lancio.
Esercizio 14

Esercizio 15 ( ex Problema 21)

La pinza di un robot manipolatore ha un meccanismo di comando tale per cui ad un giro


completo dell’albero di ingresso A corrisponde una rotazione di 2° dell’angolo di semiapertura 
della pinza.

Sapendo che la distanza a è pari a 90 mm, si calcoli il valore della forza di compressione P
sviluppata dalla pinza in direzione perpendicolare all’asse della pinza, per una coppia applicata
all’albero di ingresso pari a M = 20 Nm e nella condizione per la quale  = 30°.
Esercizio 16 ( ex Problema 28)

Un’autovettura ferma, avente massa M = 1360 kg, ha le caratteristiche geometriche indicate in


figura. Inoltre si conosce il parametro di attrito volvente u = 15 mm. Supponendo che siano motrici
le ruote anteriori, determinare la coppia motrice da applicare all’asse di queste ruote in modo che
l’accelerazione dell’autovettura sia a = 2 m/s2. Calcolare inoltre quale deve essere il minimo
coefficiente di aderenza ruota-terreno necessario, in queste condizioni, per evitare slittamento.

Esercizio 17 ( ex Problema 29)

La forza resistente per unità di massa agente su un treno in moto con velocità V, espressa in m/s, è
in modulo RM  35,6  0,096 V N/t. L’azione motrice esercitata per unità di massa del veicolo è
2

equivalente ad una spinta pari a FM  220 N/t. Il treno affronta una salita con pendenza del 1% alla
velocità iniziale V0  18 m/s. Determinare la velocità del treno dopo che ha percorso un tratto di
salita di lunghezza s  1500 m.
Esercizio 18 ( ex Problema 30)

Un’automobile ha passo tra le ruote p  2,5 m e baricentro ad altezza h  0,7 m equidistante dagli
assi delle ruote. I freni sono azionati in modo da fornire la stessa coppia frenate su ciascuna ruota
quando il veicolo scende, a motore spento, lungo un tratto inclinato di   6°. Il coefficiente di
aderenza tra ruote e terreno vale fa  0,6. Verificare quale coppia di ruote, anteriore o posteriore,
perde aderenza per prima, all’aumentare dell’intensità dell’azione frenante e determinare la
decelerazione massima in condizioni limiti di aderenza.

Esercizio 19 ( ex Problema 17)

Un autocarro accelera, partendo da fermo, con accelerazione costante a = 1,5 m/s2 su una strada
orizzontale. Sul pianale dell’autocarro è posto un rullo avente massa m = 120 kg, momento di inerzia
baricentrico IG = 12 kgm2 e diametro d = 0,8 m. All’istante iniziale il centro del rullo si trova ad una
distanza L = 3 m dal fondo del pianale.
Determinare dopo quale spazio percorso dall’autocarro il rullo casca dal fondo del pianale. Si
supponga che si abbia rotolamento puro fra rullo e pianale.
Esercizio 20 ( ex Problema 22)

Un piccolo gruppo per il condizionamento della cabina di un aereo da caccia consiste di una turbina
A avente massa mA  3,5 kg e di un ventilatore B avente massa mB  2,4 kg. Il gruppo
turbina/ventilatore ruota alla velocità angolare n  20000 giri/min, ed è montato con l’asse di
rotazione nella direzione trasversale del velivolo. Nella figura il gruppo è visto dalla parte posteriore
del velivolo. I raggi d’inerzia di A e B valgono rispettivamente  A  79 mm, B  71 mm. Calcolare
le forze radiali sui supporti C e D, distanti tra loro a  150 mm, quando l’aereo compie una rapida
rotazione di rollio alla velocità di 110 °/s in direzione oraria, vista dalla parte posteriore, trascurando
il contributo dato dal peso dei componenti.

Esercizio 21 ( ex Problema 32)

Un cilindro omogeneo di acciaio ruota alla velocità angolare n  1500 giri/min attorno ad un asse
baricentrico, inclinato di   1° rispetto all’asse del cilindro. Il cilindro ha lunghezza h  500 mm e
diametro d  300 mm. La distanza tra i supporti è b  600 mm. Il baricentro G è equidistante da
ciascun supporto. Determinare il valore massimo e minimo delle reazioni nei supporti alla velocità
angolare di 1500 giri/min. calcolare inoltre il valore di ciascuna delle due masse che deve essere
aggiunta alle due estremità, al diametro esterno, per equilibrare completamente il cilindro.
Esercizio 22 ( ex Problema 25)

Un motore elettrico comanda un utilizzatore che crea una coppia resistente funzione della velocità
angolare secondo la legge: Cu  k u2 con k= 0,004 Nms2/rad2. Il motore elettrico a corrente
continua con eccitazione in serie fornisce nel suo normale campo di funzionamento una potenza
approssimativamente costante e pari a PM = 8 kW, ed è collegato all’utilizzatore mediante un
ingranaggio con rapporto di trasmissione = u /M =1/3,5. I momenti di inerzia di motore e
utilizzatore rispetto ai propri assi di rotazione valgono: IM = 0,025 kgm2, Iu = 0,08 kgm2. Il modulo
delle ruote dentate e m = 2,5 mm, l’angolo di pressione è  = 20° ed il numero di denti del pignone
è zm = 18. Determinare:
1) La velocità angolare a regime del motore e dell’utilizzatore
2) Le componenti tangenziale e radiale della forza scambiata fra i denti
3) Sapendo che allo spunto (velocità nulla) il motore elettrico fornisce una coppia massima CM0 =
60 Nm, calcolare in queste condizioni l’acce-lerazione angolare dell’utilizzatore
Esercizio 23

Un motore bicilindrico fornisce una coppia motrice CM, in funzione dell’angolo di rotazione ϑ,
approssimabile secondo il diagramma indicato in figura. Si conosce la potenza media sviluppata P
alla velocità media di rotazione ω. Al motore è collegato un utilizzatore che assorbe una coppia CR
costante. Sull’albero motore è calettato un volano in acciaio (rappresentato in figura).
Calcolare: la coppia resistente dell’utilizzatore; la coppia massima fornita dal motore; il
momento d’inerzia del volano; il grado di irregolarità periodica; la velocità massima e minima del
motore.
Dati:
P = 24 CV; ω= 4000 giri/min;
θ0 = 2π, ϑ1 = ϑ0/3;
Ri = 90 mm, Re = 120 mm (raggio interno e raggio esterno del volano);
s = 40 mm (spessore assiale del volano);
γ= 7860 kg/m3 (densità del materiale del volano).

Esercizio 24 (ex Problema 31)

Una pressa orizzontale assorbe ad ogni ciclo un lavoro L  10000 J. La pressa è comandata
mediante un albero a gomiti e compie 36 operazioni di pressatura al minuto. L’operazione di
pressatura avviene in corrispondenza di un arco di lunghezza 144° descritto dall’albero a gomiti per
ogni ciclo; l’albero a gomiti riceve il moto da un motore attraverso un riduttore di velocità avente
rapporto di trasmissione   1/6,5 e si può supporre che la coppia motrice sia costante. Volendo che
il sistema abbia irregolarità periodica   0,2, determinare il valore del momento d’inerzia totale del
sistema, riferito all’asse motore.
Esercizio 25 (ex Problema 35)

Nel sistema indicato in figura le due estremità della fune f sono ancorate alle pulegge A e B
ruotanti attorno a due punti fissi. La fune f si avvolge inoltre attorno ad una carrucola mobile V la
cui inerzia è trascurabile. I diametri e i momenti di inerzia delle pulegge A e B sono rispettivamente
dA = 200 mm; IA = 0,035 kgm2; dB = 140 mm; IB = 0,0085 kgm2. Nell’ipotesi di assen-za di attrito in
tutto il sistema, determinare l’accelerazione della massa m = 10 kg, sospesa al perno della carrucola
mobile C, quando il sistema è lasciato libero.

Esercizio 26 (ex Problema 36)

Un motore è collegato ad un utilizzatore per mezzo di una trasmissione a cinghie trapezoidali.


Il motore fornisce la coppia C1 = C10 – k11, con C10 = 45 Nm, k1 = 0,06 Nms/rad, mentre l’utilizzatore
fornisce una coppia resistente C2 = k2 2, con k2 = 0,8 Nms/rad. I diametri delle pulegge motrice e
condotta sono: d1 = 100 mm, d2 = 200 mm, mentre l’interasse è i = 1 m e l’angolo fra le due facce della
gola delle pulegge è  = 36°. Il coefficiente di attrito cinghia-puleggia è f = 0,15, la massa per unità
di lunghezza della cinghia è q = 0,31 kg/m, la tensione di forzamento è T0 = 1000 N. I perni delle
pulegge hanno diametro dp = 15 mm ed il coefficiente di attrito in essi è fp = 0,04.
Determinare:
1) la velocità angolare di regime del motore e dell’utilizzatore (in giri/min), trascurando le
differenze tra le velocità periferiche delle pulegge e la velocità della cinghia;
2) le tensioni massima e minima della cinghia in condizioni di regime;
3) gli angoli di scorrimento e di aderenza (in gradi) sulle due pulegge.
Esercizio 27 (ex Problema 37)

Un ciclista viaggia con una velocità V = 18 km/h su una salita avente pendenza  = 2°. La coppia
all’asse della ruota posteriore è funzione della velocità angolare 2 della ruota e della pendenza 
della strada secondo l’espressione seguente:
C2 = C0 + k  2 + k 
con:
C0 = 7 Nm
k = 0,029 Nms2/rad2
k = 4,8 Nm/°.
La trasmissione a catena è costituita da una corona di z1 = 49 denti e da un pignone di z2 = 20
denti.
Calcolare la coppia sviluppata dal ciclista all’asse delle pedivelle e la frequenza della pedalata.
Se, mantenendo inalterata la frequenza della pedalata, il ciclista cambia il rapporto e inserisce
un pignone di z2 = 17 denti, calcolare la nuova velocità di avanzamento della bicicletta e la nuova
coppia media richiesta all’asse delle pedivelle. Sia D = 680 mm il diametro delle ruote.

Esercizio 28 (ex Problema 40)

Un ingranaggio con ruote dentate cilindriche a denti diritti trasmette la potenza W  240 kW alla
velocità n  650 giri/min del pignone, avente raggio primitivo r  228 mm. Il pignone è supportato
da una coppia di cuscinetti disposti simmetricamente da parti opposte rispetto alla ruota.

Determinare il carico RV agente su ciascun cuscinetto nel caso in cui l’angolo di pressione sia  
20° e la riduzione percentuale di tale carico se l’angolo di pressione venisse ridotto a   15°.

Esercizio 29 (ex Problema 38)

Un motore fornisce una potenza W = 11 kW alla velocità angolare n = 1170 giri/min ed aziona
un ventilatore attraverso un riduttore costituito da un ingranaggio avente rapporto di trasmissione
 = 1/3,9. Utilizzando ruote dentate con modulo m = 2,5 mm ed angolo di pressione  = 20°,
determinare:
1) I numeri di denti z1 e z2 delle due ruote dentate del riduttore necessari per ottenere il rapporto
di trasmissione voluto, sapendo che il numero minimo di denti deve essere superiore a 15 ed
utilizzando un proporzionamento modulare dei denti.
2) L’interasse fra le ruote dentate.
3) Le componenti tangenziale e radiale della forza scambiata fra i denti.
Esercizio 30 (ex Problema 44)

Due alberi ad assi paralleli sono collegati per mezzo di ruote dentate cilindriche ad asse dente
diritto con profilo a evolvente come indicato in figura. Le linee congiungenti i centri delle ruote sono
ad angolo retto ed il numero di denti della ruota intermedia C è zc = 40, mentre il modulo delle ruote
dentate è m = 6 mm.
Trascurando l’attrito e il peso, calcolare la forza esercitata sull’albero della ruota C quando la
potenza trasmessa è di 4 kW e la velocità della ruota C è di 360 giri/min, nei due casi separati di
rotazione oraria ed antioraria. L’angolo di pressione è  = 20° e la ruota A è la motrice.
Esercizio 31 (ex Problema 41)

Un motore è collegato a una macchina operatrice mediante una coppia di ruote dentate
cilindriche ad assi paralleli, con assi dente elicoidali. Il modulo normale delle ruote dentate è mn =
2,5 mm, il rapporto di trasmissione è  = 2/1 = 1/3, l’angolo di pressione nel piano normale è n
= 14,5° e l’angolo di inclinazione dell’asse dente elicoidale sui cilindri primitivi è il più vicino
possibile a 15°. La distanza fra gli assi delle ruote dentate è h = 100 mm.
Si conosce inoltre che i momenti di inerzia delle parti rotanti di motore e di utilizzatore
valgono: I1 = 2 kgm2 e I2 = 20 kgm2, e che allo spunto la coppia resistente è nulla, mentre la coppia
motrice è Cm = 300 Nm.
Determinare:
1) I numeri di denti e i raggi primitivi delle ruote dentate.
2) L’accelerazione angolare del motore allo spunto.
3) Le componenti tangenziale, radiale e assiale della forza trasmessa allo spunto fra i denti delle
ruote dentate.
Esercizio 32 (ex Problema 42)

Un ingranaggio conico trasmette una potenza W  15 kW con un rapporto di trasmissione   1/3,5


tra i due assi formanti un angolo di 90°. Il numero di denti del pignone è z1  18 mm, il modulo
medio è m  3 mm, la velocità angolare del pignone è n1  1250 giri/min, la distanza tra i supporti
del pignone è l  40 mm e l’angolo di pressione è   14,5°.
Determinare:
1) gli angoli di semiapertura dei coni primitivi;
2) il numero di denti della ruota condotta;
3) le componenti tangenziale, assiale e radiale della forza che la ruota condotta trasmette al
pignone;
4) le componenti secondo gli assi x, y, z, delle reazioni nel supporto superiore del pignone.

Esercizio 33 (ex Problema 46)

Nel rotismo epicicloidale indicato in figura si conoscono i numeri di denti z1  40, z3  14, z4  18
delle ruote 1, 3, e 4. Sapendo che le ruote dentate hanno tutte lo stesso modulo, che il portatreno
ruota alla velocità angolare   4000 giri/min e fornisce la potenza W  4 kW, calcolare: 1) il
numero di denti della ruota 2; 2) la velocità angolare della ruota 2 quando la ruota 1 è mantenuta
fissa; 3) la velocità angolare della ruota 1 quando la ruota 2 è mantenuta fissa; 4) le coppie agenti
sugli assi delle ruote 1 e 2.
Esercizio 34 (ex Problema 47)

Il rotismo epicicloidale in figura è del tipo a doppio stadio: la corona C del primo stadio costituisce
corpo unico con il solare D del secondo stadio; gli assi dei planetari B ed E sono portati in
rotazione dal portatreno G, comune ai due stadi. I numeri di denti delle ruote a dentatura esterna
valgono: zA  40, zB  30, zD  50, zE  20. Determinare la velocità di rotazione dell’albero G quando
la ruota A gira a 500 giri/min e la corona F è mantenuta fissa. (Assumere positivo il verso di
rotazione della ruota A).

Esercizio 35
Esercizio 36 (ex Problema 43)
Una vite senza fine che ingrana con una ruota dentata ad asse dente elicoidale, ruota alla velocità
angolare n1 = 2120 giri/min. Si conoscono le seguenti grandezze: numero dei principi della vite z1
= 2; angolo di inclinazione del fianco della filettatura trapezia  = 20°; diametro medio della vite d1
= 80 mm; rapporto di trasmissione  = 1/30; modulo (frontale) della ruota dentata elicoidale m = 5
mm; potenza entrante dalla vite We = 6,75 kW; rendimento della trasmissione  = 0,72.
Determinare:
1) L’angolo di inclinazione dell’elica media della vite rispetto al piano normale all’asse di questa.
2) Le coppie agenti sull’asse della vite e della ruota.
3) Il coefficiente di attrito.
4) Le reazioni vincolari nei supporti della vite.

Esercizio 37 (ex Problema 48)

Nel meccanismo elevatore indicato in figura il perno S è filettato alle due estremità che si impegnano
nelle madreviti A e B. La madrevite A ha filettatura destra, mentre la madrevite B ha filettatura
sinistra. Entrambe le filettature sono a sezione rettangolare e hanno un passo di 4 mm e diametro
medio pari a 19 mm. Il coefficiente di attrito vite-madrevite è f  0,15 e i bracci dell’elevatore sono
inclinati dell’angolo   35° rispetto alla verticale. Determinare in queste condizioni la coppia da
applicare al perno S per sollevare un carico P  10000 N.
Esercizio 38 (ex Problema 49)

Un piano elevatore viene sollevato mediante un dispositivo a vite/madrevite con le seguenti


caratteristiche: passo della vite p = 6 mm, diametro medio della vite d = 60mm, angolo di inclinazione
della faccia del filetto (vite a filetto trapezio)  = 14,5°, coefficiente di attrito f = 0,11.
Sapendo che il carico da sollevare è costituito da una massa m = 2400 kg e che la velocità di
sollevamento del piano (solidale alla madrevite) e v = 25 mm/s, determinare:
1) La velocità angolare della vite
2) La coppia da applicare all’asse della vite per sollevare il carico
3) La coppia da applicare all’asse della vite per abbassare il carico

L'attrito nel supporto assiale è trascurabile

Esercizio 39 (ex Problema 51)


Nel freno indicato in figura i ceppi, aventi una larghezza b  32 mm, sono azionati da due forze F
di pari intensità. Il coefficiente di attrito fra ceppi e tamburo è f  0,32 e la pressione massima
ammissibile è pmax  1 N/mm2. Con riferimento alla figura, sono note le grandezze: D  300 mm, h
 100 mm,   126°,   24°. Sapendo che la massima pressione pmax agente tra ceppo e tamburo è
legata al momento frenante Mf generato dal ceppo dalla relazione pmax 2 M f  f bD 2 sin  / 2cos ,
calcolare il modulo della massima forza F di comando agente sui ceppi e il momento frenante totale
generato dai ceppi.
Esercizio 40 (ex Problema 52)

Un freno a nastro ha le dimensioni indicate in figura a  1 m, b  0,05 m, c  0,12 m, D  0,45 m,  


270°. La massima tensione applicabile al nastro è pari a 18000 N. Il coefficiente di attrito nastro-
tamburo è f  0,25. Calcolare il momento frenante massimo ottenibile e la forza di comando che deve
essere applicata all’estremo della leva nei casi in cui il tamburo ruoti in verso orario e in verso
antiorario.

Esercizio 41 (ex Problema 53)

Un freno a disco ha le seguenti caratteristiche: raggio interno della pastiglia ri  50 mm, angolo di
apertura della pastiglia   80°, momento frenante Mf  150 Nm, pressione massima pmax  2 N/mm2,
coefficiente di attrito disco-pastiglia f  0,3. Calcolare il raggio esterno della pastiglia e la forza
normale di comando. Inoltre, sapendo che ogni operazione di frenata dura 4 s partendo da una
velocità angolare iniziale pari a n  600 giri/min con decelerazione costante e che il freno è
dimensionato termicamente per dissipare nell’ambiente una potenza di 500 W, calcolare qual è il
massimo numero di frenature al minuto ammissibili.

Esercizio 42 (ex Problema 54)

Una frizione assiale a dischi multipli è utilizzata per trasmettere il moto tra due alberi in linea.
I diametri interno ed esterno dei dischi di frizione valgono rispettivamente: di = 90 mm e de = 140
mm; i coefficienti di attrito e di aderenza fra le superfici a contatto sono f = 0,3, fa = 0,4. Sapendo che
vi sono sei superfici di contatto, determinare la forza assiale necessaria per trasmettere una potenza
di 8 kW alla velocità angolare di 750 giri/min, e le pressioni massima e minima fra i dischi di frizione.
Si supponga ora che l’albero motore e l’albero condotto siano innestati e che la coppia resistente
sull’albero condotto sia CR = 40 Nm (costante). Determinare in queste condizioni quali sono la
massima accelerazione e decelerazione ammissibili senza che la frizione slitti, tenendo conto che il
momento di inerzia delle masse rotanti con l’albero condotto è I = 0,06 kgm2.
Esercizio 43 (ex Problema 57)

Determinare il periodo di oscillazione nel piano verticale del pendolo semplice in figura costituito
da una massa m vincolata ad un’asta di massa trascurabile, incernierata nella cerniera A. Calcolare
la reazione vincolare in A. Sono noti: m  100 kg, k  130 N/m, a  0,2 m, L  1 m.

Esercizio 44 (ex Problema 58)

Il sistema indicato in figura è costituito da un volano V montato su un albero la cui parte a sinistra
di V ha una rigidezza torsionale kt0 = 100 Nm/rad e il cui estremo A è incastrato. La parte dell’albero
a destra di V ha una rigidezza torsionale kt1 = 150 Nm/rad e il suo estremo B porta la ruota dentata
1 che ingrana con una ruota dentata 2 montata su un albero avente rigidezza kt2 = 350 Nm/rad e
incastrato all’estremo C.
Il volano V ha momento di inerzia I = 0,035 kgm2 e l’ingranaggio ha rapporto di trasmissione 
=  /  = 1/3.
2 1
Determinare la frequenza propria di oscillazione del sistema, supponendo trascurabile l’inerzia
delle ruote dentate e degli alberi.
Esercizio 45

Nel sistema in figura il disco 1 (avente momento d’inerzia baricentrico I) è incernierato in O. Solidale
al disco è collocata una leva di massa trascurabile al cui estremo superiore è vincolata una massa
puntiforme m.
Al sistema sono inoltre connesse quattro molle ed uno smorzatore, come da figura. Al sistema è
applicata in m una forza armonica 𝐹 = 𝐹0 ∙ 𝑠𝑒𝑛(𝜔 ∙ 𝑡).
Dati:

k1 = 2000 N/m;
k2 = 1000 N/m;
k3 = 500 N/m;
k4= 500 N/m;
β = 500 N s/m;
m = 140 kg;
I= 0.4 kg m2;
a = 800 mm;
b= 200 mm;
F0 = 40 N;
ω=1 rad/s.

Calcolare la pulsazione naturale ed il fattore di smorzamento.


Calcolare l’ampiezza di oscillazione a regime quando sia applicata la forza F(t).
Esercizio 46 (ex Problema 59)

Il sistema in figura rappresenta globalmente le sospensioni di un veicolo con la massa del veicolo

stesso. Si supponga che la vettura percorra a velocità costante V una strada uniformemente
ondulata, caratterizzata da un passo L0 e da un’ampiezza Y0 delle ondulazioni. Si conoscono i
seguenti dati: massa sospesa m  1000 kg; rigidezza della sospensione k  300000 N/m; coefficiente
di smorzamento c  20000 Ns/m; passo delle ondulazioni L0  8 m; altezza delle ondulazioni Y0 
20 mm. Determinare l’ampiezza z0 delle oscillazioni verticali della massa m del veicolo per i due
casi seguenti di velocità di avanzamento: V1  70 km/h, V2  120 km/h.

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