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IL PROBLEMA DELLA STABILITA’ DELL’EQUILIBRIO

INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

MODALITA’ DI COLLASSO DI ASTE COMPRESSE

1. Plasticizzazione della
sezione trasversale dell’asta

2. Instabilità laterale dell’asta

V
L’instabilità globale di tipo flessionale, ossia lo
sbandamento laterale di una membratura
compressa, può verificarsi in corrispondenza di livelli
di tensione anche molto minori della tensione limite
elastica del materiale.
INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

MODALITA’ DI COLLASSO DI ASTE COMPRESSE


Forme di instabilità

Deformata della sezione trasversale per instabilità

Flessionale torsionale flesso-torsionale

INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

MODALITA’ DI COLLASSO 2: INSTABILITA’ GLOBALE DI TIPO FLESSIONALE

COMPORTAMENTO ULTIMO DI UN’ASTA IDEALE

Formulazione teorica di Eulero per il calcolo del carico critico.


Ipotesi di base:

- materiale elastico lineare, infinitamente resistente;


- asta ideale priva di imperfezioni
- vincoli estremità: cerniera

P > PCR : equilibrio instabile

P = PCR : biforcazione
equilibrio (equilibrio
P < PCR : Equilibrio stabile indifferente)
configurazione
deformata (banale)
INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

MODALITA’ DI COLLASSO 2: INSTABILITA’ GLOBALE DI TIPO FLESSIONALE

COMPORTAMENTO ULTIMO DI UN’ASTA IDEALE

Formulazione teorica di Eulero per il calcolo del carico critico.


Ipotesi di base:

- materiale elastico lineare, infinitamente resistente;


- asta ideale priva di imperfezioni
- vincoli estremità: cerniera


 E Iy  2E Iz 
2

Pcr  min  2 , 2 

  0,y  0,z 
Iy , Iz = momento d’inerzia rispetto
all’asse y (asse “forte”) e z
(asse “debole”)

 0,y , 0,z  lunghezza di libera


inflessione lungo y e z

INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

MODALITA’ DI COLLASSO 2: INSTABILITA’ GLOBALE DI TIPO FLESSIONALE

COMPORTAMENTO ULTIMO DI UN’ASTA IDEALE


Influenza dei vincoli sulla lunghezza di libera inflessione
Valori notevoli dei coefficienti di vincolo
0   L Lunghezza di libera inflessione: distanza tra i
punti di flesso della deformata critica

I valori di normativa
(CNR10011) delle lunghezze di
libera inflessione
tendono ad essere
maggiori di quelli
teorici perché tengono
conto del fatto che
nella realtà i vincoli
non sono perfetti.
INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

MODALITA’ DI COLLASSO 2: INSTABILITA’ GLOBALE DI TIPO FLESSIONALE

COMPORTAMENTO ULTIMO DI UN’ASTA IDEALE


Influenza dei vincoli sulla lunghezza di libera inflessione
Per un assegnato elemento strutturale non è detto che l0 sia uguale in tutti i piani (questo
avviene solo se le condizioni di vincolo sono le stesse in tutte le direzioni dello spazio). Occorre
calcolare la snellezza nei diversi piani, adottando di volta in volta la corrispondente lunghezza
di libera inflessione.

Esempio

 0,z  L 4  0,y  L 2
(per instabilità (per instabilità
attorno asse z) attorno asse y)

INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

MODALITA’ DI COLLASSO 2: INSTABILITA’ GLOBALE DI TIPO FLESSIONALE

COMPORTAMENTO ULTIMO DI UN’ASTA IDEALE

Dividendo il carico critico per l’area della sezione si ottiene la


tensione critica euleriana di un’asta ideale:

Ncr 
  E i y  Ei z 
2 2 2 2
 
 E  E 
2 2

 cr   min  2 , 2   min  2 , 2 
A 
  0,y  0,z   y
 z 

0
 = snellezza geometrica dell’asta  
i
i = raggio d’inerzia della sezione
I
i 
A
INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

MODALITA’ DI COLLASSO 2: INSTABILITA’ GLOBALE DI TIPO FLESSIONALE

COMPORTAMENTO ULTIMO DI UN’ASTA IDEALE

 0,y  0,z
Snellezza: y  z 
iy iz

Raggio giratore di inerzia:

Iy Iz
iy  iz 
A A

Lo sbandamento per instabilità dovuta 


 2EA  2EA 
  2EA
Pcr  min  2 , 2   2
 y z  max
ad una compressione assiale avviene nel

piano con la massima snellezza

INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

MODALITA’ DI COLLASSO 2: INSTABILITA’ GLOBALE DI TIPO FLESSIONALE

COMPORTAMENTO ULTIMO DI UN’ASTA IDEALE

Rimozione dell’ipotesi di materiale infinitamente resistente

 2E
 cr  Instabilità asta
2
  fy Collasso plastico

E
1  
fy

Snellezza limite o di
proporzionalità

Aste Aste
tozze snelle
INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

MODALITA’ DI COLLASSO 2: INSTABILITA’ GLOBALE DI TIPO FLESSIONALE

COMPORTAMENTO DELLE ASTE REALI

Nelle aste reali sono sempre presenti imperfezioni di tipo geometrico e


meccanico:

1 – L’asse dell’asta non è mai perfettamente rettilineo

2 - La sezione trasversale dell’asta è sede di tensioni (residue) ancor prima


dell’applicazione dei carichi sulla struttura

3 - La tensione di snervamento non è costante sulla sezione

A causa delle imperfezioni, la resistenza all’instabilità di


un’asta reale è inferiore a quella dell’asta di Eulero

INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

MODALITA’ DI COLLASSO 2: INSTABILITA’ GLOBALE DI TIPO FLESSIONALE

COMPORTAMENTO DELLE ASTE REALI

Esempio: imperfezione iniziale (deformata iniziale sinusoidale dell’asse


longitudinale della trave).

Al crescere del carico N aumenta l’inflessione d e quindi


l’azione flettente associata all’eccentricità del carico
INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

MODALITA’ DI COLLASSO 2: INSTABILITA’ GLOBALE DI TIPO FLESSIONALE

COMPORTAMENTO DELLE ASTE REALI

Rimozione dell’ipotesi di assenza di imperfezioni


A causa delle imperfezioni,
la resistenza all’instabilità
di un’asta reale è inferiore
a quella dell’asta di Eulero
Aste tozze

Aste snelle

Il collasso plastico avviene solo per valori di snellezza molto bassi,  ≤ 0.2 1

INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

MODALITA’ DI COLLASSO 2: INSTABILITA’ GLOBALE DI TIPO FLESSIONALE

COMPORTAMENTO DELLE ASTE REALI

Il comportamento dipende dal tipo e dalla forma di profilato. La


normativa (EC3, DM 18) distingue 5 curve di stabilità
La normativa utilizza in
ordinata il rapporto cr/fy,
indicato con il simbolo c.

La normativa utilizza in
ascissa la snellezza
adimensionale    / 1
INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

MODALITA’ DI COLLASSO 2: INSTABILITA’ GLOBALE DI TIPO FLESSIONALE

COMPORTAMENTO DELLE ASTE REALI

Curve di stabilità (EC3-1-1, fig. 6.4)


 cr
c
fy

Fattore di
riduzione


Snellezza 
Oss. : la normativa adimensionale 1
dice:

INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

MODALITA’ DI COLLASSO 2: INSTABILITA’ GLOBALE DI TIPO FLESSIONALE

COMPORTAMENTO DELLE ASTE REALI


La normativa vengono fornite anche formule per il calcolo esatto di c in caso di
instabilità globale di tipo flessionale pura
INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

MODALITA’ DI COLLASSO 2: INSTABILITA’ GLOBALE DI TIPO FLESSIONALE

COMPORTAMENTO DELLE ASTE REALI

Le imperfezioni (e quindi la scelta tra le curve) dipende dalla forma del profilo:

INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

MODALITA’ DI COLLASSO 2: INSTABILITA’ GLOBALE DI TIPO FLESSIONALE

COMPORTAMENTO DELLE ASTE REALI

Le imperfezioni (e quindi la scelta tra le curve) dipende dalla forma del profilo:
INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

MODALITA’ DI COLLASSO 2: INSTABILITA’ GLOBALE DI TIPO FLESSIONALE

COMPORTAMENTO DELLE ASTE REALI

Le imperfezioni (e quindi la scelta tra le curve) dipende dalla forma del profilo:

INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

MODALITA’ DI COLLASSO 2: INSTABILITA’ GLOBALE DI TIPO FLESSIONALE

VERIFICA – STATO LIMITE ULTIMO

 cr
Nb  A  cr  fy A  c fy A
fy
 cr  Resistenza
c 1  f yk A
fy 1 N b,Rd  c all’instabilità
 M1 nell’asta
compressa
VERIFICA: NEd  Nb,Rd
INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

MODALITA’ DI COLLASSO 2: INSTABILITA’ GLOBALE DI TIPO FLESSIONALE

VERIFICA – STATO LIMITE ULTIMO

Oss.: per le aste compresse soggette ad instabilità


flessionale vale anche:

INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

LUNGHEZZA DI LIBERA INFLESSIONE PER UNA MEMBRATURA COMPRESSA


EC3-1-1: 1993 – APPENDICE E

Configurazioni deformate
per instabilità per telai a nodi
(a) fissi e (b) spostabili
INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

LUNGHEZZA DI LIBERA INFLESSIONE PER UNA MEMBRATURA COMPRESSA


EC3-1-1: 1993 – APPENDICE E

Nei TELAI A NODI FISSI la lunghezza di libera inflessione di un’asta lunga L varia da 0.5L a L.

Nei TELAI A NODI MOBILI la lunghezza di libera inflessione di un’asta lunga L varia da L a .

INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

LUNGHEZZA DI LIBERA INFLESSIONE PER UNA MEMBRATURA COMPRESSA


EC3-1-1: 1993 – APPENDICE E

TELAIO A NODI FISSI


 
L

 
L
INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

LUNGHEZZA DI LIBERA INFLESSIONE PER UNA MEMBRATURA COMPRESSA


EC3-1-1: 1993 – APPENDICE E

TELAIO A NODI SPOSTABILI


 
L

INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

LUNGHEZZA DI LIBERA INFLESSIONE PER UNA MEMBRATURA COMPRESSA


EC3-1-1: 1993 – APPENDICE E
INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE
MODALITA’ DI COLLASSO 2: INSTABILITA’ GLOBALE DI TIPO FLESSIONALE
EC3-1-1: 1993

INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

LUNGHEZZA DI LIBERA INFLESSIONE PER UNA MEMBRATURA COMPRESSA


EC3-1-1: 1993 – APPENDICE E
INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

MODALITA’ DI COLLASSO 2: INSTABILITA’ GLOBALE DI TIPO FLESSIONALE

VERIFICA – TENSIONI AMMISSIBILI (metodo w)

N  fy N
    cr  cr f y   w  fy
A fy w A
N
Applicando il coefficiente di  w   amm
sicurezza a fy: A
1
In termini di sforzo normale N  Nmax   amm A
ammissibile: w
fy
w 1
 cr



1
INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

MODALITA’ DI COLLASSO 2: INSTABILITA’ GLOBALE DI TIPO FLESSIONALE

VERIFICA : confronto stati limite - tensioni ammissibili

TENSIONI AMMISSIBILI STATI LIMITE


f yk A
Nmax 
1
 amm A N b,Rd  c
w  M1
INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

MODALITA’ DI COLLASSO 2: INSTABILITA’ GLOBALE DI TIPO FLESSIONALE

VERIFICA : confronto stati limite - tensioni ammissibili

Esempio: Acciaio S235 (ex Fe360)

TENSIONI AMMISSIBILI
STATI LIMITE
1 f yk A
Nmax   amm A N b,Rd  c
w  M1
160 x 1.4 = 224 MPa 235 / 1.05 = 224 MPa

INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

COMPRESSIONE
VERIFICA A STATO LIMITE ULTIMO

1. Determinazione della snellezza nei due piani principali di inflessione e verifica


rispetto max

y  0y
 200 z  0z
 200
iy iz

2. Individuazione del piano di maggior snellezza

max  max  y , z 

3. Determinazione curva stabilità da Tab. 4.2.VIII DM2018


Curva di
- Sezione profilo  h/b ?  tf ?  asse inflessione ?  grado acciaio
stabilità

h/b > o ≤ 1.2?


Inflessione risp.
Fattore di
a y-y o z-z?
imperfezione
a
3. Determinazione curva stabilità da Tab. 4.2.VIII DM2018



1
OSS:
E 210000 235
1      93.91
fy fy 235

- noto a

- noto f

- noto c
c fy A
Nb,Rd 
 M1
VERIFICA: NEd ≤ Nb,Rd

INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

COMPRESSIONE
ESEMPIO DI VERIFICA A STATO LIMITE ULTIMO

iz
220B

Ipotesi sui vincoli: piano xz: mensola


piano xy: asta incernierata agli estremi

L0,y = 2L = 7m I y > Iz
L0,z = L = 3.5 m L0,y > L0,z

1. Determinazione della snellezza

2. Individuazione della curva di stabilità


INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

COMPRESSIONE
ESEMPIO DI VERIFICA A STATO LIMITE ULTIMO

3. Determinazione curva stabilità da Tab. 4.2.VIII DM2018

- h/b= 220 /220 =1 < 1.2

- tf = 16 mm < 100 mm

- Infl y-y : curva b  a = 0.34

- Infl z-z : curva c  a = 0.49

- noto a

- noto f

- noto c
c fy A
Nb,Rd 
 M1
VERIFICA: NEd ≤ Nb,Rd
INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

cz = 0.745
cy = 0.73

y  0.79
z  0.66

y = L0,y / iy = 7000 /94.3 = 74.23 y ,ad = y / 1 = 74.23/93.91 = 0.79


z = L0,z / iz = 3500 /55.9 = 62.61 z ,ad = z / 1 = 62.61/93.91 = 0.66

COMPRESSIONE
ESEMPIO DI VERIFICA A STATO LIMITE ULTIMO
INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

COMPRESSIONE
ESEMPIO DI VERIFICA A STATO LIMITE ULTIMO

iz

1. Determinazione della snellezza


Piano di maggior snellezza: yx (raggio di inerzia minimo)

2. Individuazione della curva di stabilità

INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

COMPRESSIONE
ESEMPIO DI VERIFICA A STATO LIMITE ULTIMO

iz

z
1. Determinazione della snellezza
Piano di maggior snellezza: yx
l 0 3500
iz= 60.0 mm    58.33
iz 60
 58.33
1  
E

210000
 93.91    0.621  0.2
fy 235 1 93.91
INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

COMPRESSIONE
ESEMPIO DI VERIFICA A STATO LIMITE ULTIMO
2. Individuazione della curva di stabilità (h/b ≈ 1)

INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

COMPRESSIONE
ESEMPIO DI VERIFICA A STATO LIMITE ULTIMO

2. Individuazione della curva di stabilità

z
Curva c a = 0.49

3. Determinazione del fattore di riduzione della resistenza c

a) Graficamente (EC3-1-1)

b) Analiticamente (EC3-1-1 e D.M. 2018)


INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

COMPRESSIONE
ESEMPIO DI VERIFICA A STATO LIMITE ULTIMO
a) Graficamente (EC3-1-1)

b) Analiticamente (EC3-1-1 e D.M. 2018)

(a  0.49;   0.621)

INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

COMPRESSIONE
ESEMPIO DI VERIFICA A STATO LIMITE ULTIMO

3. Determinazione del fattore di riduzione della resistenza c

c = 0.7728

4. Calcolo di Nb,Rd

Af yk 0.7728  76.84  235


N b,Rd  c   10 1  1329 kN
 M1 1.05

5. Verifica NEd  Nb,Rd (1250 kN < 1329 kN)


INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

COMPRESSIONE
PROGETTO A STATO LIMITE ULTIMO

1. Si assegna a c un valore di tentativo e si ottiene la formula di


progetto della sezione invertendo l’espressione di verifica.

2. Si sceglie il profilato
(evitare snellezze  > 200 per membrature principali e  > 250
per membrature secondarie)

imin  0

200

3. Si calcola Nb,Rd e si confronta con NEd.


Se Nb,Rd < NEd oppure se Nb,Rd è molto più grande di NEd si itera il
procedimento

INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

COMPRESSIONE
ESEMPIO DI PROGETTO A STATO LIMITE ULTIMO

Dati:
NEd= - 600 kN
Acciaio S235 1. Determinazione dell’area necessaria ipotizzando
un valore di c di primo tentativo:
L = l0=1.80 m

NEd 600 x103


Ip. c = 0.6 Amin    4468 mm 2
c fy /  m1 0.6 x 235 / 1.05

2. Scelta della sezione. Ipotizzo di utilizzare due profili accoppiati UPN


INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

COMPRESSIONE
ESEMPIO DI PROGETTO A STATO LIMITE ULTIMO
2. Scelta della sezione. Ipotizzo di utilizzare due profili accoppiati

Amin=44.68 cm2

INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

COMPRESSIONE
ESEMPIO DI PROGETTO A STATO LIMITE ULTIMO

2. Scelta della sezione. Ipotizzo di utilizzare due profili accoppiati, con interposto un
piatto in acciaio

Utilizzo 2 UPN 160 in acciaio S235


Asp = 24 cm2
Adp = 2 x 24 = 48 cm2 > Amin = 44.68 cm2

Proprietà statiche della coppia di profili:

Iy,dp 2Iy,sp
iy,dp    iy,sp
A dp 2A sp

Iz,dp 2Iz,sp  2A sp  ( y s  t / 2)2


iz,dp  
A dp 2A sp

ys t
INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

COMPRESSIONE
ESEMPIO DI PROGETTO A STATO LIMITE ULTIMO

2. Scelta della sezione. Ipotizzo di utilizzare due profili accoppiati


Il profilo composto si
comporta come una
sezione compatta

La verifica di aste composte costituite da 2 o 4 profilati,


posti ad una distanza pari allo spessore delle piastre di
attacco ai nodi e comunque non superiore a 3 volte il loro
spessore e collegati con calastrelli o imbottiture, può
essere condotta come per un’asta semplice, a condizione
siano rispettati i limiti sugli interassi riportati in Tab.
C4.2.III

INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

COMPRESSIONE
ESEMPIO DI PROGETTO A STATO LIMITE ULTIMO

2. Scelta della sezione. Ipotizzo di utilizzare due profili accoppiati


Il profilo composto si
comporta come una
sezione compatta

Singolo profilo Doppio profilo

Asp= 24 cm2 Adp= 48 cm2

Iy,sp= 925 cm4 Iy,dp= 1850 cm4

iy,sp= 6.21 cm iy,dp= 6.21 cm

Iz,sp= 85.3 cm4 Iz,dp= 492.5 cm4

iz,sp= 1.89 cm iz,dp= 3.2 cm

ys = 1.84 cm (da sagomario)


tw= 7.5 mm (da sagomario)
t = 15mm (spessore imbottitura) < 3 tw = 22.5 mm
Ipotizzo una distanza fra
15 imin= 15 x 1.89 = 28.35 cm
le imbottiture di 25 cm
INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

COMPRESSIONE
ESEMPIO DI PROGETTO A STATO LIMITE ULTIMO

3. Calcolo di Nb,RD

1800 (instabilità attorno asse z)


max  0
  56.1
imin 32.03

max 56.1
 max    0.6
1 93.91

Curva c
a = 0.49

INSTABILITA’ DI ASTE COMPRESSE

COMPRESSIONE
ESEMPIO DI PROGETTO A STATO LIMITE ULTIMO

3. Calcolo di Nb,RD

a = 0.49   0.6

 
  0.5 1  a   0.2     0.5 1  0.49  0.6  0.2   0.6 2   0.77
2

 

1 1
c   0.78
   2 2
0.77  0.772  0.62

c fy A 0.78 x 235 x 48 x10 2


Nb,Rd    837.9 kN
 M1 1.05 x103

4. Verifica
NEd 600 kN
  0.71  1
Nb,Rd 837.9 kN
STABILITA’ di ASTE INFLESSE

INSTABILITA’ DI ASTE INFLESSE

INSTABILITA’ LATERALE O FLESSO-TORSIONALE O SVERGOLAMENTO


Le travi inflesse possono sbandare trasversalmente e torcersi con rotazione attorno al
loro asse (torsionale), senza aver raggiunto la massima portanza a flessione.
INSTABILITA’ DI ASTE INFLESSE

INSTABILITA’ LATERALE O FLESSO-TORSIONALE


Le travi inflesse possono sbandare trasversalmente, con rotazione attorno al loro asse
(torsionale)

INSTABILITA’ DI ASTE INFLESSE

Se il rapporto tra la larghezza dell’ala e la lunghezza della campata è


basso, la flangia superiore in compressione può instabilizzarsi
lateralmente. La sezione trasversale ruota intorno all’asse longitudinale
ma mantiene la propria forma.

Tale comportamento va verificato particolarmente nel caso di travi non


puntellate all’atto del getto della soletta

Per le sezioni miste acciaio-calcestruzzo: una flangia collegata alla soletta in


calcestruzzo con connessioni a taglio può essere assunta stabile nei confronti
dell’instabilità laterale, se l’instabilità laterale della soletta in calcestruzzo è
impedita. Tutte le altre flange in compressione devono essere verificate alla
stabilità laterale.
INSTABILITA’ DI ASTE INFLESSE

Le travi inflesse con la piattabanda compressa non sufficientemente


vincolata lateralmente, devono essere verificate nei riguardi
dell’instabilità flesso-torsionale.

INSTABILITA’ DI ASTE INFLESSE

Esempio: collasso di una trave da ponte in fase di costruzione per la


mancanza della soletta di calcestruzzo di copertura che le conferisce
rigidità torsionale in fase di esercizio
INSTABILITA’ DI ASTE INFLESSE
INSTABILITA’ FLESSO-TORSIONALE
Dipende da:

- Snellezza della trave. Più la trave è lunga, maggiore sarà la sua snellezza e minore
sarà il momento resistente per instabilità flesso-torsionale

- Forma del diagramma del momento flettente (distribuzione dei carichi e vincoli).
La situazione peggiore si ha quando il diagramma del momento è costante lungo
l’asse della trave. In questo caso si ha la massima riduzione del momento resistente.
Il caso più favorevole si ha invece quando il diagramma del momento ha un
andamento a farfalla lungo l’asse della trave.

- Valori del momento flettente all’estremità dell’elemento strutturale

- Rigidezza torsionale della sezione

- Rigidezza flessionale della sezione

- Posizione del carico


rispetto al baricentro e al centro di taglio
della sezione

INSTABILITA’ DI ASTE INFLESSE

Se l’instabilità laterale non può essere evitata, bisogna ridurre il momento


resistente, adottando un fattore cLT che ha un’espressione simile a quella
dell’instabilità euleriana per compressione.
INSTABILITA’ DI ASTE INFLESSE

caso generale:
 LT ,0  0.2,   1

Nel caso di profili laminati a caldo a doppio T con due assi di simmetria o sezioni
equivalenti saldate, l’Eurocodice propone di determinare il fattore di riduzione
cLT modificando le formule alla base delle curve per aste compresse. Al posto
della relazione (6.56), viene proposta la seguente generalizzazione:

INSTABILITA’ DI ASTE INFLESSE

= Tab. 4.2.IX(b)
DM2018

= Tab. 4.2.IX(a)
DM2018

Snellezza adimensionale equivalente


riferita al fenomeno flesso - torsionale
INSTABILITA’ DI ASTE INFLESSE

Mcr è il momento critico elastico di instabilità flesso-torsionale, calcolato


considerando la sezione lorda del profilo e tenendo in conto le condizioni di carico
ed i vincoli torsionali presenti, nell’ipotesi di diagramma di momento flettente
uniforme. Mcr può calcolarsi utilizzando metodi numerici, quali ad esempio metodi
agli elementi finiti oppure programmi di calcolo strutturale che consentano di
eseguire analisi di “buckling”.
Per profili standard (sezioni doppiamente simmetriche ad I o H) il momento critico può
calcolarsi con la seguente formula:

dove Lcr è la lunghezza di libera inflessione laterale, misurata tra due ritegni torsionali
successivi, EJy è la rigidezza flessionale laterale del profilo (misurata in genere rispetto
all’asse debole), GJT è la rigidezza torsionale primaria del profilo, mentre EJω è la
rigidezza torsionale secondaria del profilo. Il coefficiente ψ tiene conto della
distribuzione del momento flettente lungo la trave ed è dato dall’espressione:

Dove MA e MB sono i momenti


flettenti agenti all’estremità
della trave:

INSTABILITA’ DI ASTE INFLESSE

Per tener conto della distribuzione di momento flettente tra i ritegni laterali,
il fattore di riduzione cLT può essere modificato mediante un coefficiente f .

In caso di variazione lineare del


momento flettente y (-1 ≤ y ≤ 1)
rappresenta il rapporto tra il
momento in modulo minimo ed il
momento in modulo massimo
presi entrambi con il loro segno.
INSTABILITA’ DI ASTE INFLESSE

Tipiche deformate ottenute dall’analisi di buckling di profili inflessi a doppio T: (a)


discretizzazione della trave; (b) profilo ad ali larghe; (c) profilo ad ali strette; (d)
modi deformati di ordine superiore
INSTABILITA’ DI ASTE INFLESSE

È utile ribadire che la presenza di vincoli torsionali disposti lungo lo sviluppo della
trave può ridurre o eliminare la possibilità che si verifichi un tale fenomeno. L’azione
dei vincoli trasversali può essere esercitata o in maniera discontinua dalle travi
secondarie, o in maniera continua dalla soletta di calcestruzzo collaborante con la
trave, o dalla lamiera grecata ad essa collegata.

L’instabilità può essere


evitata con opportuna
disposizione di elementi
strutturali
Le travi secondarie
Ad esempio: un solaio rigido possono evitare lo
evita lo sbandamento laterale sbandamento dell’ala
superiore della trave
principale
INSTABILITA’ DI ASTE INFLESSE

L’interazione trave – soletta produce un


momento di richiamo che fornisce un
contributo alla stabilizzazione

STABILITA’ di ASTE PRESSO-INFLESSE


INSTABILITA’ DI ASTE PRESSO-INFLESSE

INSTABILITA’ DI PUNTA E FLESSIONALE

Anche in questo caso abbiamo


un dominio di interazione M-N,
che risulta però influenzato
dall’instabilità in compressione

INSTABILITA’ DI ASTE PRESSO-INFLESSE

Dominio tenso
flessione
Dominio presso
flessione
INSTABILITA’ DI ASTE PRESSO-INFLESSE

In un’asta industriale in acciaio soggetta a presso-flessione, l’analisi del suo


effettivo comportamento e la valutazione della sua capacità portante
richiedono la preventiva definizione dei parametri che influenzano il
fenomeno.
In particolare:

– l’eccentricità del carico N;


– la snellezza;
– la tensione di snervamento;
– la distribuzione delle tensioni residue;
– la forma della sezione trasversale;
– la forma del dominio ultimo della sezione;
– la presenza di imperfezioni geometriche iniziali (fuori asse iniziale o difetto
di rettilineità;

Ed inoltre:
– il processo di carico;
– la distribuzione del momento flettente lungo l’asta

INSTABILITA’ DI ASTE PRESSO-INFLESSE

COSTRUZIONE DEL DOMINIO DI INTERAZIONE

Si applichi N crescente, M=0

Dominio
asta tozza

La posizione del punto 1


dipendo solo dalla
snellezza dell’asta
INSTABILITA’ DI ASTE PRESSO-INFLESSE

COSTRUZIONE DEL DOMINIO DI INTERAZIONE

Si applichi M costante, e si faccia crescere N fino al collasso

L’asta va in crisi per un


valore di sforzo normale
N2 < rispetto al caso 1
precedente e per un
momento M2 < Mpl

INSTABILITA’ DI ASTE PRESSO-INFLESSE

COSTRUZIONE DEL DOMINIO DI INTERAZIONE

Si applichi M costante = Momento di plasticizzazione, e si faccia


crescere N fino al collasso
INSTABILITA’ DI ASTE PRESSO-INFLESSE

INFLUENZA DELLA SNELLEZZA


Il dominio di interazione dipende dalla snellezza dell’asta:

- l’ampiezza del dominio si riduce all’aumentare della snellezza;


- solo nel caso di aste tozze il dominio coincide con quello per
pressoflessione della sezione
- il dominio è simmetrico per aste con sezione trasversale simmetrica

INSTABILITA’ DI ASTE PRESSO-INFLESSE

INFLUENZA DELLA SNELLEZZA


Il dominio di interazione interseca l’asse
N per il valore Nc massimo sopportabile
dall’asta imperfetta semplicemente
compressa (M = 0): il domino dipende
quindi dalla sola snellezza λ.
Per N = 0 il dominio interseca invece
l’asse M in corrispondenza del valore
ultimo del momento flettente Mpl,
corrispondente alla completa
plasticizzazione di una sezione
dell’asta: tale intersezione non dipende
quindi dalla snellezza dell’asta.

Inoltre il dominio di interazione muta la sua forma in funzione della snellezza


λ: per λ= 0 esso coincide con il dominio ultimo M–N della sezione (λ= 0
significa essenza di effetti geometrici dovuti al carico assiale N) e ha quindi
sempre la concavità rivolta verso l’origine. Per λ → ∞ esso deve tendere
all’asse di riferimento M, rappresentando così il comportamento di una trave
semplicemente inflessa. Ne discende che la concavità del dominio è rivolta
verso l’origine per basse snellezze, mentre per snellezze elevate presenta
una convessità verso l’origine.
INSTABILITA’ DI ASTE PRESSO-INFLESSE

INFLUENZA DELLA DISTRIBUZIONE DEL MOMENTO

Snellezza fissata, distribuzione di momenti tipo 1 (M=cost)

INSTABILITA’ DI ASTE PRESSO-INFLESSE

INFLUENZA DELLA DISTRIBUZIONE DEL MOMENTO

Snellezza fissata, distribuzione di momenti tipo 2 (M=lineare)


INSTABILITA’ DI ASTE PRESSO-INFLESSE

INFLUENZA DELLA DISTRIBUZIONE DEL MOMENTO

Snellezza fissata, distribuzione di momenti tipo 3 (M=lineare ma intrecciato)

INSTABILITA’ DI ASTE PRESSO-INFLESSE

INFLUENZA DELLA DISTRIBUZIONE DEL MOMENTO

La distribuzione del momento flettente nell’asta, che è anche influenzata dalle sue
imperfezioni geometriche iniziali, può modificarne il comportamento a collasso: basta
pensare a un’asta sollecitata da momento flettente intrecciato per comprendere che
la sezione di mezzeria risente dei soli effetti del secondo ordine e non del momento
dovuto al carico; le sezioni di appoggio sono invece impegnate dai soli carichi M ed N
applicati. In relazione alla distribuzione del momento flettente, la sezione critica
dell’asta potrà quindi essere una generica sezione compresa tra la mezzeria e gli
appoggi, non sempre facilmente individuabile a priori.
INSTABILITA’ DI ASTE PRESSO-INFLESSE

VERIFICA – STATO LIMITE ULTIMO


E’ possibile adottare un approccio semplificato. Se non vi è
rischio di instabilità flesso-torsionale, occorre controllare che:

Meq tiene conto della


possibile variazione di
M lungo l’asta

INSTABILITA’ DI ASTE PRESSO-INFLESSE

VERIFICA – STATO LIMITE ULTIMO


E’ possibile adottare un approccio semplificato. Se non vi è
rischio di instabilità flesso-torsionale, occorre controllare che:

O, in sostanza:

NEd M y ,eq,Ed M z,eq ,Ed


  1
Nb,Rd ,min  N   N 
M y ,Rd  1  Ed  M z,Rd  1  Ed 
 Ncr ,y Ncr ,z
   

Dove Ncr è il carico critico euleriano (instabilità globale elastica)


INSTABILITA’ DI ASTE PRESSO-INFLESSE

Esempio – METODO A (HP. Distribuzione M cost)


Si consideri un profilo HE 240 B in acciaio S235
y
L = 9682 mm, incernierata alle estremità
1. Ipotizzo sia vincolata in modo da sbandare solo nel piano xz
z

y = L0,y / iy = 9682 /103.1 = 93.91  y  y 1  93.91 93.91  1

Npl,Rd = A fy / m0= 2372 kN Ncr,y = 2 EIy / L02= 2490 kN

cy = 0.6 (curva b, a = 0.34) NbRd,y = cy A fy / m0= 1416 kN

MRd,y = Wy A fy / m0= 236 kNm

2. Ipotizzo possa sbandare anche nel piano yz

z = L0,z / iz = 9682 /103.1 = 159  z  z 1  159 93.91  1.7


cz = 0.25 (curva c, a = 0.49) NbRd,z = cy A fy / m0= 614 kN
INSTABILITA’ DI ASTE PRESSO-INFLESSE

Esempio – METODO A (HP. Distribuzione M cost)


Si consideri un profilo HE 240 B in acciaio S235
y
L = 9682 mm, incernierata alle estremità

z
My,Rd = 236 kNm

NEd M y ,eq,Ed
 1
Nb,Rd ,min  N 
M y ,Rd  1  Ed 
 Ncr ,y
 
NbRd,z = 614 kN NbRd,y = 1416 kN
NbRd,min

Curve di normativa, metodo A


INSTABILITA’ DI ASTE PRESSO-INFLESSE

CONSIDERAZIONI
Un’asta in acciaio soggetta a compressione si instabilizza nel piano con
minor resistenza:

y cy Nb,Rd,y

z cz Nb,Rd,z

Se z > y Nb,Rd,z < Nb,Rd,y Nb,Rd,min = Nb,Rd,z

L’instabilità si verifica nel piano ortogonale all’asse z.

INSTABILITA’ DI ASTE PRESSO-INFLESSE

CONSIDERAZIONI
Un’asta in acciaio soggetta a compressione si instabilizza nel piano con
minor resistenza:

MEd,y
y

Se z > y Nb,Rd,z < Nb,Rd,y Nb,Rd,min = Nb,Rd,z

L’instabilità si verifica nel piano ortogonale all’asse z.

La presenza di un momento MEd,y favorisce l’instabilità dell’asta quanto un


momento MEd,z)? Probabilmente No
INSTABILITA’ DI ASTE PRESSO-INFLESSE

VERIFICA – STATO LIMITE ULTIMO

In alternativa, occorre verificare che:

Sbandamento
piano xz
Sbandamento
piano yz

INSTABILITA’ DI ASTE PRESSO-INFLESSE

VERIFICA – STATO LIMITE ULTIMO

In alternativa, occorre verificare che:

O, in sostanza:
NEd M y ,Ed Mz
 k yy  k yz 1
Nb,Rd ,y M y ,Rd M z,Rd
NEd M y ,Ed Mz
 k zy  k zz 1
Nb,Rd ,z M y ,Rd M z,Rd

Espressioni analoghe a quelle del Metodo A se si pone:


Meq,Ed I coefficienti k tengono
 k MEd
 NEd  conto di Ned, Ncr e della
1   distribuzione del momento
 Ncr 
flettente lungo l’asta
INSTABILITA’ DI ASTE PRESSO-INFLESSE

VERIFICA – STATO LIMITE ULTIMO

Fattori d’interazione kyy, kyz, kzy, kzz per sezioni a doppio T di classe 1 e 2

amy = 1 in caso di M=cost

Oss: kyy «modifica» My quando considero l’instabilità nel piano xz.


Quando considero l’instabilità nel piano yz, My è «modificato» da kzy = 0.6 kyy

INSTABILITA’ DI ASTE PRESSO-INFLESSE

VERIFICA – STATO LIMITE ULTIMO

In caso di pressoflessione retta( Mz=0), per tutti i tipi di sezioni di classe 1 e 2 :

kyy = 1 + min(y - 0.2; 0.8) NEd/Nb,Rd,y

kzy = 0

Si ha quindi:

 
NEd M y ,Ed
 1  min  y  0.2 ;0.8  1
Nb,Rd ,y   M y ,Rd
NEd
1
Nb,Rd ,z
INSTABILITA’ DI ASTE PRESSO-INFLESSE

Esempio – METODO B (HP. Distribuzione M cost)


Si consideri un profilo HE 240 B in acciaio S235
y
L = 9682 mm, incernierata alle estremità

MRd,y = 236 kNm z

 
NEd M y ,Ed
 1  min  y  0.2 ;0.8  1
Nb,Rd ,y   M y ,Rd

NEd ≤NbRd,z

NbRd,z = 614 kN NbRd,y = 1416 kN

Curve di normativa, metodo B

INSTABILITA’ DI ASTE PRESSO-INFLESSE

Esempio – CONFRONTO METODO A E METODO B

Domini di resistenza ottenuto per profili


HE e IPE con i due metodi di normativa
INSTABILITA’ DI ASTE PRESSO-INFLESSE

COMPORTAMENTO ASTA PRESSOINFLESSA CON


MOMENTO FLETTENTE VARIABILE

DETERMINAZIONE DEL MOMENTO EQUIVALENTE METODO A

INSTABILITA’ DI ASTE PRESSO-INFLESSE

COMPORTAMENTO ASTA PRESSOINFLESSA CON


MOMENTO FLETTENTE VARIABILE

DETERMINAZIONE DEL MOMENTO EQUIVALENTE METODO A


Meq= 0.6 MA - 0.4 MB
Variazione lineare di M

Meq= 0.6 MA + 0.4 MA = MA

Meq= 0.6 MA

Meq= 0.6 MA – 0.4 (MA / 2) = 0.4 MA

MA è il massimo tra i due momenti ed il segno si riferisce al verso della coppia


M (Se MA = - MB, il diagramma di M è costante e Meq, Ed= MA
INSTABILITA’ DI ASTE PRESSO-INFLESSE

ESEMPIO – METODO A
Sezione HEB 300
Acciaio S235

A 149.1 cm2
Wpl,y 1869 cm3
Iy 25170 cm4

Wply fy  2EI y
M pl ,Rd   418.3 kNm Ncr ,y   42585 kN
 m0 L20
cmin  min  c y , c z   min  0.968,0.847 
F1 = 800 kN Ma = 120 kNm
Afyk
Nb,Rd ,min  cmin  2828 kN
F2 = 60 kN Mb = 0  m1

NEd = 860 kN Meq,Ed = 0.6x120 – 0.4 x 0 = 72 kNm

NEd M y ,eq,Ed 860 72


   
Nb,Rd ,min  N  2828  860 
M y ,Rd  1  Ed 418.3  1 
 Ncr ,y

 42585 
 
 0.3  0.176 0.48  1

INSTABILITA’ DI ASTE PRESSO-INFLESSE

COMPORTAMENTO ASTA PRESSOINFLESSA CON


MOMENTO FLETTENTE VARIABILE

DETERMINAZIONE DEL MOMENTO EQUIVALENTE METODO A

L
Caso a) Mmax = q L2/8
Trave app.-app. A=2/3 Mmax L Mm = 0.667 Mmax
con q uniform.
distribuito Meq = 0.867 Mmax
Caso b)
Mmax = - q L2/2
Mensola con q
uniform. A=1/3 Mmax L Mm = 0.333 Mmax
distribuito Meq = 0.75 Mmax
Caso c) «sovrapposizione effetti»
Mmax = - q L2/8 Mm = 0.5 Mmax
Trave inc.-app. Mm = 0.167 Mmax
con q uniform.
distribuito
Mm = 0.667 Mmax Meq = 0.75 Mmax
INSTABILITA’ DI ASTE PRESSO-INFLESSE

COMPORTAMENTO ASTA PRESSOINFLESSA CON


MOMENTO FLETTENTE VARIABILE
DETERMINAZIONE DEL MOMENTO EQUIVALENTE METODO B

Fattori d’interazione kyy, kyz, kzy, kzz per sezioni a doppio T di classe 1 e 2

L’influenza della distribuzione dei momenti è nei coefficienti am

INSTABILITA’ DI ASTE PRESSO-INFLESSE

COMPORTAMENTO ASTA PRESSOINFLESSA CON


MOMENTO FLETTENTE VARIABILE
DETERMINAZIONE DEL MOMENTO EQUIVALENTE METODO B

Fattori d’interazione kyy, kyz, kzy, kzz per sezioni a doppio T di classe 1 e 2
INSTABILITA’ DI ASTE PRESSO-INFLESSE

COMPORTAMENTO ASTA PRESSOINFLESSA CON


MOMENTO FLETTENTE VARIABILE
DETERMINAZIONE DEL MOMENTO EQUIVALENTE METODO B

Nota: nella Circolare è indicato con am quello che sull’Eurocodice 3 è indicato con cm
INSTABILITA’ DI ASTE PRESSO-INFLESSE

COMPORTAMENTO ASTA PRESSOINFLESSA CON


MOMENTO FLETTENTE VARIABILE

DETERMINAZIONE DEL MOMENTO EQUIVALENTE METODO B

am= 0.6 + 0.4 y  0.4 y  Mmin/ Mmax


Variazione lineare di M

y  Mmin/ Mmax = 1
am= 0.6 + 0.4 = 1 Mmin = Mmax <0

y0
am= 0.6 Mmin = 0

y = - 0.5 Mmin = - Mmax /2


am= 0.6 -0.2 = 0.4

Si assumono positivi i valori agli estremi MA e MB visti come sollecitazione e non


come coppie, MA > MB in valore assoluto
INSTABILITA’ DI ASTE PRESSO-INFLESSE

ESEMPIO – METODO B
Sezione HEB 300
Acciaio S235

A 149.1 cm2
Wpl,y 1869 cm3
Iy 25170 cm4

NEd = 860 kN
F1 = 800 kN Ma = 120 kNm
Meq,Ed = 0.6x120 – 0.4 x 0 = 72 kNm
F2 = 60 kN Mb = 0

Coefficiente amy

Mmin = 0 y=0 amy= 0.6

Coefficiente kyy

 

k yy  a my  1   y  0.2
 NEd
Nb,Rd ,y

 
INSTABILITA’ DI ASTE PRESSO-INFLESSE

ESEMPIO – METODO B
Sezione HEB 300
Acciaio S235

A 149.1 cm2
Wpl,y 1869 cm3
Iy 25170 cm4

L0 1 3500 1
y    0.287 a = 0.34 (curva b)
i y 1 129.9 93.91

 
 y  0.5 1  a  y  0.2   y   0.5 1  0.34  0.287  0.2   0.287 2   0.55
2

 
1 1
cy    0.968
y  y 2   y
2
0.55  0.552  0.287 2

c y fy A 0.968 x 235 x149.1 x 10 2


Nb,Rd ,y    3233 kN
 M1 1.05 x103
INSTABILITA’ DI ASTE PRESSO-INFLESSE

ESEMPIO – METODO B
Sezione HEB 300
Acciaio S235

A 149 cm2
Wpl,y 1869 cm3
Iy 25170 cm4

Wply fy
M pl ,Rd   418.1kNm
 m0

 860   860 
k yy  0.6  1   0.287  0.2   0.613  k yy ,max  0.6  1   0.8   0.728
 3233   3233 

NEd M y ,Ed 860 120


 k yy   0.614  0.266  0.176  0.442  1
Nb,Rd ,y M y ,Rd 3233 418.3
(Con metodo A: 0.480)

INSTABILITA’ DI ASTE PRESSO-INFLESSE

ESEMPIO – METODO B
Sezione HEB 300
Acciaio S235

A 149 cm2

NEd
Nell’altro piano occorre verificare che: 1
Nb,Rd ,z
L0 1 3500 1
z    0.491 a = 0.49 (curva c)
i z 1 75.8 93.91

 
 z  0.5 1  a  z  0.2   z   0.5 1  0.49  0.491  0.2   0.4912   0.692
2

 

1 1
cz    0.847
z  z2   z
2
0.692  0.6922  0.4912

c z fy A 0.847 x 235 x149.1 x 10 2


Nb,Rd ,z    2828 kN  NEd  860 kN
 M1 1.05 x103
INSTABILITA’ DI ASTE PRESSO-INFLESSE

COMPORTAMENTO ASTA PRESSOINFLESSA CON


MOMENTO FLETTENTE VARIABILE

DETERMINAZIONE DEL MOMENTO EQUIVALENTE METODO B


Variazione non lineare del momento lungo l’asta

Valori di am nel caso di carico uniforme

Mh = massimo momento
agli estremi (in valore
assoluto)

yMh = valore all’altro


estremo , quindi con:
1 ≤ y ≤ 1

Ms = momento in mezzeria
(che può essere > o < di
Mh )

INSTABILITA’ DI ASTE PRESSO-INFLESSE

COMPORTAMENTO ASTA PRESSOINFLESSA CON


MOMENTO FLETTENTE VARIABILE

DETERMINAZIONE DEL MOMENTO EQUIVALENTE METODO B


Variazione non lineare del momento lungo l’asta

Distribuzioni di Momento previste dalla normativa

Mh
Mh = massimo momento as 
Ms ah 
Ms
agli estremi (in valore Mh
assoluto)

yMh = valore all’altro


estremo , quindi con:
1 ≤ y ≤ 1

Ms = momento in mezzeria
(che può essere > o < di
M h)
INSTABILITA’ DI ASTE PRESSO-INFLESSE

COMPORTAMENTO ASTA PRESSOINFLESSA CON


MOMENTO FLETTENTE VARIABILE

DETERMINAZIONE DEL MOMENTO EQUIVALENTE METODO B


Variazione non lineare del momento lungo l’asta
L
Caso a) Ms  M h ah=0
Trave app.-app.
con q uniform.
Mh =0
distribuito
Ms amy = 0.95+0.05 ah = 0.95

INSTABILITA’ DI ASTE PRESSO-INFLESSE

COMPORTAMENTO ASTA PRESSOINFLESSA CON


MOMENTO FLETTENTE VARIABILE

DETERMINAZIONE DEL MOMENTO EQUIVALENTE METODO B


Variazione non lineare del momento lungo l’asta

Caso b) L
M h  Ms as= 0.25
Mensola con q Mh
uniformemente Ms = 0.25 Mh
distribuito

Mh = - ql2/2
amy = 0.2 + 0.8 as = 0.4
Ms = - ql2/8
INSTABILITA’ DI ASTE PRESSO-INFLESSE

COMPORTAMENTO ASTA PRESSOINFLESSA CON


MOMENTO FLETTENTE VARIABILE

DETERMINAZIONE DEL MOMENTO EQUIVALENTE METODO B


Variazione non lineare del momento lungo l’asta
L
M h  Ms
Caso c) Mh

as= - 0.5
Trave inc.-app.
con q uniform.
distribuito Ms y= 0

amy = 0.1 - 0.8 as = 0.5

INSTABILITA’ DI ASTE PRESSO-INFLESSE

VERIFICA TENENDO CONTO DEL MOMENTO


EQUIVALENTE

HP. Asta sollecitata da un momento flettente nel piano di maggior rigidezza My,Ed

NEd M y ,eq,Ed
Metodo A  1
Nb,Rd ,min  N 
M y ,Rd  1  Ed 
 Ncr ,y
 
Se NEd =0 My,eq, Ed ≤ My,Rd My,Ed ≤ My,Rd / amy*

Dove per uniformarsi con metodo A si è indiato con amy* = Meq,Ed / MEd

 
NEd M y ,Ed
 1  min  y  0.2 ;0.8  1
Nb,Rd ,y   M y ,Rd
Metodo B  
NEd  
k yy  a my  1   y  0.2 
NEd
Nb,Rd ,y

1  
Nb,Rd ,z

Se NEd =0 amyMy,Ed ≤ My,Rd My,Ed ≤ My,Rd / amy


INSTABILITA’ DI ASTE PRESSO-INFLESSE

VERIFICA TENENDO CONTO DEL MOMENTO


EQUIVALENTE

Metodo A Se NEd =0 My,Ed ≤ My,Rd / amy*

Metodo B My,Ed ≤ My,Rd / amy

Profilo HE 240 B, am = 0.75

MRd,y = 236 kNm

Per NEd → 0 le curve tendono ad un valore > di MRd.


Se am = 0.75, le curve tendono a 236/0.75 = 315 kNm.
Occorre però anche considerare i limiti di resistenza della sezione.

INSTABILITA’ DI ASTE PRESSO-INFLESSE

VERIFICA TENENDO CONTO DEL MOMENTO


EQUIVALENTE

Confronto profili IPE / HE


Minore è am maggiore è la resistenza.
In alcuni casi (metodo B) la verifica può
essere fatta con il dominio della sezione +
verifica stabilità per N.

Al variare di am : confrontando il dominio del Metodo A e quello del


metodo B il metodo A è sempre più conservativo del metodo B,
soprattutto per i profili IPE.
INSTABILITA’ IN ELEMENTI DI ASTE COMPRESSE

EFFETTI DI CARICHI CONCENTRATI

INSTABILITA’ IN ELEMENTI DI ASTE COMPRESSE

STABILITA’ DEI PANNELLI soggetti a TAGLIO


INSTABILITA’ IN ELEMENTI DI ASTE COMPRESSE

STABILITA’ DEI PANNELLI SOGGETTI A TAGLIO

INSTABILITA’ IN ELEMENTI DI ASTE COMPRESSE

STABILITA’ DEI PANNELLI SOGGETTI A COMPRESSIONE


INSTABILITA’ IN ELEMENTI DI ASTE COMPRESSE

STABILITA’ DEI PANNELLI SOGGETTI A COMPRESSIONE

INSTABILITA’ DI LASTRE

ELEMENTI LASTRA COMPRESSI

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