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ε cu = 0,0035 = 0,35%
ε c2 = 0,0020 = 0,20%
ε c4 = 0,2 ⋅ ε cu = 0,07%
f yk 450
f yd = = = 391,3 MPa
γs 1,15
f yd 391,3
ε yd = = = 0,00186 = 0,186%
Es 210000
Ipotesi di calcolo
per la verifica e il progetto allo Stato Limite Ultimo si assume inoltre che
4) la crisi viene raggiunta per schiacciamento del conglomerato che perviene alla
deformazione ultima εcu;
5) l’armatura tesa è snervata.
L’ipotesi 4 è giustificata dalla rimozione del limite di deformazione dell’acciaio, che non può
andare in crisi.
L’ipotesi 5 è legata alle limitazioni sui quantitativi di armatura, che la rende rigorosa nel caso
delle sezioni inflesse.
ε c = ε cu
x
σ c = f cd
β=
(ε cu − ε c4 ) ⋅ fcd = 0,80 κ=
(ε cu − ε c4 ) 2
= 0,40
ε cu ⋅ f cd ε cu
ε cu = 0,0035 = 0,35% Si nota che, per i due legami costitutivi considerati, i valori
ε c2 = 0,0020 = 0,20% di β e di κ sono sostanzialmente coincidenti.
ε c4 = 0,2 ⋅ ε cu = 0,07%
con s = σ s f yd s′ = σ s′ f yd u = As′ As
La verifica nel caso di sezione rettangolare 2/2
Le tensioni σ s e σ s′ possono essere calcolate dalle deformazioni ε s ed ε s′ . Considerando che il
diagramma delle deformazioni è lineare anche allo stato limite ultimo, le deformazioni ε s ed ε s′
possono essere calcolate attraverso la similitudine dei triangoli individuati da tale diagramma.
Si ha
εs ε d−x ε s′ ε x−c
= cu εs = ε = cu ε s′ = ε
d−x x x cu x−c x x cu
da cui
σ s = f yd se ε s ≥ ε yd σ s = Esε s se ε s ≤ ε yd
σ s′ = f yd se ε s′ ≥ ε yd σ s′ = Esε s′ se ε s′ ≤ ε yd
− Nc + Ns = 0
− f cd bxβ + As f yd = 0
da cui si ricava
As f yd
x=
bβ f cd
Nota la posizione dell’asse neutro, il momento resistente della sezione si ottiene imponendo
l’equilibrio alla rotazione della sezione rispetto al punto di applicazione di Nc. Si ha
( )
M Rd = d − κ x As f yd
Si nota che la quantità d – κ x = z rappresenta il braccio della coppia interna, mentre Asfyd = Ns
è lo sforzo nell’armatura tesa.
Sezione rettangolare a doppia armatura 1/3
Allo SLU l’armatura superiore è snervata quando
x−c
ε s′ = ε ≥ ε yd
x cu
cioè quando
ε cu
x≥ c
ε cu − ε yd
Confrontando il valore così ottenuto con la quantità 2,14 c, si può avere la conferma che, allo
SLU, anche l’armatura compressa sia snervata. In caso contrario, invece, si ha
σ ′ x − c ε cu
s′ = s =
f yd x ε yd
e l’equazione dell’asse neutro si scrive
x − c ε cu
− f cd bxβ − As′ f + As f yd = 0
x ε yd yd
cioè ε ε
f cd bβ ⋅ x 2 − As − As′ cu f yd ⋅ x − As′ cu f yd c = 0
ε yd ε yd
Introducendo la percentuale meccanica di armatura
A f yd
ω= s
bd f cd
e ponendo
ε A′
u1 = cu s
ε yd As
Sezione rettangolare a doppia armatura 3/3
… l’equazione precedente assume la forma
( )
β ⋅ x 2 − ω 1− u1 d ⋅ x − ω u1cd = 0
Una volta individuata la posizione corretta dell’asse neutro, il momento resistente di calcolo si
può ottenere imponendo l’equilibrio alla rotazione della sezione rispetto al punto di
applicazione di Nc. Si ha
(
M Rd = N s d − κ x + N s′ κ x − c ) ( )
cioè
M Rd = As d − κ x + s′As′ κ x − c f yd
( ) ( )
Esempi 1/3
x=
( As − As′ ) f yd
bβ f cd
2,14 ⋅ c = 8,56 cm
M Rd = As d − κ x + s′As′ κ x − c f yd
( ) ( )
π ⋅ 2,02
As = 4φ 20 = 4 ⋅ = 4 ⋅3,14 = 12,56 cm 2
4
π ⋅1,42
As′ = 2φ14 = 2 ⋅ = 2 ⋅1,54 = 3,08 cm 2
4
β = 0,810 κ = 0,416 d = 50 − 4 = 46 cm s′ = 1
25
f cd = 0,85⋅ = 14,17 MPa = 14,17 ⋅103 kN/m 2
1,5
450
f yd = = 391,3 MPa = 391,3⋅103 kN/m 2
1,15
Esempi 2/3
π ⋅ 2,02
As = 4φ 20 = 4 ⋅ = 4 ⋅3,14 = 12,56 cm 2
4
π ⋅ 2,02 π ⋅1,42
As′ = 2φ 20 + 1φ14 = 2 ⋅ + = 2 ⋅3,14 + 1,54 = 7,82 cm 2
4 4
β = 0,810 κ = 0,416 d = 50 − 4 = 46 cm s′ = 1
25
f cd = 0,85⋅ = 14,17 MPa = 14,17 ⋅103 kN/m 2
1,5
450
f yd = = 391,3 MPa = 391,3⋅103 kN/m 2
1,15
x=
( As − As′ ) f yd
bβ f cd
2,14 ⋅ c = 8,56 cm
Esempi 3/3
As′ 7,82 ε cu As′ 0,0035 7,82
u= = = 0,623 u1 = = ⋅ = 1,172
As 12,56 ε yd As 0,00186 12,56
As f yd 12,56 391,3
ω= = ⋅ = 0,251
bd f cd 30 ⋅ 46 14,17
Si ottiene così
ω
x= (
1− u1 +
2β
) (1− u1 )2 + 4ωβ u1 dc d =
0,251 ⋅0,810
= (
1− 1,172 +
2 ⋅0,810
) (1− 1,172)2 + 40,251 4
⋅1,172 ⋅ ⋅ 46 = 7,04 cm
46
x=
( As − As′ ) f yd
si può scrivere bβ f cd
( )
x 1 As − As′ f yd 1 f yd 1 f yd 3,5 1 f yk 3,5 3,76
=
h β bhf cd
=
β f cd
(
ρ − ρ′ ≤ ) =
β f cd f yk 0,810 1,15⋅ f cd f yk
=
f cd
I valori di (x/h)max sono riportati nella seguente tabella in funzione della classe di calcestruzzo.
x ε cu d 0,0035 d d
h = ε + ε h = 0,0035 + 0,00186 h = 0,653 h ≃ 0,653⋅0,9 = 0,587
y cu y
avendo posto d/h ≃ 0,9. Si osserva che il valore trovato è molto maggiore di quelli che si
ottengono dalla tabella precedente.
Di conseguenza la limitazione regolamentare della quantità di armatura implica che allo SLU
l’acciaio teso in una sezione rettangolare inflessa a semplice o doppia armatura è sempre
snervato.
εs d − x d d h 0,9
= = −1= −1≃ −1
ε cu x x x h x h
avendo posto d/h ≃ 0,9. Il valore minimo di εs si ottiene quando il rapporto x/h raggiunge il suo
valore massimo, e ciò accade se si impiega la massima armatura regolamentare. Si ha quindi
0,9 0,9
ε s,min = − 1 ε cu = ( )
f cd − 1 0,0035 = 0,0035 0,2394 f cd − 1
( )
x h max 3,76
Limitazione della quantità di armatura 5/5
…
(
ε s,min = 0,0035 0,2394 f cd − 1)
Si nota che anche εs,min dipende dalla classe del calcestruzzo. I suoi valori sono riportati nella
seguente tabella.
Si osserva che lo SLU viene sempre raggiunto con l’acciaio ampiamente in campo plastico,
(εyd = 0,186%).
In definitiva, la limitazione regolamentare della quantità di armatura garantisce in ogni caso
un’adeguata duttilità della sezione.
Ponendo
( ) (
M Sd = M Rd = N c z = β ⋅ b⋅ x ⋅ f cd 1− κξ d = β ⋅ bd 2ξ 1− κξ f cd )
1
(
= β ξ 1− κξ f cd)
r2
si ha
bd 2
M Sd = M Rd =
r2
in cui r dipende dalla classe del calcestruzzo
e dalle unità di misura utilizzate.
da cui si ottiene M Sd
As =
0,9d ⋅ f yd
avendo indicato con il simbolo s′ il rapporto tra la tensione dell’armatura compressa e il valore
di calcolo della tensione di snervamento dell’acciaio.
As′
u=
As
Progetto di una sezione rettangolare a doppia armatura 4/8
Si osserva, inoltre, che la risultante degli sforzi nell’armatura tesa e compressa, N s + N s′ , è
applicata alla distanza d1 al di sotto di Ns. Questa distanza può essere calcolata imponendo
l’equilibrio alla rotazione degli sforzi N s e N s′ rispetto al punto di applicazione della loro
risultante. Si ha
(
N s d1 − N s′ d − c + d1 = 0 )
(
N s d1 − s′uN s d − c + d1 = 0 )
(1− s′u ) d1 − s′u ( d − c ) = 0
s′u ( d − c ) s′u (1− γ )
d =
1 = d
1− s′u 1− s′u
M Sd = M Rd = bd 2
( )
βξ 1− κξ f cd
1− s′u
Progetto di una sezione rettangolare a doppia armatura 6/8
…
M Sd = M Rd = bd 2
(
βξ 1− κξ f cd )
Ponendo 1− s′u
1
=
(
βξ 1− κξ f cd )
r ′2 1− s′u
si ha bd 2
M Sd = M Rd =
r ′2
Questa relazione è analoga a quella ottenuta per sezioni a semplice armatura e può essere
utilizzata allo stesso modo. La presenza di armatura in compressione comporta solo la
variazione del coefficiente r, sostituito da r ′. Si nota che r ′ dipende dalla classe del calcestruzzo,
dalla percentuale di armatura compressa u e dal suo tasso di lavoro s′.
bisogna disporre anche un’armatura compressa per incrementare il momento resistente della
quantità ∆M = M − M Sd Rd , As′ =0
Si ha ∆M
As′ =
(d − c) s′ f yd
in cui s′ = 1 se γ ≤ 0,12, altrimenti in caso contrario
ξ − γ ε cu 0,25 − γ 0,035
s′ =
ξ ε yd
=
0,25 0,0186
= 7,53 0,25 − γ ( )
Si nota che al crescere della resistenza del calcestruzzo fcd i coefficienti r e r ′ si riducono: un
calcestruzzo migliore consente di utilizzare una sezione più piccola.
Si nota, inoltre, che al crescere della percentuale u di armatura compressa il coefficiente r ′ si
riduce in maniera rilevante per sezioni alte ( γ ≤ 0,12 ), perché l’armatura compressa è snervata e
fornisce il massimo contributo possibile ( s′ = 1 ).
Per sezioni basse ( γ > 0,12), invece, l’armatura compressa rimane in campo elastico, il suo
contributo si riduce ( s′ < 1) e il coefficiente r ′ varia meno rapidamente.
Alcuni valori di r e r ′ sono riportati nella seguente tabella al variare di fcd, γ e u.
Valori dei coefficienti r e r’ 2/2
Si nota che, in certi casi, i valori di r ′ risultano molto piccoli, e ciò può condurre all’utilizzo di
sezioni molto basse e molto armate. Tuttavia, per ragioni costruttive, non è opportuno che la
percentuale geometrica di armatura sia superiore a 0,010 (1,0%) per le travi emergenti e a 0,015
(1,5%) per le travi a spessore. Indicando questi valori con il simbolo ρ max , si ha
As M Sd 1 M d 1 M 1
ρ max = = = Sd ≃ Sd
bh 0,9d f yd bh bd 2 0,9h f yd bd 2 f yd
1 M 1
= Sd = ρ max f yd rmin =
2
rmin bd 2 ρ max f yd
Il coefficiente rmin ha lo stesso significato dei coefficienti r e r.′ Per l’acciaio B450C risulta
fyd = 391,3x103 kPa e si ha rmin = 0,0160 per ρmax = 0,010 e rmin = 0,0131 per ρmax = 0,015.
Da un punto di vista applicativo è opportuno che r o r ′ non sia inferiore a questi limiti.
Esempi 1/5
Esempi 2/5
0,12
Esempi 3/5
Esempi 4/5
7, 53 7, 53 0, 377
2, 8
0, 377
Esempi 5/5
1, 0%
0, 377
11, 5
0, 377
La pressoflessione retta: verifica 1/4
Una sezione assegnata è soggetta a pressoflessione quando è sollecitata da uno sforzo normale
NSd di compressione e da un momento flettente MSd diretto secondo uno degli assi principali
d’inerzia. La verifica allo SLU può essere condotta cercando il momento resistente Mrd che
corrisponde a uno sforzo normale resistente pari allo sforzo normale di calcolo, cioè NRd = NSd, e
confrontando tale valore con il momento flettente di calcolo MSd.
Il procedimento di verifica, quindi, può essere sintetizzato nei seguenti passi:
1) Calcolo dello sforzo normale massimo che la sezione può sopportare, che vale
NRd = Ac fcd + As fyd. Se risulta N Sd > N Rd la verifica non è mai soddisfatta, qualunque sia il
valore di MSd.
2) Se risulta N Sd ≤ N Rd , poiché le espressioni per il calcolo di NRd e MRd sono diverse a seconda
che la sezione sia parzializzata o tutta compressa, è necessario individuare a quale delle due
situazioni corrisponde lo sforzo normale di calcolo NSd.
In definitiva, quindi, il diagramma delle deformazioni cui corrisponde uno sforzo normale
NRd = NSd, si ottiene ricercando o per tentativi, o con un procedimento iterativo, il valore di x se
la sezione è parzializzata, o di ηmin se la sezione è tutta compressa.
4) Una volta individuato il diagramma delle deformazioni per cui NRd = NSd, si deve calcolare il
momento resistente di calcolo MRd e confrontarlo con MSd.
La sezione rettangolare 1/2
Sezione parzializzata
Il diagramma delle ε è individuato dalla
distanza x dell’asse neutro dal bordo
superiore. Si ha
d−x x−c
εs = ε ε s′ = ε
x cu x cu
Le corrispondenti tensioni si ricavano dalle relazioni
σ s = f yd se ε s ≥ ε yd σ s = Esε s se ε s ≤ ε yd
σ s′ = f yd se ε s′ ≥ ε yd σ s′ = Esε s′ se ε s′ ≤ ε yd
da cui si ottiene
N s = Asσ s N s′ = As′σ s′
La risultante delle tensioni di compressione nel calcestruzzo vale
N c = β b x f cd
con β = 0,810.
La distanza x dell’asse neutro dal bordo superiore si ottiene dalla relazione
N c + N s′ − N s = N Sd
Esempi 2/2
Si verifichi allo Stato Limite Ultimo una sezione rettangolare 30x60 in calcestruzzo di classe C25/30
armata con 10 cm2 inferiori e 6 cm2 superiori in acciaio B450C, con copriferro c = 4 cm, soggetta alle
sollecitazioni di calcolo MSd = 120 kNm e NSd = - 2500 kN
Riferimenti bibliografici
1. D.M. 14 gennaio 2008. Norme tecniche per le costruzioni. Ministero delle Infrastrutture e
dei Trasporti, G.U. n. 29 del 4 febbraio 2008, Supplemento Ordinario n. 30, 2008, (NTC08).
2. Circolare 2 febbraio 2009 n. 617. Istruzioni per l’applicazione delle Nuove norme tecniche
per le costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio 2008, approvata dal Consiglio Superiore dei
Lavori Pubblici.
3. Mezzina Mauro (a cura di), Fondamenti di Tecnica delle Costruzioni, Città Studi Edizioni,
2013.
4. Ghersi Aurelio, Il cemento armato (seconda edizione), Dario Flaccovio Editore, 2010.
5. Cosenza E., Manfredi G., Pecce M., Strutture in cemento armato, basi della progettazione
(seconda edizione), Ulrico Hoepli Editore, 2015.