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2. PREDIMENSIONAMENTO STRUTTURALE
regole pratiche, esperienze pregresse
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IL PROCESSO DI PROGETTAZIONE E DI SCELTA DEL
MATERIALE IDONEO PER LA STRUTTURA
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Nuovo dimensionamento
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IL SISTEMA STRUTTURALE
Il SISTEMA STRUTTURALE rappresenta la
parte portante di un manufatto,
ovvero l’organismo a cui è relegata
la funzione di assorbimento e
trasferimento «in sicurezza» al terreno
di fondazione delle azioni di
carattere antropico o ambientale a
cui è soggetto durante la sua vita di
progetto
IL SISTEMA STRUTTURALE
Il progetto di una costruzione si suddivide in più parti, che devono essere studiate
separatamente: la struttura portante, gli impianti, le parti non strutturali, le
finiture. Ognuna di queste parti è idealmente estratta dalla costruzione e, anche se
interagisce con le altre parti, viene progettata e verificata isolatamente.
IL SISTEMA STRUTTURALE
IL SISTEMA STRUTTURALE
CONCEZIONE
IL SISTEMA STRUTTURALE
MODELLAZIONE
1. modello geometrico
2. modello meccanico
3. modello delle azioni
IL SISTEMA STRUTTURALE
MODELLAZIONE
IL SISTEMA STRUTTURALE
IL MODELLO GEOMETRICO
Una volta concepito il
sistema strutturale, esso
deve essere
adeguatamente
modellato. La
descrizione del modello
strutturale avviene
partendo dal modello
geometrico.
Vincoli: cerniere
Solai
Hanno la funzione di
resistere ai carichi verticali
riportandoli alle travi di
solaio. La progettazione,
nell’ipotesi semplificata di
solai infinitamente rigidi
nel loro piano, risulta
semplificata.
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SISTEMI STRUTTURALI IN ACCIAIO
Solai
Travi
Pilastri
Controventi
Fondazioni: generalmente
Componenti in amente in cemento
armato
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Elementi
Tali edifici si caratterizzano essenzialmente per la struttura di copertura, la cui luce è solitamente
superiore a quella degli edifici ordinari (coperture di grande luce).
CLASSIFICAZIONE DEI SISTEMI STRUTTURALI
EDIFICI MONOPIANO - GERARCHIA STRUTTURALE
La gerarchia strutturale che compone un sottosistema portante orizzontale nei confronti dei
carichi verticali è composta da:
COPERTURE RIGIDE
DIAFRAMMI orizzontali
SOLAI per EDIFICI in acciaio
La tipologia di solaio tipicamente
utilizzata per le costruzioni in acciaio è
costituita da una lamiera grecata,
fissata alle travi tramite appositi
bottoni di saldatura, all’interno della
quale viene disposta una rete
elettrosaldata e viene gettata una
soletta di calcestruzzo alleggerito.
SOLAI in lamiera grecata con soletta in c.a.
Vantaggi:
- Leggerezza e riduzione degli ingombri
- Velocità di realizzazione
- Facilità di taglio
- Facilità nella realizzazione di aperture per il passaggio degli impianti
LAMIERA GRECATA
Sopra le travi si posa di regola una
lamiera grecata, in genere in acciaio
zincato. Per eseguire il fissaggio la
lamiera deve essere ben aderente
alla trave. Si possono sovrapporre al
massimo due lamiere per uno
spessore complessivo di 2 mm.
RETE ELETTROSALDATA
Nella soletta va sempre posta una
rete elettrosaldata adeguatamente
dimensionata. Normalmente Ø 8 mm,
maglia 20×20 cm a metà soletta. Non
è necessario legare la rete ai
connettori. Es: sistema Tecnaria
SOLAI in lamiera grecata con soletta in c.a.
COMPONENTI
CALCESTRUZZO
Si utilizzano normalmente calcestruzzi
strutturali di classe minima C25/30, con
spessore sopra lamiera non inferiore a 5 cm.
Gli impianti tecnici non devono attraversare
la soletta. Si possono usare anche
calcestruzzi alleggeriti (ad es. Leca CLS
1800). Si inserisce anche rete elettro saldata
o armatura equivalente.
PREDIMENSIONAMENTO :
avviene attraverso Tabelle di portata, generalmente fornite dalle ditte
produttrici.
INPUT :
- sezione lamiera (p = passo ossia larghezza lamiera; h = altezza lamiera)
- s = spessore lamiera
- schema statico (lamiera in semplice appoggio o su più appoggi)
ESEMPIO
SPESSORE LAMIERA
SCHEMA STATICO
LUCE
SOVRACCARICO
MAX
CONSENTITO
SOLAI in lamiera grecata con soletta in c.a.
SECONDA FASE: LAMIERA + SOLETTA C.A.
SEZIONE LAMIERA – CARATTERISTICHE SOLA LAMIERA PER DIVERSI SPESSORI
SPESSORE LAMIERA
ALTEZZA SCHEMA STATICO
SOLETTA LUCE MAX
CALCESTRUZZO
SOVRACCARICO
MAX
CONSENTITO
(kN/m2)
DIAFRAMMI orizzontali
SOLAI per EDIFICI in acciaio
Altre soluzioni: SOLAIO IN LASTRE ALVEOLARI PREFABBRICATE
«SLIM FLOOR»
DIAFRAMMI orizzontali
SOLAI per EDIFICI in acciaio
Altre soluzioni: SOLAIO IN LASTRE ALVEOLARI PREFABBRICATE
«SLIM FLOOR»
sez. A-A
SOLAI slim-floor
PREDIMENSIONAMENTO ATTRAVERSO TABELLE DI PORTATA
ESEMPIO
SOLAI slim-floor
PREDIMENSIONAMENTO ATTRAVERSO TABELLE DI PORTATA
ESEMPIO
LUCE
SPESSORE PANNELLO
CARICO
SOLAI slim-floor
PREDIMENSIONAMENTO ATTRAVERSO TABELLE DI PORTATA
SOLAI slim-floor
PREDIMENSIONAMENTO ATTRAVERSO TABELLE DI PORTATA
SOLAI slim-floor
PREDIMENSIONAMENTO ATTRAVERSO TABELLE DI PORTATA
Uso la tabella di
predimensionamento
per pannelli di spessore
< 30 cm
SOLAI slim-floor
PREDIMENSIONAMENTO ATTRAVERSO TABELLE DI PORTATA
SPESSORE PANNELLO 26,5 cm
Sezione
idonea
Luce 6,5 m
I TELAI IN ACCIAIO
ELEMENTI MONODIMENSIONALI: telai e graticci
Una struttura a telaio è composta da elementi lineari, travi e colonne, incastrati tra
loro, cioè vincolati in modo tale da trasmettersi mutuamente le sollecitazioni flessionali.
I sistemi strutturali
I SISTEMI INTELAIATI
I sistemi strutturali
I SISTEMI INTELAIATI
LA CLASSIFICAZIONE DEI TELAI
• Telai semi-continui
I sistemi strutturali
Definizione
EC3: il sistema di controvento viene individuato come quella parte della struttura che è
in grado di ridurre gli spostamenti trasversali del sistema strutturale almeno dell’80%.
In modo del tutto equivalente, il sistema strutturale è controventato se la rigidezza
trasversale dell'organismo che funge da controvento è almeno 5 volte quella del telaio.
I sistemi strutturali
Il telaio 2 può
essere
considerato
controvento
per il telaio 1?
𝑀 𝑥 𝑀 𝐼 (𝑥)
P.L.V.: δ= 𝑡𝑒𝑙𝑎𝑖𝑜 𝐸𝐼
𝑑𝑥
I sistemi strutturali
Risoluzione del
singolo telaio
Colonne: Travi:
𝐹 𝐹ℎ 2𝑥
M(x) = 2 𝑥 M(x) = 1−
2 𝐿
ℎ 2𝑥
- MI(x) = 2 𝑥
1 MI(x) = 1−
2 𝐿
I sistemi strutturali
colonne trave
𝐹ℎ 3 𝐹ℎ 2 𝐿
δ= 2 +
12𝐸𝐼𝑐 12𝐸𝐼𝑏
Telaio 1: Telaio 2:
trave IPE 330, Ib=11770 cm4 trave IPE 600, Ib=92080 cm4
colonna HE 260 A, Ic=10455 cm4 colonna HE 300 M, Ic=59201 cm4
d1= 0.0123 F d2= 0.0021F
Definizione
Strutture controventate
IL SISTEMA STRUTTURALE
I SISTEMI DI CONTROVENTO SI APPLICANO CON TELAI PENDOLAI
Strutture controventate
La struttura risulta caratterizzata da elementi che sono interessati sia da carichi orizzontali
che verticali (parte sismoresistente) e da elementi interessati dai soli carichi verticali (parte a
gravità o pendolare). Il predimensionamento di tali elementi risulterà pertanto semplificato.
I sistemi strutturali
LA CLASSIFICAZIONE DEI TELAI
IN BASE ALLA TIPOLOGIA STRUTTURALE
Strutture controventate
Svantaggi:
- Impedimento delle aperture (ingombro diagonali)
- La duttilità globale dipende dalla duttilità degli elementi dissipativi (nei controventi è
bassa)
Problematiche principali
SISTEMI INSTABILI
Possono dar
luogo a rotazioni
dell’impalcato
SISTEMI STABILI
materiale
membratura
Tipologia
strutturale
I sistemi strutturali
LA CLASSIFICAZIONE DEI TELAI
IN BASE ALLA TIPOLOGIA STRUTTURALE
Strutture controventate
Problematiche principali: duttilità E’ fondamentale soprattutto per la
progettazione sismica delle strutture
I sistemi strutturali
LA CLASSIFICAZIONE DEI TELAI
IN BASE ALLA TIPOLOGIA STRUTTURALE
Strutture controventate
Problematiche principali: duttilità
DUTTILITA’ DELLE MEMBRATURE
ASTE TESE:
Un elemento teso ha un
comportamento analogo a quello
del materiale base e quindi duttile
ASTE COMPRESSE
Per snellezze ridotte il
comportamento è fragile
- all’aumentare della snellezza
intervengono fenomeni di instabilità
globale
- possono aversi fenomeni di instabilità
locale della sezione
I sistemi strutturali
LA CLASSIFICAZIONE DEI TELAI
IN BASE ALLA TIPOLOGIA STRUTTURALE
Strutture controventate
Problematiche principali: duttilità
DUTTILITA’ GLOBALE
I sistemi strutturali
LA CLASSIFICAZIONE DEI TELAI
IN BASE ALLA TIPOLOGIA STRUTTURALE
Strutture controventate
DUTTILITA’ LOCALE
MATERIALE
ASTE
DUTTILITA’ GLOBALE
CONTROLLO SUL
STRUTTURA MECCANISMO DI
COLLASSO
I sistemi strutturali
LA CLASSIFICAZIONE DEI TELAI
IN BASE ALLA TIPOLOGIA STRUTTURALE
Strutture controventate
I sistemi strutturali
LA CLASSIFICAZIONE DEI TELAI
IN BASE ALLA TIPOLOGIA STRUTTURALE
STRUTTURE NON DISSIPATIVE
Vantaggi
- E’ ammesso un calcolo in campo elastico lineare (non si considera in alcun modo il campo
plastico del materiale)
Svantaggi
Svantaggi
- Devono essere seguite una serie di prescrizioni progettuali e costruttive e devono essere
eseguite verifiche aggiuntive allo scopo di ottenere un’adeguata duttilità strutturale.
Le parti non dissipative delle strutture dissipative ed i collegamenti fra le parti dissipative ed il
resto della struttura devono possedere una sovraresistenza sufficiente a consentire lo sviluppo
della plasticizzazione ciclica delle parti dissipative.
Le prescrizioni si differenziano a seconda che si scelga di progettare una struttura con livello di
capacità dissipativa o classe di duttilità (CD) alta (“A”) o bassa (“B”). La differenza tra le due classi
risiede nell’entità delle plasticizzazioni cui ci si riconduce in fase di progettazione.
In ogni caso non tutte le strutture in acciaio possono essere progettate come
dissipative, ma solo quelle aventi determinate tipologie strutturali.
I sistemi strutturali
LA CLASSIFICAZIONE DEI TELAI
IN BASE ALLA TIPOLOGIA STRUTTURALE
Strutture controventate
Problematiche principali: duttilità
DUTTILITA’ in funzione della TIPOLOGIA STRUTTURALE
Caratteristiche principali
due parametri complementari per la progettazione di una
struttura in campo sismico sono duttilità e rigidezza
Rigidezza
Capacità
dissipativa
Strutture
controventate
possibilità di formare un
elevato numero di cerniere Strutture a
plastiche nodi rigidi
I sistemi strutturali
LA CLASSIFICAZIONE DEI TELAI
IN BASE ALLA TIPOLOGIA STRUTTURALE
Siccome le strutture di controvento orizzontali e/o i solai devono resistere alle azioni
orizzontali in campo elastico, l’azione dissipativa durante il terremoto può essere
localizzata solo nelle strutture verticali che diventano così l’elemento caratterizzante
delle strutture in acciaio in zona sismica.
Strutture controventate
Caratteristiche principali
Rigidezza
Capacità
dissipativa
Controventi concentrici
Controventi eccentrici
Strutture intelaiate
I sistemi strutturali
A) STRUTTURE INTELAIATE
A) STRUTTURE INTELAIATE
I sistemi strutturali
Sono composte da telai che resistono alle forze orizzontali con un comportamento
prevalentemente flessionale. In queste strutture le zone dissipative sono
principalmente collocale alle estremità delle travi in prossimità dei collegamenti
trave-colonna, dove si possono formare le cerniere plastiche e l’energia viene
dissipata per mezzo della flessione ciclica plastica. Le cerniere plastiche si formano
nelle travi piuttosto che nelle colonne, tranne che per le sezioni della colonne alla
base ed alla sommità dei telai multipiano e per tutte le sezioni degli edifici
monopiano.
I sistemi strutturali
- La capacità di assorbire energia è molto diversa a seconda del tipo di collegamento utilizzato. Al
fine di garantire la formazione delle cerniere plastiche in corrispondenza dei collegamenti è
necessario stabilire una opportuna gerarchia delle resistenza tra trave, colonna e collegamento.
I sistemi strutturali
I sistemi strutturali
LA CLASSIFICAZIONE DEI TELAI
IN BASE ALLA TIPOLOGIA STRUTTURALE
STRUTTURE INTELAIATE
TIPOLOGIE DI COLLEGAMENTO
MECCANISMI DISSIPATIVI
Meccanismo Meccanismi
globale di piano
I sistemi strutturali
- i sistemi a telaio sono utilizzati essenzialmente per edifici di altezza non troppo
elevata. Per edifici di medio-alti (da 6 a 40 piani) le deformazioni elastiche
orizzontali per terremoti di intensità medio-alta o per l’azione del vento risultano
in genere troppo elevate, inducendo danneggiamenti agli elementi non
strutturali.
I sistemi strutturali
- dispersione energetica affidata ai diagonali tesi (occorre avere almeno una diagonale
tesa per ogni direzione dell’azione sismica)
Dimensionamento Dimensionamento
controvento a controvento a
diagonali tese e diagonali tese
compresse (l < 100) (l > 150)
I sistemi strutturali
LA CLASSIFICAZIONE DEI TELAI
IN BASE ALLA TIPOLOGIA STRUTTURALE
I sistemi strutturali
I sistemi strutturali
I sistemi strutturali
I sistemi strutturali
Campata controventata con profili a doppio T Campata controventata con profili scatolari
I sistemi strutturali
I sistemi strutturali
LA CLASSIFICAZIONE DEI TELAI
IN BASE ALLA TIPOLOGIA STRUTTURALE
Sbandamento laterale
Formazione cerniera
plastica e riduzione del
carico per avere equilibrio
Allungamento in
compressione (deformazione
residua in O)
raddrizzamento
snervamento
I cicli successivi al primo sono traslati (per le deformazioni residue) e si ha una riduzione di resistenza in
compressione per le deformazioni residue accumulate.
I sistemi strutturali
LA CLASSIFICAZIONE DEI TELAI
IN BASE ALLA TIPOLOGIA STRUTTURALE
Tipico comportamento isteretico di un’asta caricata assialmente con storia di carico simmetrica
(Trembley, 2002).
B) CONTROVENTI CONCENTRICI
Le zone dissipative si localizzano nelle aste tese, anche se le capacità dissipative sono
spesso poco soddisfacenti a causa dei ripetuti fenomeni di instabilità che interessano le
aste diagonali compresse. Ciò produce una progressiva diminuzione dell’area racchiusa
nei cicli di isteresi.
I sistemi strutturali
LA CLASSIFICAZIONE DEI TELAI
IN BASE ALLA TIPOLOGIA STRUTTURALE
Al crescere della
snellezza
diminuisce la
capacità
dissipativa di
ogni diagonale
I sistemi strutturali
LA CLASSIFICAZIONE DEI TELAI
IN BASE ALLA TIPOLOGIA STRUTTURALE
I sistemi strutturali
Gli elementi strutturali differenti dalle diagonali devono essere progettati sulla base
delle massime azioni sviluppabili dalle diagonali
I sistemi strutturali
B2) CONTROVENTI a V
B2) CONTROVENTI a V
Vtrave = Mtrave =0 Vtrave 0 Mtrave 0
(a) schema; (b) con diagonali tese e compresse; (c ) con diagonale solo tesa
I sistemi strutturali
t= spessore
del fazzoletto
Controventi a V invertita
I sistemi strutturali
Controventi a V
I sistemi strutturali
LA CLASSIFICAZIONE DEI TELAI
IN BASE ALLA TIPOLOGIA STRUTTURALE
B3) CONTROVENTI a K
il punto d’intersezione delle diagonali giace su una colonna.
Questa categoria non deve essere considerata dissipativa in
quanto il meccanismo di collasso coinvolge la colonna.
I controventi a K
non possono
essere considerati
dissipativi in
quanto le diagonali
intersecano le
colonne.
I sistemi strutturali
I sistemi strutturali
link
I sistemi strutturali
LA CLASSIFICAZIONE DEI TELAI
IN BASE ALLA TIPOLOGIA STRUTTURALE
C) STRUTTURE CON CONTROVENTI ECCENTRICI
Anche in questo caso la localizzazione delle cerniere plastiche deve essere garantita attraverso
la definizione di un’opportuna gerarchia delle resistenze.
I controventi eccentrici si fondano sull’idea di irrigidire i telai per mezzo di diagonali
eccentriche che dividono la trave in due o più parti. La parte più corta in cui la trave risulta
suddivisa viene chiamata “link” ed ha il compito di dissipare l’energia sismica attraverso
deformazioni plastiche cicliche taglianti e/o flessionali.
Link lunghi:
plasticizzazione per
flessione (moment links)
La lunghezza del collegamento eccentrico è responsabile del meccanismo di collasso che dissipa
energia. Il collegamento deve essere progettato con cura per ottenere le prestazioni .
I sistemi strutturali
I sistemi strutturali
Tipologia a D Tipologia a K
I sistemi strutturali
I sistemi strutturali
Caratteristiche dissipative
di un collegamento
eccentrico
I sistemi strutturali
I sistemi strutturali
Possibili alternative:
I sistemi strutturali
Strutture nelle quali le azioni orizzontali sono assorbite sia da telai che da
controventi agenti nel medesimo piano.
I sistemi strutturali
I sistemi strutturali
I sistemi strutturali
Vento in direzione y:
Vento in direzione x:
I sistemi strutturali
I sistemi strutturali
Soluzione con 3
controventi verticali
I sistemi strutturali
Soluzione con 3
controventi verticali
Sottostrutture piane
I sistemi strutturali
I sistemi strutturali
Modalità comuni di
controventamento di edifici
industriali monopiano
Riferimenti bibliografici utilizzati: