Sei sulla pagina 1di 16

Letteratura italiana

 AIUTO ALLO STUDIO

 MATURITÀ

 ESAME 3ª MEDIA

 ORIENTAMENTO

 MATERIE


Cerca
1. Home
2. Letteratura italiana
3. Ottocento
4. Giovanni Pascoli

Giovanni Pascoli: vita e poesie


A cura di Daniel Raffini.
 stampa

 condividi su facebook

 twitta
Giovanni Pascoli: vita, pensiero, poetica e opere più importanti dell'autore di Myricae, una
delle raccolte di poesie più importanti del '900

Devi conoscere

 Decadentismo: significato, caratteristiche ed esponenti


 X Agosto di Giovanni Pascoli: testo e parafrasi
 Temporale di Giovanni Pascoli: testo e parafrasi
Cosa imparerai

 Gli eventi più importanti della vita di Giovanni Pascoli


 I tratti caratteristici della poetica e del pensiero dell'autore
 I caratteri generali delle sue opere più importanti

INDICE
1. Introduzione a Giovanni Pascoli
2. La vita di Giovanni Pascoli: momenti da ricordare
3. Le raccolte di poesie di Giovanni Pascoli
1. Myricae (1891)
2. Poemetti (1897)
3. Canti di Castelvecchio (1903)
4. Poemi conviviali (1904)
4. Giovanni Pascoli e il Decadentismo
1. Crisi del Positivismo
2. Simboli, corrispondenze e irrazionalismo
3. Il pessimismo pascoliano
4. Poesia pura e utopia umanitaria
5. La poetica del fanciullino
6. Temi della poesia pascoliana
1. La natura e la campagna
2. Le piccole cose
3. Le vicende autobiografiche
4. Il mito e la storia antica
7. Guarda il video su Giovanni Pascoli
8. Concetti chiave
Infobox

Chi

Giovanni Pascoli

Quando

31 dicembre 1855 - 6 aprile 1912

Movimento letterario

Decadentismo, in parte anche Simbolismo

Opere principali

Myricae, Poemetti, Canti di Castelvecchio, Poemi conviviali, Il fanciullino

Ha ispirato

Umberto Saba

Frase celebre

«La poesia consiste nella visione d'un particolare inavvertito, fuori e dentro di noi»
1Introduzione a Giovanni Pascoli
Giovanni Pascoli è una figura centrale della cultura italiana tra la fine dell’800 e i primi anni
del 900. Fu poeta di grande successo, professore universitario, autore di saggi e critico
letterario. La sua poesia unisce la raffigurazione del mondo naturale e contadino e una
grande carica umanitaria.
2La vita di Giovanni Pascoli: momenti da ricordare
 1855. Giovanni Pascoli asce a San Mauro di Romagna.
 1862. Entra nel collegio degli Scolopiti a Urbino, dove riceve una formazione classica.
 1867. La morte del padre rompe la serenità familiare, l’anno successivo muore la madre e poi
la sorella e due fratelli.
 1873. Pascoli studia Lettere a Bologna e si avvicina al Socialismo.
 1979. Viene arrestato durante una manifestazione e trascorre alcuni mesi in carcere; questa esperienza lo
allontana dall’azione politica.
 1882-95. Insegna in vari licei italiani. Vive con le sorelle Ida e Mariù, con cui ricostruisce quel nucleo
familiare che aveva perso da ragazzo, ma questo lo allontana dal mondo esterno e lo fa chiudere nel
suo pessimismo.
 1895-1904. La sorella Ida si sposa e Giovanni Pascoli vede in questo un tradimento del nido familiare.
Soggiorna spesso a Castelvecchio, vicino Lucca, dove trascorre vita appartata e di campagna, e inizia la sua
carriera di professore universitario, prima a Bologna, poi a Messina e Pisa.
 1905. Subentra a Giosuè Carducci nella cattedra di letteratura italiana dell’Università di Bologna. Nel
frattempo la sua fama di poeta si è ormai consolidata.
 1911. Ormai figura di spicco nel panorama culturale italiano, Pascoli pronuncia il discorso La grande
proletaria si è mossa, con il quale esprime il suo appoggio alla guerra coloniale.
 1912. Muore a Bologna.
3Le raccolte di poesie di Giovanni Pascoli
3.1Myricae (1891)

Ritratto di Giovanni Pascoli — Fonte: Ansa

Una raccolta in continuo aggiornamentoÈ la prima raccolta di poesie Pascoli, ma molti dei testi che
la compongono erano già usciti in rivista. Come le altre raccolte poetiche di Giovanni
Pascoli, Myricae andrà espandendosi con nuovi componimenti nelle edizioni successive:
dalle 22 poesie della prima edizione si arriverà alle 156 dell’ultima.
La poesia delle cose umiliIl titolo, in latino, è una citazione dalla quarta bucolica di Virgilio, in
cui le piccole tamerici (myricae in latino) indicano la poesia umile. Nella scelta di questo
titolo Pascoli mostra la volontà di mettere al centro delle sue poesie le piccole cose.
Myricae raccoglie in prevalenza componimenti brevi, che ritraggono la vita campestre e
la natura attraverso immagini, suoni, colori e impressioni. Gli oggetti intorno ai quali il
poeta si concentra si caricano di valenze simboliche. A questo si aggiunge l’immagine
ricorrente dei familiari morti del poeta.
Le caratteristiche del linguaggio di PascoliSono già presenti le caratteristiche principali
del linguaggio poetico pascoliano:
 Onomatopee, come il “bubbolìo” del primo verso della poesia Temporale.
 Valore simbolico dei suoni, o fonosimbolismo, come la ripetizione di suoni cupi come la “o” o la “u” al fine
di creare un’atmosfera di tristezza e mistero.
 Linguaggio analogico, che crea una fitta rete di collegamenti tra le cose, ad esempio nella poesia X
Agosto le immagini della rondine e dell’uomo sono legate per analogia.
 Sintassi frantumata, fatta di frasi brevi e prive di elementi di connessione.
 Combinazioni metriche inedite, che Pascoli chiamerà “metrica neoclassica” e che si concretizza in un
ritorno alla metrica greca adattata alle esigenze della lingue italiane e alla volontà del poeta.
Più bello il fiore cui la pioggia estiva / lascia una stilla dove il sol si frange.

Giovanni Pascoli, Pianto (da Myricae)

3.2Poemetti (1897)
Componimenti più lunghi e dal tono più narrativo. Pascoli utilizza la terzina
dantescaI Poemetti di Giovanni Pascoli sono componimenti più ampi di quelli di Myricae e di
tono meno lirico e più narrativo. Sono racconti in versi in cui il poeta, attraverso le vicende
di una famiglia contadina, celebra la piccola borghesia campestre, in cui risiedono valori
come la solidarietà, la laboriosità, la saggezza, la bontà e la purezza morale.
La vita contadina, con i suoi ritmi ripetitivi e il suo piccolo mondo protetto, appare
a Pascoli un rifugio contro i mali del mondo e della storia. Le poesie si dividono in cicli,
ognuno dei quali intitolato a una delle operazioni dei campi. Nei Poemetti sono presenti
anche temi più inquietanti, carichi di significati simbolici, che evocano atmosfere notturne e
rimandano al tema della morte.
Dal punto di vista metrico si nota, a differenza di Myricae, l’uso della terzina dantesca. Il
linguaggio rimanda alla poesia epica e conferisce eroicità ai personaggi della campagna.
3.3Canti di Castelvecchio (1903)

Testo autografo de La cavalla storna — Fonte: Ansa

Il ritorno alla poesia delle piccole coseGiovanni Pascoli definisce queste poesie come delle myricae,
collegandole dunque alla sua prima raccolta. Ritornano le immagini naturali e la vita di
campagna e si torna al verso breve e alla dimensione lirica, che Pascoli aveva abbandonato
nei Poemetti. Nella natura il poeta cerca una consolazione al dolore; lo capiamo dalla
riproposizione dei temi del lutto familiare e della morte.
Dal punto di vista dei paesaggi viene presentato sia Castelvecchio, il paese nel quale il
poeta si rifugia nei momenti di riposo e al quale rimanda il titolo, sia il paese natale, luogo
del nido perduto. Non mancano anche qui i temi più morbosi, che rimandano alle segrete
ossessioni del poeta: il sesso, vissuto col turbamento di un fanciullo, e la morte, come
rifugio ultimo.
3.4Poemi conviviali (1904)
Il mondo antico carico delle angosce della modernitàIl titolo deriva dal fatto che la maggior parte di
queste poesie furono pubblicate sulla rivista «Il Convito». Si tratta di poemetti dedicati a
personaggi e fatti del mito e della storia antica, dalla Grecia fino al Cristianesimo delle
origini: vi compaiono personaggi come Achille, Ulisse, Elena, Solone, Socrate, Alessandro
Magno.
Il linguaggio di Pascoli mira qui a riprodurre in italiano la poesia classica, ma sotto le vesti
classiche appaiono i temi consueti della poesia pascoliana. Il mondo antico non si presenta
immobile e perfetto, ma carico delle angosce della modernità.
4Giovanni Pascoli e il Decadentismo

Approfondisci
Il Decadentismo

La poesia di Giovanni Pascoli si inserisce all’interno del Decadentismo, movimento letterario


che si diffonde alla fine dell’800 e che si basa sulla percezione del presente come epoca di
decadenza e su un ritorno all’irrazionale dopo le certezze del Positivismo. Vediamo nel
dettaglio quali sono gli elementi che fanno di Pascoli un poeta decadente.
4.1Crisi del Positivismo

Approfondisci

Giacomo Leopardi: Il sabato del villaggio

L'attenzione alla correttezza scientifica ma, al contempo, la diffidenza nel potere conoscitivo della

scienzaDella sua formazione positivista rimane nella poesia di Giovanni Pascoli la precisione
nell’uso dei nomi di animali e piante e l’attenzione alla correttezza scientifica. Famoso il
passo in cui Pascoli rimprovera Leopardi per aver messo in mano alla donzelletta di Il
sabato del villaggio un mazzo di rose e viole, cosa impossibile dal momento che rose e viole
non fioriscono nello stesso periodo. Ma in lui si riflette anche la crisi della scienza tipica
della cultura di fine secolo, che sfocia in tendenze spiritualistiche. Nella scienza egli non
vede più lo strumento principale di conoscenza.
4.2Simboli, corrispondenze e irrazionalismo
Una realtà carica di velenze simboliche e corrispondenze: la conoscenza si fa intuitivaIn conseguenza

alla crisi del Positivismo la poesia di Giovanni Pascoli si apre all’ignoto e al mistero e cerca
di decifrare i messaggi enigmatici della natura. La rappresentazione degli oggetti non
risponde a un’adesione verista alla realtà. La soggettività del poeta li carica di valenze
simboliche, rimandano a qualcosa di ignoto e misterioso che si situa al di fuori di essi. Si
vengono a creare legami segreti tra le cose, le corrispondenze di cui parla Baudelaire, che
solo possono essere colte abbandonando la logica. La conoscenza diventa intuitiva, non più
razionale. Simbolo, corrispondenze e irrazionalismo legano indissolubilmente Pascoli alla
cultura decadente.
4.3Il pessimismo pascoliano

Profilo di Giovanni Pascoli — Fonte: Getty-Images

L'unione tra gli uomini contro gli ostacoli della vitaIl pensiero di Giovanni Pascoli è radicalmente
pessimista e si basa sulla convinzione che la vita umana sia dominata dal dolore e dal male.
Questa visione porta il poeta a invocare la fratellanza: gli uomini, vittime della loro infelice
condizione, devono smettere di farsi del male tra loro e unirsi contro gli ostacoli della vita.
La sofferenza per Pascoli purifica ed eleva l’uomo, che dal dolore deve saper approdare al
perdono. Pascoli, rievocando nelle sue poesie l’uccisione del padre, si presenta come vittima
del male del mondo, ma rifiuta ogni vendetta.
4.4Poesia pura e utopia umanitaria
Una poesia pura che si oppone all'odio tra gli uominiPer Giovanni Pascoli la poesia deve essere pura,
non deve avere fini pratici, secondo una concezione tipica dell’Estetismo. Il poeta scrive
per il piacere di scrivere e di creare qualcosa di bello, non per consigliare o ammonire i
lettori. Tuttavia Pascoli aggiunge qualcosa rispetto alla poetica dell’estetismo: per lui la
poesia, proprio nel momento in cui diventa pura e disinteressata, assume un’utilità morale
e sociale. La sua poesia predica la non violenza e si oppone all’odio tra gli uomini,
invocando la fratellanza. La poesia pura di Pascoli è portatrice di un grande messaggio
sociale, che prende la forma di un’utopia umanitaria, il sogno irrealizzabile di un mondo
migliore.
5La poetica del fanciullino
Un discorso a parte merita il saggio Il fanciullino (1897), in cui Giovanni Pascoli espone la
sua poetica. Vediamone i punti principali:
 Il poeta deve porsi nell’ottica del fanciullino e comportarsi come se vedesse le cose per la prima volta,
con stupore.
 Per descrivere questo nuovo mondo egli deve usare un nuovo linguaggio, svincolato dai meccanismi della
comunicazione abituale e che vada all’intimo delle cose, riscoprendole.
 La poesia diventa una conoscenza prerazionale, immaginifica, intuitiva e non logica. L’atteggiamento
irrazionale in Pascoli non determina un abbandono al sogno, ma anzi porta a uno scavo profondo nella realtà
e permette di conoscere le cose direttamente, senza la mediazione della ragione.
 Il poeta-fanciullino è in grado di cogliere le somiglianze e le relazioni tra le cose, le corrispondenze che
vengono a creare una rete di simboli.
 Il poeta è un veggente, dotato di una vista più acuta degli altri uomini e può spingere lo sguardo oltre le
apparenze ed esplorare il mistero.
Tutti questi elementi ci mostrano come Pascoli abbia saputo approfondire e personalizzare
gli elementi più importanti del Decadentismo.
Il poeta, se è e quando è veramente poeta, cioè tale che significhi solo ciò che il fanciullo detta
dentro, riesce perciò ispiratore di buoni e civili costumi, d'amor patrio e familiare e umano.

Giovanni Pascoli, Il fanciullino

6Temi della poesia pascoliana


Per fare il punto di quanto detto finora passiamo ora riassumere in pochi punti i temi
principali della poesia di Giovanni Pascoli.
6.1La natura e la campagna

Approfondisci

Giovanni Verga: vita e opere

L'idealizzazione della realtà popolare e della vita contadinaLa descrizione della natura e della vita

contadina, dei suoi oggetti e dei suoi ritmi sono al centro di tutta la produzione di Giovanni
Pascoli. Il poeta vede il suo ideale in una forma di vita che sta scomparendo. A differenza
del Verismo di Verga, Pascoli ignora gli aspetti più crudi della realtà popolare e la idealizza.
Egli preferisce concentrarsi sulle piccole cose di quel mondo e si pone nell’ottica stupita
del fanciullino che vede tutto per la prima volta. Con lo stesso sguardo stupito Pascoli si
sofferma sugli eventi naturali, li spoglia dei loro significati oggettivi e gliene conferisce
di nuovi e simbolici.
6.2Le piccole cose
Anche le piccole cose sono degne di essere cantate dalla letteratura, al pari dei miti e degli eroi

antichiIl mondo poetico pascoliano appare frantumato in tanti piccoli oggetti, brevi
immagini, lampi di luce, scie di odori, pensieri che appaiono e scompaiono all’improvviso.
Di questo mondo visto a scatti Giovanni Pascoli descrive le piccole cose.
Il poeta rifiuta il principio classicista che divide tra temi alti e bassi e non ritiene questi
ultimi degni della poesia. Per lui la poesia è anche nelle piccole cose, che hanno la stessa
dignità di quelle grandi. Così si ricollega al principio romantico per il quale ogni elemento
della realtà è degno di entrare in letteratura e si fa cantore del mondo contadino allo stesso
modo in cui canta le glorie nazionali ed evoca i miti e gli eroi antichi.
6.3Le vicende autobiografiche

Ritratto di Giovanni Pascoli con sua sorella Maria — Fonte: Ansa

Pascoli come portavoce del dolore del genere umanoAl centro di molte poesie di Giovanni Pascoli ci
sono le sue vicende autobiografiche, in particolare la morte dei suoi familiari.
Importantissima l’immagine del nido distrutto, che il poeta cercherà per tutta la vita di
ricostruire. Nella poesia X Agosto, probabilmente la sua più bella, il poeta rievoca
l’uccisione del padre, accostandola a quella di una rondine e al martirio di Cristo sulla
croce.
Quello che bisogna sottolineare è che Pascoli parte dalle proprie vicende personali per
arrivare alla condizione umana in generale. Così è anche per il suo pessimismo: nel proprio
dolore egli vede il dolore di tutta l’umanità e si attiva per porvi rimedio, seppur attraverso
una visione utopistica.
6.4Il mito e la storia antica
L'esaltazione delle piccole cose anche nel mito e nella storia anticaLa formazione di Giovanni
Pascoli è classica, studiò la letteratura greca e latina (di cui fu anche professore a Bologna) e
alle storie antiche si ispirò nelle sue poesie. Egli però non riprese quel mondo così com’era,
ma lo interpretò secondo la propria sensibilità. Nei Poemi Conviviali esplora gli aspetti
meno noti della storia e del mito, ricollegandosi alla poesia ellenistica, mentre nelle poesie
in latino si dedica ad aspetti marginali della vita romana e mette al centro personaggi
umili (gladiatori, schiavi, poveri) ma virtuosi. In questo vediamo di nuovo l’umanitarismo
di Pascoli, che respinge la schiavitù e cerca di riscattare queste figure oppresse.
7Guarda il video su Giovanni Pascoli

Concetti chiave
 Giovanni Pascoli, poeta decadente

o Come risposta alla crisi del Positivismo la poesia di Giovanni Pascoli ci mette di fronte all’irrazionale e lo
interpreta attraverso i simboli e le corrispondenze.
o Per Pascoli la vita è dolore, ma nella sua poesia c’è l’aspirazione alla fratellanza.
 Le tematiche della poesia di Giovanni Pascoli

o Per Pascoli la poesia deve essere svincolata da ogni fine esterno, tuttavia in essa esprime un messaggio di
fratellanza.
o La sua visione del mondo è pessimista: la vita è caratterizzata dal dolore e dal male.
o I temi principali delle poesie di Pascoli sono la natura, la vita contadina, la morte e il mito.
o Per le sue poesie predilige in generale la forma breve e il ritmo spezzato.
Articoli correlati

Giovanni Pascoli: la produzione poetica

Analisi delle opere poetiche di Pascoli e delle principali poesie che contraddistinguono
tutta la sua produzione letteraria e sono importanti per capire la sua poetica… Continua
Giovanni Pascoli: la poetica del fanciullino

Il fanciullino di Giovanni Pascoli: analisi, riassunto e spiegazione della pooetica… Continua


Giovanni Pascoli: biografia breve
Breve riassunto della biografia di Pascoli, la poetica del fanciullino, l'ideologia e le sue
opere, Decadentismo e Myricae del poeta italiano… Continua
Analisi Temporale di Giovanni Pascoli: tema
Traccia del tema su Temporale di Giovanni Pascoli: Pascoli nelle sue poesie fa continui
richiami al nido, al mistero, ai simboli e alla morte… Continua
Giovanni Pascoli e Il nido familiare: tesina
Tesina di Italiano su Pascoli e Il nido familiare: breve biografia dell'autore, analisi del
concetto di "nido familiare" per Pascoli e descrizione con commento di "Myricae" e "X
Agosto"… Continua

© 2019 Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. - riproduzione riservata - P.IVA 08386600152


Tutti i servizi sono erogati, agli stessi termini e condizioni, da Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. quale società
incorporante di Banzai Media S.r.l.

 Chi siamo

 Condizioni

 Privacy

 Privacy Policy

 Cookie Policy

 Help

 Mappa del sito


Accedi
Login
Password dimenticata? REGISTRATI

Giovanni Pascoli: vita e poesie


1. Introduzione a Giovanni Pascoli
2. La vita di Giovanni Pascoli: momenti da ricordare
3. Le raccolte di poesie di Giovanni Pascoli
1. Myricae (1891)
2. Poemetti (1897)
3. Canti di Castelvecchio (1903)
4. Poemi conviviali (1904)
4. Giovanni Pascoli e il Decadentismo
1. Crisi del Positivismo
2. Simboli, corrispondenze e irrazionalismo
3. Il pessimismo pascoliano
4. Poesia pura e utopia umanitaria
5. La poetica del fanciullino
6. Temi della poesia pascoliana
1. La natura e la campagna
2. Le piccole cose

 Le vicende autobiograficheHome

 Concerti

 Testi tradotti

 Festival di Sanremo
 Filastrocche

 Canzoni Napoletane

Wikitesti

 ARTISTI
 CANZONI
 NOVITÀ
 ACCORDI
 CANTI POPOLARI

Cerca

Home Poesie Napoletane

POESIE NAPOLETANE
ULTIME
‘O paese ‘e pulicenella
Penziero ca… cunviene – Peppino De Filippo
Penziere antiche – Peppino De Filippo
Austo! – Peppino De Filippo
Storia ‘e ‘nu passarotto e ‘na cardella
Don Luca Pecorella – Peppino De Filippo
‘Nu penziero… accussi’ – Peppino De Filippo
Penziero pe’ ‘nu core ca se vò bene – Peppino De Filippo
‘A casa vecchia – Peppino De Filippo
Penziero fisso – Peppino De Filippo
Vierno trase
Zingara mia
Tu si chella
So’ turnato cu’ te
Logica conseguenza
Si putese cagnarme stu’ core
Paese mio – Peppino De Filippo
Lassammoce , Marì
Chitarrata d’ammore
Estate!
Bongiorno ammore …
Vicino a te
Pianneforte ‘e notte – Salvatore Di Giacomo
Adesso – Luciano Somma
Il tuo sorriso – Luciano Somma
Viéneme pruove! – Enzo Mammato
‘O primmo ‘e settembre
Facenno ‘ammore…
L’he visto maje? – Poesie Napoletane
Luntana ‘a me
P’ave’ ‘nu filo ‘e luce
Sule – Napoletane
Vico napulitano
‘O primmo ‘e ll’anno
‘O scemo
‘O saluto
‘O Vangelo
Furtunata
Ll’acciso
Sfregio
‘O ‘nteresse
Se dice
Fratelli d’Italia – Napoletane
E tiritì-tiritòmmolà
Napule napulitana – Raffaele Bagnulo
‘A voce d’ ‘o silenzio
‘O cippo
‘O vico – Silvana De Luca
Poesie Napoletane
Zincara nera
3.
4. Il mito e la storia antica
7. Guarda il video su Giovanni Pascoli
8. Concetti chiave
INDICE

Potrebbero piacerti anche