Le proposizioni temporali si chiamano in questo modo perché indicano
una circostanza di tempo in cui avviene ciò che si dice nella reggente; all’interno del periodo svolgono la stessa funzione del complemento di tempo nella frase semplice. In latino si esprime in diversi modi.
cum (= quando) più verbo di modo indicativo.
Cum valemus, facile damus consilia aegrotatis.
Quando stiamo bene, facilmente diamo consigli agli ammalati.
Anche in latino, tra la reggente e la temporale possono instaurarsi tre
tipi di rapporto temporale: contemporaneità anteriorità posteriorità Contemporaneità
Le temporali in rapporto di contemporaneità con la reggente si
costruiscono con: ubi (=quando, nel momento in cui), ut, ut primum, ubi primum, simul ac, simul atque (= non appena, appena che, come) donec, quoad (= finchè) quamdiu (= per tutto il tempo che) più verbo di modo indicativo dum (= mentre) più presente indicativo
Ubi equites conspexerunt, Galli fugerunt.
Quando videro i cavalieri, i Galli fuggirono.
Romani, simul ac signa nostra viderunt, portas aperuerunt.
I Romani, appena videro le nostre insegne, aprirono le porte. Anteriorità
Le temporali in rapporto di anteriorità con la reggente si costruiscono
con: antequam, priusquam (= prima che) più verbo di modo indicativo
Antequam audio, dicam pauca.
Prima di ascoltare, dirò poche cose.
Posteriorità
Le temporali in rapporto di posteriorità con la reggente si costruiscono
con: postquam (= dopo che) più verbo di modo indicativo