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La semantica reichenbachiana per i tempi verbali Presenteremo ora una semantica alternativa per i tempi verbali che evita alcuni dei problemi a cui va incontro lanalisi prioriana. Questa semantica basata sulla Teoria delle Rappresentazioni di Discorso (Discourse Representation Theory, o DRT per brevit) elaborata da H. Kamp 1 ed stata proposta in Partee [1984]. Lanalisi di Partee si richiama esplicitamente allanalisi del tempo verbale proposta originariamente in Reichenbach [1947]2 . Inizieremo dunque col dare uno sguardo alla teoria di Reichenbach. 4.1 Lanalisi dei tempi verbali di Reichenbach Secondo Reichenbach, i tempi verbali esprimono relazioni tra tre parametri temporali: il tempo dellevento, il tempo dellemissione, e il tempo di riferimento. Da un punto di vista intuitivo, il ruolo dei primi due parametri pu essere illustrato cos: lenunciato (34) asserisce che il tempo della partenza di Carlo (il tempo dellevento) precede il tempo dellemissione (il tempo in cui lenunciato viene proferito). (34) Carlo se ne and

Ma qual la funzione del tempo di riferimento? Perch abbiamo bisogno di un terzo parametro temporale, in aggiunta al tempo dellevento e al tempo dellemissione, per interpretare i tempi verbali? Dopotutto, il tempo dellevento e il tempo dellemissione sembrano sufficienti a descrivere il ruolo del tempo verbale nellenunciato (34). La replica di Reichenbach che, bench il tempo dellevento e il tempo di riferimento possano coincidere per alcuni tempi verbali, non sempre cos. Secondo Reichenbach, un evento descritto da un enunciato al tempo imperfetto anteriore (o trapassato prossimo) visto da un punto di riferimento che segue il tempo dellevento e precede il tempo di emissione 3 :
Da un enunciato come Pietro se nera andato vediamo che lordine espresso dal tempo verbale non riguarda un evento ma due eventi, le cui posizioni sono determinate rispetto al tempo di emissione. Li chiameremo il tempo dellevento e il tempo di riferimento. Nellesempio, il tempo dellevento il tempo in cui Pietro se ne and; il tempo di riferimento un tempo situato tra questo tempo e il tempo di emissione.

La tesi che un terzo parametro temporale in gioco nellinterpretare gli enunciati allimperfetto anteriore trova conferma nel comportamento degli avverbi di tempo. Se
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Vedi Kamp [1981] e Kamp e Reyle [1993]. Per una analisi dei tempi verbali di ispirazione reichenbachiana vedi anche Dowty [1982]. La semantica di Dowty non formulata nella teoria delle rappresentazioni di discorso, ma basata sullassunzione che gli enunciati sono valutati relativamente a coppie di intervalli. 3 Reichenbach introduce la nozione di tempo di riferimento per analizzare il tempo inglese past perfect (Peter had gone). Tuttavia, il comportamento degli avverbi di tempo con il trapassato prossimo mostra come losservazione di Reichenbach si applichi anche a questo tempo dellitaliano. Una riformulazione della teoria di Reichenbach in riferimento allitaliano presentata in Bertinetto [1991].

dico Quando telefonai, Terry se nera andato lenunciato avverbiale Quando telefonai non si riferisce al tempo in cui levento della partenza di Terry ha luogo e non si riferisce neppure, evidentemente, al momento di emissione dellenunciato. Si riferisce invece a un terzo intervallo di tempo che precede il tempo di emissione e segue il tempo dellevento. Questo terzo intervallo ci che Reichenbach chiama tempo di riferimento. Secondo Reichenbach, gli avverbi di tempo non sono lunico modo di fissare il tempo di riferimento di un enunciato. Egli afferma infatti che il tempo di riferimento pu essere fissato in tre modi diversi 4 : Il tempo di riferimento pu essere determinato dal contesto extra-linguistico di emissione. questo il caso, per esempio, per enunciati che occorrono allinizio di un discorso senza avverbi di tempo. Lenunciato Avevo dimenticato le chiavi rivolto al nostro vicino di casa quando ci sorprende a rovistare nella sua camera da letto un esempio di tempo di riferimento fissato contestualmente. Il tempo di riferimento pu essere determinato da enunciati precedenti del discorso. Per esempio, nel discorso (35), il tempo di riferimento per il secondo enunciato determinato dal primo enunciato: il momento in cui Carlo entra nella stanza il tempo di riferimento dellenunciato la luce era stata accesa: (35) Carlo entr nella stanza. La luce era stata accesa. Infine, come abbiamo visto, il tempo di riferimento pu essere fissato dagli avverbi di tempo. Secondo Reichenbach, Quando si aggiunge una determinazione di tempo, come quella espressa da parole quali ora o ieri o da un simbolo non indicale come Il 7 Novembre 1944, essa riferita non allevento, ma al tempo di riferimento dellenunciato.

Vediamo ora in dettaglio come i significati dei diversi tempi verbali sono descritti da Reichenbach per mezzo della relazione tra tempo di riferimento, tempo dellevento e tempo di emissione. Secondo Reichenbach, il passato remoto (o passato semplice) esprime linformazione seguente: il tempo di riferimento precede il tempo di emissione, il tempo dellevento identico al tempo di riferimento. Questa informazione pu essere rappresentata schematicamente cos (E, R, S rappresentano rispettivamente il tempo dellevento, il tempo di riferimento e il tempo di emissione, la virgola indica coincidenza e la posizione delle lettere sulla retta la relazione di precedenza tra questi tempi): PASSATO REMOTO: E, R____S
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Reichenbach [1947: 294].

Il tempo di riferimento di un enunciato al tempo futuro segue il tempo di emissione e coincide con il tempo dellevento, mentre per il tempo presente i tre parametri temporali coincidono: FUTURO: PRESENTE: S____R, E E, R, S

Nei tempi verbali semplici, dunque, il tempo di riferimento e il tempo dellevento coincidono. Per enunciati al trapassato prossimo, come Carlo se nera andato, il tempo dellevento precede il tempo di riferimento, che a sua volta precede il tempo di emissione: TRAPASSATO PROSSIMO: E____R____S Per enunciati al passato prossimo, come lenunciato (36), Reichenbach suggerisce che gli eventi passati sono visti non da un tempo di riferimento che anchesso situato nel passato, ma da un tempo di riferimento che coincide con il tempo di emissione 5 . (36) Carlo se n andato E____R, S

PASSATO PROSSIMO:

Le relazioni tra E, R, ed S espresse, secondo Reichenbach, dai diversi tempi verbali sono riassunti nella tavola seguente 6 : Struttura E___R___S E, R___S R___E___S R___S, E R___S___E E___S, R S, R, E S___E___R S, E___R E___S___R S, R___E S___R, E
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Tempo Trapassato prossimo Passato remoto Futuro nel passato Futuro nel passato Futuro nel passato Passato prossimo Presente Futuro anteriore Futuro anteriore Futuro anteriore Futuro Futuro

Esempio Carlo era partito Carlo part Carlo sarebbe partito Carlo sarebbe partito Carlo sarebbe partito Carlo partito Carlo parte Carlo sar partito Carlo sar partito Carlo sar partito Carlo partir Carlo partir

Di nuovo, Reichenbach attribuisce questo schema al tempo inglese present perfect (Peter has gone), ma lo stesso schema pu applicarsi anche al passato prossimo dellitaliano. 6 Questa tabella ricavata dalla tabella originariamente proposta da Reichenbach per linglese. Lidentificazione dei tempi italiani che corrispondono ai tempi inglesi ovviamente opera nostra.

S___R___E

Futuro nel futuro

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