Nella lingua italiana, le parole costituenti le parti variabili del discorso, per la
precisione quelle che servono a precisare circostanze e modi di un determinato
stato o di un evento, e che alterano, nella maggior parte dei casi, il significato di
alcune parole, sono avverbi.
Non sempre, però, l'avverbio è usato per modificare un verbo: può essere
affiancato ad altri avverbi o aggettivi, arricchendone o trasformandone il
significato.
Come gli aggettivi, anche gli avverbi hanno dei gradi comparativi :
- gli avverbi non collegano più elementi, come fanno le congiunzioni, ma fanno
riferimento a un elemento soltanto per volta;
- le particelle ci, vi, né, posso essere distinte dai pronomi quando indicano uno stato
o un moto a luogo: in quel caso sono avverbi.