Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
1)
Situazione comunicativa
E' l' insieme delle circostanze ( concrete o astratte) in cui avviene un evento
di comunicazione linguistica, cio il luogo in cui si svolge la comunicazione e
gli eventi che si susseguono nell'interazione tra gli interlocutori. E' difficile
che la comunicazione sia di tipo informativo, la maggiorparte delle
comunicazioni servono per verificare e rafforzare i legami sociali ( funzione
fatica ).
La variabilit nelle diverse situazioni comunicative
Nel parlare ci si adatta alle situazioni, non parliamo sempre allo stesso modo.
Gli elementi con cui la situazione comunicativa viene analizzata sono :
1) rapporti sociali tra gli interlocutori ( se si conoscono o no, se hanno una
diversa posizione sociale,ecc..)
2) rapporti degli interlocutori col messaggio ( la situazione influenzata da
cio che si deve dire)
3) rapporto con il luogo e in generale con il contesto in cui avviene
l'interazione ( al chiuso o all'aperto, in un luogo formale o no..)
4) la ragione per cui si sta comunicando (i medesimi interlocutori parlano
diversamente se intervengono in un consiglio comunale o se si incontrano per
strada)
Fluidit nella situazione comunicativa
La situazione comunicativa non statica, ma l'interazione tra gli interlocutori
cambia i rapporti tra gli interlocutori stessi generando o un principio di
cooperazione o un principio di rivalit tra loro. Il caso estremo di rivalit
dato dal duello verbale : si tratta di insulti per i quali si ricorre largamente
al lessico osceno o scurrile ( o una lotta ritualizzata dove la lotta verbale
sostituisce quella fisica), in grado di manifestare non solo l'aggressivit del
parlante ma anche di provocare una parallela reazione nell'ascoltatore
oggetto di ingiuria. In molte comunit lo scambio di insulti si presenta in
forma ritualizzata: si prevedono turni di parola alternati tra gli interlocutori
che si rivolgono reciprocamente ingiurie con cui si sublima la violenza fisica
( anche nell'hip hop, o rap). Questo scambio di ingiurie si chiama appunto
duello verbale.
Teoria dell'accomodazione
E' il caso in cui prevale il principio di cooperazione. La teoria
dell'accomodazione (o adagiamento) prevede che gli interlocutori tendano a
convergere reciprocamente in numerose caratteristiche di comportamento
verbale. Per esempio nella comunicazone con uno studente erasmus tendero
a parlare nella sua lingua per metterlo a suo agio. Questo porta gli
interlocutori a cooperare tra di loro. Anche quando parliamo con un estraneo
difficile che gli si dia torto su qualcosa, si tende a non marcare troppo le
differenze per cooperare con chi si ha di fronte. Ma in una conversazione ,per
quanto cooperativa, non annulliamo mai noi stessi, c' sempre un principio di
lealt verso noi stessi, quella che porta gli interlocutori ad affermare loro
stessi nella comunicazione, nessuno arriva al totale annullamento di se, c'
sempre un p di rivalit e un po di collaborazione. Saussure stato colui che
ha individuato due forze attive nella comunicazione: da una parte lo spirito
di campanile ovvero la voglia di affermare se stesso per es il fatto che ogni
paesino voglia avere il suo dialetto che lo contraddistingue, dall'altra la forza
di interscambio cio che nessun paesino si chiude in un dialetto che non ha
niente a che fare con nient'altro ma chiaro che ogni dialetto simile al
dialetto del paese limitrofo.
2)
Dominio sociale
Lezione 7
Concetti di matrice sociale importanti in SL
Tutte queste nozioni hanno avuto origine nelle scienze sociali e solo
secondariamente sono state applicate agli studi della SL
ATTEGGIAMENTI
Gli atteggiamenti sono i giudizi espliciti o impliciti dei parlanti, la
disposizione favorevole o sfavorevole verso qualcosa, sono schemi di
valutazione di quello che succede e della societ attorno a noi. Gli
atteggiamenti sono stati mentali di predisposizione, stratificati con
l'esperienza, che esercitano un'influenza dinamica, in senso favorevole
o sfavorevole, sulla risposta di un individuo agli oggetti e alle
situazioni. Sono un modo con cui ci si rapporta alla realt. Si potrebbe
pensare per che si tratti di gusti personali ma in realt gli
atteggiamenti sono condivisi e regolati socialmente, non sono
disposizioni individuali ma collettive. La loro manifestazione sensibile
alle variabili sociali : gruppo sociale, genere, et ecc.... Non si tratta di
preferenze individuali ma l'individuo riflette l'organizzazione sociale
attorno a lui.
Funzione degli atteggiamenti
PRESTIGIO
E' il pi importante degli atteggiamenti. Il prestigio una valutazione
sociale positiva attribuita ad un qualche oggetto: una persona, un
gruppo, una professione, una variet linguistica ecc... In particolare,
tale valore positivo si manifesta nella propriet di essere un oggetto o
un comportamento degno di imitazione, perch favorevolmente
valutato sulla base degli attributi di cui esso gode. Il prestigio dipende
quindi dalla valutazione di tratti personali o sociali che i membri di una
comunit ritengono desiderabili. Il contrario di prestigio lo STIGMA,
che designa la sanzione sociale negativa, la nonaccettazione sociale di
RETE SOCIALE
Nel corso degli anni 80 la nozione di "rete sociale" (social network) si
diffusa come risposta alla crisi dei concetti di strato o gruppo sociale.
E' un concetto mutuato dall'antropologia sociale e utilizzato in
sociologia per spiegare la diffusione di modelli di comportamento. Per
rete sociale si intende l'insieme delle persone con cui un certo
individuo ha rapporti comunicativi ( frequenti o occasionali) . Pensiamo
a compagni di scuola che condividono delle abitudini (vestirsi simili,
avere stessi gusti) o che condividono particolarit linguistiche. Indica i
rapporti familiari, di vicinato, l'appartenenza a certe realt associative
comuni ( scuole, sport, partiti politici). Si pu rappresentare come
costituita da individui (punti) e legami interazionali ( linee che uniscono
i punti). Propriet strutturali importanti di una rete sociale sono la
"densit" e la "molteplicit". La densit di una rete sociale data dalla
quantit di legami diretti effettivi in rapporto alla quantit di legami
diretti possibili. La molteplicit data invece dalla quantit di legami
4) lingue TIBETO-BURMESI
Prima della colonnizzazione britannica il paese non uno stato
unificato politicamente quindi non c' una lingua parlata in tutta la
nazione.
LINGUE UFFICIALI IN INDIA
L'India uno stato federale : ci sono due lingue federali indicate nella
MISURARE LA DISTANZIAZIONE
Ci sono 5 criteri:
1) distanza genealogica ( se due lingue sono genealogicamente molto
lontane
2) intercomprensibilit
3) coscienza dei parlanti (se i parlanti hanno idea che due lingue sono
diverse questo gia costituisce un elemento di diversificazione tra le
lingue, indipendentemente dai loro caratteri strutturali)
4) lessicostatistica ( quanto lessico fondamentale simile tra due
lingue)
5) distanza strutturale vera e propria
Lessicostatistica
PADRE
MADRE
SORELLA
ZIO
NONNO
CATALANO
pare
mare
germana
oncle
SPAGNOLO
padre
madre
hermana
tio
BASCO
aita
ama
ahizpa
osaba
avi
abuelo
aitaxi
CRITERI MISTI
In realt noi usiamo dei criteri misti per definire una lingua. Una lingua
un insieme di variet (dialetti, variet sociali) per che ha:
1) una variante che copre le altre ( lingua tetto o di copertura)
2) nessuna delle variet coperte dissimile da quella di copertura
DIALETTO
E' una variet limitata geograficamente, ristretta ad un numero
ridotto di parlanti concentrati in un'area geografica e in genere convive
con una lingua che ha usi pi alti. Dialetto indica sia la posizione
coperta di variet ( il fatto che essa non lo standard) sia il fatto che
localmente limitata.
Rispetto alle lingue con cui sono in rapporto, i dialetti sono:
1) strutturalmente simili ( tutti i dialetti italiani derivano dal latino al
lingue di minoranza
lingue minacciate
lingue protette
Lezione6