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*video*: un chico jóven llama a un hombre mayor de origen árabe. Le pide que le ayude con
algo, un favor. El hombre se siente atacado y piensa que es un comportamiento maleducado.
Le pide que por favor vuelva a llamarlo y le hable bien. Entonces el chico joven lo vuelvo a
llamar saludándolo cordialmente, preguntándole por la familia y finalmente, pidiéndole
amablemente el favor. (*errore di formulazione*)
• Locutivo: enunciazione di parole e suoni di una certa lingua con una strutture fonetica,
grammaticale, lessicale . Per esempio, riferimento a eventi, stati di cose, a entità e
predicazioni. Ad esempio, l’enunciato: Quel vaso sta cadendo! [20] (L’enunciato è una
locuzione)
• Illocutivo: nell’intenzione con la quale e per la quale si roduce la frase (ad es.
Informare, scusarsi, ecc.). Ogni enunciato ha unaforza illocutivarealizzta dall’atto
illocutivo. La forza illocutiva di [20] è verosimilmente un avvertimento all’interlocutore
circa il pericolo incombente della caduta del vaso;
• Perlocutivo; effetto che l’atto linguistico intende generare sull’interlocutore
(impaurirlo, ecc.): è collegato all’atto linguistico, ma non ne fa strettamente parte.
L’efetto perlocutivo di [20] è spaventare l’interlocutore.
Molti verbi designano atti illocutivi, però ci sono verbi particolari che, usati alla prima
persona del presente ind. Annullano la distinzione fra il contenuto refernziale ed il atto
illocutivo, quelli sono i verbi performativi, come proibisco. Il valore illocutivo di
proibizione, di fare qualcosa coincide con la realizazzione di (ti) proibisco (di uscire).
Ci sono atti linguistici diretti, come quello di avvisare nell’esempio appena citato, e
atti linguistici indiretticompiuti con forme tipiche di altri atti linguistici. Es.: una
richiesta viene formulata come domanda, per una scelti di cortesia: anziché compiere
una richiesta diretta, piuttosto perentoria come Ti chiedo di rispondere a questa
lettera al più presto possibile, si opta cosí per un atto indiretto, in forma di domanda
Potresti per favore rispondere a questa lettera...? con possibili aggiunte di
modificatorio di forza illocutivacome per favore, volevo chiederti....
Classi di atti linguistici secondo Searle: (basate su una classificazione di diverse forza
illocutive, cioè, diversi intenzionalità e su diverse condizioni per la riuscita):
• Dichiarativi: producono un cambiamento istituzionale nella situazione, se prodotti
nelle condizioni opportune (dichiarare guerra, battezzare, ecc.)
• Rappresentativi o assertivi: che ipmegnano il parlante sulla veritpa della proposizione
espressa (affermare, concludere)
• Commissivi: che impegnano il parlante a fare qualcosa in futuro (promettere, offrire)
• Direttivi: richiedono all’interlocutore di fare qualcosa, inducendolo a specifici
comportamenti (chiedere, ordinare)
• Espressivi: che esprimono uno stato psicologico del parlante (salutare, congratularsi)
La realizzazioni di tali tipi di atti può assumere forme anche molto diverse in vari àmbiti
linguistico-culturali. Es.: il saluto, è un atto espressivo praticamente universale ma norme e
rituali, tempi per il saluto divergono anche di molto nelle varie lingue e culture. Tali
dimensioni di variazione, pertinenti in chiave di pragmatica interculturale, vanno tenute
prsenti in una glottodidattica pragmaticamente informata.