Sei sulla pagina 1di 4

IL QUADRO COMUNE EUROPEO

I programmi di apprendimento e le certificazioni possono essere:

• Globali, quando fanno progredire l’apprendente in tutte le dimensioni della padronanza


linguistica e della competenza comunicativa
• Modulari, quando sviluppano le competenze dell’apprendente in un settore limitato per uno
scopo determinato
• A peso differenziato, quando enfatizzano l’apprendimento in determinate direzioni e
portano a un “profilo” che prevede il raggiungimento di un livello più elevato in certe
conoscenze e in certe abilità che in altre
• Parziali, quando si concentrano esclusivamente su attività e abilità specifiche, lasciando
perdere le altre.

Il Quadro comune europeo deve essere

• Esaustivo, dovrebbe cercare di specificare nel modo più completo possibile la gamma di
conoscenze, capacità e usi linguistici
• Trasparente, l’informazione deve essere formulata in modo chiaro ed esplicito, in modo da
essere accessibile e facilmente comprensibile alle persone interessate
• Coerente, la descrizione deve essere scevra da contraddizioni interne.

• Multifunzionale, utilizzabile quindi per tutti gli scopi possiibli nella programmazione e
nell’organizzazione dell’apprendimento linguistico
• Flessibile, adattabile alle diverse condizioni in cui viene usato
• Aperto, così da poter essere ampliato o ulteriormente precisato
• Dinamico, in costante evoluzione, in accordo con ciò che risulta dal suo utilizzo
• Amichevole, presentato in modo da facilitarne la comprensione e l’uso da parte delle
persone cui è destinato
• Non dogmatico, non correlato in maniera esclusiva a nessuna delle numerose teorie e
pratiche linguistiche e educative

Approccio orientato all’azione→ considera le persone che usano e apprendono una lingua come
“attori sociali”

L’uso della lingua, incluso il suo apprendimento, comprende le azioni compiute da persone che,
in quanto individui e attori sociali, sviluppano una gamma di competenze
sia generali, sia nello specifico, linguistico-comunicative.
Gli individui utilizzano le proprie competenze in contesti e condizioni differenti
e con vincoli diversi per realizzare delle attività linguistiche.
Queste implicano i processi linguistici di produrre e/o ricevere testi su determinati temi
in domini specifici, con l’attivazione delle strategie che sembrano essere più adatte
a portare a buon fine i compiti previsti.
Il controllo che gli interlocutori esercitano su queste azioni
li porta a rafforzare e a modificare le proprie competenze
• Le competenze sono costituite dall’insieme di conoscenze, abilità e caratteristiche che
permettono a una persona di compiere delle azioni.
• Le competenze generali sono quelle che non si riferiscono specificatamente al linguaggio,
ma delle quali ci si avvale per azioni di tutti i tipi, comprese le attività linguistiche.
-sapere (conoscenze)→ empirico/accademico;
- saper fare: (abilità)
- saper essere (caratteristiche individuali + tratti di personalità + atteggiamenti)  risultato di diversi
tipi di acculturazione che possono essere modificati
→saper apprendere
• Le competenze linguistico-comunicative sono quelle che permettono a una persona di agire
usando specificatamente strumenti linguistici.
- competenze linguisticheincludono conoscenze e abilità riferite al lessico, alla fonologia, alla sintassi
e ad altre dimensioni del linguaggio visto come sistema
- competenze sociolinguistichesi riferiscono ai fattori socioculturali dell’uso linguistico
- competenze pragmaticheriguardano l’uso funzionale delle risorse linguistiche, basandosi su scenari e
copioni di scambi internazionali.
• Il contesto corrisponde a quell’insieme di eventi e fattori situazionali (fisici e di altro tipo), sia
interni sia esterni alla persona, in cui si inscrivono gli atti comunicativi.
• Le attività linguistiche implicano che un individuo metta in atto la propria competenza
linguistico-comunicativa nel trattamento (ricettivo e/o produttivo), in un dominio specifico,
di uno o più testi allo scopo di portare a termine un compito.
-ricezione
- produzione
- interazione
- mediazione
• I processi linguistici si riferiscono alla catena di eventi, neurologici e fisiologici, implicati nella
produzione e nella ricezione orale e scritta.
• Si definisce testo una sequenza di discorso (orale e/o scritta) che si riferisce a un dominio
specifico e che, nell’esecuzione di un compito, diventa occasione di attività linguistica, sia
come strumento sia come obiettivo, sia come prodotto sia come processo.
• Con dominio si designano gli ampi settori della vita sociale in cui operano gli attori sociali.
Classificazione generale che si limita alle principali categorie rilevanti per l’apprendimento,
l’insegnamento e l’uso della lingua:
- dominio pubblico
- dominio personale
- dominio educativo
- dominio professionale
• Per strategia si intende una linea di azione organizzata, finalizzata e controllata che un
individuo sceglie per portare a termine un compito autonomamente assunto o posto da altri.
• Il compito è definito come azione finalizzata che l’individuo considera necessaria per
raggiungere un determinato risultato nell’ambito di un problema da risolvere, un impegno
da adempiere o un obiettivo da raggiungere.

“Ogni cosa si intreccia con le altre”

CRITERI PER I DESCRITTORI DEI LIVELLI COMUNI DI RIFERIMENTO

Con riferimento alla descrizione


• La scala non dovrebbe riferirsi a un contesto specifico
• La descrizione deve potersi fondare su teorie della competenza linguistica
Con riferimento alla misurazione
• I livelli ai quali sono collocate determinate attività e competenze dovrebbero essere
determinati in modo oggettivo
• Il numero di livelli adottati dovrebbe rendere conto della progressione in settori differenti

I LIVELLI COMUNI DI RIFERIMENTO


LIVELLO ELEMENTARE A
• A1 Il livello di contatto (“competenza relativa a routine”, “competenza introduttiva”)
• A2 Il livello di sopravvivenza
LIVELLO INTERMEDIO B
• B1 Il livello soglia
• B2 Il livello progresso (“competenza operativa limitata”, “risposta appropriata in situazioni
abituali”)
LIVELLO AVANZATO C
• C1Il livello dell’efficacia (“competenza efficace”, “competenza operativa adeguata”)
• C2 Il livello di padronanza (“padronanza globale”, “competenza operativa globale”)

C2 E’ in grado di comprendere senza sforzo praticamente tutto ciò che ascolta o legge. Sa
riassumere informazioni tratte da diverse fonti, orali e scritte, ristrutturando in un testo
coerente le argomentazioni e le parti informative. Si esprime spontaneamente, in modo
molto scorrevole e preciso e rende distintamente sottili sfumature di significato anche in
situazioni piuttosto complesse.
LIVELLO
C1 E’ in grado di comprendere un’ampia gamma di testi complessi e piuttosto lunghi e ne
AVANZATO
sa ricavare anche il significato implicito. Si esprime in modo scorrevole e spontaneo, senza
un eccessivo sforzo per cercare le parole. Usa la lingua in modo flessibile e d efficace per
scopi sociali, accademici e professionali. Sa produrre testi chiari, ben strutturati e articolati
su argomenti complessi, mostrando di saper controllare le strutture discorsive, i connettivi
e i meccanismi di coesione.
B2 E’ in grado di comprendere le idee fondamentali di testi complessi su argomenti sia
concreti sia astratti, comprese le discussioni tecniche nel proprio settore di
specializzazione. È in grado di interagire con relativa scioltezza e spontaneità, tanto che
l’interazione con un parlante nativo si sviluppa senza eccessiva fatica e tensione. Sa
produrre testi chiari e articolari su un’ampia gamma di argomenti e esprimere un’opinione
su un argomento d’attualità, esponendo i pro e ei contro delle diverse opinioni.
LIVELLO B1 E’ in grado di comprendere i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su
INTERMEDIO argomenti familiari che affronta normalmente al lavoro, a scuola, nel tempo libero ecc. Se
la cava in molte situazioni che si possono presentare viaggiando in una regione dove si
parla la lingua in questione. Sa produrre testi semplici e coerenti su argomenti che gli
siano familiari o siano di suo interesse. È in grado di descrivere esperienze e avvenimenti,
sogni, speranze, ambizioni, di esporre brevemente ragioni e dare spiegazioni su opinioni e
progetti.
A2 Riesce a comprendere frasi isolate ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di
immediata rilevanza (ad es. informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti,
geografia locale, lavoro). Riesce a comunicare in attività semplici e di routine che
richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e
abituali. Riesce a descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio
LIVELLO
ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.
ELEMENTARE
A1Riesce a comprendere e utilizzare espressioni familiari di uso quotidiano e formule
molto comuni per soddisfare bisogni di tipo concreto. Sa presentare se stesso/a e altri ed è
in grado di porre domande su dati personali e rispondere a domande analoghe (il luogo
dove abita, le persone che conosce, le cose che possiede). E’ in grado di interagire in modo
semplice purché l’interlocutore parli lentamente e chiaramente e sia disposto a
collaborare.
FLESSIBILITA’ DELL’APPROCCIO AD ALBERO: A2-B1; B1-B2; B2-C1

SCALE DEI DESCRITTOR DI COMPETENZA

• Le scale orientate all’utenteciò che l’apprendente è in grado di fare; formulati in termini


positivi anche ai livelli bassi; per lo più olistiche
• Le scale orientate all’esaminatorequalità della prestazione dell’apprendente; formulati in
termini negativi, anche ai livelli alti; olistiche o analitiche
• Le scale orientate all’autoreciò che l’apprendente è in grado di fare;

Gli utenti del Quadro di riferimento dovrebbero considerare e, se opportuno, specificare:

• In quale misura il loro interesse per i livelli riguarda gli obiettivi di apprendimento, il
contenuto del programma, le linee guida per gli insegnamenti e la valutazione continua
(orientamento all’autore)
• In quale misura il loro interesse per i livelli è finalizzato ad aumentare la validità e coerenza
della valutazione, fornendo criteri definiti per gradi di capacità (orientamento
all’esaminatore)
• In quale misura il loro interesse per i livelli è correlato a presentare i risultati a datori di
lavoro, altri settori scolastici, ai genitori e agli apprendenti stessi (orientamento all’utente),
fornendo criteri definiti per gradi di capacità (orientamento all’esaminatore)

Gli utenti del Quadro di riferimento dovrebbero considerare, e, se opportuno, specificare:

• In quale misura sono interessati a stabilire un insieme di livelli per registrare i progressi della
competenza all’interno del loro sistema visto nella sua interezza
• In quale misura sono interessati a fornire dei criteri di valutazione trasparenti che
permettano di attribuire voti ai risultati raggiunti rispetto agli obiettivi fissati per un
determinato livello di competenza, sia nelle procedure d’esame, sia nelle valutazioni degli
insegnanti
• In quale misura sono interessati a sviluppare un quadro comune per stabilire relazioni
coerenti tra diversi settori scolastici, livelli di competenza e modalità di valutazione esistenti
nel loro sistema

Potrebbero piacerti anche