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La prima chitarra posseduta dal giovanissimo Segovia fu un modello da studio, di

scarso valore, del liutaio Benito Ferrer. In occasione delle sue prime esibizio
ni pubbliche, si procur presso la bottega di Manuel Ramrez una chitarra da concert
o costruita da Santos Hernandez nel 1912; secondo il racconto di Segovia, il pro
prietario del negozio dopo che lo ebbe sentito suonare gli don lo strumento, fidu
cioso che il giovane chitarrista avrebbe fatto onore al marchio.
A Monaco, nel 1924 Segovia conobbe il liutaio tedesco Herman Hauser. Con Hauser
inizi una lunga collaborazione per la costruzione di uno strumento che rispondess
e alle sue esigenze musicali. A Segovia sottopose diversi modelli nel corso degl
i anni, di cui quello definitivo e ufficiale risult essere uno strumento costruit
o nel 1937 (la dedica all'interno reca anche il giorno: 14 febbraio), una chitar
ra che il Maestro spagnolo defin come "la pi grande chitarra della nostra epoca".
Successivamente, anche in seguito ad alcuni piccoli danneggiamenti arrecati alla
Hauser, Segovia torn a suonare chitarre Ramirez, stabilendo con Jos Ramirez III u
n sodalizio durato fino alla sua morte.
Entrambe le sue chitarre storiche, la Ramirez/Hernandez del 1912 e la Hauser del
1937, furono donate al Metropolitan Museum di New York con la prescrizione che
non venissero mai pi imbracciate da alcun chitarrista.
Il fondamentale contributo di Andrs Segovia nel portare la chitarra classica alla
dignit degli altri strumenti solisti pi acclamati (come pianoforte, violino, viol
oncello) si articol essenzialmente su tre direzioni:
dotare la chitarra di un repertorio ricco e adeguato
sviluppare una tradizione della didattica dello strumento consolidata
stimolare il lavoro dei liutai nella ricerca di strumenti dotati di caratteristi
che adeguate all'esibizione nelle grandi sale da concerto
All'inizio del XX secolo il repertorio della chitarra classica risultava partico
larmente scarno a paragone con quelli di altre tradizioni strumentali. L'apporto
di Segovia nell'arricchirlo si concretizz in due direzioni: da un lato, eseguend
o personalmente innumerevoli trascrizioni da brani di grandi compositori delle e
t barocca e romantica (come Bach, Handel, Scarlatti, Mendelssohn, Chopin); dall'a
ltro, stimolando la composizione di brani nuovi per la chitarra. Per mezzo della
sua popolarit ottenne infatti che molti compositori a lui coevi scrivessero molt
i pezzi originali, di cui fu dedicatario: dopo una tourne in America nel 1928, di
venne ben presto famoso come "il chitarrista", e musicisti come Heitor Villa-Lob
os, Mario Castelnuovo-Tedesco, Joaquin Rodrigo, Manuel Ponce, Joaquin Turina, Ma
nuel de Falla e Alexandre Tansman iniziarono a scrivere per lui (e per la chitar
ra). Nella storia dello strumento a questi compositori si d infatti il nome di co
mpositori segoviani.
Non si dedic mai con convinzione alla composizione, e il numero di brani che port
ano la firma di Andrs Segovia sono in numero molto esiguo. Fra questi, lo Estudio
sin luz in Si minore certamente il pi famoso, e viene spesso proposto nel repert
orio di grandi esecutori. Maggiore impegno dedic invece al lavoro di razionalizza
zione della tecnica chitarristica, revisionandone aspetti fondamentali della did
attica (come le scale diatoniche) e curando le diteggiature di moltissimi studi.
Il suo successo di musicista contribu inoltre allo sviluppo del suo strumento dal
punto di vista dei requisiti tecnici. Fino agli inizi del XX secolo, infatti, l
e chitarre erano pensate e realizzate il pi delle volte per essere ascoltate in a
mbienti relativamente ristretti, anche perch spesso ritenuta, nel campo della mus
ica classica, come uno strumento troppo "popolare" o di solo accompagnamento. L'
approdo della chitarra, per mano di Andrs Segovia, nelle grandi sale da concerto
di teatri e conservatori, indusse un progresso da parte dell'arte liutaia nella
direzione di conferire agli strumenti una maggiore potenza sonora e brillantezza
. In ci favor anche la diffusione delle odierne corde in nylon, in grado di produr
re un suono pi forte e costante rispetto a quelle di budello usate fino ad allora

: durante la guerra era diventato molto difficile reperire buone corde in budell
o (la maggior parte di questo materiale veniva destinato alla produzione di fila
menti chirurgici per gli ospedali militari), e Segovia appoggi con decisione le r
icerche del liutaio americano Albert Augustin riguardo a questo nuovo materiale
- il nylon, appunto - inventato dalla DuPont negli anni 30.

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