Che la
gente sappia in che mani stata la Chiesa durante e dopo il Concilio
Vaticano II
HUMANUM GENUS LETTERA ENCICLICA di Leone XIII
Da questi brevi cenni si scorge chiaro abbastanza, che sia e che voglia la setta
Massonica. I suoi dogmi ripugnano tanto e con tanta evidenza alla ragione, che nulla
pu esservi di pi perverso. Voler distruggere la religione e la Chiesa fondata da Dio
stesso, e da Lui assicurata di vita immortale, voler dopo ben diciotto secoli risuscitare
i costumi e le istituzioni del paganesimo, insigne follia e sfrontatissima empiet. Ne
meno orrenda e intollerabile cosa egli ripudiare i benefizi largiti per Sua bont da
Ges Cristo non pure agl'individui, ma alle famiglie e agli Stati; benefizi, per giudizio
e testimonianza anche di nemici, segnalatissimi. In questo pazzo e feroce proposito
pare quasi potersi riconoscere quell'odio implacabile, quella rabbia di vendetta, che
contro Ges Cristo arde nel cuore di Satana.
Similmente l'altra impresa, in cui tanto si travagliano i Massoni, di atterrare i precipui
fondamenti della morale, e di farsi complici e cooperatori di chi, a guisa di bruto,
vorrebbe lecito ci che piace, altro non che sospingere il genere umano alla pi
abbietta e ignominiosa degradazione.
vicino
al
trono
del
Papa34!
Comunque, non una novit! Tale penetrazione era gi stata attuata da almeno due
secoli! Giovanni Paolo II, per esempio, ha attribuito la soppressione pontificia della
Compagnia di Ges allopera della Massoneria 35. Questo significa che i nemici
della Chiesa han sempre trovato le porte di accesso al Vaticano pi che socchiuse 36.
E
questo
ammesso
anche
ai
pi
alti
livelli
37.
P. Raimondo Spiazzi, su questo, scrive:
Sui Conclavi del futuro, Siri diceva che bisognava pregare per ottenere la grazia
che coloro che vi avrebbero partecipato fossero veramente liberi da qualsiasi
condizionamento ed influsso di parte, non solo di ordine etnico e politico, ma anche
sociale. E che non vi arrivi in alcun modo la mano di qualche stta, concludeva. Si
riferiva alla Massoneria, della quale diceva di aver conoscenza, per confidenze
dirette, ricevute da affiliati, e di sapere con quali trame essa cercava di attanagliare
uomini ed organi del Vaticano, (non esitava a fare alcuni nomi!), col pericolo che
arrivasse anche al Conclave. Forse, anche per questo, proponeva labolizione del
segreto: che tutto avvenisse alla luce del sole!
Anche Papa Albino Luciani era consapevole del pericolo massonico 38. Lo stesso
Papa era molto polemico contro lo IOR, al tempo in cui Il Corriere era nelle mani
dello IOR, e la P2 sceglieva i direttori 39. Naturalmente, per, lo IOR non avrebbe
potuto agire senza lavallo della Segreteria di Stato!Purtroppo, anche la pubblica e
ripetuta ammissione del Gran Maestro Salvini, circa lattuale appartenenza alla
Massoneria divari Alti Ecclesiasti, caduta nel vuoto! In unaltra lettera a
Giordano Gamberini, (allora Gran Maestro della Massoneria Italiana!), Don Rosario
Esposito dice che: una serie di decisioni di Paolo VI sono una indiscriminata
apertura verso la Massoneria 40. E lavvocato Mario Bacchiega, di Rovigo, docente
di storia delle religioni in una facolt romana, (e che conduce una rubrica per
unemittente televisiva regionale, spiegando ideali e riti dei Figlidella luce!),
richiesto di quali attendibili testimonianze esistono sullappartenenza di ecclesiastici
alla massoneria, ha risposto: Ho visto molti religiosi in Loggia, e mai del basso
clero: si trattava sempre di persone rivestite di responsabilit 41! Parlando del
Vaticano II, afferm che, per ben due volte nel dicembre 1962 e nel novembre 1963 il vescovo della diocesi messica-na di Quernavaca, mons. Sergio Mendez Arceo,
intervenne chiedendo che venisse tolta la scomunica ai massoni, perch ormai,
cerano molti ecclesiastici affiliati 42! E il gi Gran Maestro del Grande Oriente
dItalia, Giuliano Di Bernardo, sul Corriere della Sera del 23 marzo 1991, aveva
detto: Reagiremo agli attacchi del Papa; tra noi ci sono alti Prelati!.
***
A questo punto non c pi da meravigliarsi della veridicit di quella lista
Pecorelli! Persino Panorama del 10 agosto 1976, portando la sua lista - dove si
finge di definirla inattendibile! - non esita, per, ad affermare: Se lelenco fosse
autentico, la Chiesa sarebbe in mano ai massoni. Paolo VI ne sarebbe addirittura
circondato. Anzi, sarebbero stati loro a fargli da grandi elettorie poi a pilotarlo nelle
pi importanti decisioni prese durantequesti 13 anni di pontificato. E, prima ancora,
sarebbero stati loro a spingere il Concilio Vaticano II sulla strada delle riforme.
Tutto vero - si dir - qualora si consideri che detta lista riporta i nomi di ben due
Cardinali (Villot e Casaroli) che sono stati nientemeno che Segretari di Stato della
Santa Sede; e riporta anche quello di un altro cardinale (Poletti) che da Paolo VI fu
fatto Vicario di Roma, e cio, Suo rappresentante nel governo della Diocesi!E che
dire, allora, quando quellelenco porta come affiliati alla Massoneria anche altri
Prelati autorevolissimi, come il card. Baggio e il card. Suenens e altri ancora?..
Vediamone, qui, almeno i principali, i pi vicini e potenti collaboratori di Paolo VI.
(Riguardo la lista Pecorelli interessante leggere l'articolo di Carlo Alberto Agnoli,
"La massoneria alla conquista della Chiesa")...
1 - Mons. Pasquale Macchi
anchEgli nella lista di Mino Pecorelli, con questi dati: Iscrizione: 28/9/1957;
Matricola: 41/076; Monogramma: CASA. Il paolino Padre Rosario Esposito, nel suo
libro: Le Grandi Concordanze tra Chiesa e Massoneria43 riferisce che Casaroli, il
20 ottobre 1985, nelloccasione delle celebrazioni del 40anniversario dellONU,
tenne, nella chiesa di S. Patrizio, a New York, unomelia di vasto respiro, i cui
contenuti attestano che le concordanze tra Chiesa e Massoneria possono essere
consideratedi fatto aquisite44.Che il Cardinale Casaroli sia massone, lo prova
anche il Suo elogio sperticato al gesuita, eretico e massone Teilhard de Chardin, in
una sua lettera inqualificabile, inviata, a nome del Papa, a mons. Poupard, rettore
dellIstitut Catholique di Parigi, in occasione della celebrazione del centenario della
nascita di Pierre Teilhard de Chardin. Lo stesso Gran Maestro del Grande Oriente,
Jacques Mitterand, in un suo intervento allAssemblea Generale della Loggia, tenuta
a Parigi dal 3 al 7 settembre 1967, aveva rivendicato alla Massoneria il merito delle
pubblicazioni di Teilhard de Chardin, e aveva detto apertamente che un bel giorno,
sorto dalle loro file uno scienziato autentico: Pierre Teilhard de Chardin
sottolineando che le idee del gesuita Teilhard combaciano con quelle della
Massoneria! Ora, una tale Lettera la poteva scrivere solo un massone, dando
corpo ad un apostata eretico, - mediocre scienziato, mediocre filosofo e mediocre
teologo! - che, a un amico domenicano (ma che aveva gi buttato alle ortiche
anchegli la sua sottana!) aveva manifestato i suoi progetti di rinnovamento della
Chiesa in chiave neo-modernista! Unaltra prova dellappartenenza alla Massoneria
di Casaroli stata data anche dallavv. Ermenegildo Benedetti, gi Grande Oratore
del Grande Oriente dItalia (quindi, il numero due, dopo il Gran Mestro - allora
Lino Salvini - della Massoneria Italiana!). Infatti sul settimanale OGGI del 17
giugno 1981, parlando dei Fratelli, aveva dichiarato: Si diceva di Mons. Bettazzi,
di Mons. Casaroli (). Sia ben chiaro: non erano chiacchere di corridoio; erano
informazioni riservate che ci scambiavamo noi dei vertici della Massoneria
Italiana. (Da notare quel non si parla, qui, di chiacchere, ma di autentiche
informazioni riservate!). Infine, a conferma del fatto che il Card. Casaroli sia
massone, posso dire che lo ha ammesso anche il Papa attuale, Giovanni Paolo II.
Infatti, il giorno 15 ottobre 1984, venuto da me un arcivescovo (col suo segretario),
stretto collaboratore del Papa. Tra laltro, mi disse di aver fatto leggere al Pontefice il
mio articolo: Il nuovo Concordato (su Chiesa viva n 145), il cui primo
firmatario era appunto il Cardinale Casaroli. Ebbene, lArcivescovo mi disse di aver
fatto notare al Papa che, nel mio articolo, si evidenziava che il cardinale Casaroli era
iscritto sulle liste massoniche. Il Papa, allora, battendo il pugno tre volte sulla tavola,
esclam: Lo so!.. lo so!.. lo so!...
4 - Il Cardinale Ugo Poletti
anchEgli iscritto nelle liste massoniche 45, con i dati precisi: Iscrizione:
14/8/1957; Matricola: 85/2640; Monogramma: SEBA. Fu Prefetto dell
Congregazione per i Vescovi e, quindi, preposto alla nomina dei nuovi Vescovi,
nonostante laccusa pendente sul suo capo di appartenere alla stta massonica, per cui
poteva anche inondare le diocesi di tutto il mondo di iscritti alle Logge o di
filomassoni!
***
Ovviamente, per ragione di spazio, i nomi dei Prelati iscritti alla massoneria che ho
qui riportati, non sono esaustivi. Non sono solo quelli citati, i nomi che figurano nei
ranghi di comando di Paolo VI, ma anche parecchi altri. Qui ci basta sottolinearne
altri due di maggior rilievo: il card. Kenig e il card. Linart.
9 - Il Cardinale Franz Kenig
piano massonico 53. Ebbene, il massone cardinale Kenig invi un suo saluto al
detto Convegno! Da notare che la vera Pace del card. Kenig nella Nuova
Spes, che prevede un Nuovo Ordine Internazionale. Una pace, cio, che
corrisponde alla nuova immagine massonica delluomo nuovo!54 Persino lo storico
ufficiale della Massoneria Italiana, prof. Aldo Mola, indica Kenig come
appartenente alla Massoneria - sulla base di informazioni di un altissimo e
ottimamente informato dignitario giustinianeo - come membro di una Loggia
coperta
romana
55.
Unaltra gravissima prova, a suo carico, pu essere anche questa: che Lui, assieme al
Gran Maestro Delegato della massoneria austriaca, Dott. Kurt Baresch, fu il
promotore della Commissione che approv la Dichiarazione di Lichtenau del 5
luglio 1970, scritta da Rolf Appel, membro del Senato delle Grandi Logge Riunite
della Massoneria tedesca. Fu elaborata e sottoscritta da una Commissione mista
massonico-cattolica. Inizia con una invocazione al Grande Architetto
dellUniverso, ossia al dio (!!) della Massoneria, e conclude auspicando la revoca di
tutte le innumerevoli condanne emesse dalla Chiesa Cattolica contro quella stta,
specie dei canoni del Codice di Diritto Canonico del 1917, che comminano ai
massoni la scomunica! Infine, non si dimentichi che, in Concilio, fu il card. Kenig
che raccomand ai Padri conciliari di prendere, finalmente, in considerazione le idee
(!!) (di stampo massonico!) di Teilhard de Chardin sullevoluzionismo!
10 - Il cardinale Achille Linart
Romana, respingendo anche i nomi che la Curia aveva proposti per la composizione
delle varie Commissioni 56. Il card. Linart, poi, fu anche uno dei Capi di quel
gruppo, organizzato, di Padri conciliari del Nord Europa, dindole liberale, che
presero il timone del Concilio, pilotandolo verso quei lidi, nuovi e inattesi, che stanno
ancora distruggendo la Chiesa! ben comprensibile, allora, che quel cardinale
massone, sul letto di morte, abbia esclamato: Umanamente parlando, la Chiesa
perduta! 57.
***
A questo punto, forse qualcuno si domander se lautenticit di quelle liste
massoniche sia stata verificata o no, perch sarebbe sconvolgente che la Massoneria,
da sempre condannata ed esecrata dalla Chiesa di prima del Vaticano II, abbia, oggi,
dopo Paolo VI, acquistato un potere cos smisurato - anche se ancora occulto e
incontrollabile! - sullintera Chiesa cattolica! Perci, prima di chiudere il nostro tema
sullapertura di Paolo VI alla Massoneria, sar opportuno che diciamo una parola
sugli elementi che possediamo a comprova dellautenticit di quelle liste che
furono
oggetto
anche
di
discussioni.
Inanzitutto, sar opportuno soffermarci sulla questione del segreto di quella stta
libero-muratoria, perch la Massoneria sempre stata ed tuttora una Societ
segreta, le cui opere sono fatte allinsaputa di tutti, e i cui membri rimangono
circondati dal pi rigoroso mistero. Questo stato dimostrato, recentemente, anche
dalla nota vicenda della P2, nella quale si trovavano persone dalle pi diverse e anche
contradditorie etichette, sia politiche che ideologiche. , quindi, una vera
dabbenaggine affermare che la P2 era una Loggia deviata, quando lo stesso storico
ufficiale della Massoneria Italiana, il prof. Aldo Mola, in una intervista a Il
Sabato del 26 settembre 1992, ha affermato che la P2 non fu una loggia deviata, ma
si dovette sacrificarla perch non si scoprisse che la vera Massoneria era coperta!
Chiarito questo, passiamo a parlare dellattendibilit della lista principale, apparsa
su OP (= Osservatore Politico) del 12 settembre 1978, susseguente, quindi, a quella
uscita su Panorama del 10 agosto 1976. Perci, facciamo notare : 1 - che alcuni
Cardinali chiesero chiarezza sulle liste, e che Paolo VI fu costretto a farlo, affidando
lincarico a Mons. Benelli, il quale, a sua volta, incaric il Generale dellArma dei
Carabinieri, generale Enrico Mino 58. Questi, sulle basi degli aggiornamenti fatti,
espresse il suo convincimento che lelenco fosse vero 59. Anche il card. Siri si serv
del generale Mino, verso la met del 1977, per accertamenti su Panorama.
Purtroppo, il generale trov la morte, il 31 ottobre di quellanno, in Calabria, sul
monte Rovello, in circostanze pi che sospette60, portando nella tomba ogni risultato
della sua inchiesta. Ma restano, tuttavia, delle misteriose telefonate, in cui Licio Gelli,
(Venerabile della Loggia P2) parlava della successione al generale Mino, prima
ancora
che
il
Generale
subisse
quel
tragico
incidente!
2 - la lista Pecorelli trov credito anche in Vaticano dove un giovane impiegato nipote di un Religioso (p. P. E.) (molto noto!) - aveva consegnato una serie di
scottanti documenti a Mons. Benelli, allora Sostituto della Segreteria di Stato, il
quale lo fece giurare che non stava mentendo su un argomento cos grave! 61.
Delle fotocopie di quei documenti ne era in possesso anche il cardinale Staffa 62.
Io ebbi assicurazione di questo fatto da un Cardinale di Curia 63, il quale, poi, mi
diede
anche
alcune
fotocopie
di
quegli
stessi
documenti!
3 - i Numeri di tessera, riportati sulla lista Pecorelli, conferiscono
un tono pi che di credibilit, perch Pecorelli era membro della P2 (e perci ben
addentro alle segrete cose!), ma anche perch, con quella lista, Egli aveva invitato
lappena eletto Papa Luciani a un rigoroso controllo, ritenendo di offrire un valido
contributo alla chiarezza nella stessa Chiesa Cattolica. Comunque, quella lista
avrebbe dovuto scatenare o una pioggia di smentite o una epurazione nelle file
ecclesiali. Invece, di smentite neppure una! di epurazione, poi, non ne ebbe
neppure il tempo il neo-eletto Pontefice, forse anche perch Papa Luciani, che
aveva manifestato lintenzione di metter mano alla questione dello IOR e di far
chiarezza in merito alla lista dei presunti Prelati iscritti alla Massoneria, mor anche
Lui
in
circostanze
e modi ancora ignoti!64 Per di pi, anche Mino Pecorelli, lAutore di quella lista,
fu anchegli freddato a colpi di pistola, pochi mesi dopo, e cio il 20 marzo 1979; e
cos, con lui, furono sepolti anche tutti gli altri segreti che Egli possedeva di quella
stta
massonica!
Ora, ci si pu domandare: perch tutti gli elencati in quella lista massonica non si
sono mai uniti tra loro per smentire quella denuncia pubblica, che portava tanto di
dati (Iscrizione, Matricola, Monogramma), chiedendo ai tribunali unindagine
chiarificatrice, almeno sullanalisi grafologica delle sigle in calce ai documenti?
Come non riconoscere, allora, che quella mancanza di smentite e quel prolungato
silenzio sono pi che eloquenti a rivestire un valore indiziario di grandissimo rilievo?
Lunico ad essere defenestrato fu - come dicemmo - mons. Bugnini,lAutore
principale di quella rivoluzionaria riforma liturgica che ha sconvolto, in forma
luterana, il rito bimillenario della Santa Messa, ma fu solo dopo la presentazione a
Paolo VI delle prove della Sua appartenenza alla stta massonica, che fu
allontanato da Roma e inviato come pro-nunzio in Iran! Comunque, unaltra grave
conferma della lista Pecorelli apparve anche sul settimanale OGGI del 17 giugno
1981, gi citato, sotto il titolo: Salvini mi confid nomi di insospettabili.
unintervista dellavv. Ermenegildo Benedetti, di Massa Carrara, gi Grande
Oratore del Grande Oriente dItalia, e quindi il numero 2 della Massoneria
Italiana! Ebbene, in quellintervista, Egli disse: Si diceva di mons. Bettazzi, di
mons. Casaroli, del cardinale Poletti, di padre Caprile, scrittore di Civilt cattolica,
e del vescovo Marcinkus, luomo delle finanze vaticane, il cosidetto banchiere di
Dio. Di questa gente si cominciato a parlare dal 1970 in poi. Sia chiaro: non erano
chiacchere di corridoio; erano informazioni riservate che ci scambiavamo noi dei
vertici
della
massoneria
italiana!.
E
qui,
si
noti:
1 che i nomi da lui proferiti sono tutti riscontrabili nella lista Pecorelli;
2 che non si trattava di voci, ma bens di informazioni riservate, correnti tra i
vertici della Massoneria Italiana. Ebbene, nessun Prelato in causa mai interventuto a
gloria di Dio, fin dal suo nascere gli ha mosso guerra spietata. Questa guerra lha
continuata nei secoli, e dopo la grande sconfitta avuta con il trionfo della Chiesa e
del regno di Dio in terra, la riprender con grande ira, sapendo di aver poco tempo.
Per questo la gran voce del Cielo grid, dopo la sconfitta che san Michele e i suoi
angeli inflissero a satana e ai suoi satelliti: Guai alla terra e al mare, perch il
diavolo discende a voi con grande ira (Ap 12,12). Nel suo terribile furore egli
cumuler in ununica lotta tutti gli sforzi fatti nei secoli, e di conseguenza i caratteri
dellultima lotta rispondono a quelli dei combattimenti ingaggiati dal dragone
durante tutta la vita della Chiesa.
Satana si servito sempre dei re per irrompere contro la Chiesa, e dei falsi
progressi della scienza e della civilt per distruggerne la vita e paralizzarne
lazione. La sua lotta stata subdola e continua, e a poco a poco ha tentato
laicizzare le nazioni cristiane, e dissolvere la vita morale dei popoli con gli
spettacoli inverecondi e le mode indecenti, vere immagini della bestia, animate dal
suo spirito, e aventi sul labbro le sue parole.
Chi segue storicamente la vita della Chiesa fin dal suo nascere vi trova in ogni
epoca i caratteri della lotta diabolica, e per questo molti hanno identificato
lanticristo con gli imperatori romani, con Giuliano lapostata, con Lutero, Calvino,
Napoleone, e nei nostri tempi con Stalin, Hitler e persino con Mussolini.
Lidentificazione non esatta, perch lanticristo, in quanto persona determinata,
sorger nellultimo periodo della vita della Chiesa e avr breve durata; ma, come in
ogni epoca della vita della Chiesa c stato da parte di satana lanticristianesimo,
cos c stato anche qualche corifeo pi esiziale che lo ha promosso, e che in certo
modo pu riguardarsi come lanticristo.
Abbiamo cos sempre sulla scena del mondo le due bestie, quella del mare,
limperialismo anticristiano, quella della terra, lerrore e la seduzione, e un
personaggio che si rende eminentemente sovvertitore dei popoli, insidiatore della
fede e del costume cristiano, e provocatore dellapostasia dei popoli, e delle anime
da Dio.
Nessuno potr negare, per esempio, la funzione di anticristo dei persecutori
della Chiesa, dei re di Persia, di Maometto e dellimperialismo turco, di Lutero e del
protestantesimo, di Robespierre e della rivoluzione francese, di Carlo Marx e del
comunismo, di Hitler e del nazismo, di Loisy e del modernismo, del razionalismo,
del criticismo e dello scientificismo. Tutti questi esiziali movimenti di popoli e di
pensiero hanno avuto i loro regni e le loro potenze coronate, come hanno avuto i
loro falsi profeti, disseminatori di errori. Hanno suscitato lammirazione, perch
hanno avuto un tristo fascino sui popoli; il timore perch sono sembrati irresistibili
e fatali, ed hanno avuto manifestazioni di violenze, di bestemmie e di persecuzioni
che hanno gettato il lutto e la desolazione nella Chiesa.
Lanticristianesimo e i suoi corifei, tanto nel campo politico, che culturale
stato un assalto che si andato sempre pi stringendo e serrando contro la Chiesa,
fino a raggiungere lapostasia moderna, che spaventevole, e della quale tanto poco