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Pubblicati su YouTube

i filmati segreti
dellenergia proibita
Svelati i dettagli e le testimonianze sulla macchina di Rolando Pelizza
di Rino Di Stefano
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(RinoDiStefano.com, Luned 9 Giugno 2014)

C qualcuno che ha
aperto una vistosa crepa nel muro di riservatezza che Rolando Pelizza si costruito
intorno a s, per non rivelare la verit sulla macchina che produce energia illimitata a
costo zero. A creare questa nuova fonte di informazioni su una delle storie pi
misteriose degli ultimi cinquantanni, stata la pubblicazione, dal 30 aprile 2014 in
poi su YouTube, di una serie di filmati che raccontano dettagli inediti sugli
esperimenti condotti dallo stesso Pelizza dagli anni Settanta ad oggi (Link a questo
canale YouTube). Occorre specificare che questi filmati esistevano da tempo e
facevano parte di una raccolta privata che lo stesso Pelizza aveva affidato ad una
persona di sua fiducia. Proprio quella persona che, in ultima analisi, avrebbe
permesso che i filmati finissero in rete. Delle due luna: o questo signore se n
infischiato del divieto imposto da Pelizza di pubblicare quei documenti televisivi che
lo riguardavano, oppure Pelizza ha cambiato idea rispetto al passato e ha dato il suo
benestare alla pubblicazione. Secondo una persona vicinissima a Pelizza (lo si
potrebbe definire tranquillamente il suo portavoce), una simile autorizzazione non
mai stata concessa. Per cui, sostiene sempre questa persona, si deve concludere che i
filmati siano stati messi su Internet in modo del tutto arbitrario.

Comunque sia, non c dubbio che la pubblicazione di questi video apre una nuova
prospettiva circa lapprofondimento scientifico su uninvenzione che, per le sue
conseguenze dirette e indirette, potrebbe davvero cambiare il mondo come

oggi lo conosciamo.
Tutto quello che noi attualmente sappiamo sulla macchina che annichilirebbe la
materia, producendo energia illimitata a costo zero, deriva dalle dichiarazioni dello
stesso Pelizza. Tanto per riassumerle in poche parole, lo scienziato che avrebbe
trovato il sistema per produrre positroni (cio elettroni con carica positiva) in grado di
annichilire qualunque tipo di materia (quando positroni ed elettroni dello stesso tipo
si scontrano, la materia si annichilisce producendo energia allo stato puro), sarebbe
stato Ettore Majorana. Secondo il racconto di Pelizza, lo scienziato siciliano, quando
scomparve nel 1938, si sarebbe rifugiato in un convento di clausura nel Sud Italia. E
sarebbe qui che ventanni dopo, nel 1958, lo avrebbe conosciuto lo stesso Pelizza,
finito casualmente in quel convento. Seguendo il filo di quel racconto, del quale
peraltro non esistono prove documentali di alcun tipo, Majorana avrebbe istruito
Pelizza sulle nozioni di una nuova fisica e, in pratica, gli avrebbe anche insegnato a
costruire una macchina in grado di produrre positroni, per ottenere quantit infinite di
energia. Una nuova energia che sarebbe stata in grado di sostituire ogni tipo di
carburante e persino il nucleare. Il tutto senza produrre inquinamenti di qualunque
tipo, n radiazioni. Non ci vuole molta fantasia per comprendere il significato di
queste parole. E non ci vuole neppure molta intelligenza per dedurre che attorno a
questa invenzione si devono per forza muovere interessi giganteschi, di portata
mondiale.

Pelizza, pi volte
incontrato da me, si sempre rifiutato di fornire prove circa lattendibilit della sua
macchina. Durante la mia inchiesta pubblicata sulledizione nazionale de Il Giornale
("Il mistero dellenergia gratuita che ci tengono nascosta" e Cos lItalia lavor al
raggio che crea energia dal nulla) emersa la storia di questo bresciano che, di
fatto, gestirebbe da mezzo secolo questa macchina dalle incredibili potenzialit. La
notizia poi rimbalzata sulla televisione nazionale, grazie ad un servizio della
trasmissione Mistero su Italia 1 (Prima parte - Seconda parte). Ma non solo. In
seguito alla pubblicazione della mia inchiesta, sono stato contattato dal produttore
cinematografico Victor Tognola, titolare della Frama Films International di Lugano,
che ne ha fatto un film per la RSI, la Radio Televisione Svizzera (vedere l'articolo
Diventa un film linchiesta de Il Giornale sullenergia nascosta).
Adesso, per, con la pubblicazione dei nuovi filmati, si aggiunge un nuovo capitolo
alla gi farraginosa storia della macchina che d energia. Premesso che si tratta di
diversi filmati riguardanti quattro argomenti, vediamo esattamente di che cosa stiamo
parlando.
Il primo di questi temi si chiama La macchina e gli esperimenti ed diviso in tre
parti. In queste sequenze del 1986 si vedono due persone, il dottor Massimo Pugliese,
colonnello del servizio segreto italiano SID (Servizio Informazioni Difesa), e
lingegner Aristide Saleppichi, che mostrano la famosa macchina di Pelizza e ne
descrivono il funzionamento. Vediamo di capire chi sono. Pugliese, monarchico e
massone, era il socio di Pelizza nella societ Transpraesa con sede a Vaduz, nel
Liechtenstein. Fu lui che mise in contatto Pelizza con il governo italiano (allora
presieduto da Giulio

Andreotti) nel 1976 e, subito dopo, con il governo americano (presieduto da Gerald
Ford). Il filmato che adesso possiamo vedere, in effetti fu realizzato perch doveva
spiegare agli americani le caratteristiche tecniche della macchina. Infatti, venne
consegnato a John Luis Manniello, attach per gli affari scientifici e tecnologici
dellAmbasciata americana a Roma. Nel filmato vennero anche illustrati gli
esperimenti che erano stati richiesti dal professor Ezio Clementel, presidente del
CNEN (Comitato Nazionale Energia Nucleare), per conto del governo italiano. Il
colonnello Pugliese mor nel 1998.
Lingegner Aristide Saleppichi (una laurea in ingegneria meccanica e unaltra in
fisica), direttore dello stabilimento Terni Polymer, fu invece uno dei primi tecnici che
studi la macchina di Pelizza. Lo intervistai nel 2010, a 92 anni ma lucidissimo, nella
sua casa di Civitella dAgliano, sulle colline viterbesi. Mor due anni dopo, nel 2012.
Nel filmato, Pugliese e Saleppichi mostrano la macchina, spiegano come funziona e
fanno vedere che cosa in grado di fare. Insomma, non stiamo parlando di
fantascienza: sulla base di queste prove, la macchina esisteva, cera ed era realmente
in grado di annichilire qualunque materiale, producendo energia pura a costo zero.
E veniamo, invece, alle interviste. Questi filmati furono fatti per volere di Pelizza, il
quale voleva conservare in video le testimonianze di coloro che avevano assistito
personalmente ai suoi esperimenti. Dovevano restare riservati,
e

probabilmente essere utilizzati in casi particolari, ma evidentemente non stato cos.


La prima testimonianza che vediamo (divisa in due parti) quella di un certo Daniele
Brunella, il quale si presenta come collaboratore dei servizi segreti americani. Per
quale motivo uno che ha svolto un simile lavoro si lasci intervistare davanti una
telecamera, davvero un mistero. Comunque, su richiesta di Pelizza (che era presente
al momento delle riprese), lo ha fatto. Il signor Brunella racconta che lavorava con
Carlo Rocchi, special agent della CIA in Italia, che nascondeva la sua vera attivit
professionale dietro la facciata di unagenzia immobiliare. Rocchi si era rivolto
ufficialmente a Pelizza, su richiesta del governo americano, per portare a termine
alcuni esperimenti richiesti dai suoi superiori di Langley, in Virginia. Brunella spiega
che, insieme a Rocchi, fu testimone oculare di un esperimento condotto con successo
da Pelizza sul Monte Baremone, nel Bresciano.
Passiamo al secondo testimone. In questo filmato, diviso in due parti, si vede il
geometra Antonio Taini, amico di lunghissima data di Pelizza e noto imprenditore
lombardo, che nel 2013 torna al Forte Ora di Monte Baremone dopo 37

anni, per raccontare lesperimento che proprio l fece Pelizza nel 1977, per conto del
colonnello Jacques Leclerc, su mandato del governo belga e della NATO. Taini era
presente e racconta quanto avvenne in quel lontano giorno.
Ogni tanto, dietro Taini, si vede lingegnere elettronico milanese Franco Cappiello,
anche lui molto interessato alla storia di Pelizza.
Lultimo filmato riguarda le dichiarazioni di Pierluigi Bossoni, un noto avvocato di
Brescia, anche lui amico di Pelizza, che testimonia di essere stato presente allo stesso
esperimento di cui parlava prima Taini. Bossoni uno di quei professionisti che
conosce nei particolari la storia di Pelizza, avendola vissuta fin dallinizio.
Per ultimo, si vede una pregevole ricostruzione al CAD (Computer-Aided Design),
realizzata dallingegner Cappiello, nella quale si vede pezzo per pezzo la famosa
macchina di Pelizza e come viene assemblata.
La domanda adesso : le persone che sono state riprese in questi filmati, hanno
autorizzato colui che ha girato le riprese a pubblicare la loro testimonianza su
YouTube? Ammesso e non concesso che la pubblicazione sia stata autorizzata da
tutti, evidente che adesso quelle persone potranno essere contattate da chiunque
voglia saperne di pi sulla macchina e sugli esperimenti di Pelizza.

Per esempio, che cosa ha


fatto Pelizza in tutti questi anni? E per conto di chi ha lavorato, e sta lavorando? Nei
filmati si parla della CIA, ma che centrano i servizi segreti USA con la storia di
Pelizza?
Le domande, come si vede, possono essere moltissime e tutte attenderanno una
risposta. Certo che da questo momento in poi la vita segreta di Rolando Pelizza, 76
anni e non in buona salute, non sar pi cos misteriosa. Forse sta per sollevarsi il
velo su una delle storie pi sconcertanti di tutti i tempi. Una storia, detto per inciso,
che potrebbe cambiare il corso dellumanit e che stata tenuta volutamente segreta
in tutti questi anni per non disturbare gli interessi delle grandi multinazionali
dellenergia. Ma la cosa che pi lascia attoniti che questa stessa storia conosciuta
da un incredibile numero di persone. Compresi molti uomini politici italiani, e prelati
del Vaticano, di altissimo livello. E tutti sono rimasti sempre in silenzio, per evitare
spiacevoli conseguenze. Chiunque abbia reso quei filmati di pubblico dominio,
sapeva benissimo che, prima o poi, qualcuno sarebbe andato a bussare alle loro porte.
E Dio solo sa che cosa potrebbe scaturire dalle loro testimonianze. Le sorprese,
dunque, non sono finite...
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