massonico
nomeecognome1983 / maggio 1, 2015
Nei secoli precedenti le dinastie dei faraoni, quando gli eventi storici non venivano
ancora tramandati ai posteri, esistevano degli uomini intelligenti come noi. Quegli
uomini sentivano il bisogno di conoscere il cosmo e di capire il significato
dellesistenza. Ma ignorando la scienza e non possedendo la tecnologia necessaria,
facevano ricorso alla loro intelligenza e al loro genio, usavano, cio, una forma del
pensiero che abbiamo da lungo tempo dimenticato, mi riferisco alla ricerca spirituale
interiore e intuitiva (Robert Bauval).
Agli albori della storia, migliaia di anni prima di Cristo, una civilt chiam a raccolta
le sue forze per costruire i monumenti pi grandi della terra: le piramidi di Giza.
13 milioni di tonnellate di blocchi di pietra, sufficienti a costruire la citt di Londra,
furono trasportati attraverso il deserto. Perch? Quale visione del mondo giustificava
una simile impresa? Gli esponenti del pensiero archeologico classico affermano che
si trattava di tombe per tre faraoni.
Robert Bauval, scrittore e ricercatore inglese, nato ad Alessandria dEgitto, ha passato
gran parte della sua vita allombra delle grandi piramidi.
Egli ritiene che uno scopo molto pi elevato sia alla base della loro costruzione e
negli ultimi ventanni ha cercato di scoprire quel significato di cui si avverte leco in
antiche storie che parlano di stelle, di divinit discese sulla terra e della creazione
come la concepivano gli egizi.
Allinizio tutto era avvolto dalle tenebre e regnava il caos. Poi dal
caos emerse un monte e su di esso spunt Ra, il sole. Infine, un uccello fiabesco: la
fenice si alz in volo e il prime verso che emise fece muovere il mondo. In quel
luogo, in seguito, sorse la citt di Eliopoli, attorno ad una colonna sormontata dalla
sacra pietra Benben, simbolo del monte allorigine della creazione.
Eliopoli era considerata una delle citt pi sacre del mondo antico. Il nome Eliopoli
era rappresentato da un geroglifico: un pilastro sormontato da una croce. Gli antichi
egizi la chiamavano Innu Mehret, la colonna settentrionale, simbolo di uno dei
pilastri della Terra.
Sappiamo, da antiche iscrizioni, che l si ergeva, infatti, un obelisco, molto tempo
prima che a Giza fossero costruite le piramidi. Sappiamo anche che in cima alla stele
era collocata una sacra reliquia: la pietra Benben.
Questa pietra era a forma di cono o di piramide, e per gli antichi egizi era come la
croce per la cristianit, il pi sacro dei simboli. Questo simbolo custodito nel museo
del Cairo ed la pietra di coronamento di una piramide.
I sommi sacerdoti di Eliopoli erano secondi solo al faraone ed erano noti come
costruttori, maghi, guaritori e astronomi. Di uno di loro si conosce il nome: Imhotep.
In seguito sar venerato dai greci come Asclepio, per i romani Esculapio,
inventore della medicina. Ma Asclepio noto anche per la sua conoscenza delle stelle
e come ideatore delle grandi piramidi.
Oggi, la visione del mondo che ci viene trasmessa dagli scienziati, ci dice che la
verit fuori di noi e dobbiamo cercarla allesterno. Per gli egizi, invece, la verit va
cercata allinterno, nel nostro mondo interiore, in noi, spiega Robert Bauval su
History Channel.
Credevano che in ogni individuo ci fosse una scintilla del divino. Allo scopo di
imparare ad espandere questa scintilla, portarla al massimo dello splendore, era
necessario parlare con essa, interiormente, in un linguaggio che chiamavano
linguaggio degli dei.
Come percepivano questo linguaggio? Se si fa parte del cosmo, bisogna comunicare
con esso, e loro comunicavano percependo con i sensi, raccogliendo messaggi portati
dal vento, dalle stelle, dalla luna, dalla fertilit del suolo, dalle stagioni, dalla nascita
dei figli.
Questa la lingua della natura, la lingua del cosmo e cominciarono a capire che si
poteva codificare questo linguaggio, in un linguaggio sacro e simbolico, legato ai
principi cosmici. Questo il motivo per cui fu inventata la scrittura sacra. I miti
egizi ci dicono che gli inventori di questa scrittura sacra furono gli dei.
La vergine e il bambino
Siccome sappiamo che il vangelo di Matteo, molto probabilmente, stato redatto ad
Alessandria dEgitto, Robert Bauval ipotizza che Matteo abbia creato limmagine di
Maria e di Ges Bambino per parlare agli egizi, ai quali, unimmagine del genere, era
molto familiare, in quanto richiama limmagine pi potente della religione egizia:
quella della dea Iside che reca in braccio un fanciullo divino.
E chiaro dunque che si cerc di fare accettare una nuova religione, un nuovo culto, a
persone che per tre millenni aveva visto nellinfante divino il figlio della dea Iside. In
un certo senso, Matteo rub agli egizi il mito stellare di Iside, di Horus e della stella
Sirio e lo trapiant nella mitologia cristiana. E plausibile pensare che i primi cristiani
dEgitto, considerassero Iside come la madre di Ges. Solo in seguito la vergine
assunse lidentit di Maria.
I Re Magi
Anche i magi che si mettono in viaggio per seguire la stella potrebbe essere il
tentativo di uniformarsi a un altro antico mito egizio. La costellazione di Orione, con
le sue tre stelle splendenti che formano la cintura, sorgendo sembrano annunciare la
nascita di Sirio. Ebbene, solo Matteo che parla dei Re Magi. Possiamo ipotizzare
che le tre stelle della cintura di Orione siano diventati i tre magi del vangelo di
Matteo?
Sul finire dellepoca classica, gli ultimi gnostici sopravvissuti affidarono alla scrittura
i loro vangeli e la filosofia antica, per sottrarli ai loro persecutori. I testi religiosi degli
gnostici sono riapparsi solo di recente, ma quelli filosofici erano venuti alla luce
alcuni secoli fa a Firenze, culla del rinascimento.
Nel 1460, un monaco consegn a Cosimo De Medici un pacco di manoscritti. Si
trattava dellErmetica, una raccolta delle ultime parole di Ermete Trismegisto,
ovvero del dio egizio Thoth. Cosimo De Medici chiese a Marsilio Ficino di mettere
da parte la traduzione delle opere di Platone e di dedicarsi a quella degli scritti
ermetici.
Improvvisamente, gli intellettuali europei entrarono in contatto con la saggezza degli
egizi e questo divenne un fatto di notevolissima importanza culturale, tanto che nei
trecento anni che seguirono, servi da stimolo agli artisti europei davanguardia, agli
intellettuali e ai filosofi.
Alla base del Corpus Haermeticum c lidea della forza dei simboli, lidea che i
simboli non sono solo qualcosa grazie alla quale si riconosce qualcuno o qualcosa,
ma che hanno un significato pi profondo e che il simbolo stesso possa portare
alliniziazione.
Lermetismo divent cos popolare che perfino Rodrigo Borgia (papa Alessandro VI)
fece decorare i suoi appartamenti nel Vaticano con scene in cui sono raffigurati Iside,
Osiride e Thoth Ermes, cos come li immaginavano i pittori del rinascimento. Si stava
diffondendo una religione molto pi antica, e da alcuni ritenuta pi saggia, di quella
di Mos e della Bibbia.
Nella cattedrale di Siena si pu ammirare unimmagine di Ermete Trismegisto,
ovvero del dio Thoth, che trasmette la saggezza dellEgitto e della Fenice, simbolo
della citt di Eliopoli.
Studiosi, quali il gesuita Athanasius Irkere, studiarono gli enigmi egizi, ma la Chiesa
cominci ad avvertire il pericolo. Lermetismo stimolava prese di posizioni personali,
lontani da quelli che erano i suoi interessi. Le nuove idee furono, quindi, bandite e i
libri bruciati.
Nel 1600, lermetismo venne fatto tacere con la forza e Giordano Bruno, principale
sostenitore, fu trascinato davanti a un tribunale ecclesiastico. Malgrado le orrende
torture che gli vennero inflitte, il filosofo rinunci di abbandonare le proprie idee.
La Chiesa aveva un solo modo per porre fine a tutto questo e accadde limpensabile:
il 17 febbraio 1600, Giordano Bruno fu portato in piazza Campo de Fiori, denudato,
legato a un palo e arso vivo. Fino allultimo momento della sua vita, il filosofo cerc
di non guardare la croce che gli veniva posta davanti agli occhi da un membro
dellinquisizione. Le sue ceneri saranno gettate nel Tevere. Dopo questi tragici eventi,
lermetismo divenne un fatto culturale clandestino.
Anche il dollaro, simbolo della potenza americana, mostra il alto sconosciuto dello
stemma americano: la piramide con locchio onniveggente con la promessa di un
Nuovo Ordine Mondiale.
Le scoperte dei due autori hanno rivelato che le Piramidi dellaltopiano di Giza non
furono solamente tombe di faraoni megalomani, ma formano una precisa
ricostruzione terrestre della Cintura stellare di Orione.
Fonte: www.ilnavigatorecurioso.it/