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Aut.ne Tribunale Livorno n 683 del 02/03/2005 - Spediz. in abb. postale: postatarget creative - CENTRO 1/02524/11.

2014 - Posteitaliane
Giugno 2015
Anno XV - n 156

LEditoriale
di Enrico Dello Sbarba
enricodellosbarba@virgilio.it

ELEZIONI

Confermati
i pronostici
Il risultato elettorale di queste
parziali elezioni regionali che hanno praticamente monopolizzato
l'interesse politico delle ultime
settimane hanno, nella sostanza, confermato i pronostici.
Non era pensabile, anche per il
frazionamento delle liste, un voto
che riconfermasse le dimensioni
di un successo pari a quello ottenuto dal PD nelle elezioni europee del giugno scorso.
Resta indubitabile che, insieme
alla prevedibile contrazione del
PD che, comunque, ha prevalso
in cinque regioni su sette, il forte
successo ottenuto da Lega Nord
superiore alle pi ottimistiche
previsioni coostituisce il dato
politico pi rilevante di questa
tornata elettorale, l'altro aspetto
riguarda la tenuta del M5Stelle
che ha confermato il suo radicamento nel paese come espressione di una protesta populista
dopo il successo ottenuto nelle
elezioni politiche del 2013.
Resta un elemento fortemente negativo, la continua erosione nella
partecipazione al voto e questo
un elemento che deve preoccupare perch conferma la delusione, il distacco da parte di masse
sempre pi ampie di cittadini
dalle istituzioni repubblicane.
segue a pag. 2

Un articolo dell'On. Ivo Butini

Ammaina bandiera
Il giudizio di Antonio Polito netto: queste sono le prime elezioni regionali in cui
non contano n le Regioni n i partiti (Corriere della Sera 23 maggio).
Nella fase un po troppo lunga della regressione politica italiana si stagliano oramai i profili delle compagnie di ventura? In
versione democratica.
Che altro potrebbero essere ( ancora Polito) i simboli indigeni e perfino esoterici in circolazione, senza escludere le sigle
nazionali? Pi che altro ombrelli, sotto i

quali si radunano, secondo convenienza,


le trib elettorali locali.
Nel 1970, quando furono costituite le Regioni a statuto ordinario, la DC toscana ispir la sua campagna elettorale allinsegna
della battaglia di Toscana. Se ne parl
molto allora e in seguito. La DC toscana
coglieva nelle regioni a statuto ordinario
loccasione di nuovi scenari politici per
costruire nuove alleanze dopo lesaurimento del centrismo degasperiano.
segue a pag. 2

Con lelezione a Presidente della Repubblica di Sergio Mattarella

Una bella pagina politica


di Gerardo Bianco

Con la elezione di Sergio Mattarella a Presidente della Repubblica stata scritta, dal
Parlamento e dai rappresentanti delle Regioni, una bella pagina politica.
Se ne avvertiva il bisogno. Dopo le incertezze e le confuse voci della vigilia, che alimentavano un clima di sospetto, di oscure manovre,
di indicibili accordi, la limpida indicazione, nei
due giorni precedenti le votazioni presidenziali, di Sergio Mattarella ha collocato nella dimensione giusta il processo elettorale.
questo un merito innegabile di Matteo
Renzi che ha agito come Segretario del P.D.,
rivendicando al maggior partito del Paese il
diritto dovere di indicare il nome del Presidente della Repubblica.
Il doppio ruolo di Segretario di partito e di
Presidente del Consiglio di Matteo Renzi,
un abbinamento di funzioni pressoch estraneo nei tempi della cosiddetta prima Repubblica, poteva creare delicati problemi di metodo di un Presidente della Repubblica indicato da un Presidente del Consiglio la cui

nomina dipende dal Presidente della Repubblica. Renzi ha avuto la intelligenza di superare i rischi di una designazione personale e
di puntare su una personalit di robusta caratura etica e politica come Sergio Mattarella, che si dimostrata la persona giusta per
ricoprire lalta funzione di Presidente della
Repubblica italiana. Restano comunque irrisolti i nodi di sovrapposizione di ruoli e di
funzioni che vanno restringendo gli spazi di
compartecipazione democratica alle decisioni politiche fondamentali, riportandole sem
segue a pag. 3
Circolo Il Centro e Club UNESCO di Livorno
presentano

Marted 14 Luglio, h. 18
Parco Hotel Miramare - Castiglioncello
conferenza del

Prof. Franco Cardini


sul tema

La Luce dellintelletto,
illumina la mente e lo spirito.

Politica

dalla prima pagina


Confermati
i pronostici
La gravit della crisi economica e sociale
che ha colpito il paese dal 2008 in poi e di
cui, solo in questi ultimi mesi, si avvertono
piccoli sintomi di ripresa, ha certamente
contribuito ad accentuare la misura di questi fenomeni negativi che non potevano
non colpire, come sempre avviene, il partito di governo, nella circostanza il PD.
La Lega Nord con un leader, indubbiamente bravo quanto spregiudicato, come
Matteo Salvini, ha saputo parlare "alla pancia del paese, intercettandone il malessere
e la crescente sfiducia nella politica: in
questo favorito dallo smisurato sostegno
che il leader della Lega ha avuto costantemente presso tutti gli organi di informazione ed in particolare su quelli televisivi:
quasi una gara per averlo quotidianamente presente.
Il fenomeno crescente delle immigrazioni,
provocate da fattori estranei alla volont
del governo e delle istituzioni, ha rappresentato un importante fattore che ha elevato la protesta a livelli imprevedibili e
favorito, in misura esponenziale, una opposizione intransigente favorendo l'exploit
della Lega Nord.
Poche parole sprechiamo su quelllo che
resta di FORZA ITALIA rimasta in vita grazie all'inopinato successo della Liguria favorito, in parte dalla diaspora esplosa in
casa PD con la presentazione di una lista
di sinistra di disturbo e dalla scarsa personalit della candidata alla presidenza della
regione.
Diciamo, a conclusione di queste note, chre
il presidente Renzi ed il PD non escono
sicuramente vincitori anche se il partito
viene confermato largamente come forza
politica maggioriotaria.
Occorre aggiungere che, da sempre, nelle
elezioni di medio termine, il partito di governo perde consensi ma, nella circostanza, alcuni errori "paradossali" come lo scontro sul progetto di legge sulla riforma della
scuola insieme al vagone di promesse o di
impegni , in parte, non confermati anche
per difficolt connesse al permanere delle
difficolt socioeconomcihe che il paese sta
attraversando, hanno pesato e provocato
importanti spostamenti di voti in favore dei
due principali partiti di opposizione (Lega
Nord e M5stelle) ed accentuato il fenomeno della diserzione dal voto.
A questo proposito ci sia consentita una
provocazione. Ho pensato a come si sarebbe comportato Giulio (Andreotti), Presidente del Consiglio:

e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com

1) Intanto si sarebbe guardato bene da


scegliere la data per l'elezione a cavallo
del primo ponte estivo come quello scelto
dal governo Renzi".
2) Preso atto degli accesissimi contrasti
esplosi nel mondo della scuola e nei sindacati a seguito del progetto di legge sulla cosiddetta "Buona Scuola" non avrebbe sicuramente presentato quella legge,
tanto contestata, anche in misura esagitata e spropositata, alla vigilia di un test elettorale cos importante.
E' dagli anni '60 che il corpo insegnante e
i sindacati respingono ogni tentativo di
riforma della scuola...
Sapete cosa avrebbe fatto? Avrebbe emesso un decreto per l'assunzione a settembre dei 100.000 precari e presentato la legge di riforma sulla scuola subito dopo le
elezioni!
Renzi ha voluto sfidare il mondo mettendosi contro tutti e, comre spesso accade,
certi errori di strategia politica si pagano.
Ci non vuole significare le buone cose
che il governo sta facendo per aiutare il
paese ad uscire dalla gravissima crisi tra
l'esagitato oltranzismo delle opposizioni e
degli stessi sindacati.
Detto questo vogliamo aggiungere che la
prudenza in politica resta una virt insostituibile, quella di cui era ampiamente
dotato il "divo" Giulio.

Ammaina
bandiera
Il Segretario politico della DC, Amintore
Fanfani, non cap o non pot o non volle.
Se ne accorse quando nel 1974 perse il referendum popolare contro lintroduzione
del divorzio in Italia. Ne prese amaramente
atto nel 1975 quando andarono male per la
DC le seconde elezioni regionali e quelle
amministrative. Nel Consiglio Nazionale
della DC io dovetti firmare da solo lordine
del giorno di fiducia a Fanfani (che non
voleva dimettersi), largamente respinto.
Dopo travagliate manovre Aldo Moro port alla Segreteria della DC Benigno Zaccagnini.
Passarono ventanni prima della dissoluzione eutanasica della DC e altri venti con
la stagione del democratico cristiano errante e del cattolicesimo politico erratico.
Emanuele Macaluso un comunista di lungo corso. Dichiar in aprile al Corriere della Sera che dopo le elezioni politiche del
1992 fu totalmente cancellata la memoria
della Prima Repubblica. Antipolitica, populismo, caduta della cultura politica, sono
il frutto della distruzione del passato.
Perch c il passato. E nel passato italiano c una differenza tra unificazione na-

zionale e unit nazionale. Nel 1870 a Porta


Pia si fece un passo, pur violento, sulla
via dellunificazione nazionale, ma si apr
la spinosa questione cattolica. Vi pose fine
in modo drammatico la Prima Guerra Mondiale.
Lanno prima della breccia di Porta Pia nacque a Quarrata, in quel di Pistoia, Dario
Fiori, futuro sacerdote. Don Fiori adott il
nomignolo di sbarra, battagliero e coraggioso. Don Fiori fu molto attivo nella
promozione di gruppi democratici cristiani nella provincia di Pistoia. Fece propaganda con musiche e canti. A lui risalgono i canti Libera ai venti la nostra bandiera e il famoso O bianco fiore. Giulio
Andreotti ricordava un De Gasperi con i
lucciconi agli occhi mentre cantava col
coro O bianco fiore.
Si dice: il passato. Come no! Osservava
ancora Antonio Polito, sul presente: 1) il
federalismo uscito sconfitto dalla grande sbornia dellultimo ventennio; 2) avanza un nuovo centralismo che si accompagna al decisionismo del governo; 3) un
Presidente uscente di Regione, e candidato di nuovo, faceva campagna elettorale per labolizione delle Regioni.
Il cattolicesimo politico in Italia allammaina bandiera. In Toscana la bandiera si
afflosciata perch manca anche il portabandiera.
Periodico mensile
del Circolo Culturale

Aut.ne Tribunale Livorno n 683 del 2/3/2005


Redazione ed Amministrazione:
Via Trieste 7, tel. 0586/427137 - Livorno
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DIRETTORE RESPONSABILE:
Enrico Dello Sbarba
COMITATO DI REDAZIONE:
Massimo Cappelli,
Laura Conforti Benvenuti,
Sergio Cini, Valeria Grillo,
Luca Lischi,
Mario Lorenzini, Mauro Paoletti,
Marisa Speranza, Franco Spugnesi.
Hanno collaborato a questo numero:
Paolo Arzilli, Marcello Battini, Laura
Benvenuti, Jacopo Bertocchi, Franco Biancani, Gerardo Bianco, Ivo Butini, Massimo Cappelli, Laura Conforti, Nicola Graziani, Luca Lischi,
Mario Lorenzini, Angelo Roma, Angela Simini, Marisa Speranza.
STAMPA: Editrice Il Quadrifoglio,
Via Pisacane 7, tel. 0586/814033 - Livorno

Giornale chiuso in tipografia il 3/6/2015

periodico online www.circoloilcentro-livorno.it

Politica

Il piatto di lenticchie
di Nicola Graziani
Fa un certo piacere vedere che ci sia qualcuno che, di fronte ad una sconfitta elettorale, si pone il problema di capire dove si
sia sbagliato. Ci rincresce dover dire che
non si tratta delle forze politiche italiane,
ma di qualcun altro: la Chiesa Cattolica.
Dopo il bruciante risultato del referendum
irlandese sui matrimoni omosessuali, anche dai vertici della gerarchia giunto un
messaggio di seriet e francescana umilt,
sintetizzabile della formula dobbiamo capire dov lerrore.
Anche perch il referendum irlandese si
svolto in un paese le cui tradizioni cattoliche sono incontestabili, dove addirittura il
cattolicesimo stato fattore di identit nazionale. E dove oggi, in massa, i giovani
hanno votato per le unioni tra cittadini dello stesso sesso.
I giovani, hanno notato stupite le gerarchie. Il futuro. Gli educatori dei giovani di
dopodomani. E allora s, che bisogna capire dov lerrore. E noi, senza pretesa di
aver la soluzione in tasca, ci azzardiamo a
partecipare al dibattito, con due idee messe in croce sulla base di quello che, negli
anni abbiamo visto e vissuto.A noi pare
che il discorso sia davvero complesso e
delicato. Impossibile sintetizzarlo in trenta
righe. Quindi, a rischio di suonare apodittici, ci affidiamo allestrema sintesi. Il primo punto che la Chiesa, contenta per
decenni del proprio trionfalismo, non stata
molto a sentire il laicato. Quella parte vitale
di essa, cio, che maggiormente a contatto con le evoluzioni anche le negative
della societ. Pi che Mater, Magistra. Pi
che Magistra, mestrina dalla penna rossa.
Ridare spazio al laicato condizione imprescindibile, anche se questo vuol dire,
per certi ambienti ai quali non caso non
piace un certo Francesco, rinunciare a fette consistenti di influenza sulla gestione
degli affari correnti.
Secondo punto molto pi importante del
primo riassumere la leadership culturale. Per farlo occorre tornare ad occupare i
gangli vitali della societ, con uno schema
(absit iniura verbis) neogramsciano. Non
si pu pretendere che i giovani, plasmati
dai media e dalla cultura dominante secondo certi pseudovalori, poi sappiano discernere il bene dal male. Nemmeno se vanno

in chiesa tutte le domeniche. La societ


attuale richiede una cristianizzazione della cultura che comprenda la riassunzione
di responsabilit anche allinterno delle
scuole e delle universit.
Terzo: abbandonare la sindrome del ghetto. Troppo spesso i cattolici, in questi ultimi decenni, si sono accontentati di avere il loro orticello, chiudendosi al resto. Il
loro giornale, la loro televisione, le loro
scuole. Chiusi in una stanza, ed il mondo

fuori. Altri rispetto ad esso, rinunciando


a scoprire che anche il mondo bellissimo, se lo si invera dei propri valori.
Roma non fu convertita solo con il sangue dei martiri, ma soprattutto con la cristianizzazione della sua splendida cultura. Chiudersi per sentirsi migliori non
mai giusto. Accontentarsi del piatto di
lenticchie, poi, sempre stata una pessima politica: si perde tutto, a partire dal
Regno. Chiedetelo a Esa.

dalla prima pagina

Laderenza del discorso alla Carta Costituzionale di assoluta evidenza, e direi che
perfino il linguaggio ne riflette la limpidezza, con quelle frasi concise, precise come
dovrebbero essere le leggi di un Paese ben
ordinato.
Il discorso meriterebbe unanalisi accurata
e puntuale, mi limito a definirne lo spirito
che mi sembra caratterizzato da un forte
sentimento di Patria alla quale va ridata,
con azioni concrete la speranza. la speranza, la grande virt cristiana, il lievito di
una nuova stagione per lItalia in crisi.
La crisi richiede soluzioni adeguate e la crisi italiana profonda; economico sociale, istituzionale, ma anche etica. Per superarla Mattarella ha indicato la via maestra del garantire la Costituzione con un
lungo elenco di ci che significa la sua
attuazione. un richiamo opportuno e giusto in un momento nel quale le necessarie
revisioni costituzionali rischiano di alimentare la tesi di una Carta Costituzionale ormai da archiviare, proprio quando essa
mostra, nei suoi principi fondanti, una ineguagliabile validit come lo stesso discorso del Presidente della Repubblica chiarisce.
Misura e determinazione sono in questo
momento storico quanto mai necessarie e
non sempre ci accade, con riforme sbagliate, come quella del Senato, quando ben
diversamente e meglio potrebbe essere affrontato il problema del bicameralismo e
della stabilit di governo. Su queste tematiche, qualunque sia laccoglienza di chi ha
potere decisorio non rinunceremo ad offrire il nostro contributo. Per ora, convinti
che lItalia davvero ben rappresentata,
auguriamo buon lavoro al nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Una bella pagina


politica
pre pi spesso in mani personali, con un
progressivo appannamento della rappresentanza. Questa volta, in occasione delle
elezioni del Presidente della Repubblica, il
rischio stato in parte evitato.
Il Parlamento in particolare, si sentito protagonista. Sono molteplici le ragioni di questa recuperata coscienza, ma dominante, a
me sembra, sia stata la consapevolezza di
dover operare con convinzione personale,
in modo responsabile e conclusivo.
Era evidente il clima di soddisfazione che
circolava nellAula di Montecitorio al momento del giuramento del Presidente della
Repubblica, accolto da lunghi, numerosi
applausi. Si respirava latmosfera di una
missione felicemente compiuta, confermata dai primi significativi gesti del neo Presidente della Repubblica.
La visita di Sergio Mattarella alle Fosse
Ardeatine stato un atto di grande valore
umano, ma anche storico politico. Egli ha
implicitamente ricongiunto il suo ruolo istituzionale al principio ispiratore della Carta
costituzionale che nella lotta al nazi-fascismo e alla pi odiosa delle sue politiche,
quelle razziste, ha il suo fondamento storico.
Anche quellimmediato, breve pensiero,
partecipe delle difficolt degli italiani, d la
misura della personalit del neo Presidente
che si sottratto a qualsiasi retorica.
E cos, diretto, semplice, in puro stile attico , ma denso di contenuto, stato il discorso dinanzi alle Camere riunite con i grandi elettori rappresentanti delle Regioni.

Politica

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UN FENOMENO DI GRANDE ATTUALIT NELLAREA DEL MEDITERRANEO

MIGRANTI
di Marcello Battini
Il fenomeno delle migrazioni nellarea del Mediterraneo di grande attualit, ma invece di
mettere in primo piano, come sarebbe giusto, questioni di sicurezza ed interesse nazionale, nonch una corretta valutazione
degli strumenti operativi disponibili, si preferisce porre laccento, in termini quasi terroristici, sul pietismo politico. A chi conviene tutto questo? Perch noi italiani dovremmo ritenerci particolarmente responsabili di
ci che avviene in altre parti del Mondo? E
razionalmente comprensibile anteporre, agli
interessi dei nostri concittadini viventi, quelli
dei morti altrui?
Il fenomeno della migrazione attraverso il
Mar Mediterraneo, oltre ad essere di lungo
periodo e di proporzioni immani, coinvolge
tre continenti: lAfrica, lAsia, lEuropa. Esso
dovrebbe essere regolamentato da un accordo internazionale a livello O.N.U. Qualora si addivenisse ad un Trattato Internazionale, lItalia, come cofirmataria, dovrebbe
adempiere agli obblighi conseguenti. In assenza, lItalia dovrebbe compiere solo quanto compatibile con i propri interessi nazionali (come fanno tutti gli altri Stati), tenendo
conto delle proprie disponibilit operative.
Le eventuali critiche esterne a queste scelte, derivanti dalluso obbligato della nostra
sovranit, si dovrebbero affrontare cos: Dichiarazioni irricevibili. Prima di criticare, pagate!
Quali mezzi lo Stato italiano dovrebbe utilizzare per coprire i costi diretti di unoperazione destinata ad affrontare, per un lungo periodo di tempo, questo fenomeno di massa
di portata mondiale? Dato lelevato debito
pubblico, le uniche risorse disponibili potrebbero essere quelle derivanti dallutilizzo
concentrato delle entrate statali relative
all8%, a cui aggiungere, forse, il 5%, gi
destinato, in forza di legge, alle attivit assistenziali. Prima di poter utilizzare interamente tutte queste risorse, sarebbe necessario
passare da un non impossibile accordo internazionale con la Santa Sede e da una variazione legislativa che tagli nettamente le
aspirazioni economiche delle altre realt religiose presenti in Italia e delle fameliche associazioni, chiss perch, definite di volontariato (lattivit di volontariato, storicamente, sempre stata collegata al concetto di

gratuit e di carit, tutti concetti incompatibili con quello di lavoro professionale retribuito e di rimborso spese). Prima, per, di
poter utilizzare queste risorse a favore dei
migranti, necessario destinare una buona
parte di queste (se basteranno) ai cittadini
italiani in condizioni di povert perch impensabile che possano essere distribuiti caritatevolmente redditi prodotti in Italia, a cittadini stranieri, prima di avere soddisfatto le
esigenze di estrema povert (sopravvivenza) dei cittadini italiani. Sarebbe da irresponsabili, darebbe adito ad una fonte inesauribile di conflitti sociali permanenti, anche a
sfondo razziale e religioso, che, non solo
non consentirebbero una reale assistenza
ai nuovi venuti, ma sarebbero causa di ulteriori maggiori costi economici e finanziari
futuri per lintera collettivit, non esternalizzabili. Sulla base di queste modeste risorse
finanziarie, sarebbe possibile organizzare un
sostenibile piano di assistenza a favore di
un numero, sia pure limitato, di profughi. Se
poi, questi sfortunati viaggiatori, invece di
essere trattati nei centri di accoglienza, come
degli inetti, o come moderni vitelloni, anche per rispetto della loro dignit, fossero
impiegati, a titolo gratuito, per lo svolgimento di lavori allinterno dei campi di raccolta,
a favore dei compagni pi bisognosi, ed allesterno, nei diversi comuni di assegnazione provvisoria, in lavori di pubblica utilit,
le ulteriori risorse economiche e finanziarie
cos reperite, potrebbero essere utilizzate per
incrementare il numero di migranti da salvare ed accogliere.
Sicuramente non potremmo recuperare tutti
questi sfortunati cittadini del mondo, sicuramente non potremmo estendere laccoglienza a tutti quanti, ma, anche in questo
caso, a chi avanza critiche verso uneventuale insufficienza della nostra azione di salvataggio, potremmo sempre rispondere come
sopra: Invece di criticare, dateci una mano,
o, almeno, frugatevi. Altrimenti, tacete!
Tutto il mondo avrebbe pi rispetto per un
Paese coerente con gli impegni ragionevoli,
liberamente assunti. Inoltre, se la propaganda mediatica fosse una rappresentazione veritiera dei sentimenti prevalenti nella pubblica opinione, non ci dovrebbero essere
difficolt ad aiutare un numero pi elevato
di migranti, molto superiore a quello che
sarebbe possibile, avvalendoci delle sole
risorse provenienti dalle finanze pubbliche
e superiore ai risultati attualmente conse-

guiti. Gli stessi mass media potrebbero promuovere una raccolta di fondi, presso la
popolazione, su base esclusivamente volontaria, a favore dellaccoglienza dei migranti, come gi fatto in altre occasioni: lalluvione del Polesine, lesplosione del reattore di Cernobyl. Tutti questi ben pensanti, senza luso di soldi pubblici, potrebbero realizzare il loro sogno Sfama un migrante, con loro maggiore soddisfazione
personale, proporzionale al loro diretto e
libero coinvolgimento. Cos, senza luso di
soldi pubblici e con maggiore gioia e consapevolezza dei cittadini, si potrebbe ragionevolmente, affrontare il problema migranti, rinverdendo quella fama di italiani brava gente che, se vera nel passato, sembra
molto appannata nel presente.
Niente di tutto questo accade. La nostra
diplomazia non sa pensare a cose cos ovvie? Non credo. Si temono complicazioni
con il resto del Mondo? Sarebbe vero il
contrario. In ogni caso, quando si tratta della
sicurezza dello Stato e dei suoi cittadini, non
possiamo baloccarci in alchimie diplomatiche. Escludo possano esserci delle incapacit operative da parte delle nostre Forze
Armate e delle Forze di Polizia che, al contrario, in molte occasioni, hanno dato buona prova. Non resta che attribuire alla politica la responsabilit di quanto sta avvenendo nel nostro Paese. E con questo, ritorniamo al cui prodest iniziale. Non
forse vero che il mondo del volontariato,
che risponde direttamente alla politica e che
sovente ha dato cattiva prova di se, insieme alla criminalit, abbia forti interessi in
questa spinosa questione? Pu essere che
abbiamo individuato unarea sociale nella
quale possibile che si nasconda, insieme
ai malavitosi, una sacca di parassiti che, per
difendere interessi corporativi indifendibili, sono disposti a mettere a repentaglio la
sicurezza di tutti i cittadini italiani, la salvezza dei migranti, la pace sociale, i buoni rapporti con le istituzioni internazionali, il buon
nome del Paese nel mondo.
Se cos fosse, bisognerebbe spiegare a questi nostri connazionali un concetto ovvio,
ma quasi sempre ignorato. In ogni societ,
il destino di ognuno legato alla sorte degli
altri soggetti che ne fanno parte. Non vi
sono, malgrado le apparenze, situazioni privilegiate se non per pochissimi. Ed anche
in questi casi, per lo pi, il privilegio individuabile solo a posteriori.

Attualit

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Il Milite Ignoto di Dicomano. E langoscia di cristiano dellallora ufficiale Giovanni Gronchi

24 maggio 1915-24 maggio 2015: centanni fa


cominciava per lItalia la 1 Guerra mondiale
Nel giorno del centenario dell'ingresso dell'Italia nella Prima Guerra Mondiale (24 maggio
1915), mentre il Piave mormorava, pubblichiamo un articolo riopreso su FirenzePost del
senatore Ivo Butini ("il pi vecchio della vecchia guardia democristiana della Toscana"):
di Ivo Butini

Nella nella notte fra il 23 e il 24 maggio


del 1915, sul confine con lAustria-Ungheria, un finanziere italiano spar il primo colpo con un fucile 91. Fu cos, esattamente un secolo fa, che per lItalia, dopo
un anno di neutralit, cominci la prima
Guerra mondiale. Passata alla storia come
la Grande Guerra. Che si concluse pi di
tre anni dopo, il 4 novembre del 1918.
Con la notizia data da quello che, non
senza enfasi, venne denominato Bollettino della vittoria, firmato dal generale
Armando Diaz. Che lo dett dimpeto, dimenticando di far precedere il nome dal
cognome. Cos venne fuori quel fatidico
Firmato Diaz che fece colpo nellItalia
dellepoca. Non a caso, non pochi bambini venuti al mondo nel 1918 vennero
chiamati cos: Firmato. LItalia era in festa, anche se la vittoria era costata oltre
un milione di morti.
Mia madre nacque nel 1900, in una famiglia di origine contadina. Io nacqui nel
1927. In una occasione scolastica di celebrazioni del 24 maggio mia madre mi
parl dun suo fratello che era stato arruolato nella fase finale della guerra. Alpino (di Dicomano) part e non torn pi,
n vivo n morto. Dissolto.
Mio suocero fu comunista, operaio vetrario di Empoli. Di leva, partecip alla
guerra e raccontava un episodio, di cui
mia moglie mi ha dato or ora rinnovato
ricordo. Una tradotta militare giunse a destinazione e fu ordinato agli italiani di
scendere. Un ufficiale si accorse di alcuni di loro rimasti e li richiam. Risposero:
noi non siamo italiani, siamo di B.
[una citt italiana]. Vero? Penso di s,
anche perch mio suocero non aveva
motivo di inventarselo.
Ho un rispetto, direi sacro, del Milite
Ignoto. Quando, pochi anni fa, parlai con

Soldati in trincea.

gli alunni e le alunne duna quinta elementare, ricordai lalpino di Dicomano e


constatai che molti di loro sapevano del
Milite Ignoto. Sono personalmente alieno alle armi, ma prendo atto che la guerra un elemento centrale della storia
umana perch la vita conflitto. Credo
che la politica sia il governo dei conflitti, ivi compresa la guerra. Anche Ges fu
crocifisso a causa dun conflitto.
Nella storia dei processi di unificazione
nazionale e di unit nazionale (cose spiritualmente diverse) la Grande Guerra occupa un posto centrale. Giovanni Gronchi, democratico cristiano, fu eletto Presidente della Repubblica italiana nel 1955.
Segu a Luigi Einaudi. Gronchi nacque
nel novembre 1887. Quale orfano di padre rifiut lesonero e part volontario
per la guerra. Ufficiale, merit sul campo
una medaglia dargento, due di bronzo e
due croci al merito. Aveva scritto a uno
dei grandi leader cattolici nazionali, Filippo Meda, di accettare con angoscia
di cristiano ma con sicura coscienza la
prova bestiale della guerra.
Filippo Meda fu neutralista allo scoppio
della guerra, prossimo alle posizioni di
Giolitti. Se ne discost dopo linvasione
tedesca del Belgio. E fu Ministro delle
Finanze nel governo di unit nazionale

di Paolo Boselli, nel 1916, precisando che


rappresentava se stesso perch mancava in Italia un partito cattolico e nemmeno esisteva un gruppo parlamentare
cattolico propriamente detto.
Penso che nella Grande Guerra i cattolici
chiusero la breccia di Porta Pia. Dopo la
nota di Benedetto XV sull inutile strage (1 agosto 1917) Meda visse un periodo difficile e pensava di dimettersi. Ma le
notizie che venivano dal fronte orientale
lo dissuasero. Nel marzo era scoppiata la
rivoluzione in Russia e lo Zar aveva abdicato. Il 24 ottobre fu rotto a Caporetto il
fronte italiano. Scrisse Il Corriere dItalia, del 31 ottobre 1917, che Meda volle
evitare che venisse gettata unombra
sulla parte cattolica, se non un sospetto, di minore sensibilit in presenza dellinvasione nemica.
Ricordo il giudizio di Piero Melograni che
la guerra cambi lItalia pi rapidamente
e profondamente di quanto la classe politica fosse riuscita a trasformare se stessa. Secondo Melograni il partito cattolico non possedeva allora energia e autorit sufficienti per imporsi sugli altri contendenti.
Nel 1945 i cattolici, dopo che la guerra
aveva interessato lItalia dalla Sicilia alle
Alpi, scrissero unaltra storia.

Attualit

e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com

Sono trascorsi trenta anni da quel maledetto 29 maggio 1985 per la finale di Coppa dei Campioni

Quella notte all'Heisel....


di Enrico Dello Sbarba

Anche se sollecitato non ho voluto rilasciare nessuna dichiarazione in merito alla tragedia dell'Heisel dove ero presente anch'io.
Con un biglietto di tribuna coperta andai a
Brukelles per assistere a quell'incontro e vendicare il clamoroso "tonfo" di Atene allorch, tre anni prima, da sicuri vincitori ci ritrovammo sconfitti, inopinatamente da una
squadretta tedesca, l'Amburgo che, da quel
momento, non avrebbe vinto pi nulla.
Nel corso di una trasmissione su Sky di
sabato 30 maggio, gli intervistati dichiararono che non vi era la sensazione che nulla sarebbe accaduto. Ed invece non era cos
perch, fin dalle prime ore del pomeriggio,
orde di ultras inglesi avevano letteralmente occupato "La Gran Place", al centro della piazza si trovava un palco, per uno spettacolo, letteralmente occupato da decine
di hligans ubriachi che ballavano ed urlavano bevendo in continuazione boccali di
birra.

La disperazione e il terrore dei presenti allo Stadio Heisel di Bruxelles.

Una volta giunto allo stadio notati come, tra


l'assoluta, colpevole indifferenza, dei pochissimi poliziotti belga, gli holigans entravano
allo stadio trasportando casette pine di bottiglie di birra.
Un'ora circa, prima dell'inizio della partita, cominciarono a volare dalla curva alla nostra sinistra, bottiglie ed altri corpi contudenti verso la
parte destra occupata
dai tifosi italiani: poco
dopo l'inzio della tragedia con il graduale spostamento di centinaia di
tifosi inglesi che premevano, senza motivo alcuno, verso la zona occupata dagli italiani.
Non eravamo in grado
di percepire esattamente le dimensioni
della tragedia anche
se cominciavamo a temere che qualcosa di
serio stava accadendo in concomitanza all'invasione del terreno di gioco da parte di
un numero sempre
maggiore di spettatori provenienti da quella zona.
Ed intanto, era trascorso pi di un'ora, e
la partita non cominciava mentre le notizie
delle dimensioni della

tragedia cominciavano ad arrivare fino a


noi.
Dopo circa un'ora mi spostai fino in cima
alla tribuna coperta per osservare meglio i
movimenti al di fuori dello stadio e con raccapriccio osservai che la zona antistante lo stadio si era tasformato in un ospedale di campo
dove venivano portati io feriti ed accatastati i
morti. Era ovvio che mia preoccupazione, insieme a quella degli sportivi presenti in tribuna, fosse quella di cercare disperatamente di
telefonare a casa per tranquillizzare le famiglie, ma fu tutto inutile. Ricordo di essermi avvicinato ai banchi della stampa, riconobbi il noto
giornalista sportivo Gian Maria Cazzaniga al
quale chiesi di poter telefonare ma, purtroppo,
tutte le linee telefoniche erano bloccate.
Ed allora ritornai al mio posto, accanto a me
ricordo vi erano due livornesi uno dei quali il
fratello del dott. Foresi, ex presidente della
Cassa di Risparmio, rimanemmo li allibiiti ed
immobili ad assistere, con un'ora e mezzo di
ritardo, all'inizio della partita seguita, quasi in
completa indifferenza, salvo il momento del
goal di Platini su rigore concesso dall'arbitro con eccessiva larghezza.
E poi alla fine della partita, la ricerca spasmodica del pullman che doveva portarci all'albergo collocato in Olanda lungo, l'autostrada Bruxelles-Amsterdam: tentammo di telefonare a casa ma unutilmente e dopo una notte,
praticamente insonne, al mattino riusci a parlare con mia figlia Francesca: avevano cercato di avere notizie, durante quella tragica notte, attraverso il Ministero degli Esteri e l'Ambasciata Italiana di Bruxelles senza risultato.
Arrivai a casa nel pomeriggio del giorno seguente. Basta mi fermo qui!

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Elezioni Regionali: un dato colpisce negativamente a livello nazionale e locale,


quello della scarsa partecipazione al voto:
addirittura 56 livornesi su 100 non hanno
esercitato il loro diritto-dovere di voto. Del
resto le Regioni non hanno mai goduto di
grande interesse e gli scandali per spese
improprie e i cospicui stipendi e vitalizi
non hanno certo contribuito alla partecipazione. I chiamati al voto a Livorno sono
stati 136.328 tra questi 9869 sono iscritti
allAire, allanagrafe dei residenti allestero, (sarebbe interessante sapere quanti
hanno fatto ritorno per il voto!). In definitiva hanno votato solamente 60.273 cittadini con una affluenza del 44,21%. Si
sono recati alle urne pi gli uomini
(46,03%) delle donne (42,55%) nonostante la componente femminile sia maggiore
di quella maschile.
A Livorno Il PD il partito che ha raggiunto il miglior risultato con il 41,83% dei
voti, seguito dal Movimento 5 Stelle con
il 22,01% e dalla Lega Nord con il 13,78%
(terzo partito!), segue al quarto posto il SI
con l11,89%. Appena sopra il 5% Forza
Italia e al 2,30% Fratelli DItalia. La ripresa
del Partito Democratico, dopo la batosta
di un anno fa alle Amministrative che ha
consegnato la citt ai grillini, sicuramente
dovuta alla scelta del candidato messo in
campo: il giornalista televisivo Francesco
Gazzetti che ha condotto una campagna
elettorale tra la gente mettendosi in ascolto dei tanti cittadini delusi da una politica
dei Palazzi e incapace di scendere nelle
Piazze. La Piazza ha premiato e ridato fiducia ad un partito stanco, che ha, da ora in
poi, tutte le condizioni per poter far bene
a Livorno, nella provincia e in Regione!
Francesco Gazzetti ha ottenuto solamente a Livorno 7844 voti su 23.274 dati al Pd,
segno che un elettore su tre ha espresso
nei suoi confronti la preferenza, raggiungendo con la provincia 10.466 preferenze,
secondo eletto, distanziato di poco pi di
mille voti dallex sindaco di Piombino e
capolista Gianni Anselmi. Un successo
storico per Livorno, che con il ritorno alla
preferenza ha riavvicinato sensibilmente i
cittadini nella scelta dei loro rappresentanti in Regione. Nella vicina Pisa, sempre
del Pd, sono ad esempio rimasti fuori personaggi eccellenti quali luscente Ferrucci e il segretario provinciale Nocchi, e sono
emersi il renziano Antonio Mazzeo, la
non favorita ventisettenne Alessandra
Nardini e il lettiano, ex presidente della
provincia, Andrea Pieroni.

Cinguettare

77

del lavoro, bene necessario per la vita


delle persone. Essere senza lavoro significa essere scartati. Troppi giovani sono
materiale di scarto. Non pu dominare il
Dio denaro. Le Acli hanno nel loro patrimonio associativo la libert, la creativit,
la partecipazione e la solidariet, elementi
indispensabili per ridare dignit al lavoro
per far si che sia strumento di speranza e
di vita nuova.
da Il Corriere della Sera del 29/5/15

Cinguettare
di Luca Lischi

A proposito di ex Presidenti di Provincia


, nel prossimo consiglio regionale siederanno oltre a Andrea Pieroni anche Federica Fratoni (ex Pistoia), Stefano Baccelli
(ex Lucca), Leonardo Marras (ex Grosseto), Simone Bezzini (ex Siena). Un bel gruppo di ex presidenti che gli elettori hanno
premiato, dopo che il Governo ha massacrato le Province. Sicuramente la loro
presenza sar un bene per le stesse Province che troveranno competenti consiglieri in grado di affrontare i passaggi delicatissimi delle future deleghe.
Anche il Movimento 5 Stelle di Livorno
porter a Firenze un consigliere regionale
nella persona di Enrico Cantone. Molti
speravano che i grillini con il sindaco
Nogarin avessero un calo di consensi,
dopo i numerosi annunci e i pochi fatti
messi in opera in un anno di governo. Con
tagli alle associazioni che seguono i poveri, aumenti vertiginosi di tasse sui rifiuti e una debole convinzione sullo sviluppo del porto con la Darsena Europa. Invece la campagna di rottamazione delle
regioni spinta da Grillo ha confermato la
capacit del Movimento di rispondere ai
malesseri di un elettorato che stanco di
Istituzioni costose premiandoli con un
rappresentante livornese in Regione.
Il 23 maggio le Acli di Livorno hanno incontrato a Roma Papa Francesco per i 70
anni della loro fondazione. Un momento
di festa e di riflessione nellAula Paolo VI
che ha coinvolto 7200 persone per rinnovare la missione di una associazione
viva, che guarda al futuro, che impegnata a dare rappresentanza e risposte al
disagio sociale, che lavora per arricchire
la politica di contenuti, che persegue un
modello di societ inclusivo. Il Papa
intervenuto con un messaggio sul tema

CIRCOLARE
DELLE CIRCOLARI
ESEMPIO DI SCUOLA
SGRAMMATICATA
Circolare n. 44. Oggetto: circolazione
circolari. Sono state presentate alcune
rimostranze da parte di genitori dellalberghiero e dei loro rappresentanza
(sic!) riguarda (sic!) la mancata circolazione di alcune circolari. Si raccomanda
di far circolare per le classi agli (sic!)
studenti tutte le circolari e di farle ricircolare per le classi uscite prima (sic!).
Si raccomando (sic!) di mantenere un
flusso continuo di circolazione e di ricircolazione delle circolari anche con lausili attivo e fattivo all (sic!) istituto alberghiero degli studenti di accoglienza
turistica .
Sono pronto a fornire in privato a chi ne
avesse interesse lindicazione del nome
e cognome del dirigente scolastico che
ha redatto e firmato questo testo ufficiale
di una scuola della Repubblica italiana,
nel quale gli stupri sintattico-grammaticali gareggiano con la surreale demenzialit dellenunciato, con un effetto complessivo degno del migliore Tot. Come
cittadino della suddetta sgrammaticata
Repubblica mi limito ad avanzare solo
tre domande, pi che consapevole, peraltro, della loro prevedibile inutilit:
1) il ministro dellIstruzione, e per lui i
suoi uffici, hanno la possibilit di venire
mai a conoscenza che un loro dipendente
capace di scrivere (oltre che di concepire, ma lasciamo perdere) un testo simile?
Hanno un qualche controllo effettivo di
che cosa accade realmente nella scuola,
nelle scuole? 2) e se s, hanno il potere
per esempio di iniziare allistante un procedimento che porti in tempi ragionevoli
allallontanamento dal suo incarico di chi
ha scritto lobbrobrio di cui sopra?
3) Che razza di Buona scuola ci si
deve aspettare da unautonomia degli
istituti scolastici invocata e decantata
come la panacea di ogni male, che per
poi pu consegnare il destino di anche
uno solo di essi nelle mani di uno scervellato semianalfabeta come lautore
dello scritto in questione?
Ernesto Galli della Loggia

Spigolature

E' lecito depravare


un'opera lirica?
Domenica 17 maggio con il circolo Masini
sono andato a Genova per assistere alla
CARMEN di Bizet -una dellle opere pi
famose e nella quale la coregrafia (basta
ricordare la riproduzione della plaza de toros di Siviglia dove, in una meravigliosa
coreografia, il coro canta l'inno dei toreador.)
Ebbene tutto questo al Carlo Felice di Genova venuto a mancare per scelta di un
regista in cerca ....di scriteriate ed assurde
innovazionii, come purtroppo accade di
frequente e non solo a Genova.
Allibito e sconcertato, il non folto pubblico presente stato costretto a sopportare
una autentica "pantomima" della famosa
opera di Bizet: alias ad una volgare depravazione.
Il regista ha voluto riproporre scene e coreografie della rivoluzione cubana con le
immagini di Fidel Castro e Che Guevara ed
i guerriglierii cubani in lotta contro la dittatura, con scene dell'epoca (anni cinquanta).
In luogo della "plaza de toros", un enorme
palco tenuto su da una struttura allestita
con tubi Innocenti ed il coro costretto ad
esibersi con il pugno chiuso.
Normalmente, durante il viaggio di ritorno, d'uopo esprimere giudizi sull'opera:
abbiamo optato, tutti, per un assordante
silenzio.

Un'apartheid
tutta livornese
A Livorno ci piace farci deridere: ora abbiamo anche l'apartheid sugli stabilimenti
balneari.
Finalmente, dopo avere atteso quasi un
anno dalla sua nascita, la giunta pentastellata livornese, guidata dal prode Filippo Nogarin, ha voluto dimostrare che le
innovazioni ed una stagione autenticamente rivoluzionaria non sarebbero venute
meno.
Sensibille "alla noia" che si vive, in generale, nella citt labronica, il manipolo dei
cinquestelle ha imposto che la libera frequentazione delle spiagge in concessione
non poteva, quasi dopo cento anni, essere ulteriormente ignorata e calpestata.
Libert di accesso a tutti, hanno imposto
"i grillini, e libert di accesso sar.
Sarebbe troppo lungo ed impervio riportare, partendo dai bagni Trotta per arrivare

e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com

e
r
u
t
lo a
g
i
Sp
ai bagni Rex, gli "escomatoges"a cui i gestori, naturalmente incavolati e pluriarrabbiati, sono stati costretti a ricorrere per
soddisfare l'assurdit di una decisione che,
con un po' di buon senso, si sarebbe potuto evitare.
Ed allora, cari lettori, godiamoci, per rompere le noie labroniche, i passaggi obbligati ed imposti, di questi "amanti del bagno gratis" sugli stabilimenti balneari della citt che hanno una caratteristica, forse
unica in Italia, che rimasta tale fin dalla
loro nascita.
La giunta Nogarin, insieme agli ultras del
suo movimento, hanno cos data vita ad
una tipologia anomala di "apartheid".
Alla prossima innovazione rivoluzionaria:
magari quella della totale sospensione del
servizio di trasporto urbano dopo che "il
nostro" ne aveva addirittura profetizzato
la gratuit.

...ed a proposito!
Il quotidiano locale che manifesta, in maniera sempre prudente ma chiara, la sua
simpatia per la giunta Nogarin, ha pubblicato ampi servizi su questo rivoluzionario
avvenimento ma, stranamente, senza en-

trare minimamente nel merito, con un libero giudizio sulla logicit e l'oppportunit
del provvedimento! Strano, non vi pare?

Tamburini-Ciacchini
non fanno notizia
Sergio Landi s!
Ora che Bruno Tamburini e Massimo Ciacchini - esponenti di rilievo della destra livornese e sonoramente "trombati" a seguito della dbacle elettorale dello scorso
anno, anche se dobbiamo sempre ricordare che il Massimo, durante la sua giovinezza democristiana, guidava gli "ultras
della sinistra livornese di quel grande partito", abbiano aderito alla Lega di Matteo
Salvini non fa notizia: si sono ricollocati,
entrambi, sulle loro posizioni tradizionali.
Fa invece notizia, alla grande, quanto il
Tirreno di marted 2 giugno pubblica, in
cronaca: Sergio Landi, gi segretario del
PCI per sette anni della federazione livornese e membro del Comitato Centrale di
quel partito, premiato dal Sindaco Cosimi
a rappresentare gli enti livornesi nel Consiglio di Amministrazione dell'Aeroporto
Galilei dal 2006, ha fatto il rappresentante
di lista della Lega di Salvini in occasione
dell'ultima tornata elettorale.
Nessun commento, naturalmente, anche
perch trattasi di un vecchio amico.

Livorno

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Il colosso turco ha preso contatti con lAuthority alla fiera del Mar Nero

Yildirim interessato alla Piattaforma Europa


Nuove opportunit in vista: presto verr siglato un protocollo di intesa anche col porto di Costanza
In Turchia gestisce 4 terminal; possiede il 50% del Malta Freeport Terminal
e ha da poco issato la bandiera nazionale su alcuni porti scandinavi, ora
interessata a mettere un piede anche
a Livorno. Direttamente dalla 4th Annual Port Finance International Black
Sea Conference, che il 26 e il 27 maggio ha riunito ad Istanbul pi di 300 tra
operatori e rappresentanti dellindustria
marittima del Mar Nero, arriva la notizia che la costellazione turca di Yilport Holding ha puntato gli occhi sulla
Piattaforma Europa.
Linteresse nato a seguito dellincontro che i funzionari dellAuthority di Livorno, presenti allevento, hanno avuto
con alcuni rappresentanti del colosso
Yildirim, di cui la holding Yilport fa parte.
Il presidente Gallanti ha ragione ha
detto Francesco Ghio, responsabile
dellufficio studi dellAPL quel che accade a Livorno lo sanno anche ad Hong
Kong e qui a Istanbul abbiamo toccato con mano quanto sia alto linteresse che gli operatori internazionali nutrono per la Piattaforma Europa.
Il funzionario riporta di aver preso contatti non soltanto con il colosso turco,
ma anche con i rappresentanti della
societ che gestisce il Terminal Container di Barcellona (TCB): Nel
workshop di Istanbul emersa una
chiara verit ha detto Ghio - i porti
che nel pi breve tempo possibile non
riusciranno a dotarsi delle infrastrutture necessarie per rispondere alle sfide
del gigantismo navale, saranno taglia-

rienze nel campo della formazione e dellICT per trarne un profittevole e mutuo
vantaggio. Sigleremo a breve un protocollo di intesa con lAutorit Portuale
di Costanza.

I Potenti
della Terra
Francesco Ghio e Roberto Lippi (dellAuthority)
parlano con il general manager di Yilport, Antonio Barbara (a dx).

ti fuori dai traffici che contano.


Linteresse del gruppo Yildirim di Istanbul non quindi isolato, ma comunque un importante segnale di attenzione per lo scalo labronico: Loperatore
turco - ha spiegato il funzionario dellAPL - ha chiesto maggiori informazioni sul progetto, immagino vorr presto
parlarne con Gallanti.
Durante la fiera sono stati presi contatti anche con il porto di Costanza. Costanza il principale scalo portuale del
Mar Nero ha sottolineato il responsabile della promozione dellAuthority, Roberto Lippi ed un importante nodo
di transito per le merci che via fiume o
via treno arrivano dallAsia Centrale.
Vogliono fare di Livorno il loro hub di
riferimento nellAlto Tirreno.
Per il porto della citt dei Quattro Mori
si apre insomma un nuovo scenario che
potrebbe proiettarlo direttamente verso
nuovi mercati: Presto ci saranno degli
sviluppi - ha assicurato Ghio - vogliamo mettere in sinergia le nostre espe-

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ai lavoratori, ai giovani,
ai migranti, alle famiglie

Stan volando ad alta quota


su un aereo principesco
Renzi, Obama ed un bambino.
con lor Papa Francesco.
Un motore, per un guasto,
prende presto a singhiozzare,
poi il secondo, pure il terzo,
stanno per precipitare.
Il pilota: Io mi espello
quando sgancio il seggiolino.
Ci son dei paracadute,
basta aprir quel comodino
Ma purtroppo, per mio sbaglio,
ce ne son tre solamente.
Fate un po come vi pare,
non ci posso fare niente!
Dice Obama: Io son luomo
pi potente della terra.
Ho il dovere di salvarmi!
Un paracadute afferra.
Si avvicina al portellone,
da un buffetto sulla guancia
del bambino che losserva,
fa un respiro, poi si lancia.
Dice Renzi: Non c uomo
a mio pari intelligente
e perci devo salvarmi.
Mi dispiace veramente!
Un dispositivo afferra,
con le gambe fa bilancia,
passa i bracci nelle cinghie,
prende fiato, poi si lancia.
Prendi lultimo! fa il Papa
prendi tu il paracadute!
Tu sei giovane e importante,
io non scoppio di salute!
Stia tranquillo Santit,
ci salviam sicuramente.
Il mio zaino lha pigliato
luomo molto intelligente!
Franco Biancani

10 Livorno

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L'intervento dell'esperto Angelo Roma

Otto Autorit di sistema portuale


Entro il prossimo mese di Giugno, il sistema portuale italiano dovrebbe avere otto
Autorit, in particolare:
1) NORD TIRRENICA: Savona, Genova,
La Spezia e Marina di Carrara
2) TIRRENICA CENTRALE: Livorno,
Piombino, Civitavecchia
3) CAMPANA: Napoli, Salerno
4) CALABRA e dello STRETTO: Gioia
Tauro, Messina
5) SICILIANA: Palermo, Augusta, Catania
6) SARDA: Olbia Golfo Aranci, Cagliari
7) PUGLIESE: Taranto, Brindisi, Bari,
Manfredonia
8) NORD ADRIATICA: Ancona, Ravenna, Venezia, Trieste
Faccio notare che sino ad una ventina di
giorni orsono, Gioia doveva essere da sola,
poi, intelligentemente, stata unita a Messina.
Ora veniamo allAutorit TIRRENICA
CENTRALE: Civitavecchia, Piombino e
LIVORNO.
- Di Livorno con Piombino, stato detto
e scritto ampiamente, e lunica cosa che mi
preme rilevare che, Piombino con fondali
a -20 metri ed una relativa banchina di 370
metri x 50, una volta che tutto sar operativo, sar in grado di movimentare dai
150.000 ai 200.000 teu/anno.
Con Civitavecchia, invece, lunica cosa
che ho letto stata Ma cosa ci combina
Civitavecchia con Livorno? Ebbene, riflettiamo:
1. Credo che si tratterebbe del pi importante sistema portuale italiano, tenuto conto che il possibile inglobamento si trascinerebbe dietro anche tutti gli altri porti laziali che gi fanno parte del network (Gaeta e Fiumicino).
2. Questo vorrebbe dire che si verrebbe

FRATELLI NERI
S.P.A.
LIVORNO - ITALY

a creare un polo portuale e logistico al


quale sarebbe asservita unarea vasta ricomprendente la regione Toscana e la regione Lazio, che assieme rappresentato
probabilmente il pi grande mercato di riferimento dopo il polo lombardo (che si
presume continuerebbe a far capo al porto di Genova).
3. Il nuovo sistema portuale destinato
inoltre a diventare il pi grande polo crocieristico europeo, tenuto conto che ai numeri di supremazia di cui Civitavecchia
gi detentrice, si assommerebbero quelli, pi
modesti ma comunque sempre importanti,
di Livorno. Assieme, a grandi linee, farebbero numeri intorno ai 3.000.000 milioni di
crocieristi, surclassando Barcellona.
4. A questi numeri vanno aggiunti quelli
derivanti dalla movimentazione dei passeggeri nei servizi di linea con le isole
maggiori. Anche sotto tale profilo dimmediata percezione come il nuovo sistema diventerebbe quello di riferimento per
i collegamenti con la Sardegna.
5. Per le autostrade del mare, Livorno e

Civitavecchia assieme, sommerebbero traffici gi di assoluto rilievo (entrambi sono hub


di riferimento per Grimaldi).
6. Civitavecchia movimenta annualmente
circa cinque milioni di tonnellate di Rinfuse
solide (in prevalenza carbone e cenere per (e
da) Centrale ENEL). A tali volumi, certamente di rilievo, andrebbero aggiunte le 850.000
tonnellate di Livorno.
7. Per i contenitori invece, dato che Civitavecchia ha movimentato solo 66.000 teu nel
2014, meriterebbe fare unimportante considerazione, quella concernente la programmazione dei traffici sulle caratteristiche dei
singoli scali col nuovo complesso sistema e
cio:
1) Potremmo pensare a forme di specializzazione che trasformino i porti da competitori, in competitivi;
2) Alla destinazione pi utile delle opere in
fase di realizzazione (Darsena Europa a Livorno e Darsena Grandi masse a Civitavecchia); sarebbe raziocinante se le rendessimo
complementari e tali da completarsi.
Angelo Roma

Il Piano di Ingnerizzazione Finanziaria della societ dAppolonia

Per la Piattaforma Europa necessari


investimenti per 800 milioni di euro
500 saranno in Project Financing
e 300 a carico pubblico
800 milioni di euro, di cui 504,46 in project finacing e 300,68 a totale carico
pubblico. Tanto coster la Piattaforma Europa, secondo gli studiosi della societ
di consulenza DAppolonia. Gli esperti, che hanno stilato un piano economico
finanziario che utilizza dal punto di vista tecnico i dati dello studio di fattibilit
della prima fase della PE e dal punto di vista di mercato lo studio redatto dallOcean Shipping Consultant, hanno sottolineato in Comitato Portuale che il costo totale stimato per le opere civili della Piattaforma Europa comprensiva delle
opere a totale finanziamento pubblico e di quelle finanziate attraverso la finanza
di progetto, ha un costo di 606,62 milioni di euro, a cui andranno aggiunti i costi
della progettazione, delle attrezzature e degli impianti di piazzale e banchina
stimati in 198,52 milioni di euro.
Sulla base del cronoprogramma, la data di inizio dei lavori ipotizzata per il 1
gennaio 2017. Visti i soldi investiti, linvestitore privato dovrebbe poter operare su
una concessione di 50 anni per avere un ritorno dellinvestimento.
Sulla base dei traffici previsti per la Piattaforma Europa si stimato inoltre un
introito a Teu di 110 euro. Si tratta di un importo riconducibile alla movimentazione di contenitori in imbarco e sbarco e ad altri servizi ausiliari.

Livorno

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11

LA NOSTRA CITT AI VERTICI PER LE SLOT MACHINE

Livorno come Las Vegas


di Massimo Cappelli

l Tirreno di qualche giorno fa, in un articolo sui candidati alle elezioni regionali,
riportava il seguente famoso detto di Lamberto Giannini, insegnante e regista, conoscitore dei livornesi : non che il livornese non voglia lavorare, che proprio gli manca il tempo. A Livorno c il
mare e al mare bisogna andarci, c il sole
e il sole bisogna prenderlo, c la palestra
e della palestra non se ne pu fare a
meno
La battuta potrebbe essere cos completata : se poi avanza un po di tempo ci
sono le macchinette e il gratta e vinci e
quando prende questo vizio veramente
non se ne pu fare a meno perch ne divieni dipendente.
La nostra citt purtroppo ai primi posti
per il gioco dazzardo. Giorgia Corolini, in
una indagine su Il Tirreno del 18 Maggio,
riportava i dati raccolti dallAssociazione
Libera riguardanti la nostra citt.
Nella provincia di Livorno ci sono 1980
slot machine, di queste 1189 sono a Livorno, una ogni 135 abitanti. Il denaro
speso per giocare con queste macchinette stimato tra i 22 e i 43 milioni di euro
lanno. Mantenendoci sulla cifra minima,
anche se la reale sembra superiore, siamo
a circa 140 euro lanno per ogni livornese.
Si pensi che queste cifre si riferiscono alle
sole slot machine, alle quali devono poi
aggiungersi i soldi spesi per i gratta e vinci, il superenalotto, le scommesse sportive, le schedine.
Il quadro che ne scaturisce quello di una
Livorno che pu essere pensata come una
Las Vegas della Toscana, dove in ogni

strada sono presenti esercizi commerciali


dove possibile giocare dazzardo.
Sempre citando i dati raccolti dallassociazione Libera, tramite lAgenzia dei monopoli di stato, i negozi dotati di slot machine sono 293. Moltissimi bar e tabaccherie ai quali si aggiungono i centri scommessa e le sale gioco. Durante una normale passeggiata, in qualunque parte della citt, troviamo numerosi locali dove
poter giocare, si pu capire allora come
sia difficile ,per coloro che sono caduti in
questa dipendenza, potersi sottrarre alla
tentazione.
Il fenomeno mondiale. La rivista americana The Atlantic, in Maggio ha pubblicato una ricerca effettuata negli Stati
Uniti dalla quale risulta che annualmente
vengono spesi in lotterie, gratta e vinci e
altri tipi di gioco 70 miliardi di dollari. Le
classi che pi spendono sono quelle dei
pi poveri che sperano cos di dare una
svolta alla loro vita.
Quello che sorprende che la cifra spesa
superiore a quella che gli americani spen-

dono per tutte le altre forme di intrattenimento quali sport, libri,cinema, musica, teatro che di 63 miliardi di dollari.
Le ragioni sono note, gli stati lucrano su
queste attivit incassando percentuali variabili sulle giocate che vanno a incrementare i bilanci.
Negli Stati Uniti il 40% del venduto e il
45% delle vincite superiori ai 600 dollari va
allo stato. In Italia la situazione pi complessa, alcune vincite non sono tassate,
su altre si applicano percentuali del 6% se
superiori a 500 euro. Le giocate sullo sport
hanno un prelievo aggiuntivo pagato dai
concessionari. Se pensiamo per che, detenendo il primato in Europa, la spesa per il
gioco in Italia simile a quella degli Stati
Uniti, gli introiti per lo stato sono comunque significativi.
A fronte di questo desolante scenario la
cosa che trovo veramente poco etica la
mancanza di una campagna seria di disincentivazione.
Anzi, stiamo assistendo al fenomeno opposto, quello di una continua pubblicit
sui media televisivi, su internet e anche
sulle mail dove si invita a giocare per vincere (bet and win !). Spesso le prime giocate vengono offerte gratis per avviare le
persone al vizio.
A questo si prestano, come testimonial,
attori famosi, giocatori di calcio, sportivi,
mentre le sigle dei principali circuiti di gioco internazionali sono sulle maglie di importanti squadre di calcio quali sponsor.
Ecco, almeno questo dovrebbe essere proibito, cosi come stato fatto per il tabacco.
Non dovremmo dimenticare che anche il
gioco pu produrre disastri per le persone.
Il gioco non aiuta a risolvere i problemi
bens li crea!

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Lesempio di Piazza Ss. Pietro e Paolo trasformata in area dignitosa grazie a dinamismo e volont dei cittadini

INTANTO CI SARRANGIA
di Franco Spugnesi

Sembra impossibile trasformare un luogo


degradato, sporco e quasi abbandonato
in un posto dove si sta bene, utile a tanti,
bello a vederema succede.
successo per esempio in Piazza Ss. Pietro e Paolo. A lato della chiesa gli spazi
(che frequentavo, sterrati, per i miei giochi da bambino) furono trasformati alla
fine degli anni 50 uno, in omaggio alla
modernit e al boom della motorizzazione,
in un parcheggio con tanto di distributore di carburante e laltro, pi piccolo, in
un giardinetto con gli immancabili oleandri, qualche tiglio e quattro panchine.
Purtroppo, come troppo spesso accade a
Livorno, le buone iniziative non sono poi
supportate nel tempo da adeguati interventi di conservazione, cos il luogo si
progressivamente intristito, poi deteriorato e infine degradato. Ma qualche frequentatore ha preso liniziativa ed ha iniziato a ripopolare le aiuole, invase da erbacce e ridotte a gabinetti per cani, con
qualche pianta portata da casa e poi, imitato da altri, anche alberelli, cespugli fioriti ETC.
Infine, un volontario dallestro artistico,
preso pennello e colori ha dipinto di colore sgargiante le panchine smorte.
Un luogo recuperato a costo zero per le
pubbliche finanze, vissuto dagli anziani
della zona e dai loro nipotini, dai cani i cui
proprietari si servono di paletta e sacchetto invece che lasciare le deiezioni per terra, dove non si sciupano i fiori, e si usa
lunico cestino per i rifiuti. Non sembra
neppure di essere a Livorno, in un quartiere popolare.
Quando un bene pubblico malmesso e
trascurato, inevitabilmente, attira maleducazione e sporcizia, al contrario, lesempio dimostra che il comportamento virtuoso di alcuni, e una certa dose di controllo
sociale, induce a comportamenti se non
altrettanto virtuosi almeno rispettosi.
Pu essere una soluzione per le tante situazioni simili presenti in citt, potrebbe

anche essere un segnale che qualcosa


cambia nella mentalit dei livornesi. Sono
passati molti anni da quando si riteneva
che la politica o il Comune potesse risolvere tutto, poi venuta la stagione dei
comitati che nascevano come funghi in
ogni occasione, ora potrebbe essere il
momento del ci sarrangia ma non da
soli, non in un ambito strettamente privato, cercando piuttosto collaborazione e
solidariet e facendo qualcosa utile anche per gli altri.
Il ci sarrangia ben conosciuto e praticato da sempre negli ambienti della sinistra alternativa sia pure per cose pi serie: si pensi agli orti di via Goito, al riutilizzo dell ex caserma Del Fante, alle occupazioni auto organizzate di immobili vuoti. Quasi sempre sono iniziative che segnalano dei momenti di non risposta delle istituzioni cittadine a problemi reali.
Astraendosi dalle connotazioni politichepartitiche, talvolta anche pesanti, sembrano essere rimaste le uniche iniziative di
partecipazione spontanea anche giovanile. La partecipazione, che viene evocata con tanto ardore al momento del voto,
non nasce dal nulla, non si pu attivarla a
comando attraverso gli schermi televisivi
ma, piuttosto, il frutto di unappartenenza, che non solo appannaggio dei
giovani o delle frange politicizzate.
E appartenenza sentirsi parte di una comunit, fosse anche solo di quelli che si
trovano sulle panchine a prendere il fresco. Il senso di solidariet con i nostri

simili raramente innato nelluomo, normalmente simpara quando chi ha lautorit e la responsabilit di educare: la famiglia, la scuola, le istituzioni, la Chiesa lo
insegnano, lo promuovono e lo mettono
in pratica.
Sembra ai nostri lettori che questo accada quotidianamente? Sembra che la societ sia orientata a far crescere gli individui in unarmonia sociale? Direi proprio di no!
Il pensiero dominante orientato alleconomicismo, crea consumatori non cittadini; la famiglia sempre meno comunione di amore e sempre pi una somma di
individui che a fatica sopportano la convivenza; i rappresentanti del popolo nelle istituzioni fanno a gara nello screditarle con comportamenti egoistici. Esistono
tante lodevoli eccezioni ma una grande,
lunga, paziente opera di ricostruzione etica necessaria. Dopo la guerra i circoli
cattolici le sezioni dei partiti, le associazioni di volontariato seppero fornire al
Paese una classe dirigente, capace e onesta di cui ancora oggi abbiamo nostalgia.
Quelli erano personaggi che, invece di
pensare a cosa avrebbe potuto lucrare
con il loro impegno nella societ, singegnavano a fare poco o tanto quello che
pensavano servisse al bene comune.
Cosi fanno gli anonimi frequentatori della piazzetta dei Ss. Pietro e Paolo, a loro
spese, con tenacia e buona volont.
Auguriamoci che siano i primi di una lunga schiera.

Giorgio Spugnesi
neo bidottore!
Giorgio Spugnesi, gia nostro collaboratore
ha conseguito a pieni voti, la sua seconda
laurea nella disciplina INFORMATICA
UMANISTICA presso l'universit di Pisa.
Al neo " bidottore le congratulazioni e gli
auguri di tutta la redazione."

I giardinetti e panchine di Piazza Ss. Pietro e Paolo ripristinati dai cittadini.

Livorno

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13

AL TEATRO DEI GESUITI DIRETTO DA SIMONA DEL CITTADINO

Spettacolo del laboratorio teatrale


dellUniversit della Terza Et
di Laura Conforti Benvenuti
Nel noto Teatro dei Gesuiti in via del Platano si svolto , recentemente il saggio
di fine anno del laboratorio teatrale dellUniversit della Terza Et diretto da Simona Del Cittadino.
LUNITRE svolge unattivit di promozione culturale e sociale importante invitando i cittadini a stare insieme e condividere lamore per la cultura e lamicizia. Seguire le lezioni dellUNITRE significa collettivit, stare insieme alle persone apprendendo vari argomenti, ora attuali, forse
riannodando i fili di una passione culturale mai dipanati, perci offre lopportunit
di approfondire materie per le quali si voleva gi procedere nel corso della vita lavorativa senza averne avuto il tempo e
lopportunit. Con questo intento il laboratorio teatrale molto frequentato con
grande passione dagli allievi. Questanno non stato possibile ammettere altri
ingressi per il gran numero degli iscritti.
Alla fine dei corsi di norma lallestimento di uno spettacolo. Per i saggi di fine
corso 2015 Simona del Cittadino ha scelto
brani di diversi autori di vario genere: dalla tragedia al classico, al cabaret al Grand
Guignol.e allatto unicoCentocinquanta
la gallina canta di Achille Campanile. Le
esibizioni sono iniziate con il Coro da
Antigone di Sofocle al quale hanno partecipato tutti gli iscritti, quindi ,una pagina
di cabaret Il Risorgimento,.Di seguito
Le Madri tratte da La favola del figlio
cambiato di Pirandello, Pazze in manicomio stile Grand Guignol,
Suore genere cabaret ed infine latto
unico Centocinquanta la gallina canta
di Achille Campanile con la partecipazione straordinaria di Franco Bocci. Simona
Del Cittadino ha ringraziato i suoi collaboratori, in particolare il collega Franco
Bocci e Maria Neve Polito, che oltre a recitare ha accompagnato al pianoforte tutti
i brani recitati. Il numerosissimo pubblico si divertito e non ha fatto mancare i
meritati applausi. E bene, inoltre, ricordare che tutti gli insegnanti e gli organizza-

tori dellUNITRE svolgono opera di volontariato.


Simona Del Cittadino, laureata in lettere
moderne ha insegnato per oltre trenta anni
italiano e storia alle scuole medie inferiori
e superiori. Einoltre, attrice, regista e cantante molto nota a Livorno ed oltre; ha un
curriculum artistico lunghissimo. Ricordiamo soltanto che ha recitato al Centro Artistico Il Grattacielo, alla Gran Guardia, alla
Casa della Cultura, a Spazio Teatro stata
docente di drammatizzazione alla scuola
Pistelli, ha fatto parte della Compagnia I
Clerici Vagantes diretta da Giorgio Fon-

tanelli. Ha ottenuto il primo premio per la


regia al Festival di Pesaro con Il Rinoceronate di Ionesco, primo premio al festival di Macerata per la regia e per i miglior
spettacolo col Malato immaginario di
Moliere, secondo premio al festival nazionale darte drammatica di Pesaro col Tutto per bene di Pirandello. Estata pure,
docente per gli insegnanti prt il recupero
di handicaps psico-figici, per il Comune e
la Fondazione Goldoni. ha tenuto molte
conferenze e spettacoli e pubblicato libri.
Attualmente dirige la Compagnia Spazio
Teatro. Buon lavoro!

La giornata di studio ha riunito esperti e un centinaio di studenti


delle scuole superiori.

Anche a Livorno
si parlato di alimentazione
La Giornata di Studio sullAlimentazione svoltasi di recente a Livorno ha riunito un ampio gruppo di veri esperti e di
un centinaio di studenti delle scuole superiori: Liceo Cecioni, Geometri Buontalenti e Ipsia Orlando di Livorno, Liceo Lorenzini di Pescia e Liceo Von Taube di Monaco di Baviera, accompagnati
da Heidi Meinzolt, Coordinatrice Europea WILPF. Oltremodo positivi i risultati.
25maggio 2015 da Prof.ssa Giovanna Pagani Presidente Onoraria WILPF-Italia.
Tutto si svolto nella sede della Provincia di Livorno, Ente che in passato ha
ospitato numerose iniziative culturali
e formative e ancor oggi si dimostra disponibile a ci, bench si trovi in situazione problematica complessa e con scarsi sostegni soprattutto economici.
Promotori della Giornata: WILPF-Italia
(Lega Internazionale Donne per la Pace
e la Libert), UNESCO Club Livorno e
CeSDI (Centro Servizi Donne Immigrate) che hanno trovato pronto appoggio e
condivisione nella Consigliera di Parit Cristina Cerrai co-patrocinante. Il so-

Da sin.: Giovanna Pagani, Presidente


Onoraria WILPF Italia, Margherita
Mazzelli, Presidente Club UNESCO Livorno, Rossella Chelini, Vice Presidente Club
UNESCO Livorno e Nicla Capua, Club
UNESCO Livorno
stegno finanziario lo hanno dato: BancaCras, Cassa Integrativa Lavoratori
ex-Atl, Libreria Belforte e Ristorante
Nami.

14 Livorno

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E il Sindaco Nogarini non ha ancora risposto alla mia domanda....

Villa Regina, vergogna livornese


Egr. Signor Sindaco,
in occasione della conferenza stampa di fine
anno sollevai, tra l'altro, l'urgenza di un
intervento manutentivo nel parco di Villa Regina che, all'epoca, per l'inerzia dell'Amministrazione Comunale, si trovava in condizioni deplorevoli. La invitai ad occuparsi di
questo piccolo problema che poteva rappresentare una dimostrazione di buona volont e di una particolare ed apprezzabile sensibilit specialmente nei confronti dei bambini e dei loro accompagnatori (genitori e
nonni).
Ebbene sono ritornato pi volte con il mio
nipotino e purtroppo la situazione di quel
parco ulteriormente peggiorata.
Non mi dilungo nei particolari senza per
mettere in rilievo alcune situazioni di pericolo per l'incolumit di coloro (piccoli e grandi) che frequentano quel parco che dovrebbe o potrebbe essere uno dei pochi fiori all'occhiello di questa citt maltenuta e maltrattata purtroppo anche per lo scarso senso civico di molti residenti (livornesi o no).
Non voglio entrare in altri particolari per
descrivere lo stato di inscusabile incuria in
cui si trova il parco di Villa Regina ma non
solo quello caro Sindaco.
Le suggerisco di fare un salto anche in piazza Matteotti per verificare lo stato delle aiuole
e del verde ed anche in Via Montebello senza
dimenticare, sempre per la presenza delle erbacce, quelle in piazza Daniele Manin.
Come vede, signor Sindaco, non si tratta di
opere colossali e di grande impegno finanziario ma solo di un intervento di piccola
manutenzione.
Se Lei, per i molteplici impegni che ha, non

Anselmi e Gazzetti
neo consiglieri
regionali

Congratulazioni a Gianni Anselmi e Francesco Gazzetti che sono stati eletti consiglieri regionali.
La redazione de Il Centro invia ad entrambi i pi fervidi auguri di buon lavoro.

trova il tempo di verificare, invii l'assessore all'ambiente (appartiene, anch'egli,


alla "nouvelle vague" della sua rivoluzionaria ed assolutamente esaltante giunta comunale), si faccia riferire sulla veridicit
di questa denuncia e si dia, almeno per
questa tipologia di interventi, "una sonora
svegliata" dopo che gi trascorso un anno

dalla "Sua ascesa" al vertice del Comune


di Livorno.
Resto in paziente attesa di un cortese riscontro, cio di un rapido intervento che
ponga fine a questa "vergogna livornese".
Con i pi cordiali saluti.
Enrico Dello Sbarba

Nada e Massimiliano Allegri


allievi di una scuola livornese
di Mario Lorenzini

Nellanno scolastico 1961-62 in applicazione della Riforma della scuola che soppresse il
Ginnasio e lAvviamento professionale e istitu in tutti i Comuni le scuole medie, due di
queste furono istituite a Vicarello (a Collesalvetti funzionava lAvviamento destinato
alla soppressione in giro di tre anni) e a Livorno nel quartiere di Coteto che incominciava
a svilupparsi.
A Vicarello, ricordo, la scuola media diretta dal preside Enrico Cant, fu presto intitolata
a Martano Marcacci concittadino, uno dei Caduti a Kindu in una operazione umanitaria
della 46 aereobrogata di Pisa conclusasi con eccidio di tutti i componenti della missione
da parte di quella popolazione.
Il nome di Martano Marcacci scomparso dallintitolazione della scuola media e recentemente ho segnalato questo al Sindaco senza tuttavia avere alcuna risposta.
A Livorno, nel quartiere di Coteto, la scuola media fu intitolata alla Medaglia DOro
Gamerra. Era ospitata nelledificio di propriet delle ACLI, dove spesso, quando pioveva la pioggia arrivava nelle aule e occorreva aprire lombrello (come ricordano spesso le
vecchie docenti). Luciano Castelli e Emanuele Cocchella sono stati i presidi che vengono ancor oggi ricordati.
Ma alla Gamerra ci sono stati anche due personaggi che vale la pena ricordare.
La cantante Nada, che proveniva da Gabbro e lattuale allenatore della Juventus Massimiano Allegri.
Nada si afferm a San Remo con la canzone Che freddo fa quando era ancora minorenne
e frequentava la terza media, Allegri, dopo gli esordi nel Livorno calcio, stato un buon
giocatore, fino ad affermarsi tra i pi bravi allenatori d'Europa.
In classe era un ragazzo normale, vivace quel
tanto che si a quellet,
responsabile cos lo ricordano le vecchie docenti della Gamerra degli anni
ormai lontani.
Una pagina che abbiano
voluto scrivere per ricordare una tappa del cammino compiuto da due
nostri concittadini assunti
alla fama grazie al loro impegno e alla loro intelligenza.
Altro che meglio disoccupati a Livorno che inDue foto giovanili della cantante Nada e del calciatore Allegri.
gegneri a Milano.

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Livorno

15

INSEDIATO IN CCIAA IL NUOVO COMITATO

Imprenditoria femminile
Si ricostituito il Comitato che esprime
limprenditoria rosa: nominato dalla Giunta della Camera di Commercio, il CIF (Comitato per la promozione dellImprenditoria Femminile) composto da imprenditrici di tutti i settori economici, designate
dalle associazioni di categoria, oltre che
dai sindacati e dalle associazioni dei consumatori. Sono membri di diritto anche le
componenti della Giunta camerale.
Nella sua prima riunione, il CIF ha eletto a
larghissima maggioranza Diana Bettini,
rappresentante del settore industriale,
quale nuova presidente; vicepresidente
stata eletta Maristella Calgaro, rappresentante del settore commercio.
Questa la composizione del Comitato, che
rester in carica per tre anni:
Presidente:
DIANA BETTINI - Industria

Vice Presidente:
MARISTELLA CALGARO - Commercio
Componenti:
- CINZIA PAGNI Agricoltura
- LAURA LEPRI Agricoltura
- BARBARA ROMBOLI Agricoltura
- ANGELA GHILLI - Artigianato
- FRANCA ROSSO - Commercio
- ANNA LANDINI - Commercio
- ELISA NANNINI Consumatori
- ELISABETTA FERRETTI - Cooperazione
- PIERALBA FRADDANNI - OO.SS.
- URSULA PARETI - Servizi alle Imprese
- DANIELA VIANELLI - Servizi alle Imprese
- SANDRA VERUGI - Spedizioni
- ELENA CHIESA Trasporti
- CORA GALLI Trasporti
- LAURA MIELE Trasporti
- CATIA GIANNONI - Turismo
Nato da un accordo tra Ministero delle

Attivit Produttive e Unione delle Camere di Commercio, il CIF opera a Livorno


dai primi anni 2000 e promuove iniziative
per lo sviluppo dellimprenditoria femminile e della qualificazione della presenza
femminile nel mondo del lavoro; realizza
indagini conoscitive sulle cause che ostacolano laccesso delle donne al mondo
del lavoro e dellimprenditoria; si occupa
di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, anche in collaborazione con gli altri enti pubblici impegnati sul tema delle
pari opportunit.
Diana Bettini, nellassumere lincarico, ha
ringraziato la Presidente uscente Franca
Rosso e la sua vice Daniela Vianelli auspicando che entrambe continuino a collaborare attivamente, tenuto conto dellimportante contributo ed impegno che hanno profuso nelle attivit del Comitato.

CCIA - E' nato un nuovo periodico che sar diretto dal Dott. Federico Doretti

Informazione economica e statistica


Si svolta mercoled 3 giugno la conferenza stampa di presentazione del periodico di informazione economica e statistica del Centro Studi e Ricerche -Azienda Speciale della Camera di Commercio di
Livorno, che sar diretto dal dott. Federico Doretti.
Pubblichiamo l'editoriale a firma del Presidente dell'Ente Camerale dott. Sergio
Costalli.
Leditoriale

140 caratteri non bastano


140 caratteri non bastano. Non bastano
per svolgere un ragionamento, per comprendere le profondit e i meandri della
realt, per valutarne tutte le ipotesi e le
potenzialit. Non serve invocare la giu-

stizia senza determinarne il tipo cos come


non serve invocare la libert senza prima
averla definita e conquistata.
La morale usata come strumento di misura e come paradigma di confronto. Il
bene che si contrappone al benessere,
la giustizia che si pone al di sopra della
legge. Il desiderio inconfessato, ma presente anche se latente, di Stato Etico, la
necessit di sempre nuovi punti di riferimento, di valori forti, la paura del nuovo
e del diverso, la solidariet che si sostituita alla mutualit no: 140 caratteri non
bastano davvero per definire e comprendere la nostra realt.
Allora, per quanto possibile, intendiamo
apportare un nuovo e diverso contributo
alla discussione che si aperta anche nel
nostro territorio a proposito di scelte eco-

nomiche da promuovere e di investimenti da avviare. Non parleremo di giusto o


ingiusto, di bene o di male: non la nostra funzione, non il nostro mestiere,
cos come crediamo non sia il mestiere di
molti altri solerti e loquaci commentatori
locali.
Parleremo in altro modo, un modo pi
semplice e pi complicato nello stesso
tempo: parleremo con i numeri, con i dati,
con il confronto di tali dati: cercheremo
per quanto possibile di dare una misura
della realt. Una misura in primo luogo
economica. Offriremo, come abbiamo fatto per anni, una chiave oggettiva di lettura e uno strumento di misura per quanto possibile condiviso.
A questo scopo abbiamo modificato la
periodicit della pubblicazione del nostro
lavoro, incrementando, insieme ai nostri
sforzi, anche le nostre pagine. Lintenzione quella di dar vita ad una quasi
rivista integrando, per quanto possibile,
i dati con interventi specialistici. Queste
nostre intenzioni, per essere realizzate,
richiederanno qualche carattere in pi rispetto ai 140 oramai canonici: di questo
vi chiediamo sin dora scusa.
Sergio Costalli

16

Rosignano

e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com

Tra gli obiettivi di Caterina Giovani, Presidente del Consiglio Comunale di Rosignano M.mo

Dare pronte risposte ai cittadini


-Quale impressione ha riportato dopo un
anno dalla sua elezione alla carica di
Presidente del Consiglio Comunale?
Buona. Sapevo in parte a cosa sarei andata incontro, quali cio sarebbero state
le mie responsabilit/doveri, tutto in un
certo senso andato come previsto ed
auspicato. Devo riconoscere che il costante contributo di molti Consiglieri di
maggioranza e di opposizione certamente mi ha aiutato nello svolgere questo incarico.
Sono soddisfatta del lavoro svolto sino
ad oggi e le mie impressioni sono pi che
buone. Certo in alcuni casi ci sono state
anche discussioni accese allinterno del
Consiglio, ma in fondo tutto rientra nelle
regole del gioco, dei normali rapporti tra
maggioranza ed opposizione, dello scontro tra le personalit forti di alcuni Consiglieri Comunali.
Non bisogna mai per dimenticare che
siamo stati chiamati a svolgere un mandato con il voto di unintera comunit ed
di quella comunit nel suo insieme che
noi dobbiamo sostenere interessi ed aspirazioni: bisogna quindi sforzarsi di superare per quanto possibile le reciproche
differenze e non stancarsi mai di cercare
un punto di incontro tra posizioni anche
distanti.
-In alcune occasioni si sono verificate
scene poco edificanti che hanno messo a
rischio la nobilt ed il prestigio dellorgano istituzionale che lei presiede. E
augurabile che sia in corso una maturazione necessaria da parte dei neofiti o
sostenitori dellantipolitica?
Ritengo che il compito del Presidente non
sia impedire a priori tali comportamenti,
ma far s che la legittima manifestazione
delle idee sia mediata e regolata con la
necessit di consentire al Consiglio Comunale tutto di potersi esprimere.
Come le dicevo pocanzi comprendo e
accetto che allinterno del Consiglio ci sia
un confronto anche aspro: limportante
che si resti nellambito della dialettica
politica e non si scada in toni del tutto
inappropriati rispetto al contesto istituzionale in cui ci troviamo.
Con riferimento alla seconda parte della
sua domanda circa una necessit di maturazione da parte dei neofiti .., questo
il mio pensiero: lesperienza in politica
non pu essere riconosciuta come un
valore assoluto. Nel mio percorso personale ho conosciuto veterani (preferisco il

Caterina Giovani, Presidente del Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo.

termine ad esperti), tanto legati alla vita


interna delle stanze della politica, da
aver perso il contatto con il mondo reale e
con i problemi delle persone, tanto che
erano divenuti loro malgrado del tutto inadatti a dare risposte valide ai cittadini; ho
altres incontrato neofiti che nellaspirazione di crearsi rapidamente uno spazio,
avevano accettato passivamente la sovrastruttura culturale dei propri predecessori, rinunciando a quella elasticit mentale
che presupposto per adattarsi e rispondere alle problematiche di una societ in
continua evoluzione.
La misura del valore di un politico non
quindi questione di quanto tempo si
passato nelle sale comunali o del curriculum personale, ma data dalla freschezza ed elasticit mentale con cui si gestiscono i problemi e di quanto si mantiene

stretto e chiaro il rapporto con il territorio


in cui si vive.
Lantipolitica nata come reazione anche
comprensibile alla degenerazione di una
certa politica che si era allontanata sempre pi dai problemi reali delle persone e
che aveva rinunciato ad evolversi per
mantenersi al passo con i cambiamenti
della societ.
Credo che se la politica riuscir a recuperare la capacit di rinnovamento, come
peraltro qualche partito sta gi facendo,
lantipolitica scomparir in breve tempo.
Anzi, osservi che gi oggi il termine antipolitica viene usato impropriamente: gli
stessi che per primi si facevano paladini
della lotta alla politica, oggi sono loro stessi politici che utilizzano lantipolitica come
pretesto di lotta politica, un paradosso.
-Una valutazione personale, cosa potrebbe essere migliorato nellazione amministrativa locale?
Certamente sempre possibile migliorare.
Dobbiamo riconoscere che lazione amministrativa stata negli ultimi anni fortemente condizionata da vari fattori, in primis i vincoli del patto di stabilit e la netta
diminuzione dei trasferimenti statali.
Pur in questo quadro indubbiamente sfavorevole lamministrazione si impegnata a salvaguardare le risorse nei settori
primari, quali il sociale, la scuola e leducazione. Per il futuro lauspicio di continuare su questa linea ampliando lambito
degli interventi anche ad altri settori, quali quello delle manutenzioni e decoro urbano. Certamente lobbiettivo a mio avviso dovrebbe essere quello di migliorare la
rapidit con cui si danno le risposte ai cittadini e con cui si completano i percorsi
decisionali.

Via Caduti di Nassiriya - Loc. Le Morelline Due - Rosignano Solvay


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Rosignano

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Il duo Mancini (5stelle) e Gesess (Sinistra) contro lo spettacolo di "bourlesque"

Gli eccessi delle due 'minipasionarie'


Il duo Mancini (5stelle) e Gesess (Sinistra)
non demorde: questa volta "le due eroine" sono scese nuovamente in campo per
stigmatizzare lo spettacolo di "bourlesque"
che gli organizzatori dell'evento rosignanese "Non si frigge ecc.ecc" avevano aggiunto nel programma delle due simpatiche e ben riuscite giornate di sabato 9 e
domenica 10 maggio.
In effetti stato un'aggiunta che poteva
essere anche evitata.
Ma, oggi, pi nulla ci deve sorprendere:
pensiamo alle sfilate durante le elezioni per
le miss dove partecipano quindicenni in
bikini o al'abbigliamento normale di ragazzine tredicenni di et anche minore, per cui
ci sembra superfluo "menare scandalo" per
uno spettacolino alla fine divertente ed originale quale stato quello tenutosi in piazza Pietro Gori.
Ma se un po' di eccesso c' stato da parte
degli organizzatori niente pu giustificare,
gli spropositati eccessi delle due "minipasionarie" a cui poi sono seguiti interventi
e le proteste da parte dI tutto lo schieramento delle minoranze compresa quella di
Forza Italia che, per i precedenti del loro
mitico, ormai ex capo, avrebbe fatto bene a
riflettere un po' di pi.
Noi continuiamo a sostenere che vi sono,
nel territorio del nostro Comune, problemi
ben pi seri e complessi che non quelle
largamente "superficiali e sterli" che le minoranze presenti in consiglio comunale
stanno portando avanti e che, sicuramente, stando ai commenti della gente, lasciano veramente "il tempo che trovano".
Ma evidentemente la caduta del senso serio e concreto della politica ormai una
componente irreversibile che non sembra
trovare, come in questo caso, una sperabile inversione di tendenza.

E' grazie allo Sporting


Club di Rosignano Marittimo il merito di aver
recuperato questa immagine storica che, all'interno della locale
Chiesa parrocchiale,
documentava la presenza dei soldati americani che la utilizzavano come mensa.
Il pannello era stato distrutto da alcuni vandali in cerca di... passatempi.

CHORUS S.r.l.
Ingegneria Impiantistica
Via Guido Rossa, 27
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Telefono: 0586 764794 Centralino 0586 768783
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Sito Internet: www.chorusimpianti.com

18 Cultura

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Un libro consigliato anche per coloro che, pi che uno sguardo


al futuro, abbiano interesse a gettarne uno al recente passato

Diario di Zlata
di Paolo Arzilli
Diario di Zlata. Posseggo questo libro
dal 2005, e dal 2005 il solito segnalibro di carta e fiori secchi interrompe le
pagine 100 e 101: a sinistra, due foto
dellautrice, una in compagnia dei genitori, laltra da sola, questultima senza nessun accenno di sorriso; a destra, e nel suo diario il 28 dicembre
1992, Zlata Filipovi scrive cos: Alla
luce della lampada a petrolio mi sembrano ancora pi tristi (non abbiamo
pi candele di cerca, per cui prepariamo le lampade a petrolio). Guardo
pap. Quanto dimagrito! Secondo la
bilancia ha perso 25 chili, ma guardandolo mi sembrano molti di pi. Mi viene addirittura da pensare che ormai gli
stiano grandi pure gli occhiali. Anche
mamma dimagrita. In qualche modo
come se fosse rimpicciolita, la guerra le ha fatto venire anche le rughe. Mio
Dio, cosa sta facendo la guerra ai miei
genitori? Non sembrano pi mio padre
e mia madre.
Zlata Filipovic ha 11 anni quando a Sarajevo scoppia il conflitto interetnico pi
sanguinario dopo il termine della seconda guerra mondiale. Rivolgendosi
a una immaginaria amica Mimmy, il
diario di Zlata una narrazione del suo
atipico e straordinario quotidiano: la vita
durante la guerra, nascosta nello scantinato di casa insieme alla famiglia, ad
amici e a sconosciuti, per ripararsi
dalle granate e dai cecchini serbi.
La guerra -quella guerra, che ufficialmente terminata soltanto venti anni faspazza via le passioni, i giochi, le domeniche in campagna, i pomeriggi con
gli amici; cancella gli interessi e i sogni, e li sostituisce con una paura permanente
Di tutto questo Zlata ci rende testimonianza nel suo diario, il cui inizio risale in verit a qualche mese prima dello
scoppio del conflitto: un documento,
quindi, in cui netta -e qui risiede,
secondo me, il valore reale della testimonianza- la frattura tra quel che vi era
prima, e quel che rimane dopo.

A distanza di 20 anni, il Diario la


porta di accesso -atemporale e tuttora attuale- a una Storia che ci contemporanea: aldil dellottimismo non
necessariamente condivisibile dei leggetevelo, affinch la Storia non si ripeta, il libro assolutamente consigliato anche per coloro che, pi che
uno sguardo al futuro, abbiano interesse a gettarne uno al recente passato.

Da e per New York, Riga e Mosca

Pisa: Nuovi voli


Riparte il volo Pisa-New York il prossimo 16 giugno
Sei voli a settimana per i mesi di punta dellestate
Per la prima volta Delta offre il servizio full flat bed dallaeroporto toscano
Alla ripresa del collegamento stagionale tra laeroporto Internazionale Galileo Galilei di Pisa e il
John F. Kennedy International Airport di New York, il prossimo 16 giugno, Delta Air Lines
(NYSE: DAL), offrir a bordo della sua cabina di business class Delta One le poltrone completamente reclinabili full flat bed. La compagnia aerea statunitense operer sulla rotta fino a sei voli
nonstop alla settimana utilizzando un Boeing 757-200 da 164 posti. ll volo sar operato quattro
volte alla settimana fino al 29 giugno, e successivamente sei volte alla settimana dal 2 luglio fino
al 6 settembre, in codesharing con il partner di joint venture Delta, Alitalia.
Il volo Delta da Pisa a New York-JFK operer come segue:
DL24: Partenza Pisa alle 9.50; arrivo New York-JFK alle 13.20; frequenza a 6 per settimana.
DL413: Partenza New York-JFK alle 17.20; arrivo Pisa alle 7.55 (giorno dopo); frequenza a 6
per settimana.
Air Baltic atterra in Toscana: dal 13 giugno nuovo volo diretto Pisa-Riga
A partire dal prossimo 13 giugno, infatti, Air Baltic voler da Pisa a Riga una volta alla settimana,
con un Boeing 737 da 114 posti. Il volo avr una durata di due ore e cinquanta minuti, e le tariffe
dei biglietti partono da un minimo di 85 Euro, tasse e spese di emissione incluse.
Alitalia e Aeroporto di Pisa: Ripartono i voli Pisa-Mosca.
Questa estate Alitalia serve da Pisa 7 destinazioni in Italia e allestero con 53 frequenze
settimanali.
Dal 30 maggio Alitalia ha ripreso i voli fra Pisa e Mosca assicurando un collegamento diretto fra
la Toscana e la Capitale della Russia.
Il volo sar effettuato con frequenza trisettimanale fino al 13 Settembre e servir a favorire i flussi
turistici dalla Russia verso la Toscana, oltre a rappresentare un utile supporto alle imprese del
territorio toscano che potranno raggiungere Mosca in poche ore di aereo e senza scali intermedi.
Con la tratta Pisa Mosca Alitalia consolida la propria presenza sullaeroporto Galileo Galilei
da cui, questa estate, servir 7 destinazioni nazionali e internazionali Roma Fiumicino, Catania,
Olbia, Praga, Berlino, Tirana e Mosca con 53 frequenze settimanali.
I collegamenti stagionali per Mosca (3 frequenze settimanali) e per Olbia (4 frequenze settimanali
da maggio a settembre) si associano ai voli attivi tutto lanno da Pisa verso lhub di Roma
Fiumicino (25 frequenze settimanali), Catania (10 frequenze), Tirana (7 frequenze), Praga (2
frequenze) e Berlino (2 frequenze).
Sulla rotta Pisa - Roma Alitalia offre fino a quattro voli al giorno grazie ai quali i viaggiatori in
partenza dallaeroporto toscano possono raggiungere facilmente la Capitale e proseguire, con
comode coincidenze attraverso lhub di Roma Fiumicino, verso 92 destinazioni che Alitalia serve
in Italia e nel mondo, come ad esempio, Seoul, su cui Alitalia ricomincer a volare il 4 giugno dopo
pi di 20 anni, Abu Dhabi e Rio de Janeiro, su cui la Compagnia ha incrementato il numero di voli.

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Cultura

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Il rammarico verso la citt natale che non ha saputo riappropriarsi dei suoi artisti

Modigliani visto da Carlo Pepi


di Marisa Speranza

Il ritorno dimmagine che la mostra su


Amedeo Modigliani presso il Palazzo
Blu di Pisa ha provocato, stato il punto di partenza della conversazione avviata da Sergio Landi, presso la libreria
Feltrinelli, con un chiaro intento polemico. A sostenerlo, le cifre a tre zeri
che lesposizione ha totalizzato durante la sua apertura : ben 109.000 visitatori nella citt della Torre, mentre a Livorno il museo Fattori costa molto pi
di quanto riesce a incassare.
La cultura e larte si sono ormai rimpicciolite in un piccolo angolo, ha osservato Landi, convinto che sia bene
parlarne perch il silenzio non aiuta a
risolvere i problemi. Ecco il perch di
un incontro su Modigliani visto da Carlo Pepi, descritto dallo storico dellarte Franco Franchi come un talento innato per il suo saper vedere che lo
ha spesso aiutato a scoprire i falsi in
circolazione.
Inevitabile un accenno alla beffa delle
false teste di Mod: una storia grottesca dai lati oscuri anche inquietanti,
che ha dato di Livorno unimmagine non
edificante. Perch le teste vere esistono e non sono mai state gettate nei
fossi .
Da Carlo Pepi un incipit bellicoso : La
citt mi ha messo al bando, ma io sono
mosso unicamente dallamore del vero
e dellarte. Da collezionista appassionato qual , Pepi ha raccontato com nata e si sviluppata nel tempo la
sua passione. A partire da Crespina e
Pisa, per approdare poi a Livorno. Un
percorso durante il quale si innamora
dei Macchiaioli. Che i nostri critici hanno spesso infangato, ignorandone la
grandezza.

Amedeo Modigliani: Autoritratto.

Lamore per larte lo spinge a comprare


i primi disegni alle aste (Lega, Fattori
.). Non li voleva nessuno , il che lo
aiuta a investirvi somme alla sua portata. Patacche ? . No: era arte nuova.
E arte grande. Il confronto con gli impressionisti fuori luogo (essi sono
unaltra cosa). E comunque egli auspica che i macchiaioli siano almeno in
parallelo con gli impressionisti. Visto
che talora li sopravanzano. Le diapositive proiettate sullo schermo mostrano i dipinti dei pittori pi amati dal collezionista : Fattori innanzitutto. A Livorno c un DNA che parte da lui, afferma Pepi, che si poi soffermato sulla felice stagione di Castiglioncello,
quando Diego Martelli raccoglieva attorno a s il fior fiore della genialit macchiaiola . In una foto, alle spalle di Fattori, ecco un giovanissimo Modigliani
che posa una sua mano sulla spalla del
maestro. Che ne aveva intuito la genia-

lit. Era il tempo in cui Mod frequentava la scuola di Micheli che riuniva
intorno a s un gruppetto di giovanissimi allievi ( Lloyd, Ghiglia, Romiti....) di cui Dedo diventa ben presto
il centro.
Poi, nel 1906, larrivo a Parigi dove la
sua precoce vocazione dartista trova
il modo di esprimersi al meglio. E di
regalarci nel breve tempo che gli resta
da vivere ( muore nel 1920 a 36 anni) i
capolavori che il mondo ci invidia.
Dopo la sua morte prolificano i falsi.
Ma com possibile non riconoscerli
?. Pepi si accalora con la veemenza
del collezionista di lungo corso: la sua
mano inconfondibile, il suo segno
unico . Il lavoro di semplificazione, di
depurazione della forma e dei colori
portato avanti da Mod , leleganza di
ogni suo tratto, lo inducono a un ammirazione sconfinata. E cresce con il
rammarico verso la citt natale che
non ha saputo riappropriarsi dei suoi
artisti. Livorno potrebbe figurare tra le
grandi citt darte del mondo, conclude Pepi, mentre ripassa sullo schermo quella carrellata di ritratti che Amedeo Modigliani ha immortalato con il
suo pennello.

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Cultura

21

Presentato il libro di Mario Lancisi

Don Milani, grande intellettuale


di Angela Simini
Don Lorenzo Milani , con Pasolini, uno
dei pi grandi intellettuali del Novecento
cos il giornalista Mario Lancisi , ha definito il parroco di Barbiana, alla presentazione del suo ultimo libro Don Milani- la
vita , avvenuta nella Sala Consiliare della
Provincia , per iniziativa del giornalista Enrico Dello Sbarba, presidente dellAssociazione Culturale Il Centro e direttore dellomonimo giornale.
Opinione coraggiosa e ampiamente condivisibile che, durante la presentazione del
libro nella sala Consiliare della Provincia,
risultata evidente negli interventi dei conferenzieri, Carla Roncaglia, assessore nellultima e penultima giunta Cosimi e il prof.
Emanuele Rossi, a partire dal giornalista
Enrico Dello Sbarba che ha parlato di pagine forti e talvolta dure, ma anche obbiettive, del libro di Lancisi, che vanta, a riprova della seriet e veridicit dei contenuti, la
prefazione di Don Luigi Ciotti. Non questo il primo scritto che Mario Lancisi,
interessato ed appassionato alle vicende del
sacerdote fiorentino, pubblica sul suo conto, per cui la presentazione riuscita, oltre
che interessante, motivata e ricca di apporti personali ed stata loccasione per la ricostruzione di un periodo storico nel quale
sono germogliati fermenti rivoluzionari.
E questo un libro importante per comprendere Don Milani, lontano dalle icone
che del prete fiorentino sono state fatte ed
ha proseguto: Significativa la storia di Don
Milani anche per Livorno, che ha visto
lesperienza di Don Nesi e della sua scuola
nel rione Corea, aperta sullonda del confratello fiorentino, in uno dei quartieri pi
poveri e culturalmente depressi della citt Don Milani infatti ha avuto la capacit di mettere in rete lamicizia col sindaco
di Firenze, Giorgio La Pira e con Don Alfredo Nesi
Don Milani ha qualificato lItalia- ha dichiarato la Roncaglia. La scuola di Barbiana
diventata meta di veri e propri pellegrinaggi: ma i visitatori hanno compreso? ed
ancora : Ho incontrato Don Milani nel
1966, dopo una gran fatica per arrivare lass. Ma non fu unesperienza piacevole ! Il
prete era ammalato e poco affabile, anche i
ragazzi ci guardavano seri . Mi chiesi allora
che cosa cercavamo? Pi tardi, quando
uscito il libro Lettera a una professoressa, ho compreso e mi sono dedicata al
volontariato nella scuola di Don Nesi in

una professoressa.
Lo scrittore, sobrio e
oggettivo, ma non indifferente, oltre al
tema della giustizia,
segue lidentificazione
che Don Milani aveva
vissuto tra fede e scelta educativa, per cui
prete ed educatore
sono la stessa cosa. Ed
Da sin. Carla Roncaglia, Enrico Dello Sbarba, Emanuele Rossi e l'autore Mario Lancisi.
era la stessa cosa anCorea, dove si era formato un grumo di idee
che essere maestro, sacerdote, cristiano,
nuove a favore delle classi pi povere.
artista e amante. Altro nucleo di grande inA Lancisi si riconosciuto il grande pregio
teresse lanalisi che Lancisi conduce sui
di aver condotto un affondo sulla personarapporti di Don Milani con la Chiesa, che
lit di Don Milani e sullopera storica che
non era quella evangelica voluta da Cristo e
ha svolto nellItalia alle soglie del 68, in
che aveva perso il senso dellautenticit.
un libro che si presenta nel format della
La pubblicazione di Lettere pastorali sebiografia, ma che, arricchito di citazioni e
gn la sua condanna. Il 21 gennaio 1966,
corredato di lettere e di documenti, divengi gravemente ammalato, ricevette la visita illuminante ed apre una breccia sul ferta del Cardinale Ermenegildo Florit con
mento di idee nuove che si facevano strada
quale ebbe uno scontro durissimo, al ternella politica, nella cultura, nella chiesa e,
mine del quale, al limite dellesasperaziosoprattutto, tra i credenti e il clero pi
ne, concluse con un sonante Io sono avanti
aperto ai problemi sociali e pi critico nei
a voi di 50 anniconfronti di una chiesa che tardava a dare
E aveva ragione - ha commentato Rossirisposte. Lancisi va diretto al nocciolo,
Don Milani aveva anticipato il Concilio Vasenza indulgere agli stereotipi con i quali
ticano II. Oggi, con Papa Francesco forse
altri dipingono il prete di Barbiana ha comci siamo avvicinati!
mentato Rossi, Il libro si apre e si chiude
Che cosa ha spinto Mario Lancisi a scricon la morte Don Milani: Il momento chiavere un libro su Don Milani ? ha chiesto
ve della vita del prete, che compendia la
Enrico Dello Sbarba a Lancisi.
sua missione di insegnante, svolta fino alUna ragione esistenziale personale- ha
lultimo facendosi assistere dai suoi ragazspiegato lo scrittore e con molto spirito ha
zi perch familiarizzassero con la sofferenraccontato al Liceo Classico sono stato
za e con la morte: una sorta di magistero.
bocciato perch ero timido e magro, appaIllustrando il testo, si sono ripercorse le
rivo deboluccio. La professoressa consigli
tappe dellopera e del pensiero di questo
mia madre di darmi delle belle bistecche,
coraggioso e coerente prete in relazione alla
che si credeva facessero bene anche al cerpagine pi suggestive e pi significative di
vello. Al colmo della delusione incontrai
Lancisi. Lorenzo, nato ricco in una famiglia
Padre Balducci che mi consigli di leggere
borghese di cultura mitteleuropea ed atea,
Lettera a una professoressa, che fu per
stato affamato di giustizia e di eguaglianme di importanza fondamentale. Inoltre c
za fin da piccolo, quando voleva dividere le
stata una ragione intellettuale: Don Misue merende con i ragazzi poveri che giocalani ha compreso che non si pu stare al di
vano con lui. Si accorse ben presto che la
fuori della scuola ed ha gettato il seme di
scuola, borghese e classista, allontanava i
una nuovo modo di concepirla. Ha cercato
poveri e gli ignoranti e dunque falliva il suo
il dialogo come messaggio evangelico ed ha
vero scopo di elevare e di restituire la pacreduto nelleducazione dei giovani, ha
rola a chi non sa. Lancisi esamina tutti i
compreso che occorre una formazione e ripassaggi che conducono il giovane Lorenzo
formazione degli inseganti, perch lattuain seminario fino a prendere i voti e divenle scuola classista non elimina, ma crea
tare prete, sempre avendo come linea guida
disuguaglianze ed ha citato le parole di
lidea di giustizia vissuta col rigore pi
Don Milani Solo amandoli, i ragazzi si
estremo: e questo gli valse lesilio a Barpossono educare
biana, dove fond la sua storica scuola, espeEd ha confermato Don Milani , con Parienza unica e irripetibile, della quale absolini, uno dei pi grande intellettuali del
biamo testimonianza nel libro Lettera a
Novecento

22 Mostre

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LA 44 EDIZIONE IN PROGRAMMA DAL 30 MAGGIO AL 7 GIUGNO 2015

Fiera di Venturina
tra modernit e tradizione
di Jacopo Bertocchi

Parte da lontano la storia della Fiera


di Venturina, fra tradizioni, vocazioni e
diatribe sul suo primato tra le altre amministrazioni locali si rintracciano documenti e testimonianze a partire
dall800. I
l 2015 lanno della 44edizione, la fiera
economica di Venrurina Terme
senzaltro una delle attrazioni in campo economico pi importanti della provincia di Livorno e se non v dubbio
che la prima risalga al 1911 interessante vedere quanto lunga sia stata la
sua gestazione e dove affondano le
radici di questa storica manifestazione.
La felice intuizione della necessit di
organizzare un evento che avesse un
carattere di scambio tra i contadini e i
commercianti della zona risale come
minimo al 1829, di quellanno una lettera conservata presso lArchivio Comunale in cui si fa riferimento alla fiera
da tenersi a Caldana. Nel 1873 la giunta esprime la sua contrariet verso
lamministrazione piombinese che decide di tenere una fiera annuale simile
a quella di Venturina, stesso contenuto della comunicazione far data 22
gennaio 1880 quando il Comune di
Piombino istituir una Fiera nel villagio di Riotorto. Nel 1879 viene nominato dalla giunta campigliese Giuseppe

Barsotti quale incaricato


comunale al
mercato, dello stesso
anno lavviso
per aspiranti
sensali (mediatori). Dal
1883 allanno
della prima
edizione ufficiale 1911, si
susseguono
atti e comunicazioni per
individuare il
La locandina della prima mostra di Venturina del 1911 e quella odierna
luogo ideale
dove poter
Montomoli, la 1 Fiera Mostra econotenere liniziativa. Del 16 luglio 1900
mica della Val di Cornia, sar limprenuna lettera ove i proprietari dei terreni
ditore Coraldo Cavicchi, Presidente del
protestano contro la giunta poich lalcomitato cittadino a darle quella forto numero di numero di persone e bema che ancora oggi conserva. Signifistie che accorrono alla fiera rovina le
cativa una sua dichiarazione dellepocolture. Da quellanno la giunta inizia
ca abbiamo puntato sulla valorizzazioa contrattare lacquisto di altri terreni.
ne della fiera con la presunzione che
Nel 1909 si sente la necessit di riprimostri e valorizzi il nostro lavoro, le nostinare il mercato pubblico in virt delstre capacit operative, la nostra agrile variate condizioni agricole e inducoltura soprattutto.
striali della Val di Cornia. Nel 1911 il
Oggi, pur mantenendo un collegamenSindaco annuncia ai consiglieri che fra
to con il passato, la fiera economica
il 24 luglio e il 7 agosto si terr linaucambiata molto, diventata unoccasiogurazione del mercato coperta e una
ne per gli espositori di tutta Italia, gemostra regionale di equini e bovini.
stita dalla Sefi, societ strumentale del
Dopo un periodo di stop, la fiera riapre
Comune di Campiglia Marittima ospita
il 20 settembre 1924 ma il 1972 lanogni anno centinaia di attivit e miglia
no in cui sinaugura, con il Sindaco

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Parlare
di Cinema
a Castiglioncello
Undicesima edizione di Parlare di Cinema a
Castiglioncello, la rassegna diretta da Paolo
Mereghetti, nata con la prerogativa di offrire al
pubblico la possibilit di colloquiare direttamente con chi il cinema lo fa in prima persona.
La manifestazione prender il via marted 16
giugno con la tradizionale inaugurazione
della mostra fotografica. Ritratti dattore fuori
del comune in
Note di costume.
Addio alle armi e
altri film a cura di
Antonio Maraldi.
Ospite donore della giornata lattrice
Elena Sofia Ricci
che incontrer il
pubblico alle ore
18:00 presso la Limonaia del Castello Pasquini e che sar anche la
madrina della mostra fotografica.
In serata prenderanno il via al Cinema di Castiglioncello le proiezioni degli esordi
cinematografici. Tra le opere prime selezionate
questanno, due titoli che hanno rappresentato
lItalia alla Berlinale: Short Skin di Duccio
Chiarini, sottotitolo i dolori del giovane Edo
interpretato dal giovane livornese Matteo Creatini, anche lui ospite della manifestazione e
che sar il primo film in cartellone marted 16
giugno; Vergine Giurata di Laura Bispuri che
affronta il tema dellidentit magistralmente
interpretato da Alba Rohrwacher.
A completare la selezione due commedie: Soldato Semplice, esordio come regista ma anche
come sceneggiatore e produttore del comico
Paolo Cevoli, uno spaccato dellItalia sullo sfondo della crisi economica in Leoni del vicentino
Pietro Parolin.
Il pubblico avr poi loccasione di dialogare
con i registi esordienti nel pomeriggio di venerd 19 giugno (ore 18:00 - La Limonaia di Castello Pasquini) nellincontro Esordire in Italia:
esperienze a confronto.
Sempre venerd 19 giugno in serata il regista
Mario Martone ci racconter il suo Leopardi
nellincontro moderato da Paolo Mereghetti che
preceder la proiezione de Il giovane favoloso (ore 21:30 Cinema Castiglioncello).
Il programma stato arricchito anche dalla presenza dei registi Paolo e Vittorio Taviani,
espressione alta del cinema italiano, che saranno protagonisti di un incontro pubblico previsto per sabato 20 giugno, ore 21, al Cinema di
castiglioncello.
Durante lintera manifestazione, come di consueto sono previsti incontri di cinema rivolti
agli studenti e agli appassionati a cura di Anto-

nello Catacchio. Questanno lattenzione sar


per il cinema di Robert Altman il 17 e 18 giugno alle ore 10:30 presso il Centro Le Creste.
Lingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
PROIEZIONI: Cinema Castiglioncello - via
Ugo Foscolo 6, Castiglioncello.
INCONTRI: La Limonaia - parco del Castello Pasquini, piazza della Vittoria, Castiglioncello. (*) In caso di brutto tempo gli incontri
si svolgeranno presso la sala Auditorium del

Cinema

23
19

Castello Pasquini.
MOSTRA: Note di Costume. Addio alle
armi e altri film a cura di Antonio Maraldi al
Centro per lArte Diego Martelli (galleria Virgola), piazza della Vittoria - Castiglioncello:
16 giugno ore 19:00 - 23:00; dal 17 al 21 giugno: ore 10:30 - 12:30 e 17:00 - 23:00. ingresso gratuito
SEMINARI: Robert Altman a cura di Antonello Catacchio: sala conferenze c/o Centro
Culturale Le Creste, via della Costituzione,
Rosignano Solvay.

PISA - MONTECATINI VAL DI CECINA - Loc. LA BACCHETTONA

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