Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
2014 - Posteitaliane
Giugno 2015
Anno XV - n 156
LEditoriale
di Enrico Dello Sbarba
enricodellosbarba@virgilio.it
ELEZIONI
Confermati
i pronostici
Il risultato elettorale di queste
parziali elezioni regionali che hanno praticamente monopolizzato
l'interesse politico delle ultime
settimane hanno, nella sostanza, confermato i pronostici.
Non era pensabile, anche per il
frazionamento delle liste, un voto
che riconfermasse le dimensioni
di un successo pari a quello ottenuto dal PD nelle elezioni europee del giugno scorso.
Resta indubitabile che, insieme
alla prevedibile contrazione del
PD che, comunque, ha prevalso
in cinque regioni su sette, il forte
successo ottenuto da Lega Nord
superiore alle pi ottimistiche
previsioni coostituisce il dato
politico pi rilevante di questa
tornata elettorale, l'altro aspetto
riguarda la tenuta del M5Stelle
che ha confermato il suo radicamento nel paese come espressione di una protesta populista
dopo il successo ottenuto nelle
elezioni politiche del 2013.
Resta un elemento fortemente negativo, la continua erosione nella
partecipazione al voto e questo
un elemento che deve preoccupare perch conferma la delusione, il distacco da parte di masse
sempre pi ampie di cittadini
dalle istituzioni repubblicane.
segue a pag. 2
Ammaina bandiera
Il giudizio di Antonio Polito netto: queste sono le prime elezioni regionali in cui
non contano n le Regioni n i partiti (Corriere della Sera 23 maggio).
Nella fase un po troppo lunga della regressione politica italiana si stagliano oramai i profili delle compagnie di ventura? In
versione democratica.
Che altro potrebbero essere ( ancora Polito) i simboli indigeni e perfino esoterici in circolazione, senza escludere le sigle
nazionali? Pi che altro ombrelli, sotto i
Con la elezione di Sergio Mattarella a Presidente della Repubblica stata scritta, dal
Parlamento e dai rappresentanti delle Regioni, una bella pagina politica.
Se ne avvertiva il bisogno. Dopo le incertezze e le confuse voci della vigilia, che alimentavano un clima di sospetto, di oscure manovre,
di indicibili accordi, la limpida indicazione, nei
due giorni precedenti le votazioni presidenziali, di Sergio Mattarella ha collocato nella dimensione giusta il processo elettorale.
questo un merito innegabile di Matteo
Renzi che ha agito come Segretario del P.D.,
rivendicando al maggior partito del Paese il
diritto dovere di indicare il nome del Presidente della Repubblica.
Il doppio ruolo di Segretario di partito e di
Presidente del Consiglio di Matteo Renzi,
un abbinamento di funzioni pressoch estraneo nei tempi della cosiddetta prima Repubblica, poteva creare delicati problemi di metodo di un Presidente della Repubblica indicato da un Presidente del Consiglio la cui
nomina dipende dal Presidente della Repubblica. Renzi ha avuto la intelligenza di superare i rischi di una designazione personale e
di puntare su una personalit di robusta caratura etica e politica come Sergio Mattarella, che si dimostrata la persona giusta per
ricoprire lalta funzione di Presidente della
Repubblica italiana. Restano comunque irrisolti i nodi di sovrapposizione di ruoli e di
funzioni che vanno restringendo gli spazi di
compartecipazione democratica alle decisioni politiche fondamentali, riportandole sem
segue a pag. 3
Circolo Il Centro e Club UNESCO di Livorno
presentano
Marted 14 Luglio, h. 18
Parco Hotel Miramare - Castiglioncello
conferenza del
La Luce dellintelletto,
illumina la mente e lo spirito.
Politica
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
Ammaina
bandiera
Il Segretario politico della DC, Amintore
Fanfani, non cap o non pot o non volle.
Se ne accorse quando nel 1974 perse il referendum popolare contro lintroduzione
del divorzio in Italia. Ne prese amaramente
atto nel 1975 quando andarono male per la
DC le seconde elezioni regionali e quelle
amministrative. Nel Consiglio Nazionale
della DC io dovetti firmare da solo lordine
del giorno di fiducia a Fanfani (che non
voleva dimettersi), largamente respinto.
Dopo travagliate manovre Aldo Moro port alla Segreteria della DC Benigno Zaccagnini.
Passarono ventanni prima della dissoluzione eutanasica della DC e altri venti con
la stagione del democratico cristiano errante e del cattolicesimo politico erratico.
Emanuele Macaluso un comunista di lungo corso. Dichiar in aprile al Corriere della Sera che dopo le elezioni politiche del
1992 fu totalmente cancellata la memoria
della Prima Repubblica. Antipolitica, populismo, caduta della cultura politica, sono
il frutto della distruzione del passato.
Perch c il passato. E nel passato italiano c una differenza tra unificazione na-
DIRETTORE RESPONSABILE:
Enrico Dello Sbarba
COMITATO DI REDAZIONE:
Massimo Cappelli,
Laura Conforti Benvenuti,
Sergio Cini, Valeria Grillo,
Luca Lischi,
Mario Lorenzini, Mauro Paoletti,
Marisa Speranza, Franco Spugnesi.
Hanno collaborato a questo numero:
Paolo Arzilli, Marcello Battini, Laura
Benvenuti, Jacopo Bertocchi, Franco Biancani, Gerardo Bianco, Ivo Butini, Massimo Cappelli, Laura Conforti, Nicola Graziani, Luca Lischi,
Mario Lorenzini, Angelo Roma, Angela Simini, Marisa Speranza.
STAMPA: Editrice Il Quadrifoglio,
Via Pisacane 7, tel. 0586/814033 - Livorno
Politica
Il piatto di lenticchie
di Nicola Graziani
Fa un certo piacere vedere che ci sia qualcuno che, di fronte ad una sconfitta elettorale, si pone il problema di capire dove si
sia sbagliato. Ci rincresce dover dire che
non si tratta delle forze politiche italiane,
ma di qualcun altro: la Chiesa Cattolica.
Dopo il bruciante risultato del referendum
irlandese sui matrimoni omosessuali, anche dai vertici della gerarchia giunto un
messaggio di seriet e francescana umilt,
sintetizzabile della formula dobbiamo capire dov lerrore.
Anche perch il referendum irlandese si
svolto in un paese le cui tradizioni cattoliche sono incontestabili, dove addirittura il
cattolicesimo stato fattore di identit nazionale. E dove oggi, in massa, i giovani
hanno votato per le unioni tra cittadini dello stesso sesso.
I giovani, hanno notato stupite le gerarchie. Il futuro. Gli educatori dei giovani di
dopodomani. E allora s, che bisogna capire dov lerrore. E noi, senza pretesa di
aver la soluzione in tasca, ci azzardiamo a
partecipare al dibattito, con due idee messe in croce sulla base di quello che, negli
anni abbiamo visto e vissuto.A noi pare
che il discorso sia davvero complesso e
delicato. Impossibile sintetizzarlo in trenta
righe. Quindi, a rischio di suonare apodittici, ci affidiamo allestrema sintesi. Il primo punto che la Chiesa, contenta per
decenni del proprio trionfalismo, non stata
molto a sentire il laicato. Quella parte vitale
di essa, cio, che maggiormente a contatto con le evoluzioni anche le negative
della societ. Pi che Mater, Magistra. Pi
che Magistra, mestrina dalla penna rossa.
Ridare spazio al laicato condizione imprescindibile, anche se questo vuol dire,
per certi ambienti ai quali non caso non
piace un certo Francesco, rinunciare a fette consistenti di influenza sulla gestione
degli affari correnti.
Secondo punto molto pi importante del
primo riassumere la leadership culturale. Per farlo occorre tornare ad occupare i
gangli vitali della societ, con uno schema
(absit iniura verbis) neogramsciano. Non
si pu pretendere che i giovani, plasmati
dai media e dalla cultura dominante secondo certi pseudovalori, poi sappiano discernere il bene dal male. Nemmeno se vanno
Laderenza del discorso alla Carta Costituzionale di assoluta evidenza, e direi che
perfino il linguaggio ne riflette la limpidezza, con quelle frasi concise, precise come
dovrebbero essere le leggi di un Paese ben
ordinato.
Il discorso meriterebbe unanalisi accurata
e puntuale, mi limito a definirne lo spirito
che mi sembra caratterizzato da un forte
sentimento di Patria alla quale va ridata,
con azioni concrete la speranza. la speranza, la grande virt cristiana, il lievito di
una nuova stagione per lItalia in crisi.
La crisi richiede soluzioni adeguate e la crisi italiana profonda; economico sociale, istituzionale, ma anche etica. Per superarla Mattarella ha indicato la via maestra del garantire la Costituzione con un
lungo elenco di ci che significa la sua
attuazione. un richiamo opportuno e giusto in un momento nel quale le necessarie
revisioni costituzionali rischiano di alimentare la tesi di una Carta Costituzionale ormai da archiviare, proprio quando essa
mostra, nei suoi principi fondanti, una ineguagliabile validit come lo stesso discorso del Presidente della Repubblica chiarisce.
Misura e determinazione sono in questo
momento storico quanto mai necessarie e
non sempre ci accade, con riforme sbagliate, come quella del Senato, quando ben
diversamente e meglio potrebbe essere affrontato il problema del bicameralismo e
della stabilit di governo. Su queste tematiche, qualunque sia laccoglienza di chi ha
potere decisorio non rinunceremo ad offrire il nostro contributo. Per ora, convinti
che lItalia davvero ben rappresentata,
auguriamo buon lavoro al nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Politica
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
MIGRANTI
di Marcello Battini
Il fenomeno delle migrazioni nellarea del Mediterraneo di grande attualit, ma invece di
mettere in primo piano, come sarebbe giusto, questioni di sicurezza ed interesse nazionale, nonch una corretta valutazione
degli strumenti operativi disponibili, si preferisce porre laccento, in termini quasi terroristici, sul pietismo politico. A chi conviene tutto questo? Perch noi italiani dovremmo ritenerci particolarmente responsabili di
ci che avviene in altre parti del Mondo? E
razionalmente comprensibile anteporre, agli
interessi dei nostri concittadini viventi, quelli
dei morti altrui?
Il fenomeno della migrazione attraverso il
Mar Mediterraneo, oltre ad essere di lungo
periodo e di proporzioni immani, coinvolge
tre continenti: lAfrica, lAsia, lEuropa. Esso
dovrebbe essere regolamentato da un accordo internazionale a livello O.N.U. Qualora si addivenisse ad un Trattato Internazionale, lItalia, come cofirmataria, dovrebbe
adempiere agli obblighi conseguenti. In assenza, lItalia dovrebbe compiere solo quanto compatibile con i propri interessi nazionali (come fanno tutti gli altri Stati), tenendo
conto delle proprie disponibilit operative.
Le eventuali critiche esterne a queste scelte, derivanti dalluso obbligato della nostra
sovranit, si dovrebbero affrontare cos: Dichiarazioni irricevibili. Prima di criticare, pagate!
Quali mezzi lo Stato italiano dovrebbe utilizzare per coprire i costi diretti di unoperazione destinata ad affrontare, per un lungo periodo di tempo, questo fenomeno di massa
di portata mondiale? Dato lelevato debito
pubblico, le uniche risorse disponibili potrebbero essere quelle derivanti dallutilizzo
concentrato delle entrate statali relative
all8%, a cui aggiungere, forse, il 5%, gi
destinato, in forza di legge, alle attivit assistenziali. Prima di poter utilizzare interamente tutte queste risorse, sarebbe necessario
passare da un non impossibile accordo internazionale con la Santa Sede e da una variazione legislativa che tagli nettamente le
aspirazioni economiche delle altre realt religiose presenti in Italia e delle fameliche associazioni, chiss perch, definite di volontariato (lattivit di volontariato, storicamente, sempre stata collegata al concetto di
gratuit e di carit, tutti concetti incompatibili con quello di lavoro professionale retribuito e di rimborso spese). Prima, per, di
poter utilizzare queste risorse a favore dei
migranti, necessario destinare una buona
parte di queste (se basteranno) ai cittadini
italiani in condizioni di povert perch impensabile che possano essere distribuiti caritatevolmente redditi prodotti in Italia, a cittadini stranieri, prima di avere soddisfatto le
esigenze di estrema povert (sopravvivenza) dei cittadini italiani. Sarebbe da irresponsabili, darebbe adito ad una fonte inesauribile di conflitti sociali permanenti, anche a
sfondo razziale e religioso, che, non solo
non consentirebbero una reale assistenza
ai nuovi venuti, ma sarebbero causa di ulteriori maggiori costi economici e finanziari
futuri per lintera collettivit, non esternalizzabili. Sulla base di queste modeste risorse
finanziarie, sarebbe possibile organizzare un
sostenibile piano di assistenza a favore di
un numero, sia pure limitato, di profughi. Se
poi, questi sfortunati viaggiatori, invece di
essere trattati nei centri di accoglienza, come
degli inetti, o come moderni vitelloni, anche per rispetto della loro dignit, fossero
impiegati, a titolo gratuito, per lo svolgimento di lavori allinterno dei campi di raccolta,
a favore dei compagni pi bisognosi, ed allesterno, nei diversi comuni di assegnazione provvisoria, in lavori di pubblica utilit,
le ulteriori risorse economiche e finanziarie
cos reperite, potrebbero essere utilizzate per
incrementare il numero di migranti da salvare ed accogliere.
Sicuramente non potremmo recuperare tutti
questi sfortunati cittadini del mondo, sicuramente non potremmo estendere laccoglienza a tutti quanti, ma, anche in questo
caso, a chi avanza critiche verso uneventuale insufficienza della nostra azione di salvataggio, potremmo sempre rispondere come
sopra: Invece di criticare, dateci una mano,
o, almeno, frugatevi. Altrimenti, tacete!
Tutto il mondo avrebbe pi rispetto per un
Paese coerente con gli impegni ragionevoli,
liberamente assunti. Inoltre, se la propaganda mediatica fosse una rappresentazione veritiera dei sentimenti prevalenti nella pubblica opinione, non ci dovrebbero essere
difficolt ad aiutare un numero pi elevato
di migranti, molto superiore a quello che
sarebbe possibile, avvalendoci delle sole
risorse provenienti dalle finanze pubbliche
e superiore ai risultati attualmente conse-
guiti. Gli stessi mass media potrebbero promuovere una raccolta di fondi, presso la
popolazione, su base esclusivamente volontaria, a favore dellaccoglienza dei migranti, come gi fatto in altre occasioni: lalluvione del Polesine, lesplosione del reattore di Cernobyl. Tutti questi ben pensanti, senza luso di soldi pubblici, potrebbero realizzare il loro sogno Sfama un migrante, con loro maggiore soddisfazione
personale, proporzionale al loro diretto e
libero coinvolgimento. Cos, senza luso di
soldi pubblici e con maggiore gioia e consapevolezza dei cittadini, si potrebbe ragionevolmente, affrontare il problema migranti, rinverdendo quella fama di italiani brava gente che, se vera nel passato, sembra
molto appannata nel presente.
Niente di tutto questo accade. La nostra
diplomazia non sa pensare a cose cos ovvie? Non credo. Si temono complicazioni
con il resto del Mondo? Sarebbe vero il
contrario. In ogni caso, quando si tratta della
sicurezza dello Stato e dei suoi cittadini, non
possiamo baloccarci in alchimie diplomatiche. Escludo possano esserci delle incapacit operative da parte delle nostre Forze
Armate e delle Forze di Polizia che, al contrario, in molte occasioni, hanno dato buona prova. Non resta che attribuire alla politica la responsabilit di quanto sta avvenendo nel nostro Paese. E con questo, ritorniamo al cui prodest iniziale. Non
forse vero che il mondo del volontariato,
che risponde direttamente alla politica e che
sovente ha dato cattiva prova di se, insieme alla criminalit, abbia forti interessi in
questa spinosa questione? Pu essere che
abbiamo individuato unarea sociale nella
quale possibile che si nasconda, insieme
ai malavitosi, una sacca di parassiti che, per
difendere interessi corporativi indifendibili, sono disposti a mettere a repentaglio la
sicurezza di tutti i cittadini italiani, la salvezza dei migranti, la pace sociale, i buoni rapporti con le istituzioni internazionali, il buon
nome del Paese nel mondo.
Se cos fosse, bisognerebbe spiegare a questi nostri connazionali un concetto ovvio,
ma quasi sempre ignorato. In ogni societ,
il destino di ognuno legato alla sorte degli
altri soggetti che ne fanno parte. Non vi
sono, malgrado le apparenze, situazioni privilegiate se non per pochissimi. Ed anche
in questi casi, per lo pi, il privilegio individuabile solo a posteriori.
Attualit
Soldati in trincea.
Attualit
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
Sono trascorsi trenta anni da quel maledetto 29 maggio 1985 per la finale di Coppa dei Campioni
Anche se sollecitato non ho voluto rilasciare nessuna dichiarazione in merito alla tragedia dell'Heisel dove ero presente anch'io.
Con un biglietto di tribuna coperta andai a
Brukelles per assistere a quell'incontro e vendicare il clamoroso "tonfo" di Atene allorch, tre anni prima, da sicuri vincitori ci ritrovammo sconfitti, inopinatamente da una
squadretta tedesca, l'Amburgo che, da quel
momento, non avrebbe vinto pi nulla.
Nel corso di una trasmissione su Sky di
sabato 30 maggio, gli intervistati dichiararono che non vi era la sensazione che nulla sarebbe accaduto. Ed invece non era cos
perch, fin dalle prime ore del pomeriggio,
orde di ultras inglesi avevano letteralmente occupato "La Gran Place", al centro della piazza si trovava un palco, per uno spettacolo, letteralmente occupato da decine
di hligans ubriachi che ballavano ed urlavano bevendo in continuazione boccali di
birra.
Cinguettare
77
Cinguettare
di Luca Lischi
CIRCOLARE
DELLE CIRCOLARI
ESEMPIO DI SCUOLA
SGRAMMATICATA
Circolare n. 44. Oggetto: circolazione
circolari. Sono state presentate alcune
rimostranze da parte di genitori dellalberghiero e dei loro rappresentanza
(sic!) riguarda (sic!) la mancata circolazione di alcune circolari. Si raccomanda
di far circolare per le classi agli (sic!)
studenti tutte le circolari e di farle ricircolare per le classi uscite prima (sic!).
Si raccomando (sic!) di mantenere un
flusso continuo di circolazione e di ricircolazione delle circolari anche con lausili attivo e fattivo all (sic!) istituto alberghiero degli studenti di accoglienza
turistica .
Sono pronto a fornire in privato a chi ne
avesse interesse lindicazione del nome
e cognome del dirigente scolastico che
ha redatto e firmato questo testo ufficiale
di una scuola della Repubblica italiana,
nel quale gli stupri sintattico-grammaticali gareggiano con la surreale demenzialit dellenunciato, con un effetto complessivo degno del migliore Tot. Come
cittadino della suddetta sgrammaticata
Repubblica mi limito ad avanzare solo
tre domande, pi che consapevole, peraltro, della loro prevedibile inutilit:
1) il ministro dellIstruzione, e per lui i
suoi uffici, hanno la possibilit di venire
mai a conoscenza che un loro dipendente
capace di scrivere (oltre che di concepire, ma lasciamo perdere) un testo simile?
Hanno un qualche controllo effettivo di
che cosa accade realmente nella scuola,
nelle scuole? 2) e se s, hanno il potere
per esempio di iniziare allistante un procedimento che porti in tempi ragionevoli
allallontanamento dal suo incarico di chi
ha scritto lobbrobrio di cui sopra?
3) Che razza di Buona scuola ci si
deve aspettare da unautonomia degli
istituti scolastici invocata e decantata
come la panacea di ogni male, che per
poi pu consegnare il destino di anche
uno solo di essi nelle mani di uno scervellato semianalfabeta come lautore
dello scritto in questione?
Ernesto Galli della Loggia
Spigolature
Un'apartheid
tutta livornese
A Livorno ci piace farci deridere: ora abbiamo anche l'apartheid sugli stabilimenti
balneari.
Finalmente, dopo avere atteso quasi un
anno dalla sua nascita, la giunta pentastellata livornese, guidata dal prode Filippo Nogarin, ha voluto dimostrare che le
innovazioni ed una stagione autenticamente rivoluzionaria non sarebbero venute
meno.
Sensibille "alla noia" che si vive, in generale, nella citt labronica, il manipolo dei
cinquestelle ha imposto che la libera frequentazione delle spiagge in concessione
non poteva, quasi dopo cento anni, essere ulteriormente ignorata e calpestata.
Libert di accesso a tutti, hanno imposto
"i grillini, e libert di accesso sar.
Sarebbe troppo lungo ed impervio riportare, partendo dai bagni Trotta per arrivare
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
e
r
u
t
lo a
g
i
Sp
ai bagni Rex, gli "escomatoges"a cui i gestori, naturalmente incavolati e pluriarrabbiati, sono stati costretti a ricorrere per
soddisfare l'assurdit di una decisione che,
con un po' di buon senso, si sarebbe potuto evitare.
Ed allora, cari lettori, godiamoci, per rompere le noie labroniche, i passaggi obbligati ed imposti, di questi "amanti del bagno gratis" sugli stabilimenti balneari della citt che hanno una caratteristica, forse
unica in Italia, che rimasta tale fin dalla
loro nascita.
La giunta Nogarin, insieme agli ultras del
suo movimento, hanno cos data vita ad
una tipologia anomala di "apartheid".
Alla prossima innovazione rivoluzionaria:
magari quella della totale sospensione del
servizio di trasporto urbano dopo che "il
nostro" ne aveva addirittura profetizzato
la gratuit.
...ed a proposito!
Il quotidiano locale che manifesta, in maniera sempre prudente ma chiara, la sua
simpatia per la giunta Nogarin, ha pubblicato ampi servizi su questo rivoluzionario
avvenimento ma, stranamente, senza en-
trare minimamente nel merito, con un libero giudizio sulla logicit e l'oppportunit
del provvedimento! Strano, non vi pare?
Tamburini-Ciacchini
non fanno notizia
Sergio Landi s!
Ora che Bruno Tamburini e Massimo Ciacchini - esponenti di rilievo della destra livornese e sonoramente "trombati" a seguito della dbacle elettorale dello scorso
anno, anche se dobbiamo sempre ricordare che il Massimo, durante la sua giovinezza democristiana, guidava gli "ultras
della sinistra livornese di quel grande partito", abbiano aderito alla Lega di Matteo
Salvini non fa notizia: si sono ricollocati,
entrambi, sulle loro posizioni tradizionali.
Fa invece notizia, alla grande, quanto il
Tirreno di marted 2 giugno pubblica, in
cronaca: Sergio Landi, gi segretario del
PCI per sette anni della federazione livornese e membro del Comitato Centrale di
quel partito, premiato dal Sindaco Cosimi
a rappresentare gli enti livornesi nel Consiglio di Amministrazione dell'Aeroporto
Galilei dal 2006, ha fatto il rappresentante
di lista della Lega di Salvini in occasione
dell'ultima tornata elettorale.
Nessun commento, naturalmente, anche
perch trattasi di un vecchio amico.
Livorno
Il colosso turco ha preso contatti con lAuthority alla fiera del Mar Nero
rienze nel campo della formazione e dellICT per trarne un profittevole e mutuo
vantaggio. Sigleremo a breve un protocollo di intesa con lAutorit Portuale
di Costanza.
I Potenti
della Terra
Francesco Ghio e Roberto Lippi (dellAuthority)
parlano con il general manager di Yilport, Antonio Barbara (a dx).
10 Livorno
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
FRATELLI NERI
S.P.A.
LIVORNO - ITALY
Livorno
11
l Tirreno di qualche giorno fa, in un articolo sui candidati alle elezioni regionali,
riportava il seguente famoso detto di Lamberto Giannini, insegnante e regista, conoscitore dei livornesi : non che il livornese non voglia lavorare, che proprio gli manca il tempo. A Livorno c il
mare e al mare bisogna andarci, c il sole
e il sole bisogna prenderlo, c la palestra
e della palestra non se ne pu fare a
meno
La battuta potrebbe essere cos completata : se poi avanza un po di tempo ci
sono le macchinette e il gratta e vinci e
quando prende questo vizio veramente
non se ne pu fare a meno perch ne divieni dipendente.
La nostra citt purtroppo ai primi posti
per il gioco dazzardo. Giorgia Corolini, in
una indagine su Il Tirreno del 18 Maggio,
riportava i dati raccolti dallAssociazione
Libera riguardanti la nostra citt.
Nella provincia di Livorno ci sono 1980
slot machine, di queste 1189 sono a Livorno, una ogni 135 abitanti. Il denaro
speso per giocare con queste macchinette stimato tra i 22 e i 43 milioni di euro
lanno. Mantenendoci sulla cifra minima,
anche se la reale sembra superiore, siamo
a circa 140 euro lanno per ogni livornese.
Si pensi che queste cifre si riferiscono alle
sole slot machine, alle quali devono poi
aggiungersi i soldi spesi per i gratta e vinci, il superenalotto, le scommesse sportive, le schedine.
Il quadro che ne scaturisce quello di una
Livorno che pu essere pensata come una
Las Vegas della Toscana, dove in ogni
dono per tutte le altre forme di intrattenimento quali sport, libri,cinema, musica, teatro che di 63 miliardi di dollari.
Le ragioni sono note, gli stati lucrano su
queste attivit incassando percentuali variabili sulle giocate che vanno a incrementare i bilanci.
Negli Stati Uniti il 40% del venduto e il
45% delle vincite superiori ai 600 dollari va
allo stato. In Italia la situazione pi complessa, alcune vincite non sono tassate,
su altre si applicano percentuali del 6% se
superiori a 500 euro. Le giocate sullo sport
hanno un prelievo aggiuntivo pagato dai
concessionari. Se pensiamo per che, detenendo il primato in Europa, la spesa per il
gioco in Italia simile a quella degli Stati
Uniti, gli introiti per lo stato sono comunque significativi.
A fronte di questo desolante scenario la
cosa che trovo veramente poco etica la
mancanza di una campagna seria di disincentivazione.
Anzi, stiamo assistendo al fenomeno opposto, quello di una continua pubblicit
sui media televisivi, su internet e anche
sulle mail dove si invita a giocare per vincere (bet and win !). Spesso le prime giocate vengono offerte gratis per avviare le
persone al vizio.
A questo si prestano, come testimonial,
attori famosi, giocatori di calcio, sportivi,
mentre le sigle dei principali circuiti di gioco internazionali sono sulle maglie di importanti squadre di calcio quali sponsor.
Ecco, almeno questo dovrebbe essere proibito, cosi come stato fatto per il tabacco.
Non dovremmo dimenticare che anche il
gioco pu produrre disastri per le persone.
Il gioco non aiuta a risolvere i problemi
bens li crea!
12 Livorno
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
Lesempio di Piazza Ss. Pietro e Paolo trasformata in area dignitosa grazie a dinamismo e volont dei cittadini
INTANTO CI SARRANGIA
di Franco Spugnesi
simili raramente innato nelluomo, normalmente simpara quando chi ha lautorit e la responsabilit di educare: la famiglia, la scuola, le istituzioni, la Chiesa lo
insegnano, lo promuovono e lo mettono
in pratica.
Sembra ai nostri lettori che questo accada quotidianamente? Sembra che la societ sia orientata a far crescere gli individui in unarmonia sociale? Direi proprio di no!
Il pensiero dominante orientato alleconomicismo, crea consumatori non cittadini; la famiglia sempre meno comunione di amore e sempre pi una somma di
individui che a fatica sopportano la convivenza; i rappresentanti del popolo nelle istituzioni fanno a gara nello screditarle con comportamenti egoistici. Esistono
tante lodevoli eccezioni ma una grande,
lunga, paziente opera di ricostruzione etica necessaria. Dopo la guerra i circoli
cattolici le sezioni dei partiti, le associazioni di volontariato seppero fornire al
Paese una classe dirigente, capace e onesta di cui ancora oggi abbiamo nostalgia.
Quelli erano personaggi che, invece di
pensare a cosa avrebbe potuto lucrare
con il loro impegno nella societ, singegnavano a fare poco o tanto quello che
pensavano servisse al bene comune.
Cosi fanno gli anonimi frequentatori della piazzetta dei Ss. Pietro e Paolo, a loro
spese, con tenacia e buona volont.
Auguriamoci che siano i primi di una lunga schiera.
Giorgio Spugnesi
neo bidottore!
Giorgio Spugnesi, gia nostro collaboratore
ha conseguito a pieni voti, la sua seconda
laurea nella disciplina INFORMATICA
UMANISTICA presso l'universit di Pisa.
Al neo " bidottore le congratulazioni e gli
auguri di tutta la redazione."
Livorno
13
Anche a Livorno
si parlato di alimentazione
La Giornata di Studio sullAlimentazione svoltasi di recente a Livorno ha riunito un ampio gruppo di veri esperti e di
un centinaio di studenti delle scuole superiori: Liceo Cecioni, Geometri Buontalenti e Ipsia Orlando di Livorno, Liceo Lorenzini di Pescia e Liceo Von Taube di Monaco di Baviera, accompagnati
da Heidi Meinzolt, Coordinatrice Europea WILPF. Oltremodo positivi i risultati.
25maggio 2015 da Prof.ssa Giovanna Pagani Presidente Onoraria WILPF-Italia.
Tutto si svolto nella sede della Provincia di Livorno, Ente che in passato ha
ospitato numerose iniziative culturali
e formative e ancor oggi si dimostra disponibile a ci, bench si trovi in situazione problematica complessa e con scarsi sostegni soprattutto economici.
Promotori della Giornata: WILPF-Italia
(Lega Internazionale Donne per la Pace
e la Libert), UNESCO Club Livorno e
CeSDI (Centro Servizi Donne Immigrate) che hanno trovato pronto appoggio e
condivisione nella Consigliera di Parit Cristina Cerrai co-patrocinante. Il so-
14 Livorno
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
Anselmi e Gazzetti
neo consiglieri
regionali
Congratulazioni a Gianni Anselmi e Francesco Gazzetti che sono stati eletti consiglieri regionali.
La redazione de Il Centro invia ad entrambi i pi fervidi auguri di buon lavoro.
Nellanno scolastico 1961-62 in applicazione della Riforma della scuola che soppresse il
Ginnasio e lAvviamento professionale e istitu in tutti i Comuni le scuole medie, due di
queste furono istituite a Vicarello (a Collesalvetti funzionava lAvviamento destinato
alla soppressione in giro di tre anni) e a Livorno nel quartiere di Coteto che incominciava
a svilupparsi.
A Vicarello, ricordo, la scuola media diretta dal preside Enrico Cant, fu presto intitolata
a Martano Marcacci concittadino, uno dei Caduti a Kindu in una operazione umanitaria
della 46 aereobrogata di Pisa conclusasi con eccidio di tutti i componenti della missione
da parte di quella popolazione.
Il nome di Martano Marcacci scomparso dallintitolazione della scuola media e recentemente ho segnalato questo al Sindaco senza tuttavia avere alcuna risposta.
A Livorno, nel quartiere di Coteto, la scuola media fu intitolata alla Medaglia DOro
Gamerra. Era ospitata nelledificio di propriet delle ACLI, dove spesso, quando pioveva la pioggia arrivava nelle aule e occorreva aprire lombrello (come ricordano spesso le
vecchie docenti). Luciano Castelli e Emanuele Cocchella sono stati i presidi che vengono ancor oggi ricordati.
Ma alla Gamerra ci sono stati anche due personaggi che vale la pena ricordare.
La cantante Nada, che proveniva da Gabbro e lattuale allenatore della Juventus Massimiano Allegri.
Nada si afferm a San Remo con la canzone Che freddo fa quando era ancora minorenne
e frequentava la terza media, Allegri, dopo gli esordi nel Livorno calcio, stato un buon
giocatore, fino ad affermarsi tra i pi bravi allenatori d'Europa.
In classe era un ragazzo normale, vivace quel
tanto che si a quellet,
responsabile cos lo ricordano le vecchie docenti della Gamerra degli anni
ormai lontani.
Una pagina che abbiano
voluto scrivere per ricordare una tappa del cammino compiuto da due
nostri concittadini assunti
alla fama grazie al loro impegno e alla loro intelligenza.
Altro che meglio disoccupati a Livorno che inDue foto giovanili della cantante Nada e del calciatore Allegri.
gegneri a Milano.
Livorno
15
Imprenditoria femminile
Si ricostituito il Comitato che esprime
limprenditoria rosa: nominato dalla Giunta della Camera di Commercio, il CIF (Comitato per la promozione dellImprenditoria Femminile) composto da imprenditrici di tutti i settori economici, designate
dalle associazioni di categoria, oltre che
dai sindacati e dalle associazioni dei consumatori. Sono membri di diritto anche le
componenti della Giunta camerale.
Nella sua prima riunione, il CIF ha eletto a
larghissima maggioranza Diana Bettini,
rappresentante del settore industriale,
quale nuova presidente; vicepresidente
stata eletta Maristella Calgaro, rappresentante del settore commercio.
Questa la composizione del Comitato, che
rester in carica per tre anni:
Presidente:
DIANA BETTINI - Industria
Vice Presidente:
MARISTELLA CALGARO - Commercio
Componenti:
- CINZIA PAGNI Agricoltura
- LAURA LEPRI Agricoltura
- BARBARA ROMBOLI Agricoltura
- ANGELA GHILLI - Artigianato
- FRANCA ROSSO - Commercio
- ANNA LANDINI - Commercio
- ELISA NANNINI Consumatori
- ELISABETTA FERRETTI - Cooperazione
- PIERALBA FRADDANNI - OO.SS.
- URSULA PARETI - Servizi alle Imprese
- DANIELA VIANELLI - Servizi alle Imprese
- SANDRA VERUGI - Spedizioni
- ELENA CHIESA Trasporti
- CORA GALLI Trasporti
- LAURA MIELE Trasporti
- CATIA GIANNONI - Turismo
Nato da un accordo tra Ministero delle
CCIA - E' nato un nuovo periodico che sar diretto dal Dott. Federico Doretti
16
Rosignano
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
Tra gli obiettivi di Caterina Giovani, Presidente del Consiglio Comunale di Rosignano M.mo
Rosignano
17
CHORUS S.r.l.
Ingegneria Impiantistica
Via Guido Rossa, 27
57016 Rosignano M.mo (LI) Italy
Telefono: 0586 764794 Centralino 0586 768783
mail: www.chorusimpianti.com
Sito Internet: www.chorusimpianti.com
18 Cultura
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
Diario di Zlata
di Paolo Arzilli
Diario di Zlata. Posseggo questo libro
dal 2005, e dal 2005 il solito segnalibro di carta e fiori secchi interrompe le
pagine 100 e 101: a sinistra, due foto
dellautrice, una in compagnia dei genitori, laltra da sola, questultima senza nessun accenno di sorriso; a destra, e nel suo diario il 28 dicembre
1992, Zlata Filipovi scrive cos: Alla
luce della lampada a petrolio mi sembrano ancora pi tristi (non abbiamo
pi candele di cerca, per cui prepariamo le lampade a petrolio). Guardo
pap. Quanto dimagrito! Secondo la
bilancia ha perso 25 chili, ma guardandolo mi sembrano molti di pi. Mi viene addirittura da pensare che ormai gli
stiano grandi pure gli occhiali. Anche
mamma dimagrita. In qualche modo
come se fosse rimpicciolita, la guerra le ha fatto venire anche le rughe. Mio
Dio, cosa sta facendo la guerra ai miei
genitori? Non sembrano pi mio padre
e mia madre.
Zlata Filipovic ha 11 anni quando a Sarajevo scoppia il conflitto interetnico pi
sanguinario dopo il termine della seconda guerra mondiale. Rivolgendosi
a una immaginaria amica Mimmy, il
diario di Zlata una narrazione del suo
atipico e straordinario quotidiano: la vita
durante la guerra, nascosta nello scantinato di casa insieme alla famiglia, ad
amici e a sconosciuti, per ripararsi
dalle granate e dai cecchini serbi.
La guerra -quella guerra, che ufficialmente terminata soltanto venti anni faspazza via le passioni, i giochi, le domeniche in campagna, i pomeriggi con
gli amici; cancella gli interessi e i sogni, e li sostituisce con una paura permanente
Di tutto questo Zlata ci rende testimonianza nel suo diario, il cui inizio risale in verit a qualche mese prima dello
scoppio del conflitto: un documento,
quindi, in cui netta -e qui risiede,
secondo me, il valore reale della testimonianza- la frattura tra quel che vi era
prima, e quel che rimane dopo.
Cultura
19
7
Il rammarico verso la citt natale che non ha saputo riappropriarsi dei suoi artisti
lit. Era il tempo in cui Mod frequentava la scuola di Micheli che riuniva
intorno a s un gruppetto di giovanissimi allievi ( Lloyd, Ghiglia, Romiti....) di cui Dedo diventa ben presto
il centro.
Poi, nel 1906, larrivo a Parigi dove la
sua precoce vocazione dartista trova
il modo di esprimersi al meglio. E di
regalarci nel breve tempo che gli resta
da vivere ( muore nel 1920 a 36 anni) i
capolavori che il mondo ci invidia.
Dopo la sua morte prolificano i falsi.
Ma com possibile non riconoscerli
?. Pepi si accalora con la veemenza
del collezionista di lungo corso: la sua
mano inconfondibile, il suo segno
unico . Il lavoro di semplificazione, di
depurazione della forma e dei colori
portato avanti da Mod , leleganza di
ogni suo tratto, lo inducono a un ammirazione sconfinata. E cresce con il
rammarico verso la citt natale che
non ha saputo riappropriarsi dei suoi
artisti. Livorno potrebbe figurare tra le
grandi citt darte del mondo, conclude Pepi, mentre ripassa sullo schermo quella carrellata di ritratti che Amedeo Modigliani ha immortalato con il
suo pennello.
FRATELLI NERI
S.P.A.
LIVORNO - ITALY
20 sponsor
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
troverai
Cortesia, Competenza, Convenienza
I ns. servizi: Fiscali, RED, ISEE, Successioni, Vertenze e cause di lavoro, Colf e
Badanti, Permessi di soggiorno, Pensioni, Infortuni, Affitti, Tutela Consumatori.
Per ogni esigenza rivolgiti con fiducia alle sedi della CISL
srl
AUTOFFICINA
Paolo
di Paolo Di Capua
Tagliandi Multimarche
Diagnosi Elettronica
S.C.R.L.
Acli Labor
SOCIET COOPERATIVA
www.circoloilcentro-livorno.it
COSTRUZIONI EDILI
www.soaquadrifoglio.it
info@soaquadrifoglio.it
Lattestazione.
Pi conveniente, pi edificante
O.M.P.
ETRURIA
NORD
Soc. Coop a r.l.
ROSIGNANO SOLVAY
Via G. Rossa 24 Tel. 0586.791174
Fax. 0586.791173
S.r.l.
E.mail: omp@omprosignano.it
SRL
Cultura
21
una professoressa.
Lo scrittore, sobrio e
oggettivo, ma non indifferente, oltre al
tema della giustizia,
segue lidentificazione
che Don Milani aveva
vissuto tra fede e scelta educativa, per cui
prete ed educatore
sono la stessa cosa. Ed
Da sin. Carla Roncaglia, Enrico Dello Sbarba, Emanuele Rossi e l'autore Mario Lancisi.
era la stessa cosa anCorea, dove si era formato un grumo di idee
che essere maestro, sacerdote, cristiano,
nuove a favore delle classi pi povere.
artista e amante. Altro nucleo di grande inA Lancisi si riconosciuto il grande pregio
teresse lanalisi che Lancisi conduce sui
di aver condotto un affondo sulla personarapporti di Don Milani con la Chiesa, che
lit di Don Milani e sullopera storica che
non era quella evangelica voluta da Cristo e
ha svolto nellItalia alle soglie del 68, in
che aveva perso il senso dellautenticit.
un libro che si presenta nel format della
La pubblicazione di Lettere pastorali sebiografia, ma che, arricchito di citazioni e
gn la sua condanna. Il 21 gennaio 1966,
corredato di lettere e di documenti, divengi gravemente ammalato, ricevette la visita illuminante ed apre una breccia sul ferta del Cardinale Ermenegildo Florit con
mento di idee nuove che si facevano strada
quale ebbe uno scontro durissimo, al ternella politica, nella cultura, nella chiesa e,
mine del quale, al limite dellesasperaziosoprattutto, tra i credenti e il clero pi
ne, concluse con un sonante Io sono avanti
aperto ai problemi sociali e pi critico nei
a voi di 50 anniconfronti di una chiesa che tardava a dare
E aveva ragione - ha commentato Rossirisposte. Lancisi va diretto al nocciolo,
Don Milani aveva anticipato il Concilio Vasenza indulgere agli stereotipi con i quali
ticano II. Oggi, con Papa Francesco forse
altri dipingono il prete di Barbiana ha comci siamo avvicinati!
mentato Rossi, Il libro si apre e si chiude
Che cosa ha spinto Mario Lancisi a scricon la morte Don Milani: Il momento chiavere un libro su Don Milani ? ha chiesto
ve della vita del prete, che compendia la
Enrico Dello Sbarba a Lancisi.
sua missione di insegnante, svolta fino alUna ragione esistenziale personale- ha
lultimo facendosi assistere dai suoi ragazspiegato lo scrittore e con molto spirito ha
zi perch familiarizzassero con la sofferenraccontato al Liceo Classico sono stato
za e con la morte: una sorta di magistero.
bocciato perch ero timido e magro, appaIllustrando il testo, si sono ripercorse le
rivo deboluccio. La professoressa consigli
tappe dellopera e del pensiero di questo
mia madre di darmi delle belle bistecche,
coraggioso e coerente prete in relazione alla
che si credeva facessero bene anche al cerpagine pi suggestive e pi significative di
vello. Al colmo della delusione incontrai
Lancisi. Lorenzo, nato ricco in una famiglia
Padre Balducci che mi consigli di leggere
borghese di cultura mitteleuropea ed atea,
Lettera a una professoressa, che fu per
stato affamato di giustizia e di eguaglianme di importanza fondamentale. Inoltre c
za fin da piccolo, quando voleva dividere le
stata una ragione intellettuale: Don Misue merende con i ragazzi poveri che giocalani ha compreso che non si pu stare al di
vano con lui. Si accorse ben presto che la
fuori della scuola ed ha gettato il seme di
scuola, borghese e classista, allontanava i
una nuovo modo di concepirla. Ha cercato
poveri e gli ignoranti e dunque falliva il suo
il dialogo come messaggio evangelico ed ha
vero scopo di elevare e di restituire la pacreduto nelleducazione dei giovani, ha
rola a chi non sa. Lancisi esamina tutti i
compreso che occorre una formazione e ripassaggi che conducono il giovane Lorenzo
formazione degli inseganti, perch lattuain seminario fino a prendere i voti e divenle scuola classista non elimina, ma crea
tare prete, sempre avendo come linea guida
disuguaglianze ed ha citato le parole di
lidea di giustizia vissuta col rigore pi
Don Milani Solo amandoli, i ragazzi si
estremo: e questo gli valse lesilio a Barpossono educare
biana, dove fond la sua storica scuola, espeEd ha confermato Don Milani , con Parienza unica e irripetibile, della quale absolini, uno dei pi grande intellettuali del
biamo testimonianza nel libro Lettera a
Novecento
22 Mostre
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
Fiera di Venturina
tra modernit e tradizione
di Jacopo Bertocchi
C. S. Laboratori associati
LABORATORIO ACCREDITATO
Analisi chimico cliniche - Dosaggi ormonali
Monitoraggio terapie - Esami microbiologici
Esami citologici - Prelievi domiciliari
Visite specialistiche - Attivit di supporto per Medicina del lavoro
Sede Cipriani: scali Manzoni 33, Livorno - Tel. 0586 899285 - Sede Stoppa: via Cecconi 50, Livorno - Tel. 0586 808486
Sede Guasticce: via Spagna 8, Guasticce Collesalvetti - Tel. 0586 292042 - Sede Casciavola: via II Giugno 40 - Tel. 050 777720
Parlare
di Cinema
a Castiglioncello
Undicesima edizione di Parlare di Cinema a
Castiglioncello, la rassegna diretta da Paolo
Mereghetti, nata con la prerogativa di offrire al
pubblico la possibilit di colloquiare direttamente con chi il cinema lo fa in prima persona.
La manifestazione prender il via marted 16
giugno con la tradizionale inaugurazione
della mostra fotografica. Ritratti dattore fuori
del comune in
Note di costume.
Addio alle armi e
altri film a cura di
Antonio Maraldi.
Ospite donore della giornata lattrice
Elena Sofia Ricci
che incontrer il
pubblico alle ore
18:00 presso la Limonaia del Castello Pasquini e che sar anche la
madrina della mostra fotografica.
In serata prenderanno il via al Cinema di Castiglioncello le proiezioni degli esordi
cinematografici. Tra le opere prime selezionate
questanno, due titoli che hanno rappresentato
lItalia alla Berlinale: Short Skin di Duccio
Chiarini, sottotitolo i dolori del giovane Edo
interpretato dal giovane livornese Matteo Creatini, anche lui ospite della manifestazione e
che sar il primo film in cartellone marted 16
giugno; Vergine Giurata di Laura Bispuri che
affronta il tema dellidentit magistralmente
interpretato da Alba Rohrwacher.
A completare la selezione due commedie: Soldato Semplice, esordio come regista ma anche
come sceneggiatore e produttore del comico
Paolo Cevoli, uno spaccato dellItalia sullo sfondo della crisi economica in Leoni del vicentino
Pietro Parolin.
Il pubblico avr poi loccasione di dialogare
con i registi esordienti nel pomeriggio di venerd 19 giugno (ore 18:00 - La Limonaia di Castello Pasquini) nellincontro Esordire in Italia:
esperienze a confronto.
Sempre venerd 19 giugno in serata il regista
Mario Martone ci racconter il suo Leopardi
nellincontro moderato da Paolo Mereghetti che
preceder la proiezione de Il giovane favoloso (ore 21:30 Cinema Castiglioncello).
Il programma stato arricchito anche dalla presenza dei registi Paolo e Vittorio Taviani,
espressione alta del cinema italiano, che saranno protagonisti di un incontro pubblico previsto per sabato 20 giugno, ore 21, al Cinema di
castiglioncello.
Durante lintera manifestazione, come di consueto sono previsti incontri di cinema rivolti
agli studenti e agli appassionati a cura di Anto-
Cinema
23
19
Castello Pasquini.
MOSTRA: Note di Costume. Addio alle
armi e altri film a cura di Antonio Maraldi al
Centro per lArte Diego Martelli (galleria Virgola), piazza della Vittoria - Castiglioncello:
16 giugno ore 19:00 - 23:00; dal 17 al 21 giugno: ore 10:30 - 12:30 e 17:00 - 23:00. ingresso gratuito
SEMINARI: Robert Altman a cura di Antonello Catacchio: sala conferenze c/o Centro
Culturale Le Creste, via della Costituzione,
Rosignano Solvay.