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Aut.ne Tribunale Livorno n° 683 del 02/03/2005 - Spediz. in abb. postale: postatarget creative - CENTRO 1/02524/11.2014 - Posteitaliane
Anno XIX - n° 195
L’Editoriale
di Enrico Dello Sbarba
enricodellosbarba@virgilio.it
Un’offesa
al
Parlamento
Quanto è accaduto in occasione
del dibattito sulla manovra econo-
mica del governo gialloverde da il
segno della preoccupante degene-
razione in cui è caduto il sistema
politico italiano dove prevalgono,
ormai, pressapochismo, avventu-
rismo, incompetenza, superficia-
lità insieme alla completa assenza
del comune buon senso: questo il
panorama che si delinea, in ma-
niera sempre più preoccupante di
fronte agli italiani, sicuramente la
maggioranza, che comincia a nu-
trire seri dubbi sulle “paranoiche
scelte” di marca qualunquista e
populista che il cosiddetto “gover-
no del cambiamento”sta portan-
do avanti.
Se perfino autorevoli commenta-
tori, non appartenenti alla sinistra,
hanno cominciato a lanciare “ana-
temi” contro questo governo pro-
prio per la superficialità e l’inca-
pacità di cui quotidianamente da
plateali dimostrazioni, vuol dire che
si sta raggiungendo il colmo del-
l’imprevidenza fino, al rischio, di
mettere in discussione la stabilità
finanziaria del paese.
segue a pag. 2
Non c’è un partito dei vescovi,
ma milioni di cattolici e di loro
amici che vogliono stare insieme
di Nicola Graziani
Grande scalpore ha suscitato sulla stam-
pa nazionale l’idea che stia per nascere
un “partito dei vescovi”. Espressione sa-
pida e suggestiva, dietro la quale si na-
sconderebbe l’ennesimo tentativo (ohibò)
di far rinascere la Democrazia Cristiana.
Stiano tranquilli i bipolaristi d’Italia, se
ancora ne esistono: il PdV non esiste, né
esisterà. Esistono però altre cose, ed è
bene ricordarlo.
La prima è che esiste un problema Italia:
nazione in declino, paese in avanzato sta-
to di decomposizione; a meno che non ci
si illuda che la Lega nazionalizzata alla
Salvini sia una risposta anche per i pro-
blemi di Livorno, o anche solo di Cinisel-
lo Balsamo. A Livorno (di Cinisello sap-
piamo poco, ammettiamolo) i grillini non
pare siano destinati a lasciare un’impron-
ta storica. Il Pd non esce dal coma, e
anche se lo facesse difficilmente darebbe
l’idea di un partito credibile. Che fare?
Resta la Lega. Non è vero: resta molto di
più, di molto meglio. Ognuno si assuma
Gennaio 2019
di nuovo le sue responsabilità, facendo
uno sforzo.
La seconda: a leggere bene cosa è stato
scritto sul Partito dei Vescovi si evince
che la Gerarchia di mettersi in mezzo alla
politica italiana non ha alcuna voglia. E
fa bene, non foss’altro perché non è il
suo mestiere. Pittor, parla dei quadri;
pastor, cura le anime. Da mihi animas,
coetera tolle. Altra cosa è il laicato, co-
munque. È dai tempi del Concilio (ma la
cosa era valida anche prima) che ai laici
viene detto che non sono solo pecore
nelle mani altrui, ma uomini che devono
prendere in mano il proprio destino. La
maniera migliore per farlo è di occupar-
si, insieme, della cosa pubblica e non c’è
bisogno di spiegare il perché, tanta è
l’evidenza dell’enunciato.
Qui si giunge alla terza considerazione:
uomini o pecorelle che siano, i laici che
vanno avanti in ordine sparso finiscono
immancabilmente nelle fauci del lupo,
che potrà essere di destra o di sinistra,
ma sempre fagocitatore resta. Lo vedia-
mo da trent’anni buoni e, non c’è che
dire, l’unica possibilità non solo di fare
qualcosa, ma anche di sopravvivere è
quella di essere uniti. Di stare insieme.
Non è un caso che stia prendendo for-
ma in queste giornate d’inverno, l’inver-
no del nostro scontento, una associazio-
ne che proprio “Insieme” pare destinata
a chiamarsi. Denominazione evocativa di
unità nella diversità. Di inclusione e col-
segue a pag. 2
 2 Politica
dalla prima pagina
Un’offesa
al Parlamento
La recente manovra finanziaria, conclu-
sasi con l’approvazione da parte dei due
rami del Parlamento, dopo che erano
state apportate importanti modifiche
grazie anche alla “attenta vicinanza” del
Presidente della Repubblica Sergio Mat-
tarella, ha dimostrato che “i mercati non
sono solo il riflesso dei cosiddetti inte-
ressi brutti e cattivi”: sono qualcosa di
più semplice e di più importante perché
misurano il grado di fiducia che il mon-
do ha nei confronti di un paese e nella
fattispecie dell’Italia, sono, in soldoni,
gli indicatori della situazione finanzia-
ria.
Un paese come l’Italia, indebitato fino
al collo, che non si preoccupa del suo
debito, che non rispetta le regole, che
non attira gli investimenti, che fa alzare
i rendimenti dei titoli di stato che mette
a rischio le banche e mette e in fuga i
capitali stranieri, che strapazza l’euro
che schiaffeggia l’Europa, che esalta i
Mensile del Circolo Culturale “Il Centro”
Aut.ne Tribunale Livorno n° 683 del 2/3/2005
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Mauro Paoletti, Angela Simini,
Marisa Speranza, Franco Spugnesi.
Hanno collaborato a questo numero:
Cristina Battaglini, Franco Biancani,
Francesco Butini, Massimo Cappelli,
Laura Conforti, Sergio Costalli, Fabio
Figara, Gianni Giovangiacomo, Nicola
Graziani, Luca Lischi, Angela Simini,
Franco Spugnesi, Lorenzo Taccini.
Grafica e impaginazione: Editrice “Il Quadrifoglio”
sas di Palandri Giulia & c., Livorno - Tel. 05861732178.
Stampa: Tipografia Sagittario - Bibione (VE)
Giornale chiuso in tipografia il 2/1/2019
regimi sovranisti, salvo poi averli per
primi contro (Ungheria-Polonia-Au-
stria) e che considera gli imprenditori
dei nemici,è un paese che non da ga-
ranzie per il suo futuro.
Questo il quadro “idilliaco” nel quale
l’attuale governo sovranista e populi-
sta, rischia di far precipitare il paese
se non ci fossero dei “freni inibitori”:
nella circostanza il buon senso e la sa-
gacia del Presidente della Repubblica.
In sostanza “i populisti”nostrani hanno
capito, lo speriamo davvero, che
un’economia come quella italiana ca-
ratterizzata, appunto,da un enorme de-
bito pubblico, può funzionare solo se è
ben integrata con la comunità interna-
zionale.
Del resto, Salvini e Di Maio, hanno
costruito gran parte del loro consenso
dichiarando “nemici del popolo” tutti i
politici che hanno cercato di salvaguar-
dare la salute del sistema bancario sal-
vo modificare integralmente “i loro giu-
dizi forcaioli” allorché sono stati con-
vinti o costretti a cambiare atteggiamen-
to di fronte al rischio di un pericoloso
default. Questi cosiddetti “avvocati del
popolo”hanno dovuto piegarsi di fron-
te all’esigenza prioritaria di salvare le
banche e seguire l’andamento dei mer-
cati.
Abbiamo citato con insistenza il ruolo
essenziale che il Presidente Mattarella
ha svolto nella circostanza, distillando
gocce di buon senso nel mare crescente
di un populismo chiassoso e deteriore,
anche per l’assenza di una opposizione
ancora sconvolta dalla clamorosa scon-
fitta riportata nelle elezioni del 4 marzo
e che solo, in questi ultimi giorni, sem-
bra svegliarsi da questo pericoloso tor-
pore attraverso l’assunzione di una pro-
testa che non può essere ulteriormente
ritardata. In effetti sembra essersi al-
lontanato il rischio di un mortale de-
fault finanziario ma le sorprese sono
sempre alle porte e lo spessore delle
certezze democratiche sembrano es-
sere in bilico per il permanere di ten-
denze pseudo autoritarie che allignano
all’interno delle due componenti che
vorrebbero fare “la rivoluzione” ma
privi, speriamo sia vero, di ogni espe-
rienza in materia.
Chiudiamo queste riflessioni preoccu-
pate con le quali apriamo il nuovo anno
con la conclusione di un giudizio scrit-
to in un articolo del politologo Ernesto
Galli della Loggia apparso di recente sul
Corriere della Sera: “vi è una regola
antica come la storia e cioè che la ri-
volta contro le èlite sono solo altre èlite
che possono farla o almeno ci prova-
no”. Questo commento è rivolto pre-
valentemente alla ormai proverbiale in-
capacità ed impreparazione dei loro
esponenti al governo ed al parlamento.
Su Matteo Salvini comincia a preoccu-
parci seriamente la stanchevole litania,
che può divenire pericolosa, delle sue
troppe “uscite da descamidados”.
Non c’è un partito
dei vescovi
laborazione aperta all’esterno, nel nome
del bene comune. Perché i cattolici, che
pure sono milioni, da soli non ce la pos-
sono fare. Ce la faranno se troveranno
l’aiuto degli uomini di buona volontà – e
anche questi sono milioni – pronti a con-
dividere con loro quei valori di matrice
cristiana che sono stati scritti nella no-
stra splendida Costituzione. La quale – e
non è un caso – è stata assalita prima
dalla destra, poi dalla sinistra ed ora dai
grillo-leghisti. Tutti incompatibili gli uni
con gli altri, ma accomunati da deside-
rio di sfare quel che è stato fatto, e che
ci ha dato pace e prosperità.
“Insieme” non è un partito, ma è un pri-
mo passo verso una riassunzione di re-
sponsabilità, a sua volta scelta ineludibi-
le di fronte ad un Paese sfibrato e ad un
quadro politico contorto, perverso e de-
stinato ad avvitarsi sempre più attorno a
populismi progressivamente peggiorati-
vi l’uno dell’altro. Se non facciamo nul-
la, saremo complici dei nostri aguzzini.
Per iniziare a farci sentire, poi, non man-
cano le scadenze anche a breve termi-
ne.
Le elezioni amministrative ad esempio,
e poi – senza andare troppo in là con le
previsioni – il probabile referendum che
si dovrà svolgere sulle riforme costitu-
zionali che a primavera Salvini e Di Maio
cercheranno di imporre al Parlamento.
E che sono, per usare un termine che la
Lega ha regalato al vocabolario della
politica, un’autentica porcata.

L’appello ai “Liberi e Forti”,
cento anni dopo
San Paolo di Tarso, nella II Lettera ai
Corinzi, consapevole del ministero del-
la nuova alleanza affidato ai discepoli di
Cristo, ricorda a tutti che «non ci per-
diamo d’animo» (II Corinzi 4,1). E spe-
cifica che «in tutto, infatti, siamo tribo-
lati, ma non schiacciati» (II Corinzi 4,8).
L’Italia che ascoltò cento anni fa l’ap-
pello «a tutti gli uomini liberi e forti»,
lanciato il 18 gennaio 1919 dalla Com-
missione provvisoria del Partito Popo-
lare di don Luigi Sturzo, era un Paese
uscito vittorioso dalla Grande Guerra e
destinato a perdere la pace e la demo-
crazia.
Le speranze contenuto nell’appello era-
no altre: «è imprescindibile dovere di
sane democrazie e di governi popolari
trovare il reale equilibrio dei diritti na-
zionali con i supremi interessi interna-
zionali e le perenni ragioni del pacifico
progresso della società». Ma l’equilibrio
tra interessi nazionali e il pacifico pro-
gresso internazionale si sarebbe rapida-
mente frantumato sotto i colpi di regi-
mi autoritari e totalitari, di nazionalismi
radicali, di autarchie economiche.
L’Europa dei nazionalismi e degli impe-
rialismi aveva partorito nella Grande
Guerra terminata poche settimane pri-
ma dell’appello sturziano, la morte di
circa 16 milioni di europei, nonché cir-
L’accoglienza che nasce dal cuore. uappala.com
di Francesco Butini
ca 20 milioni tra feriti e mutilati. Una
carneficina che sconvolse le società dei
Paesi vinti, e pure quelle dei Paesi vin-
citori.
Sturzo (che era stato interventista) e i
suoi cattolici popolari raccolsero la sfida
della modernità, e tracciò il sentiero sul
quale chiamare a raccolta gli italiani
«senza pregiudizi né preconcetti».
Insieme a Piero Gobetti e ad Antonio
Gramsci, Luigi Sturzo fu il politico più
temuto da Mussolini: non rappresenta-
vano solo una azione politica, ma un
pensiero sulla società e sullo Stato rite-
nuto molto insidioso per l’affermazio-
ne del fascismo.
I dodici punti del programma allegati
all’appello parlano di integrità della fa-
miglia, di libertà di insegnamento, di ri-
conoscimento giuridico e di libertà dei
sindacati, di legislazione sociale nazio-
nale e internazionale per il diritto al la-
voro, di organizzazione della produzio-
ne economica, di libertà e autonomia
degli enti pubblici locali, di riorganiz-
zazione dell’assistenza pubblica, di li-
bertà e indipendenza della Chiesa, di
riforma tributaria generale e locale, di
riforma elettorale proporzionale, di di-
fesa nazionale, di organizzazione giuri-
dica della vita internazionale.
Dopo cento anni i cattolici italiani si ri-
Politica 3
trovano in circostanze analoghe a quel-
le precedenti la nascita del Partito Po-
polare di Sturzo. Un grande impegno
nelle attività sociali, nell’assistenza, nel-
l’accoglienza. Ma anche la dispersione
e, peggio ancora, l’astensione nell’atti-
vità politica. Graziosamente accolti nelle
liste di raggruppamenti politici orientati
da altri, i cattolici hanno creduto di es-
sere negli ultimi venti anni il sale della
politica italiana, disperdendosi un po’
ovunque, e sono finiti nell’insipidezza
dell’irrilevanza.
La filosofia ha giustificato un po’ male
la prassi.
La polemica contro un nuovo impegno
unitario dei cattolici in politica è stan-
tia, riporta le lancette della storia ad ol-
tre cento anni fa.
Siamo tribolati, direbbe San Paolo, ma
non schiacciati.
E soprattutto siamo liberi. Liberi di of-
frire una lettura della società post-mo-
derna e dello Stato democratico ispira-
ta al cattolicesimo politico e sociale.
Liberi di contribuire con nuove propo-
ste allo sviluppo di una Italia più euro-
pea, di una partecipazione popolare più
diffusa, di una democrazia politica e di
una democrazia economica ispirate ad
una Costituzione che gli italiani non han-
no voluto modificare, di una rinnovata
autorevolezza delle istituzioni democra-
tiche.
Da vent’anni i dati statistici ci indicano
che in Italia la disuguaglianza sociale è
cresciuta, la partecipazione popolare alla
vita politica è diminuita, e l’isolamento
dell’Italia in Europa è aumentato. Con
la loro dispersione, i cattolici hanno
contribuito a questo stato di cose rin-
chiudendosi nella delusione. L’appello
ai liberi e forti di Sturzo ci ricorda che
la nostra responsabilità verso il Paese è
un’altra.
 4 Politica
Questo Paese, se...
L’Italia, per chi la voglia guardare, ap-
pare un Paese schizofrenico e bipola-
re, sempre più lungo, con il Sud sem-
pre più a sud, con parti di territorio e
quartieri infrequentabili e in mano alla
criminalità, segnati da spaccio, pizzo,
gioco d’azzardo, contrabbando e pro-
stituzione; con giovani criminali che
scorrazzando in sella alle moto sparac-
chiano per strada come i vaccari ubria-
chi nei vecchi film western mentre al-
tri sciagurati creano il panico nelle di-
scoteche con lo spray al peperoncino.
Un Paese che dalla piramide genera-
zionale è passato al rombo generazio-
nale che, in epoca non troppo lonta-
na, diverrà a sua volta una piramide
generazionale rovesciata.
Un Paese con un debito pubblico enor-
me, sempre più addossato ad una
quantità decrescente di cittadini pro-
duttivi. Un Paese sempre più ricco e
sempre più povero, dove i ricchi ten-
dono ad arricchirsi ancora e i poveri
ad aumentare sempre di più.
di Sergio Costalli
Un Paese dove purtroppo tende a pre-
valere l’invidia nei confronti di coloro
che sono riusciti ad affermarsi anzi-
ché l’emulazione.
Un Paese che nasconde un rilevante
risparmio privato che giace addormen-
tato nei conti correnti bancari e po-
stali e dove viene perennemente ali-
mentata una sorda ostilità nei confron-
ti dell’impresa e degli imprenditori.
Un Paese con sempre minor fiducia
in se stesso e nel futuro, nell’ambito
del quale le più diffuse aspirazioni, ov-
viamente dopo quelle inconfessabili,
sono due: come occultare in qualche
paradiso fiscale i propri soldi, logica-
mente per chi ne possiede, e come pro-
cacciarsi un reddito dallo Stato senza
svolgere una qualsivoglia attività, per
chi è sconosciuto al fisco e al cata-
sto.
Un Paese che esporta la sua migliore
gioventù e che importa poveri derelit-
ti, tenendoli a languire in luoghi di ac-
coglienza non sempre nelle migliori
condizioni ambientali.
Un Paese popolato da giocatori, non
solo di calcio ma di gratta e vinci e lot-
terie varie: nel gioco lecito, nel 2017,
sono stati spesi circa E. 97 miliardi
(poco meno del costo della sanità pub-
blica) e, forse per reggere alla tensio-
ne, sono stati acquistati E. 3,3 miliardi
di antidepressivi. Se invece si aumenta
la dose e si passa agli stupefacenti, le
stime divergono: alcune fonti ritengo-
no che il consumo di tali sostanze am-
monti a circa E. 14,5 miliardi mentre
le Procure lo stimano intorno a E. 35
miliardi.
Un Paese riconosciuto nel mondo tra i
più altruisti, con 7 milioni di abitanti
che prestano il proprio tempo gratuita-
mente in attività di volontariato ma an-
che un Paese di assidui e puntigliosi
evasori fiscali e di diffuso lavoro nero
[3,3 milioni di prestatori d’opera] che,
congiuntamente alle attività propria-
mente criminali, riescono ad occultare
al fisco circa E. 210 miliardi: infatti si
presume che a tanto ammonti la cosid-
detta economia sommersa, per un’eva-
sione totale, tra imposte e contributi,
stimata in circa € 110 miliardi.
Un Paese che, quand’era ancora pove-
ro e contadino, impiegò due anni per
realizzare il primo tratto, da Milano a
Parma, della più bella autostrada del
mondo, l’Autostrada del Sole, e in otto
anni, dal 1956 al 1964, con mesi di an-
ticipo, riuscì a completare l’opera fino
a Napoli. Oggi, in due anni, non si rie-
sce a costruire neppure un pollaio. Un
Paese dove, oltre all’immondizia in
molte strade, anche leggi e decreti si
sono accumulati su leggi e decreti.
Un Paese libero dove teoricamente è
possibile far tutto e in pratica invece,
senza una carta bollata vidimata, non
si fa alcunché e dove l’unica certezza
è l’incertezza. Piani e regolamenti im-
perversano e ogni comunello si impe-
segue a pag. 5
 Politica 5

da pag. 4
primo in Europa per la crescita del- sultati, cosa potrebbe fare se non aves-
l’export; che nel settore del legno e se la bardatura burocratica che deve
gna a far meglio del vicino in relazio- arredo è il primo esportatore europeo; sopportare; se il lavoro e l’impresa fos-
ne alla quantità, non potendo avvaler- che nel machinery è quarto al mondo sero veramente al centro dell’attenzio-
si sempre della qualità. Le regole sono per quote di mercato; che nella moda ne; se non fosse rallentato da ineffi-
così numerose, contraddittorie e in- è quarto al mondo per quote di mer- cienze infrastrutturali; se i gravami im-
decifrabili da necessitare ordinaria- cato e via andare. positivi fossero minori; se avesse una
mente di più livelli di interpretazione, Se nella situazione in cui si trova il Pa- ceto politico all’altezza delle sue po-
quasi sempre discordanti, mentre i ese riesce a raggiungere ancora tali ri- tenzialità; se…; se… ?!
pubblici funzionari che debbono orien-
tarsi nel labirinto normativo rimango-
no stretti nella morsa dell’incertezza
e della responsabilità personale: attor-
no a loro danza lo spettro dell’impon-
derabile danno erariale. Inevitabilmen-
te l’abusivismo imperversa e le noti-
zie di reato sono abbastanza facilmen-
te reperibili nei bar in piazza. Per la
Giustizia tuttavia le chiacchiere non
bastano, occorrono le prove, quelle
prove che saranno inconfutabilmente
acquisite dopo i prossimi eventi cala-
mitosi.
Un Paese nel quale non è per un caso
che il sistema burocratico, anziché es-
sere percepito come un servizio al cit-
tadino contribuente, viene subito come
un grave impedimento a carico dei più
operosi.
Un Paese che ha avuto, durante la fase
della Ricostruzione, una classe dirigen-
te che aveva frequentato l’università
del confino, dell’esilio e della galera
fascista e aveva partecipato alla Re-
sistenza mentre, ora la classe politica
viene prioritariamente selezionata dai
cinguettatori in rete: siamo così pas-
sati dalla passione alla sistemazione e
dalla cultura alla presunzione. In que-
sto non sempre commendevole conte-
sto di primati emerge e si afferma, ino-
pinatamente per gli assertori del com-
plotto pluto-globalista e per i geografi
neo-carpenteriani, anche un Paese di-
verso, che risulta essere il quinto al
mondo per la bilancia manifatturiera
con quasi 100 miliardi di $ di attivo.
Un Paese che si colloca tra i primi al
mondo per la competitività nel com-
mercio estero in 8 macro-settori su un
totale di 14 considerati e secondo al
mondo, dopo la Germania e prima del-
la Cina, per la competitività nei settori CONFEDERAZIONE ITALIANA
Vieni alla CISL
SINDACATI LAVORATORI
produttivi. I nostri servizi: Fiscali, RED, ISEE,
Un Paese che è leader in Europa per Successioni, Vertenze e cause di lavoro, Colf e Badanti, Permessi
l’uso efficiente delle risorse nei pro-
di soggiorno, Pensioni, Infortuni, Affitti, Tutela Consumatori.
cessi produttivi; che nel settore agroa-
limentare è primo per la sostenibilità; Per info degli orari telefona alla UST-CISL Livorno n° 0586-899732
che nel settore della farmaceutica è
 6 Politica
Alcune condiserazioni dopo
un commento del premier Conte
Non fatti ma
“percezioni”!
di Massimo Cappelli
Nei giorni scorsi il Primo Ministro Conte,
commentando la manovra del governo,
modificata dopo i rilievi della Commissio-
ne Europea, affermava più o meno testual-
mente: “un aiuto al raggiungimento de-
gli obiettivi che ci siamo posti verrà
anche dalla diminuzione dello spread”.
Sono rimasto colpito da questa dichiara-
zione, non perché non sia vera, uno
spread più basso significa pagare meno
interessi sul debito pubblico ed avere
quindi più risorse da destinare ad altre
voci di spesa o di investimento. Sappia-
mo quali sono gli obiettivi del governo:
reddito di cittadinanza, riforma delle pen-
sioni, riduzione delle tasse e quant’altro
è stato sbandierato in campagna eletto-
rale per avere facili consensi. Obiettivi da
Paese non con un forte indebitamento
come il nostro, ma tanto è!
Ho pensato che con il Governo Gentilo-
ni, (anche a seguito delle azioni dei pre-
cedenti governi Monti-Letta-Renzi), lo
spread era sceso a 130 punti, che cosa
avremmo potuto fare allora ?
In pochi mesi il nuovo Governo, a segui-
to delle improvvide continue dichiarazio-
ni dei due Vicepremier che hanno scon-
certato i mercati e gli interlocutori euro-
pei (ricordo : spread non conta niente,
euro si euro no, Europa si Europa no, etc),
ha innescato una spirale di sfiducia nei
nostri confronti da parte dei mercati e
degli interlocutori europei che ha portato
velocemente lo spread sopra i 300 punti.
Ora, dopo gli accordi con la Commissio-
ne Europea, che al momento ha scongiu-
rato la tanto temuta procedura di infra-
zione, viaggiamo intorno a 260 punti. La
speranza di Conte è di ridurlo ancora in-
torno a 230/240 che è sempre quasi il dop-
pio di prima delle elezioni.
Il Paese registra comunque un maggiore
costo per interessi di circa un miliardo e
mezzo di euro do-
vuto alle emissio-
ni di BTP a tassi
superiori.
Giuseppe Conte
Da quanto detto
si deduce che il
giudizio degli osservatori esteri, degli in- Se torniamo ai fatti possiamo dire che ad
vestitori (dei quali abbiamo un gran bi- oggi ne abbiamo visti pochi. Per ora tutte
sogno), dei mercati era oggettivamente le promesse fatte in campagna elettorale
migliore prima, mentre adesso sembra dai due partiti di Governo sono rimaste
peggiorato ed anche di molto! tali. In più gli impegni presi con Bruxelles
La domanda allora sorge spontanea: come portano ad ulteriori ritardi attuativi per
mai gran parte degli italiani non vede tut- ovvie ragioni di rispetto del bilancio ap-
to ciò e continua ad esprimere consensi provato. Il nostro Paese è divenuto “os-
a questa strana compagine di governo? servato speciale” da parte degli altri pae-
Una interessante risposta la possiamo si europei perchè gli impegni presi e i rela-
trovare in una argomentazione, più di ca- tivi conti siano mantenuti in ordine.
rattere psicologico che politico, che ho Questo comporterà periodiche verifiche
ascoltato in una trasmissione sulla rete sull’operato del Governo da parte della
TV La 7. Commissione Europea.
La tesi era che il giudizio di gran parte Davanti a questo scenario vedremo quan-
degli italiani non si basa su fatti concreti to tempo ancora durerà il “sonno”di gran
ma su “percezioni”. Salvini ha successo parte degli italiani. Spero solo che non
perché è “percepito” come colui che è occorra un brusco risveglio per riportarci
riuscito a limitare l’afflusso di extracomu- alla realtà delle cose.
nitari, “percepiti” a loro volta come colo-
ro che ci tolgono il lavoro.
Nei numeri e nei fatti niente di ciò è vero
però la narrazione che è stata fatta è riu-
scita a raggiungere lo scopo. Lo stesso
dicasi per le problematiche della sicurez-
za, anche queste molto collegate al flus-
so di immigrati, anche se non sorrette dai
numeri.
E sempre la “percezione” sembra abbia
invece iniziato a colpire i 5 Stelle che nei
sondaggi stanno scendendo vistosamen-
te.
Il reddito di cittadinanza, loro bandiera,
viene “percepito” da tanti italiani, specie
al nord e al centro, più o meno come una
misura assistenziale, che non favorirà l’in-
serimento al lavoro ma andrà a vantag-
gio di nullafacenti e lavoratori in nero.
Non a caso i maggiori consensi arrivano
dal sud Italia, dove lo stato ha sempre
avuto una funzione assistenziale.

In occasione del Bilancio di Sostenibilità 2017 del Comparto Chimico e Petrolifero Toscano
Confronto tra studenti e imprese
La diciannovesima edizione del Bilancio di
Sostenibilità del Comparto Chimico e Pe-
trolifero Toscano sì è tenuta per la prima
volta in una scuola. Otto classi dell’ITI
Galileo Galilei di Livorno hanno assistito
alla presentazione del documento.
Giuliana Ficini, dirigente scolastica dell’ITI
Galilei ha dichiarato: “Momenti di confron-
to come quello di oggi sono fondamentali
per la formazione degli studenti perché
danno l’opportunità di conoscere concre-
tamente l’impegno delle imprese ed il valo-
re economico e sociale che producono e
distribuiscono nei territori in cui operano.
L’imponente risposta ricevuta dai Profes-
sori che coordinano le diverse classi e che
hanno agevolato la partecipazione dei pro-
pri studenti, conferma che il rapporto con
le imprese è un tema di grande rilevanza,
condiviso dal mondo scolastico”.
Il Bilancio di Sostenibilità del Comparto
Chimico e Petrolifero Toscano ha certifica-
to che le aziende partecipanti producono e
mantengono, all’interno del territorio, gran
parte della ricchezza economica generata.
Il valore della produzione ammonta a ben
2,42 miliardi di euro (+25,5% rispetto al
2016). Il valore distribuito al territorio è di
282,7 milioni di euro (+75% rispetto al
2016). Giungono in particolare segnali con-
Il tavolo della presidenza del convegno e il pubblico presente. Il rispetto ambientale rappresenta
fortanti anche dall’occupazione: al 31 di-
cembre 2017 le risorse umane occupate dal
Comparto sono pari a 1.511 unita`.
“Il Bilancio di Sostenibilità del Comparto
Chimico e Petrolifero – ha affermato Fabri-
zio Loddo, presidente della Sezione Chimi-
ci e Petroliferi di Confindustria Livorno
Massa Carrara – è un progetto di rendicon-
tazione volontaria nato diciannove anni fa
dall’iniziativa di aziende operanti nel terri-
torio della provincia di Livorno. Nel corso
degli anni ha coinvolto altre aziende ope-
ranti anche in altri territori toscani, che han-
no condiviso gli obiettivi della sostenibili-
tà e del confronto con tutti i portatori d’in-
teresse, sia enti ed istituzioni pubbliche che
l’intera comunità civile. Il nostro auspicio,
avendo investito in questa iniziativa, è quel-
lo che molte altre aziende siano disposte a
percorrere questa strada, intravedendo nel
bilancio sociale un investimento strategico
per accrescere il rapporto di fiducia con tutti
gli stakeholders”.
L’impegno sul tema della salute e sicurezza
sui luoghi di lavoro continua ad essere al
primo posto nella gestione responsabile
delle risorse umane del Comparto. Nel 2017
le risorse economiche per interventi di si-
curezza, salute ed igiene arrivano a quota
14,3 milioni di euro, con 23.619 ore di forma-
zione erogate sul tema.
L’importanza strategica per il Com-
parto Chimico e Petrolifero Tosca-
no di diffondere la crescita cultura-
le e di investire proprio in formazio-
ne e nel continuo aggiornamento
professionale è testimoniata dalla
partecipazione all’evento di oggi del
Gruppo Giovani Imprenditori di
Confindustria LI MS, di cui Loren-
zo Santalena è vicepresidente, che
ha dichiarato: “Il nostro ruolo come
Giovani Imprenditori è quello di
agevolare il contatto fra il mondo
della Scuola e le imprese, favoren-
do in particolare i percorsi di Alter-
nanza Scuola Lavoro. Con questa
iniziativa, che ha portato le imprese
direttamente dentro la scuola, gli
studenti hanno avuto un’importan-
te opportunità di conoscere in ma-
niera approfondita il modo di ope-
rare di un settore economico stra-
tegico del nostro territorio”.
Attualità 7
uno dei pilastri delle strategie per la soste-
nibilità delle aziende ed è diffusa la con-
vinzione che la crescita e lo sviluppo in-
cludano come priorità la riduzione costan-
te dell’impatto sull’ambiente e la ricerca di
soluzioni innovative. Lo confermano le
emissioni in acqua e in atmosfera risultate
al di sotto dei limiti di legge. Nel 2017 le
aziende hanno sostenuto costi di smalti-
mento dei rifiuti solidi pari a 7,2 milioni di
euro e costi di trattamento dell’acqua pari
a 5,3 milioni di euro.
“Sviluppo e sostenibilità rappresentano
un binomio inscindibile – ha affermato
Luca Lischi, capo gabinetto dell’assesso-
re della Regione Toscana all’istruzione, alla
formazione e al lavoro, Cristina Grieco -
per la crescita dei territori e per la coesio-
ne sociale. La Regione Toscana orienta
tutte le azioni di governo a questo princi-
pio e quindi apprezza e sostiene questa
iniziativa di rendicontazione operata da
anni dalle aziende del comparto chimico”.
Federico Chiaramonti, Toscopetrol spa e
Silvia Pardossi, Ineos Manufacturing Ita-
lia spa hanno concluso la giornata, por-
tando testimonianze di buone pratiche
aziendali del Comparto.
Al progetto hanno partecipato le Azien-
de: Altair Chimica, Cheddite, Costieri
D'Alesio, Costiero Gas Livorno, Eni Refi-
ning & Marketing Raffineria di Livorno,
Ineos Manufacturing Italia, Neri Depositi
Costieri, Nuova Solmine, Prysmian Cavi e
Sistemi Italia, Toscopetrol, Trelleborg Se-
aling Solutions Italy, Venator Italy.
Per ulteriori approfondimenti, dal 18 dicem-
bre sarà online l’aggiornamento con i dati
2017 del portale del Bilancio di Sostenibi-
lità del Comparto Chimico e Petrolifero:
www.bilanciochimicotoscano.it.
 8 Attualità

La quarta rivoluzione industriale è iniziata

CONFINDUSTRIA ‘INDUSTRIA 4.0’

di Cristina Battaglini dustriale 4.0: Baker Hughes, a GE com- strutturarsi individuando nuove strate-
pany-Nuovo Pignone; Ineos Manufac- gie.
turing Italia Spa; Prometec Srl; Franchi Ha concluso i lavori Paolo Dario, docente
La quarta rivoluzione industriale è inizia- Srl; Metalquattro Srl. Confindustria LI all’Istituto di Biorobotica Scuola Superio-
ta. Dopo la prima rivoluzione industriale MS supporta le sue aziende associate re S. Anna e direttore scientifico del Com-
(1760-1860), che ha avuto come protago- nel percorso verso Industria 4.0: a tale petence Center Artes 4.0, una struttura di
nista la Gran Bretagna e si è basata sul- proposito, Damiano Giuntini, amministra- riferimento per le aziende che vogliano fare
l’utilizzo delle macchine a vapore; dopo la tore unico Technodeal Srl, spin-off Scuo- innovazione, tra gli 8 Competence Center
seconda (1860-1950), protagonisti gli Sta- la Superiore S. Anna, ha presentato i ser- ammessi alla fase negoziale con il Mini-
ti Uniti e la Germania, indotta dall’elettri- vizi pensati per le aziende che vogliono stero dello Sviluppo Economico per acce-
cità, dal modello Fordiano e dall’integra- avvicinarsi alle nuove tecnologie e ri- dere ai finanziamenti pubblici.
zione con le macchine; dopo la terza (1950
fino a tempi recenti), caratterizzata dall’elet-
tronica, dai computers e dai primi robot,
ecco la quarta rivoluzione industriale, con
la digitalizzazione, l’automazione dei pro-
cessi e l’innovazione a 360 gradi, che pone
la necessità per grandi e piccole aziende
di adattarsi alle nuove sfide per essere
competitive sul mercato.
Una rivoluzione “disruptive”, con carat-
teristiche di rottura con il passato, con
l’affacciarsi delle macchine intelligenti,
maggiore efficienza produttiva, nuovi
modi di organizzazione del lavoro e una
offerta di circa 150.000 nuovi posti di la-
voro corrispondenti alla nascita di nuovi
profili professionali. Confindustria Livor-
no Massa Carrara ha organizzato il
workshop “Industria 4.0: da opportunità
a necessità. Gli strumenti per affrontare il
cambiamento”, per parlare di innovazio-
ne. Ad aprire i lavori Stefano Santalena,
vicepresidente di Confindustria LI MS, e
Riccardo Breda, presidente Unioncamere
Toscana; Simone Genovesi, presidente ■ Ingegneria Multidisciplinare
della sezione terziario innovativo di Con- ■ Manutenzione e Montaggi di Aerogeneratori Eolici
findustria LI MS, che ha illustrato le at- ■ Manutenzione e Montaggi di Impianti Industriali
tuali misure di sostegno agli investimenti ■ Service Management e Ispezione & Expediting
4.0 attraverso gli incentivi previsti nella Etra, Ricerca e Selezione Personale
● P.E.S. COMPANIES ● P.E.S. COMMERCIAL PARTNERS
Legge di Bilancio 2019 e dalla Regione
Toscana. HEADQUARTERS
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Sono seguite le testimonianze di aziende Tel. +39 0586 727 111 Fax 39+ 0586 727 113
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che hanno investito in innovazione in-

@ Un Governo ambizioso che "vuole
abolire la povertà" e allo stesso tempo
fa una manovra che aumenta le tasse al
non profit (che ha tra i compiti primari
quello di occuparsi dei poveri e di argi-
nare tante situazioni di marginalità so-
ciale). Poi si accorge di avere fatto au-
togol e a gennaio rimediera' con cor-
rettivi!
@ A proposito di abolizione della po-
vertà. Basta fare due conti con quello
messo in campo dal Governo per com-
prendere (anche per i non addetti ai la-
vori e per quanti non hanno dimesti-
chezza con i numeri) che la cifra stan-
ziata per il Reddito di cittadinanza (in
parte dato anche dall'attuale Rei - red-
dito di inclusione) potrà soddisfare solo
una minima parte dei poveri. Molti ri-
marranno esclusi e delusi!
@ Per "abolire la povertà" occorre fa-
vorire il lavoro. È il lavoro che dà di-
gnità alle persone. Qualsiasi reddito di
cittadinanza "non connesso" ad una
condizionalita' (lavoro, o lavoro che sia
anche "socialmente utile") rischia di
creare situazioni di "ossidazione", di "
viziata abitudine", di "rinuncia".
@ Grazie alla Diocesi di Livorno e alla
Caritas guidata da suor Raffaella Spe-
zio, è stato inaugurato il "Villaggio della
Carità" in Corea, luogo simbolo di Li-
vorno dove Don Nesi dette vita ad un
villaggio scolastico che ha animato di
bene il quartiere e la città per decenni.
Un momento dell’inaugurazione del Villaggio della Carità
Cinguettare
di Luca Lischi
Molte le Istituzioni e i benefattori pre-
senti a dar vita alla mensa che potrà
dare fino a 300 pasti. Tra questi la Re-
gione Toscana con l'assessore Cristi-
na Grieco. Dopo l'inaugurazione a
pranzo con i poveri. Il Comune di Li-
vorno? Assente giustificato, aveva in
contemporanea la Conferenza stampa
di fine anno....
@ "Si parla di preparazione, di quali-
ficazione (.....), del lavoro manuale, del-
le burocrazie, delle professioni: nessu-
no parla di una specie di "apprendista-
to" di coloro che sono chiamati al po-
sto di consiglieri comunali e provin-
ciali, di membri delle assemblee regio-
nali, di deputati e senatori; quanti
avrebbero bisogno di una pur somma-
ria preparazione". Parole di Luigi Sturzo
Cinguettare 9
del 1958! Purtroppo ancora attuali.
@ Sempre di Luigi Sturzo (di cui ricor-
rono i sessanta anni dalla morte 1959-
2019) ci piace citare alcune sue consi-
derazioni tratte dai Discorsi Parlamen-
tari. "Come uomo politico e come fon-
datore di un partito, rispondo chiaramen-
te: i partiti servono a molte cose utili e
vantaggiose per la democrazia, meno che
a sostituirsi al Governo, alle Commis-
sioni parlamentari alle due Camere, in
quel che la Costituzione riconosce come
potere, facoltà, competenza responsa-
bilità propria degli organi dello Stato.
(.....) Quando gli eletti del popolo (e non
dei partiti) varcano la soglia della Came-
re e del Senato (in commissione o in aula)
hanno una responsabilità morale e poli-
tica che li lega allo Stato e rispondono
personalmente della vita nazionale". No
comment!
@ L'Alberghiero Mattei di Rosignano
ha inaugurato il Ristorante didattico edu-
cativo. La Dirigente Daniela Tramonta-
ni ha fortemente voluto questa esperienza
didattica che permette agli studenti di au-
mentare le loro conoscenze e compe-
tenze in un settore che rappresenta un
volano di sviluppo economico importante
per il nostro territorio a valenza turisti-
ca. A partire da gennaio 2019 chiunque
vorrà potrà degustare i piatti preparati
durante le lezioni dagli studenti e poi da
loro serviti nel ristorante didattico pres-
so la scuola dell'alberghiero di Rosigna-
no Solvay. A prezzi popolari la scuola si
apre ai suoi cittadini. "Tutti a tavola".
Provare per credere!
@ Il 2019 ci offre molte occasioni per
celebrare anniversari importanti. Tra i
molti quello dei 500 anni di Leonardo da
Vinci. Un personaggio "grande" da pren-
dere come esempio per quello che ci ha
donato (non solo grandi opere d'arte e
grandi invenzioni ma in particolare un
modo "alto" di pensare). Fa bene ripren-
dere i suoi scritti e in questo anno farsi
accompagnare dalle sue riflessioni. Sicu-
ramente la nostra anima e la nostra vita
ne beneficeranno. Eccone alcune: "Chi
non stima la vita, non la merita". "Chi poco
pensa molto erra". Buon Anno fecondo
di bene e di un pensare "in grande", ac-
compagnati anche da "Il Centro" che nel
2019 arriverà ai suoi primi 200 numeri!
 10 Spigolature
Salvini tra l’enfasi
e le trappole
da Repubblica - 17.12.18 - commento di Ste-
fano Folli.
Il vicepremier è un personaggio che da
tempo domina la scena, anzi rischia di sa-
turarla con ogni genere di esibizioni. Com-
mette anche passi falsi, mosso da un’idea
di invulnerabilità mediatica: come aver fra-
ternizzato con un tifoso del Milan condan-
nato per droga.
Naturalmente, il commento è nostro, ha
tranquillamente dichiarato che “lo rifareb-
be”: per ora tutto gli è permesso e tutto
viene accolto dai suoi sostenitori, moltis-
simi, per ora, quasi il 33% degli italiani
stando agli ultimi sondaggi che, però, e
gli esempi sono vicinissimi (vedi l’altro
Matteo) fanno presto a precipitare....
La coppia perfetta:
10 a 30
I due “dioscuri” della politica italiana van-
no, formalmente, d’accordo su tutto sal-
vo distinguersi su tutto. L’ultima risibile
scenetta è stata quella dell’incontro con
le delegazioni socioeconomiche presenti
nel nostro paese. Il giorno prima Salvini
ne ha incontrate solo 10, ma Di Maio, il
giorno dopo, ha dichiarato di averbe in-
contrate 30. Coraggio ed avanti.
Ci mancava!!
Rissa tra mamme alla recita di Natale. E’
successo a Gela, in Sicilia: i bambini fug-
gono mentre le mamme si menano tra di
loro. Doveva essere un momento di gioia
e pace, in vista del Natale ed invece la
recita dei bambini della scuola elementare
di contrada “Albani Roccella” è finita con
un fuggi fuggi generale. Mentre i piccoli
si preparavano per entrare in scena, due
mamme hanno iniziato a litigare per il po-
sto migliore per vedere e riprendere i ri-
spettivi figli. La discussione è degenerata
ed è sfociata in una vera rissa tanto che
gli altri genitori hanno ripreso i propri figli
e sono fuggiti dalla sala. Due mamme e
due papà sono stati fermati dalla Polizia e
trasferiti in commissariato per l’identifica-
zione.
Ogni commento ci sembra superfluo.
Perduti scioccamente
cinque anni
Il Comune di Livorno e la Regione Tosca-
na hanno finalmente trovato “la soluzio-
e
tur
la
ip go
S tro livornesi ‘costretti’, ad ogni convivia-
ne” per costruire il nuovo ospedale. Sor-
gerà tra Pronto Soccorso e il Parterre.
Caro Sindaco Nogarin: avete fatto perde-
re “cinque anni” che hanno penalizzato
ulteriormente questa nostra povera città.
Pensa proprio, caro Sindaco, che ne sia
valsa la pena?
La pasionaria Ceccardi
è dappertutto
e pensa a tutto!
Adelante Pedro, ma con judicio (è una
frasetta di manzoniana memoria dei Pro-
messi Sposi) che sicuramente “la pasio-
naria leghista Ceccardi avrà sicuramente
letto almeno una volta”. Forse farebbe
bene, ogni tanto, fermarsi un attimo e ri-
flettere perché, può accadere che “chi
sale tanto in alto” qualche volta può an-
che precipitare. Di esempi ce ne sono tanti
Come l’influenza...
Si presenta periodicamente, quasi come
l’influenza, il tema della salvezza della
Terme del Corallo che poi svanisce sen-
za lasciare tracce durature. Però è un bel-
l’argomento che si presta a foto di grup-
po e a progetti irrealizzati e spesso total-
mente irrealizzabili, una tentazione per
ogni amministrazione in carica.
Figurarsi che non ne approfittava anche
il sindaco Nogarin, in scadenza e con
tante insufficienze in pagella.
Stanziamento in bilancio 0 euro. Per riapri-
re l’ingresso ai giardini rilanciandone l’uti-
lizzo turistico e culturale il Sindaco si affi-
da al volontariato grazie alla disponibilità
sia storica Terme del Corallo Onlus della
nostra amica Menicagli sia a Reset asso-
ciazione sempre disponibile a sovvenire
alle esigenze di area grillina. Poi forse ver-
ranno recuperati i fondi per la “salvezza”,
poi… nella prossima legislatura forse qual-
cuno ci penserà; intanto prendiamoci i ti-
toloni, godiamo dell’effetto annuncio
dopo giugno qualcuno ci penserà! (f.s.)
Ed allora, come al solito!
Venerdi 14 dicembre, cena per gli auguri di
un piccolo club con sede a Rosignano e di
cui lo spigolatore è stato socio fondatore.
Questo Club ha, nelle sue file, anche quat-
le, a spostarsi nel rosignanese.
I quattro, tra cui lo scrivente, hanno pro-
posto ed imposto “una tantum” di orga-
nizzare quella per gli auguri natalizi a Li-
vorno. La proposta è accolta e dopo una
lunga e difficile ricerca viene scelto un
locale molto “in” sul lungomare labroni-
co che non è l’Albergo Palazzo.
Siccome avevamo deciso di fare le cose
in grande, la serata è stata allietata dal
noto “musicista livornese di adozione”
Valerio D’Alelio protagonista, negli anni
passati, di piacevoli serate al mitico Chu-
cheba ed all’Astralogo a Castiglioncello
e di cui Il Centro del mese di dicembre ha
riassunto la sua prestigiosa carriera.
Tutto bene? E no! Livorno, purtroppo,
deve sempre distinguersi: abbiamo cena-
to “all’addiaccio” con le signore costret-
te ad indossare pellicce e piumini: l’im-
pianto di riscaldamento era stato miste-
riosamente spento un paio di ore prima
della cena e la gestrice del ristorante non
sapeva come metterlo in funzione!
Naturalmente nessun commento ma po-
tete immaginare le reazioni e gli sfottò dei
rosignanesi.
Le
rime
di
Franco
Biancani
Nonno
Un bambino torna a casa,
mamma spazza con gran zelo,
lui la bacia sulla guancia
poi le chiede a bruciapelo:
“ È meccanico mio nonno?”
“Certo no, mio bel bambino!”
“Mamma allora non capisco!
Che ci fa sotto il pulmino?”
 Livorno 11

Il botta e risposta col nostro direttore alla tradizionale conferenza di fine anno

A domande incalzanti
Nogarin mostra nervosimo
Il Sindaco di Livorno Filippo Nogarin,
nel corso della tradizionale conferenza
stampa di fine anno, ha manifestato sin-
tomi di indubbio nervosismo di fronte
ad alcune corrette e puntuali domanda
rivoltegli dai giornalisti.
"Il fenomeno", appunto si è verificato
in ben due circostanze: prima nella ri-
sposta allo scrivente e poi in occasione
di quella al Capo Redattore de IL Tirre-
no
Il direttore di questo periodico ha con-
testato al Sindaco la inutile perdita di
cinque anni," quelli dell'attuale
legislatura"in merito alla scelta della lo-
calizzazione, che sembra definitiva, del
nuovo ospedale. In effetti, abbiamo de-
nunciato quanto sia stata "negativa" per
questa povera città, avere "buttato" cin-
que anni pieni di polemiche strumentali
Filippo Nogarin Enrico Dello Sbarba
contro la Regione quando, con un po'
di buon senso,l'accordo raggiunto po- nervosismo" anche durante l'interven- daco Filippo Nogarin, sperabilmente
teva essere siglato fin dall'inizio. E' sta- to del capo della redazione della crona- uscente perchè non riusciamo a soppor-
ta la cocciuta ed assurda pretesa, chia- ca di Livorno de Il Tirreno,l'amico Ales- tarlo più che, viste le circostanze e gli
ramente irrealizzabile, del Sindaco e della sandro Guarducci, che gli ha chiesto accadimenti di questi ultimi giorni che
sua giunta, di procedere alla impossibi- lumi sul progetto di rifacimento di piaz- lo riguardano personalmente, " di farseli
le ristrutturazione del complesso esisten- za del Luogo Pio: l'interruzione del Sin- per se" quegli auguri" che questo cam-
te, a provocare questo colpevole ritar- daco, che ha nervosamente replicato al pione dell'ipocrisia mi ha scioccamente
do che ha prodotto un grave nocumen- collega tanto da indurlo ad alzarsi dalla rivolto. Ecco Lui ne ha proprio" tanto
to al prestigio della città ed ai cittadini sedia e collocarsi, in piedi vicino al- ma tanto bisogno".
non solo di Livorno. l'uscita,ha rappresentato una ulteriore Per cronaca, la seconda domanda rivol-
Ma è stata tale, l'esuberanza del Sinda- dimostrazione della "stato di agitazio- ta a quel nobile consesso ha riguardato
co nell'annunciare "la lieta novella" da ne" che il Primo cittadino sta visibilmen- la realizzazione di alcuni servizi igenici
suggerirgli del perchè non abbia utiliz- te attraversando- pubblici di cui la città ha urgente neces-
zato "il balcone" del Palazzo Comunale Allo scrivente, Nogarin, la cui ricandi- sità: richiesta segnalata nel corso della
per annunciare, insieme alla sua corte datura a Sindaco, ha messo in dubbio, conferenza stampa dello scorso anno:
ed ai grillini livornesi,la grande notizia ha rivolto un piccato e disinvolto" for- all'unisono, in maniera decisa, il sinda-
seguendo l'esempio del suo capo -il ca- mulo ad Enrico Dello Sbarba i migliori co e l' assessore Aurigi mi risposero che
rismatico Giggino, alias Vicepresidente auguri" aggiungendo "un incomprensi- entro il 2018 ne sarebbero stati costruiti
del Consiglio e ministro dell'economia e bile "ne ha bisogno". Venendo meno alla ed aperti ben "3 dico tre" : li avete mai
del lavoro Luigi DiMaio che ha utilizza- mia abituale "vis polemica" anche per visti? Ho replicato la domanda,non sen-
to quello di Palazzo Chigi per annuncia- la sorpresa, unita al doveroso rispetto za ignorare l'impegno non onorato: la ri-
re "urbi et orbi" che con il reddito di per i presenti, ho risposto pacatamente sposta:" uno è in costruzione sul lungo-
cittadinanza "la povertà in Italia era sta- "se si riferisce alla salute, al momento, mare, gli altri due di là da venire". Ok,
ta sconfitta"(sic!!!!!!!!......) . non ne ho bisogno". va bene così e tanti auguri a tutti.
Il Sindaco Nogarin ha chiaramento ma- Ed allora, con mente serena, mando a
nifestato sintomi eclatanti "di crescente dire, attraverso queste colonne, al Sin- Enrico Dello Sbarba
 12 Livorno
‘SNOCCIOLATI’ DALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE QUASI SUL FILO DI LANA...
In extremis una serie di progetti,
compreso quello del nuovo Ospedale
di Franco Spugnesi
Da queste pagine abbiamo sempre rim-
proverato la giunta 5 stelle (nelle sue
varie configurazioni), di non avere pro-
getti per la città. Infatti, tutte le decan-
tate e celebrate inaugurazioni di opere
pubbliche (Cisternino della città, museo
cittadino, Scoglio della Regina e Doga-
na d’acqua etc,) non sono iniziative di
questa amministrazione ma appartengo-
no all’eredità delle deprecate ammini-
strazioni precedenti.
Allora il buon Nogarin, in versione Bab-
bo Natale, ha messo alla frusta la sua
Giunta producendo una serie di proget-
ti per il futuro che probabilmente non
sarà più a cinque stelle.
Un sussulto che strizza l’occhio alle
prossime elezioni? Ai posteri la senten-
za.
Intanto abbiamo il progetto (definitivo?)
per il “Parco del mare”, nato senza al-
cuna consultazione con i cittadini, nel-
l’area della “Ceschina” tra viale Italia e
via dei Pensieri, un paio di milioni per
trasformare un bosco quasi selvaggio
in un’area che comprende ristorante,
aree per l’esercizio ginnico, giochi at-
trezzati per bambini grandi e laghetti e
sentierini per il riposo e la riflessione.
Tutto ciò nei quattro ettari scarsi della
Ceschina ignorando, invece, la quindi-
cina di ettari del confinante ippodromo
Caprilli in stato di triste abbandono. Non
sarà trascurato neppure il ripristino del-
lo storico “Torrino” di Villa Letizia che
è stato fasciato per un decennio dalla
pubblicità del Monte dei Paschi, che si
era offerto di ristrutturarlo, prima di
accorgersi che la banca aveva ben altri
problemi.
Un progetto ambizioso che poteva es-
sere realizzato non così a ridosso della
fine legislatura.
Il lungomare tra l’altro godrà di altri in-
terventi, principalmente la risistemazio-
ne dell’area davanti a Porta a Mare, sem-
La pianta dell’ospedale attuale e di come sarà. (da “Il Tirreno)
bra a spese di Azimut, con la sistema-
zione dell’ingresso storico del Cantie-
re, ed una passeggiata con passerella
dagli scali Novi Lena.
Ma il colpo grosso è l’accordo per nuo-
vo ospedale. Non si può chiamare an-
cora un progetto, in effetti, è poco più
di un’intenzione, una cartina che non
può neppure essere molto precisa per-
che deve mettere d’accordo due idee
diametralmente opposte; quella del sin-
daco che vuole la ristrutturazione dei
vecchi edifici e quella del governatore
Rossi che lo vuole far di sana pianta.
Ambedue i protagonisti dovevano por-
tare a casa un risultato senza troppi
passi indietro. Così avremo il mono-
blocco moderno costruito nell’area
ospedaliera (abbattendo le costruzioni
più recenti che, anche se efficienti,
sono le uniche che si possono elimina-
re, mentre i vecchi padiglioni fatiscenti
sono salvaguardati dalle belle arti) sen-
za consumo di territorio contentando i
cinque stelle.
Molti dei problemi che aveva il vecchio
ospedale si trasferiranno, probabilmen-
te, al nuovo. Innanzitutto quello dei
parcheggi; dove mai potrà tracciare
nuovi stalli blu l’assessore Vece? Sia-
mo in pieno centro e spazi liberi non ci
sono proprio ne è possibile crearne di
nuovi. Poi l’accesso non sarà agevole
perché la zona e densamente abitata ed
intensamente trafficata. Anche il lato
finanziario rimane oscuro: le dismissioni
dei presidi sanitari in città, di proprietà
Asl non hanno avuto risultato, quando
addirittura non sono occupati dai senza
tetto. Come sarà possibile arrivare ai 250
milioni necessari? Cosa ne faremo dei
vecchi padiglioni? È possibile riutiliz-
zarli posti così attigui ad un ospedale?
Tutte domande le cui risposte, se dav-
vero il progetto non sarà solo un gesto
preelettorale, cui la nuova amministra-
zione, che speriamo caldamente sarà
diversa, dovrà dare una non facile ri-
sposta.
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Hanno gridato “Lo Giuro” 198 allievi
nel piazzale del Brigantino alla presenza
delle massime autorità e soprattutto
davanti a migliaia di parenti ed amici
Giuramento
in Accademia
Navale
di Roberto Olivato
Una collaudata scenografia ed
un’emozione che si rinnova annual-
mente in occasione del Giuramen-
to degli Allievi, è questo che l’Acca-
demia Navale ha offerto anche que-
sto sabato1 dicembre a parenti ed
amici intervenuti alla cerimonia,
svoltasi alla presenza del sottose-
gretario alla Difesa On. Raffaele
Volpi, del Capo di Stato Magggiore
alla Difesa generale Enzo Veccia-
relli e del Capo di Stato Maggiore
della Marina Militare Ammiraglio
Valter Girardelli.
“Lo Giuro”, questo il grido forte,
chiaro e deciso che i 115 allievi della
1ª Classe del Corso Normale, i 78
del 18esimo Corso s Ferma Prefis-
sata ed i 5 del 18esimo Corso Piloti
di Complemento hanno alzato al
cielo al termine della formula del
Giuramento, letta dall‘Ammiraglio
Pierpaolo Ribuffo comandante l’Ac-
cademia, che si è rivolto così ai
genitori degli allievi “vi ringrazio per
aver saputo trasmettere profondi
valori morali oltre a ideali ai vostri
figli e sento fortemente la respon-
sabilità di prenderli in consegna e
di custodirli”.
Un mattinata soleggiata che ha in-
tiepidito di un clima primaverile, il
piazzale e le tribune dove avevano
trovato posto migliaia di persone
alle quali nei loro discorsi si sono
rivolte le massime autorità interve-
nute.
Il sottosegretario On. Raffaele Vol-
pi sopraffatto dall’emozione, come
da lui stesso ammesso, ha preferi-
to andare a braccio e nel suo bre-
ve intervento si è compliementato
con gli allievi donne e uomini, “per
la difficile scelta di vita intrapresa a
Livorno 13
foto: Silvia Porciani
cui la Nazione è e sarà sempre ri-
conoscente e vi abbraccia uno a
uno. Voi d’ora in avanti rappresen-
terete l’Italia nel mondo- ha prose-
guito Volpi- sono lieto di condivide-
re la mia emozione personale con
voi e con i vostri famigliari. Un’emo-
zione che trasmettete non solo per
il nobile gesto di fedeltà alla Patria,
ma perchè con questo giuramento
avete posto innanzi a tutto anche
prima di voi, il bene dell’Italia e del
suo popolo”.
Nel corso della cerimonia sono stati
premiati 17 Allievi distintisi negli studi
e nell’attitudine professionale.
14 Livorno
I due noti musicisti protagonisti nel 2018 di concerti di alto livello
Ilio Barontini e Renata Sfriso
personaggi di grande talento
di Angela Simini
Uno sguardo agli ultimi eventi del 2018
che hanno chiuso in bellezza l’anno che
finisce e dei quali conserviamo ancora
un’eco suggestiva.
Nel Salone degli Affreschi della Villa del
Presidente abbiamo conosciuto il nuo-
vo talento “scoperto e presentato” dal
pianista Ilio Barontini, e cioè il giovane
compositore Andrea Balzani dalla cui
collaborazione è scaturita una raccolta
di 24 brani musicali per pianoforte “
Experience”, la cui genesi è stata magi-
stralmente illustrata da Caterina Baron-
tini “ Ilio Barontini ha rivestito le idee
musicali di Balzani di una densa polifo-
nia e texture armonica”.
Secondo il suo stile, Barontini, sempre
pronto a misurarsi con gli allievi, non si
è limitato ad eseguire i brani, ma ha te-
nuto una vera e propria lezione ai pre-
senti facendo apprezzare i temi musica-
li individuati dal Balzani e il rivestimen-
to armonico che il M° stesso ha com-
posto. Belli gli spunti di Balzani e bello
l’intervento che ha fatto “Mi volgo al
presente, senza voltare le spalle al pas-
Il pianista Ilio Barontini
sato”, rivelando in questo una
grande maturità artistica, come
si è potuto evincere dall’ascol-
to dei suoi spunti.
La mano di Barontini, che con
le sue rielaborazioni e arricchi-
menti ha saputo porgere sulla
sola tastiera del pianoforte i
ruggenti temi dei Beathles, ha
spaziato creando uno strepito-
so collage di armonie e ritmi,
sempre però evidenziando la
creatività di Andrea Balzani.
L’ operazione è stata sponso-
rizzata dalla Associazione Mu-
sicale Hildegard, fondata dal-
la pianista Caterina Barontini
in onore e ricordo di Hildegard
von Bingen, grande figura di
monaca vissuta nel 1100, che La violinista e concertista Renata Sfriso
il Papa Giovanni Paolo II° ha
definito “La profetessa del Reno”. blico con l’esecuzione di Franz Joseph
Grande successo hanno avuto anche i Hayd, Ludwig van Beethoven e Robert
Tre Concerti organizzati dalla violinista Shumann.
e concertista Renata Sfriso al Museo Il secondo concerto ha avuto una sfu-
di Storia Naturale di Villa Henderson matura particolare, dedicato a Pauline
(via Roma, 234) nella incantevole Sala Viardot, famosa cantante ed intellet-
del Mare, attrezzata per l’occasione dal- tuale parigina. In suo nome il Trio Viar-
la direttrice, dott.ssa Anna Roselli, in- dot, Trio “in rosa” che vede al pezzo
faticabile e disponibile come pochi. E tre professioniste: Alessandra Dezzi,
veniamo ad un’altra infaticabile orga- Lucia Neri e Renata Sfriso ha proposto
nizzatrice e soprattutto promotrice di al pubblico un tema assai suggestivo:
cultura musicale e di iniziative educati- L’Acqua per la Terra, la Musica per il
ve, la violinista Renata Sfriso, docente Cuore. Anche la Fidapa sez. di Livorno
del Conservatorio Mascagni, che, a ( Federazione Italiana, Donne Arti Pro-
partire dalla Rassegna di Musica da fessioni e Affari), ha partecipato tra gli
Camera all’Eni Cral Teatro, ha coltiva- sponsor all’iniziativa che vede la valo-
to le stesse finalità e cioè: far suonare rizzazione della donna sotto varie sfac-
giovani diplomati in compagini orche- cettature.
strali, genere da lei stimato come molto Grande successo di pubblico ha otte-
formativo per il musicista ed anche un nuto anche l’appuntamento con l’Open
genere ingiustamente considerato Ensemble (Daniele Fredianelli, Renata
“musica di nicchia”, fruibile solo dagli Sfriso, Riccardo Masi, Giovanni Bac-
addetti ai lavori. chelli) che ha festeggiato i dieci anni di
I Tre Concerti ne sono stati felice pro- attività presentando il Quartetto in Mi
va, con programmi che spaziavano dal- bemolle maggiore op16A di Beethoven,
la musica classica alla canzone da sa- mentre il magnifico Quartetto in Mi be-
lotto, al ballabile, alle colonne sonore. molle maggiore op 47 di Schumann ha
Il Trio Fruhlinguna (formato dai con- concluso la serata.
certisti Vittorio Costa, Renata Sfriso,
Andrea Bellettini) ha incantato il pub-

qui
Diocesi
di Fabio Figara
Dopo due anni di lavori, il 21 dicembre
è stata inaugurata la nuova struttura
della Caritas diocesana in via La Pira.
Una nuova sede
per la Caritas
di Livorno
Santo Natale, momento di riflessione,
di raccoglimento per ogni cristiano e,
soprattutto, per dedicarsi all’aiuto del
prossimo in difficoltà, al dono di sé per
gli altri. Ed ecco, proprio a pochi giorni
dal 25, il regalo dei Livornesi alla pro-
pria città: il villaggio scolastico di Co-
rea, voluto da don Nesi, è divenuto il
nuovo Centro Caritas cittadino, il “Vil-
laggio della Carità”. La ristrutturazione
del complesso ha visto infatti l’impe-
gno di numerosi sostenitori, oltre alla
Fondazione Livorno, alla Regione To-
scana e alla famiglia Neri. Al suo inter-
no è allestita una mensa da trecento posti
(intitolata a Tito Neri), con cucina, am-
pio magazzino e numerosi uffici.
Il progetto, un’opera-segno della nostra
Diocesi, è nato circa tre anni fa per po-
ter venire incontro alle esigenze di un
territorio che, purtroppo, vede in co-
stante crescita il numero dei bisognosi:
è CAF, via Cecconi 40 - Tel. 0586/811809 - Livorno
è Patronato, via degli Apostoli 5 - Tel. 800740044 - Livorno
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Livorno
ai migranti, alle famiglie
Livorno 15
chi ha perso il lavoro, chi
non riesce a raggiunge-
re la pensione, chi ha la
famiglia distrutta, chi è
tossicodipendente vede
la propria vita distrutta,
e solo un aiuto costan-
te, sincero e gratuito può
aiutare a uscire dal ba-
ratro, a scorgere una
speranza per il proprio
futuro.
Considerato l’aumenta- Suor Raffaella Spiezio e il Vescovo Simone Giusti durante il
re di tali difficoltà, il discorso di inaugurazione. Foto: @caritaslivorno
Porto di Fraternità a Tor-
retta, in questi anni sede della Caritas, nati, verso i poveri, verso coloro che
non era più sufficiente per affrontare hanno bisogno di maggiore attenzione.»
tali emergenze sociali.
All’inaugurazione presenti il Vescovo
Grazie all’impegno dei numerosi ope-
ratori e volontari, rimangono comun-
que attive le altre strutture: al Porto di
di Livorno Mons. Simone Giusti, Suor
Raffaella Spiezio, presidente Caritas Fraternità “Don Quilici”, in via delle
Livorno, e varie autorità, tra cui l’as- Cateratte, in questi giorni di festa verrà
sessore regionale all’Istruzione, for- offerta la colazione e continueranno i
servizi Docce e Guardaroba, mentre i
mazione e lavoro, Cristina Grieco:
«Natale è il tempo della gratitudine e restanti locali verranno dedicate al so-
del dono – ha commentato - Questo è stegno contro le dipendenze; alle “Sor-
il luogo che la città dona a sé stessa e genti della Carità” di via Donnini, inve-
al suo territorio. Un villaggio che è ce, continueranno la Scuola dei Mestie-
anche un luogo di incontro, di servi- ri, il centro di aiuto alle famiglie e i per-
zio e di attenzione verso i meno fortu- corsi di integrazione per gli stranieri.
Un momento della inaugurazione e, nel riquadro, il logo della struttura. Foto: @caritaslivorno
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16 Rosignano
Dopo che gli ospiti del suo centro di accoglienza per immigrati a Vicofano sono stati “sfrattati” dal Comune di Pistoia
L’incontro con Don Massimo Biancalani
Don Massimo Biancalani con alcuni ospiti del suo centro di accoglienza nel Pistoiese
Domenica 2 dicembre ho partecipato al-
l'incontro con Don Massimo Biancalani
che si è svolto nella chiesa parrocchiale
di Castiglioncello nota storicamente per
le sue iniziative nel soccorso ai bisogno-
si, ai diseredati , agli emigrati: una nobile
missione che da sempre svolge il parroc-
co don Francesco Fiordalisio mirabilmen-
te aiutato da molti dei suoi parrocchiani.
Eravamo presenti un centinaio quella do-
menica, tutti interessati ad ascoltare que-
sto "prete" che in quel di Pistoia cerca di
fare del bene, di promuovere il bene co-
mune. A Vicofano, una frazione di circa
7000 abitanti del comune di Pistoia, recen-
temente ha ricevuto un'ordinanza di sgom-
bero da parte del Comune, diretto dopo le
ultime elezioni dalla destra, perché la strut-
tura è ritenuta non adeguata: “Ci è stato
intimato lo stop all'accoglienza ma noi -
ha proseguito don Massimo - abbiamo de-
ciso di attuare una disobbedienza civile
in nome del Vangelo. Prendo i miei rischi
ed ogni notte prego perchè non capiti nulla
aggiungendo che coloro che accogliamo
sono bravi ragazzi che possono però cre-
are problemi. E' chiaro - ha proseguito -
tutti facciamo politica perchè interagiamo
con gli altri”.
Poi don Massimo ha proseguito raccon-
tando la sua esperienza nell'accogliere i
migranti in obbedienza al messaggio di
Papa Francesco che ha invitato ogni co-
munità religiosa ad accogliere almeno una
famiglia di migranti. Siamo partiti da dieci
ragazzi, poi sono arrivati altri a chiedere
aiuto, ragazzi minorenni e giovanissimi.
molti di loro hanno trovato lavoro nel set-
per strada con tutte le negative consen-
guenze che ne deriveranno".
“Purtroppo - ha concluso - molti cristiani,
anche osservanti, manifestano visibilmen-
te la loro indisponibilità ed intolleranza" nei
confronti degli immigrati. Nella mia parroc-
chia di circa 7000 anime, ogni anno si pre-
sentavano per la preparazione alla Prima
Comunione circa un centinaio di ragazzi,
quest'anno si sono ridotti ad una decina: le
motivazioni espresse dai genitori sono sem-
pre le solite: la sua parrocchia accoglie gli
emigranti! e temiamo per la incolumità dei
nostri figli!".
E' stata questa la dolorosa conclusione di
don Biancalani che conferma, come purtrop-
po, una propaganda mirata e sproporziana-
ta abbia finito con l'ingantire un problema
tore del "pronto moda"regolarmente re- comune a moltissimi altri paesi europei.
tribuiti a 3 euro all'ora. Un problema su cui forse sarà opportuno
Don Biancalani ha concluso il suo inter- cominciare a discutere pacatamente facen-
vento esprimendo grande preoccupazio- do emergere un po' di "quel buon senso"
ne per il cosiddetto "Decreto Sicurezza" che ha rappresentato, nella storia, una delle
che costringerà molti di loro a ritrovarsi caratteristiche più apprezzate di noi italiani.
L’albero delle ‘bimbe esemplari”
dedicato a Simona Bandini
Anche se le Feste Natalizie
sono trascorse abbiamo vo-
luto pubblicare egualmente,
l'ultimo gioiello del gruppo
delle ragazze rosignanesi im-
pegnate, ormai da qualche
anno, nella "creazione", in
occasione delle festività na-
talizie, di un'opera significa-
tiva e di importante rilievo
umano e sociale che si ag-
giunge alle molte altre gene-
rose iniziative che le stesse
svolgono per Rosignano
Marittimo.
Quest'anno l'opera, esposta
in piazza Giosuè Carducci, è
stata intitolata alla dolorosa
scomparsa di Simona Bandi-
ni, che fu animatrice di que-
sto gruppo di "bimbe esem-
plari", vanto del Capoluogo.
A loro un forte abbraccio e
un sincero grazie da parte della redazione de Il Centro alla cui direzione si trova
"un rosignanese doc" che mai si dimenticherà di questo meraviglioso paese.
 Rosignano 17

GRAZIE ALL’INIZIATIVA PROMOSSA DAL COMUNE DI ROSIGNANO MARITTIMO

Aperte
otto nuove
attività
nel centro
grazie a
“Pop Up”
L’assessore Veronica Moretti durante il taglio dell’iniziativa.
Sabato 15 dicembre hanno alzato le sara-
cinesche gli otto nuovi imprenditori sele- “Un altro Pop Up”, afferma l’Assessore Soddisfazione è espressa anche dall’As-
zionati dal progetto “Pop Up Rosignano”, Bugli, “un altro progetto che rivitalizza sessore Veronica Moretti: “In pochissi-
promosso dal Comune di Rosignano Ma- un quartiere difficile attraverso il coin- mo tempo siamo riusciti ad attivare un
rittimo e finanziato dalla Regione To- volgimento delle persone e dei negozian- progetto di animazione sociale come que-
scana. Le attività si trovano in sette locali ti, l’animazione attraverso la cultura, la sto che non si limita al semplice suppor-
– uno è condiviso – aperti sulla via Aure- riapertura temporanea di fondi sfitti. An- to ai nuovi imprenditori ma ha la capaci-
lia, via del Popolo, via Berlinguer e via che a Rosignano, tante persone si sono tà di innescare percorsi positivi di rige-
Catalani, già attivi per gli acquisti delle messe in gioco e con le loro idee trovano nerazione urbana e costruzione di reti
feste. I neo imprenditori e commercianti in Pop Up un modo nuovo di provare a collaborative tra i partecipanti e i com-
avranno per tre mesi i costi di affitto e uten- fare impresa e costruire un progetto di mercianti già presenti, supportando lo
ze pagati dal progetto, che copre anche le vita, come hanno dimostrato le precedenti sviluppo di ulteriori attività che contri-
spese di sistemazione dei locali con un edizioni del progetto, in altre città della buiranno a rendere questa zona nuova-
importo forfettario di 1.500 euro per cia- Toscana. Oggi 8 popupper hanno aperto mente viva”.
scun proprietario. le saracinesche”. “Il nostro concetto di Tutte le informazioni si trovano sul sito
L’obiettivo di “Pop Up Rosignano”, infat- sicurezza”, prosegue Bugli, “è basato del Comune
ti, era infondere nuova vita al centro di sulla rivitalizzazione degli spazi urbani, www.comune.rosignano.livorno.it, fine-
Rosignano Solvay, garantirne la sicurezza fare attività culturali, commerciali, ricrea- stra dedicata al progetto https://bit.ly/
e maggiore vivibilità con l’apertura di nuo- re le condizioni per socializzare e condivi- 2DZND2K, oppure sulla pagina Facebook
ve attività. dere esperienze”. “Pop Up Rosignano”.
All’inaugurazione pomeridiana hanno par-
tecipato gli assessori comunali Veronica
Moretti (innovazione, politiche giovanili
e attività produttive) e Piero Nocchi (de-
coro urbano), ed è intervenuto l’assesso-
re della Regione Toscana Vittorio Bugli.
I nuovi esercizi sono: “Prodotti siciliani”
di Salvatore Carbone (via Aurelia, 267/269),
“Ricami e confezioni” di Maura Galligani
(via Aurelia, 250), “L’Atelier della danza”
di Chiara Balzini (via Aurelia, 421); in via Vendita al dettaglio
del Popolo 8/10 “Ondaradioattiva” di Pie-
tro Rotelli divide il locale con la Scuola di
di carni e salumi
sub di Simone Cai, mentre al numero 11 interamente prodotti
c’è “In bocca al lupo” di Massimiliano e lavorati in azienda
Neri; infine la rivendita di pane e pasticce-
ria senza glutine di Andrea Migliaccio ha Loc. Poggio Marchino - Rosignano M.mo
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 18 Cultura
RICORDO DI UNA APPREZZATA ATTRICE, REGISTA E INSEGNANTE DI RECITAZIONE
Enzina Conte,
una grande donna
di Laura Conforti e Guia Raugi
Vogliamo parlarvi di Enzina Conte non solo
come attrice, regista e insegnante di reci-
tazione, ma anche come socia della FIDA-
PA (Federazione Italiana Donne, Arti, Pro-
fessioni e Affari) ove ha ricevuto vari pre-
stigiosi incarichi nella Sezione di Livorno
culminanti nella presidenza dal 1979 al
1985. E’ stata, inoltre, Presidente della Com-
missione Nazionale Permanente per il Tea-
tro.
Descrivere il programma dei sei anni della
sua presidenza in FIDAPA è una cosa ar-
dua, basterà citare alcune iniziative che,
secondo noi, hanno precorso i tempi. In
quel periodo si parlava poco di problemi
sociali come “Handicap e Società”, oppu-
re “L’impegno della donna per una cultura
ed una pedagogia della pace”. Argomenti
quanto mai attuali oggi, vista la pericolo-
sa deriva mondiale verso politiche non
certo pacifiste. Sotto la sua presidenza
venne affrontato anche il dramma della
droga; promuovendo un concorso tra gli
studenti per la realizzazione di un manife-
sto che ne illustrasse il potere letale.
Oltre alle molte iniziative promosse, la no-
stra cara Enzina propose generosamente
di indire un corso di dizione e recitazione
per le socie della Federazione di Livorno
offrendo loro, oltre la sua indubbia pro-
fessionalità, la sua casa, il suo tempo (pa-
recchio perché eravamo tante), il suo af-
fetto e la sua infinita pazienza. Dobbiamo
ricordare, come allieve, che appena si en-
trava nella sua casa, trovavamo un clima
di allegria, di empatia, di complicità che ci
facevano dimenticare tutti i problemi che
la vita quotidiana non mancava di sotto-
porci... Questo progetto, oltre a dare a tut-
te la possibilità di parlare in buona dizio-
ne, ha dato pure frutti inaspettati. Due
corsiste, si sono scoperte scrittrici di testi
teatrali drammatici e comici, in lingua e
vernacolo: vedi il dramma “Perché a me?”
di Maria Vittoria Cartei e Liafranca Pardel-
li, che, sotto la sua regia, fu rappresentato
Livorno e a San Miniato nell’ambito del
Festival del dramma popolare.
Spinte dalla sua sollecitazione e dal suo
entusiasmo, cinque corsiste si unirono in
sodalizio formando il “Pentaclub” che si è
esibito a Livorno ed in varie città della Enzina Conte
Toscana rappresentando opere in verna-
colo e in lingua. Questi testi sono stati ne prevedeva di più.
scritti soprattutto dalla vena felice di Lia- Abbiamo descritto brevemente alcuni ri-
franca Pardelli, sempre con la sapiente cordi sulla persona di Enzina, ma, se do-
regia della cara Enzina, la quale ha onora- vessimo parlarne a fondo non basterebbe
to pure le proprie allieve recitando con un volume. Questo scritto è per ringraziar-
loro ne “La casa di Bernarda Alba” di Fe- la di un capitolo inedito che ha aperto nelle
derico Garcia Lorca, ove mise in atto un nostre vite e per il tanto affetto che ci ha
brillante adattamento del dramma, ridu- dato e che noi abbiamo ricambiato con gioia.
cendo a solo sei personaggi il testo che Grazie Enzina!
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PISTOIA
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FIRENZE
Viale Guidoni (FI) * .............................................
San Polo (FI) PISA
Fucecchio Montecatini Val di Cecina
* in ristrutturazione
 Cultura 19

UN PROGETTO DIVENUTO UN’IMPORTANTE TRADIZIONE NATALIZIA,

UN SIMBOLO DI SPERANZA PER LA FRATELLANZA TRA I POPOLI.

Luce di Betlemme,
luce di pace
per raccogliere offerte spontanee in aiu- Nel corso degli anni successivi si per-
di Fabio Figara
to di bambini invalidi e per combattere feziona così un percorso che permet-
l’emarginazione sociale. terà il passaggio della Luce in tutta Ita-
«Da te, Betlemme di Efrata, la più pic- Successivamente, dal 1986, la ORF ha lia. E anche quest’anno, come ormai
cola tra le borgate di Giuda, da te uscirà dato vita a questa “Operazione Luce accade da una ventina d’anni, è passa-
per me colui che dovrà regnare su Isra- della Pace da Betlemme”, pensando alla ta nella nostra Diocesi il 16 dicembre,
ele! (…) Egli stesso sarà pace.” La pro- tradizione natalizia e come segno di rin- arrivata in treno da Trieste, trasportata
messa della Salvezza da parte di Dio, graziamento per le numerose offerte: da una staffetta di Scout Toscani del-
espressa tramite le parole del profeta prima del 25, un bambino austriaco ac- l’AGESCI e del MASCI fino a Livor-
Michea (5, 1-4), si incarna proprio in cende una luce dalla lampada nella Grot- no, per proseguire il suo viaggio verso
uno dei più piccoli paesi del territorio ta di Betlemme, per portarla a Linz con Rosignano Solvay, poi Grosseto e così
giudeo, poco conosciuto, frequentato un aereo della linea Austriaca. via per il resto del Paese.
soprattutto da pastori. Qui venne “la Da qui, con la collaborazione delle Fer- Una grande emozione per tutti, giova-
Luce vera, che illumina ogni uomo”, rovie Austriache, la Luce è poi distri- nissimi e adulti, e un momento di rac-
come scrisse Giovanni (1, 9), manife- buita in tutto il territorio. Il successo di coglimento e di preghiera di fronte a
standosi attraverso i secoli, povero tra i tale iniziativa è immediato, e vede la un piccolo simbolo che racchiude una
poveri, per renderci ricchi, renderci fi- partecipazione di molti Paesi europei grande speranza: la pace e la collabo-
gli di Dio. Oggi, simbolicamente, pro- tramite i gruppi Scout. razione tra i popoli.
pria una piccola luce viene portata dalla
città natia di Gesù attraverso le terre
cristiane, dalla Chiesa della Natività, dove
vi è custodita: qui, infatti, dentro una
lampada arde una fiamma perenne, ali-
mentata dall’olio donato a turno da tut-
te le Nazioni cristiane della Terra, dalla
quale, ogni mese di dicembre, ne ven-
gono accese altre, diffuse poi su tutto il
pianeta come simbolo di pace e fratel-
lanza fra i popoli. Da qui, più di trent’an-
ni fa, nacque un progetto di beneficen-
za, divenuto ormai una tradizione in
prossimità del Santo Natale, chiamato
“Lichts in Dunkel” – Luce nel buio – e
creato dalla Radio-Televisione ORF-
Landestudio Oberoesterreich di Linz, Immagine tratta da www.lasettimanalivorno.it

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“Diseguali. Il lato oscuro del lavoro” è stato presentato su iniziativa del nostro Circolo
Il libro di Paolozzi e Vicinanza
di Gianni Giovangiacomo
Nella Sala conferenze della “Fondazione
Livorno” è stato presentato il libro di Er-
nesto Paolozzi e del Direttore del “Tirre-
no” Luigi Vicinanza dal titolo: “Disegua-
li. Il lato oscuro del lavoro”. L’incontro,
che si aperto con il saluto del presidente
della Fondazione, Riccardo Vitti, ha avuto
come moderatore, Enrico Dello Sbarba,
promotore dell’iniziativa come direttore
della rivista “Il Centro”.
Dello Sbarba ha evidenziato come il tema
del libro sia di grande attualità dove la lot-
ta di classe viene presentata come un non
senso e nello stesso tempo si conduce una
acuta e interessante analisi del lavoro che
rimane il nervo scoperto di una società glo-
balizzata.
Relatore del libro è stato il professor Enri-
co Mannari dell’Università Luiss di Roma
che ha definito lo studio come un pamph-
let, per il suo tono polemico, ma ricco di
riflessioni e sollecitudini per un dibattito
pubblico, un dibattito di idee che vuole
mettere al centro “il lavoro”. Un libro che
evidenzia una “lotta di classe al contra-
rio” tra globalizzazione e desertificazione
in cui “le disuguaglianze sono cresciute
notevolmente nel mondo”.
Si vuole mettere in evidenza - ha aggiunto
- “il rapporto tra lavoro e democrazia” che
Paolozzi, intellettuale di ispirazione crocia-
na, ha studiato come binomio-intreccio
che, nel tempo, ha permesso di arrivare
allo Statuto dei lavoratori, cercando di
coniugare: libertà, giustizia sociale, diritti
politici, sviluppo economico. Già a partire
dai governi di Reagan e della Thacter, è
stato sviluppato “un mercato fine a se
stesso” e “la verticalizzazione dei proces-
si democratici”, grazie al meccanismo del
decisionismo e con la sofferenza della de-
mocrazia rappresentativa.
Da queste considerazioni nasce la scon-
fitta culturale prima che politica della sini-
stra che non è stata in grado di proporre
niente. Emerge un pensiero unico liberi-
sta e un populismo che ha radici lontane,
che attraversa diverse forme per arrivare
fino ad oggi. Che fare? Interrogarsi sullo
sfruttamento del 3° e 4° mondo, chiedersi
come attuare una vera partecipazione, te-
nendo presente che i diritti di cittadinanza
vanno di pari passo con i diritti del lavoro.
Chiedersi come e in che modo si produce
ricchezza, le disuguaglianze economiche
nascono dalle “disuguaglianze di oppor-
tunità delle condizioni di partenza” su cui
necessita intervenire con un welfare pub-
blico, privato e sociale. Inoltre affinché i
pilastri dei diritti sociali si realizzino è ne-
cessario anche rivedere “le regole inter-
nazionali”. Quale soggetto politico? Un
soggetto che nasca dall’attivare “luoghi
e spazi di discussione” affrontando le
questioni. Ad esempio col dare spazio e
sostenere le tesi “dell’Alleanza per lo svi-
luppo sostenibile” e il “Forum sulle di-
suguaglianze”.
Il professor Mannari ha poi risposto alle
moltissime domande di un pubblico mol-
to interessato, mettendo in rilievo: la
mancanza di progettualità e di soggetti
intermedi, la mancanza di “luoghi”, an-
che fisici, in cui discutere. Necessità di
ritrovarsi “insieme”, ma senza fare “alle-
anze per sommatorie”. Cercare di pensa-
re la realtà in modo diverso. Dimostrare
sempre la validità della democrazia. Aiu-
tare le generazioni a crescere. Battersi per
la dignità di ogni persona. Incontrare
coloro che danno testimonianza e corag-
gio nel proporre soluzioni. Non essere
mai pessimisti e cercare di creare le con-
dizioni “per” qualcosa e non contro.
Il Direttore del “Tirreno”, Luigi Vicinan-
za, ha concluso l’incontro dicendo che il
libro documenta la sconfitta culturale e
politica della cultura del ‘900, quella ba-
sata su pace, benessere, progresso so-
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Cultura 21
ciale, interpretata dal pensiero liberale, so-
cialista e cattolico, e saltata con la crisi
del 2008, una crisi che ha sconvolto l’as-
setto sociale e affermato i movimenti po-
pulisti come sua conseguenza. I riformisti
erano riusciti a trasformare la sofferenza
sociale in una prospettiva di sviluppo, ora
non si riesce nemmeno più a parlare “di
luoghi della sofferenza” e non se ne di-
scute. La lotta di classe continua ad esi-
stere in modo opposto: infatti solo i ricchi
dominano e sono sempre più ricchi, gra-
zie all’accaparramento delle risorse e alla
evasione fiscale. Evasione fiscale che è
un attacco alla convivenza civile ed è “tra-
sversale” contro i ceti più deboli, impo-
verendo il ceto medio e provocando il suo
declassamento. Oggi noi non riusciamo a
trasmettere ai nostri figli il benessere che
avevamo ricevuto dai nostri padri. Tutto
ciò rappresenta un elemento di insicurez-
za per l’intero occidente. Assistiamo alla
verticalizzazione della politica e del suo
modo di comunicare a partire dagli Stati
Uniti. Sul lavoro si è attuato il divorzio tra
democrazia e capitalismo, lo sviluppo era
sempre stato migliorato dalla democrazia,
ora invece la democrazia è divenuta un
impaccio e si opera al di fuori delle regole
più elementari.
C’è un incubo che ci sovrasta - ha termina-
to Vicinanza - è l’affermarsi del sistema ci-
nese, “il peggio del peggio”, il turbocapi-
talismo di un partito totalitario della specie
peggiore. Questo sistema ci inquieta, ma
dobbiamo sempre avere una speranza!
 22 Cultura

Dal 10 Gennaio una mostra evento per il progetto ABAB della giovane fotografa

GAIA GUARNOTTA
i suoi scatti alle Cicale Operose
di Lorenzo Taccini

Il 10 Gennaio 2019 dalle ore 18:30 avrà

luogo un evento ideato e a cura del caf-
fè letterario Le Cicale Operose (C.so
Amedeo, 101): saranno ospitate le ope-
re fotografiche di Gaia Guarnotta, ide-
atrice del progetto ABAB || All Bodies
Are Beautiful. Le Cicale Operose ha
pensato di operare una commistione
di vari linguaggi (fotografia, poesia,
musica), con l’intento di indagare sul-
la dimensione del corpo.
Alcune fotografie di Gaia Guarnotta
sono quindi state scelte e messe in re-
lazione a una poesia attinente all’im-
magine proiettata.
Le letture della bravissima attrice Gaia
Bastianon saranno accompagnate dal-
la musica del grande musicista jazz
Nico Gori.
Spiega Gaia Guarnotta sul progetto
ABAB: “E’ un progetto pensato per chi,
come me, in questa società non si è
mai sentito “dentro i canoni”, che si-
ano essi estetici, lavorativi, economi-
ci e sociali, sia reali che virtuali. Il
progetto fotografico vuole portare in
evidenza la bellezza, intesa non solo
come bellezza estetica ma anche e so-
prattutto come bellezza interiore di ogni
singolo corpo, senza discriminazioni di
alcun tipo. Ogni corpo ed ogni persona
esprimono, infatti, una bellezza com-
plessiva della quale non si è spesso con-
sapevoli, poiché la società impone ca-
noni a cui doversi sottomettere”.
“Questo progetto - ha continuato l’ar-
tista - vuol svelare e mostrare questa
bellezza “agli altri” e a noi stessi, per
essere quindi uno strumento per l’ac-
cettazione di sé e per la decostruzione
di qualsiasi tipo di canone imposto
dalla società. Il corpo di ciascuno di
noi è diverso e merita una propria nar-
razione . Davanti all’obiettivo foto-
grafico così come alla vita, abbiamo
gli stessi timori, le stesse paure, le stesse
insicurezze (più o meno evidenti) nel
rapportarci agli altri e comunque qual-
Uno scatto di Gaia Guarnotta
cosa che ci rende unici nel nostro ge-
nere. Il progetto ABAB nasce dall’esi-
genza di cogliere e raccontare questa
unicità, valore assoluto nella bellez-
za intrinseca d’ogni persona”.
Maristella, curatrice e spesso prota-
gonista di molti eventi che si tengono
all’importante caffè letterario Le Ci-
cale Operose, approfondisce con que-
ste parole: “Riteniamo che quella di
Gaia sia una intensa e pur delicata
narrazione realizzata attraverso i cor-
pi che, appunto, nella loro nuda es-
senzialità, ci raccontano storie. Ab-
biamo, così, voluto coinvolgerla in un
evento che prevede una commistione
di linguaggi artistici che possa resti-
tuire tutta la valenza del suo raccon-
to per immagini che può essere tra-
dotto in parole e in musica”.
“Da qui - ha proseguito Maristella -
la volontà di accostare ad una imma-
gine fotografica una poesia e una re-
lativa suggestione musicale. Perché
mettere in relazione questi linguaggi
diversi, ma non troppo, significa molte
cose: verificare innanzitutto come pos-
sono influenzarsi reciprocamente e
quale ipertesto questa commistione
saprà realizzare; ma anche ridare sen-
so alle esperienze artistiche nella con-
temporaneità, ridare all’arte il suo
valore sociale e di comunicazione, riat-
testare il lavoro artistico come veicolo
di significazione e di senso e di scavo
profondo, inedito e libero, del reale.
Perché il lavoro di Gaia è una straor-
dinaria e coraggiosa lettura del nostra
essenza umana e del nostro presente:
perché l’essere nudi ci dice qualcosa,
anzi molto, sulla condizione umana:
nudo è chi si è tolto gli indumenti che
sono artificiali, e dunque nudo è chi
ha una percezione libera di sé e, per
certi aspetti, più gioiosa; nudo è an-
che sinonimo di di inerme, di chi è
esposto alle intemperie e alle aggres-
sioni. Nudo è chi ha il coraggio di esi-
bire la propria differenza e la propria
fragilità e agirle come valore, come
ricchezza, come tratto distintivo che
accomuna tutte le creature. I corpi nudi
di Gaia Guarnotta si stagliano nella
fissità del bianco spaziale e tempora-
le, e questa fissità materica ci costrin-
ge a guardare e a conoscere. I corpi di
Gaia attestano così fortemente il loro
diritto ad essere, affermano se stessi
nella loro immanenza, e ci restituisco-
no il diritto alla bellezza”

Il programma
di Gennaio
di Angela Simini
Si è aperta in musica il Nuovo Anno al
Teatro Goldoni col tradizionale Concerto
di Capodanno dell’Orchestra del Con-
servatorio Mascagni, diretta dal M° Lo-
renzo Sbaffi, un concerto festoso e ben
augurale che ha eseguito pagine di J. Phi-
lip Sousa, Arturo Marquez, Edvar Grieg,
Gioachino Rossini, J. Strauss jr., Leroy
Anderson, per concludere con la celeber-
rima e coinvolgente Radetzky March.
Ma è opportuno ricordare che anche il
2018 ci ha lasciati a suon di musica. E
che musica! Superba l’esecuzione del-
l’Oratorio “Messiah” di Handel, defini-
to da Beethoven “Il più grande compo-
sitore che sia mai vissuto. Pare che Re
Giorgio II di Inghilterra , ascoltando l’
Halleluja, si sia alzato in piedi e con lui
il suo seguito da tutti i presenti, ma è
certo che in alcuni Paesi il pubblico si
alza in piedi durante l’esecuzione di
questa pagina. Capolavoro assoluto
della musica barocca composto per
soli, coro e orchestra e inserito nella
XV° Rassegna di Polifonia “Città di Li-
vorno” , ha inaugurato al Goldoni la Sta-
gione Concerti “Al Chiaro di Luna”. Sul
podio il M° Marco Berrini, fondatore
dell’Ars Cantica Choir, il complesso
corale che ha interpretato l’Oratorio.
Ed una menzione particolare va al gio-
vanissimo e promettente pianista polac-
co Kamil Pacholec che ha inaugurato
la Stagione “Classica con Gusto” alla
Goldonetta, organizzata dal Maestro
Carlo Palese e da Menicagli Pianoforti
e giunta alla decima edizione. Con i
suoi diciannove anni (pochi ma ben
spesi) e il suo volto da adolescente,
Kamil ha interpretato il concerto mo-
notematico “Chopin e i suoi Eredi” con
un piglio e con un entusiasmo giovani-
le sì, ma ben calibrato e, soprattutto
con uno stile del tutto personale unito
ad una tecnica prodigiosa.
Ed ora che si è reso giustizia al merito,
veniamo al programma del primo mese
dell’anno nuovo.
19 gennaio, alle ore 20.30, con la re-
plica domenicale del 20 gennaio, ore
16.00: “La Bohème” di Giacomo Puc-
cini che andrà in scena il finalmente una
donna sul podio, la M.° Gianna Fratta,
regia di Joao Abram, esegue l’Orche-
stra Giovanile Italiana.
Il 24 gennaio, h. 21,00 l’Orchestra
del Maggio Fiorentino, diretta dal M°
Teatro 23
M° Gianna Fratta
Alvise Casellati, esegue musiche di
Mozart per il secondo concerto della
sezione “Al Chiaro di Luna”.
La prosa si affaccia sul palco il 25 gen-
naio, h. 21,00 con “Tempo di Chet”,
nella versione di Chet Baker, testo di
Leo Muscato e di Laura Perini, musiche
originali di Paolo Fresu con Paolo Fresu
alla tromba e un ensemble di musicisti e
attori. Regia dello stesso Muscato.
è in distribuizione gratuita
anche presso i seguenti punti:
LIVORNO:
Libreria nuova di Biagini Silvia,
corso Amedeo 23-27
Libreria Feltrinelli, via di Franco
Edicola Cairoli, via Cairoli 18
Edicola Nelli, piazza Cavour 39
Edicola P.zza Grande
lato Farmacia Ospedale
Edicola Bianchi, via del Porticciolo
Edicola Attias, corso Amedeo
Edicola piazza Matteotti
Edicola Ramagli e Rossi
via Calatafimi
Edicola Paolini (Baracchina Bianca)
piazza S. Jacopo
Ed. Lo Strillone, viale Italia 113
Edicola Barcellona, via Goito
Edicola Borghi, corso Amedeo
angolo via dell’Origine
Il Tabaccaio, via Roma 133
Tintoria Rossi, corso Mazzini
Ed. Martelli Anna Lisa
via Meucci 5 (Coteto)
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Edicola Bini-Filippi, Via del Litorale
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L’Edicola, Via Aurelia 512
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Edicola Giovannoni, via Allende
Edicola Vallini, via O. Chiesa
Tabacchi-Edicola Bicego, via Aurelia 459
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