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L ALFABETO CIRILLICO

( )

L'alfabeto cirillico (chiamato anche (


"azbuka), dall'antico nome delle prime due lettere)
l'alfabeto usato per scrivere varie lingue slave (il
bielorusso, il bosniaco, il bulgaro, il macedone, il
russo, il ruteno, il serbo e l'ucraino) ed altre lingue
non slave parlate in territori appartenenti all'ex
Unione Sovietica e nell'odierna Federazione russa.
il terzo alfabeto ufficiale dell'Unione Europea.
Paesi in cui diffuso lafabeto cirillico
Le versioni moderne oggi in uso in vari paesi
dell'Europa orientale derivano da un primo alfabeto comune, ma hanno subto nei secoli diverse
modificazioni, sia nella grafa che nella pronuncia.
L'alfabeto cirillico deriva dall'alfabeto glagolitico
("glagolitza"), una scrittura creata nella met del IX
secolo (863) da Costantino il Filosofo (detto Cirillo) e
suo fratello Metodio originari di Salonicco o
Tessalonica (in greco , Thessaloniki), e
fu diffuso fino alla fine del XI secolo. I caratteri sono
variazioni del greco bizantino. Alcuni di essi, specie
quelli che rappresentano suoni inesistenti nel greco
medievale, conservano la forma glagolitica originaria.
Contemporaneamente all'alfabeto "glagolitico", sin
dalla seconda met del IX secolo,si svilupp anche
un alfabeto di grafia pi semplice che rimase nella
storia con il nome "kirilitza" (cirillico); una gran
parte degli studiosi suppone che la "kirilitza" fosse
stata creata da uno degli allievi di Cirillo e Metodio,
San Clemente d'Ocrida (Sveti Kliment Ohridski). ma
si ritiene pi probabile che l'alfabeto sia stato creato
e si sia sviluppato alla Scuola letteraria di Preslav
nella Bulgaria nord-orientale, dove sono state
ritrovate le pi antiche iscrizioni in cirillico datate
all'incirca 940 d.C.. Quest'ipotesi viene supportata
dal fatto che l'alfabeto cirillico aveva soppiantato il
glagolitico nel nord-est bulgaro gi alla fine del X
secolo, mentre alla Scuola letteraria di Ohrid dove
oper San Clemente, si continu ad usare il
glagolitico fino al XII secolo.
Questo alfabeto fu chiamato dal popolo "kirilitza" in onore di S. Cirillo e diede l'origine al cirillico
moderno. Esso infatti molto pi semplice della "glagolitza" e una parte delle sue lettere deriva
dall'alfabeto greco. A poco a poco, a partire dal X secolo, la "kirilitza" cominci a sostituire la
"glagolitza". La maggior parte delle iscrizioni che risalgono a quell'epoca sono in "kirilitza", con essa
si scriveva pi facilmente su pietra e metallo
Un secolo dopo la creazione dell'alfabeto cirillico e dell'introduzione di esso in Bulgaria, alla fine del X
secolo, missionari bulgari portarono in Russia libri bulgari e vi diffusero l'alfabeto cirillico. La Russia
infatti introdusse l'alfabeto cirillico e si convert al cristianesimo ortodosso un secolo dopo la
Bulgaria, alla fine del X secolo.
L'alfabeto venne diffuso insieme con l'antico slavo ecclesiastico, e l'alfabeto usato per la lingua
clericale ortodossa si avvicina ancora al cirillico arcaico. Comunque, nei dieci secoli successivi alla
sua creazione l'alfabeto cirillico si adattato alla lingua parlata, ha sviluppato varianti regionali per
adattarsi alle caratteristiche delle lingue nazionali, ed stato soggetto a riforme accademiche e
decreti politici. Al giorno d'oggi svariate lingue nell'Europa orientale ed in Asia utilizzano il cirillico
come alfabeto ufficiale.

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Lo sviluppo della tipografia cirillica passato direttamente dallo stadio
medievale al tardo barocco, senza una fase parallela al Rinascimento
come nell'Europa Occidentale. Le lettere cirilliche tardo-medievali
mostrano una forte tendenza ad essere alte e strette. Pietro il Grande,
primo imperatore della Russia introdusse l'uso di rendere le lettere pi
simili a quelle dell'alfabeto latino agli inizi del XVIII secolo; in seguito
anche le altre lingue che utilizzavano l'alfabeto cirillico
occidentalizzarono la forma delle lettere. Cos, a differenza dei caratteri
greci, che si mantengono comunque pi conservativi, i caratteri cirillici
moderni sono per alcune lettere simili ai caratteri latini. I caratteri cirillici
maiuscoli e minuscoli non sono per cos differenziati come nella
tipografia latina. I caratteri cirillici minuscoli sono per lo pi versioni uguali, di dimensioni
leggermente ridotte, delle stesse lettere maiuscole (con poche eccezioni come la "a" e la "" che si
sono modellate sulla base delle loro corrispondenti occidentali).
I caratteri cirillici vengono classificati come stampatello (in russo: prjamoj shrift) e
corsivo ( kursivnyj shrift). Esiste una grande differenza tra le lettere scritte in
stampatello e quelle in corsivo, speecialmente nei manoscritti.

Forma arcaica
L'alfabeto cirillico nella sua forma arcaica fu adottato per la prima volta per scrivere testi in antico
slavo ecclesiastico, lingua liturgica e letteraria sviluppata da San Cirillo e Metodio. Oggi l'alfabeto
cirillico usato per i testi religiosi odierni assomiglia ancora al cirillico arcaico mantenendo l'uso di
varie lettere oramai obsolete nell'uso parlato dell'alfabeto.
Lalfabeto cirillico arcaico

Gli attuali alfabeti cirillici sono pressoch identici tra loro e si differenziano solamente per qualche
lettera corrispondente a suoni specifici delle lingue come la dellalfabeto serbo o la dellalfabeto
ucraino.
Ma il cirillico non viene utilizzato come sistema di scrittura solo da popolazioni slave, bens anche da
molte popolazioni dellAsia Centrale, come ad esempio Uzbechi, Kirghisi, Turkmeni, Kazachi presso le
quali fu introdotto per tramite del russo.

24 maggio, festa dei Santi Cirillo e Metodio


Per i popoli slavi il 24 maggio, festa dei Santi Cirillo e Metodio, una data veramente
importante, si festeggia la creazione dell'alfabeto e la nascita della cultura slava.
Festeggiare la creazione di un alfabeto cosa rara e davvero originale, tanto pi in quest'epoca poco
attenta alla cultura delle lettere.
Cirillo e Metodio sono gli artefici di una rivoluzione culturale che
proponeva il superamento del dogma che riteneva il greco, il latino e
l'ebraico le uniche lingue perfette con cui si potesse scrivere e parlare di
cose divine.Il greco e il latino regnavano incontrastate su tutte le altre
lingue in uso in Europa. Queste due lingue, insieme all'ebraico, erano le
uniche con cui si poteva celebrare la liturgia.
Le classi dirigenti romane e bizantine le usavano per discriminare molti
popoli che, per il solo fatto di non parlare questi idiomi, venivano
considerati barbari perci spesso costretti ai margini dello sviluppo
culturale e civile che riprendeva lentamente il cammino dopo il crollo
dellimpero romano doccidente. In quello scorcio di tempo tutti i popoli

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slavi parlavano un'unica lingua ma non possedevano un alfabeto per tradurre i suoni delle loro parole
in segni con cui comporre e leggere libri. Con linvenzione dellalfabeto poterono dar vita alla cultura
slava, scrivere la propria storia dalle origini raccogliendo le antiche narrazioni e le leggende
tramandate di bocca in bocca.
I moderni stati slavi sono orgogliosi del loro alfabeto e dei loro celebri inventori.

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