Semasiografica Glottografica
Logografica Fonografica
Maiuscole e minuscole
Prima testimonianza della minuscola: tipo di scrittura veloce del segretario di Cicerone nelle note tironiane,
corsiva latina.
La minuscola carolina viene adottata da Carlo Magno come font ufficiale del Sacro Romano Impero. Simile
alla diffusione del Times New Roman come font ufficiale di Word. Da quest’ultima deriva il “gotico”, scritto
con un pennino piatto detto “facture”.
Centro della stampa nell’Italia rinascimentale, a Venezia con Aldo Manuzio che scrive e stampa in
“umanistica” derivante dalla minuscola carolina. Aldo Manuzio inventa il corsivo tipografico.
Usanza di alternare tondo e corsivo per evidenziare una parte del testo (solo nell’alfabeto latino).
Polimorfismo grafico e allografi
- Aa Bb Cc sono diverse ma noi le percepiamo come uguali perché le abbiamo interiorizzate; sono
allografi;
- Alcuni allografi hanno valore distintivo.
Corrispondenza fra religione e alfabeto:
- Cattolici latinica (alfabeto romano);
- Ortodossi cirillico;
- Greco ortodosso alfabeto greco;
- Ebrei alfabeto quadrato;
- ISLAM abjad alfabeto arabo.ù
Glottico e cirillico
L’alfabeto cirillico si chiama così per via di due “agenti segreti” dell’imperatore d’oriente (Costantinopoli)
che si chiamavano Cirillo e Metodio, mandati nella regione della Moravia (fra Praga e Bratislava) per
controllare delle sommosse. Un modo per farlo era convincerli ad abbracciare riti e tradizioni romane, come
il rito cristiano (ortodosso).
La popolazione parlava una lingua slava (antico bulgaro); i due agenti provano a capire e scrivere la lingua
creando un alfabeto: il glagolitico, basato sul greco minuscolo con dei tratti inventati aggiunti. I moravi si
convertono al cristianesimo, qualche decennio dopo, allievi di Cirillo e Metodio creano l’alfabeto cirillico,
tutt’ora utilizzato nelle lingue slave.
L’uso del glagolitico è rimasto solo in alcune zone (es: Croazia) come alfabeto della lingua della liturgia,
fino agli anni ’30 del ‘900.
Particolarità cirillica e latinica
Nelle lingue slave doppia serie consonantica:
1) Vocali dure (non patalizzate);
2) Vocali molli (patalizzate)
È una scorciatoia per indicare la minore o maggiore patalizzazione dell’intera sillaba, non della singola
vocale. Vi è un dimorfismo nelle vocali anche se si leggono allo stesso modo in russo, mentre si scrivono in
modo uguale lettere che si pronunciano diversamente. Il segno debole si usa per indicare una variazione nella
vocale precedente.
Gli alfabeti fonografici e vocalici rispondono non solo alla pronuncia ma anche alle altre caratteristiche
morfologiche della lingua.
Slavica latinica
Alfabeto ceco:
- Differenza di scrittura;
- Consonanti dure e molli, es:
- Alfabeto regolare (creato a tavolino) da Jan Hus.
Alfabeto polacco:
- Meno coerente;
- Alfabeto spontaneo.
DA SAPERE:
1. Non è solo la pronuncia che ci guida;
2. Ci sono segni che non hanno suono ma sono programmati per natura dall’alfabeto per aiutare
qualcos’altro, es: l’h;
3. Un conto è leggere da una scrittura a mano (scrittura spontanea) e un conto è leggere da una stampa;
4. Esistono sistemi di scrittura più semplici da scrivere e che nella storia è stato più conveniente usare.
Trascrizione-traslitterazione
- Trascrizione: passaggio dal medium orale al medium scritto. Una buona trascrizione mi permette di
ricostruire il suono di una lingua nella maniera più accurata, usando uno stesso sistema di scrittura
(IPA).
- Traslitterazione: passaggio da un sistema di scrittura a un altro. Una buona trascrizione è il passaggio
ricostruibile fra due sistemi diversi.
Es:
La traslitterazione ha come parametro quello di ricostruire la scrittura originale della parola. Non ha nulla a
che vedere con la pronuncia. Un esempio è il passaggio fra il pinyin e i caratteri cinesi.
Non vi è corrispondenza fra grafia e pronuncia, es: