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Ci risiamo. Al Barbera, uno dei campi pi ostici della Serie A, il Napoli disputa una delle partite pi brutte
della stagione, venendo umiliato dal Palermo padrone di casa. Tutti si aspettavano un Napoli
grintoso,voglioso di ottenere la quinta vittoria consecutiva, ma non stato cos. Benitez, nonostante la
partita di gioved contro il Trabzonspor negli ottavi di finale di Europa League, opta per un turnover
inspiegabile lasciando in panchina Gargano, Koulibaly e Gabbiadini (autore dell unico gol azzurro).
Sembrava una partita alla pari, ma, al primo tentativo della squadra di Iachini, Lazaar trova il gol da 35
metri con una papera clamorosa di Rafael. A causa del suo errore,il Napoli non riesce pi a giocare in
modo rapido e negli ultimi 10 minuti della prima frazione di gioco, il Palermo dopo un contropiede
perfetto, va sul 2-0 con il gol di Vazquez su assist di un formidabile Dybala. Nella ripresa fuori Hamsik e
dentro Gabbiadini, ma il Napoli soffre ancora e Rigoni sigla il 3-0. L unica nota positiva il terzo gol
consecutivo in azzurro per Gabbiadini che dimostra di essere sempre pi, un elemento indispensabile per
il gioco di Benitez. Con questa vittoria, i rosanero possono sognare in alto, dato che si trova nella zona
alta della classifica, mentre il Napoli deve guardarsi alle spalle perch la Fiorentina, dopo la vittoria a
Sassuolo, pi viva che mai ed inizia a far paura
LORENZO CASTALDO
Vincenzo Vitale
La Lazio si presenta ad Udine col tridente composto da Felipe Anderson, Klose e Candreva. LUdinese deve fare i conti con
lassenza dellultimo minuto di Heurtaux, sostituito da Wague, in avanti invece ritorna titolare Tot Di Natale affiancato da
Thrau.
LUdinese parte in modo meno attendista del solito e prova a pungere la Lazio sia sugli esterni che con incursioni centrali. La
Lazio dal canto suo fatica a costruire una manovra efficace ma quando alzano il ritmo sugli esterni, gli uomini di Pioli sanno
come creare problemi. Al 23 proprio su un cross dalla destra Wague spinge ingenuamente Klose a pochi passi dalla
porta: larbitro assegna il rigore e Candreva con grande fredezza realizza con un cucchiaio. La Lazio in vantaggio e i friulani,
come fin troppo spesso accaduto in questa stagione, si trovano in svantaggio immeritatamente. Nei minuti successivi il
gioco diventa confuso e i laziali alzano un muro che impedisce ogni sbocco offensivo allUdinese, che non riesce a creare
alcuna occasione fino allo scadere del primo tempo.
La ripresa inizia con lo stesso copione: i padroni di casa fanno possesso palla, gli avversari giocano in ripartenza. Arriva cos
unaltra occasione nitidissima per i biancocelesti: al 52 Candreva su un rimpallo lascia partire un potente diagonale
rasoterra, Karnezis respinge sui piedi di Felipe Anderson che a porta praticamente sguarnita calcia alto. Fino al 70 non si
vede una sola azione degna di nota, complici i molti errori degli attaccanti. Un minuto dopo la squadra di Pioli divora
unaltra occasione ma stavolta il merito di Widmer che con un recupero portentoso impedisce a Klose di calciare a due
passi dalla porta. Al 76 invece lUdinese ad avere una buona palla per pareggiare, ma Berisha riesce a respingere il tiro di
Badu che aveva trovato lo spazio per concludere dal limite dellarea. Pochi secondi dopo Guilherme a impegnare il portiere
biancoceleste con una fucilata dai 20 metri, respinta sopra la traversa. La Lazio gioca duro e ricorre spesso allintervento
falloso per frenare le azioni avversarie, innervosendo sia i giocatori che i sostenitori bianconeri. La partita finisce cosi, 0-1:
una Lazio concretissima batte una bella ma poco cinica Udinese.
Ritorna il sogno Champions per la Lazio, che salendo a 37 punti in classifica, ora a solo 5 punti dal terzo posto. Invece
lUdinese resta nella zona centrale della classifica con 28 punti.
Udinese (3-5-2): Karnezis; Wague, Danilo, Piris; Widmer, Allan, B. Fernandes(61 Guilherme), Badu, Gabriel Silva(51 L.
Evangelista); Thrau(77 Aguirre), Di Natale.
Lazio (4-3-3): Berisha; Basta, de Vrij, Mauricio, Radu; Onazi(45 Cataldi), Biglia, Parolo; Candreva(71 Keita), Klose(75 Perea),
Felipe Anderson.
Alessandro Fusco
R.Agnello
Per la prima volta dal ritorno del Mancio2.0 lInter coglie il secondo
successo di fila e lo fa convincendo sullostico campo dellAtalanta. Un
virus intestinale tiene fuori Icardi a poche ore dal match mentre Kovacic
siede ancora in panchina. Basta solo un minuto per imfiammare la gara:
Shaqiri serve Guarin in area che viene steso dal capitano atalantino
Bellini, nessun dubbio calcio di rigore. Della battuta si incarica proprio
Shaqiri che, nonostante una deviazione del portiere Sportiello, sigla la sua
prima rete in Serie A. Dopo una clamorosa occasione sciupata da Pinilla, i
padroni di casa trovano comunque il pari grazie a Maxi Moralez che
sfrutta a pieno un incertezza di Ranocchia. Prima dellintervallo per
inizia il Guarin show: dribling su due avversari e sinistro a giro sul palo
lontano. LInter va cos al riposo sul 2-1. Il secondo tempo inizia con
lespulsione di Benaloune che, non contento di aver falciato Shaqiri,
protesta vibrantemente con larbitro, prendendo cos due gialli in pochi
secondi lasciando lAtalanta in 10 uomini. Il vantaggio numerico
galvanizza linter e lindemoniato Guarin che da 30 metri con il destro
fulmina Sportiello ufficiosamente i conti. Il colombiano per non ha
ancora terminato la sua gara perfetta, infatti trova limbucata giusta per
Palacio che fissa il risultato sul definitivo 1-4. Con un Guarin cos si pu
davvero sognare.
Antonio Greco
Dario Vezzo
Il Chievo stende la Samp. Izco e Meggiorini regalano i 3 punti, nel finale accorcia Muriel
Importante successo dei clivensi in chiave salvezza. Per Mihajlovic sono 4 le gare senza vittoria.
Dopo quella ottenuta con il parma il Chievo conquista unaltra fondamentale
vittoria in chiave salvezza, questa volta contro la Sampdoria di Mihajlovic. Sinisa in
vista del derby tiene fuori i diffidati De Silvestri, Soriano, Okaka ed Eder, con gli
esordi dallinizio di Acquah e Correa e nella ripresa di Muriel. Dallaltra parte
Maran cambia la coppia dattacco lanciando Meggiorini-Botta e non PaloschiPellissier. La gara cambia dopo 140 secondi a favore del Chievo grazie a un tiro da
fuori di Izco che batte Viviano complice una deviazione di Romagnoli. La partita
bruttina, il ritmo basso. Bizzarri vola su un angolo di Duncan al 18 e sul tiro da
fuori di Birsa al 26 mentre Etoo spara sul portiere. Al 39 arriva poi il raddoppio
gialloblu: Wszolek sbaglia il disimpegno a centrocampo e lascia campo libero a
Meggiorini che si invola da solo verso la porta di Viviano, superandolo con grande
freddezza. La Samp prova a reagire ma non riesce a rientrare in partita. In pieno
recupero Muriel segna il gol del 2-1 che regala tre minuti di terrore al Chievo.
Dopo 60 secondi Eto'o sfiora il clamoroso pareggio con un destro a giro dal limite.
Con i 3 punti il Chievo supera lAtalanta e raggiunge Empoli e Verona a 22
portandosi a +4 sul Cagliari terzultimo. Periodo nero invece per la Sampdoria che
ha smarrito la strada della vittoria dato che gli uomini di Mihajlovic non vincono
da 4 gare: 2 pareggi e 2 sconfitte.
Vincenzo Vitale
Il presidente della lazio al dg dellischia iodice: Beretta conta zero, il Carpi non pu andare in Serie A
Lotito fa pressioni: l'Ischia deve sostenere il suo programma o non avremo contributi. Io rappresento una piccola
societ, lui un uomo potente: ho registrato per cautelarmi. Queste le parole di Pino Iodice, direttore generale
dell'Ischia Isolaverde, 49 anni, un lungo passato nel Napoli e rappresentante in Lega Pro di uno dei club che hanno
sfiduciato il presidente Mario Macalli. Colui che Claudio Lotito, patron di Lazio e Salernitana nonch paladino del calcio
istituzionale italiano, sta spingendo nella battaglia che si sta combattendo in Lega Pro dopo la mancata approvazione
del bilancio che ha portato per lappunto a una sfiducia di fatto del presidente Mario Macalli. Lotito luomo ovunque,
quello che comanda in lega e in Figc, quello che tutti chiamano per avere un'idea, risolvere grane, trovare fondi e a
quanto pare, per quanto detto dal dg Iodice, deciso a conseguire il proprio obiettivo senza curarsi dei modi.
Ti faccio un discorso - dice Lotito a Iodice - : secondo te in Lega di A decide Maurizio Beretta? Sai cosa decide? Zero. E
allora: il presidente fra un anno e mezzo va a casa da solo, l'accompagno io, e rappresenta zero. Viene fatta una
commissione strategica, tre presidenti, uno del Nord, uno del Centro, uno del Sud, e ogni 20 giorni vedono l'attuazione
del programma. Il direttivo viene tolto, Pitrolo (vicepresidente di Lega, ndr), quello, tutti. Chi viene eletto va l a
lavorare. E vi tranquillizzo, io non sono candidato a niente, non m'interessa, voglio salvare la Lega Pro. Se la Lega Pro nel
giro di dieci giorni non trova un gruppo di maggioranza che io in questo momento ho su questo progetto che ti ho
detto, ti spiego che succede. Il 16 abbiamo l'assemblea, a me non cambia, ho preso 100mila euro, ma 4 milioni l'anno ci
metto nella Salernitana. Se non si risolve 'sto problema, il 16 non arrivano i soldi, perch non ci sono. Iodice lo
interrompe: ci sono 5 milioni per la Lega Pro. Lotito lo corregge e spiega: "Ma quei 5 milioni s e li semo gi magnati. E i
5 della seconda tranche ci sono. La Figc dava 10 milioni alla Lega Pro, 9 alla B, che sta nelle stesse condizioni: m'ha
chiamato Abodi, sta a piagn , mi vuole vedere. I 25 milioni che il Coni ha tagliato alla Figc sono stati tolti a Lega di B,
Lega Pro, arbitri: hai visto quel testa di c... di Nicchi, sta a fare un casino. Tu mi dici: cacciamo Macalli. Ma quand'
successa questa storia, la Federazione usciva con 3 milioni di perdita di bilancio, allora cacciamo Tavecchio? Macalli si
messo a piangere: non me lo potete fare, sono rovinato. Eravamo in tre in una stanza. Tavecchio gli ha detto: ' ma ndo
c.. li prendo i soldi che non ci stanno? E allora ho pensato: facciamo un'anticipazione di cassa sui progetti della
fondazione, che decido io, ho la maggioranza in Lega. Questa roba, per, se non si trova un accordo in Lega Pro il 16,
non si far mai, chi c... si espone? Se ci esponiamo io e Tavecchio... Oggi se sei senza soldi vai da un amico, no?
L'amicizia ha un peso, il rapporto personale ha un peso, no?.
Poi sulla Serie B: Ho detto ad Abodi (presidente della Lega di B, ndr): Andrea, dobbiamo cambiare... Se me porti su il
Carpi... Una pu sal... Se mi porti squadre che non valgono un c... Non fra due o tre anni non c'abbiamo pi una lira.
Perch io quando vado a vendere i diritti televisivi - che abbiamo portato a 1,2 miliardi grazie alla mia bravura, sono
riuscito a mettere d'accordo Sky e Mediaset, in dieci anni mai nessuno -fra tre anni se c'abbiamo Latina, Frosinone, chi
c... li compra i diritti? Non sanno manco che esiste, Frosinone. Il Carpi... E questi non se lo pongono il problema!. Il
tutto, perfettamente registrato e poi diffuso dallinterlocutore Iodice, ha cos inevitabilmente innescato una bufera sul
patron della Lazio: lelite del calcio, club, istituzioni, presidenti, calciatori e varie, compresi coloro che lo hanno sempre
sostenuto (esclusi ovviamente Macalli, Abodi e tutti i diretti interessati), si sono scagliati contro limmoralit di Claudio
Lotito e il ruolo che oggi ricopre nel calcio italiano. Giusto, ma le parole di Lotito non rappresentano altro di ci che
oggi realmente il calcio, un business. Era necessario che il direttore generale di un piccolo club di Lega pro denunciasse
il tutto per innescare finalmente lo sdegno generale? Al di l di ci, senza voler andare ad indagare, senza malignare, a
far riflettere c il fatto che ad oggi, in Italia, a rappresentare il nostro sport preferito ci sono Carlo Tavecchio e Claudio
Lotito, certamente non due grandi campioni di stile.
Gianluca Castellano
La giornata di campionato di serie B,post telefonata-Lotito, vede rallentare la prima e la seconda della classe, Carpi e
Bologna, fermate entrambe in casa con il risultato di 0 a 0 rispettivamente dallo Spezia e dalla Ternana. Ne approfitta un
lanciatissimo Livorno (4 vittorie nelle ultime 5 di campionato), corsaro sul campo del Varese con il risultato di 0-1, che
intravede cos il secondo posto, ora distante solamente 2 punti. Al quarto posto, a quota 42, un solo punto sotto i
toscani, troviamo un Avellino in forma eccellente: 3 vittorie consecutive in altrettante partite, 5 gol fatti e 0 subiti e
addirittura un 3 a 0 senza storie contro un Frosinone in crisi, scivolato al sesto posto in classifica. Subito dietro gli irpini
troviamo il Vicenza, il quale espugna il San Nicola di Bari per 1 a 0, mettendo in crisi la squadra pugliese, che ora si trova
solamente 3 punti sopra la zona play-out e a forte rischio. Vince il Lanciano tra le mura amiche per 2 a 0 contro il
Brescia, stesso risultato con il quale il Perugia supera il Modena grazie ai gol di Verre e Fazzi. Importantissime vittorie in
bassa classifica: il Latina di mister Iuliano risorge in casa e batte il Pescara con una doppietta di Viviani agganciando cos
il Varese al terzultimo posto in classifica; vittoria importantissima anche per il Cittadella, che torna da Vercelli con tre
punti in tasca grazie allo 0 a 1 a danno proprio della Pro Vercelli. Pareggiano 1 a 1 Virtus Entella e Trapani, 1 solo punto
che serve poco ad entrambe. In attesa del posticipo del luned tra Catania e Crotone, la classifica di serie B va
accorciandosi sempre pi, soprattutto nella zona medio-bassa, dove troviamo ben 12 squadre in soli 6 punti e il Crotone
ultimo a quota 24, ad una sola vittoria di distanza dal trio Varese-Latina-Catania, che viaggiano a braccetto a 27 punti al
penultimo posto della graduatoria e a forte rischio retrocessione. E se dovesse vincere il Crotone nel posticipo,
sarebbero tutte l, a lottare con le unghie e con i denti, per una permanenza nella serie cadetta.
Carlo Sicignano
MARCO
SORRENTINO
IT IS NOT A DREAM
Non mai troppo tardi. E Luca
Vanni, gigante aretino ,a 30 anni
(tanti per un tennista) sta
scoprendo lebbrezza del tennis ad
altissimo livello e dimostra di
trovarsi benissimo: raggiunge la
prima finale in carriera nel circuito
maggiore al Brasil Open, torneo Atp
250 dotato di un montepremi di
505.655 dollari disputatosi sui
campi in terra rossa di San Paolo, in
Brasile. Purtroppo Vanni costretto
a cedere in finale all uruguaiano
Cuevas n 32 della classifica Atp
dopo una bella lotta durata 2h e 30
minuti con il punteggio 4/6 6/3 6/7
.Ma la sua resta una bella favola.
Vanni infatti , partendo
dalle
qualificazioni , giunto fino alla
finale, raggiunta senza aver mai
assaporato la gioia di un successo in
un Main Draw
del circuito
maggiore . Anche con laiuto della
buona sorte, che gli ha permesso di
prendere nel tabellone di San Paolo
un bye grazie al forfait di Feliciano
Lopez .Nei quarti l italiano ha
battuto il serbo Dusan Lajovic,
numero 77 Atp, vendicando cos la
sconfitta contro il serbo a Quito
della scorsa settimana. Vanni si
imposto in due tie break: 7-6(5) 76(4) dopo un'ora e 54 minuti con 10
ace all'attivo. In semifinale si
imposto sul brasiliano Joao Souza
numero 110 Atp che ha battuto per
64 67(5) 64, in poco meno di tre
ore di gioco. La sua non stata una
carriera
facile,
costellata
soprattutto da numerosi infortuni.
Sembra strano, paradossale, fare un discorso simile proprio dopo il torneo in cui Andy ha fatto il suo grande rientro nel
gotha del tennis mondiale, dopo un anno dinferno passato a recuperare dallinfortunio alla schiena. Ma bisogna
guardare in faccia alla realt: Murray un grande giocatore, un Campione, ma quando si tratta di Slam, non riesce mai
ad essere competitivo fino in fondo. Federer, Nadal e Djokovic hanno dimostrato pi di lui (e spesso contro di lui) di
essere in grado di alzare il loro livello di gioco quando le cose si mettevano male, mentre lo scozzese si reso
protagonista del fenomeno inverso, estraniandosi dalla partita nel momento in cui sentiva che gli stava scivolando via
dalle mani.
Quindi quanto c di vero nel mito dei Fab 4? Dopo un anno e mezzo, anche la classifica ripropone i magnifici 4 nei
primi posti, ma tutti considerano Murray un gradino al di sotto degli altri 3. Certo, il bicchiere pu anche essere visto
come mezzo pieno: Murray, dopo tanti anni, nel 2012 riuscito finalmente a sedersi al tavolo dei Campioni Slam, e
quello che ha ottenuto in unepoca cos soffocata dalla grandezza di Federer, Nadal e Djokovic, senzaltro di grande
prestigio.
Eppure, per tutti rimane un grande incompiuto. Non mai stato numero 1, neanche una settimana, e non mai
riuscito a scalfire fino in fondo le gerarchie degli Slam.
Ma allalba del 2015, e dopo lennesima sconfitta bruciante ad un passo dalla gloria, rimane linterrogativo: esistono
ancora i Fab 4? O meglio: sono mai realmente esistiti?
Alessandro Testa
Il bello di alcuni sport che sono imprevedibili e sino agli ultimi secondi possono
sorprenderti. Ecco cos, la vittoria che non ti aspetti, il Pesaro alla vigilia della gara con
la Reggiana (seconda in classifica) era condannata alla sconfitta in quanto fanalino di
coda del campionato a pari punti con la Caserta che forte delle 4 vittorie consecutive
si presentava a Pistoia da favorita; questo affermavano gli esperti leggendo ed
interpretando le carte. Il campo ha invece raccontato altre storie, nella partita
Pesaro-Reggiana, due tiri liberi a 7dalla fine valgono il 75-74 vincente dei padroni di
casa, mentre nello scontro Pistoia-Caserta i campani cedono solo allultimo quarto
chiudendo 87-76. Ne approfitta Venezia che battendo Varese 53-67, torna alla vittoria
riagguantando Reggio Emilia al 2posto. Vince anche laltra grande inseguitrice,
Sassari, che per non diverte ma soffre contro Roma (72-61). In discesa libera Capo
dOrlando battuta con troppa facilit, 57-74, da un Cremona, sempre perdente nelle
ultime 4 gare. Stessa sorte per il Trento che realizza un buona la quinta contro il
Brindisi (95-83). Chiude la 19/a giornata Milano che dopo aver regalato il primo quarto
ad Avellino alza la testa e vince 95-78 e vola a pi 6.
MIRKO MAZZOLA
Emozioni, tutta una mera questione di emozioni. Si pu lacrimare per gioia, tristezza o disperazione, lo sa bene Alex
Schwazer che ha iniziato a mostrarsi in lacrime alle Olimpiadi di Pechino 2008 quando la felicit straripava dagli occhi
per la tanto desiderata e sognata medaglia doro. Poi il sogno si tramuta in incubo ed ecco che i suoi occhi come
vulcani eruttano goccioline salate per la disperazione; il marciatore risulta positivo all'eritropoietina. scoppia lo
scandalo e arriva la squalifica a 3 anni e mezzo (prolungata di altri tre mesi dal Tribunale Nazionale Antidoping del
Coni), tutti lo abbandonano, i Carabinieri di Bologna cui apparteneva lo congedano, gli sponsor rescindono i contratti.
Alex non si arrende riprende gli allenamenti e inizia ad intravedere la possibilit di gareggiare a Rio 2016.; poco
importa che la sua vicenda abbia coinvolto anche l ex fidanzata Carolina Kostner, la sua vita sembra aver ritrovato il
binario giusto. Il suo treno per Schwazer lha perso anni fa e cos in questi giorni arrivato il rifiuto alla sua
candidatura. Sentendo il peso della concorrenza il marciatore campione olimpionico ha dichiarato sul collega Giorgio
Rubino: Se vogliono Rubino per un 20 posto, facciano loro. Pronta la risposta del presidente della Fidal, Alfio Giomi:
giusto che le regole vengano rispettate e la Fidal le rispetter fino in fondo. Preferiamo un 20 posto piuttosto che
una medaglia che possa essere fatta escludendo qualcuno. Riteniamo di avere gi i tre marciatori per la 50 chilometri
quindi impensabile che si debba lasciare fuori qualcuno che ha seguito un percorso per far posto a una possibile
medaglia. Questa medaglia non farebbe lustro a nessuno, nemmeno a lui, se ottenuta cos. Ed ecco arrivare le lacrime
di tristezza, parole di frustrazione, parole di rabbia, parole avventate che gli costano la sua ultima possibilit di
partecipare alla massima competizione dello sport. La Fidal per d lidea di voler solo punire il campione e cos gli
apre una porticina comunque significativa e forse per i mondiali 2017 salvo nascita di nuovi talenti pi meritevoli, lo
rivedremo in pista e magari anche in lacrime
MIRKO MAZZOLA
Corinne Crescenzo