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San Gioele Profeta dIsraele | 1



San Gioele
Profeta dIsraele

19 ottobre

Gerusalemme, V secolo a.C.

Commemorazione di san Gioele, profeta, che
annunci il grande giorno del Signore e il mistero
delleffusione del suo Spirito su ogni uomo, che la
maest divina si degn di compiere mirabilmente in
Cristo nel giorno di Pentecoste.
Gioele (in ebraico: , yoel; V secolo a.C.; ...) un
personaggio dell'Antico Testamento, profeta ebreo, il
secondo dei dodici profeti minori. Le sue profezie sono
riportate nell'omonimo libro biblico.
Le date della sua nascita e morte sono incerte, anche se,
d'accordo con il suo scritto, si suppone che sia vissuto dopo
l'esilio di Babilonia, verso la met del V secolo a.C..
Il suo nome significa Jahwe El, cio Il Signore Dio.
La Chiesa cattolica lo venera come santo. La sua commemorazione, un tempo fissata al 13 luglio, nel
nuovo Martirologio Romano stata spostata al 19 ottobre.
uno dei dodici profeti minori, le cui profezie sono contenute nel breve libro anticotestamentario
che porta il suo nome e che anche l'unica fonte da cui si pu ricostruire qualche notizia che lo
riguarda. Secondo gli studiosi, l'epoca della sua esistenza sarebbe l'inizio del V secolo a.C. Tutti i dati
storici rilevabili all'interno del suo scritto, infatti, porterebbero a pensare che la sua opera si collochi
durante l'occupazione persiana della Palestina. Si suppone che fosse di stirpe sacerdotale, perch
parla spesso di offerte sacre, di offerte nel Tempio e di sacerdoti, ai quali si rivolge con una certa
autorit; esercit a Gerusalemme, ai cui abitanti si rivolge nel libro. Alla base della profezia di Gioele
vi sicuramente una calamit naturale verificatasi proprio in quei tempi. Ma il profeta ne prevede
una peggiore e invita alla alla penitenza. La seconda parte del libro una descrizione del giorno del
Signore, cio del suo supremo intervento nella storia, accompagnato da una straordinaria ed
universale effusione del suo Spirito. Seguir il Giudizio divino sulle genti e l'alba di un nuovo mondo.
(Avvenire)
Martirologio Romano: Commemorazione di san Gioele, profeta, che annunci il grande giorno del
Signore e il mistero delleffusione del suo Spirito su ogni uomo, che la maest{ divina si degn di
compiere mirabilmente in Cristo nel giorno di Pentescoste.
Il nuovo Martyrologium Romanum ha spostato al 19 ottobre la celebrazione liturgica di s. Gioele,
che nel passato nella Chiesa latina, era ricordato al 13 luglio.
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uno dei dodici profeti minori, le cui profezie sono contenute nel breve libro biblico che porta il suo
nome e che anche lunica fonte da cui si pu ricostruire qualche notizia che lo riguarda.
Gli studiosi, hanno supposto che lepoca della sua esistenza sia linizio del V secolo a.C. perch nel
suo libro non si fa menzione di notizie storiche certe, non parla delle grandi potenze dellepoca come
la Samaria, lAssiria e Babilonia, quindi si pensa che fossero gi{ tramontate.
Egli cita come nemici dIsraele, lEgitto e lIdumea, ma in particolare i Fenici ed i Filistei che vengono
accusati di vendere i figli di Giuda (ebrei) come schiavi ai Greci.
Accenna alla dispersione del popolo ebraico fra le altre nazioni e la frammentazione del suo
territorio; non nomina un re e le funzioni di guida, nei suoi scritti, sembrano affidate agli anziani
ed ai sacerdoti.
Nomina il Tempio, per mancano le offerte per i sacrifici quindi tutto fa pensare ad unepoca di
grande povert e ad un Israele, ridotto di numero di abitanti e di importanza; perci gli studiosi
hanno pensato allepoca delloccupazione persiana della Palestina, nel V secolo a.C.
Si suppone che fosse di stirpe sacerdotale, perch parla spesso di offerte sacre, di offerte nel Tempio
e di sacerdoti, ai quali si rivolge con una certa autorit; esercit nel territorio di Giuda e pi
particolarmente a Gerusalemme, ai cui abitanti si rivolge nel libro.
Alla base della profezia di Gioele vi sicuramente una calamit naturale verificatasi proprio in quei
tempi; una enorme invasione di cavallette, come solo in Oriente se ne pu vedere, aveva devastato i
campi della Giudea, portando miseria e fame alla popolazione.
Il profeta interpretando questo flagello, come castigo inviato da Dio, ritiene che sia necessario
invitare tutto il popolo a fare penitenza ed a chiedere il perdono dei propri peccati. Ma ci non basta
a placare lira di Dio e Gioele vede approssimarsi un altro flagello, pi terribile del precedente,
descritto come un immenso esercito di soldati nemici, pi numeroso delle cavallette.
il giorno del Signore o il giorno della vendetta che si avvicina, il profeta incita di nuovo alla
penitenza (2, 12-17) e finalmente lira di Dio si placa. Il flagello viene scongiurato, la terra ritorna
fertile ed Israele riconosce in Iahweh il suo Dio; questo riconoscimento come una conversione
gradita a Dio, che ricambia con la promessa di favori straordinari, assicurando che quando verr il
nuovo giorno dei Signore, egli far{ giustizia di tutti i nemici dIsraele radunati nella valle di
Giosafat e riunito il suo popolo disperso, abiter eternamente in mezzo a loro.
La seconda parte del libro una grandiosa descrizione del giorno del Signore, cio del suo supremo
intervento nella storia, accompagnato da una straordinaria ed universale effusione del suo Spirito;
seguir{ il Giudizio divino sulle genti e lalba di un nuovo mondo.
S. Pietro apostolo proclam leffusione dello Spirito, adempiuta nel giorno di Pentecoste, con la
discesa dello Spirito Santo e con i prodigi che laccompagnarono e la seguirono (Act. 2, 16-21).
La liturgia della Chiesa utilizza buona parte del libro di Gioele nei responsori, lezioni, antifone del
Breviario e nelle letture della Messa, specie durante i periodi di penitenza come lAvvento, la
Quaresima, le Ceneri.
ritenuto il profeta della Pentecoste. La Chiesa greca, lonora il 19 ottobre, data a cui si adeguata
attualmente la Chiesa latina, uniformandone la celebrazione.
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Profeti minori

Con Profeti minori (dicitura cristiana) o Dodici (dicitura ebraica) si intendono 12 libri profetici
dell'Antico Testamento, che nel canone ebraico sono contati come un testo unico.
Sono definiti "minori" in contrapposizione ai libri profetici "maggiori", cio Isaia, Geremia, Ezechiele (e
Daniele nella tradizione cristiana). La differenza tra i due gruppi principalmente metrica, dato che i
primi sono scritti pi o meno brevi composti da pochi capitoli, a differenza dei secondi i cui libri sono di
notevole entit.
La dicitura ebraica (ter 'asar, 12 in aramaico), quella greca (mikri proftes,
profeti minori) o (Dodekaprofton, dodici profeti).
L'ordine dei 12 libri varia a seconda del canone di riferimento (ebraico, greco, latino).
Elencazione ebraica

n. Libro Profeta
1 Libro di Osea Osea
2 Libro di Gioele Gioele
3 Libro di Amos Amos
4 Libro di Abdia Abdia
5 Libro di Giona Giona
6 Libro di Michea Michea
7 Libro di Naum Naum
8 Libro di Abacuc Abacuc
9 Libro di Sofonia Sofonia
10 Libro di Aggeo Aggeo
11 Libro di Zaccaria Zaccaria
12 Libro di Malachia Malachia
Brevi sunti dei libri

Libro di Osea
composto da 14 capitoli e descrive vari
oracoli del profeta Osea. La maggior parte di
tali profezie parlano dell'amore di Dio - sposo
per Israele - sposa, che per infedele perch
idolatra, ed annunciano il castigo che si
realizzer nell'anno 722 a.C.con la conquista
assira del regno di Israele.
Tuttavia c' sempre l'annuncio della
redenzione finale di Israele ad opera della
misericordia di Dio (Os 2,11.21; 14,5).

Libro di Gioele
Nei primi due capitoli una invasione di
cavallette che devasta la Giudea provoca una
liturgia di lutto e di supplica alla quale Jahv
risponde promettendo la fine del flagello ed il
ritorno dell'abbondanza.
Negli altri due capitoli viene descritto in uno
stile apocalittico il giudizio delle nazioni e la
vittoria definitiva di Jahv e di Israele.
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Libro di Amos
Amos era pastore a Tekoa (Am 1,1) (un villaggio di Giuda a 9 chilometri a sud-est di Betlemme);
estraneo alle confraternite dei profeti, stato inviato da Jahve a profetizzare a Israele (Am 7,14).
Dopo un breve ministero, che ebbe come quadro principale il santuario scismatico di Betel (Am 7,10)
e che esercit, probabilmente, anche a Samaria, fu espulso da Israele e ritorn alle sue prime
occupazioni. Predica sotto il regno di Geroboamo II (783-743), epoca in cui il regno del nord si
estende e si arricchisce e in cui lo splendore del culto maschera l'assenza di una religione vera. Amos
condanna, in nome di Dio, la vita corrotta delle citt, le ingiustizie sociali e la falsa sicurezza che si
pone in riti in cui l'anima non si impegna (Am 5,21-22). Jahve castigher duramente Israele, la cui
elezione obbliga ad una pi grande giustizia morale (Am 3,2). Il giorno di Jahve (l'espressione
compare qui per la prima volta) sar tenebre e non luce (Am 5,18); la vendetta sar esercitata da un
popolo che Dio stesso chiama (Am 6,14), l'Assiria; essa non nominata, ma occupa l'orizzonte del
profeta. Tuttavia Amos apre una piccola speranza, la prospettiva di una salvezza per la casa di
Giacobbe (Am 9,8), per il resto di Giuseppe (Am 5,15 primo uso profetico di questo termine).

Libro di Abdia
Il libro di Abdia rievoca la dolorosa vicenda della caduta di Gerusalemme, conquistata dall'esercito di
Nabuccodonosor (586-587 a.C.), utilizzando il genere dell'oracolo, cio di un severo e forte
pronunciamento del profeta, fatto nel nome del Signore.
Il popolo di Edom nel libro di Abdia viene chiamato con diversi nomi: "Esa" (Abd 6), "monte di
Esa" (Abd 1,8; 9; 10) e "casa di Esa" ( Abd 18).
Secondo i racconti patriarcali (vedi Genesi 25,24-30), Esa chiamato anche Edom. Edom/Esa era il
fratello di Giacobbe e si stabil nella regione che da lui prese il nome Idumea o Edom e che
situata a sud della Giudea.
Questa regione montagnosa qui chiamata col nome di "monti di Esa". La sua capitale Petra, una
citt costruita negli anfratti delle rocce di questa regione montagnosa. Petra era, perci, simbolo di
inaccessibilit e di sicurezza, tanto che il testo di Abdia la descrive personificandola, mentre si
compiace della sua posizione tra le rocce, che la rendono inespugnabile: Tu che abiti nei crepacci
rocciosi e delle alture fai la tua dimora, dicendo in cuor tuo: Chi potr gettarmi a terra? (Abd 3).
Ebbene, Dio demolir questa citt fortificata e l'abbatter (Abd 15), perch lui solo la "roccia" di
Israele.
Mentre a consolare i deportati in Mesopotamia, costretti al lavoro coatto nel grande canale tra Babel
e Nippur, c'era il grande profeta Ezechiele, tra i sopravvissuti ci fu il giovane Abdia, che profer una
dura minaccia contro gli edomiti insieme all'annuncio consolatorio della restaurazione di
Gerusalemme, destinata ad accogliere il Messia.

Libro di Giona
La Parola del Signore rivolta a Giona, figlio di Amittai, e gli viene comandato di andare a predicare
a Ninive, la Grande Citt. Giona invece fugge a Tarsis via nave. Ma la nave investita da un
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temporale e rischia di colare a picco dalla violenza delle onde. Giona allora ritrova improvvisamente
il proprio coraggio e svela ai compagni di viaggio che la colpa dell'ira divina sua, poich ha rifiutato
di obbedire a JHWH; perch la nave sia salva, egli deve essere gettato in mare. E cos Giona gettato
in mare, ma un "grande pesce" lo inghiotte. Dal ventre del pesce, dove rimane tre giorni e tre notti,
Giona rivolge a Dio un'intensa preghiera, che ricorda uno dei Salmi. Allora, dietro comando divino, il
pesce vomita Giona sulla spiaggia. Allora Giona si decide a compiere la sua sua missione e va a
predicare ai niniviti. Questi, contro ogni aspettativa, gli credono, proclamano un digiuno, si vestono
di sacco e Dio decide di risparmiare la citt. Ma qui riemerge l'istinto ribelle di Giona: lui non
contento del perdono divino, voleva la punizione della citt di Ninive. Allora si siede davanti alla
citt e chiede a Dio di farlo morire. Il Signore mentre lui dorme fa spuntare un ricino sopra la sua
testa per fargli ombra, ed egli se ne rallegra. Ma all'alba del giorno dopo un verme rode il ricino che
muore, il sole e il vento caldo flagellano Giona, che invoca di nuovo la morte. Allora l'autore riporta
le parole di Dio, divenute celeberrime:
Tu ti dai pena per quella pianta di ricino per cui non hai fatto nessuna fatica e che tu non
hai fatto spuntare, che in una notte cresciuta e in una notte perita; ed io non dovrei aver
piet di Ninive, quella grande citt, nella quale sono pi di centoventimila persone, che non
sanno distinguere fra la mano destra e la sinistra, e una grande quantit di animali?
(4,10-11)

Libro di Michea
composto da 7 capitoli e contiene vari oracoli del profeta Michea contenenti esortazioni contro
l'ingiustizia sociale e l'idolatria, annunci di castigo ma con una speranza messianica. Vedi (Mi 5,1-2)
circa la nascita del Messia a Betlemme).
Il libro si divide in quattro grandi parti che alternano la minaccia e la promessa:
o processo di Israele (Mi 1,2-3,12)
o promesse a Sion (Mi 4,1-5,14)
o nuovo processo di Israele (Mi 6,1-7,7)
o speranze (Mi 7,8-20)
E tu, Betlemme di Efrata cos piccola per essere fra i capoluoghi di Giuda, da te mi uscir
colui che deve essere il dominatore in Israele; le sue origini sono dall'antichit, dai giorni
pi remoti.
(Mi 5,2)
Come si legge nella presente citazione il libro di Michea il solo che precisa che il Messia futuro
nascer a Betlemme; interessante inoltre notare che lui specific l'Efrata in Giuda (al tempo di
Michea esistevano infatti due Betlem).

Libro di Naum
Il libro di Naum un insieme di composizioni poetiche:
o Na 1,2-8 -- Un inno acrostico (tutti i versi cominciano con le lettere dell'alfabeto ebraico;
qui l'acrostico non per perfetto). L'inno presenta la teofania del Dio-guerriero, Dio
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nazionale, usando degli attributi conosciuti dall'antica tradizione. Il Dio-guerriero esce in
guerra per il suo popolo.
o Na 1,9-15 -- Tre brevi detti, probabilmente frammenti di detti profetici cultuali.
o Na 2,1-13 -- Il canto che annuncia la caduta di Ninive.
o Na 3,1-19 -- La descrizione della caduta di Ninive.

Libro di Abacuc
Il primo capitolo una discussione tra il Signore ed il profeta che turbato dal vedere i cattivi
apparentemente prosperare. Nel secondo capitolo il Signore gli raccomanda di essere paziente;
infatti i giusti devono imparare a vivere conformemente alla fede.
Il Signore rispose e mi disse: "Scrivi la visione e incidila bene sulle tavolette perch la si
legga speditamente. una visione che attesta un termine, parla di una scadenza e non
mentisce; se indugia, attendila, perch certo verr e non tarder". Ecco, soccombe colui che
non ha l'animo retto, mentre il giusto vivr per la sua fede
(Ab 2,2-4)
Questo brano e soprattutto la frase finale: "il giusto vivr per la sua fede" ritenuto la parte di
maggior importanza. Verr ripreso da San Paolo nella sua dottrina sulla fede Rm 1,17.Il capitolo terzo
contiene la preghiera di Abacuc nella quale egli riconosce la giustizia di Dio.

Libro di Sofonia
composto da 3 capitoli e contiene vari oracoli del profeta Sofonia contenenti in particolare
esortazioni agli Ebrei, giudizio delle nazioni, promessa di restaurazione. Vi si annuncia la venuta del
giorno di Jahv e del suo giudizio per il popolo ebraico che ha seguito dei pagani ed ha commesso
delle cattive azioni. Anche le nazioni vicine devono subire un giudizio, come i Filistei, i Moabiti, gli
Etiopi e gli Assiri.
Solamente gli umili e i modesti resteranno vivi e sicuri sotto la protezione di Dio.
Far restare in mezzo a te un popolo umile e povero; confider nel nome del Signore il
resto d'Israele. Non commetteranno pi iniquit e non proferiranno menzogna; non si
trover pi nella loro bocca una lingua fraudolenta. Potranno pascolare e riposare senza
che alcuno li molesti.
(So 3,12-13)
Il primo capitolo parla come in futuro il mondo si riempir di corrotti. Il secondo capitolo esorta il
popolo ebraico a ricercare la giustizia e l'umilt. Il capitolo terzo parla della venuta del Messia
quando tutte le nazioni si raduneranno per il combattimento. Ma il Signore regner in mezzo ad
esse.

Libro di Aggeo
Il libro composto di quattro brevi discorsi, e l'argomento questo: poich il tempio resta in rovina,
Jahve ha colpito i prodotti della terra; ma la sua ricostruzione porter un'era di prosperit; malgrado
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la sua apparenza modesta, questo nuovo tempio eclisser la gloria dell'antico e la potenza
promessa a Zorobabele, l'eletto di Dio. La costruzione del tempio presentata come la condizione
per la venuta di Jahve e dello stabilirsi del suo regno: l'era della salvezza escatologica sta per aprirsi.

Libro di Zaccaria
Il libro ha due sezioni. La prima Zc 9-14) contiene oracoli contenenti esortazioni per la ricostruzione
del tempio di Gerusalemme. La seconda Zc 9-14): descrive in particolare l'esaltazione del re-messia e
il sacrificio di un "trafitto" dal quale deriva salvezza.
Il tema comune delle due sezioni una forte speranza messianica. La tradizione cristiana ha visto nel
"trafitto" una prefigurazione di Ges.

Libro di Malachia
Il libro si compone di sei brani costituiti sullo stesso tipo: Jahve, o il suo profeta, lancia
un'affermazione che discussa dal popolo o dai sacerdoti, e che sviluppata in un discorso in cui si
alternano minacce e promesse di salvezza. Ci sono due grandi temi: le colpe cultuali dei sacerdoti e
anche dei fedeli (Mal 1,6), (Mal 2,9), (Mal 3,6-12), e lo scandalo dei matrimoni misti e dei divorzi (Mal
2,10-16). Il profeta annunzia il giorno di Jahve, che purificher i membri del sacerdozio, divorer i
cattivi ed assicurer il trionfo dei giusti (Mal 2,1-5.13-21). Il passo Mal 3,22-24 aggiunto come
conclusione della raccolta dei dodici profeti minori.

Profeta
Il termine profeta indica nella Bibbia una persona che parla in nome di Dio.
Il termine deriva dal verbo greco pro-phemi, "parlare al posto di", "parlare in favore di". Il termine
ebraico invece nabi, affine alla parola accadica nab, ed in questa lingua ha un significato pi vasto
perch include il fatto di "essere chiamato" e "inviato".
Il profeta, dunque, non un indovino, uno che predice il futuro, come l'uso comune del termine
potrebbe portarci a credere. Se "prevede" il futuro perch, inserito nella sua cultura, attraverso la
sua esperienza e storia personale e partendo da tutto ci che gli ha suggerito il passato, osserva il
presente prevedendone le conseguenze.
Il profeta il confidente ed il messaggero di Dio e, negli avvenimenti, si preoccupa di mettere in
evidenza la presenza di Dio nella storia e, soprattutto, la Sua volont riguardo alle circostanze
politiche e sociali che si trova a vivere e con le opportunit che la vita gli offre.
L'atteggiamento del profeta duplice:
denuncia i mali della societ, le strutture di peccato che ostacolano un sano sviluppo
della persona e della comunit;
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annuncia un'alternativa, una volont diversa da parte di Dio, per il bene di tutti.
Il profetismo un fenomeno comune alle tre grandi religioni monoteistiche: quella cristiana, quella
ebraica e quella musulmana. Tutte e tre queste religioni, infatti, credono che Dio si sia fatto presente
in mezzo agli uomini attraverso degli intermediari: i profeti.
Nella Bibbia troviamo diversi libri profetici, che sono suddivisi tra profeti anteriori (che non
lasciarono nulla di scritto) e profeti posteriori o "scrittori". I profeti posteriori, a loro volta, si
dividono in maggiori (Isaia, Geremia, Ezechiele, Daniele) e minori (Osea, Gioele, Amos, Abdia,
Giona, Michea, Naum, Abacuc, Sofonia, Aggeo, Zaccaria e Malachia).

Profeta (ebraismo)
Profeta (in ebraico , nev, pl. nevi'm, in greco , prophts) nell'Antico Testamento
una persona che parla in nome e per conto (pro-) di Dio.
Anche se nelle lingue contemporanee l'accezione prevalente del termine riguarda la predizione di eventi
futuri, questa caratteristica presente, ma non in maniera principale n esclusiva, nell'operato dei
profeti ebraici.
Nell'antica societ ebraica, in particolare tra l'XI e il V secolo a.C., il profeta era una figura religiosa
fondamentale, insieme al sacerdote e al levita.
Il fenomeno della profezia non era limitato alla sola religione ebraica ma era presente anche in altre
societ e religioni dell'antico vicino oriente: fenomeni simili sono conosciuti a Mari a partire dal
XVIII secolo a.C., e nella Fenicia della fine del II millennio a.C..
Gli stessi testi dell'Antico Testamento testimoniano la presenza di profeti tra altri popoli, come
Balaam. Tuttavia, almeno da quanto ci lasciano intravedere le fonti, i profeti non hanno assunto
altrove la stessa importanza che invece hanno assunto in Israele. La fede ebraica stata modellata in
gran parte da essi o sotto la loro influenza.
L'Antico Testamento descrive la vita, l'operato e i detti (oracoli) di un notevole numero di profeti,
nonch di alcune profetesse. Ad alcuni di questi sono attribuiti interi libri biblici. Il moderno metodo
storico-critico ha dimostrato che in alcuni casi (p.es. Isaia, Daniele) gli oracoli provengono da epoche
storiche diverse e sono stati accorpati, talvolta attraverso il procedimento della pseudoepigrafia, a
detti precedenti.
Comunemente i profeti sono distinti in maggiori e minori:
I Profeti Maggiori sono:
1. Isaia, autore dell'omonimo libro
2. Geremia, autore dell'omonimo libro
3. Ezechiele, autore dell'omonimo libro
Ai tre grandi profeti la successiva tradizione cristiana associa Daniele, presentato come autore
dell'omonimo libro, ma la tradizione ebraica, pur accettando la natura profetica dei suoi scritti, ne
colloca il libro nel gruppo degli Scritti (Ketuvim).
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I Profeti Minori sono:
1. Osea (libro)
2. Gioele (libro)
3. Amos (libro)
4. Abdia (libro)
5. Giona (libro)
6. Michea (libro)
7. Naum (libro)
8. Abacuc (libro)
9. Sofonia (libro)
10. Aggeo (libro)
11. Zaccaria (libro)
12. Malachia (libro)
Oltre a questi, i testi ebraici descrivono altri profeti ai quali per non riferito un libro biblico, i
principali dei quali sono Elia ed Eliseo.
Il Talmud riconosce come profeti, tra i personaggi dell'Antico Testamento, 48 maschi e 7 femmine
Una distinzione importante circa la figura del profeta nei testi ebraici riguarda il suo status
istituzionale. I profeti possono essere distinti in istituzionali, itineranti e carismatici.
In ogni caso la distinzione non netta: sono testimoniati singoli profeti di corte (Natan, Gad) che
hanno avuto rapporti critici col re Davide (2Sam 12; 24), e anche Eliseo, Isaia e Geremia sembrano
legati all'ambiente di corte.
Diverse volte vengono citati dei "profeti", per lo pi anonimi, al plurale, che appaiono avere nella
societ del tempo un ruolo istituzionale vero e proprio, principalmente legato alla monarchia (cfr.
1Re 22).
Questi profeti, di fatto stipendiati dal re, non sono caratterizzati da una predicazione
particolarmente antagonista e riformista. La frase attribuita al profeta di corte Natan e rivolta al re
Davide: "Va', fa' quanto hai in mente di fare, perch il Signore con te" (2Sam 7,3) doveva essere
particolarmente ricorrente tra i profeti di corte.
A questo tipo di profeti erano delegati anche incarichi istituzionali come l'unzione di re, sacerdoti e
dei nuovi profeti.
I profeti istituzionali non appaiono comunque legati al culto del tempio di Gerusalemme, che
spettava alle altre figure istituzionali dei sacerdoti e dei leviti. In questo senso i profeti ebrei non
differiscono particolarmente dalle figure istituzionali omologhe presenti nelle altre antiche societ
orientali, dove per erano maggiormente legate ai santuari, e dove conservavano sempre un rapporto
con il culto.
Da alcuni passi biblici sembra che la componente mistica-entusiastica (estasi, musiche, canti,
danze), peraltro non esclusiva di essi, fosse una parte importante del loro operato (1Sam 19,20-24; 1Re
22,6.10-28).
In alcuni episodi (cfr. 1Sam 10,5-8) sono citati gruppi di anonimi profeti che sembrano essere
itineranti.
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Essi sono caratterizzati da un comportamento mistico-estatico[5]. Non chiaro il loro legame con i
profeti istituzionali di corte.
La maggior parte dei singoli profeti sopra elencati non sembrano essere legati direttamente
all'ambiente di corte e a comportamenti estatici. I testi biblici presentano una diretta chiamata di
Dio che segna l'inizio della loro attivit.
La predicazione di questi profeti, diversamente da quelli istituzionali, appare prevalentemente in
contrasto con il re, con i sacerdoti, con il popolo e con i profeti istituzionali. Anzi, la loro chiamata
da parte di YHWH spesso finalizzata al rimprovero e alla denuncia di comportamenti che si
allontanano dal suo volere, sia in materia religiosa che di giustizia sociale.
Le parole e l'operato dei profeti sono legate al loro preciso contesto storico, che non sempre ci noto
con precisione. I principali temi della loro predicazione sono:
la condanna delle nazioni straniere, viste come idolatre, o alle quali, invece che a Dio, il
popolo o il re si rivolgevano cercando aiuto;
la denuncia del culto delle divinit straniere, in particolare la divinit cananea Baal;
la denuncia delle ingiustizie sociali: tutti i soprusi verso poveri, vedove, orfani, stranieri;
l'esortazione a mantenere la fede in YHWH anche nei momenti di particolare difficolt;
cos, per esempio, Isaia nell'occasione della Guerra siro-efraimita, o Ezechiele e Geremia
durante l'esilio a Babilonia; i profeti mantengono viva la speranza che le cose
volgeranno infine al meglio;
Spesso poi gli oracoli profetici avevano per oggetto indicazioni di natura prettamente politica rivolte
ai re, come quando Geremia predica la sottomissione alla potenza babilonese (38,14-23).
Circa le modalit dell'operato dei profeti si distinguono:
oracoli, cio detti e parole di Dio (solitamente brevi) che il profeta riferisce al popolo;
sono tradizionalmente distinti in:
o oracoli di rovina: contenengono accuse relative a una determinata colpa, e
talvolta anche il giudizio o condanna ad essa associato;
o oracoli di salvezza: con le stesse finalit dei precedenti;
talvolta questi oracoli si riferiscono al futuro, da cui l'accezione attualmente comune
di "profeta" come colui che predice;
visioni, che possono essere semplici immagini e scene (un ramo di mandorlo, Ger 1,11,
due cesti di fichi, Ger 24,1), oppure vere e proprie drammatizzazioni di carattere
apocalittico-soprannaturale (Ez 1-3; 37; Dn 7);
gesti allegorici, come quello del giogo di Geremia (27-28);
miracoli, come quelli di Eliseo (2Re 5-6)
La linea del giudizio e della grazia di Dio corre attraverso la storia degli uomini, e la parola dei
profeti ne mette in luce ora un aspetto e ora un altro, a seconda del particolare momento storico.
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Nei profeti anteriori all'esilio predomina l'annunzio del giudizio di YHWH (Am 5,18-
20; Is 2,12-17 ecc.), la denuncia del peccato del popolo (Amos, Osea, Isaia, Geremia,
ecc.), l'annunzio della santit di Dio (Is 1,4; 6,3; ecc.), la lotta contro le false sicurezze
offerte dalle alleanze (Is 30,1-5; 31,1-3; Ger 27) o dalle osservanze ed istituzioni religiose
(Is 1,10-17; Ger 7,1-15; ecc.). Non manca per in questi profeti neppure l'annunzio dei
tempi futuri in cui Dio dar pace e vittoria al suo popolo e far di Israele il centro
delle nazioni (cfr. Is 9,11; Mi 4,1-5).
Nei profeti che vivono durante e dopo l'esilio, a cominciare con la seconda parte di
Ezechiele, predomina, invece, l'annunzio della salvezza (Ez 37,1-14; Is 40,9-11; ecc.),
della restaurazione ad opera della potenza del Dio creatore (Is 40,21-26; 44,24-28), che
governa le nazioni (Is 43,1-7; 45,1-7).
Pi tardi i profeti si adoperarono per la ricostruzione della comunit religiosa
giudaica quale comunit destinata a ricevere le promesse della fine dei tempi.
Molti profeti hanno annunziato che nell'avvenire Dio avrebbe compiuto le sue promesse, ed hanno
perci parlato del Messia. Il messaggio profetico, come quello di tutto l'Antico Testamento, rimane
cos aperto verso un compimento futuro. Da questo aspetto importante, ma non esclusivo della
predicazione dei profeti, sorta l'opinione, parziale, se non erronea, che i profeti fossero anzitutto
dei veggenti che pronosticarono la venuta di Cristo, fissandone ogni singolo particolare.
Il Nuovo Testamento annunzia effettivamente che Ges ha compiuto l'attesa profetica di Israele.

Il libro di Gioele

Il libro di Gioele, compreso tra i profeti minori si divide
in due parti.
Nella prima, un'invasione di cavallette che
devasta Giuda provoca una liturgia di lutto e di
supplica; JHWH risponde promettendo la fine del
flagello e il ritorno dellabbondanza (1,2-2,27).
La seconda parte descrive, in uno stile
apocalittico, il giudizio delle nazioni e la vittoria
definitiva di JHWH e di Israele (34).
Lunit{ tra le due parti assicurata dal riferimento al giorno di JHWH, che propriamente il tema
dei capitoli 3-4, ma che appare gi in 1,15; 2,1-2.2,10-11. Le cavallette sono lesercito di JHWH, lanciato
per eseguire il suo giudizio: un giorno di JHWH, da cui si pu essere salvati solo con la penitenza e la
Biografia libro
San Gioele Profeta dIsraele | 12

preghiera; il flagello diventa il tipo del grande giudizio finale, il giorno di JHWH che aprir i tempi
escatologici.
Non v possibilit{ di distinguere due autori n due epoche di composizione. Si difesa,
recentemente, una data alla fine dellepoca monarchica. La maggioranza degli esegeti tuttavia opta
per il periodo postesilico con i seguenti argomenti:
lassenza di riferimento a un re,
le allusioni allesilio ma anche al tempio ricostruito,
i rapporti con il Deuteronomio e i profeti posteriori (Ezechiele, Sofonia, Malachia, Abdia citato in
3,5).
Il libro sarebbe stato composto verso il 400 a.C.. I suoi legami con il culto sono evidenti. I capitoli 1-2
hanno i caratteri di una liturgia penitenziale che termina con la promessa profetica del perdono
divino. Si dunque considerato Gioele come un profeta cultuale, addetto al servizio del tempio.
Per, queste caratteristiche possono spiegarsi anche con limitazione letteraria di forme liturgiche. Il
libro non il resoconto di una predicazione nel tempio, una composizione scritta, fatta per essere
letta. Si alla fine della corrente profetica.
Leffusione dello spirito profetico su tutto il popolo di Dio nellera escatologica (3,1-5) risponde
allaugurio di Mos in Nm 11,29. Il Nuovo Testamento afferma che lannunzio si realizzato al
momento della venuta dello Spirito sugli apostoli di Cristo; san Pietro citer tutto questo passo (At
2,16-21): Gioele il profeta della pentecoste.
anche il profeta della penitenza: i suoi inviti al digiuno e alla preghiera, desunti dalle cerimonie del
tempio o redatti sul loro modello, entreranno naturalmente nella liturgia cristiana della quaresima.

Testo CEI
Gioele
I contenuti
Il libro del profeta Gioele si divide in due parti. La prima ha il genere
letterario di un lamento, con toni liturgici, sullo sfondo delle
celebrazioni nel tempio di Gerusalemme; la seconda piuttosto un
oracolo di salvezza, che contiene la promessa del dono dello spirito del
Signore. In essa il ristabilimento d'Israele associato alla condanna
delle nazioni, che lo avevano sconfitto e disperso. Lo schema del libro
pertanto il seguente:
Lamento per una catastrofe, penitenza e risposta del Signore (1,1-2,27)
Il giorno del Signore e la restaurazione d'Israele (3,1-4,21).
Biografia libro
San Gioele Profeta dIsraele | 13


Le caratteristiche
Il tema centrale del libro il "giorno del Signore". Il profeta ne presenta i molteplici aspetti. il
giorno in cui Dio visita il popolo e ne constata le colpe; per questo il momento del castigo. Proprio
a causa del peccato dell'uomo (considerato sia in prospettiva individuale, sia nelle sue ripercussioni
sulla societ e sul creato) il giorno del Signore giorno di grandi sconvolgimenti per Israele e per
tutto il cosmo; il castigo, per, ha di mira la conversione. Il giorno del Signore anche il momento
del dono dello spirito del Signore, che rinnova l'uomo e il cosmo, operando una nuova creazione.
Diventa, quindi, il giorno della salvezza.

L'origine
Di Gioele (nome che significa: "YHWH Dio") sappiamo solo il nome del padre, Petuel (1,1).
Certamente abitava nella Giudea. L'epoca degli oracoli di Gioele discussa. Alcuni pensano che,
almeno in parte, possano essere collocati alla fine del VII sec. a.C., prima dell'esilio in Babilonia. Altri
preferiscono collocarli uno o due secoli dopo, nella comunit di coloro che erano rientrati e avevano
ricostruito il tempio di Gerusalemme. In ogni caso, sembra abbastanza chiaro lo sfondo cultuale
delle sue parole: esse sono legate alle celebrazioni religiose del tempio di Gerusalemme. I destinatari
vanno quindi cercati tra coloro che frequentavano il tempio: sacerdoti e popolo, riuniti per la
preghiera e i sacrifici.


La Sacra Bibbia - CEI
L'Antico Testamento
Libri Profetici
Gioele

Gioele - Capitolo 1
Titolo
[1]Parola del Signore, rivolta a Gioele figlio di Petul.
I. IL FLAGELLO DELLE CAVALLETTE
1. LITURGIA DI LUTTO E DI SUPPLICA
Biografia libro
San Gioele Profeta dIsraele | 14

Lamento sulla desolazione del paese
[2]Udite questo, anziani,
porgete l'orecchio, voi tutti abitanti della regione.
Accadde mai cosa simile ai giorni vostri
o ai giorni dei vostri padri?
[3]Raccontatelo ai vostri figli
e i figli vostri ai loro figli
e i loro figli alla generazione seguente.
[4]L'avanzo della cavalletta l'ha divorato la locusta,
l'avanzo della locusta l'ha divorato il bruco,
l'avanzo del bruco l'ha divorato il grillo.
[5]Svegliatevi, ubriachi, e piangete,
voi tutti che bevete vino, urlate
per il vino nuovo che vi tolto di bocca.
[6]Poich venuta contro il mio paese
una nazione potente, senza numero,
che ha denti di leone, mascelle di leonessa.
[7]Ha fatto delle mie viti una desolazione
e tronconi delle piante di fico;
li ha tutti scortecciati e abbandonati,
i loro rami appaiono bianchi.
[8]Piangi, come una vergine che si cinta di sacco
per il fidanzato della sua giovinezza.
[9]Sono scomparse offerta e libazione
dalla casa del Signore;
fanno lutto i sacerdoti, ministri del Signore.
[10]Devastata la campagna,
piange la terra,
perch il grano devastato,
venuto a mancare il vino nuovo,
esaurito il succo dell'olivo.
[11]Affliggetevi, contadini,
alzate lamenti, vignaiuoli,
per il grano e per l'orzo,
perch il raccolto dei campi perduto.
[12]La vite seccata,
il fico inaridito,
il melograno, la palma, il melo,
tutti gli alberi dei campi sono secchi,
inaridita la gioia tra i figli dell'uomo.
Invito alla penitenza e alla preghiera
[13]Cingete il cilicio e piangete, o sacerdoti,
urlate, ministri dell'altare,
Biografia libro
San Gioele Profeta dIsraele | 15

venite, vegliate vestiti di sacco,
ministri del mio Dio,
poich priva d'offerta e libazione
la casa del vostro Dio.
[14]Proclamate un digiuno,
convocate un'assemblea,
adunate gli anziani
e tutti gli abitanti della regione
nella casa del Signore vostro Dio,
e gridate al Signore:
[15]Ahim, quel giorno!
E' infatti vicino il giorno del Signore
e viene come uno sterminio dall'Onnipotente.
[16]Non forse scomparso il cibo
davanti ai nostri occhi
e la letizia e la gioia
dalla casa del nostro Dio?
[17]Sono marciti i semi
sotto le loro zolle,
i granai sono vuoti,
distrutti i magazzini,
perch venuto a mancare il grano.
[18]Come geme il bestiame!
Vanno errando le mandrie dei buoi,
perch non hanno pi pascoli;
anche i greggi di pecore vanno in rovina.
[19]A te, Signore, io grido
perch il fuoco ha divorato
i pascoli della steppa
e la vampa ha bruciato
tutti gli alberi della campagna.
[20]Anche le bestie della terra
sospirano a te,
perch sono secchi i corsi d'acqua
e il fuoco ha divorato i pascoli della steppa.
Gioele - Capitolo 2
Allarme nel giorno del Signore
[1]Suonate la tromba in Sion
e date l'allarme sul mio santo monte!
Tremino tutti gli abitanti della regione
perch viene il giorno del Signore,
perch vicino,
[2]giorno di tenebra e di caligine,
Biografia libro
San Gioele Profeta dIsraele | 16

giorno di nube e di oscurit.
Come l'aurora, si spande sui monti
un popolo grande e forte;
come questo non ce n' stato mai
e non ce ne sar dopo,
per gli anni futuri di et in et.
L'invasione di cavallette
[3]Davanti a lui un fuoco divora
e dietro a lui brucia una fiamma.
Come il giardino dell'Eden la terra davanti a lui
e dietro a lui un deserto desolato,
non resta alcun avanzo.
[4]Il loro aspetto aspetto di cavalli,
come destrieri essi corrono.
[5]Come fragore di carri
che balzano sulla cima dei monti,
come crepito di fiamma avvampante
che brucia la stoppia, come un popolo forte
schierato a battaglia.
[6]Davanti a loro tremano i popoli,
tutti i volti impallidiscono.
[7]Corrono come prodi,
come guerrieri che scalano le mura;
ognuno procede per la strada,
nessuno smarrisce la via.
[8]L'uno non incalza l'altro,
ognuno va per il suo sentiero.
Si gettano fra i dardi, ma non rompono le file.
[9]Piombano sulla citt, si precipitano sulle mura,
salgono sulle case, entrano dalle finestre come ladri.
Visione del giorno del Signore
[10]Davanti a loro la terra trema,
il cielo si scuote,
il sole, la luna si oscurano
e le stelle cessano di brillare.
[11]Il Signore fa udire il tuono dinanzi alla sua schiera,
perch molto grande il suo esercito,
perch potente l'esecutore della sua parola,
perch grande il giorno del Signore
e molto terribile: chi potr sostenerlo?
Invito alla penitenza
Biografia libro
San Gioele Profeta dIsraele | 17

[12]Or dunque - parola del Signore -
ritornate a me con tutto il cuore,
con digiuni, con pianti e lamenti.
[13]Laceratevi il cuore e non le vesti,
ritornate al Signore vostro Dio,
perch egli misericordioso e benigno,
tardo all'ira e ricco di benevolenza
e si impietosisce riguardo alla sventura.
[14]Chi sa che non cambi e si plachi
e lasci dietro a s una benedizione?
Offerta e libazione per il Signore vostro Dio.
[15]Suonate la tromba in Sion,
proclamate un digiuno,
convocate un'adunanza solenne.
[16]Radunate il popolo, indite un'assemblea,
chiamate i vecchi,
riunite i fanciulli, i bambini lattanti;
esca lo sposo dalla sua camera
e la sposa dal suo talamo.
[17]Tra il vestibolo e l'altare piangano
i sacerdoti, ministri del Signore, e dicano:
Perdona, Signore, al tuo popolo
e non esporre la tua eredit al vituperio
e alla derisione delle genti.
Perch si dovrebbe dire fra i popoli:
Dov' il loro Dio?.
2. RISPOSTA DEL SIGNORE
[18]Il Signore si mostri geloso per la sua terra
e si muova a compassione del suo popolo.
Fine del flagello e liberazione
[19]Il Signore ha risposto al suo popolo:
Ecco, io vi mando il grano, il vino nuovo e l'olio
e ne avrete a saziet;
non far pi di voi il ludibrio delle genti.
[20]Allontaner da voi quello che viene dal settentrione
e lo spinger verso una terra arida e desolata:
spinger la sua avanguardia verso il mare d'oriente
e la sua retroguardia verso il mare occidentale.
Esaler il suo lezzo, salir il suo fetore,
perch ha fatto molto male.
Visione di abbondanza
Biografia libro
San Gioele Profeta dIsraele | 18

[21]Non temere, terra,
ma rallegrati e gioisci,
poich cose grandi ha fatto il Signore.
[22]Non temete, animali della campagna,
perch i pascoli del deserto hanno germogliato,
perch gli alberi producono i frutti,
la vite e il fico danno il loro vigore.
[23]Voi, figli di Sion, rallegratevi,
gioite nel Signore vostro Dio,
perch vi d la pioggia in giusta misura,
per voi fa scendere l'acqua,
la pioggia d'autunno e di primavera, come in passato.
[24]Le aie si riempiranno di grano
e i tini traboccheranno di mosto e d'olio.
[25]Vi compenser delle annate
che hanno divorate la locusta e il bruco,
il grillo e le cavallette,
quel grande esercito
che ho mandato contro di voi.
[26]Mangerete in abbondanza, a saziet,
e loderete il nome del Signore vostro Dio,
che in mezzo a voi ha fatto meraviglie.
[27]Voi riconoscerete che io sono in mezzo ad Israele,
e che sono io il Signore vostro Dio,
e non ce ne sono altri:
mai pi vergogna per il mio popolo.
Gioele - Capitolo 3
II. L'ERA NUOVA E IL GIORNO DEL SIGNORE
1. L'EFFUSIONE DELLO SPIRITO
[1]Dopo questo,
io effonder il mio spirito
sopra ogni uomo
e diverranno profeti i vostri figli e le vostre figlie;
i vostri anziani faranno sogni,
i vostri giovani avranno visioni.
[2]Anche sopra gli schiavi e sulle schiave,
in quei giorni, effonder il mio spirito.
[3]Far prodigi nel cielo e sulla terra,
sangue e fuoco e colonne di fumo.
[4]Il sole si cambier in tenebre
e la luna in sangue,
prima che venga il giorno del Signore,
Biografia libro
San Gioele Profeta dIsraele | 19

grande e terribile.
[5]Chiunque invocher il nome del Signore
sar salvato,
poich sul monte Sion e in Gerusalemme
vi sar la salvezza, come ha detto il Signore,
anche per i superstiti che il Signore avr chiamati.
Gioele - Capitolo 4
2. IL GIUDIZIO DEI POPOLI
Temi generali
[1]Poich, ecco, in quei giorni e in quel tempo,
quando avr fatto tornare i prigionieri di Giuda e Gerusalemme,
[2]riunir tutte le nazioni
e le far scendere nella valle di Gisafat,
e l verr a giudizio con loro
per il mio popolo Israele, mia eredit,
che essi hanno disperso fra le genti
dividendosi poi la mia terra.
[3]Hanno tirato a sorte il mio popolo e hanno dato un fanciullo in cambio di
una prostituta, han venduto una fanciulla in cambio di vino e hanno bevuto.
Accuse ai Fenici e ai Filistei
[4]Anche voi, Tiro e Sidne, e voi tutte contrade della Filistea, che siete per me?
Vorreste prendervi la rivincita e vendicarvi di me? Io ben presto far ricadere sul
vostro capo il male che avete fatto. [5]Voi infatti avete rubato il mio oro e il mio
argento, avete portato nei vostri templi i miei tesori preziosi; [6]avete venduto
ai Greci i figli di Giuda e i figli di Gerusalemme per mandarli lontano dalla loro
patria. [7]Ecco, io li richiamo dalle citt, dal luogo dove voi li avete venduti e
far ricadere sulle vostre teste il male che avete fatto. [8]Vender i vostri figli e
le vostre figlie per mezzo dei figli di Giuda, i quali li venderanno ai Sabei, un
popolo lontano. Il Signore ha parlato.
Convocazione dei popoli
[9]Proclamate questo fra le genti:
chiamate alla guerra santa,
incitate i prodi,
vengano, salgano tutti i guerrieri.
[10]Con le vostre zappe fatevi spade
e lance con le vostre falci;
anche il pi debole dica: io sono un guerriero!
[11]Svelte, venite, o genti tutte, dai dintorni
e radunatevi l!
Biografia libro
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Signore, f scendere i tuoi prodi!
[12]Si affrettino e salgano le genti
alla valle di Gisafat,
poich l sieder per giudicare
tutte le genti all'intorno.
[13]Date mano alla falce,
perch la messe matura;
venite, pigiate,
perch il torchio pieno
e i tini traboccano...
tanto grande la loro malizia!
[14]Folle e folle
nella Valle della decisione,
poich il giorno del Signore vicino
nella Valle della decisione.
Il giorno del Signore
[15]Il sole e la luna si oscurano
e le stelle perdono lo splendore.
[16]Il Signore ruggisce da Sion
e da Gerusalemme fa sentire la sua voce;
tremano i cieli e la terra.
Ma il Signore un rifugio al suo popolo,
una fortezza per gli Israeliti.
[17]Voi saprete che io sono il Signore
vostro Dio
che abito in Sion, mio monte santo
e luogo santo sar Gerusalemme;
per essa non passeranno pi gli stranieri.
3. ERA PARADISIACA DELLA RESTAURAZIONE
DI ISRAELE
[18]In quel giorno
le montagne stilleranno vino nuovo
e latte scorrer per le colline;
in tutti i ruscelli di Giuda
scorreranno le acque.
Una fonte zampiller dalla casa del Signore
e irrigher la valle di Sittm.
[19]L'Egitto diventer una desolazione
e l'Idumea un brullo deserto
per la violenza contro i figli di Giuda,
per il sangue innocente sparso nel loro paese,
[20]mentre Giuda sar sempre abitato
Biografia libro
San Gioele Profeta dIsraele | 21



e Gerusalemme di generazione in generazione.
[21]Vendicher il loro sangue, non lo lascer impunito
e il Signore dimorer in Sion.























Biografia libro
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