1. La costa (pianeggiante);
2. La zona montuosa centrale (comprende la zona montuosa della
Galilea, le colline della Samarìa e la Giudea. Tra la Samarìa e la
Giudea si trova la città di Gerusalemme);
3. La fossa giordanica (è percorsa dall’unico grande fiume “il
giordano”che nasce alle pendici (a fianco) del monte Hermon e
scorre lungo il lago di Tiberiade (il mare di Galilea di cui parlano i
Vangeli) per poi sfociare nel Mar Morto il quale è un mare sei volte
più salato del Mediterraneo, pertanto incompatibile con la vita);
4. L’altopiano transgiordanico (regione fertile a nord e desertica a
sud)
I PATRIARCHI
I Patriarchi erano dei seminomadi, senza una dimora fissa, per lo più
pastori o piccoli agricoltori.
Dai racconti della genesi sappiamo che la religione dei Patriarchi è la
stessa che avrà poi Israele, la fede in YHWH, ma nel Pentateuco si
afferma che essi invocavano Dio sotto il nome di “El Shadday” il quale
era un “Dio di famiglia”, personale, che privilegia l’etica anzichè il
culto.
Fuori dai testi biblici, però, non abbiamo alcuna testimonianza della
reale esistenza dei patriarchi e per questo motivo essi sono stati
considerati, da alcuni storici, come delle figure mitiche inventate in un
epoca tardiva, quella dell’esilio.
Ad esempio, la storia di Mosè salvato dalle acque segue uno schema ben
noto nell’antichità, ovvero la leggenda di Sargon I Re di Akkad, anch’esso
salvato dalle acque e destinato a grandi imprese. Tali racconti vogliono,
pertanto, evidenziare dei punti fondamentali come la figura di un Dio
che guida la storia dell’uomo o ancora mettendo in risalto sentimenti
come la fraternità, la compassione e la giustizia.
Re Saul
Il regno di Re Davide
Dopo il crollo del regno del Nord nel 722 aC per mano degli
Assiri, Giuda è ridotto ad un piccolissimo stato, tuttavia diviene il
centro di elaborazione di testi biblici e dei profeti scrittori come Isaia e
Michea.
Ezechia divenne re del regno del sud nel 716 a.C., pochissimo dopo la
caduta del regno del nord.
Ezechia è ricordato per la sua opera di riforma religiosa, in particolare
nella restaurazione del culto di YHWH con l’intenzione di eliminare i
culti cananei.
Dal punto di vista politico, Ezechia, riesce a sconfiggere i filistei e si allea
con l’Egitto per contrastare gli Assiri ma fu fatto prigioniero per poi
essere liberato. La Bibbia interpreta la liberazione di Ezechia in chiave
teologica, vedendo nella sua liberazione un chiaro segno di un intervento
divino in suo favore.
Tuttavia, Ezechia, lasciò il regno ancora più indebolito di prima.
Alla morte di Manasse gli succede il figlio Amon, il quale viene ucciso
dopo soli 2 anni di regno.
Israele vuole riacquistare la sua libertà dagli Assiri, ma ciò non è fattibile
in quanto essi gli incutono timore e sono molto più potenti.
SACERDOZIO E PROFETISMO
Da qui parte la scelta del popolo, quel “resto” di cui parlano i profeti, che
avrà il compito di ricostruire Israele.
L’esilio babilonese, invece di distruggere il popolo, lo porta ad inattesi
sviluppi di pensiero.
Durante l’esilio, il popolo può continuare a sperare nonostante le sue
colpe. Questo messaggio di speranza è portato da un grande profeta
vissuto proprio in questi anni di deportazione, il profeta
Ezechiele.
Negli anni compresi tra il 559 il 539 a.C. il re di Babilonia Nabonedo si
alleò con il re persiano Ciro II detto “il grande” per contrastare una
nuova potenza che minacciava la Babilonia, il popolo dei medi.
Ma Ciro, da alleato che era divenne presto una minaccia costante per
Babilonia: nel 539 Ciro sconfigge Nabonedo che è costretto a fuggire. I
persiani conquistarono le terre dei babilonesi.
Gli anni che vanno dagli inizi del regno di Dario fino alla metà del regno
di Artaserse costituiscono un periodo oscuro.
Qui entrano in scena due personaggi: Neemia ed Esdra (dei quali
abbiamo due libri nella Bibbia). Entrambi furono protagonisti della
restaurazione della comunità giudaica in Gerusalemme dopo l’esilio
babilonese e formarono una coscienza giudaica.
La comunità giudaica che emerge dalle riforme di Neemia ed Esdra non è
uno Stato retto da princìpi religiosi (stato governato dalla religione)
quanto piuttosto una comunità unita da legami religiosi, un popolo
radunato attorno alla sua fede.
La Legge è considerata la diretta espressione della volontà di Dio che
regola la vita quotidiana dell’uomo; il culto diventa l’aspetto più elevato
della vita religiosa.
I SAMARITANI
I samaritani sono i discendenti delle popolazioni del nord mischiate con i
nuovi popoli insediati dagli assiri dopo la deportazione del 721 a.C
I samaritani si considerano i legittimi eredi della fede giudaica e
accettano solo il Pentateuco come unica parola di Dio. Essi rifiutano
tutta l’opera riformatrice del giudaismo del post esilio.
Per Gesù, invece, il samaritano diventa l’ esempio del “prossimo”
indicato come esempio d’amore.
L’ERA ELLENISTICA
Nell’anno 200 a.C. il re Antioco III, della famiglia dei Seleucidi (i sovrani
della Siria) riesce a strappare ai Tolomei l’intera Palestina, compresa la
Giudea.
Le relazioni dei giudei con il nuovo sovrano sembrano molto buone.
LA RIVOLTA MACCABICA
Gli ebrei conservatori subirono anche il martirio per rimanere fedeli alla
propria fede. In seguito i conservatori presero in mano le armi e si
sollevarono: il sacerdote Mattatia, della famiglia degli Asmonei, fu
l’iniziatore della rivolta. Dopo di lui le redini furono prese dal figlio
Giuda soprannominato Maccabeo (il martello) il quale occupò
Gerusalemme e consacrò il tempio al culto di Yahwe.
Con la salita al trono del figlio Giovanni Ircano, inizia la dinastia degli
Asmonei (discendenti dei maccabei).
Giovanni portò il regno di Giuda alla massima potenza.
I FARISEI
I farisei erano una setta giudaica famosa per il loro attaccamento alle
tradizioni dei padri e per l’osservanza materiale della legge.
Il termine “fariseo” divenne quasi sinonimo di “ipocrita” e “corrotto”
I SADDUCEI
GLI ESSENI
I SUCCESSORI DI ERODE